fbpx

Tag: Chirurgia vascolare

2 Gennaio 2024
Un

Può bastare un’ecografia alle carotidi per evitare guai seri. E si parla di Ictus, la principale causa di diabilità grave e la terza causa di morte, in Italia. Lo spiega in modo pacato e chiaro il Dott. Davide Foresti, Chirurgo vascolare in Politerapica, ospite di Bergamo TV.

Qui il video completo:

Giovedì 21 dicembre 2023, il Dott. Davide Foresti, Chirurgo vascolare in Politerapica, è stato ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di ictus cerebrale e carotidi. Soprattutto, per parlare di prevenzione attraverso una semplice ecografia o un ecocolordoppler.

Carotidi e Ictus

Controllare lo stato di salute delle carotidi è molto importante. Serve per fare prevenzione contro patologie molto gravi. E per salvare la vita in molti casi. La carotide è l’arteria che parte dal cuore e porta sangue al cervello. E’ piccola: non è molto lunga e è larga 6-7 mm. E’ però di importanza fondamentale per la vita e la salute delle persone.

La prevenzione, in questo caso, è fondamentale. La chiusura o il restringimento di questo tubicino, infatti, può portare al TIA (un piccolo Ictus) o all’Ictus vero e proprio. Non si parla di una banalità: l’Ictus, in Italia, è la principale causa di disabilità grave e la terza causa di morte.

Un’ecografia alle carotidi per evitare guai seri

L’ecografia o ecocolordoppler è un esame di pochi minuti, non invasivo, non doloroso e facilmente ripetibile tutte le volte che risulti consigliato farlo. Attraverso l’ecografia si vede esattamente se all’interno della carotide c’è una placca.

Per capire cosa sia una placca si può immaginare un tubo d’acqua al cui interno si forma un’incrostazione. L’incrostazione è la placca. Questa produce l’impossibilità del sangue di fluire o di fluire in modo normale. La placca può subire dei distacchi. Suoi frammenti possono staccarsi e andare a ostruire dei vasi più piccoli. Nel caso delle carotidi, si parla di vasi all’interno del cervello. Da lì, il sangue non passa più e la parte di cervello che sta dopo viene danneggiata. Se poi la caratodi si ostruisce del tutto…

Con l’ecografia si determina poi la dimensione della placca. Serve sapere, per esempio, se è del 30%, del 50% o del 70%. L’ecocolordoppler permette anche di capire come sia composta la placca: se di calcio o di grasso. Da qui si parte per definire la miglior terapia per quello specifico paziente.

Prevenzione primaria

La prevenzione è molto importante per i chirurghi vascolari. Una persona in piena salute deve essere valutata dal suo medico curante per sapere se soffre di colesterolo alto, pressione alta o di diabete, tutti fattori di rischio per la salute delle arterie e quindi delle carotidi. Infatti, intervenire su questi fattori prima dei 40 anni, offre molte più possibilità di successo di quando si interviene dopo per evitare il formarsi dell’aterosclerosi che è prodotta dalla placca all’interno delle pareti delle arterie.

Anche se si sta bene, quindi, è bene farsi valutare dal proprio medico. Condizioni che sono ancora silenti, potrebbero causare problemi – anche seri – a distanza di anni.

Tra i 55 e i 60 anni poi è consigliato il primo controllo delle carotidi. In particolare se c’è familiarità, se c’è stato un infarto, se si fuma o se si soffre di pressione alta, colesterolo alto o diabete. Anche quando queste malattie sono ben controllate. Non va dimenticato, per esempio, che un diabete ben controllato può causare una patologia delle arterie, così come la pressione alta. Per quanto riguarda il fumo, è fondamentale smettere di fumare ma non è sufficiente. A causa del fumo, si possono manifestare danni anche dopo anni che si è smesso.
Naturalmente, nella prevenzione primaria non si devono dimenticare i buoni stili di vita: sana alimentazione e movimento corretto.

Prevenzione secondaria

Quando la placca si attesta su percentuali inferiori, c’è la possibilità di intervenire farmacologicamente per stabilizzarla. Questa è la prevenzione secondaria: intervenire con farmaci, dopo che la placca si è formata, per evitare che peggiori. Tutti i CHirurghi vascolari hanno pazienti in terapia farmacologica da anni, che vivono normalmente e che non hanno avuto bisogno di intervento.

Fino al 50% di grandezza della placca si fanno controlli annuali. Per placche di dimensioni superiori, si fanno controlli più ravvicinati.

Intervento chirurgico

Al 70% e oltre c’è indicazione a intervento chirurgico per disostruirla. Un’ostruzione di queste dimensioni infatti produce un rischio del 5% ogni anno di avere un TIA o un Ictus. Si parla peraltro di un intervento molto delicato. Si lavora infatti su un’arteria delicatissima, molto piccola e di fondamentale importanza per la vita. E’ più complesso operare una placca fatta di grasso o con ulcere. La manipolazione della carotide, infatti, può favorire il distacco di piccoli frammenti.

L’intervento dura circa un’ora e mezza. Il paziente viene dimesso dopo 3 giorni. Il rischio infatti è concentrato nelle prime 24 orre. Quello è il tempo fondamentale. Dopo le 24 ore si controlla che non ci siano complicanze minori che sono peraltro corregibili.

 

Il Dott. Davide Foresti riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468

 

 

24 Marzo 2023
Il Dott. Foresti su aneurisma aorta addominale

Il Dott. Foresti su aneurisma aorta addominale. Sembra il titolo di un film. Stiamo invece parlando di una cosa utile intorno ad un tema serio. Lo scorso 23 marzo, il Dott. Davide Foresti, Chirurgo vascolare in Politerapica, è stato ospite della trasmissione Fattore Bergamo. La Salute su Bergamo TV.

Qui ha parlato di aneurisma dell’aorta addominale. E ha cominciato dicendo che questo è un tema che sta molto a cuore ai chirurghi vascolari. Sono infatti 6.000 le morti all’anno per rottura di questo aneurisma e si potrebbero evitare. Con un’ecografia!

Dodici minuti di trasmissione. Chiari, precisi. Parole semplici per contenuti complessi. E’ andata proprio così. E lo potete vedere qui:

Aneurisma aorta addominale

L’aneurisma è una dilatazione di un vaso di oltre il 50% del suo diametro. L’aorta ha un diametro di 2 cm. Si può dire che c’è un aneurisma quando lo spessore divente di 3 cm.

Oggi, la mortalità per rottura dell’Aorta addominale è molto alta. Il 75% di chi ne è colpito. La rottura dell’aorta addominale, infatti, procura un’emorraggia gravissima che mette in immediato pericolo di vita. Il restante 25% se la cava perché il nostro corpo ha dei meccanismi di difesa. In questo caso, visceri e intestino cercano di fare da tappo alla rottura e in certi casi ci riescono. Questo 25% riesce così ad arrivare in ospedale e ad essere operato, salvandosi. Ma è una condizione molto fortunata. Anche il 75%, però, se la sarebbe potuta cavare se solo avesse fatto al momento opportuno una “banale” ecografia.

Non se ne conoscono le cause

Ancora oggi, non si sa bene quali siano le cause dell’aneurisma dell’aorta addominale. Ci sono diverse ipotesi ma nessuna ancora sicura. Sembra che gli uomini siano più a rischio delle donne. Che dopo i 65 anni di età c’è un aumento molto forte dell’incidenza. Che la razza bianca sia più esposta alla malattia. E che quindi un uomo di razza bianca che ha superato i 65 anni di età ha la massima indicazione a fare un’ecografia dell’aorta addominale. Soprattutti se ha familiarità.

Non ci sono sintomi. Di solito, quando i sintomi si manifestano è quasi troppo tardi. Significa che c’è stata la rottura e l’emorragia è in atto. C’è un segnale però che, in alcuni casi, potrebbe permettere una valutazione precoce. Appoggiando la mano sulla pancia, si avverte una pulsazione.

L’ecografia salva vita

Un’ecografia permetterebbe di riconoscere una dilatazione dell’arteria addominale e da lì si potrebbe iniziare ad eseguire una serie di controlli. Per esempio, un ecocolordoppler degli arti inferiori perché anche lì ci potrebbe essere un’aneurisma. E pure un ecocardiogramma perché anche le arterie coronarie potrebbero avere un aneurisma. Anche un’ecografia delle arterie del collo, le carotidi, perché si è visto che nel 40% di presenza di aneurisma dell’aorta, è presente anche la stenosi di queste arterie.

Una volta triovato l’aneurisma dell’aorta addominale non è sempre necessario intervenire subito con la chirurgia. Inannzi tutto si correla il suo diametro con la possibiltà che si rompa. Possiamo dire che si operano i pazienti che hanno un aneurisma di oltre 5,5 cm di diametro. Che è molto più del 50% in più del diametro normale. Ma ci sono altre condizioni che devono essere valutate e che possono fare decidere per l’esecuzione dell’intervento. La velocità della crescita, per esempio. Se è alta, si decide di intervenire anche prima che sia superato il diametro dei 5,5 cm.

Strategia di cura disegnata sul paziente

In ogni caso, la strategia di cura viene definita sulle condizioni di ogni singolo paziente.

Oggi si tende ad eseguire l’intervento chirurgico con metodiche minivasive. Solo in alcuni casi, si esegue in modo tradizionale, con il taglio, a cielo aperto, come si dice. L’abilità del medico sta nel capire quale approccio dà i migliori risultati a lungo termine.

Il Chirurgo vascolare è anche un “ecografista”. Questo vale sia per la fase di cura medica, sia per quella di diagnosi. Sia per quella successiva all’intervento, quando questo è stato praticato. Il ruolo dell’ecografia – con mezzo di contrasto può arrivare ad avere una definizione quasi pari a quella della TAC con molto minore esposizione radiologica – diventa essenziale per controllare pazienti che sono stati operato con la tecnica endovascolare.

Il Dott. Foresti su aneurisma aorta addominale

“Il Dott. Foresti su aneurisma aorta addominale” allora non è il titolo di un film. Possiamo dire che invece sia una specie di “libretto di istruzioni” televisivo che può aiutare molto.

Il Dott. Davide Foresti, Chirurgo vascolare, visita in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468.

18 Febbraio 2023
Il Dott. Foresti - Chirurgo vascolare in Politerapica

Il Dott. Davide Foresti, chirurgo vascolare, inizia la sua collaborazione con Politerapica. Presso la nostra struttura esegue visite specialistiche e prestazioni di chirurgia vascolare.

Bravo e preparato

Il Dott. Foresti si è laureato nel 2008 all’Università degli Studi di Milano. Presso la stessa Università, ha conseguito il diploma di specializzazione, nel 2014, col massimo dei voti e la lode.

Non era ancora laureato e già si occupava di chirurgia vascolare. Non ha più smesso. Ha cominciato come studente interno e poi medico frequentatore al Policlinico di Milano col Dott. Livio Gabrielli. E ora lavora a tempo pieno presso il Policlinico San Marco di Zingonia col Dott. Roberto Mezzetti.

Nel mezzo, ha maturato notevoli esperienze presso i principali centri lombardi e sempre con maestri di altissimo livello. E’ stato per esempio al Polclinico San Donato col Prof. Vincenzo Rampoldi e poi all’Ospedale Sacco col Prof. Carlo Antona. E non deve essere mai stata una passeggiata anche se lui si è sempre buttato a capofitto nello studio e nella pratica con tutto l’entusiasmo di cui è capace.

Ha acquisito una particolare formazione nella patologia aortica acuta (dissezioni, ematomi ed ulcerazioni) sia a livello toracico che addominale e nella terapia chiurgica ed endovascolare degli aneurismi in questi distretti. Anche nella embolizzazione di vari distretti sia elettiva che in regime di urgenza e nel trattamento endovascolare della trombosi venosa profonda e del varicocele maschile e congestione pelvica femminile.

Il Dott. Foresti – Chirurgo vascolare in Politerapica

Il Dott. Foresti è dunque un professionista bravo, preparato, competente e esperto. Soprattutto, però, è simpaticissimo! E non ci pare, questa, una dote di scarsa importanza per un medico. E’ sempre allegro, solare, aperto e disponibile. Noi che lo abbiamo conosciuto lo possiamo ben dire oltre che apprezzare. Anche nella sua naturale e spontanea capacità di lavorare con gli altri.

Un profesisonista prezioso per una struttura come la nostra che pone molta attenzione alla qualità delle sue prestazioni e al lavoro di équipe. Ancora più prezioso per la sua carica propositiva.

Il Dott. Foresti, infatti, viene in Politerapica, ad eseguire visite e prestazioni specialistiche di chirurgia vascolare, incluse prestazioni di piccola chirurgia ambulatoriale. Ma ci ha già proposto l’introduzione di un paio di novità e noi, con lui, ci stiamo pensando seriamente.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.

30 Luglio 2022
Malattia venosa cronica superficiale

La Malattia venosa cronica superficiale è una cosa seria. Riguarda in particolare gli arti inferiori. Spesso, però – anzi, troppo spesso – viene sottovalutta. E allora sono problemi. Il fatto è che al di là delle parole difficili, qui stiamo parlando innanzi tutto di varici, vene varicose e capillari in rilievo. Si pensa che queste siano faccende estetiche. Il Dott. Franco Briolini, però, spiega molto bene che non è così.

Lo fa a Bergamo TV, nella trasmissione “Fattore Bergamo: La Salute“. E lo fa con grande competenza. Lui, infatti, è chirurgo vascolare. Un chirurgo di notevole esperienza. E’ stato per diversi anni primario all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e da un po’ di tempo  collabora con Politerapica.

Qui il video integrale della trasmissione:

Malattia venosa cronica superficiale

E’ stato bravo. Possiamo dire che sia stato molto bravo. Sì, è stato proprio bravo il nostro Dott. Franco Briolini, Chirurgo vascolare in Politerapica, ospite di Bergamo TV per parlare di un argomento un po’ particolare. Quello della Malattia venosa cronica superficiale degli arti inferiori.

Un nome lungo per un problema molto serio ma spesso che, come abbiamo detto, è troppo spesso sottovalutato. I sintomi della sua fase iniziale, infatti, sono spesso considerati fattori estetici. Non è così! Varici, vene varicose, capillari in rilievo sono i sintomi della fase iniziale di questa malattia. Una malattia molto seria e, come dicono i medici, di tipo evolutivo. Tradotto in italiano semplice, questo significa che, se non trattata in modo adeguato, può solo peggiorare. E, quando peggiora, possono essere guai seri.

E’ partito proprio da qui il Dott. Franco Briolini per descrivere la malattia e le sue cause. Ha poi spiegato come si diagnostica e come si cura nei suoi diversi livelli di gravità. Attenzione: comprendere le cause della Malattia Venosa Cronica Superficiale è importante anche per adottare comportamenti che possono aiutare a prevenire.

E, come dicevano, il nostro Chirurgo vascolare è stato molto bravo. Si è espresso in modo chiaro, quasi didascalico, comprensibile a tutti. Crediamo di avere reso un buon servizio ai telespettatori e a coloro cui giungerà comunque la videoregistrazione dell’intervento.

La trasmissione è andata in onda Giovedì 28.7.2022, alle ore 20,00, su Bergamo TV, canale 15 del digitale terrestre.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.

16 Maggio 2022
Medicina e chirurgia vascolare curano insieme

Medicina vascolare e chirurgia vascolare curano insieme. A Bergamo, lo fanno da trent’anni. Un’esperienza importante per la salute delle persone per due motivi. Il primo è che le malattie cardiovascolari sono le malattie più diffuse al Mondo e, in tutto il Mondo, sono la principale causa di morte. Il secondo è che solo con il lavoro di équipe si possono combattere con efficacia. A Bergamo lo hanno capito e da trent’anni lavorano per definire e applicare questo modello. E i risultati sono notevoli. Ora, lo raccontano.

Il congresso

Si tiene Sabato 4 Giugno 2022, a Bergamo, presso la Casa di Cura Palazzolo, in Via Don Luigi Palazzolo 66, il Congresso “30 anni di Sinergia Medicina/Chirurgia Vascolare bergamasca“. Il programma è già stato definito ma il tema è così vasto e l’iniziativa ha suscitato così tanto interesse che si stanno ancora definiendo gli ultimi dettagli.

Qui il programma ancora provvisorio: Congresso SIDV-SIMV – 4.6.2022 – Provv

Un congresso scientifico molto speciale. Intanto per l’argomento trattato, quello delle patologie arteriose e venose che, come detto, colpiscono il maggior numero di persone in tutto il Mondo. Poi, per la straordinaria e innovativa esperienza bergamasca. In questa provincia, professionisti del campo angiologico medico e chirurgico vascolare hanno impostato un metodo di lavoro multidisciplinare e sinergico. Lavorano insieme intorno al paziente. E, con loro, collaborano altri professionisti sanitari non meno importanti. Ed è stato chiaro che questo è il metodo più efficace per la presa in carico globale delle malattie vascolari.

Le malattie cardiovascolari possono avere – hanno! – effetti drammatici sulla salute. Infarto, Ictus e Aneurisma ne sono solo tre esempi. E stiamo parlando di arterie. Ci sono poi tutte le gravi patologie venose e le loro non meno gravi conseguenze.

Medicina e chirurgia vascolare curano insieme

Al Congresso emergerà con chiarezza come sia vero e acclarato che Medicina e chirurgia vascolare devono curare insieme perché insieme i risulatti cambiano. Sono molto migliori. Una disciplina ha bisogno dell’altra per una gestione completa del paziente e della sua malattia.

Verranno presentati i risultati raggiunti nella diagnosi, presa in carico e cura. E questi risulteranno molto rilevanti non solo sul piano scientifico ma anche su quello sociale. Una fotografia della condizione cardiovascolare sul territorio bergamasco permetterà di fare delle riflessioni su come proteggerla e curarla oggi e nel futuro. Un futuro che, come si dirà durante i lavori, presenta già nuove frontiere da affrontare. I relatori sono tutti professionisti impegnati nelle tre strutture sanitarie cittadine che hanno costruito l’innovativo modello di collaborazione in questo ambito. Ai lavori parteciperanno poi  i maggiori esperti nazionali del settore. Saranno presenti per discutere e confrontarsi con i relatori intorno agli argomenti trattati.

Questo è il primo Congresso Scientifico in presenza in Bergamo, dopo il Covid. E’ accreditato ECM e rivolto a tutte le categorie di professionisti impegnati nel campo delle patologie vascolari.

Dicevamo che è un evento speciale. Sì, lo è anche per un altro motivo. Questo sarà infatti un convegno scientifico aperto al pubblico. Cittadini e pazienti potranno essere presenti e rivolgere domande e osservazioni agli esperti del settore. E tra questi, molto probabilmente, anche agli specialisti che li hanno curati.

L’accesso è gratuito per tutti.

3 Aprile 2022
Corso e congresso su Ecocolordoppler per medici

Il Dott. Gabriele Alari ha organizzato un corso e un congresso su Ecocolordoppler e tecniche diagnostiche di Ultrasuonografia e sulle frontiere della Medicina Vascolare per medici e non solo. Il corso inizia a Giugno e prosegue per sei mesi con settimane di lavoro pratico in affiancamento a professionisti molto qualificati. Il congresso è in programma per Sabato 4 Giugno, presso la Clinica Palazzolo di Bergamo.

Due eventi di straordinaria portata per la medicina e per la città di Bergamo. Possiamo aggiungere che siano straordinari soprattutto per la Salute. In particolare in questo momento.

Qui le locandine delle due iniziative:
Congresso SIMV-SIDV-SICVE 4 giugno 2022
CORSO SEMESTRALE 2022 – 3 giugno 2022

C’è un solo problema. Le iscrizioni sono a numero chiuso. Bisogna affrettarsi – e molto! – per iscriversi.

La Medicina Vascolare

Un corso e un convegno speciali, al centro dei quali ci sta la Medicina Vascolare e il suo enorme valore. Parliamo di una disciplina che fa la differenza nella diagnosi e nella cura delle malattie cardiovascolari, quelle che rappresentano la nuova epidemia di fronte a noi. Già, perché queste malattie sono la principale causa di morte nel Mondo. E la situazione è peggiorata con la pandemia da Covid che ha costretto a ridurre gli interventi di prevenzione e di diagnosi precoce.

La Medicina Vascolare si esercita con il contributo di molte figure professionali. E’ una disciplina trasversale che si occupa di un problema, quello della salute di arterie, vene e vasi linfatici, che ha a che fare con ogni distretto del corpo umano. Non c’è infatti un solo millimetro quadrato del nostro organismo che non necessiti di essere nutrito da sangue che deve poi tornare al centro per farsi ripulire e ricominciare quindi il suo lavoro che è continuo, incessante e essenziale per la vita. Il sangue pulito e ricco di nutrienti viene portato in ogni più piccolo angolo dalle arterie e torna indietro con le vene. La salute delle une e delle altre è quindi indispensabile per la vita e può a sua volta incidere sulla salute di ogni distretto dell’organismo.

Un tema, quello della Medicina Vascolare, sul quale l’Eco di Bergamo ha di recente pubblicato un’intervista proprio al Dott. Alari. E siccome il tema è assai complesso, c’è voluta un’intera pagina del giornale per parlarne.

Cominciamo dal congresso

Il titolo dell’evento è chiaro e anticipa alcuni dei suoi contenuti: 30 ANNI di Sinergia Medicina-Chirurgia Vascolare Bergamasca. E’ il congresso col quale la Società Italiana di Medicina Vascolare, la Società Italiana di Diagnostica Vascolare e la Società Italiana di Chirurgia Vascolare e Endovascolare, insieme, riportano al centro dell’attenzione del mondo scientifico nazionale il tema della diagnosi e della cura delle malattie vascolari. Lo fanno affermando l’esperienza bergamasca degli ultimi 30 anni, fondata sulla visione integrata di patologia, sintomi, cause, approccio di diagnosi e di cura.

Lo presiedono il Dott. Gabriele Alari e il Dott. Marco Setti, scienziati di fama nella medicina e nella chirugia vascolare. Ognuno dei due terrà una lezione ,magistrale su argomenti di scottante interesse. Porterà tre storie angiologiche il Dott. Alari. Le ha volute chiamare così le storie su Doppler, Aspirina e Warfarin che presenterà. Il Dott. Setti invece porterà tre storie di chirurgia angiologica non meno attuali: TEA e By-pass, Endoprotesi e Ablazione Laser.

Tra i relatori, poi, ci sono la Dott.ssa Stefania Laura Calvisi che fa parte anche del Comitato Scientifico del congresso, e il Dott. Franco Briolini, altri due specialisti di notevole spessore che collaborano con Politerapica e noi lo scriviamo con un certo orgoglio. Con loro, saranno presenti personalità di spicco provenienti da tutta Italia.

Si comincerà trattando dei grandi temi vascolari: Stenosi carotidea, Aneurisma aorta addominale, Arteriopatia Obliterante Arti Inferiori. La seconda sessione sarà sul Tromboembolismo Venoso. La terza invece sarà dedicata alla Malattia Venosa Cronica. Ogni sessione prevede cinque relazioni e una discussione. Un evento di alta e intensa formazione dunque. Chi avrà il privilegio di parteciparvi, porterà a casa un bagaglio eccellente.

Certo, la frequenza la Congresso dà diritto a ricevere crediti ECM. Non sarà però questa la ragione sarà valsa la pena averlo seguito.

Il corso

Il corso è organizzato dalla Società Italiana di Diagnostica Vascolare. Si tratta, anzi, del suo corso istituzionale e riguarda le Regioni Lombardia, Piemonte, Liguria e Triveneto. Tutto il Nord Italia, insomma. E’ teorico-pratico e dura sei mesi. La sessione teorica sarà quella che occuperà l’intera giornata di Venerdì 3 Giugno, ancora presso la Casa di Cura Gavazzeni.

Il corso sarà quindi articolato in una settimana di formazione residenziale interattiva e da quattro settimane di lezioni pratiche per un totale di 150 ore formative con il Responsabile Regionale o i Tutor designati presso sedi nelle quattro Regioni, a Bergamo, Torino, Chiavari, Verona, Castelfranco Veneto, Venezia e Belluno.

Alla fine del Corso verrà eseguito un esame finale di valutazione con compilazione di un questionario ECM e prova pratica su paziente. Il suo superamento darà diritto all’acquisizione di 50 crediti ECM e di una certificazione di competenza. Il certificato è pre-comdizione per accedere all’accreditamento di eccellenza.

Questo può essere ottenuto solo dopo il superamento di un rigoroso esame al successivo Congresso Nazionale. All’esame, due tutor senior devono certificare che il candidatro abbia eseguito almeno 300 valutazioni di Ecocolordoppler.

Corso e congresso su Ecocolordoppler per medici

Corso e congresso su Ecocolordoppler per medici. Così abbiamo titolato questo articolo ma in realtà si tratta di molto di più. Un congresso che propone lo stato dell’arte della medicina e della chirugia vascolare e un corso professionalizzate di alta qualificazione.

C’è un solo problema, abbiamo scritto sopra e lo ripetiamo. Le iscrizioni sono a numero chiuso. Bisogna affrettarsi – e molto! – per iscriversi.

 

 

Corso e congresso su Ecocolordoppler per medici

Corso e congresso su Ecocolordoppler per medici

14 Febbraio 2022
Col Dott. Briolini la chirurgia vascolare

Col Dott Briolini, cresce la chirurgia vascolare in Politerapica. Il Dott. Franco Briolini, infatti, inizia la collaborazione con la nostra struttura e ci porta la sua straordinaria esperienza. In realtà, a ben vedere, non la porta a noi ma la porta al nostro territorio e ai suoi abitanti.

Un grande professionista

Chi non conosce il Dott. Briolini, a Bergamo? Quando abbiamo annunciato il suo arrivo sui social, decine di persone ci hanno scritto per complimentarsi. Daltronde, lavora da decenni nella nostra provincia. Per 23 anni, è stato chirurgo vascolare agli Ospedali Riuniti e all’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Qui, tra gli altri, ha ricoperto gli incarichi di Direttore dell’Unità Operativa Complessa di chirurgia vascolare e di Responsabile dei trapianti di tessuti vascolari. E’ stato anche Dirigente Medico di Alta Specializzazione.

Non meno importanti sono state le sue esperienze di studio. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Pisa, nel 1983, con la votazione di 110/110 e lode. Nel 1988 si è specializzato in Chirurgia Vascolare all’Università degli Studi di Milano, con la votazione di 70/70 e lode. Ancora con il massimo dei voti e la lode si è specializzato poi, nel 1994, in Chirurgia Generale. Ha svolto, poi, diversi soggiorni di studio in Francia e in Svizzera dove ha frequentato primari centri di eccellenza di chirurgia vascolare ed endovascolare.

Professionista e uomo

La casistica operatoria del Dott. Briolini è impressionante. Ha eseguito quasi seimila interventi chirurgici di cui due terzi come primo operatore. Ha asportato varici, inserito By-pass periferici, è intervenuto su aneurismi dell’aorta, asportato trombi arteriosi, eseguito angioplastiche. Tra i suoi interventi ci sono anche amputazioni maggiori e l’esecuzione di espianti vascolari da donatori multiorgano.

In realtà, però, la cosa che più impressiona è che i suoi pazienti lo possono chiamare ad ogni ora. Lui lascia a tutti il numero del suo cellulare personale. Tutti sanno che lo possono chiamare e, cosa più importante, lo fanno. Quando si sta trascorrendo del tempo con lui, si è continuamente interrotti dal suo telefono. Sono i suoi pazienti che lo chiamano per un consiglio, un parere, un appuntamento. E lui risponde a tutti.

Col Dott Briolini cresce la chirurgia vascolare in Politerapica

Col Dott Briolini cresce la chirurgia vascolare in Politerapica. Il Dott. Franco Briolini viene in Politerapica per eseguire visite e prestazioni di chirurgia vascolare. La sua presenza, da noi, è particolarmente importante. A Bergamo, la chirurgia vascolare si trova tradizionalmente all’Ospedale Papa Giovanni o in Humanitas Gavazzeni. In questa parte della provincia è piuttosto assente. Con la sua collaborazione, vogliamo mettere a disposizione del territorio un ambulatorio di eccellenza.

In Politerapica, il Dott. Briolini eseguirà anche interventi di piccola chirurgia ambulatoriale oltre che esami diagnostici con ecocolordoppler.

E poi ci ha già detto che sarà felice di partecipare al nostro lavoro di promozione dell’educazione alla salute sul territorio. Parteciperà, intervenendo sulla stampa e in televisione. E quando organizzeremo un evento sui temi legati alla salute di vene, arterie e vasi linfatici, lui sarà con noi!

 

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.

25 Aprile 2021
Il Dott. Perrucchini racconta le vene varicose

Il Dott. Giovanni Perrucchini racconta cosa siano le vene varicose sulla pagina della Salute dell’Eco di Bergamo del 25.4.2021. Qui si può scaricare l’articolo integrale, in formato .pdf: L’Eco di Bergamo – 25.4.2021 – Vene varicose – Dott. Perrucchini

Giovanni Perrucchini è un professionista di notevole esperienza, specialista in chirurgia generale che da tempo collabora con Politerapica. Qui svolge attività medico-specialistica di chirurgia vascolare e esegue visite, eco-colordoppler arteriosi e venosi e interventi di piccola chirurgia ambulatoriale. Svolge inoltre attività chirurgica presso la Casa di Cura Palazzolo di Bergamo.

Le vene varicose

L’articolo inizia in modo un po’ provocatorio: “Tutti sanno (o credono di sapere, che è ben diverso!) cosa siano le varici degli arti inferiori, ma è sempre utile fare chiarezza. Bisogna innanzi tutto dire cos’è la patologia varicosa: una dilatazione delle vene superficiali delle gambe e delle cosce”.

E’ una patologia molto frequente nell’età adulta e arriva addirittura a colpire il 70% delle persone che hanno più di 60 anni. Interessa uomini e donne anche se si manifesta in modo maggiore nel sesso femminile. Ci sono alcuni fattori che predispongono alla malattia: fattori genetici, ambientali e lavorativi. Se per i primi le possibilità di intervento sono pressoché nulle, si può agire in modo significativo sugli altri due per prevenire l’insorgere di un disturbo che può portare problemi seri.

Peggiora in modo progressivo

Spiega il Dott. Perrucchini: “La malattia si manifesta inizialmente con una minima dilatazione superficiale cutanea, i cosiddetti «capillari». Progredendo, giunge a dilatazioni maggiori del tronco venoso, le vere e proprie varici. Si passa quindi da strie verdi-bluastre sottocutanee che crescono fino a vere e proprie estroflessioni della cute palpabili direttamente”.

“I sintomi della patologia varicosa” – prosegue lo specialista – “iniziano con pesantezza agli arti inferiori, comparsa di teleangectasie (ancora, i «capillari »), dolori durante la stazione eretta, crampi notturni, fino ad arrivare al gonfiore delle caviglie, che possono poi degenerare in flebite, trombosi e ulcere, creando problemi ancora più seri”.

E ancora: “Come sempre, è fondamentale intervenire in fase precoce. Arrivare tardi, infatti, significa spesso dover correre ai ripari su situazioni complesse che si sarebbero potute evitare”.

Diagnosi e cura

Bisogna innanzi tutto dire che per valutare correttamente un quadro di varici è necessario esaminare bene il sistema venoso profondo. Attraverso questo sistema avviene il trasporto maggiore di sangue dalla periferia al cuore. Lo si studia in modo approfondito con l’eco-color-doppler. Questa è una tecnica che “utilizza solo ultrasuoni e serve a verificare sia la normalità del circolo venoso profondo (e quindi l’assenza di trombosi e/o flebiti, che controindicano eventuali trattamenti), sia la presenza di varici e incontinenza del circolo venoso superficiale”.

“Alla diagnosi” – spiega ancora il dottor Giovanni Perucchini – “si arriva con una visita specialistica e l’ecocolordoppler. Da qui si definisce il  piano dei trattamenti che possono essere preventivi, para-estetici e terapeutici”.

“Gli interventi preventivi e para-estetici includono trattamenti con laser transdermico e iniezioni sclerosanti. Con questi si porta notevole beneficio alle gambe con ottimi risultati anche estetici, senza la necessità di procedure più pesanti e maggiormente aggressive. Quando le vene varicose hanno invece raggiunto dimensioni ragguardevoli si deve ricorrere a trattamenti terapeutici che si dividono in chirurgici tradizionali e mini invasivi endovasali con laser. L’intervento chirurgico tradizionale viene praticato solo in casi estremi. Prevede un’anestesia di solito spinale e lo «stripping» o rimozione della grande safena stessa. Sono però necessarie incisioni cutanee maggiori ed un decorso post-operatorio un po’ più pesante”.

Bisogna prevenire!

“La prevenzione” – conclude il dott. Giovanni Perrucchini – “rimane un’arma potentissima per una patologia così diffusa che spesso deve essere curata in modo chirurgico. Stili di vita corretti, alimentazione sana e giusto movimento sono la ricetta ideale, insieme a controlli periodici”.

 

Il Dott. Giovanni Perrucchini visita in Politerapica.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e puuntamenti: tel. 035.298468.

 

 

4 Marzo 2021
Parte col primo di cinque il ciclo non solo per medici

Parte col primo di cinque il ciclo non solo per medici di formazione sulla Medicina Vascolare. L’iniziativa è organizzata e curata da da SIMV – Società Italiana di Medicina Vascolare. Il tema del primo dei cinque incontri sarà proprio la Medicina Vascolare. Ogni appuntamento sarà tenuto in modalità Webinar.

Medicina Vascolare.

La Medicina Vascolare – è scritto nel documento che illustra il razionale del corso – nasce dall’esigenza di sviluppare una vera e propria disciplina medica. Una disciplina “dedita allo studio ed all’approfondimento della eziologia, fisio-patologia, clinica, diagnosi, trattamento e riabilitazione della patologia vascolare dal punto di vista medico”.

Le patologie dell’apparato cardio-vascolare sono al primo posto come prevalenza nella popolazione mondiale.  Negli ultimi decenni le possibilità diagnostiche e terapeutiche mediche di queste affezioni si sono enormemente sviluppate ed arricchite. Oggi è possibile affrontarle in maniera più adeguata ed efficace.

Si tratta – ormai è chiaro – di un ambito che non può riguardare solo i medici e, tra i medici, solo i chirurghi. “La distribuzione ubiquitaria nell’organismo dei vasi fa sì che le discipline e le specializzazioni coinvolte siano molteplici e che l’aspetto multidisciplinare nel combattere tale patologia sia imprescindibile“.

Qui è disponibile il razionale dell’evento, in formato .pdf: SIMV – Webinar 13.3.2021 – La Medicina Vascolare – Razionale

Il primo corso.

Il corso “La Medicina Vascolare” si tiene Sabato 13 Marzo 2021, dalle 10,00 alle 12,00. Multidisciplinare e multicentrico può essere definito il parterre dei relatori. Il programma proposto è ricco di contenuti e di punti di vista:

  • La Medicina Vascolare in Italia e nel Mondo
  • Dall’Angiologia alla Medicina Vascolare
  • La Medicina Vascolare intersocietaria e initerdisciplinare: rete o nodo?
  • Il rapporto con le altre specialità mediche

Qui è disponibile il programma dettagliato, in formato pdf: Loc_Evento_Webinar_Blu_13_Mar_2021

I lavori sono aperti a chiunque incontri le patologie ambito cardio-vascolari nell’ambito della propria attività professionale:

  • medici specialisti e specializzandi in oltre 20 specializzazioni mediche
  • non specialisti
  • medici di medicina generale
  • professionisti della salute
    da farmacisti a biologi, biotecnologi, fisioterapisti, laureati in scienze motorie, infermieri, podologi, tecnici di laboratorio, neurosonologi, tecnici di radiologia

Per partecipare è necessario registrarsi al link: www.fad.sidv.net. L’iscrizione è gratuiita per i soci FIV, SIMV e SIDV. SIMV assicura la sua attenzione per favorire la partecipazione anche dei non soci.

Il ciclo completo.

Gli incontri del ciclo completo sono di grande spessore per i temi in programma e per il livello dei relatori che vi intervengono. Il calendario:

  • 13 marzo 2021
    La Medicina Vascolare
    ore 10 – 12
  • 27 marzo 2021
    L’Arteriopatia periferica degli arti inferiori
    ore 10 – 12
  • 10 aprile 2021
    In tema di trombosi
    ore 10 – 12
  • 24 aprile 2021
    Il fenomeno di Raynaud
    ore 10 – 12
  • 15 maggio 2021
    In tema di stenosi carotidea
    ore 10 – 12

Qui è disponibile il calendario completo del ciclo, in formato .pdf: Loc_Eventi_Webinar

Un’iniziativa importante.

Un’iniziativa importante, quella di SIMV. Nata solo un anno fa, la Società sta proponendo una visione innovativa di un ambito, quello delle patologie cardio-vascolari, che assume un’impronta anche marcatamente medica ma soprattutto multispecialistica e multiprofessionale.