La fibromialgia è una malattia complessa. E il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra in Politerapica, lo spiega bene. Una malattia difficile da curare e ancora più difficile da spiegare. Soprattutto è una malattia con cui è difficile convivere perché incide in modo pèesante sullla qualità della vita.
Martedì 25 aprile 2023, il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra, è stato ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di Fibromialgia. Conduceva la trasmissione, come sempre, Alberto Ceresoli, Direttore de l’Eco di Bergamo ed esperto di sanità per il quotidiano.
In 13 minuti è riuscito a parlare di Fibromialgia in modo chiaro, pacato, preciso, approfondito, toccandone tutti i suoi aspetti. Spiegano perché la si è considerata per lungo tempo una malattia psichiatrica. Descrivendone bene i sintomi e come questi siano pesanti e rovinio la qualità della vita. Parlando di come si diagnostica e di come si cura. Di più: illustrando in modo puntuale le diverse opzioni terapeutiche e le loro possibili efficace e inefficace.
La fibromialgia è una malattia complessa
La Fibriomialgia è una sindrome che colpisce prevalentemente le donne, in particolare tra i 25 e i 50 anni. Può però cominciare anche prima e anche dopo. Ci sono anche bambini e ragazzi con questo problema. E’ una malattia caratterizzata da un dolore cronico e soprattutto da un peggioramento costante della qualità della vita. Il dolore si fa sentire nel tronco e negli arti e si fa sentire soprattutto di notte. Si dorme quindi male con molti risvegli e alla mattina ci si alza più stanchi di quando si è andati a dormire.
E’ un dolore che si accompagna alla mancanza di forza. E’ continuo e raramente nel corso della giornata ci sono momenti di assenza di dolore e porta spesso chi ne è colpito a cercare di riposarsi. Molti pazienti si lamentano perché già nelle prime ore del pomeriggio non possono più svolgere attività lavorativa. Questa è una condizione invalidante e molte persone perdono il lavoro per questa condizione.
Il dolore si sviluppa perché viene a mancare il sistema di modulazione del dolore. Il nostro sistema nervoso ci aiuta a percepire il dolore per darci un messaggio di pericolo. Esiste però anche una rete a livello di midollo spinale e di cervello che agisce come una barriera perché non arrivi troppo dolore. In questi pazienti, quella barriera viene a mancare e ad oggi non ne sono ancora chiare le cause.
Dolore e forte stanchezza sono i primi campanelli di allarme dell’insorgenza della malattia. I pazienti si sentono spesso confusi o incapaci di ricordare le cose a causa probabilmente del fatto che lo scarso riposo limita le possibilità di recupero e le capacità psichiche risultano diminuite.
Non ci sono esami e anche la cura è complessa
Prima si comincia a curarla e meglio è perché se l’infiammazione diventa cronica e rimane così troppo a lungo, possono verificarsi anche danni ai muscoli.
Per molti anni questa malattia è stata considerata una problematica di tipo psichiatrico. In realtà siamo di fronte ad un problema che può essere determinato da molti fattori. Tra questi ci sono episodi traumatici, fisici e psichici. Ci sono poi le malattie reumatologiche. Non è poi raro vedere comparire una sindrome fibromialgica a seguito di malattie ginecologiche o gastrointestinali come reflusso o colon irritabile, o anche dopo la comparsa di ipotiroidismo.
Per giungere alla diagnosi non ci sono esami. Questa è solo clinica. Durante la visita, lo specialista raccoglie un’anamnesi accurata e cerca i tender point, punti dei muscoli che risultano duri e dolenti. Proprio la mancanza di altri esami e di riscontri obiettivi ha portato per molto tempo a considerare psichiatrici i pazienti che soffrono di fibromialgia.
Siamo di fronte a una sindrome che si può curare ma è di grande aiuto la diagnosi precoce. Prima si comincia e meglio è. Le terapie sono a base di farmaci e di integratori ma soprattutto è necessario un approccio che preveda la fisioterapia. Insieme a un po’ di ginnastica anche banale. Un buon consiglio è quello di fare una camminata di un’oretta ogni giorno per tyenere i muscoli in esercizio e impedire la rigidità che è un altro aspetto legato a questa malattia.
La fibromialgia è una malattia complessa ma non impedisce la maternità
Curandosi si può convivere con la malattia. Bisogna però tenere presente che spesso i farmaci possono non funzionare se somministrati ad un dosaggio privo di effetti collaterali. Quindi bisogna scegliere tra farmaci e dosaggi che riducono in modo significativo il dolore ma che producono effetti collaterali (uno tra questi è la sonnolenza perché spesszo si usanoi antidepressivi per le cure) oppure sentire un po’ più di dolore ma essere un po’ più lucidi.
Con l’inizio della cura, inizia anche un lungo percorso con delle tappe necessarie a valutare gli effetti delle cure. L’obiettivo è quello di contenere e limitare gli effetti della patologia. Una volta iniziata la cura, si riesce a riprendere anche il sonno. A volte è necessario ricorrere a prodotti che aiutino. Sono consigliabili Melatonina o prodotti naturali.
La familiarità è importante. Probabilmente c’è qualcosa di genetico in questa patologia che non si è riusciti ancora ad inquadrare. Un’ottima prevenzione è un’attività sportiva regolare che mantenga in forma. Possono essere utili massaggi o cure termali. Un’alimentazione riucca di vitamine e sali minerali aiuta. sia per ridurre le contratture che per ridurre dolore e stanchezza. La vitamina D aiuta molto perché rtiduce la stanchezza.
Le donne che vengono colpite da giovani possoni n ogni caso diventare mamme anche se sicuramente faranno più fatica a reggere i ritmi della vita. Possono però raggiungere i loro obiettivi.
Il Dott. Sandro Lucaccioni – Reumatologo e Fisiatra visita in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468.