Conosciamo le varici con il prezioso contributo del Dott. Davide Foresti, Chirurgo vascolare in Politerapica (e non solo). Su questa malattia, la Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo ha pubblicato un ampio articolo curato, appunto, dal Dott. Foresti.
Lo trovate qui: L’Eco di Bergamo – 28.05.2023 – Varici, Foresti – Def
Conosciamo dunque le varici con il Dott. Foresti
Ci accompagna un passo dopo l’altro a conoscere le varici, il Dott. Foresti. E comincia dicendoci che queste sono una delle malattie che fanno parte dell’insufficienza venosa cronica. Parliamo delle varici agli arti inferiori e, in particolare, a carico delle vene safene. Colpiscono il 35-40% della popolazione soprattutto femminile. La percentruale può poi superare il 40% nelle donne oltre i 50 anni.
Poi entra un po’ più nell’argomento e spiega che le varici possono essere definite come una dilatazione permanente di una vena. La vena assume anche un decorso tortuoso e le sue pareti subiscono un’alterazione associata ad infiammazione. Le cause di questa malattia sono soprattutto genetiche e quindi la familiarità è un elemento da tenere in considerazione. Possono però essere anche favorite da attività lavorativa sedentaria, assetto ormonale (sono note le varici successive alla gravidanza), sovrappeso e fumo.
Le varici potrebbero essere anche conseguenza di altre patologie come la trombosi venosa profonda e la malformazione arteovenosa (questa è la più rara). Lo specialista, in fase di diagnosi, dovrà distinguere tra le diverse cause perché ognuna avrà un diverso percorso terapeutico.
Il ruolo dell’ecocolordoppler
Il problema è quasi sempre solo estetico, prosegue il Dott. Foresti. A volte però si manifesta anche con sintomi lievi e meno lievi fino a condizioni che possono procurare problemi anche seri. Si comincia con pesantezza, edema, gonfiore. Nei casi più importanti, possono presentarsi anche formicolii e crampi notturni. Ci sono poi anche possibili complicanze. Queste possono essere flebite, nel 3% dei casi, emorragie o ulcerazioni, entrambe in circa l’1%.
Per la diagnosi è importante l’esame con ecocolordoppler. Questo strumento permette di comprendere in modo corretto la causa delle varici e
quindi il miglior trattamento terapeutico. L’ecocolordoppler diventa poi indispensabile allo specialista per impostare l’adeguato approccio chirurgico. Il Doppler, infatti, è uno strumento che permette di valutare in modo rapido, efficace e riproducibile la emodinamica delle vene superficiali e scegliere il trattamento più idoneo e mirato.
Ogni chirurgo vascolare deve quindi essere anche un abile ecografista e deve eseguire sempre in prima persona questo esame insieme alla diagnosi e alla pianificazione dell’intervento.
Terapia medica e chirurgica
La prima cura per le varici è quella medica. La chirurgia viene riservata ai casi in cui si presentino le complicanze o quando i sintomi non diminuiscono con la terapia medica. L’approccio chirurgico può essere di due tipi: conservativo o ablativo. È ablativo quando si asporta la vena o quando la si oblitera (la si chiude). È invece conservativo quando si preserva il patrimonio venoso.
Nella terapia chirurgica si aprono oggi nuovi scenari con grandi vantaggi per il paziente, precisa Davide Foresti. L’innovazione principale negli ultimi anni è rappresentata dalle tecniche endovascolari di chiusura meccanica e chimica di segmenti delle safene. Sono tecniche che rivoluzionano il tradizionale approccio sclerosante e rispetto a questa migliorano molto gli effetti a lungo termine.
La Dott.ssa Diana Prada spiega cosa sia il bonus psicologo 2023 e chi lo può richiedere. Lo fa in modo chiaro sulla rivista Bergamo Salute, insieme al Dott. Andrea Poerio.
Qui l’articolo completo: Bergamo Salute – 27.04.2023 – Bonus Psicologo, Diana Prada – Def
La Dott.ssa Prada è Psicologa e Psicoterapeuta. Da diverso tempo collabora con Politerapica e svolge attività professionale sul territorio di Bergamo. Nel 2022 ha assunto anche l’incarico di referente territoriale per Bergamo e provincia dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. E’ in questa veste che cura l’articolo.
Una grossa novità
La manovra del Governo del 2023 ha reso permanente il Bonus Psicologo. Questo strumento diventa così un sostegno strutturale per i cittadini che ne faranno richiesta. Inoltre, l’importo massimo è stato innalzato a 1.500 Euro all’anno. Nel 2022 era di 600 Euro.
Siamo di fronte ad un segnale forte in un momento in cui il nostro Paese sta affrontando alcune crisi che rischiano di mettere in difficoltà i cittadini, soprattutto i più deboli. A cominciare dalla crisi energetica e dall’aumento di prezzi. Allo stesso tempo, però, l’importo complessivo stanziato per questo servizio è molto diminuito rispetto allo scorso anno. Per questo motivo, potrebbe ridursi il numero di persone che ne potranno beneficiare.
Bonus psicologo 2023. Chi può accedere
Possono accedere al Bonus Psicologo 2023 tutte le persone che si trovano in una condizione di stress, ansia, depressione o fragilità e che possano beneficiare di un percorso psicoterapeutico. Lo possono richiedere le persone fisiche con un reddito inferiore ai 50.000 Euro all’anno. La richiesta può essere fatta da più persone dello stesso nucleo familiare.
I criteri per l’assegnazione comprendono il reddito e l’oordine di arrivo delle richieste. Parliamo insomma di una graduatoria. Una volta assegnato, il bonus deve essere utilizzato entro 180 giorni. E lo si può fare rivolgendosi a psicoterapeuti che hanno comunicato la propria volontà di aderire all’iniziativa. Al momento sono già 27.000 ma le liste sono in continuo agiornamento. Non dovrebbe essere quindi difficile per chi fosse interessato, trovare un professionista cui potersi rivolgere.
Anche in Politerapica! Presso la nostra struttura infatti sono diversi i professionisti disponibili per fornire prestazioni coperte dal Bonus Psicologo.
Stiamo lavorando contro il Melanoma a Bergamo e provincia. Lo stiamo facendo con grande impegno, noi di Politerapica insieme alle associazioni che partecipano al progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023.
Lo si è visto, per esempio, nell’incontro/convegno del 5 maggio 2023. Lo abbiamo tenuto all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il pubblico poteva partecipare in presenza ma anche in diretta streaming. E’ durato un piao d’ore. Sono state due ore intense, ricche, serene, vivavci e pure allegre. Sì, siamo riusciti a trattare con leggerezza un tema pesante, senza però rinunciare alla serietà dei contenuti.
Lo abbiamo titolato Attenti al Melanoma! Ne va della pelle.
Qui la videoregistrazione integrale dell’evento:
Vi suggeriamo di guardarla, se già non l’avete fatto. I contenuti sono stati davvero di notevole livello. Tutti e da tutti i punti di vista.
Abbiamo parlato delle nuove frontiere della medicina contro il Melanoma. Siamo infatti di fronte a cambiamenti epocali, oggi si parla già di medicina preventiva. Abbiamo parlato di prevenzione e la diagnosi precoce: come quando, perché e soprattutto già da bambini. E poi abbiamo sentito che la chirurgia non lavora più da sola ma è parte di un lavoro di gruppo intorno al cancro. Un cancro insidioso ma che oggi sta diventando cronico!
E poi abbiamo detto dell’attività fisica che oggi è parte delle terapie e deve essere somministrata come terapia. Molta attenzione abbiamo dedicato alle cicfatrici. Le cicatrici della pelle che si possono curare con la chirurgia plastica. E quelle dell’anima che rimangono e con le quali bisogna fare i conti. Le ferite nella carne e quelle nella comunità.
Questo e molto di più, in due ore serene, davvero serene. Con una grande partecipazione di pubblico. E con relatori straordinari. Tutti.
Stiamo lavorando contro il Melanoma
Stiamo lavorando contro il Melanoma e l’attività è intensa. E’ in corso la mostra itinerante “Ferite di Luce”. Sono state messe a disposizione della popolazione visite gratuite e incontri e percorsi gratuiti di sostegno psicologico per chi il cancro ce lo ha addosso e per chi vive vicino a chi ne è colpito. Sono in programma incontri pubblici e postazioni informative in diverse sedi sul territorio provinciale di Bergamo.
E stiamo incontrando grande attenzione da parte della stampa e degli abitanti della provincia.
Documenti
1. Melanoma – Presentazione e attività sul territorio
2. Melanoma – Convegno 5.5.2023
3. Melanoma – Sintesi dei lavori
4. Melanoma – Comunicato stampa
Stampa
1.L’Eco di Bergamo – 30.04.2023 – Convegno Melanoma 5.5.2023 – Def
2. Bergamonews – 30.04.2023 – Convegno Melanoma 5.5.2023
3. L’Eco di Bergamo – 16.04.2023 – Melanoma. Attività sul territorio – Def
4. ecodibergamo.it – 17.4.2023 – Melanoma, Attività sul territorio – Def
5. L’Eco di Bergamo – 04.05.2023 – Mostra Ferite di luce a Calcinate – Def
6. L’Eco di Bergamo – 09.05.2023 – Ferite di Luce a Scanzorosciate – Def
Video
Foto
Stiamo lavorando contro il Melanoma
Pertanto
Peraltro
Infatti
Stiamo lavorando contro il Melanoma
Pertanto
Quindi
Stiamo lavorando contro il Melanoma
Dunque
Infatti
Pertanto
Peraltro
Quindi
Quando la cuffia dei rotatori si infiamma e in alcuni casi si lesiona sono molti i problemi per la spalla. Lo racconta in modo chiaro il Dott. Pietro Agostini, Medico Fisiatra in Politerapica. Lo fa su l’Eco di Bergamo, nella sua prestigiosa Pagina della Salute.
Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 30.04.2023 – Lesione cuffia rotatori, Agostini – Def
La cuffia si infiamma e sono problemi per la spalla
I dolori alla spalla sono piuttosto comuni; circa 3 persone su 10, tra gli adulti, ne soffrono almeno una volta. La spalla congelata e le lesioni della cuffia dei rotatori rappresentano i disturbi più diffusi ra le persone di mezz’età e e le persone anziane.
Quando la spalla fa male, dice il Dott. Agostini, siamo spesso di fronte a un’infiammazione della cuffia dei rotatori. Si chiama così l’insieme di muscoli e rispettivi tendini dell’articolazione della spalla. Sono il sovraspinato, l’infraspinato, il piccolo rotondo e il sottoscapolare. Questi lavorano in sinergia con i muscoli del braccio e, in particolare, del muscolo capolungo del bicipite. E’ chiamata cuffia perché i suoi tendini formano una vera e propria cuffia intorno alla testa dell’omero per proteggere l’intera articolazione.
La sua infiammazione procura un dolore che può togliere il sonno e limitazioni funzionali che incidono sulla vita di tutti i giorni e può essere causa di ulteriori problemi.
La spalla è un’articolazione libera
Possiamo dire che la spalla sia l’articolazione più libera del corpo umano. Nessun’altra permette lo stesso numero di movimenti e la loro ampiezza. Questo è dovuto al fatto che si tratta di un’articolazione instabile. La scapola che è il suo osso principale si articola, da na parte, all’omero e quindi al braccio e, dall’altra, alla clavicola. Rimane però solo appoggiata alla cassa toracica. La sua stabilità dipende dai muscoli della spalla che svolgono, per questo, un lavoro notevole e continuo.
Traumi, carichi sbagliati, movimenti scorretti e ripetuti nel tempo sono tra le cause di sollecitazioni eccessive dei tendini della cuffia. Le conseguenze possono essere stiramenti, strappi e piccole lesioni (anche fino a 1,5 cm) dei suoi muscoli e del muscolo capolungo del bicipite che diventano poi causa di infiammazione e non solo.
Il primo sintomo è il dolore. Ci sono poi le limitazioni funzionali. Si fa fatica a mettersi la giacca o a prendere qualcosa in alto. Se non si agisce subito, la situazione può peggiorare e si può arrivare alla sindrome da conflietto e alla “spalla congelata”. Si definisce così quella condizione nella quale non si riesce quasi piàù a muovere la spalla.
Descrive bene i sintomi, il Dott. Agostini, e spiega poi ancora molto bene quali siano le cure. Ce ne sono diverse. Combinano farmaci, massaggi terapeutici e fisioterapia. Senza dimenticare le terapie fisiche, in particolare tecar e ultrasuoni ma anche laser e onde d’urto.
Ci sono buone possibilità di curare questa patologia così dolorosa e così invalidante. Ripristinando i rapporti articolari corretti e permettendo così di riprendere i normali movimenti del braccio.
Il Dott. Pietro Agostini è specialista di Medicina Fisica e Riabilitativa – Fisiatria. Visita in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica a Bergamo si è appena conlcusa. Politerapica e le altre strutture che compongono il progetto Insieme si può. Insieme funziona 2023 vi hanno preso parte in modo attivo. E’ stata piuttosto impegnativa ma ci siamo anche divertiti. Lo potete vedere nelle foto che trovate qui sotto.
Perché non è stata solo “una settimana” a Bergamo e provincia ma un mese di lavoro intenso, sul territorio e tra le persone, per parlare di cancro e, in particolare, di cancro del colon retto e delle notevoli possibilità che abbiamo per batterlo. A cominciare da prevenzione e diagnosi precoce che sono soprattutto nelle nostre mani. Senza comunque trascurare i passi da gigante che medicina e scienza hanno fatto negli ultimi vent’anni.
Cancro del colon retto
Ci siamo concentrati sul cancro del colon retto. Questo è il secondo cancro per diffusione in Italia e rimane ancora una delle principali cause di morte per tumore. E parliamo di un cancro che oltretutto, per essere curato, richiede spesso interventi pesanti e coseguenze, a volte, altrettanto pesanti. Con grande sofferenza anche psicologica per chi ne è colpito e per chi vive intorno a lui.
Eppure, risulta ormai chiaro che il principale fattore di rischio per questo cancro sta proprio negli scorretti stili di vita: alimentazione scorretta, scarso o inadeguato movimento, fumo, eccessivo consumo di alcol. Tutte condizioni che quindi possiamo controllare senza fatica e che risultano sane per una vita sana e per la prevenzione di molte altre malattie.
La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è un’iniziativa di Lilt e Lilt Bergamo Onlus ha deciso, quest’anno, di dedicarla a questo grave tumore e inserirla nel progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023 di cui è promotrice insieme a altre cinque associazioni impegnate in oncologia e a una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale. Insieme per condividere risorse ed energie.
Incontri, visite specialistiche, postazioni informative e molto altro
Per raccontare che la prevenzione e la diagnosi precoce sono possibili, sono efficaci e le possiamo usare come armi potenti contro il cancro abbiamo quindi messo in campo
- Incontro/convegno Cancro del colon retto. Quando batterlo dipende da noi
- in presenza e in diretta streaming, il 24 marzo 2023, dal Teatro Aurora di Seriate
- due ore serene ma serie tra esperti e tra esperti e pubblico
- con il contributo, tra gli altri, di una paziente, una psicologa e un pubblico amministratore, oltre che di specialisti
- perché il cancro non è un problema solo medico e neppure solo sanitario
- 11 postazioni informative
- 18.03.2023 – Cenate Sotto, Piazza Chiesa
- 20/24.03.2023 – Trescore Balneario, Ambulatorio LILT Bergamo Onlus
- 20/24.03.2023 – Bianzano, Piazza Chiesa
- 20/24.03.2023 – Verdello, Ambulatorio LILT Bergamo Onlus
- 20.3.2023 – ASST Papa Giovanni XXIII, Ospedale Papa Giovanni XXIII
- 21.3.2023 – ASST Papa Giovanni XXIII, Casa di Comunità – Borgo Palazzo
- 22.3.2023 – Humanitas Gavazzeni, Ospedale Humanitas Gavazzeni
- 23.3.2023 – ATS Bergamo, Sede di Via Gallicciolli, 4
- 27.3.20023 – ASST Bergamo Est, Ospedale di Seriate
- 28.3.20023 – ASST Bergamo Est, Casa di Comunità Gazzaniga
- 29.3.2023 – ASST Bergamo Est, Casa di Comunità CalcinatePresso ogni sede, i volontari hanno distribuito materiale informativo e fornito informazioni ai cittadini. E hanno anche distribuito confezioni di olio extra vergine di oliva che è da sempre il simbolo della “settimana”, essendo uno dei prodotti più tipici della dieta mediterranea
- 107 prestazioni medico-sanitarie gratuite
in 10 sedi distribuite sul territorio provinciale
- visite specialistiche di prevenzione e diagnosi precoce
- incontri di sostegno psicologico
- percorsi di accompagnamento psicologico
- con la collaborazione di
- Associazione Amici di Gabry
- ASST Bergamo Est
- Fondazione Angelo Custode
- Humanitas Bergamo
- Politerapica – Terapie della Salute
Anche ai giovani
Non ci siamo però limitati a raccontare la salute agli adulti. Lo abbiamo fatto anche ai giovani, i ragazzi delle scuole superiori. Pensiamo infatti che la salute debba essere curata prima che la si perda. E questo deve cominciare da piccoli. E quindi nella Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica a Bergamo abbiamo inserito anche delle iniziative rivolte agli adulti di domani
- Passeggiata della Salute a Clusone
organizzata dalla Delegazione Lilt dell’Alta Val Seriana- giovedì 30 marzo 2023
- con 110 studenti, 10 docenti con 1 dirigente scolastica, 2 scuole superiori, 7 classi
- per 4 tappe, 12.137 passi e poco meno di 10 chilometri
- insieme a 1 testimonial di eccezione e 5 sponsor locali
- Lezione agli studenti dell’Istituto Superiore Federico di Trescore Balneario
organizzato dalla Delegazione Lilt di Trescore Balneario- mercoledì 5 marzo 2023
- con 20 studenti e 1 docente
- per 2 ore, in aula con 3 nostri volontari
Lo sostiene anche il Prof. Silvio Garattini. Lui dice che si dovrebbe insegnare nelle scuole la cultura della salute e quella della prevenzione e che, anzi, questa dovrebbe essere materia di studio. Noi non sappiamo se ci arriveremo ma intanto ci diamo da fare nel nostro piccolo.
Notevole l’attenzione mediatica
Come scrivevamo più sopra, abbiamo sostenuto un grande sforzo. Questo ci è costato molto in termini di energie ma che ci ha dato tanto in termini di soddisfazione. E non è passato inosservato. Anche perché tutti noi ne abbiamo dato notevole risalto sulle pagine social e sui canali YouTube con una intensa attività di comunicazione. E anche questo, peraltro, ha fatto parte dell’attività.
Non siamo stati però i soli a comunicare. Anche stampa e televisione infatti hanno prestato molta attenzione a quello che abbiamo fatto. Crediamo che questo sia susccesso perché il tema è importante ma anche perché pure la numerosità e pervasività delle azioni che avevamo messo in campo sono state importanti. E infatti sono state seguite e raccontate
- sulla stampa
1. L’Eco di Bergamo – 19.2.2023 – Screening oncologici – Def
2. L’Eco di Bergamo – 04.03.2023 – Iniziative su cancro colon-retto – Def
3. L’Eco di Bergamo – 12.3.2023 – Prevenzione cancro colon-retto, Gaffuri – Def
4. L’Eco di Bergamo – 19.03.2023 – Pagina della Salute, Convegno Colon-retto – Def
5. L’Eco di Bergamo – 24.03.2023 – Convegno cancro colon-retto – Def
6. Clusone_ 100 studenti in cammino con la Lilt – Valseriana News – Def
7. ecodibergamo.it – 01.04.2023 – Passeggiata della Salute, Clusone – Compressed
8. L’Eco di Bergamo – 02.04.2023 – XII Passeggiata della Salute a Clusone – Def - in radio e televisione
Bergamo TG – 14.03.2023 – Incontro/Convegno “Cancro del colon-retto”. Seriate, 24.3.2023
Radio Alta. Bergamo TV – 20.3.2023 – Appuntamento cancro colon retto
Antenna 2 Tg – 30.03.2023 – Passeggiata della Salute con Lilt Val Seriana
La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica
La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è un appuntamento fisso per la Lilt – Lega Italiana per La Lotta contro i Tumori da quando è stata istituita, nel 2001, con Decreto del Presidente del Consiglio. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione di quest’anno, con il Presidente nazionale di Lilt, Dott. Francesco Schittulli. Sue le parole: “Incoraggiare stili di vita corretti è l’impegno comune che rilanciamo oggi perché una corretta prevenzione primaria può evitare l’insorgenza di circa 90mila nuovi casi di cancro ogni anno”.
E in occasione della “Settimana”, come ogni anno, anche quest’anno Lilt ha preparato un libretto ricco di informazioni utili per capire e agire. Lo potete scaricare qui: https://www.lilt.it/pubblicazioni/opuscoli-per-la-prevenzione/15286/opuscolo-snpo-2023
Già! Possiamo prevenire circa 90.000 nuovi casi di cancro. Lo possiamo fare e dipende da noi. Lo dobbiamo sapere e dobbiamo sapere come farlo. Questo è l’impegno anche di Lilt Bergamo Onlus, attiva da oltre novantanni nella nostra provincia. Qui l’associazione lavora con straordinaria energia per promuovere la cultura della salute tra la popolazione. Da due anni lo fa promuovendo da protagonista il progetto Insieme si può. Insieme funziona. Perchè, come si diceva una volta, l’unione fa la forza.
Insieme si può. Insieme funziona
Questo è un progetto che ha un obiettivo ambizioso. Si tratta infatti di promuovere la cultura della salute sul territorio, tra i cittadini. Noi siamo convinti che proprio la cultura della salute possa favorire la prevenzione e la diagnosi precoce, le armi più potenti di cui disponiamo contro il cancro e non solo.
Tanti hanno voluto raccogliersi intorno a questo progetto e al suo nucleo. Sono ATS, ASST, Amministrazioni pubbliche, Aziende sanitarie pubbliche, private e private convenzionate, Enti non direttamente convolti nella salute, CSV, per citarne alcuni.
Eravamo partiti nel 2022 e proseguiamo nel 2023. Lo facciamo con l’entusiasmo di allora e con l’esperienza maturata nel frattempo.
Noi siamo
- ACP – Associazione Cure Palliative
- AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- Associazione Amici di Gabry – Cancro al seno
- Insieme con il Sole dentro – Melanoma e cancro della pelle
- LILT Bergamo Onlus – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
- Politerapica – Terapie della Salute
E con noi ci sono
– ATS Bergamo
– ASST Bergamo Est
– ASST Papa Giovanni XXIII
– Humanitas Gavazzeni
– Fondazione Angelo Custode
– Provincia di Bergamo
– Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
– Ambito Territoriale di Seriate
– Comune di Bergamo
– Città di Seriate
– CSV Bergamo
che ci hanno concesso il loro patrocinio e il loro sostegno
E con la collaborazione di
– Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
– Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo
Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica a Bergamo – Postazioni
Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica a Bergamo – Passeggiata della Salute
Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica – Lilt in Rai con ASST BG Est
Pertanto
Peraltro
Peraltro
Peraltro
Quindi
Pertanto
Quindi
Pertanto
Possiamo battere il cancro del colon retto. Abbiamo potenti strumenti per farlo anche se siamo di fronte al secondo tumore in Italia. Il cancro che è ancora una delle cause di morte maggiori in ambito oncologico. Quello che quando si prende in fase avanzata, necessita di interventi chirurgici pesanti.
Lo abbiamo voluto raccontare in modo serio ma sereno perché il nostro obiettivo non è quello di spaventare. E’ invece quello di spiegare alle persone di cosa stiamo parlando e quello che possiamo fare. E siccome quello che possiamo fare è tanto, ci siamo concentrati in particolare su questo.
Lo abbiamo fatto con una serie di iniziative che abbiamo tenuto sul territorio in occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica insieme a LILT Bergamo Onlus e agli amici del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023. E la prima di queste iniziative è stata quella di un incontro-convegno in presenza e in diretta streaming dal Teatro Aurora di Seriate, il 24 marzo 2023.
E qui trovate la videoregistrazione dell’incontro
Sì, possiamo battere il cancro del colon retto
La medicina e la chirurgia hanno fatto passi da gigante e oggi abbiamo cure molto più efficaci di quelle che avevamo solo una ventina di anni fa. Le armi più efficaci di cui disponiamo, però, rimangono quelle della prevenzione e della diagnosi precoce. Sì, perché quelle armi ci sono e funzionano molto bene. Lo dice l’Associazione Italiana di Oncologia Medica nel suo rapporto sui numeri del cancro, in Italia, nel 2022. Il principale fattore di rischio dei tumori del colon retto è quello degli scorretti stili di vita. E qui intendiamo alimentazione scorretta, movimento scorretto e abitudini scorrette come quella del fumo o dell’eccessivo consumo di alcol.
Possiamo prevenire il cancro del colon retto. Possiamo evitare che ci venga. E dipende solo da noi. Poi c’è la diagnosi precoce per la quale il Sistema Sanitario ci mette a disposzione uno strumento che funziona molto bene e che non ci costa nulla. Quello della ricerca del sangue occulto nelle feci.
Perché quasi sempre il cancro del colon retto non si manifesta subito nella sua forma maligna. Si presenta con formazioni precancerose nel basso intestino. La ricerca del sangue occulto permette di intercettarle per toglierle e evitare che il cancro diventi cancro. E anche qui, dipende da noi. Siamo noi che dobbiamo decidere di aderire alla proposta di screening che ci arriva a casa dal Sistema Sanitario.
Lo abbiamo raccontato
Lo abbiamo raccontato in modo serio ma sereno, dicevamo, in occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica 2023. Intorno a questo momento abbiamo organizzato il secondo appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2023”. Questo è il progetto che stiamo realizzando per promuovere la cultura della salute sul territorio tra la gente. E, con essa, quindi, comportamenti sani e orientati al benessere a cominciare da quelli che favoriscono la prevenzione e la diagnosi precoce.
Noi siamo
– ACP – Associazione Cure Palliative
– AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
– AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
– Associazione Amici di Gabry – Cancro al seno
– Insieme con il Sole dentro – Melanoma e cancro della pelle
– LILT Bergamo Onlus – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
– Politerapica – Terapie della Salute
Un progetto importante a cui enti importanti hanno concesso il loro patrocinio:
– ATS Bergamo
– ASST Bergamo Est
– ASST Papa Giovanni XXIII
– Humanitas Gavazzeni
– Fondazione Angelo Custode
– Provincia di Bergamo
– Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
– Ambito Territoriale di Seriate
– Comune di Bergamo
– Città di Seriate
– CSV Bergamo
Senza contare la collaborazione che hanno poi voluto assicurare:
– Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
– Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo
Possiamo battere il cancro del colon retto
L’incontro è durato un paio di ore, come sempre. Abbiamo sofferto un po’ per qualche problema tecnico ma crediamo di essere riusciti a raccontare e spiegare. L’argomento era molto importante e, come sempre in queste occasioni, anche questa volta, la stampa ha dato molto risalto al lavoro.
Documenti
1. Cancro del colon-retto – Presentazione – 03.03.2023
2. Cancro del colon-retto – Prestazioni e attività sul territorio – Comunicato
3. Cancro del colon-retto – Comunicato
4. Cancro del colon-retto – Convegno 24.3.2023
5. Cancro del colon-retto – Marzo Aprile 2023 – Attività
6. Cancro Colon Retto – 2023.02 – locandina
Stampa
1. L’Eco di Bergamo – 19.2.2023 – Screening oncologici – Def
2. L’Eco di Bergamo – 04.03.2023 – Iniziative su cancro colon-retto – Def
3. L’Eco di Bergamo – 12.3.2023 – Prevenzione cancro colon-retto, Gaffuri – Def
4. L’Eco di Bergamo – 19.03.2023 – Pagina della Salute, Convegno Colon-retto – Def
5. L’Eco di Bergamo – 24.03.2023 – Convegno cancro colon-retto – Def
6. Clusone_ 100 studenti in cammino con la Lilt – Valseriana News – Def
7. ecodibergamo.it – 01.04.2023 – Passeggiata della Salute, Clusone – Compressed
8. L’Eco di Bergamo – 02.04.2023 – XII Passeggiata della Salute a Clusone – Def
Video
A questo link è disponibile una Playlist con diversi contributi video: https://www.youtube.com/playlist?list=PLu2-8BMyaDinW_5eJbaO8FcqhvGCt3Bap:
– videoregistrazione integrale del convegno del 24.3.2023
– sigla di apertura
– servizio TG Bergamo TV – 14.3.2023
– intervento a Colazione con Radio Alta/Bergamo TV – servizio TG Antenna 2 – 20.3.2023
– serizio TG Antenna 2 – 30.3.2023
Foto
pertanto
quindi
infatti
peraltro
dunque
pertanto
quindi
infatti
peraltro
dunque
La Dott.ssa Francesca Lancini spiega la scoliosi negli adulti sull’Eco di Bergamo. Lo fa con un bell’articolo nel quale la descrive in modo chiaro e prova a rispondere così a diverse domande. Cos’è la scoliosi nell’adulto oltre che nel ragazzo? Perché è un grosso problema? Come si manifesta? Quali sono i gravi disturbi che procura? Come si cura?
Lo potete leggere qui: L’Eco di Bergamo – 26.03.2023 – Scoliosi, Lancini
Dal 1° gennaio di quest’anno, la Dott.ssa Lancini collabora con Politerapica. E’ specialista in Fisiatria. Quella specialità medica che si occupa della salute di ossa, articolazioni e muscoli da un punto di vista medico e non chirurgico.
In particolare, la Dott.ssa Lancini è una nota esperta di scoliosi. Se ne occupa da sempre. Sia che riguardi bambini e ragazzi, sia che riguardi gli adulti. E anche da noi si occupa di scoliosi. Nella nostra struttura, non si limita infatti a visitare ma prende in carico i suoi pazienti e li segue in tutto il percorso di cura.
Da gennaio è con noi e già contribuisce al nostro impegno per promuovere la cultura della salute sul territorio. Questa volta con l’articolo sulla scoliosi elo fa perché si parla molto spesso di quella nei bambini e nei ragazzi ma loto di rado di quella in età più avanzata. Che pure c’è e procura problemi seri.
La Dott.ssa Lancini spiega la scoliosi negli adulti
La Dott.ssa Lancini comincia col dire che la scoliosi idiopatica è una deformazione tridimesionale della colonna vertebrale. La colonna presenta così una o più curve laterali che sono composte da vertebre ruotate sul loro asse. Di norma, viene diagnosticata e curata nell’età della crescita, nella quale può evolvere in modo rapido. Ne soffrono in tanti e può provocare molti problemi.
Questa patologia spesso permane anche in età adulta. Eppure, al termine della crescita, viene di solito ignorata e rimane come un ricordo dell’età adolescenziale. In realtà, nell’adulto la scoliosi idiopatica non è stabilizzata ma progredisce lentamente. Sono diversi i fattori che favoriscono il peggioramento e questo non dovrebbe essere mai sottovalutato.
Dolore e non solo
Il primo sintomo che riporta l’attenzione del paziente e del medico sulla persistenza della scoliosi in età adulta è il dolore. Può manifestarsi prima, a causa di attività lavorative manuali e pesanti, oppure più avanti per l’aggravamento della deformità scoliotica. Nell’adulto il dolore acuto o subacuto è spesso provocato dalla precoce degenerazione dei dischi intervertebrali. In età più avanzata invece il dolore può divenire cronico e invalidante. Questo succede a causa della riduzione del diametro del canale spinale e dei forami intervertebrali o a causa dello scivolamento laterale di una o più vertebre.
Il dolore, precisa la Dott.ssa Lancini, è sempre associato allo squilibrio posturale del tronco che si aggrava quando peggiorano le curve dorsale e lombare e quando si riduce la lordosi lombare. A questi sintomi possono associarsi debolezza degli arti inferiori e claudicatio neurogena intermittente. Anche queste sono dovute al restringimento del canale spinale e dei forami intervertebrali. Se coesiste osteoporosi, i corpi vertebrali possono cedere in modo asimmetrico aggravando la curva scoliotica.
La progressione della patologia provoca marcata difficoltà a mantenere la stazione eretta, ridotte reazioni di equilibrio e progressiva diminuzione del cammino. La scoliosi idiopatica dell’adulto, caratterizzata da sviluppo molto lento, accelera la sua evolutività quando la curva scoliotica diviene instabile per la deformazione delle vertebre e dei dischi intervertebrali e per la perdita della lordosi lombare.
Racconta ancora molto la Dott.ssa Lancini
Racconta ancora molto la Dott.ssa Lancini sulla scoliosi nell’adulto. Come si arriva alla diagnosi e come si cura. In particolare, facendo riferimento ai gradi delle curve scoliotiche che si misurano secondo la scala di Cobb.
Vale la pena di leggerlo tutto l’articolo. Mettendoci un po’ di attenzione ma senza essere costretti a fare troppa fatica. E se qualcosa non fosse del tutto chiaro e se nascesse qualche dubbio sulla propria condizione o su quella di qualche familiare, si può sempre ricorrere alla Dott.ssa Lancini che riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e per appuntamenti, tel. 035.298468
Viene l’artrosi del ginocchio e sono dolori. Ma ce la possiamo risparmiare. Lo spiega il Dott. Rocco D’Apolito, Ortopedico in Politerapica, su l’Eco di Bergamo. Racconta in modo semplice e chiaro cosa sia l’artrosi del ginocchio che si chiama anche gonartrosi. E che in Italia colpisce un italiano su cinque. Spiega poi perché viene e che disturbi procura. Come si riconosce e come si cura. Soprattutto, però, spiega come si possa prevenire.
Qui si può scaricare l’articolo: L’Eco di Bergamo – 26.2.2023 – Gonartrosi, Dott,. D’Apolito – Def
Artrosi del ginocchio o gonartrosi
“Artrosi del ginocchio e sono dolori”, scrivevamo sopra ed è proprio così.
L’artrosi del ginocchio o gonartrosi è una malattia cronico – degenerativa che produce il progressivo deterioramento dell’articolazione. Comincia così il Dott. D’Apolito. E prosegue precisando che interessa soprattutto la cartilagine articolare. Parliamo del tessuto che riveste le superfici dell’articolazione. La cartilagine permette che le superfici dell’articolazione scorrano in maniera fluida l’una sull’altra. Agisce come una specie di ammortizzatore insieme ai menischi. Come risultato della gonartrosi, si ha quindi un peggioramento delle funzioni dell’articolazione. E questo peggioramento interessa anche le altre strutture all’interno e all’esterno del ginocchio.
Siamo di fronte ad una malattia che può essere più o meno grave. Quando però diventa evidente, le attività della vita quotidiana sono compromesse. Diventa difficile camminare, fare le scale, lavorare. Il primo sintomo è il dolore. Si può presentare dopo una camminata, salendo o scendendo le scale o piegando al massimo il ginocchio. Non è però il solo. Può poi comparire gonfiore, legato ad infiammazione. Il ginocchio, a causa dell’usura delle superfici articolari, può progressivamente deformarsi. Possono presentarsi rumori articolari durante il movimento.
Artrosi del ginocchio e sono dolori. Evitabili però
L’artrosi di ginocchio è legata a diversi fattori di rischio, prosegue il Dott. D’Apolito. Alcuni non sono modificabili mentre altri sì. Tra i primi ci sono la predisposizione genetica, l’età (aumenta con l’invecchiamento), il sesso (è più frequente nelle donne), l’etnia. Tra i secondi ci sono, invece, il sovrappeso e l’obesità, il malallineamento del ginocchio (varo o valgo), attività lavorative usuranti, attività sportive ad alto impatto. Ma anche precedenti infortuni (fratture, lesioni meniscali o dei legamenti crociati), interventi chirurgici e malattie metaboliche.
Limitare o eliminare i fattori di rischio può evitare una malattia che, come abbiamo visto, causa problemi seri. Compresi limiti di movimento.
Il Dott. Rocco D’Apolito è esperto di cura di anca e ginocchio. E come si cura la gonartrosi lo spiega bene. Il trattamento di prima linea per i casi meno gravi è conservativo. Si intende che non è chirurgico ma comprende l’uso di farmaci, terapie riabilitative e fisiche, infiltrazioni intrarticolari.
Per i casi conclamati o avanzati, il trattamento di solito è chirurgico. Quando indicato, è possibile eseguire interventi mini-invasivi di sostituzione articolare. Questi permettono di intervenire sul solo compartimento del ginocchio danneggiato. Si preservano così tutti i legamenti e la parte ossea sana o poco danneggiata dell’articolazione. Per gli altri casi, la scelta ricade sulla protesi totale.
Il Dott. Rocco D’Apolito riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.
Politerapica è anche un centro di riabilitazione. Lo è da sempre e, da sempre, lo è in modo speciale. Da noi, il paziente viene preso in carico e posto al centro dell’attenzione e del lavoro del team.
Non lo raccontiamo mai. Lo diamo un po’ per scontato. Abbiamo invece deciso di farlo. Con l’aiuto della rivista Bergamo Salute che ha pubblicato un articolo di due pagine sul nostro lavoro.
Lo trovate qui: Bergamo Salute – 8.2.2023 – Politerapica centro di riabilitazione – Def
Da noi, lo specialista accoglie la persona che si rivolge a noi e, con lei, inquadra il suo problema. Se necessario, richiede degli esami di approfondimento o il parere di altri specialisti. Poi, propone un piano riabilitativo che fisioterapisti, massaggiatori e infermieri eseguono. Restando sempre in contatto col medico. Verificando con lui, passo dopo passo, come stanno andando le cose. E verificandolo pure con il paziente che rimane il protagonista della sua cura.
Questo succede quando siamo di fronte a problemi della schiena come, per esempio, lombalgia, cervicalgia o ernia del disco. Anche quando i problemi riguardano le articolazioni come anca, ginocchio, caviglia, spalla, gomito. Lo stesso vale quando dobbiamo rimettere in forma dopo traumi e interventi chirurgici. Senza dimenticare la riabilitazione per problemi pelvici.
Lo facciamo con persone di tutte le età. Uomini, donne e pure bambini e adolescenti. E a proposito di bambini e adoloscenti, abbiamo messo a punto un programma molto efficace per il trattamento delle scoliosi in età evolutiva.
Politerapica è centro di riabilitazione per il territorio
Politerapica è anche un centro di riabilitazione, dunque. Questa parte del nostro lavoro si integra con le altre nostre attività. Noi, infatti, siamo anche un ambulatorio multidiciplinare. E anche in questo ambito, siamo un po’ speciali. Offriamo prestazioni specialistiche senza liste di attesa, a costi contenuti, con professionisti di alto livello. E pure qui, il paziente viene preso in carico e seguito da tutto il team.
Da una parte, quindi, il team della riabilitazione e, dall’altra, quello medico-specialistico. In realtà, stiamo parlando di un unico team di professionisti che lavorano insieme, confrontandosi e collaborando, ognuno con le proprie competenze.
Ma torniamo alla riabilitazione. Cos’è la riabilitazione? La riabilitazione è la terapia conservativa, quella che cura senza l’intervento chirurgico. E da noi, in Politerapica, cura tante patologie e tanti disturbi:
- Mal di schiena che comprende, tra l’altro
- Lombalgia
- Lombosciatalgia (la famosa sciatica)
- Cervicalgia (che spesso chiamiamo “la cervicale”)
- Cervicobrachialgia
- Discopatia
- Ernia del disco
- Disturbi e patologie articolari a carico di
- Anca
- Spalla
- Ginocchio
- Caviglia
- Polso (pure il tunnel carpale!)
- Recupero dopo eventi traumatici come
- Fratture
- Lussazioni
- Distorsioni
- Recupero dopo interventi chirurgici come
- Protesi di anca, ginocchio o spalla
- Riduzione chirurgica di fratture o lussazioni
- Intventi oncologici con successivi edemi e linfedemi
- Artrosi, artrite e malattie reumatiche
- Conseguenze di Ictus o di patologie neurologiche degenerative
- Disturbi del pavimento pelvico
La riabilitazione, in Politerapica, si occupa anche di disturbi del bambino e dell’adolescente come
- Disturbi della crescita nel bambino
- Disturbi congeniti nel bambino
- Scoliosi in età evolutiva
La riabilitazione funziona e cura bene
Il Ministero della Salute dice che “la riabilitazione costituisce il terzo pilastro del sistema sanitario, accanto alla prevenzione e alla cura, per il completamento delle attività che servono a tutelare la salute dei cittadini”.
Possiamo dire che la riabilitazione è una disciplina che comprende diverse tecniche e metodiche. Il suo obiettivo è quello di portare una persona con difficoltà a raggiungere il miglior livello di autonomia possibile sul piano fisico, funzionale, sociale, intellettivo e relazionale. Diremmo anche “a guarire”, posto che sono molti i casi in cui si può parlare di guarigione.
Noi questo lo srimentiamo ogni giorno. Lo scriviamo con soddisfazione. Quella che proviamo tutte le volte che un nostro paziente torna a vivere bene la sua vita.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Abbiamo parlato di vita e di cura e anche di morte. Lo abbiamo fatto in modo serio e in modo sereno. Con coraggio e semplicità. Lo abbiamo fatto in pubblico, davanti a tutti e con tutti, in presenza e in diretta streaming. Abbiamo parlato di quella fase della vita che inizia quando non ci sono più cure per la malattia. E abbiamo parlato della cura che non è vero che finisce ma che continua in un modo diverso.
E’ stato il 2 febbraio, presso la Sala Lombardia di ATS Bergamo. Qui abbiamo tenuto un incontro più che un convegno. Cura quando non c’è cura. Vita fino in fondo è stato il suo titolo. Il coraggio di esserci, il sottotitolo. Era aperto a tutti. E la partecipazione è stata molto alta. La sala era piena mentre in tanti erano collegati alla diretta. Lo avevamo annunciato come “due chiacchiere sulla vita e la cura oltre la cura“. E così è stato. Perché si può parlare di cose molto serie anche in modo semplice e sereno.
E’ stata un’esperienza intensa. Ricchi i suoi contenuti. Delicato il modo in cui sono stati trattati. Chi lo desidera la può rivedere qui:
Abbiamo parlato di vita e di cura e anche di morte
“Quando finiscono le possibilità di cura per una malattia, non finisce la vita. Inizia una fase nuova, spesso ancora ricca di esperienze, idee, sentimenti ed emozioni. Anche di problemi e sofferenze via, via crescenti che necessitano di essere affrontati e gestiti. Non finisce la cura. Inizia una cura nuova. Che può diventare un’opportunità. Il punto è saperlo. Il tema culturale intorno alla salute è ancora il tema centrale. Riguarda i singoli individui, la comunità, le istituzioni. La Società in tutte le sue componenti e i suoi strati.
Parliamo della cura di una fase della vita che ha piena dignità e che merita di essere vissuta in questa sua pienezza. Da parte di tutti. Con il coraggio di guardare le cose per quello che sono e di esserci. Diremmo, di viverle. E da vivere c’è molto. C’è la cura fisica e quella emotiva. C’è la relazione. Ci sono le molte cose pratiche della vita di tutti i giorni che riguardano la persona malata e chi le sta intorno.
Ma questa fase della vita ci fa paura. E non ce ne prendiamo cura. La deleghiamo ad altri. Da diversi punti di vista e quello medico – sanitario è solo uno di questi. Vivere la parte finale della vita però è ancora esercizio del vivere. Lo è per la persona interessata e per i suoi cari. Lo è anche per la comunità e per il sistema. E c’è molto da fare e molto che si può fare. Per questo ne parliamo”.
Così scrivevamo nel comunicato stampa con cui abbiamo dato notizia dell’appuntamento. E così abbiamo cercato di fare. Abbiamo posto l’attenzione sulla persona e sui suoi cari. Sulla vita dell’una e sulle vite degli altri. E lo abbiamo fatto guardando il tema da diversi punti di vista.
Ne abbiamo parlato in modo ampio
Con noi c’erano il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Mario Negri e la Dott.ssa Paola Savoldelli, Psicologa presso l’Associazione Cure Palliative di Bergamo. C’era poi il Dott. Edoardo Manzoni, Direttore Generale dell’Istituto Palazzolo e la Dott.ssa Laura Mantegazza nella duplice veste di membro della Direzione Sanitaria di ATS Bergamo e di medico palliatore.
C’erano Don Tullio Proserpio, Cappellano dell’Istituto Nazionale dei Tumori e il Notaio Maria Campeggi dell’Associazione Cure Palliative di Bergamo. La Dott.ssa Sara Previtali, medico palliatore presso l’ASST Papa Giovanni XXIII e l’Ass. Marcella Messina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo e Presidente del Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo.
Un contributo notevole è stato quello di Castigliano Licini, volontario di ACP Bergamo. Non meno notevole quello di Lucia De Ponti, Presidente di LILT Bergamo Onlus.
Insieme, tutti, col coinvolgimento del pubblico e col contributo di persone presenti in sala, hanno offerto una visione globale di un tema che era difficle. Diremmo più difficile per chi ascolta che per chi parla. E per questo, tutti si sono impegnati per parlarne in modo chiaro. Ha aiutato anche la formula adottata per gestire l’evento. Non una sequenza di interventi ma un dibattito tra tutti i presenti. E ci pare che abbia funzionato. Soprattutto grazie a loro e al fatto che avessero idee chiare e capacità di raccontarle in modo semplice e conciso.
Insieme si può. Insieme funziona – 2023
Questo era il primo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023. Un progetto voluto da sei associazioni di volontariato impegnate in salute e da una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale per promuovere la cultura della salute sul territorio e, con essa, favorire la prevenzione e la diagnosi precoce oltre che la corretta presa in carico:
- LILT Bergamo Onlus
- ACP – Associazione Cure Palliative
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
- Associazione Amici di Gabry
- Insieme con il Sole dentro
- Politerapica – Terapie della Salute
Un progetto importante com eimportanti sono gli enti che infatti gli hanno concesso il loro patrocinio:
- ATS Bergamo
- ASST Bergamo Est
- ASST Papa Giovanni XXIII
- Humanitas Gavazzeni
- Fondazione Angelo Custode
- Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
- Ambito Territoriale di Seriate
- Comune di Bergamo
- Città di Seriate
- CSV Bergamo
Senza contare la collaborazione che hanno poi voluto assicurare:
- Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
- Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo
Un progetto che quest’anno prevede ben nove appuntamenti. In occasione di ognuno di essi, sono in programma attività di informazione e divulgazioni. Non solo, però. Ci sono anche attività di sensibilizzazione: incontri sul territorio, banchetti informativi, iniziative divertenti. Inoltre, sempre in ogni occasione, sono previste visite di prevenzione e diagnosi precoce messe a disposizinoe dei cittadini.
Abbiamo parlato di vita e di cura e anche di morte
L’incontro è durato un paio d’ore. Ci pare che abbiamo detto molto nel tempo relativamente breve che ci eravamo dati. In molti ci hanno ascoltato e la stampa ha dato molto risalto all’iniziativa.
Documenti
1. Cura quando non c’è cura – Presentazione
2. Cura quando non c’è cura – Comunicato
3. Cura quando non c’è cura – Convegno 2.2.2023
4. Cura quando non c’è cura – Bergamo, Febbraio 2023 – Attività
5. Cura quando non c’è cura – Locandina
Stampa
1. L’Eco di Bergamo – 01.02.2023
2. BergamoNews – 01.02.2023
3. L’Eco di Bergamo – 2.2.2023
4. Corriere Bergamo – 3.2.2023
5. L’Eco di Bergamo – 4.2.2023
Video
A questo link è disponibile una Playlist con diversi contributi: https://www.youtube.com/playlist?list=PLu2-8BMyaDinW_5eJbaO8FcqhvGCt3Bap:
- videoregistrazione integrale del convegno del 2.2.2023
- sigla di apertura
- intervento a margine dei lavori del Prof. Silvio Garattini: 8 microfilmati
- intervento a margine dei lavori del Dott. Edoardo Manzoni: 4 microfilmati
- intervento a margine dei lavori di Don Tullio Proserpio: 1 microfilmato
- intervento a margine dei lavori dell’Ass. Marcella Messina: 2 microfilmati
- servizio TG Bergamo TV – 31.1.2023
- servizio TG Antenna 2 – 1.2.2023