Non ci si deve rassegnare di fronte alla sofferenza perché le malattie reumatiche si curano. La cosa più importante è la diagnosi precoce. Non si devono sottovalutare i primi segni di sofferenza articolare. Bisogna invece rivolgersi tempestivamente al reumatologo. Infatti, farmaci, chirurgia, riabilitazione e un corretto stile di vita, se adottati opportunamente fin dall’inizio della malattia, possono spesso rallentarne l’evoluzione e garantire una migliore qualità di vita.
Lo racconta il Dott. Agostino Sammarco, Reumatologo in Politerapica, in un bell’articolo pubblicato sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo. Lo potete scaricare qui: L’Eco di Bergamo – 26.11.2023 – Malattie reumatiche, Sammarco – D
Le malattie reumatiche si curano
Artosi, Artrite reumatoide, Gotta, Osteoporosi, Fibromialgia sono malattie reumatologiche o reumatiche, se preferiamo chiamarle così. Le malattie reumatologiche sono patologie che interessano le articolazioni e le strutture anatomiche ad esse correlate: ossa, muscoli, tendini e guaine tendinee, legamenti, inserzioni tendinee o legamentose (entesi), borse e fasce. Il sintomo più evidente di queste malattie è rappresentato dal dolore a carico di una o più di queste strutture. Se non controllate farmacologicamente, in maniera adeguata, possono portare a disabilità crescente con una progressiva perdita di autosufficienza, compromissione della qualità di vita e elevati costi sociali.
Sono oltre 150 le malattie reumatologiche. Per la maggioranza di esse la causa è sconosciuta. Le forme più diffuse sono, appunto
- Artrosi
- Artrite reumatoide
- Gotta
- Osteoporosi
- Fibromialgia
Queste ultime cinque sono oggetto di approfondimento da parte del Dott. Sammarco nell’articolo. Per ognuna. il Reumatologo descrive quali parti del corpo umano colpiscano e come si manifestimo, oltre ad alcune note su quale sia il loro possibile decorso.
Di queste malattie si occupa la Reumatologia. E, come abbiamo visto, questa branca della Medicina si dedica a molte malattie, diverse tra loro, che interessano l’apparato muscolo-scheletrico e possono anche coinvolgere altri organi e apparati.
Il Dott. Agostino Sammarco riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468
dunque
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La fibromialgia è una malattia complessa. E il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra in Politerapica, lo spiega bene. Una malattia difficile da curare e ancora più difficile da spiegare. Soprattutto è una malattia con cui è difficile convivere perché incide in modo pèesante sullla qualità della vita.
Martedì 25 aprile 2023, il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra, è stato ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di Fibromialgia. Conduceva la trasmissione, come sempre, Alberto Ceresoli, Direttore de l’Eco di Bergamo ed esperto di sanità per il quotidiano.
In 13 minuti è riuscito a parlare di Fibromialgia in modo chiaro, pacato, preciso, approfondito, toccandone tutti i suoi aspetti. Spiegano perché la si è considerata per lungo tempo una malattia psichiatrica. Descrivendone bene i sintomi e come questi siano pesanti e rovinio la qualità della vita. Parlando di come si diagnostica e di come si cura. Di più: illustrando in modo puntuale le diverse opzioni terapeutiche e le loro possibili efficace e inefficace.
La fibromialgia è una malattia complessa
La Fibriomialgia è una sindrome che colpisce prevalentemente le donne, in particolare tra i 25 e i 50 anni. Può però cominciare anche prima e anche dopo. Ci sono anche bambini e ragazzi con questo problema. E’ una malattia caratterizzata da un dolore cronico e soprattutto da un peggioramento costante della qualità della vita. Il dolore si fa sentire nel tronco e negli arti e si fa sentire soprattutto di notte. Si dorme quindi male con molti risvegli e alla mattina ci si alza più stanchi di quando si è andati a dormire.
E’ un dolore che si accompagna alla mancanza di forza. E’ continuo e raramente nel corso della giornata ci sono momenti di assenza di dolore e porta spesso chi ne è colpito a cercare di riposarsi. Molti pazienti si lamentano perché già nelle prime ore del pomeriggio non possono più svolgere attività lavorativa. Questa è una condizione invalidante e molte persone perdono il lavoro per questa condizione.
Il dolore si sviluppa perché viene a mancare il sistema di modulazione del dolore. Il nostro sistema nervoso ci aiuta a percepire il dolore per darci un messaggio di pericolo. Esiste però anche una rete a livello di midollo spinale e di cervello che agisce come una barriera perché non arrivi troppo dolore. In questi pazienti, quella barriera viene a mancare e ad oggi non ne sono ancora chiare le cause.
Dolore e forte stanchezza sono i primi campanelli di allarme dell’insorgenza della malattia. I pazienti si sentono spesso confusi o incapaci di ricordare le cose a causa probabilmente del fatto che lo scarso riposo limita le possibilità di recupero e le capacità psichiche risultano diminuite.
Non ci sono esami e anche la cura è complessa
Prima si comincia a curarla e meglio è perché se l’infiammazione diventa cronica e rimane così troppo a lungo, possono verificarsi anche danni ai muscoli.
Per molti anni questa malattia è stata considerata una problematica di tipo psichiatrico. In realtà siamo di fronte ad un problema che può essere determinato da molti fattori. Tra questi ci sono episodi traumatici, fisici e psichici. Ci sono poi le malattie reumatologiche. Non è poi raro vedere comparire una sindrome fibromialgica a seguito di malattie ginecologiche o gastrointestinali come reflusso o colon irritabile, o anche dopo la comparsa di ipotiroidismo.
Per giungere alla diagnosi non ci sono esami. Questa è solo clinica. Durante la visita, lo specialista raccoglie un’anamnesi accurata e cerca i tender point, punti dei muscoli che risultano duri e dolenti. Proprio la mancanza di altri esami e di riscontri obiettivi ha portato per molto tempo a considerare psichiatrici i pazienti che soffrono di fibromialgia.
Siamo di fronte a una sindrome che si può curare ma è di grande aiuto la diagnosi precoce. Prima si comincia e meglio è. Le terapie sono a base di farmaci e di integratori ma soprattutto è necessario un approccio che preveda la fisioterapia. Insieme a un po’ di ginnastica anche banale. Un buon consiglio è quello di fare una camminata di un’oretta ogni giorno per tyenere i muscoli in esercizio e impedire la rigidità che è un altro aspetto legato a questa malattia.
La fibromialgia è una malattia complessa ma non impedisce la maternità
Curandosi si può convivere con la malattia. Bisogna però tenere presente che spesso i farmaci possono non funzionare se somministrati ad un dosaggio privo di effetti collaterali. Quindi bisogna scegliere tra farmaci e dosaggi che riducono in modo significativo il dolore ma che producono effetti collaterali (uno tra questi è la sonnolenza perché spesszo si usanoi antidepressivi per le cure) oppure sentire un po’ più di dolore ma essere un po’ più lucidi.
Con l’inizio della cura, inizia anche un lungo percorso con delle tappe necessarie a valutare gli effetti delle cure. L’obiettivo è quello di contenere e limitare gli effetti della patologia. Una volta iniziata la cura, si riesce a riprendere anche il sonno. A volte è necessario ricorrere a prodotti che aiutino. Sono consigliabili Melatonina o prodotti naturali.
La familiarità è importante. Probabilmente c’è qualcosa di genetico in questa patologia che non si è riusciti ancora ad inquadrare. Un’ottima prevenzione è un’attività sportiva regolare che mantenga in forma. Possono essere utili massaggi o cure termali. Un’alimentazione riucca di vitamine e sali minerali aiuta. sia per ridurre le contratture che per ridurre dolore e stanchezza. La vitamina D aiuta molto perché rtiduce la stanchezza.
Le donne che vengono colpite da giovani possoni n ogni caso diventare mamme anche se sicuramente faranno più fatica a reggere i ritmi della vita. Possono però raggiungere i loro obiettivi.
Il Dott. Sandro Lucaccioni – Reumatologo e Fisiatra visita in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
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Di fibromialgia si sa poco e anche male. Siamo di fronte ad un disturbo in forte crescita di cui non ci sono chiare le cause e che non è così facile riconoscere. Non è neppure facile da curare perché ogni persona che soffre di questo problema è un paziente a sé.
Per proporre un quadro corretto di questa patologia, interviene il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra in Politerapica curando un articolo pubblicato sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo.
Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 29.01.2023 – Fibromialgia, Lucaccioni – Def
Di fibromialgia si sa poco e anche male
La fibromialgia è una malattia che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, provocando dolore diffuso, marcata stanchezza e tensione muscolare eccessiva, spiega il Dott. Lucaciconi. Si tratta di una sindrome dolorosa che tende a essere cronica o che si manifesta a intervalli frequenti. Ne deriva una scarsa qualità della vita che spesso costringe il/la paziente in età lavorativa a numerosi periodi di astensione dal lavoro o al suo abbandono.
Colpisce circa 1,5–2 milioni di italiani. La maggior parte sono pazienti di sesso femminile e sono interessate tutte le età. Non riguarda quindi solo adulti e anziani ma anche bambini e adolescenti. La causa di questa sindrome al momento rimane ignota. I fattori che la possono scatenare sono molti. È però improbabile che questa sindrome sia provocata da una singola causa.
Sintomi pesanti. Non solo fisici
Il sintomo predominante della fibromialgia è il dolore. Di norma, si manifesta in tutto il corpo. Può però iniziare in una sede localizzata, come il rachide cervicale e le spalle, e successivamente diffondersi in altre sedi col passare del tempo. Il dolore viene descritto in una varietà di modi comprendenti la sensazione di bruciore, rigidità, contrattura, tensione, ecc. Un esame dei muscoli rivela la presenza di specifiche aree dolenti.
Circa il 90% dei pazienti riferisce affaticamento moderato o severo e ridotta resistenza alla fatica. Qualche volta la stanchezza è più importante della sintomatologia dolorosa muscolo-scheletrica. I cambiamenti del tono dell’umore o del pensiero sono comuni nella fibromialgia. Molti individui si sentono giù sebbene solo il 25% dei pazienti siano realmente depressi o possano riferire disturbi d’ansia. Spesso riferiscono anche confusione mentale o perdita di memoria.
La diagnosi non è semplice e la terapia deve comprendere l’adozione di diverse metodiche, non solo farmaci. Perché una cosa è certa. Quando si parla di fibromilagia, ogni paziente è un universo a sé e deve essere preso in carico e curato in modo “personalizzato”, sottolinea il Dott. Lucaccioni.
Il Dott. Sandro Lucaccioni riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
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In Politerapica sappiamo che la Reumatologia è una cosa seria. Diciamo meglio che sappiamo quanto siano serie e complesse le malattie reumatologiche. E infatti, tra le nostre prestazioni ci sono anche quelle che riguardano questa specialità. Con noi collabora da tempo la Dott.ssa Stefania Laura Calvisi che è appunto specialista in Reumatologia. Presso di noi, la Dottoressa esegue visite e eroga diverse altre prestazioni mediche che hanno a che fare con queste patologie.
Su questo argomento, l’Eco di Bergamo ha pubblicato un lungo e interessante articolo, sulla sua Pagina della Salute, il 4 dicembre scorso. Ci pare utile per tutti leggerlo. E allora ve lo proponiamo: qui, anche in formato pdf perché possiate scaricarlo, se lo volete: L’Eco di Bergamo – 04.12.2022 – Pagina della Salute. Reumatologia – Def
Numeri notevoli
Nel nostro Paese, si legge nel pezzo, oltre un milione di persone vive ignorando di avere una malattia reumatologica. A queste si aggiungono gli oltre 5.400.000 di persone che sanno di averne. Quindi, in totale, oltre un italiano su dieci è colpito da patologie, più o meno, gravi e invalidanti. Lo afferma il Dott. Roberto Gerli, Presidente della Società Italiana di Reumatologia, a margine dei lavori del 59° Congresso Nazionale della Società che si è tenuto a Rimini dal 23 al 26 novembre scorsi.
Siamo quindi di fronte a numeri notevoli che indicano una condizione di sofferenza diffusa tra la popolazione, intorno a malattie complesse come lo sono i loro nomi. Parliamo ad esempio della terribile fibromialgia o di artrite psoriasica, sclerosi sistemica e artrite reumatoide, per fare degli esempi. Patologie intorno alle quali si giunge spesso alla diagnosi in modo tradivo. Possono essere necessari 2, 3, 5 e addirittura 7 anni.
Tutto ciò ha spinto la Società Italiana Reumatologia (SIR) a lanciare un anno fa la campagna nazionale «Diagnosi Precoce». I risultati paiono essere positivi. Se ne parla appunto nell’articolo.
In Politerapica sappiamo quanto sia seria la Reumatologia
Il punto è che siamo di fronte a malattie molto pesanti. Non solo: una diagnosi tardiva peggiora in modo notevole le possibilità di successo delle cure. Questo anche se oggi nella pratica clinica sono arrivati farmaci più efficaci e in grado di fermare la progressione delle patologie, come aggiunge il Dott. Roberto Caporali, Vice Presidente di SIR.
Per questo, in Politerapica, tra i servizi di Medicina Vicina, c’è la specialità di Reumatologia. La proponiamo al territorio secondo il nostro modello: prestazioni di qualità, senza liste di attesa, a condizioni accessibili. Aiutiamo a riconoscere queste malattie e a curarle, nei tempi e nei modi migliori possibili.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
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