fbpx

Categoria: Archivio Newsletter

2 Novembre 2023
Sara Capella ostetrica in Politerapica

La Dott.ssa Sara Capella è la nuova ostetrica in Politerapica. Detto così, potrebbe sembrare una notizia di poco conto. In realtà, la questione è un po’ più importante. E anche bella, se possiamo usare questa espressione per delle attività orientate alla salute. Ma andiamo per gradi.

La Dott.ssa Sara Capella

La Dott.ssa Capella ha un curriculum di tutto rispetto. Si è laureata in Ostetricia il 2 novembre del 2011, presso l’Univesità di Milano Bicocca. Da subito si è attivata nel lavoro che da sempre è stato il suo sogno professiolnale: l’attività di ostetrica di territorio. Un’attività importante, in mezzo alle donne, lì dove vivono. L’attività ospedaliera non è meno importante, certo. Si svolge però in un contesto un po’ estraneo. Sul territorio invece c’è la vita di tutti i giorni e le donne che vivono nella vita di tutti i giorni.

Per quelle donne e i loro bambini ha lavorato da subito Sara Capella. Ha cominiciato con le visite domiciliari alle donne dopo il parto. Un’esperienza delicata e per la quale serve grande professionalità e sensibilità unite ad una buona dose di empatia. Subito dopo il poarto, infatti, sono giorni delicati per la neo mamma e pure per il suo bambino. Cì’è da capire se lei sta bene in salute e se sta bene anche il figlio. Ci sono consigli da dare su come prendersi cura di sé e della creatura. Soprattutto, c’è da avviare nel modo più corretto l’allattamento. Questa è una cosa molto meno faciule di quel che si pensi. E’ vero che la Natura pensa a tutto ma noi umani, spesso, la Natura la ascoltiamo poco o crediamo di comprenderla in un modo diverso da come lei si esprime.

Sara Capella ostetrica in Politerapica

Si è poi dedicata all’accompagnamento di coppia alla nascita. Molti i corsi che ha organizzato e tenuto nel tempo. Diversi di questi li ha impostati in modo multidisciplinare con la collaborazione di una psicologa perinatale. E dobbiamo dire che sono stati sempre tutti apprezzati. Non parliamo poi dei corsi di massaggio infanmtile per i quali ha curato una preparazione particolarmente qualificata e quelli di acquaticità in gravidanza e neo natale, quella con mamma e bambino.

Quando si parla di attività ostetrica sul territorio non si può dimenticare quella dell’ambulatorio ostetrico. Qui ci sono le attività di consulenza prima e durante la gravidanza e pure dopo  la nascita del bambino. Ci sono poi anche le attiovità di screening e di prelievo: pap-test, tamponi…

In Politerapica, Sara Capella porta tutta la sua professionalità e esperienza. Soprattutto, porta il suo entusiamo e la sua voglia di fare per le donne e peri bambini. Da noi si occuperà dell’ambulatorio ostetrico che con il suo contributo attiveremo a breve. Collaborerà con la nostra ginecologa. Eseguirà prelievi di screening e tamponi.

Ma poi… lei, la Dott.ssa Valeria Perego e la Dott.ssa Marta Roncalli stanno già pensando a progetti straordinari perché anche in questo ambito Politerapica possa essere un riferimento per il territorio. Per la salurte della donna sul territorio!

 

 

2 Novembre 2023
Le estetiste si occupano anche di salute e noi con loro

Le estetiste di Confartigianato Bergamo si occupano anche di salute e noi di Politerapica lo facciamo con loro, insieme al Dott. Andrea Lisa, specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva nella nostra struttura. L’associazione di categoria e Politerapica, infatti, hanno stipulato una convenzione che prevede, tra l’altro, una collaborazione concreta e qualificata tra le loro estetiste e noi, nell’interesse delle loro clienti. A loro disposizione c’è il numero di telefono diretto del Dott. Lisa per chiedere pareri

Le estetiste si occupano anche di salute (e noi con loro)

Dicevamo che le estetiste si occupano anche di salute ed è vero. Non intendiamo dire che curino una malattia o pratichino delle terapie. Intendiamo dire qualcosa di un filino più complesso. Intanto le estetiste si occupano di salute quando si prendono cura dell’aspetto fisico. Cosa c’entra l’aspetto fisico con la salute? C’entra e a volte c’entra molto. La salute, lo sappiamo, non è solo assenza di malattia. Lo dice l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità: salute è stato di completo benessere fisico, sichico, sociale e relazionale. Possiamo quindi dire che per stare in salute, occorre anche stare bene con sé stessi e, se necessario, con il proprio aspetto fisico.

E noi che ci occupiamo di salute anche in relazione a malattie gravissime come il cancro, lo sappiamo bene. Non è un caso che, in Italia, le protesi mammarie per le pazienti che hanno affrontato il cancro al seno siano sostenute dal Servizio Sanitario. Dunque, quando le estetiste si coccupano di aspetto fisico, spesso, molto spesso, si occupano anche di salute.E infatti, in Confartigianato Bergamo, sono considerate professioniste dell’Area Benessere.

C’è poi un altro aspetto importante della professione da considerare. Proprio perché si occupano di aspetto fisico, queste operatrici possono trovarsi ad incontrare condizioni che magari non sono solo estetiche. Pensiamo, per esempio, ai gonfiori agli arti o alle cicatrici dopo un intervento chirurgico o a segni sulla pelle, nei, macchie, gonfiori.O pensiamo ad una loro cliente che chiede un intervento estetico sui postumi di una malattia. Condizioni, queste, che è importante riconoscere in modo corretto per decidere cosa sia il caso di fare e cosa invece non sia il caso di fare. Fin dove si possa arrivare e quando invece sia meglio fermarsi e suggerire il parere di un medico.

Per loro e per le loro clienti

E se le estetiste si occupano anche di salute noi di Politerapica siamo disponibili a farlo con loro. La convenzione prevede la possibilità di un contatto diretto tra le professioniste e il nostro specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Prevede anche l’accesso prioritario e a condizioni di favore alle prestazioni della nostra struttura per quelle loro clienti che potessero avere bisogno di una consulenza medico-specialistica.

E infine, prevede anche – non potrebbe essere diversamente – un trattamento di favore riservato anche a loro. E’ il riconoscimento nostro e del Dott. Andrea Lisa per l’importanza della loro attività, troppo spesso considerata in modo limitato. Perché le estetiste non si occupano solo di mani e unghie. Loro fanno molto di più per il benessere della persona.

 

1 Novembre 2023
Il cancro deve essere curato anche nell

Il cancro deve essere curato anche nell’anima. O nella psiche, se preferiamo dire così. Chiamiamola come vogliamo la dimensione emotiva di ognuno di noi ma il fatto rimane lo stesso. Non si può curare nel fisico una persona affetta da una malattia grave come, per esempio, il cancro, senza prendersi cura anche della parte psichica e relazionale. Ancora di più quando siamo di fronte al cancro al seno, come vedremo più avanti in questo articolo. Non si può fare per due motivi molto chiari.

Il primo è che se una persona è malata gravemente nel fisico, lo è anche nella mente. Le due cose son parte di un tutt’uno e non può stare bene una se non sta bene l’altra e viceversa. Il secondo è che proprio per affrontare la malattia e il percorso di cura, quella persona ha bisogno di tutte le sue risorse, anche di quelle emotive. Le sono necessarie per curarsi e senza di esse, tutto diventa più complicato. Per lei, per i sanitari e pure per i suoi cari.

Lo spiega molto bene la Dott.ssa Marta Roncalli, Psicologa in Politerapica, nella trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV, condotta da Alberto Ceresoli. Lo fa in modo chiaro e preciso. Anche appassionato, se possiamo dire così. La passione della professionista che sa quanto importante sia questo argomento e quanto è utile che venga capito.

Lo potete vedere qui. Dura poco più di dieci minuti ma sono dieci minuti che volano via in un lampo:

Il sostegno psicologico è importante

La dimensione psicologica è importante quanto quella fisica. Il periodo del Covid lo ha dimostrato in modo plateale. Corpo e psiche sono intrinsecamente collegati. Son un tutt’uno. Arrivano addirittura a corrispondere. Per questo noi parliamo di salute come condizione di benessere globale e parliamo di diritto alla salute intesa nella sua interezza: fisica, psicologica, sociale e relazionale.

Qui si inserisce lo psicologo che deve fare parte del team multidisciplinare composto da diversi professionisti e specialisti che prendono in carico la persona malata. Il suo ruolo è quello di sostenere il paziente nella sua integrità psico-fisica.

Il mese di ottobre è dedicato al cancro al seno. Sono molte le iniziativie di sensibilizzazione rivolte ai cittadini. L’obiettivo è fare comprendere quanto sia necessario eseguire attività di screening per favorire la diagnosi precoce. In questo mese, però, è importante che si parli di questa malattia da tutti i puinti di vista. Anche da quello psicologico che qui è particolarmente colpito. Il cancro al seno è il tumore femminile per eccellenza. E’ quindi importantissimo che si parli di quello che rappresenta questo cancro per la donna che – bisogna dirlo in modo chiaro – viene aggredita nella parte fisica e psichica che rappresenta la sua femminilità, la sua maternità e che rappresenta la sua identità di genere.

Il cancro al seno è una condizione complessa

E’ fondamentale riuscire a cogliere come la donna, in questa condizione, sia costretta a ristrutturare la sua vita da zero. Il tumore infatti è uno tsunami che crea un prima e un dopo rispetto a ciò che succede nella vita di un individuo. In questa condizione così delicata, il lavoro psicologico, integrato con le cure mediche, è un lavoro necessario che sostiene il paziente, facendolo sentire parte dell’équipe di cura. E che lo faccia sentire soprattutto “agente attivo” in un momeno in cui il controllo di ciò che sta succedendo è percepito come molto scarso.

Lo psiconcologo si occupa del paziente e di tutta la rete di familiari e caregiver che lo circondano. Il cancro e, in particolare, il cancro al seno non colpisce a livello psicologico solo la persona che ne è affetta ma anche la cerchia di relazioni che la circonda. La persona si trova infatti a ristrutturare il suo essere ma anche le relazioni e le dinamiche relazionali. Lo psiconcologo restituisce delle risorse alla paziente e alle persone che la circondano. Risorse che sono essenziali per compiere delle scelte attive.

Oggi ci si occupa sempre più di psiconcologia ma solo un ospedale su quattro mette a disposizione questo sostegno. Una ragione in più per parlare di questo tumore e sensibilizzare circa la necessità di questo supporto. Serve ad acquisire strumenti e risorse per ridefinire i bisogni, le pruiorità e anche i ruoli. Il ruolo di madre, di sorella, di lavoratrice, di collega, toccando tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Il cancro deve essere curato anche nell’anima

Il cancro deve essere curato anche nell’anima, scrivevamo sopra. O nella psiche, aggiungevamo. E torniamo allo psicologo. Lo psicologo entra in campo prima, durante e dopo la malattia. Questa è una professione che può essere messa a disposzione in qualsiasi momento della vita di un individuo. In un momento così delicato e complesso come è il momento della diagnosi o anche prima, nel momento dell’attesa della diagnosi, però, è bene che se il paziente lo desidera, sia messo in condizioni di attivarsi all’interno di un percorso. E all’interno di questo percorso, lo psicologo accompagna il paziente a definire nuovi obiettivi.

Non dobbiamo dimenticare che una diagnosi di questo genere e lo shock emotivo che a volte produce rendono difficile per i pazienti recepire, comprendere e assumere con consapevolezza quello che sta accadendo. Una consapevolezza che invece può aiutare a porcepire un futuro verso l’indomani. Spesso si rimane paralizzati davanti a questa malattia e diventa difficile riorganizzare le proprie risorse. Grazie al sostegnoo psicologico si sbloccano dimensioni di potenzialità, possibilità, desiderio, costruzione ed evoluzione. Senza questa anche la premessa sul presente cessa perché non è possibile pensarsi neppure nel “qui e ora”.

A seconda dell’età in cui una donna riceve una diagnosi di tumore al seno, questo fa leva su aspetti molto differenti. Immaginiamo una donna giovane che cerca una gravidanza o che magari è già in gravidanza o sta allattando. Pensiamo a quanto sia forte il significato simbolico di un tumore in una zona deputata a nutrire una vita e dalla quale invece stia arrivando il pericolo di morte. Pensiamo a donne un po’ più mature, sui 40, 50 o 60 anni, in una fase in cui vorrebbero realizzare i progetti di una vita, vorrebebro lasciare una loro impronta nel Mondo e sono quindi nel massimo slancio vitale e vengono bloccate da questa patologia.

Il paziente è il protagonista della terapia

Sì, il cancro deve essere curato anche nell’anima. O nella psiche, se vogliamo chiamarla così. Insieme al corpo. E pure per aiutare a curare il corpo. La Dott.ssa Roncalli prosegue col suo ragionamento nella trasmissione. Lo sviluppa ulteuiormente. Parla di vita, di sessualità, di estetica, di relazioni affettive e sociali.

Spiega soprattutto come all’interno di una psicoterapia il protagonista sia il paziente e come la terapia debba seguire il processo della persona e accompagnarla nel suo percorso. E dice poi che per uno psicologo fare questo lavoro sia un grosso privilegio perché riceve tanto da ciò che fanno e dalle persone (persone prima che pazienti) che incontra e accompagna.

 

La Dott.ssa Marta Roncalli, Psicologa, riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468

 

Il cancro deve essere curato anche nell’anima

7 Ottobre 2023
Parlare di anziano pensando a un patrimonio

Dovremmo parlare di anziano pensando soprattutto a un patrimonio. Un patrimonio di esperienze e competenze. Dobbiamo farlo perché si tratta di un patrimonio prezioso che abbiamo un po’ perso l’abitudine di considerare e rispettare. Questo però non ce lo possiamo permettere. Non possiamo ignorare un bagaglio così ricco di conoscenza.

A questo tema abbiamo deciso di dedicare l’ottavo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, cominciando da un incontro/convegno aperto a tutti. Lo terremo sabato 28 ottobre, alle ore 16, presso la Sala polivalente Vincenzo Signori del Comune di Pedrengo. E per essere chiari da subito sull’argomento di cui vogliamo parlare, abbiamo scelto come titolo dell’evento “Anziano, patrimonio sociale. Risorsa per la comunità“.

E i partecipanti ai lavori sono personaggi che sull’argomento possono dire molto. Tra loro ci sarà il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri di Milano.

Qui la locandina: Anziano, patrimonio sociale. Risorsa per la comunità

L’incontro si tiene in presenza. Chiunque però potrà seguire i lavori anche da casa. E’ prevista infatti anche una diretta streaming su sei canali social ai link:

Parlare di anziano pensando a un patrimonio

Il segreto per vivere a lungo è invecchiare. E questo in Italia succede. Noi siamo il secondo Paese nel Mondo, dopo il Giappone, per percentuale di cittadini in età anziana. E questa è una condizione che per alcuni aspetti potrebbero invidiarci in molti. Il bagaglio di competenze ed esperienze maturato negli anni della vita da una persona anziana rappresenta, infatti, un patrimonio tanto grande quanto prezioso per la comunità e le generazioni più giovani.

Non è un caso che nelle società di un tempo (e anche in alcune contemporanee) esisteva il Consiglio degli Anziani. Qui l’opinione delle persone che per età avevano maturato una maggiore e più profonda conoscenza della vita e delle cosiddette “cose del mondo”, era considerata preziosa al momento di prendere decisioni importanti per la comunità. Nell’epoca contemporanea, in cui, da una parte, l’informazione e la conoscenza appaiono così facilmente alla portata di tutti, e, dall’altra, tutto viene affidato alla tecnica, pare che le cose vadano diversamente. Si cade facilmente nella tentazione di considerare anacronistico questo approccio e di fare a meno dell’esperienza dei meno giovani. Non ce lo possiamo permettere.

Due grandi capitoli

Qui si aprono due grandi capitoli. Da una parte, quello di capire quanto sia necessario valorizzare questo patrimonio e di comprendere quindi come poterlo fare divenire risorsa concreta della vita comune. C’è un tema culturale prima ancora che sociale da affrontare. Dall’altra, quello di comprendere come diviene sempre più necessario che l’anziano diventi anziano in salute. Ma per diventare anziani in salute è necessario prepararsi a questa prospettiva quando si è giovani.

E qui siamo di fronte ancora ad un enorme tema culturale. La cultura della salute. Quella dei singoli e quella della comunità. Quella fisica insieme a quella psichica e sociale. Senza dimenticare che, quando si parla di salute psichica, ci si riferisce ad una condizione che ha la stessa importanza di quella fisica, la stessa dignità e lo stesso diritto alla cura e al rispetto. Non solo: ci si riferisce ad una condizione di potenziale fragilità propria in particolare della persona anziana

7 Ottobre 2023
Di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere

Quando siamo di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere e sapere bene. Già perché questo è un tumore terribile, difficile da diagnosticare e difficile da curare. Medicina e scienza stanno facendo passi avanti. E’ però necessario il nostro aiuto e noi ne possiamo dare molto.

Per questo abbiamo organizzato un incontro/convegno aperto a tutti. Lo abbiamo titolato proprio “Cancro al pancreas. E’ necessario sapere“. Lo terremo venerdì 13 ottobre, alle ore 18, presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, aula 5, torre 7. Chiunque però potrà seguire i lavori anche da casa. E’ prevista infatti anche una diretta streaming su sei canali social ai link:

Qui la locandina dell’incontro con tutti i dettagli: Insieme si può – Cancro al pancreas – 09.2023 Locandina

Di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere

E’ necessario sapere cosa sia il cancro al pancreas e quali siano le sue cause. Dice l’Associazione Italiana di Oncologia Medica che
il fumo di sigaretta è il fattore di rischio maggiormente associato alla probabilità di sviluppare un carcinoma pancreatico. Altri fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, dalla ridotta attività fisica, dall’elevato consumo di alcol e di grassi saturi, e dalla scarsa assunzione di verdure e frutta fresca.

Siamo quindi di fronte a fattori di rischio cosiddetti modificabili. Possiamo infatti evitarli, cambiando i nostri stili di vita. Insomma, uno degli strumenti più efficiaci contro questo cancro è nelle nostre mani. Ed è bene che lo sappiamo e, soprattutto, che lo usiamo. Così come è bene che stiamo attenti se in famiglia questa malattia si è già presentata. Anche la familiarità, infatti, è un fattore di rischio. In questo caso non lo possiamo modificare ma possiamo farci controllare in modo opportuno.

Il cancro al pancreas è una forma di tumore maligno molto aggressiva. Nel 2022, in Italia, i nuovi casi sono stati 14.500. Si prevede che nei prossimi anni l’incidenza aumenterà notevolmente, diventando la seconda causa di morte per tumore. Un aumento che pare dipendere da due fattori: la maggiore longevità della popolazione e gli stili di vita. Quasi sempre, si giunge alla diagnosi quando la malattia è a uno stadio molto avanzato.

Il 7° appuntamento

Al cancro al pancreas è dedicato il 7° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023”.  Anche per questo appuntamento, gli organizzatori mettono a disposizione prestazioni sanitarie gratuite. Si tratta di

  • visite gratuite per valutazione di familiarità con il Dott. Roberto Labianca
  • incontri e percorsi di sostegno psicologico con la collaborazione di
    • ASST Papa Giovanni XXIII
    • Associazione Amici di Gabry
    • Fondazione Angelo Custode
    • Politerapica – Terapie della Salute

Le prestazioni sono messe a disposizione a titolo gratuito fino ad esaurimento disponibilità. Per accedere al servizio è necessario prenotarsi. Per informazioni bisogna scrivere all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it.