Sono 30 le attività in rosa contro il cancro al seno a Bergamo e provincia, per tutto il mese di Ottobre. E Politerapica partecipa con entusiasmo, insieme a Lilt Bergamo e alle altre associazioni che organizzano il progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023.
Sono 30 attività per raccontare cosa sia il cancro al seno e quanto sia importante fare prevenzione e diagnosi precoce per vincere questa malattia. Le teniamo su tutto il territorio e lo facciamo in allegria. Perché si può parlare di cancro anche con un pizzico di allegria. Per questo, per esempio, sono in programma quattro allegre passeggiate. Tre si sono tenute l’1 ottobre e hanno inaugurato il mese. Una a Caravaggio, con più di 900 partecipanti. Una a Verdello. Una al Rifugio Cassinelli, sotto la splendida cornice della Presolana perché non c’è posto nel quale non si possa parlare di salute. Anche in montagna. E la quarta sarà a Clusone, il 14 ottobre, attraverso le vie della città vecchia, con soste gastronomiche e culturali.
E poi c’è il concerto al Liceo Mascheroni, sabato 21 ottobre, aperto a tutti e con ingresso gratuito. Un’orchestra di 40 elementi che si nalterna con parole e poesie di chi il cancro lo conosce bene. E la mostra di quadri al Circolino di Città Alta con l’evento di inauguirazione del 3 ottobre e l’incontro/convegno sul cancro al seno del 19 ottobre. Non mancano postazioni informative, incontri pubblici, monumenti colorati di rosa.
30 iniziative per i cittadini e con i cittadini per parlare in modo serio ma sereno del cancro più diffuso in assoluto in Italia (57.000 i nuovi casi all’anno in Italia, 800 in provincia di Bergamo) e di come affrontarlo nel modo più efficace.
Qui il calendario con tutti i dettagli: Cancro mammella – Attività sul territorio 2023
Le attività in rosa contro il cancro al seno
Il cancro al seno è un cancro crudele. Colpisce nel corpo e nell’anima della donna. La aggredisce nella sua femminilità e nella sua maternità. Dall’organo col quale può nutrire una vita, le arriva il pericolo di morte. Bisogna quindi guardarlo in faccia nella sua interezza. O, meglio, bisogna guardare nella sua interezza la donna che ne è colpita. Avere il coraggio di parlare della dimensione fisica della sua sofferenza ma anche di quella psicologica e pure di quella relazionale. Da qui si deve partire per affrontare questa malattia nella sua completezza. Senza dimenticare la sofferenza delle persone vicine a chi ne è colpito. In una famiglia, dopo una diagnosi di cancro, nulla sarà più come prima. Ancor più se parliamo di cancro al seno.
Così mettiamo in campo 30 attività – alcune più serie, altre più allegre – per permettere la corretta visione di un tema così delicato e – è il caso di dirlo – vitale. E per capire quanto importante sia usare lo strumento della prevenzione e della diagnosi precoce
Un grosso lavoro che ci vede impegnati accanto a Lilt Bergamo, ACP – Associazione Cure Palliative, Ailar – Associazione Italiana Laringectomizzati, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici di Gabry, Associazione Insieme con il Sole dentro. Un grosso lavoro cui la stampa sta dando ampio risalto:
– L’Eco di Bergamo – 29.09.2023 – Campagna Nastro Rosa
– BergamoNews – 27.09.2023 – Campagna Nastro Rosa sul territorio
La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci. Lo racconta il Dott. Fernando Scudiero sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo di domenica 24 settembre 2023. Un articolo molto lungo, cui il giornale dà ampio spazio ma scritto in modo chiaro, semplice, comprensibile a chiunque. Perché quando si parla di salute sui giornali, bisogna farlo in modo che tutti capiscano.
Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – Aritmia cardiaca – Scudiero – Def
Il Dott. Fernando Scudiero è specialista in Malattie dell’apparato cardiovascolare e dirigente medico dell’Unità operativa complessa di Cardiologia dell’Asst Bergamo Est. Collabora poi con Politerapica come Cardiologo, in convenzione con la Asst.
La fibrillazione atriale non è un pericolo solo per il cuore
La fibrillazione atriale è la più diffusa forma di aritmia cardiaca. La maggior parte delle persone affette ha più di 65 anni e gli uomini sono solitamente più colpiti rispetto alle donne. Può manifestarsi con accelerazione ed irregolarità dei battiti cardiaci, stanchezza o palpitazioni temporanee. A volte però non dà segni della sua presenza e la diagnosi può essere successiva all’insorgenza di complicanze. Fra gli esami per la diagnosi, ci sono l’elettrocardiogramma (ECG) e l’Holter per rilevare il battito durante tutto l’arco della giornata.
La fibrillazione atriale non mette a rischio solo il cuore ma anche e soprattutto il cervello. In corso di fibrillazione atriale l’irregolarità dei battiti crea disturbi alla circolazione del sangue che tendono a formare piccoli coaguli. Questi coaguli, quando si spostano attraverso le arterie per effetto della circolazione sanguigna, possono causare un’interruzione improvvisa del flusso di sangue e quindi dell’ossigeno agli organi che vanno a nutrire. Se l’arteria interessata da questo meccanismo patologico è un’arteria che porta il sangue al cervello, le conseguenze possono essere un’ischemia transitoria o un ictus, con danni spesso irreversibili. E chi soffre di fibrillazione atriale può vedere aumentato fino a cinque volte il rischio di ictus cerebrale. Arrivare presto con la diagnosi dell’aritmia cardiaca, quindi, significa ridurre il rischio di andare incontro ad un’ischemia cerebrale
La fibrillazione si può curare anche senza farmaci
Con specifiche cure mediche, si può rendere il sangue più fluido e abbassare la probabilità che all’interno del cuore si formino coaguli destinati a ostruire le arterie che irrorano il cervello. Bisogna definire il trattamento caso per caso ma se il rischio di ictus è elevato, è fondamentale mantenere il sangue fluido con farmaci anticoagulanti. Per molti anni, gli unici farmaci disponibili sono stati i derivati cumarinici, warfarin e acenocumarolo. La loro efficacia può essere però influenzata dall’interazione con altri medicinali e richiedono comunque un regolare monitoraggio della coagulazione tramite frequenti esami del sangue. Da tempo esistono anche nuovi anticoagulanti orali altrettanto sicuri, con un meccanismo d’azione che riduce le interazioni con altri farmaci e semplifica la gestione del loro dosaggio.
Purtroppo però la terapia anticoagulante orale non è ben tollerata da alcuni pazienti. Si tratta di persone con precedenti emorragie gastrointestinali o cerebrali, con ridotti valori di emoglobina o con precedenti interventi coronarici che necessitano di una terapia antiaggregante associata. Per questi pazienti è oggi disponibile una valida opzione terapeutica che per loro rappresenta l’unica possibilità per proteggersi dall’ictus. È la chiusura percutanea dell’auricola sinistra, un intervento chirurgico mininvasivo al cuore, in anestesia locale, che presso l’ospedale Bolognini di Seriate viene eseguito regolarmente.
Un piccolo intervento in anestesia locale
L’auricola sinistra è una piccola sacca nel cuore che generalmente non crea alcun problema ma che in caso di fibrillazione atriale, diventa la principale area entro cui il sangue non circola regolarmente. L’intervento viene eseguito dal cardiologo interventista passando da una vena dell’inguine. Qui viene inserito un catetere (un tubicino sottile) che viene fatto avanzare attraverso i vasi sanguigni fino a raggiungere l’interno del cuore. Mediante questo catetere, il cardiologo porta all’interno del cuore un dispositivo (protesi) e lo posiziona all’imbocco dell’auricola per escluderla dal circolo sanguigno.
Così la fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci. Con un intervento minimamente invasivo, il paziente viene protetto da eventi ischemici cerebrali correlati alla fibrillazione atriale senza rischiare gli effetti collaterali dei farmaci anticoagulanti orali, conclude il dottor Scudiero. E il recupero è solitamente rapido e agevole per i pazienti, che possono essere dimessi entro 48 ore dalla procedura. E così
Il Dott. Fernando Scudiero svolge attività di Cardiologia ambulatoriale in Politerapica: visite specialistiche, ECG elettrocardiogrammi e ecocardiogrammi. Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468
Sono molte le prestazioni gratuite che mettiamo a disposizione contro il cancro al seno nel mese di ottobre, in provincia di Bergamo. Il cancro al seno, infatti, è il tema del 6° appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, dedicato alla Campagna Nastro Rosa di Lilt Bergamo. E insieme a Lilt Bergamo, ci siamo noi di Politerapica e ACP – Associazione Cure Palliative, Associazione Italiana Laringectomizzati, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici di Gabry e Associazione Insieme con il Sole Dentro.
500 prestazioni gratuite contro il cancro al seno
Poco meno di 500 prestazioni, tra visite senologiche e incontri e percorsi di sostegno psicologico, in 13 Comuni della provincia, dalle Valli, alle Città, alla Pianura, presso 23 punti di erogazione e con la collaborazione di 11 strutture. Le visite sono aperte alle donne che non rientrano nelle fasce di età previste dallo screening mammografico del servizio sanitario. Gli incontri e i percorsi di sostegno psicologico sono invece aperti a tutti.
Qui tutti i dettagli: Cancro mammella – Prestazioni sanitarie 2023
Tutte le prestazioni sono disponibili fino ad esaurimento. Per accedere al servizio è necessario prenotarsi dal 25.9.2023. Le visite senologiche possono essere prenotate sul sito di Lilt Bergamo https://legatumoribg.it/. Per gli incontri e i percorsi di sostegno psicologico, si deve inviare una mail a segreterioa@insiemefunziona.it
Un grosso impegno, cui la stampa ha dato ampio risalto:
L’Eco di Bergamo – 17.09.2023 – Campagna Nastro Rosa – Def
BergamoNews – 17.09.2023 – Campagna Nastro Rosa
Corriere della Sera.it – Campagna Nastro Rosa – 21.09.2023
Un impegno grosso
Un’attività impegnativa che realizziamo con la collaborazione di diverse strutture sanitarie presenti sul nostro territorio. Oltre a Lilt Bergamo e a Politerapica, le presatzioni sono messe a disposzione da ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Bergamo, Amici di Gabry, Centro Borgo Palazzo – Poliambulatorio Medico per la donna, Centro Famiglia Agape, Fondazione Angelo Custode con i suoi consultori, Habilita e Methodo.
D’altronde, siamo di fronte al tumore più diffuso, in assoluto, in Italia. 55.700 i nuovi casi nel 2022, con una crescita dello 0,5% rispetto al 2020. Oggi sono 834.154 le donne che soffrono di questo tumore nel nostro Paese. Questa è una situazione molto grave per la salute della donna. Una condizione poi che colpisce la donna in modo particolarmente crudele: il cancro al seno aggredisce una zona simbolo della sua identità femminile e il seno che ha la possibilità di nutrire una nuova vita, diventa l’origine del pericolo di morte.
Abbiamo però motivi di ottimismo. Oggi la sopravvivenza a 5 anni di chi è colpito da questo tumore è dell’88%. Grazie allo screening e alla maggior consapevolezza delle donne, la maggior parte di questi tumori è diagnosticata in fase iniziale, quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace. Ancora una volta, quindi, prevenzione e diagnosi precoce risultano le armi più potenti per affrontare in modo efficace il cancro.
Per questo, da molti anni, Lilt organizza la Campagna Nastro Rosa con l’obiettivo di promuovere la cultura della salute e la prevenzione da una parte e mettere concretamente a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, dall’altra.
Le labbra fanno il volto e per le labbra è tutta questione di filler. Lo racconta in modo chiaro e semplice il Dott. Andrea Lisa, specialista di Chirugia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica in Polterapica, a Seriate. Lo fa sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo. Dice però anche che l’applicazione di acido ialuronico (o filler) è un intervento medico. Deve quindi essere eseguito da un medico che abbia un chiaro percorso di preparazione.
Qui si può scaricare l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 27.08.2023 – Filler labbra, Lisa
Una molecola naturale per le labbra
Le labbra sono tra le prime caratteristiche che si notano in un volto, dice il Dott. Lisa. Questo è il motivo per cui sempre più pazienti richiedono trattamenti in questo distretto. Sono trattamenti i cui obiettivi includono aumento di volume, riarmonizzazione della forma e correzione di eventuali asimmetrie.
Per armonizzare le labbra usiamo l’acido ialuronico, una molecola naturalmente presente nel nostro organismo, anche nelle articolazioni. Ha due caratteristiche principali. Una è che ha un proprio volume che può aumentare nei distretti dove viene infiltrato. L’altra è che è idrofilo e quindi, richiamando acqua, idrata. C’è poi un’altra caratteristica che lo contraddistingue rispetto ad altri composti che devono invece essere evitati. E’ quella di essere naturale e riassorbibile nel tempo. Questa caratteristica dell’acido ialuronico è fondamentale, afferma il Dott. Lisa. Dopo 4/6 mesi circa le labbra ritornano infatti come prima del trattamento e non c’è alcun obbligo di ripeterlo se non richiesto dalla paziente.
Chiamato anche filler
L’acido ialuronico è comunemente chiamato “filler” che significa riempitivo. Il suo riassorbimento è soggetto a fattori personali ed ambientali. Ci sono pazienti più propensi ad un riassorbimento maggiore. Ci sono però anche fattori che lo favoriscono come il fumo e il caldo. Questo è il motivo per cui in estate la degradazione dei trattamenti è più rapida. E di questo bisogna parlare col proprio medico per concordare con lui la scelta migliore. Bisogna sapere poi che esistono varie tipologie di filler. Questi si distinguono per densità e consistenza del materiale.
Il medico, valutando le caratteristiche del paziente ed il tipo di risultato desiderato, sceglie il prodotto più adatto. In ogni caso è importante che il filler scelto abbia la certificazione CE che è attestazione di sicurezza. Per quanto riguarda la densità, questa è direttamente correlata al volume delle molecole e ha un effetto diretto su quella parte del risultato che è la “volumizzazione”. La densità del materiale, infatti, determina un maggiore o minore aumento di volume e una durata più o meno lunga di permanenza del prodotto.
Ma c’è filler e filler
Per le labbra è tutta questione di filler ma, appunto, c’è filler e filler. E non solo per le labbra.
Esiste infatti un filler per ciascuna sede. Ci sono aree in cui è bene utilizzare materiali che donino un volume maggiore, come ad esempio lo zigomo o il profilo della mandibola. Ci sono sedi in cui è meglio scegliere un materiale morbido che doni naturalezza ed idratazione come per le labbra. Non bisogna confondere l’acido ialuronico con il botulino, continua Andrea Lisa. Entrambi sono strumenti indispensabili in medicina estetica ma hanno effetti e sedi di utilizzo molto differenti. Come detto, l’acido ialuronico ha un effetto prevalentemente riempitivo e di idratazione. Può essere utilizzato a livello labiale, degli zigomi, della zona naso geniena e del naso. L’acido ialuronico infatti è un fluido che ha volume proprio. Il botulino, invece, è un liquido che non ha un proprio volume e produce il suo effetto riducendo temporaneamente la motilità di alcuni muscoli.
Una raccomandazione importante
Il paziente, sia uomo che donna, ha generalmente due richieste: la prima è che il trattamento sia indolore, la seconda è di ottenere risultati naturali. Gli anestetici topici oggi disponibili permettono di soddisfare la prima. Fastidio ed eventuale dolore negli interventi di medicina estetica, oggi possono essere infatti controllati bene. Per la seconda, è il caso di ribadire che l’obiettivo di un trattamento estetico non deve essere quello di stravolgere il viso ma quello di renderlo quanto più armonico possibile. Il risultato è perfetto quando chi guarda percepisce un miglioramento naturale e ne apprezza solo la bellezza. In questa direzione devono lavorare i chirurghi plastici ed estetici oggi. In effetti, le persone che oggi richiedono trattamenti estetici sono in numero sempre maggiore e sempre più operatori si affacciano a queste procedure.
La raccomandazione più importante però, conclude il dott. Lisa, è di affidarsi a chirurghi o medici che abbiano un chiaro percorso formativo. E che possano assicurare ai pazienti il più alto tasso di sicurezza. Bisogna infatti ricordare che la medicina estetica è un atto medico che come tale è delicato e può presentare complicanze. Ecco perché è necessario affidarsi a specialisti qualificati.
Il Dott. Andrea Lisa, specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, riceve in Politerapica a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Per le labbra è tutta questione di filler
Per le labbra è tutta questione di filler
Il Dott. Giambattizta Manna, Dermatologo in Politerapica, scrive un articolo su prevenzione e cura dell’eritema solare. Chi ha un minimo di familiarità con questo argomento lo sa: l’espressione eritema solare, detta così, può volere dire tutto e niente. Ma il Dott. Manna, con la sua straordinaria pazienza e professionalità, si è messo lì a sviluppare il tema con linguaggio e contenuti alla portata di tutti. E non solo sull’eritema.
L’articolo è stato pubblicato sulla rivista Bergamo Salute, nel numero Luglio/Agosto 2023. Qui lo potete scaricare in formato .pdf: Bergamo Salute – Eritema solare, prevenzione e cura. Giambattista Manna
Prevenzione e cura dell’eritema solare
I raggi solari sono utili per alcuni processi biologici come la sintesi di vitamina D, indispensabile per le ossa. In alcuni casi però possono rivelarsi dannosi. Ne è un esempio l’eritema solare, termine che fa riferimento a diverse possibili condizioni scatenate dall’esposizione della pelle ai raggi UV (ultravioletti).
Comincia così il Dott. Manna che subito dopo ci dà una lezione importante: la pelle arrossata a causa dell’esposizione ai raggi del sole è un’ustione a tutti gli effetti. Un’ustione di primo grado, per la precisione. Certo, un’ustione superficiale ma pur sempre un’ustione. I gradi successivi – con bolle e lesioni – comportano danni maggiori perché coinvolgono strati cutanei più profondi.
Oltre all’ustione di primo grado, la scorretta esposzione al sole può causare diversi altri disturbi. Sono frequenti, per esempio, le forme cosiddette orticarioidi. Queste sono condizioni dove al rossore della pelle si accompagna la comparsa di pomfi e prurito. E a proposito dell’esposizione ai raggi solari, non va dimenticato che questi comportano anche un precoce invecchiamento della pelle e aumentano il rischio di insorgenza di diversi tumori cutanei, come il Melanoma.
E perché sia chiaro: per orecchie, viso e mani la protezione deve essere curata 365 giorni all’anno e non solo in Estate.
L’articolo approfondisce tutti questi aspetti e fornisce indicazioni concrete e precise. Che dovrebbero essere prese sul serio e seguite in modo corretto. A cominciare dall’importanza di una corretta esposizione al sole e del fatto che non si dovrebbe mai stare senza creme solari. Tratta poi dell’eventuale uso di gel lenitivi al cortisone, quando necessario e dell’aiuto in più che possono fornire gli integratori. Attenzione però: si parla di aiuto in più e non in sostituzione delle protezioni.
E’ bravo il Dott. Manna
E’ proprio bravo il Dott. Manna. Chi lo conosce – e noi abbiamo il privilegio di conoscerlo – sa che l’ultima cosa che desidera fare nella vita è quella di comparire sui media. E sa pure che è talmente preso da mille impegni e attività che non ha proprio il tempo di scrivere articoli. Ma chi lo conosce sa anche che oltre ad essere un eccellente professionista, è una persona di grande bontà e disponibilità.
E così non ha avuto il coraggio di tirarsi indietro e ha scritto questo articolo. Con competenza – lui ne ha tanta! – e con l’umiltà di renderlo comprensibile a tutti. Non è poco.
In Politerapica lui esegue visite e prestazioni ambulatoriali di Dermatologia. Partecipa poi alle attività dell’Ambulatorio Multidisciplinare Oncologia Dermatologica – Melanoma.
Il Dott. Giambattista Manna riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468
La persona (soprattutto quando malata) si cura anche con il sostegno psicologico. Lo racconta molto bene la Dott.ssa Marta Roncalli, Psicologa clinica in Politerapica, sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo del 23 luglio 2023.
Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 23.07.2023 – Salute psicologica, Roncalli – Def
Mente e corpo. Occorre occuparsi di tutto
Nella malattia spesso accade che tutte le attenzioni siano per il corpo del paziente. È l’involucro esterno (la parte visibile e concreta) della persona a ricevere la maggior parte delle cure. Dimentichiamo che esiste una dimensione interiore, quella della mente che è parte integrante dell’individuo e ha la stessa dignità e lo stesso diritto alla salute. Per questo motivo è essenziale occuparci di tutte e due le componenti. Se non stiamo bene, non è solo la parte fisica a risentirne ma anche quella mentale. E viceversa.
Va subito al punto la Dott.ssa Roncalli. “Spesso – dice – diamo alla parola “cura” il significato di “rimedio”, un intervento che ha lo scopo di guarire, un’azione limitata nel tempo, come la somministrazione di un farmaco. “Cura” ha però significati più ampio e complessi. La sua origine evoca premura, preoccupazione e interesse. Descrive uno spazio condiviso, un tempo continuato, un percorso e una relazione a servizio del bisogno, attraverso il sostegno verso l’altro. Un sostegno fondamentale quando pensiamo a tutte le diverse forme che può assumere la sofferenza di un essere umano (vulnerabilità, debolezza, malattia) e a quanto sia importante capire come accettare, accogliere, stare in contatto con le nostre parti più fragili“.
“Tanto più che la malattia” – prosegue la Psicologa – (temporanea, cronica, o terminale) si presenta spesso inattesa e pretende molto da noi: accettazione di limiti che non eravamo disposti a considerare, fatiche da sopportare, cambiamenti nel modo di vivere e di agire. Anche nel modo di pensare e di pensarci, la malattia mette in discussione chi siamo e cosa facciamo“.
La persona si cura anche con il sostegno psicologico
Il punto è che tra mente e corpo non ci sono confini. E la Dott.ssa Roncalli lo chiarisce bene. “Tumore al polmone, fibromialgia o deficit erettile (per citare alcune condizioni molto diverse tra loro) manifestano sintomi differenti; possono però produrre (la stessa) ansia, rabbia, stress, paura. Occuparsi delle emozioni negative di un paziente non significa solo offrirgli sostegno psicologico ma anche metterlo nelle condizioni per ricevere supporto medico (per la sua malattia fisica)”.
“La sofferenza non ha confini tra mente e corpo: per questo necessita di un intervento che racchiuda tutti gli aspetti della cura, a cominciare dal sostegno psicologico fornito da professionisti della salute mentale. Si tratta di un supporto con diversi obiettivi: sviluppare e potenziare risorse personali, esplorare bisogni e aspettative, imparare a gestire emozioni negative. Il sostegno psicologico ha lo scopo di sostenere la persona nella presa in carico dei suoi bisogni e dei suoi desideri; di aiutare l’individuo ad assumere un ruolo attivo nella sua vita perché non si senta sopraffatto o addirittura bloccato dalla patologia. Infine, restituire la responsabilità di ciò che può fare ciascuno, per se stesso e attraverso se stesso“.
Sostegno psicologico
“Dalla prevenzione, alla diagnosi precoce, alla presa in carico, fino alla gestione consapevole della malattia, ognuno di noi, per tutta la vita, è inserito nel circuito della cura e dispone di strumenti per essere sostenuto dal punto di vista fisico, psichico, sociale. In un contesto focalizzato sulla patologia, restituire una posizione centrale alla persona permette di porre le basi per una cultura della salute psicofisica che non abbia il solo scopo di curare, ma anche di avere cura dell’essere umano in quanto tale“, conclude Marta Roncalli.
La Dott.ssa Marta Roncalli, Psicologa clinica, riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Politerapica è Medicina Vicina. Vicina alla persona nella sua interezza. Ed è vicina perché ritiene che salute sia completo benessere fisico, psichico e sociale. Per questo noi trattiamo il paziente come entità unica, fatta di corpo e di psiche. Lo facciamo con professionisti di alto livello. Sono psicologi, neuropsicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, sessuologi che lavorano insieme tra loro e insieme agli altri professionisti di Politerapica.
Sliste di attesa, con servizi di qualità elevata a prezzi accessibili.
Un vaccino contro il cancro c’è già. E’ quello contro il Papilloma Virus che è causa di quasi il 100% dei casi di cancro alla cervice dell’utero e, in misura minore, di altri tumori maligni. Lo abbiamo detto con chiarezza in occasione del incontro/convegno “Tumori pelvici femminili. La prevenzione è concreta” che abbiamo tenuto il 30 giugno 2023, presso la Sala Olmi della Provincia di Bergamo.
L’evento si è tenuto in presenza e in diretta streaming sui canali social dei promotori dell’iniziativa.
Qui la videoregistrazione integrale dell’incontro:
Un incontro un po’ particolare
Parlavamo di argomenti grossi e complessi.
Da una parte, parlavamo di cancro dell’utero, cancro della cervice e cancro dell’ovaio. Abbiamo raccontato cosa sono queste malattie, a quante donne vengono, come si diagnosticano e come si curano. Dall’altra, parlavamo del fatto che questi tumori, oltre a tutto il peso dal punto di vista fisico, psicologico e sociale, hanno il peso enorme di aggredire la donna in aree che rappresentano la sua identità femminile e la sua capacità di procreare. Dall’altra ancora, abbiamo voluto mettere sul tavolo il tema della prevenzione. Quella primaria e quella secondaria. Con particolare riferimento al vaccino contro l’HPV, il primo vaccino contro il cancro che la scienza ci mette a disposizione.
Temi grossi, dunque, da diversi punti di vista e ognuno con diverse implicazioni. Per questo intorno al tavolo erano in tanti. C’era una ginecologa oncologa, la Dott.ssa Laura Carlini, insieme al Dott. Giuseppe Sampietro del Servizio Epidemiologico di ATS Bergamo. Ma c’erano anche una Psicologa e Psicoterapeuta, la Dott.ssa Valeria Perego, un’Ostetrica Riabilitatrice, la Dott.ssa Marta Guerini. Soprattutto c’erano, il Presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi e la Presidente del Collegio dei Sindaci della Provincia di Bergamo, Marcella Messina. Di non minore importanza, la partecipazione della Presidente della Lilt Bergamo Onlus, Lucia De Ponti e quella di una paziente, Elisa Verzeroli.
Già perché la salute non è un tema solo medico. Riguarda anche le dimensioni psicologiche e relazionali della vita o della malattia. E la salute non è neppure una questione solo sanitaria. Riguarda infatti anche il tessuto sociale e richiede la partecipazione delle amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni per la sua corretta gestione. Soprattutto quando si parla di prevenzione e di presa in carico. Qui, oltre all’impatto che ha sulla comunità la persona malata, c’è il grosso tema della cultura della salute.
Un vaccino contro il cancro c’è già
Un vaccino contro il cancro c’è già, sì. Lo aveva raccontato il Prof. Alberto Mantovani quando è stato a Bergamo in occasione dell’evento di celebrazione dei 90 anni della Lilt Bergamo Onlus. Lo afferma l’Associazione Italiana di Oncologia Medica nella pubblicazione “I numeri del Cancro in Italia – 2022”. Lo abbiamo detto in modo chiaro noi. E’ il vaccino contro il Papillomavirus o HPV.
Il Papillomavirus è responsabile di quasi il 100% dei casi di tumore della cervice dell’utero. Non solo, è responsabile anche di circa il 30% di alcuni tumori maligni della bocca e della gola e, in misura minore, di altri tumori maligni della zona genitale. Il problema non riguarda solo le donne! Da qui l’opportunità che si sottopongano a vaccinazioni uomini e donne. Possibilmente già da prima di iniziare l’attività sessuale.
Contro il cancro della cervice dell’utero abbiamo a disposizione anche potenti armi di prevenzione secondaria, quelle per la diagnosi precoce. Parliamo del Pap test e dell’HPV Pap test. La diagnosi precoce permette di interevenire nelle lesioni pre-cancerose che caratterizzano questo tumore, evitando che evolvano in cancro. Permette anche di intervenire in modo precoce qualora ci si trovasse di fronte a lesioni cancerose, aumentando le possibilità di esito favorevole delle cure e riducendo il loro impatto.
Anche contro il cancro dell’utero, detto anche dell’endometrio, abbiamo armi di prevenzione e di diagnosi precoce. Ha spiegato infatti la Dott.ssa Carlini che diversi studi hanno dimostrato come i corretti stili di vita diminuiscano sensibilmente le possibilità che ci si ammali di questa malattia. Parliamo di sana alimentazione e corretto movimento. E poi ci sono i chiari sintomi che favoriscono la diagnosi precoce. A cominciare dal sanguinamento anomalo. Questo deve essere segnalato subito al medico perché lo valuti nel modo più opportuno.
Anche la visita ginecologica periodica per la prevenzione
Per il cancro dell’ovaio non ci sono veri e propri strumenti di prevenzione. Anche per questa ragione questo cancro è considerato un cancro killer. Quando lo si riconosce, infatti, spesso è già in fase avanzata. C’è però un aiuto concreto: la visita ginecologica periodica. In quella sede infatti si può rilevare la presenza del tumore e agire quindi con rapidità per curarlo.
La visita ginecologica periodica peraltro dovrebbe essere seguita da tutte le donne adulte. Tenere controllato l’apparato genitale (senza però che diventi un chiodo fisso) è importante per la salute della donna. Salute nel senso pieno del termine: fisica, emotiva e relazionale, considerata la delicatezza delle parti che ne sono coinvolte.
E a proposito di vista! L’incontro/convegno “Tumori pelvici femminili. La prevenzione è concreta” ha fatto parte delle iniziative comprese nel 5° appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023. Il progetto è impostato e condotto da sei associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata – Politerapica, appunto! – con l’obiettivo di promuovere la cultura della salute sul territorio. Siamo infatti convinti che da qui si debba partire per favorire prevenzione e diagnosi precoce oltre che la corretta presa in carico delle malattie, soprattutto quelle oncologiche.
Ogni appuntamento del progetto prevede iniziative di informazione e divulgazione. Con esse, vengono messe a disposizione della popolazione prestazioni sanitarie gratuite insieme alla possibilità di colloqui e percorsi di sostegno psicologico, anch’essi gratuiti. Naturalmente, lo abbiamo fatto anche in questa occasione! Abbiamo offerto visite urologiche, ginecologiche e proctologiche insieme a valutazioni ostetriche e, come indicato più sopra, incontri e percorsi gratuiti di sostegno psicologico per pazienti e loro cari.
Lo abbiamo fatto con la collaborazione di ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Bergamo, Politerapica – Terapie della Salute, Fondazione Angelo Custode e Associazione Amici di Gabry.
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Documenti
1. Tumori pelvici femminili – Cancro, presa in carico e prevenzione
2. Tumori pelvici femminili – Prestazioni gratuite
3. Tumori pelvici femminili – Comunicato convegno 30.6.2023
4. Tumori pelvici femminili – Comunicato attività
5. Tumori pelvici – 30.6.2023 – Locandina
Stampa
1. L’Eco di Bergamo – 18.06.2023- Prestazioni per tumori pelvici
2. BergamoNews – 22.06.2023 – Tumori pelvici femminili e attività sul territorio
3. BergamoNews – 22.06.2023 – Humanitas partecipa
4. L’Eco di Bergamo – 25.06.2023 – Annuncio convegno tumori pelvici
5. L’Eco di Bergamo – 25.06.2023 – Humanitas partecipa
6. BergamoNews – 26.06.2023 Tumori pelvici femminili convegno
Televisione
1. Bergamo TV La Salute, 12.6.2023 – La Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa, su tumori ginecologici: https://www.youtube.com/watch?v=v3O3Nrgnsgs&list=PLu2-8BMyaDimrGwIhIPn9HtaNk17o0rJ8&index=3&t=5s
2. Radio Alta. Bergamo TV – 26.6.2023 – Tumori pelvici femminili e prevenzione. Con Pasquale Intini: https://www.youtube.com/watch?v=UHoP0VspFvc&list=PLu2-8BMyaDimrGwIhIPn9HtaNk17o0rJ8&index=3&t=7s
3. Bergamo TG – 30.6.2023 – Tumori pelvici femminili. La prevenzione è concreta. Lucia De Ponti: https://www.youtube.com/watch?v=9SSgLcfTSaU&list=PLu2-8BMyaDimrGwIhIPn9HtaNk17o0rJ8&index=4
Foto dal convegno
Un vaccino contro il cancro c’è già
Un vaccino contro il cancro c’è già
La tempestività riduce i rischi per la prostata. Una valutazione precoce, infatti, permette di decidere nel modo migliore quali trattamenti iniziare e quando. E permette pure di proteggere la vescica. Lo spiega il Dott. Michele Catellani, Urologo in Politerapica. Lo fa con un articolo sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo di domenica 25 giugno.
Lo potete trovare qui: L’Eco di Bergamo – 25.06.2023 – Prostata, Catellani
Mi è venuta la prostata
Spesso si sente dire “mi è venuta la prostata” ma la prostata, in realtà è un organo che tutti gli uomini hanno. Si trova sotto la vescica e serve a produrre il liquido seminale. Come altri organi, anche la prostata può sviluppare delle malattie: ipertrofia prostatica benigna (IPB), prostatite e cancro alla prostata. Comincia così il Dott. Catellani che prosegue poi a descrivere ognuna di queste malattie. Parla delle loro cause e dei loro sintomi. Racconta come si riconoscano e come si curino.
In ognuno dei casi la tempestività riduce i rischi per la prostata e anche per gli altri organi. Come nel caso dell’ipertrofia prostatica benigna. Per comprendere meglio, bisogna dire che le dimensioni della prostata aumentano nel corso del tempo e l’organo, crescendo, comprime l’uretra. Questo è il canale che collega la vescica all’esterno. La compresisone dell’uretra causa un cattivo svuotamento della vercica e questa condizione è la causa dei sintomi. Questi sono aumento della frequenza delle minzioni, getto meno forte, non completo svuotamento della vescica, necessità di doversi alzare diverse volte la notte per urinare e difficoltà a trattenere le urine.
La valutazione urologica precoce, in questo caso, è importante per decidere quale trattamento iniziare e quando proteggere la vescica che compensa le difficoltà nello svuotamento aumentando la forza delle contrazioni. A lungo andare però questo sforzo può portare alterazioni (diverticoli vescicali, iperattività vescicale, etc.) che possono van ificare l’efficacia dei trattamenti.
Anche nel caso della prostatite una rapida diagnosi permette una ripresa più rapida della normalità ed evita guai peggiori. Non è raro, infatti che una prostatite mal curarta si trascini per diversi mesi, compromettendo la qualità di vita dei pazienti.
La tempestività riduce i rischi per la prostata
La tempestività riduce i rischi per la prostata soprattutto quando si parla di tumore. Il cancro alla prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile, circa il 20% di tutti i tumori dell’uomo. Il rischio di morte però è basso soprattutto se si segue il giusto percorso terapeutico. Per questo motivo la prevenzione è fondamentale, come sottolinea il Dott. Michele Catellani.
Oggi le cure non sono solo chirurgiche. Ci sono diversi tipi di trattamento. Ognuno presenta benefici e effetti collaterali. L’urologo sceglerà quello indicato per ogni singola persona in funzione dell’evoluzione della malattia. Tra le tecniche chirurgiche, oggi è disponibile quella robot-assistita. Ha il vantaggio di offrire le stesse capacità di cura della chirurgia tradizionale ma con un accesso mininvasivo. Questo permette di ottenere ottimi risultati sia in termini oncologici (cura della malattia), sia in terminio di recupero funzionale (recupero di incontinenza e potenza sessuale).
Il Dott. Michele Catellani riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.
Politerapica mette a disposizione prestazioni gratuite per prevenire i tumori pelvici e non solo. Infatti si tratta di
- visite specialistiche di prevenzione e diagnosi precoce urologiche, ginecologiche e proctologiche
- incontri e percorsi di sostegno psicologico
- valutazioni ostetriche
Non lo fa da sola. Con lei ci sono ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Bergamo, Fondazione Angelo Custode e Associazione Amici di Gabry. Lo racconta l’Eco di Bergamo.
Qui l’articolo: L’Eco di Bergamo – 18.06.2023- Prestazioni per tumori pelvici
Quando parliamo dei tumori pelvici femminili, parliamo di tumori che rappresentano una condizione pesante sul piano fisico. Ma non è solo questo. L’aggressione colpisce, infatti, una zona simbolo della femminilità e della maternità. Il rischio per la vita arriva da quella parte della donna che dà la vita e che caratterizza il suo essere donna. E anche con questo si deve fare i conti.
Prestazioni gratuite per i tumori pelvici
Le prestazioni gratuite per i tumori pelvici vengono messe a disposzione nell’ambito del 5° appuntamento del progetto «Insieme si può. Insieme funziona – 2023». L’appuntamento è dedicato appunto ai tumori pelvici femminili: utero, cervice dell’utero (collo) e ovaio. Ma anche agli strumenti di prevenzione che abbiamo a disposizione: vaccinazione contro il Papilloma Virus, Pap Test e Hpv Dna Test. Le prestazioni vengono eseguite su prenotazione e fino ad esaurimento delle disponibilità.Per informazioni su come prenotare, si può scrivere a segreteria@insiemefunziona.it.
Il 30 giugno alle ore 18, poi, è in programma un incontro aperto al pubblico presso la Sala Olmi della Provincia di Bergamo. L’incontro sarà in presenza e in diretta streaming su sei canali social.
Qui la locandina dell’evento: Insieme si può – Tumori pelvici – 05.2023
Vaccino contro il cancro
Parlando di tumori ginecologici, dobbiamo dire che disponiamo di armi straordinarie per la prevenzione del cancro del collo dell’utero. Possiamo addirittura dire che, con il vaccino contro l’Hpv, per la prima volta abbiamo una vaccinazione contro il tumore. Il Papillomavirus, infatti, è il principale fattore di rischio per il cancro della cervice e rimane un fattore di rischio importante per diversi altri tumori. Il vaccino contro questo virus, quindi, è un vaccino contro il cancro. Il primo nella storia della lotta contro le malattie oncologiche.
E oltre al vaccino contro l’HPV, per combattere il cancro del collo (o della cervice) dell’utero, abbiamo poi altre due armi, non meno importanti. Sono quelle per la diagnosi precoce: Pap-test e Hpv-Dna Test.
Questa condizione ci permette di guardare con fiducia al presente e soprattutto al futuro. Ma ci impone anche il massimo impegno perché quelle armi siano usate in modo massivo. Serve l’attenzione delle persone. Sta a loro accedere ai programmi di vaccinazione e a quelli di screening. E sta a loro prestare attenzione ai sintomi per favorire diagnosi e cure precoci che salvano la vita. Come nel caso del cancro dell’utero, il cui primo sintomo è rappresentato da perdite anomale. Sono 122.600 le donne che oggi vivono dopo una diagnosi di questo tumore in Italia. Lo possono fare perché è stato possibile un intervento precoce. E se per il cancro all’ovaio non esistono ancora strumenti
di prevenzione, la visita ginecologica periodica può aiutare.
Insieme si può. Insieme funziona
Il progetto “Insieme si può. Insiemefunziona – 2023” è il progetto di promozione della cultura della salute sul territorio bergamasco condotto da Lilt Bergamo, Associazione Cure Palliative, Associazione Italiana Laringectomizzati, Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici di Gabry, Associazione Insieme con il sole dentro e Politerapica – Terapie della Salute
Il 31 maggio è stata la Giornata Mondiale Senza Tabacco. Con questa ricorrenza è coinciso il quarto appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023“. Politerapica è scesa in campo insieme alle altre sei strutture sostenitrici del progetto. L’obiettivo era chiaro: fare promozione della cultura della salute anche su questo tema.
Un tema vitale, posto che 93.000 persone muoiono ogni anno, in Italia, a causa del fumo. Come se ogni giorno, per 365 giorni, precipitasse un aereo con 255 persone a bordo. Senza fare rumore, però. Senza che nessuno se ne accorga.
E non solo a causa del cancro al polmone. Il fumo è responsabile dell’85/90% dei casi di cancro al polmone, questo è certo. Nel 2022 sono stati 43.900 in Italia. Ci sono però molte altre gravi malattie che potremmo evitare se non venissimo a contatto col fumo.
I danni da fumo di tabacco
Guardiamoli un po’ più da vicino i danni del fumo di tabacco. Ci aiuta il Ministero della Salute. Scopriamo così che oltre ad essere un grave fattore di rischio per il cancro al polmone, il fumo da tabacco lo è per molte altre patologie oncologiche: tumori del cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie.
Ma il fumo rappresenta anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche ed è uno dei più importanti fattori di rischio per le patologie cardiovascolari. Il fumo è inoltre un fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione di un precoce danno renale diabetico e per il peggioramento della retinopatia nei giovani soggetti diabetici.
L’esposizione cronica al fumo può anche essere causa di danni sulla sessualità maschile e influire negativamente sull’apparato riproduttivo femminile, provoca menopause più precoci di circa 2 anni rispetto alle non fumatrici in quanto il fumo altera la normale produzione di ormoni sessuali femminili. E potremmo proseguire ancora un po’ con i danni da fumo.
Eppure, il numero di fumatori nel nostro Paese è in aumento!
Giornata Mondiale Senza Tabacco a Bergamo e provincia
Scrivevamo che sono state molte le attività che abbiamo messo in campo, intorno a questa Giornata e nell’ambito del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023”.
Abbiamo iniziato già Venerdì 26 maggio, a Treviglio. Qui abbiamo tenuto l’incontro/convegno aperto “Se cadesse un aereo al giorno. Succede col fumo!”. Eravamo all’Auditorium (ex Canossiane) della Cassa Rurale di Treviglio. Eravamo anche in diretta streaming su sei canali social. Un paio d’ore di chiacchierata per parlare dei danni da fumo, quelli oncologici e non solo, quelli ai polmoni e non solo.
Tra i contributi, quello di un paziente, una psicologa, il Sindaco di Treviglio e la referente per la prevenzione della salute dell’Ufficio Scolastico Territoriale della provincia di Bergamo. Non mancavano esperti in ambito medico e chirurgico.
Qui la videoregistrazione completa dell’incontro
Nel corso della mattina, intanto, avevamo allestito una postazione informativa davanti alle scuole, a Treviglio, in Via Caravaggio. Qui si concentrano quattro Istituti scolastici con 2.000 studenti. All’entrata e all’uscita, agli studenti che fumano è stata fatta una proposta provocatoria: “dammi una sigaretta in cambio di un prodotto da forno sano”. I volontari hanno poi distribuito materiale e sono stati disponibili per approfondimenti.
Mercoledì 31 maggio sul territorio
Per tutta la giornata abbiamo tenuto iniziative sul territorio provinciale. Abbiamo parlato alla gente. Lo abbiamo fatto in modo semplice e allegro. Ancora di più lo abbiamo fatto con gli studenti e i ragazzi nelle scuole e con le persone negli ospedali, nelle case di comunità e nei consultori. Siamo stati nei reparti di Ostetricia e in quelli di Pediatria.
Abbiamo offerto una mela, un fruttino, un braccialetto in cambio di una sigaretta. Contro un prodotto dannoso, offrivamo un prodotto sano o ricco di simbolismo. Alle puerpere e ai bambini abbiamo portato le matite. Quelle matite che scrivono e che però contengono anche semi di una pianta officinale, il basilico, per augurare una vita di aria pulita.
E abbiamo proseguito Sabato 3 giugno a Clusone. Qui i volontari della Delegazione dell’Alta Val Seriana di LILT Bergamo Onlus hanno incontrato un centinaio di ragazzi di 7 classi.
Non eravamo soli
Non abbiamo lavorato da soli. Insieme a noi, alle nostre persone e ai nostri volontari, hanno partecipato in tanti. Con entusiasmo e con serietà. Medici e professionisti sanitari dell’ASST Bergamo Est, dell’ASST Papa Giovanni XXIII e di Humanitas Gavazzeni. Studenti dei corsi di laurea per le professioni sanitarie.
A Seriate, la Direzione Strategica dell’ASST ha voluto tenere un evento nella hall dell’ospedale per presentare la Giornata e le nostre iniziative. Con il Direttore Generale, il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo dell’Azienda, c’era il Presidente della Conferenza dei Sindaci Bergamo Est.
Soprattutto, con noi c’è stata la stampa, a cominciare dalle testate giornalistiche e televisive del gruppo Sesaab. Quello de l’Eco di Bergamo, di Bergamo TV e di Radio Alta, per intenderci. E poi, Corriere della Sera, Bergamo News e Antenna 2.
Giornata Mondiale Senza Tabacco e prestazioni gratuite
Come sempre, anche per la Giornata Mondiale Senza Tabacco, abbiamo messo a disposizione del territorio prestazioni sanitarie gratuite. Visite specialistiche gratuite per bocca, collo e gola e per lo screening del cancro al polmone. Incontri e percorsi gratuiti di sostegno psicologico. E mai come in questa circostanza gli interventi psicologici erano appropriati.
Lo hanno dimostrato i dati della ricerca di SWG per LILT sulla situazione del fumo in provincia di Bergamo pubblicata in occasione della Giornata. L’Eco di Bergamo vi ha dato notevole risalto con due pagine intere in apertura della cronaca della Città e un forte richiamo al centro della prima pagina del giornale.
Il 9% dei fumatori ha iniziato prima dei 14 anni. Il 22% tra i 15 e i 16. Il 16% tra i 16 e i 17 anni. Quasi la metà dei fumatori ha iniziato prima dei 18 anni. In età scolare. E un fumatore spende in media 1.380 € all’anno, appunto per fumare. Con un problema di dipendenza.
Siamo di fronte ad un problema culturale, sociale, educativo. Ne siamo coinvolti tutti. Scuola, famiglie, educatori sono in prima linea. Con loro le amministrazioni pubbliche e le Istituzioni. Gli psicologi possono aiutarci. A capire. Ad agire. Nel modo corretto.
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Giornata Mondiale Senza Tabacco – Documenti
1. GMST 2023 – Il fumo e si suoi danni
2. GMST 2023 – Le attività a Bergamo e provincia
3. GMST 2023 – Prestazioni gratuite
4. GMST 2023 – Comunicato convegno 26.5.2023
5. GMST 2023 – Locandina convegno 26.5.2023
Giornata Mondiale Senza Tabacco – Stampa
1. L’Eco di Bergamo – 21.05.2023 – Attiività GMST
2. Bergamo News – 24.05.2023 – Se cadesse un aereo al giorno
3. L’Eco di Bergamo – 25.05,2023 – Incontro convegno GMST
4. Corriere della Sera – 26.05.2023 – Incontro GMST
5. L’Eco di Bergamo – 26.05.2023 – GMST all’HPGXXIII
6. L’Eco di Bergamo – 31.05.2023 – Ricerca SWG per LILT su fumo
Video
Foto dal convegno
Foto dal territorio
Pertanto
Quindi
Dunque
Infatti
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Infatti
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Infatti
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