Obesità e sovrappeso, loro definizione e implicazioni. Un argomento grosso e complesso di cui scrive la Dott.ssa Maria Britta, specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio. Dice subito che le cause principali che determinaon queste condizioni si possono prevenire. Parliamo infatti di scorretta alimentazione ipercalorica e ridotto dispendio energetico.
La Dott.ssa Britta collabora con Politerapica nell’ambito del progetto Medicina Vicina. Qui si occupa soprattutto di dietologia, facendo valutazioni e prescrivendo regimi alimentari volti a ripristinare le corrette condizioni fisiche. Esegue anche visite specialistiche di endocrinologia. Partecipa alle attività dell’Ambulatorio Multidisciplinare Obesità e Sovrappeso e collabora con tutti gli operatori sanitari di Politerapica nella presa in carico della persona.
E’ molto presente nelle inziative di promozione dell’educazione alla salute che teniamo sul territorio.
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Obesità e sovrappeso
Obesità e sovrappeso sono condizioni caratterizzate da eccessivo accumulo di grasso corporeo determinato da una scorretta alimentazione ipercalorica e da un ridotto dispendio energetico. Sono condizioni, quindi, che si possono prevenire.
Obesità e sovrappeso
La differenza tra obesità e sovrappeso sta nel valore di BMI (Body Mass Index) cioè l’Indice di Massa Corporea (IMC). Questo calcola la percentuale di massa corporea in relazione all’altezza del soggetto. In realtà, non distingue tra massa grassa e massa magra, ma è una misura ormai convenzionale. Secondo l’OMS, il sovrappeso ha un IMC uguale o superiore a 25 ma inferiore a 29.99 mentre l’obesità ha un IMC uguale o maggiore a 30.
Un altro modo per scoprire se il nostro peso è eccessivo è quello di misurare il girovita. Questo indica se si ha del grasso in eccesso nell’addome. Il grasso accumulato in questo distretto corporeo può far aumentare i rischi in misura maggiore rispetto al grasso presente in altri distretti.
Le misure accettate come normali sono:
Uomini 100 cm
Donne 90 cm
La prevalenza dell’obesità è in costante aumento nei Paesi occidentali. Questo succede però anche nei Paesi a basso-medio reddito, dove la popolazione ha meno accesso all’educazione e ai richiami preventivi di stile di vita sana. Si osserva, inoltre, che l’obesità stia aumentando nell’ età infantile. L’Italia risulta tra gli Stati con i valori più elevati di eccesso ponderale nei bambini insieme ad altri Paesi dell’area mediterranea.
Epidemia globale
L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica più frequente col crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con difficoltà economiche e con un basso livello di istruzione. Si parla di una vera e propria epidemia globale che potrà causare, in assenza di un intervento immediato, problemi sanitari molto gravi nei prossimi anni.
Alimentazione ed attività fisica sono comportamenti fortemente influenzati dalle condizioni sociali, economiche e culturali. Le fasce di popolazione più svantaggiate dal punto di vista socioeconomico tendono a consumare più carne, grassi e carboidrati piuttosto che frutta e verdura, e a curare meno la propria immagine ed il benessere fisico. I cibi più economici, inoltre, molto spesso hanno minore qualità nutrizionale ed elevata densità energetica.
Componente genetica
È stata poi rilevata una componente genetica dell’obesità ma questa rimane una condizione di natura multifattoriale dove si combinano fattori genetici e ambientali, cioè di comportamento alimentare. La genetica, inoltre, non è un fattore insormontabile. Secondo l’Epigenetica, infatti, il comportamento alimentare sano, anche attraverso determinati fattori facilitanti, come alcune vitamine e alcuni sali minerali, reiterato nel tempo, può comportare l’attivazione/disattivazione di geni deputati al dimagrimento e al mantenimento del peso.
L’obesità rappresenta un fattore di rischio per malattie cardio-cerebrovascolari come l’ipertensione, l’ictus, l’infarto, malattie metaboliche come il Diabete tipo II, l’ipercolesterolemia e la Sindrome Metabolica. Rappresenta un fattore di rischio anche per malattie come l’asma, le apnee del sonno, l’osteoartrite, il fegato grasso, alcune complicazioni in gravidanza come la preclampsia, l’infertilità, problemi psicologici e sociali e persino alcuni tumori come quello del colon, dell’esofago, dell’utero e del seno.
Problema per bambini e adolescenti
A livello psicologico, l’obesità può stravolgere la vita di una persona soprattutto in età infantile ed adolescenziale. Spesso la persona obesa è isolata e sottoposta ad una vera e propria stigmatizzazione sociale, che rende difficile la socialità.
Quando l’obesità non dipende da una specifica patologia, il trattamento principale e la prevenzione sono basati sull’adozione di stili di vita sani. Parliamo di un’alimentazione corretta come la dieta Mediterranea a bassa densità calorica, ricca di fibre, verdure, frutta, cereali integrali, poca carne e pesce e olio extra vergine di oliva. Questa deve essere completata da un’attività fisica adeguata.
La piramide alimentare e dell’attività fisica
La piramide alimentare della dieta mediterranea mostra come alla base ci siano l’attività fisica, la convivialità, la stagionalità ed i prodotti locali. Mostra anche come siano fondamentali la frutta, la verdura ed i cereali integrali, mentre la carne ed i salumi siano relegati ad un consumo bisettimanale a causa del contenuto di grassi saturi, di tipo animale.
I grassi non sono totalmente esclusi dalla dieta ma bisogna privilegiare i grassi insaturi, di tipo vegetale come quelli contenuti nell’olio extra vergine di oliva, di cui è consentito infatti un consumo anche giornaliero.
Dott.ssa Maria Britta
Medico Chirurgo – Specialista in Endocrinologia e Malattie del ricambio
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