Anche nel 2024 Politerapica è protagonista del progetto “Insieme si può. Insieme funziona” che ha l’obiettivo di promuovere la cultura della salute tra la gente, sul territorio e che affonda le sue radici nella vocazione stessa di Politerapica. La nostra, infatti, è una struttura sanitaria di eccellenza che pone il paziente al centro del lavoro di specialisti e terapisti. E’ però anche una struttura che vuole rappresentare un riferimento per il terriotorio quando si parla si salute.
Quest’anno sono otto gli appuntamenti in occasione dei quali organizzeremo eventi e iniziative aperti a tutti di informazione e sensibilizzazione su delicati temi della salute. In ogni occasione, metteremo poi a disposizione prestazioni sanitarie gratuite o a fronte di un contributo simbolico.
E come dice il nome stesso del progetto, lavoreremo insieme ad altri. A cominciare da LILT Bergamo, protagonista anch’essa di un lavoro che la vede impegnata da sempre: quello di promuovere prevenzione e diagnosi precoce contro il cancro. Ci sono poi ACP – Associazione Cure Palliative, AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici dal Cuore Viola – Cancro al pancreas, Associazione Amici di Gabry – Cancro al seno, Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori, Insieme con il Sole dentro – Melanoma e cancro della pelle.
Insieme a noi, amministrazioni pubbliche, strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e enti del territorio. Insieme, appunto. Perché… “Insieme si può. Insieme funziona”!
Qui il documento di presentazione del progetto: Insieme si può. Insieme funziona. 2024 – 8.1.2024
Anche nel 2024 Insieme si può e Insieme funziona
Anche nel 2024, dunque, prosegue il progetto “Insieme si può. Insieme funziona”. Con alcune importanti novità. Abbiamo infatti deciso che quest’anno il progetto debba rivolgersi a bambini e ragazzi. Siamo infatti convinti che abbia ragione il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri, quando dice che la cultura della salute dovrebbe essere insegnata nelle scuole. Anzi, a suo parere dovrebbe rientrare nei programmi di studio ministeriali.
Il motivo è chiaro. Sin da piccoli si deve essere educati a condurre una vita sana con comportamenti sani e orientati al benessere. Quei comportamenti che ci permettono di avere cura della nostra salute quando la salute c’è e non quando è già insorta la malattia. E con la cura si fa prevenzione. La stessa che molti adulti riservano alla propria automobile con cure, attenzioni e controlli. Si tratta, in fondo, di vivere nel modo migliore per restare in salute. Questo ci permetterebbe anche di invecchiare in salute e sappiamo bene quanto questo tema sia attuale nel nostro Paese.
Prevenzione e diagnosi precoce
Prevenzione e diagnosi precoce, peraltro, sono le armi più potenti di cui disponiamo per combattere le malattie e proteggere la salute. Il 50% delle malattie croniche potrebbe essere prevenuto. Parliamo di patologie molto diffuse come il diabete o il colesterolo alto. Si potrebbe prevenire addirittura il 70% delle malattie tumorali. A dirlo è ancora il Prof. Silvio Garattini.
Il problema è saperlo. Sapere che quelle armi esistono, come funzionano e come si possono usare. Siamo quindi ancora di fronte ad una questione di cultura, la cultura della salute. Quella cultura che è bene incontrare sin da piccoli e approfondire negli anni dell’adolescenza per trovarsi preparati ad applicarne gli insegnamenti nell’età adulta.
E proprio questo è l’obiettivo del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”: promuovere la cultura della salute, rivolgendo l’attenzione a bambini e ragazzi. E poi certo, con loro, anche a genitori, insegnanti e mondo adulto.
Insieme si può e insieme funziona anche nel 2024, dunque. Noi di Politerapica ne siamo convinti!
La piccola chirurgia ambulatoriale deve essere eseguita bene, con la stessa attenzione alla sterilità, alle procedure da seguire e alla disponibilità di attrezzature e di farmaci d’emergenza che si mette nella chirurgia ospedaliera. La piccola chirurgia ambulatoriale, infatti, è una cosa seria come quella più “grande”. Allo stesso tempo, però, permette di eseguire gli interventi indicati, senza le liste di attesa e degenza, comodamente in ambulatorio. E potendo tornare a casa al termine della procedura chirurgica.
Lo spiega a l’Eco di Bergamo, il Dott. Annibale Casati, sepcialista in Chirurgia generale e in Chirurgia Plastica, ricostruttiva ed estetica che collabora con Politerapica.
Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 24.12.2023 – Piccola chirurgia, Dott. Annibale Casati
La chirurgia ambulatoriale – Cos’è
Il Dott. Casati inizia spiegando che la «chirurgia ambulatoriale» detta anche «piccola chirurgia» è la cura e il trattamento di lesioni che necessitano non solo di cure mediche ma anche di interventi chirurgici. Parliamo di quegli interventi che possono essere eseguiti in anestesia locale, in massima sicurezza, in un ambulatorio medico attrezzato, senza dover ricorrere ad un ricovero. I pazienti così operati, dopo un breve periodo di osservazione, possono tranquillamente rientrare al loro domicilio sapendo che possono contattare la struttura o lo specialista in caso di bisogno o di imprevisti.
La chirurgia ambulatoriale eseguita bene
Ogni intervento, grande o piccolo che sia, deve assicurare al paziente una metodica corretta basata su professionalità, deontologia e rispetto del paziente stesso da parte del chirurgo e della struttura in cui viene svolta la prestazione, dice subito il Dott. Casati. Questo significa anche massima attenzione alla sterilità e alle procedure da seguire e disponibilità di attrezzature e farmaci d’emergenza per ogni evenienza.
Per questo la Piccola Chirurgia Ambulatoriale deve essere gestita e considerata al pari di quella «maggiore » che prevede interventi in anestesia generale o altro, a livello ospedaliero. E dovere del chirurgo rimane sempre quello di fare il meglio per la salute del paziente.
Tre ambiti di intervento
La Chirurgia ambulatoriale ha tre ambiti principali di intervento:
- Chirurgia generale
- Chirurgia dermatologica
- Chirurgia plastica/estetica.
Nell’ambito della Chirurgia generale, ci sono i trattamenti per cisti sebacee, lipomi, unghie incarnite, rimozione di corpi estranei superficiali (vetro, schegge…), angiomi e condizioni simili.
Nella Chirurgia dermatologica rientrano i trattamenti per tutte le «macchie» cutanee. Queste possono variare da una banale patologia benigna (Cheratosi) ad altre lesioni benigne come papillomi, dermatofibromi, nevi semplici pigmentati o no, fino ad arrivare ai tumori cutanei maligni (carcinomi basocellulari, spinocellulari, squamocellulari, cheratoacantomi, eccetera). Questi termini spaventano ma non devono destare preoccupazione. Infatti, se l’esame istologico, che in questi casi deve sempre essere eseguito, dice che la lesione cutanea è stata asportata completamente e i suoi estremi non sono intaccati, il paziente è da considerarsi guarito perché sono lesioni he non danno metastasi a distanza.
Discorso diverso se si tratta di melanomi. In quel caso si deve eseguire un allargamento chirurgico e ulteriori approfondimenti e si esce dal campo della chirurgia ambulatoriale.
Chirurgia plastica ed estetica
In questo settore potrebbe rientrare tutto quello che si è descritto ai punti precedenti. In particolare, tutte le lesioni del viso, zona molto delicata, sono di competenza del chirurgo plastico. Ed è facile spiegare il perché: il viso è la parte più «in vista» ed è la parte del corpo che per prima guardiamo e che ci guardano. Ne consegue una particolare attenzione ed esigenza del paziente ad avere una cicatrice non visibile o il meno visibile possibile. Questa richiesta è la croce e delizia di tutti i chirurghi perché la cicatrice esterna è la sua firma ed è la prima cosa che si nota indipendentemente dalla complessità di ciò che c’era sotto.
Tra gli interventi di chirurgia plastica ed estetica ambulatoriali, si possono inserire almeno due interventi prettamente estetici: la blefaroplastica per il trattamento di cadute e borse adipose delle palpebre, e l’otoplastica per il trattamento delle orecchie a ventola. Questi due
interventi possono essere eseguiti tranquillamente a livello ambulatoriale, con le dovute attenzioni, e con soddisfazione dei pazienti.
Il Dott. Annibale Casati riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Può bastare un’ecografia alle carotidi per evitare guai seri. E si parla di Ictus, la principale causa di diabilità grave e la terza causa di morte, in Italia. Lo spiega in modo pacato e chiaro il Dott. Davide Foresti, Chirurgo vascolare in Politerapica, ospite di Bergamo TV.
Qui il video completo:
Giovedì 21 dicembre 2023, il Dott. Davide Foresti, Chirurgo vascolare in Politerapica, è stato ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di ictus cerebrale e carotidi. Soprattutto, per parlare di prevenzione attraverso una semplice ecografia o un ecocolordoppler.
Carotidi e Ictus
Controllare lo stato di salute delle carotidi è molto importante. Serve per fare prevenzione contro patologie molto gravi. E per salvare la vita in molti casi. La carotide è l’arteria che parte dal cuore e porta sangue al cervello. E’ piccola: non è molto lunga e è larga 6-7 mm. E’ però di importanza fondamentale per la vita e la salute delle persone.
La prevenzione, in questo caso, è fondamentale. La chiusura o il restringimento di questo tubicino, infatti, può portare al TIA (un piccolo Ictus) o all’Ictus vero e proprio. Non si parla di una banalità: l’Ictus, in Italia, è la principale causa di disabilità grave e la terza causa di morte.
Un’ecografia alle carotidi per evitare guai seri
L’ecografia o ecocolordoppler è un esame di pochi minuti, non invasivo, non doloroso e facilmente ripetibile tutte le volte che risulti consigliato farlo. Attraverso l’ecografia si vede esattamente se all’interno della carotide c’è una placca.
Per capire cosa sia una placca si può immaginare un tubo d’acqua al cui interno si forma un’incrostazione. L’incrostazione è la placca. Questa produce l’impossibilità del sangue di fluire o di fluire in modo normale. La placca può subire dei distacchi. Suoi frammenti possono staccarsi e andare a ostruire dei vasi più piccoli. Nel caso delle carotidi, si parla di vasi all’interno del cervello. Da lì, il sangue non passa più e la parte di cervello che sta dopo viene danneggiata. Se poi la caratodi si ostruisce del tutto…
Con l’ecografia si determina poi la dimensione della placca. Serve sapere, per esempio, se è del 30%, del 50% o del 70%. L’ecocolordoppler permette anche di capire come sia composta la placca: se di calcio o di grasso. Da qui si parte per definire la miglior terapia per quello specifico paziente.
Prevenzione primaria
La prevenzione è molto importante per i chirurghi vascolari. Una persona in piena salute deve essere valutata dal suo medico curante per sapere se soffre di colesterolo alto, pressione alta o di diabete, tutti fattori di rischio per la salute delle arterie e quindi delle carotidi. Infatti, intervenire su questi fattori prima dei 40 anni, offre molte più possibilità di successo di quando si interviene dopo per evitare il formarsi dell’aterosclerosi che è prodotta dalla placca all’interno delle pareti delle arterie.
Anche se si sta bene, quindi, è bene farsi valutare dal proprio medico. Condizioni che sono ancora silenti, potrebbero causare problemi – anche seri – a distanza di anni.
Tra i 55 e i 60 anni poi è consigliato il primo controllo delle carotidi. In particolare se c’è familiarità, se c’è stato un infarto, se si fuma o se si soffre di pressione alta, colesterolo alto o diabete. Anche quando queste malattie sono ben controllate. Non va dimenticato, per esempio, che un diabete ben controllato può causare una patologia delle arterie, così come la pressione alta. Per quanto riguarda il fumo, è fondamentale smettere di fumare ma non è sufficiente. A causa del fumo, si possono manifestare danni anche dopo anni che si è smesso.
Naturalmente, nella prevenzione primaria non si devono dimenticare i buoni stili di vita: sana alimentazione e movimento corretto.
Prevenzione secondaria
Quando la placca si attesta su percentuali inferiori, c’è la possibilità di intervenire farmacologicamente per stabilizzarla. Questa è la prevenzione secondaria: intervenire con farmaci, dopo che la placca si è formata, per evitare che peggiori. Tutti i CHirurghi vascolari hanno pazienti in terapia farmacologica da anni, che vivono normalmente e che non hanno avuto bisogno di intervento.
Fino al 50% di grandezza della placca si fanno controlli annuali. Per placche di dimensioni superiori, si fanno controlli più ravvicinati.
Intervento chirurgico
Al 70% e oltre c’è indicazione a intervento chirurgico per disostruirla. Un’ostruzione di queste dimensioni infatti produce un rischio del 5% ogni anno di avere un TIA o un Ictus. Si parla peraltro di un intervento molto delicato. Si lavora infatti su un’arteria delicatissima, molto piccola e di fondamentale importanza per la vita. E’ più complesso operare una placca fatta di grasso o con ulcere. La manipolazione della carotide, infatti, può favorire il distacco di piccoli frammenti.
L’intervento dura circa un’ora e mezza. Il paziente viene dimesso dopo 3 giorni. Il rischio infatti è concentrato nelle prime 24 orre. Quello è il tempo fondamentale. Dopo le 24 ore si controlla che non ci siano complicanze minori che sono peraltro corregibili.
Il Dott. Davide Foresti riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468
Natale 2023 – Capodanno 2024.
Si avvicina un Natale un po’ particolare e, con esso, le festività di fine anno. Il 15° anno di Politerapica, un anno per noi complesso.
Qualcuno è già in vacanza da ieri e lo resterà fin dopo la Befana. Altri inizieranno oggi o domani. Qualcuno terminerà prima. Altri non faranno vacanza e lavoreranno anche in questi giorni. Qualcun altro le vacanze non le può fare, per motivi che non c’entrano con il lavoro.
A tutti vanno i nostri auguri
A chi vivrà queste festività nel loro significato religioso, a chi le vivrà come occasione di una pausa, magari allegra, in compagnia di persone care. E anche a chi le vivrà in entrambi i modi. A tutti vanno i nostri auguri. Soprattutto, i nostri auguri vanno a chi non le potrà vivere.
Un Natale un po’ particolare
Un Natale un po’ particolare, quest’anno. Viene di lunedì e non si capisce bene quando inizi la vigilia. Il sabato, che è tradizionalmente vigilia della domenica, quest’anno cede il suo ruolo al giorno di festa che diventa vigilia di una festa ancora più importante.
Un Natale un po’ particolare. Un Natale di guerra e di sofferenza per molti. Per coloro che lo vivono sotto le bombe e per coloro che affrontano una condizione di povertà sempre più diffusa, anche vicino a noi.
Un anno un po’ complesso
Termina un anno un po’ complesso per Politerapica. Il 15° di vita della nostra struttura. Ancora un anno straordinariamente intenso di lavoro in sede e di attività sul territorio. Un anno nel quale, però, non sono mancati i problemi. Alcuni piuttosto pesanti.
Ci piace però dire che sono ben più di 3.000 le persone che quest’anno si sono rivolte alla nostra struttura per visite specialistiche o per attività di riabilitazione. E sono ben più di 5.000 quelle che hanno fatto ricorso al nostro centro prelievi. Non sono poche. La loro fiducia è il nostro patrimonio più prezioso. Non possiamo tradire la prima e non possiamo sprecare il secondo. Tanto più che sono molti gli apprezzamenti che ci vengono dai nostri pazienti.
A tutti e a ognuno vanno i nostri ringraziamenti
Politerapica è un bel progetto. Una medicina di qualità, dal volto umano, a disposizione del territorio. Lo realizziamo giorno per giorno, con un lavoro duro e pure con sacrifici. I nostri, quelli dei nostri collaboratori e quelli dei nostri specialisti e terapisti. Sono loro i protagonisti di questo sogno. A tutti e a ognuno vanno i nostri ringraziamenti.
E da qui vogliamo partire, alla vigilia dell’anno che sta per iniziare, per consolidare questo progetto e il lavoro di ognuno di noi. Lo faremo con l’impegno di sempre e con la convinzione di svolgere così un compito utile a molti.
Natale 2023 – Capodanno 2024
Si avvicina un Natale un po’ particolare e, con esso, le festività di fine anno. Abbiamo iniziato così questo scritto e così lo vogliamo concludere.
Con un sorriso per tutti.
Politerapica – Terapie della Salute
Pasquale Intini
Natale 2023 – Capodanno 2024
Il Dott. Davide Giovanelli è un bravo Fisioterapista. E infatti noi di Politerapica siamo molto contenti che inizi la sua collaborazione con la nostra struttura. Ci porta infatti una preparazione di tutto rispetto unita ad una notevole attenzione e carica di umanità. Da noi si occupa di Fisioterapia e di Rieducazione posturale. Lo farà anche applicando il concetto Bobath sul quale si è formato in modo particolare.
Il Dott. Davide Giovanelli, Fisioterapista
Come dicevamo, il Dott. Davide Giovanelli è un bravo Fisioterapista. Si laureato in Fisioterapia, nel 2018, presso l’Università degli Studi di Brescia. La sua tesi di laurea è molto interessante e anche complessa dal titolo “Evoluzione del trattamento riabilitativo nelle lesioni dei tendini flessori della mano: revisione della letteratura e nuove proposte terapeutiche”. Non si è poi certo fermato qui. Come scrivevamo sopra, ha deciso di curare la sua formazione dedicandosi al concetto Bobath. Per questo ha frequentato e superato con successo i corsi IBITA – International Bobath Instructors Training Association presso l’Associazione Italiana Docenti Bobath, nei suoi livelli base e avanzato. E ha poi continuato a seguire percorsi formativi di approfondimento.
Nel frattempo, si è da subito impegnato nell’attività professionale. Ha maturato così importanti esperienze in ambito neurologico e ortopedico, anche in regime di Macroattività ad Alta Complessità, presso qualificati Centri di Riabilitazione. Tra questi, meritano di essere menzionati in modo particolare, l’Istituto Clinico Quarenghi, l’Istituto Clinico Habilita la Riabilitazione dell’Ospedale di Gazzaniga.
Il concetto Bobath
Il Concetto Bobath è un approccio individualizzato alla neuroriabilitazione sul modello del problem-solving. Si basa sulle teorie contemporanee del controllo motorio, della plasticità neuro-muscolare e dell’apprendimento motorio. Assume l’importanza della struttura degli effettori e delle regolarità biomeccaniche nell’organizzazione del controllo motorio.
È un approccio inclusivo: considera gli effetti della patologia neurologica sull’intero corpo ed enfatizza come il controllo motorio di ciascun individuo sia influenzato dall’esperienza motoria pre e post-lesionale. Non è esclusivo, ma riconosce che terapie addizionali coerenti con il modello concettuale e con la letteratura scientifica possano essere incorporate selettivamente all’interno del progetto terapeutico per sviluppare il pieno potenziale del paziente.
E’ restoring oriented: valuta e promuove il recupero massimale del comportamento motorio efficiente. Non è orientato sullo sviluppo di strategie compensatorie per l’indipendenza funzionale, pur riconoscendo i limiti imposti dal quadro clinico. La qualità del movimento costituisce una determinante nella misura dell’efficacia.
L’obiettivo del trattamento è ottimizzare il recupero funzionale e minimizzare le limitazioni dell’attività e della partecipazione per promuovere l’autonomia e la qualità di vita del paziente con danno centrale.
Non ci si deve rassegnare di fronte alla sofferenza perché le malattie reumatiche si curano. La cosa più importante è la diagnosi precoce. Non si devono sottovalutare i primi segni di sofferenza articolare. Bisogna invece rivolgersi tempestivamente al reumatologo. Infatti, farmaci, chirurgia, riabilitazione e un corretto stile di vita, se adottati opportunamente fin dall’inizio della malattia, possono spesso rallentarne l’evoluzione e garantire una migliore qualità di vita.
Lo racconta il Dott. Agostino Sammarco, Reumatologo in Politerapica, in un bell’articolo pubblicato sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo. Lo potete scaricare qui: L’Eco di Bergamo – 26.11.2023 – Malattie reumatiche, Sammarco – D
Le malattie reumatiche si curano
Artosi, Artrite reumatoide, Gotta, Osteoporosi, Fibromialgia sono malattie reumatologiche o reumatiche, se preferiamo chiamarle così. Le malattie reumatologiche sono patologie che interessano le articolazioni e le strutture anatomiche ad esse correlate: ossa, muscoli, tendini e guaine tendinee, legamenti, inserzioni tendinee o legamentose (entesi), borse e fasce. Il sintomo più evidente di queste malattie è rappresentato dal dolore a carico di una o più di queste strutture. Se non controllate farmacologicamente, in maniera adeguata, possono portare a disabilità crescente con una progressiva perdita di autosufficienza, compromissione della qualità di vita e elevati costi sociali.
Sono oltre 150 le malattie reumatologiche. Per la maggioranza di esse la causa è sconosciuta. Le forme più diffuse sono, appunto
- Artrosi
- Artrite reumatoide
- Gotta
- Osteoporosi
- Fibromialgia
Queste ultime cinque sono oggetto di approfondimento da parte del Dott. Sammarco nell’articolo. Per ognuna. il Reumatologo descrive quali parti del corpo umano colpiscano e come si manifestimo, oltre ad alcune note su quale sia il loro possibile decorso.
Di queste malattie si occupa la Reumatologia. E, come abbiamo visto, questa branca della Medicina si dedica a molte malattie, diverse tra loro, che interessano l’apparato muscolo-scheletrico e possono anche coinvolgere altri organi e apparati.
Il Dott. Agostino Sammarco riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468
dunque
quindi
infatti
Il Dermatologo Andrea Di Buduo arriva in Politerapica e noi lo annunciamo con grande soddisfazione. Sì, perché il Dott. Di Buduo è bravo. Poi perché lavora presso la Struttura Complessa di Dermatologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII e anche questo è importante. La Dermatologia del Papa Giovanni XXIII, infatti, è un’unità prestigiosa e di altissimo livello. Il fatto che un suo specialista collabori con noi, ci permetterà di costruire una relazione ancora migliore con essa e di offrire così un servizio ancora migliore ai nostri pazienti.
Infine, aumentare le prestazioni di dermatologia nella nostra struttura è una risposta ad un bisogno concreto del territorio. Con noi collabora già il Dott. Giambattista Manna, anche lui molto bravo. Con l’arrivo del Dott. Di Buduo, raddoppia la disponibilità di visite dermatologiche che possiamo offrire. E siamo convinti che saranno molti coloro che apprezzeranno.
Il Dott. Andrea Di Buduo
Per parlare del Dott. Di Buduo, dovremmo cominciare dicendo che è una persona squisita, a modo, seria. Diremmo anche scrupolosa. Si pone con cortesia e delicatezza verso le persone. Ma anche con semplicità. Ascolta, valuta e risponde con precisione e pacatezza. Tutte caratteristiche che hanno un grosso valore in qualsiasi persona. Diventano particolarmente preziose in un medico.
E il Dott. Di Buduo medico lo è nel senso più pieno del termine. Con tutta la passione e la dedizione che merita una professione del genere. Lui ce le ha, sì, e sono venute fuori già nel corso degli studi e della sua formazione. Si è laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti e la lode, presso l’Università degli Studi di Brescia. Lo ha fatto presentando una tesi complessa e di altissimo livello dal titolo “Valutazione di un nuovo approccio terapeutico per il trattamento chirurgico del Dermatofibrosarcoma protuberans”. Si è poi specializzato in Dermatologia e Venereologia, ancora con il massimo dei voti e la lode, presso l’Università degli Studi di Cagliari.
Tanta serietà negli studi si è accompagnata a quella nell’attività professionale. Per alcuni anni ha collaborato con la Clinica Dermatologica dell’Università di Cagliari. Qui, ha anche partecipato ad importanti studi clinici sperimentali, internazionali. Dal 2022, collabora con la Struttura Complessa di Dermatologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Qui ha seguito attività di Reparto, Ambulatorio generale e urgenze, Ambulatorio chirurgico, Centro Psoriasi, Ambulatorio patologie autoimmuni, Follow-up melanoma e visite multidisciplinari in Oncologia e Ambulatorio di dermatologia pediatrica.
Il Dermatologo Dott. Andrea Di Buduo in Politerapica
Una solida preparazione, quella del Dott. Andrea Di Buduo che si coniuga con un approccio serio e scrupoloso, attento e garbato. In Politerapica, il Dott. Di Buduo erogherà ambulatoriali di dermatologia: visite specialistiche, crioterapia, piccola chirurgia ambulatoriale.
E noi che abbiamo avuto il piacere di conoscerlo, siamo convinti che i suoi e nostri pazienti saranno contenti.
Il Dermatologo Dott Andrea Di Buduo in Politerapica
Il Dott. Agostino Sammarco, specialista in Reumatologia e in Medicina dello Sport, porta la sua lunga esperienza in Politerapica. Nella nostra struttura eroga prestazioni di Reumatologia e di Medicina dello Sport. Comprese le certificazioni di idoneità all’attività sportiva non agonistica.
Il Dott. Agostino Sammarco
Il Dott. Sammarco ha un curriculum di studi straordinario. Si è laureato in Medicina e Chirurgia, a pieni voti con lode, presso l’Università di Roma La Sapienza nel 1976. Ancora presso l’Università La Sapienza di Roma, ha conseguito la specializzazione in Medicina dello Sport, nel 1980 e poi quella in Reumatologia, nel 1990. Non si è fermato qui e infatti, tra gli altri titoli conseguiti nel tempo, vi è il Master in “La valutazione medico-legale dei danni alla persona” e il Master in “Agopuntura. Tecniche e terapie antalgiche”.
Notevoli anche le sue esperienze professionali. Tra queste, vi è quella di Medico addetto al settore giovanile dell’Atalanta B.C. dal 1992 al 1997 e quella di Medico Sociale della squadra professionista dell’Atalanta B.C., dal 1997 al 2000. Quella che a noi sembra la più importante, però, è quella di Medico di Medicina Generale che ha esercitato per molti anni, qui, in provincia di Bergamo. Un’attività di grande importanza perché immersa nel territorio, in mezzo alla gente, a diretto contatto con la vita quotidiana dei suoi pazienti. Una condizione privilegiata per un medico specialista. Il privilegio di esercitare le sue specializzazioni insieme all’esperienza della vita reale dei suoi pazienti.
Per il resto, parlano il suo sorriso e i suoi occhi. Il Dott. Sammarco è una persona straordinariamente umana. Accoglie i suoi pazienti e se ne prende cura. Li accompagna. Un uomo gentile e un bravo medico. Entrambi importanti per tutti noi e per le persone che si rivolgono a noi.
In Politerapica
Il Dott. Agostino Sammarco in Politerapica eroga prestazioni di Reumatologia e Medicina dello Sport. E, tra quelle di Medicina dello Sport, vi sono le certificazioni di idoneità all’attività sportiva non agonistica.
La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci. Lo spiega bene il Dott. Fernando Scudiero, Cardiologo in Politerapica, a Bergamo TV. Lo spiega in modo chiaro, accompagnando lo spettatore passo dopo passo in questo delicato tema. Delicato e importante.
Qui il video della trasmisisone:
Mercoledì 8 novembre 2023, il Dott. Fernando Scudiero , Cardiologo interventista presso ASST Bergamo Est e Cardiologo in Politerapica in convenzione con la stessa ASST, è stato ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di fibrillazione atriale e delle più moderne tecniche di cura. In particolare, quelle senza farmaci
Un argomento importante che tocca molti
Tra le aritmie, la fibrillazione atriale è la più frequente. Raggiunge anche il 2% della popolazione generale: uomini, donne, di età diverse. E proprio con l’età cresce la sua incidenza. Siccome poi l’età media delle persone sta aumentando, ci troveremo ad avere a che fare con questa patologia in modo sempre più frequente.
Siamo di fronte ad un argomento importante tra le molte patologie cardiovascolari. E il Dott. Scudiero lo conosce bene. Lui è Specialista in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare e Dirigente di 1° livello presso l’U.O.C. di Cardiologia e Unità Coronarica dell’ASST Bergamo Est, dove svolge attività di Cardiologo interventista. Visita poi in Politerapica in convenzione con la stessa ASST. Da noi esegue visite specialistiche di Cardiologia, ECG – Elettrocardiogramma, Ecocardiogramma e Ecocolordoppler arteriosi e TSA.
Professionista molto preparato, di grande esperienza e di grand eumanità. I suoi pazienti non lo lasciano più.
La fibrillazione atriale
La fibrillazione atriale è un’aritmia generata dall’invecchiamento di una camera cardiaca, in particolare degli atri che perdono la loro contrattilità ritmica. Modificandosi la struttura anatomica dei tessuti, questi non funzionano più come prima. Di conseguenza, la normale conduzione elettrica del cuore viene sostituita da una conduzione più disordinata e caotica che fa perdere al cuore la sua normale ritmicità.
E’ una patologia pericolosa perché, quando gli atri perdono la loro normale capacità di contrarsi, generano un flusso sanguigno più turbolento e possono formarsi dei piccoli “coagulini” all’interno di queste camere cardiache. Questi coaguli, nel momento in cui vanno in circolo, possono portare problemi anche molto seri. Pensiamo ad un coagulo che va al cervello e chiude una delle sue arteria: può causare rischi seri come un ictus o un ischemia cerebrale.
Ci si può accorgere di soffrire di fibrillazione atriale per alcuni sintomi: batticuore, ritmo irregolare, frequenza cardiaca molto alta. A volte ci se ne accorge più semplicemente attraverso la saturimetria del dito, adesso così diffusa dopo il Covid. A volte, però, soprattutto nei pazienti più anziani, possono non esserci sintomi. Questa aritmia può evolvere in modo silente e emergere dopo che si sono scatenate alcune delle sue possibili complicanze come l’ictus, appunto.
Diagnosi e cura
La diagnosi è abbastanza semplice. Un elettrocardiogramma permette già di fare diagnosi. In alcuni casi è complicato perché a volte questa aritmia per sua natura, va e viene. Se necessario si fanno altri esami strumentali come lo Holter che permette la registrazione del ritmo cardiaco nelle 24 ore e consente di vedere la presenza di aritmia.
E’ curabile. Ci sono diverse opzioni terapeutiche. Da quelle farmacologiche a quelle della cardiologia interventistica. Questa comprende interventi con metodiche mininvasive molto avanzate che si praticano in anestesia locale: si isolano le vene polmonari e si regolarizzano i circuiti all’interno degli atri di modo che la contrazione atriale sia più regolare. Sono interventi che durano circa un’ora. Parliamo di metodiche che riducono il rischio di sviluppare una fibrillazione permanente in futuro.
La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci
Si lavora poi sulla riduzione del rischio embolico. Come abbiamo detto, il flusso rallentato all’interno degli atri può produrre dei coaguli. Ci si protegge contro questo pericolo con farmaci anticoagulanti. Questi negli ultimi 15 anni sono evoluti moltissimo. Con la fibrillazione atriale, se trattata in modo adeguato, si può condurre una vita del tutto normale. E’ quindi necessario arrivare in fretta alla diagnosi, evitare di avere complicanze emboliche e bisogna curarla.
Gi anticoagulanti sono ottimi farmaci ma come tutti i farmaci hanno degli effetti collaterali. Esendo anticoagulanti, favoriscono la fluidità del sangue ed espongono quindi ad eventi di sanguinamento. Questo porta a dovere prendere delle precauzioni in certi casi.
Ci sono però pazienti cui non si possono somministrare gli anticoagulanti. Per esempio, persone con anemia o che perdono sangue dal tratto gastro-intestinale o che in passato hanno avuto episodi di sanguinamento intra-cranico. Per fortuna, però, oggi la fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci, come abbiamo accennato più sopra. Si può infatti intervenire con la cardiologia interventistica e sempre con interventi minivasivi.
Aggiungiamo che alimentazione corretta e stili di vita corretti sono le precauzioni necessarie per evitare le patologie cardio-vascolari e queste in particolare. E diciamo pure che è utile fare un elettrocardiogramma comunque al di sopra dei 30 anni per valutare la condizione di partenza.
Per il resto, vi invitiamo a guradare il video. Al suo interno c’è molto ma molto di più!
Il Dott. Fernando Scudiero visita in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.
La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci
La Dott.ssa Sara Capella è la nuova ostetrica in Politerapica. Detto così, potrebbe sembrare una notizia di poco conto. In realtà, la questione è un po’ più importante. E anche bella, se possiamo usare questa espressione per delle attività orientate alla salute. Ma andiamo per gradi.
La Dott.ssa Sara Capella
La Dott.ssa Capella ha un curriculum di tutto rispetto. Si è laureata in Ostetricia il 2 novembre del 2011, presso l’Univesità di Milano Bicocca. Da subito si è attivata nel lavoro che da sempre è stato il suo sogno professiolnale: l’attività di ostetrica di territorio. Un’attività importante, in mezzo alle donne, lì dove vivono. L’attività ospedaliera non è meno importante, certo. Si svolge però in un contesto un po’ estraneo. Sul territorio invece c’è la vita di tutti i giorni e le donne che vivono nella vita di tutti i giorni.
Per quelle donne e i loro bambini ha lavorato da subito Sara Capella. Ha cominiciato con le visite domiciliari alle donne dopo il parto. Un’esperienza delicata e per la quale serve grande professionalità e sensibilità unite ad una buona dose di empatia. Subito dopo il poarto, infatti, sono giorni delicati per la neo mamma e pure per il suo bambino. Cì’è da capire se lei sta bene in salute e se sta bene anche il figlio. Ci sono consigli da dare su come prendersi cura di sé e della creatura. Soprattutto, c’è da avviare nel modo più corretto l’allattamento. Questa è una cosa molto meno faciule di quel che si pensi. E’ vero che la Natura pensa a tutto ma noi umani, spesso, la Natura la ascoltiamo poco o crediamo di comprenderla in un modo diverso da come lei si esprime.
Sara Capella ostetrica in Politerapica
Si è poi dedicata all’accompagnamento di coppia alla nascita. Molti i corsi che ha organizzato e tenuto nel tempo. Diversi di questi li ha impostati in modo multidisciplinare con la collaborazione di una psicologa perinatale. E dobbiamo dire che sono stati sempre tutti apprezzati. Non parliamo poi dei corsi di massaggio infanmtile per i quali ha curato una preparazione particolarmente qualificata e quelli di acquaticità in gravidanza e neo natale, quella con mamma e bambino.
Quando si parla di attività ostetrica sul territorio non si può dimenticare quella dell’ambulatorio ostetrico. Qui ci sono le attività di consulenza prima e durante la gravidanza e pure dopo la nascita del bambino. Ci sono poi anche le attiovità di screening e di prelievo: pap-test, tamponi…
In Politerapica, Sara Capella porta tutta la sua professionalità e esperienza. Soprattutto, porta il suo entusiamo e la sua voglia di fare per le donne e peri bambini. Da noi si occuperà dell’ambulatorio ostetrico che con il suo contributo attiveremo a breve. Collaborerà con la nostra ginecologa. Eseguirà prelievi di screening e tamponi.
Ma poi… lei, la Dott.ssa Valeria Perego e la Dott.ssa Marta Roncalli stanno già pensando a progetti straordinari perché anche in questo ambito Politerapica possa essere un riferimento per il territorio. Per la salurte della donna sul territorio!