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Categoria: Dicono di noi

16 Marzo 2021
Che giornata il 13 marzo per la prevenzione!

Che giornata il 13 marzo per la prevenzione! LILT Bergamo Onlus e Politerapica – Terapie della Salute hanno lavorato insieme per raccontare quanto sia importante la corretta alimentazione per la prevenzione dei tumori.

SNPO – Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica

Nel 2001, per iniziativa della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri ha istituito per decreto la Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica. Un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sugli strumenti di prevenzione contro il cancro. A cominciare dalla corretta alimentazione e dall’adozione dei giusti stili di vita. Si stima infatti che alimentandosi in modo equilibrato si possa prevenire il 35% dei tumori. Questo lo ha detto in modo molto chiaro Francesco Schittulli – Senologo e Chirurgo Oncologo, Presidente nazionale LILT, nella brochure realizzata per raccontare l’iniziativa di quest’anno.

Qui si può scaricare la brochure integrale: SNPO 2021 – Brochure. Al suo interno anche un ampio capitolo dedicato alle fake news sui cibi e il cancro.

La campagna si tiene tradizionalmente nel mese di Marzo, in partnership con FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani, CONI-Comitato Olimpico Nazionale Italiano, CIA-Agricoltori Italiani e l’Associazione CITTÀ DELL’OLIO.

Già, l’olio, perché l’olio extra-vergine di oliva, principe della dieta mediterranea, è da sempre il simbolo della campagna. I volontari LILT lo propongono in banchetti allestiti nelle piazze sul territorio per promuovere la sana alimentazione e per fare un po’ di raccolta fondi.

Fermi nel 2020 ma determinati nel 2021. La 20° Edizione.

A Febbraio del 2020 è scoppiata la prima ondata della pandemia di Covid-19. Tutti sono rimasti tutti schiacciati sotto l’impeto violento di una pandemia che ha messo in ginocchio il Mondo intero. In questa condizione, per la prima volta dopo 19 anni, LILT Bergamo Onlus non ha potuto organizzare alcuna attività per la Settimana della Prevenzione. Nel 2021, però, l’Associazione non ha voluto farsi trovare impreparata e si è organizzata per tempo. La Settimana è infatti un’iniziativa di cui è evidente la necessità perché è seguita da un numero sempre maggiore di cittadini, anno dopo anno. Anche questo, naturalmente, in cui la campagna è giunta alla sua 2o° edizione e nella quale sono stati testimonial il calciatore Demetrio Albertini e il cuoco Davide Oldani. Con loro, il messaggio è stato proprio centrato: sana alimentazione e sana attività fisica. Lo stile di vita mediterraneo, insomma.

Quest’anno non ci sono stati banchetti né distribuzione di olio sul territorio bergamasco ma una serie di iniziative mediatiche aperte a tutta la popolazione. Prima tra tutte la conferenza in diretta sul web, organizzata con Politerapica di Seriate. Un’occasione ancora più importante, nel 2021. Quest’anno, infatti, la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori Onlus, sezione di Bergamo compie 90 anni. 90 anni di una vita intensa per aiutare le persone malate di cancro, per favorire la ricerca, la diagnosi precoce e la cura di questa terribile malattia.

La conferenza su YouTube

La trasmissione è andata in onda Sabato 13 Marzo alle ore 18,00, sul canale YouTube di LILT Bergamo Onlus e sul canale YouTube di Politerapica – Terapie della Salute. Notevole la partecipazione di pubblico che è intervenuto con numerose domande, tutte pertinenti.

Un incontro che alla fine è durato più di un’ora e che ha permesso di guardare da diversi punti di vista il tema della prevenzione del cancro attraverso la giusta alimentazione. Hanno partecipato ai lavori:

  • Lucia De Ponti
    Presidente LILT Bergamo Onlus
  • Roberto Sacco
    Medico specialista di chirurgia generale
    Presidente Onorario LILT Bergamo Onlus
  • Maria Britta
    Medico specialista di endocrinologia in Politerapica- Terapie della Salute
  • Valeria Perego
    Psicologa in Politerapica – Terapie della Salute
  • Pasquale Intini
    Direttore Politerapica – Terapie della Salute

Qui la videoregistrazione integrale dell’incontro:

Che giornata il 13 marzo per la prevenzione!

E già, perché non ha fatto in tempo a finire la conferenza che su BergamoTV è andata in onda un’edizione speciale della trasmissione Medicina 33. L’appuntamento settimanale della televisione bergamasca con la medicina, la salute, il benessere questa volta è stato dedicato interamente alla prevenzione oncologica e alla corretta alimentazione come efficace strumento di prevenzione.

In studio, ospiti di notevole prestigio ed esperienza:

  • Lucia De Ponti, presidente LILT Bergamo
  • Giordano Beretta, presidente AIOM e Direttore Oncologia Humanitas Gavazzeni
  • Claudio Macca, medico nutrizionista Humanitas Gavazzeni

Con loro, il giornalista Max Pavan che ha condotto con tutta la sua nota sensibilità e preparazione.

Qui il video della prima parte della trasmissione:

Qui il video della seconda parte della trasmissione:

Notevole copertura mediatica

L’Eco di Bergamo, il principale organo di informazione della provincia, ha seguito con notevole attenzione l’iniziativa.

Il 10 Marzo ha annunciato la conferenza con un articolo in cronaca:

L'Eco di Bergamo - 10.3.2021 - Politerapica e LILT insieme

L’Eco di Bergamo – 10.3.2021 – Politerapica e LILT insieme

Qui in formato .pdf: L’Eco di Bergamo – 10.3.2021 – Politerapica e LILT insieme

Il 15 marzo ha fatto la cronaca dettagliata dell’evento con un articolo di mezza pagina:

L'Eco di Bergamo - 15.3.2021 - Conferenza LILT e Politerapica

L’Eco di Bergamo – 15.3.2021 – Conferenza LILT e Politerapica

Qui in formato .pdf: L’Eco di Bergamo – 15.3.2021 – Conferenza LILT e Politerapica

LILT Bergamo e Politerapica insieme

Che giornata il 13 marzo per la prevenzione! LILT Bergamo e Politerapica insieme. Un’associazione di volontariato senza scopo di lucro e una struttura sanitaria privata che ha fatto dei principi di responsabilità sociale d’impresa il riferimento della sua strategia e della sua missione. Due realtà diverse, unite per portare sul territorio l’educazione alla salute e promuovere con essa quei comportamenti sani e orientati al benessere che stanno alla base di qualsiasi attività di prevenzione.

LILT Bergamo e Politerapica. Insieme si può. Insieme funziona.

 

28 Febbraio 2021
Marco Bianchi racconta l

Marco Bianchi racconta l’ernia e come si cura sulle Pagine della Salute de l’Eco di Bergamo di Domenica 28 Febbraio 2021. In realtà, il Dott. Bianchi, chirurgo in Politerapica, racconta molto di più. Spiega cosa sia l’ernia inguinale, come e perché venga, come si curi. In particolare come si cura con la chirurgia laparoscopica e i vantaggi davvero notevoli di questa metodica per il paziente.

L’ernia inguinale

Entra subito in argomento il Dott. Bianchi e spiega che “l’ernia è la fuoriuscita di un viscere dalla cavità naturale che lo contiene”.  Prosegue dicendo che “l’ernia inguinale è la più comune delle ernie di parete”. Quindi spiega che “si verifica quando un tratto di initestino sporge attraverso un punto debole della parete addominale”.

Ci si può convivere fintanto che il rigonfiamento che produce si riduce sdraiandosi a pancia in su. “I disturbi più comuni – continua lo specialista di Politerapica – sono il senso di peso e di fastidio fino al dolore vero e proprio che può interferire nelle normali attività quotidiane (come stare in piedi o camminare). A volte procura anche difficoltà nella digestione.

Non è comunque una questione da sottovalutare. “Con il tempo – aggiunge il Dott. Marco Bianchiil rigonfiamento può ingrossarsi e negli uomini interessare anche la sacca che contiene i testicoli”. Possono esserci altre complicanze, pure gravi “se il suo contenuto non riesce più a rientrare nella cavità addominale (incarcerazione con occlusione intestinale) o se l’eventuale ansa intestinale si «strozza» al suo interno con danno che porta alla perforazione intestinale e conseguente peritonite”.

L’intervento chirurgico

“Un’ernia piccola è più facile da riparare di un’ernia grossa e presente da anni“. Per questo, l’intervento chirurgico è fortemente consigliato già dai momenti iniziali della patologia”. A parlare è sempre Marco Bianchi che spiega poi quali siano le tecniche chirurgiche che si utilizzano.

Quella tradizionale è stata messa a punto negli anni 80 e consiste nel prosizionamento di una rete di materiale biocompatibile che ripara il buco da cui esce l’ernia. Si tratta di una metodica che ha ridotto notevolmente i casi di recidiva rispetto a quelle usate precedentemente, portandoli al 2%.

Quella più innovativa, che ha portato i maggiori vantaggi, è stata la tecnica laparoscopica. La descrive il Dott. Annibale Casati, Direttore dell’équipe chirurgica della Casa di Cura Palazzolo di Bergamo, di cui fanno parte il Dott. Marco Bianchi e il Dott. Giovanni Perrucchini, anche lui specialista in Politerapica.

La laparoscopia per l’ernia

La laparoscopia “permette di sostituire il classico taglio all’inguine cono tre piccoli tagli: uno si i1 cm e 2 di 0,5 cm”. Attraverso questi minuscoli taglietti, si entra nell’addome e grazie ad una microtelecamera che permette una visione dall’interno, si può posizionare la rete per riparare l’ernia.

I vantaggi di questa tecnica sono diversi e spesso poco conosciuti:

  • minor dolore
  • risultato estetico migliore per assenza di cicatrici
  • ripresa più rapida dell’attività
  • non necessità di strumenti contenitivi dopo l’operazione
  • esecuzione in day surgery: il paziente entra in ospedale al mattino e esce alla sera
  • rischi di complicazioni molto bassi

Una tecnica sicura ed efficace, precisa il Dott. Bianchi che visita in Politerapica e opera in Palazzolo. Lo dimostrano “per esempio gli oltre 4.000 initerventi eseguiti negli ultimi 25 anni dall’équipe della clinica per il trattamento dell’ernia inguinale”.

Una metodica che si utilizza con successo anche per altri interventi: colecistectomia, appendicectomia fino a a quelli di chirurgia più complessa come le resezioni intestinali anche per patologie tumorali.

Marco Bianchi racconta l’ernia e come si cura

Un articolo da leggere per intero. Scritto in modo semplice e chiaro, l’articolo curato da Marco Bianchi introduce in modo lineare all’interno di una patologia molto diffusa e della più moderna metodica per curarla. Spiega e tranquillizza.

Lo fa con quel suo modo pacato e cortese di parlare ad ogni persona che gli è proprio. Un modo che ha probabilmente imparato a contatto con i contadini delle Ande peruviane presso i quali svolge frequentemente attività di missione medico-chirurgica con un’attenzione e una delicatezza umane uniche.

Lo trovate qui, in formato integrale:
L’Eco di Bergamo – 28.2.2021 – Marco Bianchi, ernia inguinale

 

Il Dott. Marco Bianchi visita in Politerapica, anche per le patologie proctologiche.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.

 

31 Gennaio 2021
Ambulatorio del bambino in Politerapica

Ambulatorio del bambino in Politerapica. Per essere più precisi: Ambulatorio Uro-Gastro-Intestinale del bambino. Naturalmente multidisciplinare perché in Politerapica si fa così, anche coi bambini. Ne fanno parte

31 Gennaio 2021
Sui Tamponi Covid-19 interviene l

Sui Tamponi Covid-19 interviene l’Eco di Bergamo con un approfondito e articolato pezzo di mezza pagina sui nuovi tamponi molecolari di Synlab e sullo studio che conferma la scarsa attendibilità di quelli rapidi. Lo firma Luca Bonzanni, un giornalista che vediamo da tempo impegnato su temi delicati quando non spinosi.

Qui si può scaricare l’articolo integrale in formato .pdf: L’Eco di Bergamo – 31.1.2021 – Tamponi Synlab e antigenici

Il tampone molecolare veloce

Entra subito nel merito, l’articolo, che apre sull’annuncio del nuovo tampone di Synlab:
Più veloce e più efficace. È il nuovo tampone molecolare «veloce» messo a punto da Synlab, tra le principali realtà europee della diagnostica – anche per quanto riguarda la ricerca del Sars-CoV-2 – e che nella Bergamasca fornisce il proprio servizio a diversi laboratori e ambulatori privati”.

E aggiunge:
“Perché se nuove varianti si affacciano all’orizzonte, per esempio, è necessaria la certezza che non sfuggano al test. Il nuovo test di Synlab, sviluppato secondo i più aggiornati protocolli dell’Oms e «monitorato» anche da controlli esterni tra cui quelli dell’Istituto Superiore di Sanità, è in grado di rilevare appunto tutte le mutazioni del virus di cui ogni giorno si parla“.

Non è il “bastoncino” usato per il test a cambiare:
“«L’innovazione è legata ai reagenti e ai macchinari utilizzati per la processazione – spiega Andrea Fabbri, Chief Commercial Officer di Synlab -, che aggiorniamo costantemente per accorciare i tempi del responso, ora in 24 ore (mediamente con altre tecnologie se ne impiegano 48, ndr), e per far sì che non sfuggano le varianti»”. 

Limitata affidabilità dei tamponi rapidi

C’è poi l’altro tema sul tavolo. Lo studio eseguito da Synlab su 20.000 persone sui test antigenici (test rapidi). Il risultato è la conferma che su soggetti asintomatici, questi test possono produrre il 40% di risultati falsi negativi.

Ancora, l’articolo va diritto al nocciolo:
“Sullo sfondo, c’è anche un’altra questione. E cioè i margini di rischio che si stanno osservando nei test antigenici rapidi: secondo uno studio condotto da Synlab su 20 mila soggetti asintomatici, quasi il 40% dei positivi non viene rilevato attraverso quest’altra tecnologia, che sì può dare un esito in quindici minuti circa, ma appunto è soggetto a margini di (in)certezza piuttosto labili. Con tutto ciò che ne consegue”.

E prosegue:
“«In particolare l’errore degli antigenici si rileva più frequentemente sugli asintomatici, con un elevato numero di falsi negativi, mentre funziona benissimo sulla popolazione sintomatica – spiega Fabbri -. Se una persona invece non ha sintomi ed è nella fase iniziale di incubazione, il rischio di falso negativo si alza: e le conseguenze possono essere molto pericolose. Per questo la nostra posizione è quella di eseguire solo tamponi molecolari, il Golden Standard dell’Oms. E per questo abbiamo ulteriormente approfondito la nostra tecnologia»”.

Per aggiungere cheIl tampone molecolare, tra l’altro, è l’unico test riconosciuto per effettuare viaggi internazionali“.

In provincia di Bergamo

Scrive Luca Bonzanni che dai giorni scorsi è arrivata anche nella bergamasca la nuova tecnologia di Synlab per l’esecuzione di tamponi molecolari veloci.

E aggiunge:
“Tra i centri che si affidano a Synlab per la processazione dei test e che dunque propongono questo tampone  molecolare più efficace e veloce nei tempi di risposta, c’è Politerapica, centro medico con sede a Seriate”.

Il giornalista riporta poi alcuni commenti del direttore di Politerapica:
“«Si tratta di un’innovazione tecnologica di altissimo livello. I falsi negativi in cui si incorre tramite gli antigenici rapidi possono essere un pericolo per la salute pubblica: se una persona con l’infezione risulta invece un falso negativo ed entra per esempio in azienda, la catena del contagio può ampliarsi in maniera significativa. Con il test molecolare “classico”, invece, i responsi sono certi. E ora la velocità nell’ottenere l’esito è sensibilmente cresciuta, con l’esito in 24 ore, così come si ha la certezza di intercettare le nuove varianti del virus che si stanno affacciando con sempre più frequenza»”.

Sui Tamponi Covid-19 interviene l’Eco di Bergamo

Ancora un intervento attento e approfondito, quello del quotidiano della provincia di Bergamo. Lo conosciamo per la sua capacità di essere sempre presente nella realtà del territorio. Lo è stato e lo è, con ancora maggiore impegno e senza interruzioni, anche nella drammatica pandemia che ha colpito in modo particolare le nostre zone.

Un’attività condotta con passione e rigore professionale che ha fatto meritare al giornale prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali.

Orgogliosi e rassicurati dalla presenza di questa testata, qui, in mezzo a noi.

17 Dicembre 2020
Politerapica racconta dei tamponi

Politerapica racconta dei tamponi per Covid-19 in periodo prenatalizio su l’Eco di Bergamo. Ambulatori, niente corsa agli esami in vista delle festività, è il titolo dell’articolo che riferisce di come ci si sarebbe potuti aspettare una corsa a fare tamponi e invece vince la prudenza.

Nessun significativo boom

Scrive Luca Bonzanni, una delle firme di spicco nel già qualificato numero di giornalisti dell’Eco

In vista delle feste, nelle strutture ambulatoriali private della Bergamasca non si registra un significativo boom di  prenotazioni per i tamponi. Con pranzi e cene, cenoni e vigilie in stand by, e con il turismo sempre sostanzialmente congelato, in pochi scelgono di sottoporsi privatamente a un test per escludere – pur asintomatici – un’eventuale positività al coronavirus.
Quello dei tamponi, comunque, resta un tema centrale nelle attività dei centri specialistici.

L’esperienza di Politerapica

Il giornalista scende nel dettaglio della situazione, riportando l’esperienza del nostro Centro:

«Di tamponi ce ne stiamo occupando da mesi, sin dall’inizio dell’emergenza – spiega Pasquale Intini, direttore di Politerapica, struttura con sede a Seriate –, con attenzione a tutte le diverse fasce di utenza. In queste ultimissime settimane, vediamo uno specifico boom: quello di persone straniere che scelgono di tornare nei propri Paesi d’origine per le feste e che necessitano di avere un tampone con esito negativo prima di imbarcarsi in aereo. Sul fronte del turismo “classico” i numeri sono contenuti, e lo stesso vale anche per chi potrebbe sottoporsi a un tampone magari in vista dei ricongiungimenti delle festività».

Senso di repsonsabilità

Emerge un aspetto particolare sui comportamenti di persone che hanno avuto esiti positivi ai tamponi:

Un trend interessante, che ha a che fare con l’intreccio  tra cambio della normativa e senso di responsabilità, riguarda i positivi di lungo corso. Esempio concreto, alla luce di quanto prevedono ministero della Salute e Regione: chi è positivo effettua il primo tampone di controllo dopo dieci giorni di isolamento; se è ancora positivo, ripete il test dopo sette giorni (cioè al 17° giorno); se è ancora positivo, l’isolamento termina comunque al 21° giorno dall’esecuzione del primo tampone (se tra 14° e 21° giorno non ha avuto sintomi) ma senza un ultimo tampone.

«Queste persone possono rientrare nella collettività L’analisi di un tampone – spiega Intini –, ma per scrupolo in molti eseguono privatamente un ulteriore test, per essere sicuri di essersi definitivamente negativizzati, soprattutto se hanno a che fare con persone anziane o comunque fragili».

Habilita, CBB e Gavazzeni confermano

Anche Habilita, Centro Biomedico Bergamasco e Gavazzeni osservano un comportamento prudente da parte dei cittadini. Non si registra un particolare afflusso di persone che richiedono l’esecuzione di tamponi per la diagnosi di Covid-19. Tutte le strutture si sono comunque preparate ad affrontare eventuali ondate di richieste in prossimità delle festività di Natale e di fine anno.

Articolo integrale

Qui si può scaricare l’articlo integrale, in formato .pdf:
L’Eco di Bergamo – 16.12.2020 – Tamponi prima delle feste – Completo

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468

 

 

2 Dicembre 2020
167 richieste per Percorso Azzurro

167 richieste per Percorso Azzurro. Un vero boom in provincia di Bergamo per la campagna organizzata da LILT Bergamo Onlus, con la collaborazione di Politerapica – Terapie della Salute. Lo avevamo annunciato il 22 Novembre. Grande soddisfazione nel comunicato emesso dall’associazione.

Risultati sorprendenti

Nei giorni scorsi si è conclusa la campagna Percorso Azzurro, promossa dalla Lega Italiana per la lotta contro i Tumori sezione di Bergamo Onlus con la collaborazione di Politerapica -Terapie della Salute. E’ stato un grande successo. 167 adesioni da parte di uomini che hanno richiesto di sottoporsi a visita urologica per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro della prostata!

Percorso azzurro è una campagna che LILT organizza da alcuni anni sull’intero territorio nazionale. Lo scopo è quello di promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro della prostata. Ai cittadini di sesso maschile viene offerta la possibilità di sottoporsi a visita urologica gratuita.

Nella provincia di Bergamo, ci sono state quest’anno 167 adesioni: un numero molto lontano dalle esperienze degli altri anni e che ha stupito gli organizzatori, abituati da sempre a una risposta timida e cauta da parte degli uomini.

Prevenzione: una necessità che si afferma

E’ importante che un numero così elevato di persone abbia avvertito l’esigenza di sottoporsi a un controllo per prevenire il tumore della prostata: significa che la cultura della prevenzione si diffonde e si radica anche in nella popolazione maschile, generalmente meno attenta a questi temi, come si evince per esempio dai livelli di adesione allo screening per la prevenzione del tumore del colon-retto.

LILT con Politerapica contro cancro prostata

LILT con Politerapica contro cancro prostata

Notevole impegno degli organizzatori

167 richieste per Percorso Azzurro significa un grande sforzo.

Sulla base delle esperienze degli scorsi anni, inizialmente le visite messe a disposizione erano 40. Di fronte ad una risposta così numerosa, LILT Bergamo Onlus e Politerapica hanno ritenuto di dovere alzare la disponibilità, con notevole impegno organizzativo ed economico: sono state infatti più che raddoppiate e portate a 100.

Politerapica sta già contattando tutti coloro che hanno ricevuto la mail di conferma da LILT per programmare le visite che saranno eseguite nei mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio, nel rispetto delle normative anticovid-19.

Le persone che non hanno potuto usufruire della campagna possono comunque rivolgersi al loro medico di famiglia. Per chi tra loro lo desidera, Politerapica si è resa disponibile ad eseguire visite specialistiche urologiche a tariffa agevolata, presentando la lettera ricevuta da LILT Onlus. E’ necessario fissare un appuntamento, chiamando il centro al numero 035.298468.

Notevole il sostegno mediatico

L’Eco di Bergamo ha sostenuto con enfasi la campagna, attraverso i suoi canali. Le ha dedicato un servizio al telegiornale di maggiore ascolto. Ha poi ripreso il comunicato di annuncio dell’associazione, pubblicandolo con grande risalto sulla “Pagina della Salute.

Uno sforzo che si è affiancato a quello sostenuto da LILT Bergamo Onlus e da Politerapica attraverso i loro canali.

Vai agli articoli:
L’Eco di Bergamo – 22.11.2020 – Campagna Percorso azzurro
L’Eco di Bergamo – 2.12.2020 – Risultati Percorso azzurro

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 035.298468

22 Novembre 2020
Covid e bambini

Covid e bambini, un tema che merita di essere conosciuto in modo corretto. Anche con istruzioni pratiche per capire, prevenire, proteggere, senza allarmismi ma in modo efficace.

Ne parla il Dott. Sergio Clarizia – Specialista in Pediatria e Neonatologia che collabora da tempo con Politerapica – in un lungo articolo sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo, nell’edizione del 22.11.2020.

Il titolo del pezzo ci porta subito al centro dell’argomento: Il Covid-19 e i bambini. Ecco cosa c’è da sapere. E il sottotitolo è ancora più preciso: Decalogo. I più piccoli sembrano essere meno colpiti dall’infezione. Il loro sistema immunitario risponde meglio forse perchè più reattivo.

Meno colpiti

Pare proprio che i bambini siano meno colpiti dal Covid-19. Questo troverebbe spiegazioni ed evidenze diverse. Le riprendiamo dalle parolle del Dott. Clarizia:

  • i Coronavirus (al plurale perché sono diversi) sono la causa più frequente di raffreddore e i bambini vanno incontro ripetutamente a infezioni da questi virus: è quindi possibile che la risposta immunitaria a infezioni recenti da Coronavirus aiuti i bambini a difendersi meglio anche dal Covid-19

  • probabilmente il sistema immunitario dei bambini risponde meglio all’infezione perché più reattivo

  • non possiamo poi escludere che i comportamenti di prevenzione adottati dagli adulti possano funzionare da barriera protettiva nei confronti dei piccoli

  • anche in passato, i bambini sono stati meno vulnerabili a Coronavirus rispetto agli adulti

    • durante l’epidemia di Sars del 2003, i casi di contagio certificati tra i bambini furono solo 80, mentrequelli sospetti 55; nessun bambino o adolescente morì a causa della Sars

    • durante l’epidemia di Mers nel 2012 in Medio Oriente, la maggior parte dei bimbi contagiati non manifestò sintomi

Una buona notizia per tutti

Aggiunge una nota interessante, il Dott. Clarizia:

Il fatto che i bambini sembrino così poco sensibili all’infezione da Sars-CoV-2 è una buona notizia per tutti. I più piccini, infatti, possono diffondere i germi molto più facilmente sia attraverso il contatto con i grandi, come i
loro familiari, sia attraverso i coetanei, ad esempio a scuola o durante altre attività come il gioco e lo sport.

Nelle ultime settimane si è sì osservato a livello nazionale, in particolare nelle regioni più colpite da Covid-19, un aumento di bambini che hanno contratto il virus. Fortunatamente però non ci sono dati che attestino quadri  severi per la popolazione pediatrica.

I dieci punti chiave

Sui bambini e il Covid-19 – aggiunge Sergio Clarizia – ci sono alcuni aspetti che gli adulti devono sapere e  considerare con attenzione. Possiamo definirli i 10 punti chiave.

  1. Contagio
  2. Letalità
  3. Complicanze
  4. Vaccini
  5. Precauzioni igieniche
  6. Mascherine
  7. Conseguenze psicologiche
  8. Abitudini alimentari
  9. Attività fisica
  10. Vita sociale

Per ognuno dei punti, sono forniti approfondimenti utili, in alcune casi qualcosa che assomiglia a “istruzioni per l’uso.

Il Covid-19 e i bambini. Ecco cosa c’è da sapere

Un articolo che merita di essere letto da genitori e educatori per sapere, affrontare con consapevolezza e anche con serenità un argomento che, se conosciuto, appare molto meno preoccupante.

Qui è possibile scaricare l’articolo integrale in formato .pdf:
L’Eco di Bergamo – 22.11.2020 – Covid e bambini, Sergio Clarizia – Definitivo

 

 

14 Novembre 2020
Politerapica sull

Politerapica sull’eccellenza bergamasca può oggi proporre la sua testimonianza. In particolare, per quanto riguarda il tessuto socio-economico e produttivo. Questa volta siamo ospiti del più importante organo di informazione della provincia, l’Eco di Bergamo, per parlare di questo.

L’articolo è disponibile qui, in formato .pdf:
L’Eco di Bergamo – 13.11.2020 – Aziende bergamasche e Covid – Completo

Un’imprenditoria solida

Siamo rimasti colpiti, nelle scorse settimane, da quanto abbiamo potuto toccare con mano nell’incontro con diverse realtà aziendali del territorio. Lo sapevamo, lo avevamo sentito raccontare in diverse occasioni, lo avevamo letto su riviste e giornali. Vederlo di persona è però tutt’altra cosa.

Sono diverse le strutture produttive e di servizi che ci hanno contattato. Il problema del Covid-19 è un problema serio. Anche per la salute delle aziende. E nella bergamasca di aziende particolarmente attive ce ne sono molte. Parliamo di realtà nate il più delle volte da un sogno di un operaio che ha saputo guardare lontano e farlo crescere insieme alla sua bottega. L’officina è diventata così un capannone e poi un’impresa più grande, una fabbrica con un centro di ricerca e sviluppo capace di proporsi sui mercati nazionali e internazionali con soluzioni innovative e affidabili.

La capacità di realizzare la visione

Alla fine, forse, il punto è sono uno: la capacità di avere una visione imprenditoriale illuminata, insieme a quella di realizzarla concretamente in una crescita capace di affrontare sfide diverse, ogni giorno e in ogni ambito.

Prima una, poi tre, quindi cinque, otto, dieci e poi non abbiamo più tenuto il conto: questo è il numero delle aziende che nelle scorse settimane si sono rivolte a Politerapica per cercare il modo migliore per assicurare ai propri dipendenti l’esecuzione quanto più rapida e sicura possibile dei tamponi per la diagnosi di positività al Covid-19. Non sono le sole: altre realtà si presentano ogni giorno.

Sono aziende che hanno capito che la loro salute dipende dalla salute dei loro collaboratori e si preoccupano di cercare gli strumenti migliori per assicurarla.

Salute dei collaboratori e delle loro famiglie

Il Coronavirus sembrava avere diminuito la sua capacità di diffusione e la sua pericolosità. Invece pare avere risollevvato la testa con prepotenza. Non conosciamo esattamente il Covid-19 e non abbiamo ancora le idee esatte su some possa evolvere la situazione. In questo contesto però esce fuori, con tutta la sua forza, la tenacia di chi non vuole arrendersi. La vediamo, qui nella bergamasca, tra la gente, negli Ospedali, tra le Istituzioni.

Ora più che mai la vediamo anche nel mondo dell’impresa, sia quella manifatturiera, sia quella che produce servizi. Noi di Politerapica siamo testimoni di come sempre più aziende si battano ogni giorno per non fermarsi. La salute dei propri dipendenti è riconosciuta come un bene – un asset, dicono gli economisti – da preservare e su cui investire. Anche preservando il loro contesto familiare.

La collaborazione con Politerapica

Ecco allora la ricerca di collaborazione concreta e sicura con Politerapica per potere contribuire ad assicurare la salute dei propri dipendenti avendo chiaro che da questa passa la salute dell’azienda. Una collaborazione che si concretizza con la stipula di convenzioni che permettono accessi facilitati alle prestazioni e ai servizi di Politerapica per i dipendenti e i loro familiari conviventi

  • tamponi per la ricerca di Covid-19
  • visite e prestazioni specialistiche ambulatoriali
  • cicli di riabilitazione neuro-motoria e pelvi perineale

con alta professionalità, senza liste di attesa e in condizioni di sicurezza.

Politerapica sull’eccellenza bergamasca

Politerapica sull’eccellenza bergamasca può oggi proporre la sua testimonianza. Lo fa volentieri. Lo fa con l’orgoglio di appartenenza ad un contesto sociale, economico e produttivo con caratteristiche così straordinarie da riuscire a tenere la testa alta anche in questo momento.

Politerapica è Medicina Vicina: alle persone, al territorio, alle sue aziende.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale, 93.
Per informazioni e appuntamenti: tel. 035.298468

12 Novembre 2020
Politerapica aperta continua le prestazioni

Politerapica aperta continua a erogare le sue prestazioni e servizi sanitari ai cittadini e al territorio. Lo racconta anche l’Eco di Bergamo in un articolo pubblicato il 6 novembre nelle pagine dedicate all’emergenza Coronavirus.

Assicurare un servizio fondamentale

Come spiega il giornale

c’è comunque da garantire un servizio fondamentale, sopperendo in particolare a ciò a cui il fronte ospedaliero è oggi costretto rinunciare, nella nuova ondata dell’emergenza.

E aggiunge

le prestazioni degli ambulatori privati e dei centri medici specializzati infatti proseguono, senza interruzioni, con ulteriori accortezze in tema di sicurezza.

L’assistenza sanitaria continua ad essere necessaria

I cittadini continuano ad avere bisogno di assistenza sanitaria, anche in tempi di Covid. Non ci si ammala, infatti (e non si rischia di morire), solo di questo virus. E’ vero che dobbiamo sentirci tutti impegnati a fare del nostro meglio per ridurne la diffusione. E’ altrettanto vero che non c’è specialità medica che possa essere trascurata.

La persona che ha certi problemi alla pelle, per esempio, corre un grosso rischio se aspetta mesi prima di farsi visitare. Lo raccontiamo da sempre e, in particolare, da quando abbiamo avviato l’Ambulatorio Oncologia Dermatologica – Melanoma: la diagnosi deve essere precoce per sconfiggere un cancro terribile come, appunto, il Melanoma.

Non può aspettare neppure la persona che deve sottoporsi ad un ecocolordoppler venoso o arterioso. Da quell’esame potrebbe derivare una diagnosi grave che impone interventi rapidi: trombosi venosa profonda o occlusione di arterie, per citarne un paio.

Lo stesso vale ovviamente per chi necessita di visita cardiologica ma anche urologica o proctologica. Senza dimenticare le visite specialistiche di endocrinologia o di diabetologia.

Politerapica aperta continua le prestazioni

La lista delle prestazioni che non smettono di essere necessarie anche in tempo di Covid e che Politerapica fornisce è lunga

  • Allergologia adulta e pediatrica
  • Andrologia e Urologia
  • Angiologia
  • Cardiologia
  • Chirurgia
    • ambulatoriale (piccola)
    • generale e proctologica
    • pediatrica
  • Dermatologia e mappatura dei nei
  • Diabetologia
  • Dietologia
  • Ecocolordoppler
    • arterioso e venoso
    • cardiologico
    • urologico
  • Endocrinologia
  • Gastroenterologia
  • Geriatria e Gerontologi
  • Ginecologia e Ostetricia
  • Medicina Internistica
  • Ortopedia
  • Otorinolaringoiatria
  • Pediatria e Neonatologia
  • Psicologia, Psicoterapia

A queste se ne aggiungono diverse altre, forse meno urgenti ma non meno importanti:

  • riabilitazione
    • neuromotoria
    • pelvi-perineale
    • pediatrica
  • trattamento delle scoliosi in età evolutiva

Anche il sostegno psicologico

Politerapica aperta continua a erogare le prestazioni anche in ambito psicologico. Si deve finalmente comprendere che il sostegno psicologico è uno strumento necessario al benessere della persona. L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità spiega che

Salute non è assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale

Non si può essere in salute e stare bene se si soffre sul piano psicologico, dunque. Ancor più in un momento così difficile come quello che viviamo, quando stiamo affrontando una pandemia così dura e dalla quale ancora non sappiamo come possiamo difenderci in modo risolutivo.

Viviamo in un Paese in cui per la depressione solo un malato su due riceve le cure giuste e mai come in questo momento questo male – quale è la depressione che in modo insidioso rovina le vite – è diffuso tra una popolazione spesso costretta all’isolamento con il peso incombente di un pericolo non ben definito.

Lo aveva scritto il Dott. Mario Tintori – Psicologo e Psicoterapeuta in Politerapica sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo in un articolo dedicato proprio alla sofferenza psicologica in tempo di Covid che si può scaricare qui: https://www.politerapica.it/mario-tintori-su-leco-anche-psicologica-la-cura-del-covid/

E Politerapica, anche e soprattutto in tempo di Covid, mette a disposizione di chiunque ne abbia bisogno il sostegno psicologico e la possibilità di percorsi di psicoterapia.

L'Eco di Bergamo - 6.11.2020 - Ambulatori aperti

L’Eco di Bergamo – 6.11.2020 – Ambulatori aperti

Qui l’articolo si può scaricare in formato .pdf:
L’Eco di Bergamo – 6.11.2020 – Ambulatori aperti

Politerapica rimane aperta perché Politerapica è Medicina Vicina. Vicina ai cittadini e al territorio anche in tempo di Covid.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 035.298468.

27 Settembre 2020
Il Dott. Agostini racconta il mal di schiena

Il Dott. Agostini – specialista di Fisiatria in Politerapica – racconta il mal di schiena sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo di oggi, Domenica 27.9.2020.

Il Dott. Pietro Agostini

Si può certo dire che quando il Dott. Pietro Agostini parla di mal di schiena lo fa con competenza. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel 2000, già nel 2004 conseguiva la specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione – Fisiatria presso l’Università di Milano Bicocca. Nel 2009 conseguiva poi il Diploma in Medicina Manuale presso la Scuola dell’Associazione Italiana di Terapia Ortopedica del Dolore, Osteopatia e Medicina Manuale.

Alla sua ottima preparazione profesionale ha aggiunto un’eccellente esperienza clinica, maturata in molti anni di attività:

  • dal 2004 svolge l’attività di Fisiatra a tempo pieno in uno dei maggiori ospedali della provincia di Bergamo
  • dal 2009 collabora con Politerapica – Terapie della Salute come Fisiatra, ricoprendo anche l’incarico di Direttore Sanitario della struttura
  • dal 2010 al 2019, presso M Terapica – Bergamo, ha svolto attività di specialista in Fisiatria e ha ricoperto il ruolo di Direttore Sanitario
  • dal 2004 al 2005, presso la Clinica Diagnostica di Bergamo, ha svolto attività professionale di Fisiatra in ambito Medicina del Lavoro

Oggi il Dott. Agostini è riconosciuto sul territorio bergamasco come un professionista di notevole spessore e di grande umanità, qualità che lo fanno apprezzare dai molti pazienti che si rivolgono a lui per disturbi a carico dell’apparato locomotore – muscoli, ossa e articolazioni – e, in particolare, del rachide: la schiena, insomma.

Il Dott. Agostini racconta il mal di schiena

Lo racconta, facendo subito chiarezza: “Nella vita quotidiana – spiega – si parla genericamente di mal di schiena. In realtà la schiena è ampia e i dolori si differenziano per la zona che colpiscono. Chiamiamo allora lombalgia i dolori nella parte inferiore del dorso, dorsalgia quelli che stanno più in alto e cervicalgia (la cervicale!) quelli che riguardano la parte superiore e colpiscono anche il collo e spesso le spalle”. 

E aggiunge immediatamente alcuni dati che non lasciano dubbi sugli impatti del fenomeno nella vita quotidiana delle persone e delle comunità: “È un disturbo molto diffuso. Si è stimato che tra l’80 e il 90% della popolazione soffra di  lombalgia almeno una volta nella vita. Il 75% in età lavorativa. Altre stime riportano che il 67% della popolazione soffra di cervicalgia almeno una volta nella vita. Il mal di schiena rappresenterebbe la prima causa di assenza dal lavoro”.

Non si cura da solo ma deve essere curato

“Disturbi importanti” – prosegue il Dott. Agostini – “che si tende però a sottovalutare, lasciando che si cronicizzino o peggiorino fino a diventare malattie ancora più serie come l’ernia del disco. Il mal di schiena non passa da solo e non deve essere curato con metodi fai da te. La cura corretta del mal di schiena comincia da una diagnosi certa, definita da un medico, e prosegue con un piano riabilitativo messo a punto da uno specialista e eseguito da  professionisti sanitari preparati”. 

“Il mal di schiena deve essere curato col coinvolgimento di tre figure professionali”, precisa il Dott. Agostini. Sono “specialista, fisioterapista e massoterapista. Si tratta di un lavoro di team nel quale i diversi professionisti operano insieme intorno al paziente. I protocolli solitamente applicati si compongono di una parte farmacologia/integrativa per il controllo del dolore e dell’infiammazione e come adiuvante delle strutture biologiche, di terapie fisiche di supporto (ultrasuoni, tecar, laser), di massaggio terapeutico per predisporre la  muscolatura alla rieducazione funzionale posturale e per allentare le tensioni dei tessuti e di fisioterapia per  rieducare il corpo e le strutture anatomiche alle loro corrette funzioni e alla loro protezione”.

Molte le cause. Alcune ce le andiamo a cercare

“Il mal di schiena” – ci spiega poi lo specialista – “può insorgere dalla prima infanzia all’età avanzata per diverse ragioni: morfologiche (per esempio la presenza di scoliosi), posturali, biologiche (per malattie), da sovraccarico (sollevamento di pesi eccessivi o sovrappeso corporeo), per eccesso d’uso (ripetizione frequente di movimenti fastidiosi)”.

“Fisiologicamente la colonna vertebrale, guardata di fianco, presenta tre curve: cervicale, dorsale e lombare. Guardata frontalmente, invece, è diritta. Alla sua base vi sono le articolazioni sacro-iliache. La presenza delle curve e le articolazioni sacro-iliache, insieme a strutture come i dischi intervertebrali, formano i principali ammortizzatori del nostro corpo, riducendo traumi e microtraumi del rachide”.

Le curve e la postura

“Le curve – racconta il Dott. Agostini – si sono formate nel corso dell’evoluzione dell’uomo che è passato dalla posizionea quattro zampe a quella eretta. Non sappiamo se questa evoluzione sia già terminata ma sappiamo che le abitudini della vita quotidiana  moderna non la facilitano. L’uomo è fatto per stare in piedi e in movimento e avere il suo giusto peso. Noi  tendiamo a stare molto seduti, a muoverci poco e ad alimentarci in modo eccessivo. Postura scorretta,  sedentarietà, sovrappeso e carichi sbagliati danneggiano la colonna vertebrale e i muscoli che la sorreggono. Il  risultato è il mal di schiena.

L’articolo completo

L’articolo completo può essere scaricato qui:
L’Eco di Bergamo – 27.9.2020 – Il mal di schiena, Pietro Agostini_page-0001 – Completo

 

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