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Finalmente!
Proposta di legge sull’incontinenza

4 Luglio 2016

E’ stata presentata in Senato da parlamentari di maggioranza e di opposizione una proposta di legge per la gestione dell’incontinenza. Composta di sei articoli, la proposta ha l’obiettivo di assicurare livelli appropriati di assistenza, cura e riabilitazione in tutta Italia attraverso “il miglioramento delle condizioni di vita fisiche e psichiche, il rispetto della dignità umana e il perseguimento di obiettivi di equità e di inclusione sociale”. Grande risultato che premia l’impegno di chi tanto ci ha creduto e ancor di più ci ha lavorato.

Si tratta di un evento epocale! L’incontinenza – di cui si stima soffrano 5.000.000 di persone in Italia, il 60% delle quali di sesso femminile – è un problema che si potrebbe definire, per assurdo, quasi “fisiologico”, in moltissimi casi. I muscoli pelvici perdono tono come i muscoli di qualsiasi altro distretto corporeo, a volte semplicemente per l’avanzare dell’età, a volte per lo stress cui sono sottoposti, a volte per condizioni ormonali. La gravidanza e la menopausa, nelle donne, sono avvenimenti tipici per l’insorgenza di questo disturbo: nel primo caso, i muscoli sono sottoposti a sovraccarico durante il periodo gestazionale e, nel secondo, le modificazioni ormonali conducono ad un’alterazione del tono. Se questo accadesse alle braccia, alle gambe, ai muscoli pettorali, non ci sembrerebbe strano ricorrere ad una palestra e seguire un programma di rinforzo. Quando accade ai muscoli pelvici… si fatica anche solo a parlarne.

Si cade nel cono d’ombra della vergogna, si pensa di essere gli unici, si teme che gli altri se ne accorgano e si cade in una spirale di comportamenti e di modi di vivere che minano, giorno dopo giorno, la vita stessa. Come dice qualcuno, infatti, di incontinenza non si muore ma l’incontinenza distrugge la vita. Si esce meno di casa, ci si muove tenendo conto dei bagni cui si deve ricorrere, si diminuiscono le frequentazioni, si cade in depressione, si diventa ansiosi, diventa un problema la relazione anche all’interno della famiglia, addirittura con il partner.

La soluzione non è e non può essere quella dei pannoloni o dei pannolini, profumati o meno! L’incontinenza si cura. E’ possibile farlo. E’ un dovere farlo. Anche perché si tratta di uno di quei problemi che, se non curati, rischiano di peggiorare e di produrre anche altre conseguenze, una tra tutte l’insorgenza di prolassi.

Per la prima volta, grazie alla FINCOPP – Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico e all’impegno profuso con straordinaria generosità dal suo Presidente, Francesco Diomede, un problema sottovalutato da molti e tenuto nascosto da chi ne soffre diventa oggetto di una proposta di legge, volta ad affrontarlo in modo strutturato e a gestirlo in modo corretto e… umano.

Grande risultato, questo, che premia gli sforzi di chi tanto ci ha creduto e ancor di più ci ha lavorato. Un risultato però che non rappresenta un punto di arrivo ma uno stimolo per proseguire in un percorso tanto difficile quanto doveroso.

In allegato, copia della proposta di legge e degli articoli di stampa dedicati alla notizia.

Senato della Repubblica – Proposta di legge incontinenti

28.6.2016 – Corsera. Proposta di legge incontinenza

23.6.2016 – Clicmedicina. Proposta di legge incontinenza