Politerapica e ASD Basket Pedrengo insieme contro la scoliosi. Quella dei giovani atleti dell’associazione. Insieme, giocando d’anticipo. Così, Lunedì 8 maggio, dalle 15 alle 20, presso la sede di Politerapica, bambini e ragazzi da 9 a 14 anni di ASD Basket Pedrengo potranno sottoporsi a screening della scoliosi. Perché saperlo prima, è meglio. Soprattutto quando si parla di scoliosi in età evolutiva. A questa età, infatti, si può intervenire con buone possibilità di successo.
Le valutazioni sono svolte a titolo gratuito. L’iniziativa infatti rientra nel rapporto di collaborazione tra ASD Pedrengo e Politerapica, iniziato qualche mese fa e che vogliamo prosegua nel tempo, fianco a fianco, a favore dei suoi iscritti.
Qui il documento di annuncio con tutti i dettagli: Politerapica – ASD Basket Pedrengo. Screening scoliosi in età evolutiva
L’attività è condotta da Elena Bratti e da Camilla Mazzoleni, due Fisioterapiste esperte. Con loro ci sarà anche Simona Ionio, Dottoressa in Scienze Motorie e Massoterapista. Sono tre professioniste che collaborano con Politerapica da molto tempo e di cui siamo orgogliosi.
La società sportiva sta raccoglieno le adesioni e mentre scriviamo, sono già 30 i bambini iscritti allo screening. Noi, per non farci trovare impreparati, abbiamo già pensato che, se necessario, continueremo a svolgere le valutazioni asnche Lunedì 15 Maggio.
La scoliosi
Il fatto è che la scoliosi pè una “brutta bestia”. Ne parlava molto bene la Dott.ssa Francesca Lancini, Fisiatra esperta di questa patologia, in un articolo pubblicato poco tempo fa da l’Eco di Bergamo. Il nostro corpo ha come sostegno centrale la colonna vertebrale. Questa è un po’ come l’albero maestro di una nave. Ed è fatta per avere tre curva guardandola di fianco e per essere bene diritta guardandola di fronte.
Diritta, appunto. Alla sua base si articola col bacino da cui partono gli arti inferiori, quelli che noi chiamiamo gambe. Dall’altra parte si articola col cingolo scapolare da cui partono glio arti superiori, quelli che noi chiamiamo braccia. Sopra c’è il cranio, la testa. E’ chiaro che, se invece di essere bella diritta, si curva, cambierà l’equilibrio del bacino e delle spalle a gli arti lavoreranno in modo anomalo. Come conseguenza, le articolazioni di anca, ginocchio e caviglia, per esempio, avranno carichi diversi. Potranno col tempo deformarsi e impedire la corretta posizione in piedi o il cammino. Da qui ai dolori, il passo potrebbe essere breve.
Questa però è solo una delle molte conseguenze di una scoliosi. Il punto è che si altera un po’ tutto l’equilibrio dello scheletro e questo può provocare diversi disturbi. Senza dimenticare che una colonna storta all’interno del torace potrebbe alterare la corretta poszione degli organi interni. E anche qui potrebbero poi nascere problemi. Pure seri. Lo stomaco schiacciato, per esempio, potrebbe lavorare male e rendere complicata la digestione. Lo stesso potrebbe succedere a polmoni, cuore, fegato, intestino e via discorrendo. Ognuno di questi organi, se non posizionato in modo corretto a causa di una colonna non diritta che altera lo spazio all’interno del tronco, potrebbe non lavorare bene e non svolgere bene la sua funzione.
Politerapica e Basket Pedrengo contro la scoliosi
Prendere la scoliosi da piccoli, quando non si è ancora stabilizzata, permette di intervenire con buone possibilità di successo. Riconoscere un atteggiamento scoliotico (che non è ancora scoliosi) e correggerne le cause permette di evitare che diventi, appunto, scoliosi. Qui sta la ragione dell’iniziativa di Politerapica e ASD Basket Pedrengo. Un’iniziativa che trova una ragione in più nel fatto che si rivolga a giovani sportivi, bambini e ragazzi che coltivano la salute anche nell’attività sportiva.
La salute, appunto. Anche quella della colonna, in questo caso. Ma non ci fermiamo certo qui…
La Dott.ssa Francesca Lancini spiega la scoliosi negli adulti sull’Eco di Bergamo. Lo fa con un bell’articolo nel quale la descrive in modo chiaro e prova a rispondere così a diverse domande. Cos’è la scoliosi nell’adulto oltre che nel ragazzo? Perché è un grosso problema? Come si manifesta? Quali sono i gravi disturbi che procura? Come si cura?
Lo potete leggere qui: L’Eco di Bergamo – 26.03.2023 – Scoliosi, Lancini
Dal 1° gennaio di quest’anno, la Dott.ssa Lancini collabora con Politerapica. E’ specialista in Fisiatria. Quella specialità medica che si occupa della salute di ossa, articolazioni e muscoli da un punto di vista medico e non chirurgico.
In particolare, la Dott.ssa Lancini è una nota esperta di scoliosi. Se ne occupa da sempre. Sia che riguardi bambini e ragazzi, sia che riguardi gli adulti. E anche da noi si occupa di scoliosi. Nella nostra struttura, non si limita infatti a visitare ma prende in carico i suoi pazienti e li segue in tutto il percorso di cura.
Da gennaio è con noi e già contribuisce al nostro impegno per promuovere la cultura della salute sul territorio. Questa volta con l’articolo sulla scoliosi elo fa perché si parla molto spesso di quella nei bambini e nei ragazzi ma loto di rado di quella in età più avanzata. Che pure c’è e procura problemi seri.
La Dott.ssa Lancini spiega la scoliosi negli adulti
La Dott.ssa Lancini comincia col dire che la scoliosi idiopatica è una deformazione tridimesionale della colonna vertebrale. La colonna presenta così una o più curve laterali che sono composte da vertebre ruotate sul loro asse. Di norma, viene diagnosticata e curata nell’età della crescita, nella quale può evolvere in modo rapido. Ne soffrono in tanti e può provocare molti problemi.
Questa patologia spesso permane anche in età adulta. Eppure, al termine della crescita, viene di solito ignorata e rimane come un ricordo dell’età adolescenziale. In realtà, nell’adulto la scoliosi idiopatica non è stabilizzata ma progredisce lentamente. Sono diversi i fattori che favoriscono il peggioramento e questo non dovrebbe essere mai sottovalutato.
Dolore e non solo
Il primo sintomo che riporta l’attenzione del paziente e del medico sulla persistenza della scoliosi in età adulta è il dolore. Può manifestarsi prima, a causa di attività lavorative manuali e pesanti, oppure più avanti per l’aggravamento della deformità scoliotica. Nell’adulto il dolore acuto o subacuto è spesso provocato dalla precoce degenerazione dei dischi intervertebrali. In età più avanzata invece il dolore può divenire cronico e invalidante. Questo succede a causa della riduzione del diametro del canale spinale e dei forami intervertebrali o a causa dello scivolamento laterale di una o più vertebre.
Il dolore, precisa la Dott.ssa Lancini, è sempre associato allo squilibrio posturale del tronco che si aggrava quando peggiorano le curve dorsale e lombare e quando si riduce la lordosi lombare. A questi sintomi possono associarsi debolezza degli arti inferiori e claudicatio neurogena intermittente. Anche queste sono dovute al restringimento del canale spinale e dei forami intervertebrali. Se coesiste osteoporosi, i corpi vertebrali possono cedere in modo asimmetrico aggravando la curva scoliotica.
La progressione della patologia provoca marcata difficoltà a mantenere la stazione eretta, ridotte reazioni di equilibrio e progressiva diminuzione del cammino. La scoliosi idiopatica dell’adulto, caratterizzata da sviluppo molto lento, accelera la sua evolutività quando la curva scoliotica diviene instabile per la deformazione delle vertebre e dei dischi intervertebrali e per la perdita della lordosi lombare.
Racconta ancora molto la Dott.ssa Lancini
Racconta ancora molto la Dott.ssa Lancini sulla scoliosi nell’adulto. Come si arriva alla diagnosi e come si cura. In particolare, facendo riferimento ai gradi delle curve scoliotiche che si misurano secondo la scala di Cobb.
Vale la pena di leggerlo tutto l’articolo. Mettendoci un po’ di attenzione ma senza essere costretti a fare troppa fatica. E se qualcosa non fosse del tutto chiaro e se nascesse qualche dubbio sulla propria condizione o su quella di qualche familiare, si può sempre ricorrere alla Dott.ssa Lancini che riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e per appuntamenti, tel. 035.298468
Parte, in Politerapica, l’attività di Fisiatria per bambini e ragazzi con l’arrivo della Dott.ssa Francesca Lancini. Due notizie in una. E notevoli tutte e due. Sì perché la Fisiatria è una specialità medica importante per gli adulti ma ancora di più per bambini e ragazzi visto che a quelle età si sta sviluppando lo scheletro e, con lo scheletro, i muscoli. Siamo in una fase in cui si può evitare che qualcosa vada storto, se così si può dire, o se ne possono limitare le conseguenze.
Fisiatria o Medicina Fisica e riabilitativa
Noi la chiamiamo “Fisiatria” ma il suo nome corretto è “Medicina fisica e riabilitativa“. Parliamo della specialità medica che si occupa della riabilitazione della persona e del recupero delle funzioni che sono state limitate o danneggiate a causa di problemi di diverso titpo. In particolare, di tipo ortopedico e neurologico.
E qui ci riferiamo a condizioni cosiddette patologiche come quelle a carico della colonna vertebrale quali ernia del disco, lombosciatalgia, cervicobrachialgia, per fare degli esempi. Oppure a esiti di traumi o di incidenti come distorsioni, fratture, lussazioni, per farne altri. Senza dimenticarci gli esiti di interventi chirurgici come la protesi di anca o di ginocchio, per citarne due. Dobbiamo poi considerare i problemi neurologici congeniti o acquisiti. Il compito del medico Fisiatra, in questi casi, è quello della diagnosi, terapia e riabilitazione della ridotta autonomia o abilità.
In realtà, però, il Fisiatra svolge un compito fondamentale anche nell’ambito della prevenzione dei problemi che cura. E quando parliamo di prevenzione, dobbiamo pensare, in particolare a quella nell’età evolutiva. Quella che riguarda, appunto, bambini e ragazzi.
Fisiatria per bambini e ragazzi con la Dott.ssa Lancini
E’ nell’età evolutiva che si può, si deve!, intervenire in modo efficace di fronte a diversi possibili problemi. Perché in questa età si può fare molto per curarli o per evitare che diventino seri.
Quelli forse più noti sono quelli che riguardano la colonna vertebrale: atteggiamenti scoliotici , scoliosi, ipercifosi dorsale, iperlordosi lombare. Ce ne sono anche altri. Quelli a carico degli arti inferiori, per esempio: dismorfismi e paramorfismi dei piedi, delle ginocchia e delle anche. Non ci si deve dimenticare quelli meno frequenti ma non per questo meno seri: sindromi plurimalformative, patologie neurologiche congenite e acquisite o ritardo ritardo psicomotorio.
In tutti questi casi, l’intervento del Fisiatra è di fondamentale importanza. Per curare e riabilitare ma anche per prevenire evoluzioni più pesanti. E di questo si occupa, da sempre, la Dott.ssa Francesca Lancini con competenze, esperienze e sensibilità straordinari. Potremmo dire “con passione”. Forse dovremmo invece dire “con amore”. La sua è una missione cui ha dedicato tutta la sua vita professionale.
La Dott.ssa Francesca Lancini, Fisiatra dell’età evolutiva
La Dott.ssa Lancini si è laureata nel 1984 all’Università degli Studi di Milano. Sempre all’Università di Milano, nel 1991, si è specializzata in Fisiatria.
Da sempre si è occupata di Fisiatria dell’età evolutiva per problemi ortopedici e neurologici. Un’attività che non ha mai smesso di praticare e di approfondire con “maestri” di altissimo livello nazionale e internazionale. E che tutt’ora svolge con grande apprezzamento da parte dei tantissimi piccoli pazienti che si rivolgono a lei.
Dal 1998 al 2021, è stata Responsabile della Fisiatria dell’età evolutiva agli Spedali Civili di Brescia. Dal 1996 al 2002 è stata Docente del corso di laurea in Fisioterapia dell’Università di Brescia. Aveva già praticato l’attività di docenza, dal 1990 al 1996, presso la scuola dei Terapisti della Riabilitazione degli Spedali Civili.
Il suo approccio è quello di andare oltre: indagare, approfondire, chiedersi perché e cercare al di là di ciò che appare. Sempre con un pensiero fisso: trovare la soluzione per il suo paziente. La soluzione necessaria per le condizioni del momento e per quelle che potrebbero ediventare in futuro. Lo fa coinvolgendo gli altri professioniti. Sì perché il suo è anche un approccio di team. Lavora con fisioterapisti, dottori in scienze motorie, psicologi e, certo, anche con medici di altre specialità: neurologi, ortopedici, reumatologi…
E i suoi colleghi si trovano molto bene con lei.
La Dott.ssa Lancini riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per appuntamenti e informazioni, tel. 035.298468.