Un nuovo traguardo in Europa al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Anzi, un punto di partenza, se vogliamo ben vedere. E la nostra Dott.ssa Lucia Migliazza è tra i suoi protagonisti.
Ci siamo uniti nel Percorso Azzurro di LILT a Bergamo. LILT Bergamo Onlus, Fincopp Lombardia OdV e Politerapica, insieme ad ATS Bergamo, Ambito Territoriale di Seriate e ASST Papa Giovanni, hanno formato una bella squadra. Possiamo definirla anche una squadra efficace e determinata. Daltronde, non si può fare di meno contro il cancro della prostata che è il principale tumore che colpisce gli uomini.
Già perché la campagna nazionale Percorso Azzurro è l’iniziativa che LILT mette in campo ogni anno contro il tumore della prostata. Una malattia ancora molto diffusa, scrivevamo. Si stima infatti che i nuovi casi all’anno, in Italia, siano 37.000. E’ però una malattia che oggi si cura con risultati molto migliori che in passato. Sono risultati raggiunti grazia alla prevenzione e alla diagnosi precoce.
Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo
Ci siamo uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo e abbiamo organizzato eventi di informazione e sensibilizzazione, visite urologiche a costo simbolico e una campagna di screening gratuito. ATS Bergamo e Ambito Territoriale di Seriate hanno concesso il loro patrocinio all’iniziativa. L’ASST Papa Giovanni XXIII ha illuminato di azzurro la fontana dell’Ospedale di Bergamo. Il Dott. Michele Sofia, Direttore Sanitario di ATS Bergamo ha partecipato personalmente. Lo ha fatto nel suo duplice ruolo: quello istituzionale e quello di medico esperto in cure palliative.
Tre attività per territorio e cittadini
Abbiamo organizzato tre attività. Il 27 Novembre, alle 17,00, abbiamo tenuto un convegno a distanza aperto al pubblico. Intorno al tavolo si sono seduti esperti, associazioni di volontariato e istituzioni. Abbiamo raccontato cosa sia il cancro della prostata. Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di fornire strumenti per guardare in faccia la malattia e affrontarla nel modo più corretto. Anche sul piano emotivo e relazionale.
Ai lavori hanno partedipato Lucia De Ponti che è Presidente di LILT Bergamo Onlus, insieme all’Urologo Michele Manica e alla Psicologa e psicoterapeuta Valeria Perego. C’erano poi anche l’Urologo Oreste Risi, Michele Sofia e Pasquale Intini. Il Dott. Sofia ricopriva il duplice ruolo di Direttore Sanitario di ATS Bergamo e di medico esperto in cure palliative. Anche Pasquale Intini era presente con due vesti: quella di Vice presidente di Fincopp Lombardia e quella di Direttore di Politerapica.
Le campagne di prevenzione e diagnosi precoce
Insieme al convegno, abbiamo proposto due campagne di prevenzione e diagnosi precoce.
Abbiamo messo a disposizione dei cittadini 60 visite urologiche ad un costo simbolico. Le visite verranno eseguite durante il mese di Dicembre nell’ambulatorio di LILT a Trescore Balneario e in quello di Politerapica a Seriate. Chi è interessato deve prenotarsi. Lo può fare, inviando una comunicazione agli indirizzi e-mail legatumoribg@gmail.com o info@politerapica.it.
Intanto stiamo continuando la campagna di prevenzione e diagnosi precoce del tumore della prostata dedicata ai sacerdoti della Diocesi di Bergamo. L’iniziativa era stata pensata dalla Presidente De Ponti e da Mons. Beschi quando LILT Bergamo ha presentato al Vescovo di Bergamo il libro che racconta i suoi 90 anni di vita.
Già perché non ci dobbiamo dimenticare che quest’anno LILT Bergamo festeggia il suo 90° anno di attività. Un compleanno importante che non rappresenta un punto di arrivo ma una tappa da cui ripartire con nuova energia.
Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo
Ci siamo unite nel Percorso Azzurro a Bergamo e lo abbiamo fatto con il nostro impegno e il nostro entusiasmo. Qui di sgeuito, alleghiamo la documentazione e gli atti delle iniziative che abbiamo organizzato.
Documenti
a) Percorso azzurro 2021 a Bergamo – Locandina
b) Percorso Azzurro 2021 a Bergamo – Presentazione lavori
c) Percorso Azzurro 2021 a Bergamo – Comunicato
d) Percorso Azzurro 2021 a Bergamo – Sintesi del convegno
e) Percorso Azzurro 2021 – Libretto su tumore della prostata
Copertura mediatica
a) L’Eco di Bergamo – 26.11.2021 – Percorso Azzurro a Bergamo
b) L’Eco di Bergamo – 05.12.2021 – Convegno prostata e Percorso Azzurro 2021 a Bergamo
Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo – Videoregistrazione integrale del convegno
Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo – Galleria immagini
Dunque
Pertanto
Infatti
Quindi
Un momento di storia per LILT Bergamo, quello che si è tenuto Mercoledì 17 Novembre, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Con la partecipazione di testimoni autorevoli, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della mostra fotografica sui 90 anni di vita di LILT Bergamo alla Hospital Street dell’ospedale bergamasco.
Un momento di storia per LILT Bergamo
Un momento di storia per LILT Bergamo. Storia passata e presente unita alla visione del futuro. La mostra che durerà fino al 31 Dicembre conclude un anno ricco di celebrazioni, non di autocelebrazioni: contenuti sobri e chiari. Si pensi al convegno dello scorso Maggio, presso Bergamo Scienza, col Prof. Alberto Mantovani e il Prof. Gianvito Martino.
Una conclusione che parte dal punto di partenza, come ha raccontato Lucia De Ponti, la Presidente dell’Associazione. Con la mostra, LILT è tornata infatti sul luogo della sua nascita: l’ospedale maggiore di Bergamo insieme al quale ha percorso poi tanta strada e col quale continua a collaborare.
“La scelta dell’ASST Papa Giovanni XXIII come sede della manifestazione” – ha infatti dichiarato la Presidente di LILT Bergamo – “è stata determinata dalla volontà di riportare l’associazione nel luogo della sua nascita, nel 1931, nei reparti di Anatomia Patologica e Radioterapia dell’allora Ospedale Maggiore di Bergamo. Lì si è sviluppato il progetto di dotare l’Ospedale delle strumentazioni più all’avanguardia per contrastare il cancro. Un progetto nel quale hanno svolto un ruolo determinante il prof. Francesco d’Alessandro e il prof. Lorenzo Felci”
Una cerimonia importante. Niente retorica e ancora solo contenuti con testimoni autorevoli. Quelli di ieri e quelli di oggi. Uomini e donne che hanno fatto la storia dell’oncologia non solo bergamasca. Con loro anche diverse autorità: il Direttore Generale di ASST Papa Giovanni XXIII, Beatrice Stasi, e il suo Direttore Sanitario, Fabio Pezzoli, con il Vice Sindaco di Bergamo, Sergio Gandi.
Una storia appassionante
Una storia appassionante che la Presidente De Ponti ha saputo raccontare in modo suggestivo. Ai presenti è stata offerta la possibilità di ascoltare la narrazione di una vita riferita davanti ad alcuni dei suoi protagonisti. Una vita intensa, raccontata da Lucia De Ponti e rappresentata – in sintesi, si intende – attraverso la mostra fotografica.
E’ la storia di novant’anni di volontariato impegnati nella lotta contro un male che all’inizio si riusciva solo a intuire ma di cui non si potevano ancora definire i contorni. Era il 1931 e da lì è iniziato tutto. Un percorso nel quale l’associazione bergamasca ha ricoperto un ruolo fondamentale per la promozione della ricerca, la prevenzione e la diagnosi precoce contro il tumore. Un lavoro fondato sulla solida alleanza tra LILT Bergamo Onlus e l’Ospedale della nostra città.
La prima fase di vita di LILT Bergamo prosegue fino alla fine degli anni 70. Sono stati anni dedicati a raccogliere fondi per dotare l’Ospedale di attrezzature moderne, in alcuni casi, le prime in Italia. Un’attività basata sull’autotassazione dei medici e sulla generosità delle banche e dei cittadini Bergamaschi.
Negli anni 80 la seconda fase
A partire dagli anni 80, inizia la seconda fase. Lo Stato Italiano aveva appena istituito il Servizio Sanitario Nazionale con la legge 833 del 1978. Presidente di LILT Bergamo era l’On. Leandro Rampa. Con lui partono progetti che anticipano il futuro.
Nel 1980 il lavoro di prevenzione nelle aziende e quello nelle scuole, Nel 1982 il centro di senologia mentre nel 1984 parte la prima campagna contro il melanoma e lo screening con il pap-test. Sembra un’attività condotta con ritmo incalzante quella che, in efferti, rappresenterà un punto di svolta nella lotta contro il tumore.
Nel 1987 l’associazione è protagonizta nella stesura dell’Atlante di mortalità della provincia di Bergamo e nel 1987 è impegnata sul fronte del riconoscimento delle cure palliative e della loro attuazione. Il 1995 è l’anno nel quale partono le campagne di contrasto al fumo e l’impegno per assicurare la presenza delle volontarie al letto delle donne operate al seno.
A volte, è successo che trascorressero anni prima della realizzazione di queste “intuizioni”. E’ stato sempre chiaro, però, come LILT Bergamo abbia saputo leggere con anticipo e lucidità le esigenze che via via si sarebbero espresse attorno al cancro, ai pazienti e alle loro famiglie. Una capacità fondata sul lavoro dei Consiglieri e dei Volontari dell’associazione.
La terza fase guarda già il futuro
Oggi LILT Bergamo è un’associazione in prima linea sul fronte della prevenzione primaria e di quella secondaria. La prima affrontata con campagne di educazione ai corretti stili di vita: alimentazione, movimento (corsi di Fitwalking), contrasto al fumo nelle aziende e nelle scuole. La seconda attraverso i suoi ambulatori di Trescore Balneario e di Verdello e con progetti all’avanguardia. Parliamo, per esempio, di “Clicca il neo” per la prevenzione dei tumori della pelle e di “Giobbe – Riconoscere misurare e curare il dolore in RSA”.
LILT Bergamo Onlus oggi affronta il futuro ampliando ulteriormente il suo orizzonte. “E’ stato sempre importante per noi collaborare con le altre associazioni di volontariato, con le Istituzione e con il CSV”, ha detto la Presidente De Ponti. “Oggi questa scelta diventa ineludibile affinché il volontariato possa svolgere la sua attività di supporto e di tutela in vista delle trasformazioni che il settore sanitario affronterà nei prossimi anni”.
Un momento di storia per LILT Bergamo e noi c’eravamo
Politerapica e Fincopp Lombardia hanno avuto l’onore di essere tra gli invitati. Abbiamo avuto il privilegio di partecipare alla cerimonia, prima, e alla presentazione della mostra, dopo, lungo il suo percorso, guidati proprio da Lucia De Ponti.
Ci ha fatto piacere. Ci ha toccato. Abbiamo conosciuto un pezzo del nostro territorio e della sua storia. Abbiamo conosciuto alcuni dei suoi protagonisti. Alcuni di persona, altri solo nella memoria del lavoro che hanno svolto.
Notevole la copertura mediatica
La stampa ha dato ampio risalto all’evento. Non poteva essere diversamente. Carta stampata, televisione, informazione on-line hanno contribuito a raccontare un aparte di noi. L’Eco di Bergamo lo ha riportato due volte nell’edizione cartacea e una su quella on-line. Sono intervenuta anche associazioni e enti.
L’Eco di Bergamo – 18.11.2021 – Mostra Lilt 90 anni – Def
L’Eco di Bergamo – 19.11.2021 – 90 anni LILT – Def
Corriere della Sera Bergamo
L’Eco di Bergamo on-line
BergamoNews
Prima Bergamo
Informatore Orobico
Valseriana News
ASST PGXXIII
LILT Bergamo Onlus
5.000.000 di persone in Italia soffrono di incontinenza urinaria ma non se ne parla. Sono uomini e donne di ogni età. Addirittura anche bambini. Non ci riferiamo a quelle persone molto anziane che hanno perso la capacità di controllo a causa di malattie neurologiche. Non ci riferiamo neppure ai bimbi nei primi anni di vita che hanno bisogno del pannolino. Ne soffrono persone in età adulta, molto spesso in età lavorativa.
Chi ne soffre lo vive come una perdita di dignità. Non lo racconta, anzi: ha paura di essere scoperto. Riduce le frequentazioni. Se può, cerca di stare assente dal lavoro. Si vergogna. Anche all’interno della famiglia, spesso, incontra difficoltà. Perde le relazioni e i punti di riferimento. Va incontro a problemi economici per sé, per la sua famiglia, per la comunità.
L’incontinenza si cura
5.000.000 di persone hanno un problema di salute, in Italia, ma non se ne parla. Ancotra oggi, nel terzo millennio, in un Paese occidentale. Nessuno ha voglia di farlo. Fa parte di quelle cose di cui non sta bene parlare. Intorno a questo argomento si forma la congiura del silenzio. Non ne parlano le persone che ne soffrono. Non ne parla la gente. Se ne parla meno ancora nelle istituzioni sanitarie e in quelle amministrative e politiche. In fondo, di incontinenza non si muore.
Questo silenzio produce effetti disastrosi. Favorisce l’isolamento e la mortificazione delle persone. Impedisce di curare il disturbo. Distrugge la vita. Eppure l’incontinenza molto spesso si cura e comunque si può gestire. E’ il silenzio il primo fattore di impedimento.
Gli unici che ne parlano senza problemi sembano essere i produttori di pannolini. Questi spendono cifre enormi nella pubblicità televisiva in prima serata, a dimostrazione del fatto che il “mercato” per questi prodotti è molto ricco. La loro pubblicità e i loro prodotti, però, favoriscono il silenzio che sembra debba avvolgere il segreto di questo disturbo.
Non è solo incontinenza
Fino a qui, abbiamo parlato di incontinenza urinaria. Questa però è solo una delle disfunzioni del pavimento pelvico. Possiamo elencarne altre. Possiamo cominciare dalla ritenzione urinaria, dai prolassi, le cistiti ricorrenti e il dolore pelvico cronico. Dovremmo aggiungere i problemi del comparto posteriore come incontinenza alle feci e ai gas, dissinergismo e prolassi anorettali. C’è poi tutto l’ambito dei disturbi sessuali, tra cui il deficit erettile e la dispareunia.
Ognuna di queste disfunzioni produce effetti disastrosi sulla qualità della vita di chi ne soffre. Procurano anche pesanti effetti sulle relazioni. Pure su quelle familiari. Senza sottovalutare le difficoltà economiche e il costo sociale.
5.000.000 in Italia ma non se ne parla
Fincopp Lombardia, invece, lo fa. Parla di questo argomento in ogni occasione e con ogni mezzo. Racconta le disfunzioni del pavimento pelvico alle persone che ne soffrono e ai loro cari. Difende la loro dignità davanti a chiunque. Lavora ogni giorno per abbattere questo tabù e per portare questo tema fuori dal cono d’ombra della vergogna.
Recentemente, cinque suoi specialisti hanno scritto insieme un articolo sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo. Lo trovate qui: L’Eco di Bergamo – Dolore pelvico – Specialisti Fincopp – Def.
Sabato 3 Luglio, otto suoi specialisti hanno tenuto un incontro pubblico in diretta. La trasmissione è andata in onda sul canale Facebook di Fincopp Lombardia e su quello di Politerapica. Un evento che abbiamo organizzato in occasione della XVI Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza. Lo abbiamo tenuto a compimento di molte altre iniziative messe a disposizione della popolazione.
Lo trovate qui: https://www.facebook.com/fincopplombardiaonlus/videos/366789724784407
Bisogna che diversi specialisti lavorino insieme per trattare le disfunzioni del pavimento pelvico. Fincopp lo dice da sempre, per questi disturbi è necessario un approccio di équipe tra specialisti e professionisti di estrazione diversa. Servono ginecologo, urologo, proctologo, fisiatra. Serve lo psicologo per sostenere il percorso e per contribuire in modo terapeutico. Servono fisioterapista, ostetreica, infermiuere. A volte bisogna coinvolgere neurologo e gastroenterologo.
Fincopp Lombardia lo ha raccontato. Gli spettatori l’hanno seguita. Hanno posto diverse domande e fatto arrivare diversi commenti. E’ bello lavorare con la gente.
Politerapica – Terapie della Salute è felice di lavorare con Fincopp Lombardia.
“La chiave è la ricerca, si investa di più”. Questo ha affermato Alberto Mantovani nell’intervista all’Eco di Bergamo a margine del convegno per celebrare il 90° compleanno di LILT Bergamo Onlus. L’associazione ha tenuto l’evento al Bergamo Science Center, in collaborazione con Bergamo Scienza.
All’incontro hanno partecipato Giordano Beretta, Alberto Mantovani, Gianvito Martino e Francesco Schittulli. Roberto Labianca e Giuseppe Chiesa hanno dato il loro contributo. Non poteva mancare Lucia De Ponti, presidente di LILT Bergamo Onlus. Alcune volontarie hanno portato la loro testimonianza. Max Pavan ha diretto i lavori con la sua straordinaria professionalità.
L’Eco di Bergamo ha dedicato un’intera pagina al convegno e all’intervista al Prof. Mantovani: L’Eco di Bergamo – 29.5.2021 – Prof. Mantovani e 90 anni di LILT
90 anni di storia
Lucia De Ponti ha rivendicato da subito la vicinanza dell’associazione al territorio, lungo tutti i suoi 90 anni di vita. Una vita condivisa con i bergamaschi. Una storia che è anche la storia dei cittadini di questa provincia. LILT Bergamo Onlus è nata pochi anni dopo la fondazione di LILT nazionale. Alcuni medici avevano pensato di mettersi insieme per cercare di capire cosa fosse questo strano male che colpiva così inesorabilmente. Non solo studio ma anche lotta. Una lotta concreta finanziata da una sorta di autotassazione da parte dei professionisti per acquistare apparecchiature all’avanguardia, in alcuni casi per primi in Italia.
Col passare del tempo, l’associazione è uscita dall’ospedale e si è diffusa sul territorio. Da una parte, ha creato allenaze per unire le energie nello studio e la lotta contro il cancro. Dice al proposito la presidente De Ponti che la condivisione sta nel DNA di LILT Bergamo e che tutti insieme abbiamo ancora molto da fare per combattere il cancro. Dall’altra, ha impegnato risorse nell’informare, sensibilizzare, promuovere comportamenti sani e orientati al benessere tra i cittadini. Già perché si era formata ormai chiara l’idea che il tumore si combatta soprattutto con la prevenzione e la diagnosi precoce. Bisognava studiare il tumore per capirlo e per sviluppare terapie sempre più efficaci. Bisognava però anche raccontarlo, farlo emergere, permettere di guardarlo in faccia per affrontarlo nella vita quotidiana.
Il peso del Covid
Il Covid ha colpito pesantemente la popolazione italiana non solo per i suoi effetti diretti. La necessità di concentrare la maggior parte delle risorse contro queto terribile nemico ha reso difficle continuare a svolgere le attività di prevenzione, diagnosi e cura contro il tumore. Lo ha spiegato chiaramente Giordano Beretta, presidente AIOM – Associazione Italiana Medicina Oncologica. A questo si è aggiunto il timore dei cittadini di rivolgersi agli ambulatori ospedalieri per il rischio del contagio. Le nuove procedure di sicurezza e le problematiche organizzative hanno impedito di ripartire subito. Bisogna recuperare il tempo perduto.
La diagnosi precoce è fondamentale per scoprire il tumore per tempo. Lo ha detto Francesco Scittulli, presidente LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Gli screening sono lo strumento necessario. Bisogna anche insistere sulla cultura della prevenzione. Dobbiamo cominciare a farlo nelle scuole con la corretta educazione alimentare ai bambini. Il cancro è una malattia guaribile. Come è nato, è destinato a morire.
La chiave è la ricerca
E’ stato interessante il confronto vituale tra Roberto Labianca e Giuseppe Chiesa. Il Dott. Labianca è oncologo di grande esperienza. Il Dott. Chiesa è un chirurgo toracico da sempre impegnato contro il cancro. Entrambi sono soci di LILT Bergamo e membri del suo consiglio direttivo. Hanno raccontato il loro incontro con il cancro e la loro esperienza di lotta contro la malattia. Due punti di vista diversi, concentrati verso un obiettivo comune.
Non ama le previsioni e neppure fare il profeta, Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas. Racconta però che abbiamo fondate attese e anche dei sogni. Oggi sappiamo che il tumore si combatte anche con l’immunologia. Una volta non lo avremmo mai creduto. I vaccini contro le patologie oncologiche sono una possibilità concreta. E’ necessario insistere nella ricerca perché è questa la chiave. Assistenza sanitaria e ricerca devono procedere insieme. Ugualmente insieme devono procedere i diversi istituti di ricerca in Italia e nel Mondo. La condivisione dei dati e delle informazioni ci permetterà di accelerare. Lo abbiamo visto nel Covid.
Lo conferma Gianvito Martino – presidente del comitato scientifico di Bergamo Scienza. La scienza permette di raggiungere obiettivi importanti. Farlo insieme rende il processo più rapido ed efficace. Possiamo aspettarci risultati sempre migliori dalla ricerca genetica. Questo potrà portare a farmaci piùefficaci contro il cancro e con minori effetti collaterali.
Gli stili di vita
Tutti hanno concordato su questo punto: la lotta al cancro comincia con l’adozione di correti stili di vita. Alimentazione corretta, movimento, giusto riposo, mente serena. Questi sono i pilastri della buona salute. Quelli che mantengono sano l’organismo, rendendolo meno aggredibile dalla malattia.
Un solo esempio. Oggi è sempre più diffuso il fenomeno del sovrappeso nell’infanzia. Eppure sappiamo con chiarezza che l’obesità è cancerogena. Dobbiamo diffondere una giusta educazione alla salute. L’obiettivo è quello di promuovere comportamenti sani e orientati al benessere.
La chiave è la ricerca, si investa di più
La lunga intervista ad Alberto Manotavani è ricca di informazioni e spunti di riflessione. E’ necessario destinare più risorse alla ricerca. La ricerca sarà infatti lo strumento per trovare soluzioni per la salute. Questo vale per il Covid e vale per il cancro. Uno strumento eccezionale per la ricerca è il Sistema Sanitario Nazionale. Il sogno del Prof. Mantovani è che questo sia sempre più un luogo di ricerca. Il sistema di ricerca italiano è un sistema di eccellenza. E’ il secondo più produttivo al Mondo per la ricerca sul cancro. Veniamo prima di USA e Cina. Dobbiamo proseguire in questa direzione.
Per quanto riguarda il Covid, per la sicurezza di tutti è necessario che tutti siano vaccinati. Le popolazioni del terzo mondo devono ricevere il vaccino come nei Paesi occidentali. L’articolo intervista di Giorgio Lazzari si conclude con una domanda su quando potremo tornare a una vita normale. La risposta del Prof. Mantovani merita di essere letta con attenzione. Dice lo scienziato che i vaccini sono una cintura di sicurezza. Quando andiamo in auto, però non basta la cintura ma bisogna guidare con prudenza. Solo così, conclude, potremo trascorrere un Natale vicino alla normalità.
Qui la videoregistrazione integrale dell’incontro:
LILT Bergamo Onlus compie con orgoglio i novantanni di età e di attività. Lo fa con uno sguardo grato e rispettoso alla sua storia e ai suoi protagonisti. Ha raccolto l’una e gli altri in una pubblicazione che ha preparato per l’occasione, dal titolo 1931-2021. La Lilt a Bergamo: novanta anni di volontariato. Una pubblicazione che ha realizzato con molta cura, sapendo che non sarebbe potuta essere completa. I novantanni di vita della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Sezione di Bergamo sono così ricchi e così intensi che non è possibile raccontarli per intero.
A questo compleanno così speciale, l’Eco di Bergamo dedica un articolo, firmato da Giorgio Lazzari, nel suo prestigioso inserto “La pagina della Salute”: L’Eco di Bergamo – 23.5.2021 – 90 anni LILT Bergamo Def
Festeggiando il suo novantesimo compleanno, lo sguardo dell’associazione è rivolto anche al presente e al futuro. Un presente nel quale LILT Bergamo svolge un ruolo da protagonista sul territorio bergamasco. Qui organizza iniziative rivolte alla popolazione per informare, sensibilizzare e fornire strumenti di prvenzione e diagnosi precoce contro il cancro. Agisce poi presso le istituzioni perché l’attenzione verso il malato oncologico e quella verso la lotta alla malattia non vengano mai meno. Al futuro la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori della nostra provincia guarda con (prudente) ottimismo e grande determinazione. L’ottimismo rivolto a risultati che si possono raggiungere, come dimostrano i suoi novantanni di storia. La determinazione a proseguire con l’impegno che i suoi soci hanno sempre messo nelle sue attività.
Un anniversario importante
Non capita tutti i giorni di compiere 90 anni. Che questo succeda ad un’associazione che lotta contro i tumori fa pensare. LILT Bergamo Onlus è giunta ad una veneranda età senza soccombere, lottando e proiettando sempre in avanti la sua attività, possiamo dire la sua vita. Un’associazione longeva impegnata a combattere una malattia che, almeno fino a qualche anno, impediva di invecchiare a chi ne veniva colpito.
La considerazione più bella è che l’associazione non sente proprio il peso dei suoi 90 anni. Anzi, li considera il bagaglio su cui fondare con rinnovata energia le sue attività future. Come l’anziano (che nell’immaginario collettivo rappresenta l’anno vecchio) consegna le chiavi del tempo al neonato (che rappresenta l’anno nuovo). Così fà oggi LILT Bergamo e idealmente fanno i suoi soci passati, presenti e futuri: si passano le chiavi del tempo e del lavoro da fare.
LILT Bergamo compie con orgoglio i novantanni
La storia dei novatanni di LILT Bergamo Onlus è un po’ la storia dei bergamaschi degli utimi novantanni. L’associazione è una delle più anziane nel mondo LILT nazionale. La sua avventura, come scrive Giorgio Lazzari, è nata “sulla scia delle nuove conoscenze in campo medico e del «sapere» che negli anni della fondazione si andava consolidando attorno ad una patologia come il cancro, che al tempo era considerata una malattia «rara»”.
La pubblicazione 1931-2021. La Lilt a Bergamo: novanta anni di volontariato “racconta le fasi più significative del lavoro svolto … da tutti coloro che, con grande generosità, hanno contribuito a scrivere la storia dell’associazione, divisa in tre fasi caratterizzate dal carisma dei presidenti che si sono succeduti”.
“Il primo periodo” – prosegue l’Eco di Bergamo – “va dal 1931 al 1980”. Il secondo periodo può essere collocato tra il 1980 e il 1998, con la presidenza di “Leandro Rampa, quando l’associazione esce dall’ambito ristretto della sanità e si apre alla società bergamasca”. Nel 1998 inizia di fatto una nuova era (quella attuale), “nella quale Lilt si dedica alla raccolta fondi per progetti di prevenzione e alla ricerca, con numerose iniziative e attività sul territorio”.
Neppure il Covid l’ha fermata
E’ stato un periodo drammatico. Per alcuni versi lo è ancora. La provincia bergamasca ha pagato un tributo altissimo da diversi punti di vista, quello delle vite umane prima di tutto. L’Italia, il Mondo sono stati piegati sotto il flagello di una terribile pandemia. LILT Bergamo Onlus è stata costretta ad agire in modo ridotto, a ranghi ristretti. Non si è però fermata.
Ha continuato ad essere un riferimento per le persone che hanno dovuto affrontare e combattere il cancro nella nostra provincia. Non ha cessato di mettere in campo iniziative di informazione e prevenzione. Tra queste la campagna Nastro Rosa e la campagna Nastro Azzurro. Da non sottovalutare l’impegno nella XX Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica e quello nella Giornata contro il Melanoma 2021.
Una straordinaria inziativa il 28 Maggio
Senza scordare la straordinaria iniziativa organizzata per il 28 Maggio. Citiamo ancora dall’articolo dell’Eco di Bergamo: “Il 28 maggio alle 18 è previsto un incontro online, nell’ambito di «BergamoScienza», a cui parteciperanno il presidente nazionale della Lilt, Francesco Schittulli, il presidente Aiom, Giordano Beretta, il presidente del comitato scientifico di Bergamo Scienza, Gianvito Martino, e il direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas, Alberto Mantovani”. Saranno “accolti dal giornalista Max Pavan e dalla presidente della Lilt Bergamo, Lucia De Ponti”.
Un incontro in diretta con i cittadini su temi che anche grazie a LILT sono portati sempre più all’attenzione del pubblico. Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.legatumoribg.it.
LILT Bergamo compie novantanni
LILT Bergamo compie con orgoglio i suoi novantanni.
Politerapica – Terapie della Salute è orgogliosa dell’amicizia dell’Associazione e dei momenti di collaborazione costruiti insieme.