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Tag: Istituto Mario Negri

7 Ottobre 2023
Parlare di anziano pensando a un patrimonio

Dovremmo parlare di anziano pensando soprattutto a un patrimonio. Un patrimonio di esperienze e competenze. Dobbiamo farlo perché si tratta di un patrimonio prezioso che abbiamo un po’ perso l’abitudine di considerare e rispettare. Questo però non ce lo possiamo permettere. Non possiamo ignorare un bagaglio così ricco di conoscenza.

A questo tema abbiamo deciso di dedicare l’ottavo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, cominciando da un incontro/convegno aperto a tutti. Lo terremo sabato 28 ottobre, alle ore 16, presso la Sala polivalente Vincenzo Signori del Comune di Pedrengo. E per essere chiari da subito sull’argomento di cui vogliamo parlare, abbiamo scelto come titolo dell’evento “Anziano, patrimonio sociale. Risorsa per la comunità“.

E i partecipanti ai lavori sono personaggi che sull’argomento possono dire molto. Tra loro ci sarà il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri di Milano.

Qui la locandina: Anziano, patrimonio sociale. Risorsa per la comunità

L’incontro si tiene in presenza. Chiunque però potrà seguire i lavori anche da casa. E’ prevista infatti anche una diretta streaming su sei canali social ai link:

Parlare di anziano pensando a un patrimonio

Il segreto per vivere a lungo è invecchiare. E questo in Italia succede. Noi siamo il secondo Paese nel Mondo, dopo il Giappone, per percentuale di cittadini in età anziana. E questa è una condizione che per alcuni aspetti potrebbero invidiarci in molti. Il bagaglio di competenze ed esperienze maturato negli anni della vita da una persona anziana rappresenta, infatti, un patrimonio tanto grande quanto prezioso per la comunità e le generazioni più giovani.

Non è un caso che nelle società di un tempo (e anche in alcune contemporanee) esisteva il Consiglio degli Anziani. Qui l’opinione delle persone che per età avevano maturato una maggiore e più profonda conoscenza della vita e delle cosiddette “cose del mondo”, era considerata preziosa al momento di prendere decisioni importanti per la comunità. Nell’epoca contemporanea, in cui, da una parte, l’informazione e la conoscenza appaiono così facilmente alla portata di tutti, e, dall’altra, tutto viene affidato alla tecnica, pare che le cose vadano diversamente. Si cade facilmente nella tentazione di considerare anacronistico questo approccio e di fare a meno dell’esperienza dei meno giovani. Non ce lo possiamo permettere.

Due grandi capitoli

Qui si aprono due grandi capitoli. Da una parte, quello di capire quanto sia necessario valorizzare questo patrimonio e di comprendere quindi come poterlo fare divenire risorsa concreta della vita comune. C’è un tema culturale prima ancora che sociale da affrontare. Dall’altra, quello di comprendere come diviene sempre più necessario che l’anziano diventi anziano in salute. Ma per diventare anziani in salute è necessario prepararsi a questa prospettiva quando si è giovani.

E qui siamo di fronte ancora ad un enorme tema culturale. La cultura della salute. Quella dei singoli e quella della comunità. Quella fisica insieme a quella psichica e sociale. Senza dimenticare che, quando si parla di salute psichica, ci si riferisce ad una condizione che ha la stessa importanza di quella fisica, la stessa dignità e lo stesso diritto alla cura e al rispetto. Non solo: ci si riferisce ad una condizione di potenziale fragilità propria in particolare della persona anziana

14 Novembre 2022
Lo dice il Prof. Garattini e possiamo crederci

Lo dice il Prof. Silvio Garattini e possiamo crederci. L’anziano è un patrimonio prezioso per la comunità moderna. Tanto più oggi, quando l’aspettativia di vita si fa sempre più lunga e le nostre società tendono ad essere sempre più vecchie. E lui lo sa bene! Non solo perché è Presidente dell’Istituto Mario Negri, da lui fondato, ma anche perché lui anziano lo è davvero, alla sua veneranda età di 94 anni.

Lo dice il Prof. Silvio Garattini e possiamo crederci

Questo e molto di più racconta nel suo intervento all’incontro/convegno Anziano, risorsa pregiata. Patrimonio prezioso che abbiamo tenuto lo scorso 14 Ottobre, a Seriate.

Non gli è stato possibile essere presente di persona per precedenti impegni a Roma e in Vaticano, proprio nei due giorni a cavallo del convegno. E’ stato però subito disponibile a ricevere gli organizzatori dell’evento e a video registrare un suo intervento. Era il 10.10.2022. Lo abbiamo scomposto in quattro segmenti e li abbiamo proposti al convegno come altrettanti spunti di discussione. E il suo è stato un grande contributo.

Ora lo proponiamo, qui, nella sua interezza:

Una questione che inizia da lontano

Il tema è molto ampio. Si parte dall’importanza dell’anziano per la comunità e ci si ritrova a percorrere strade he portano sempre più lontano. L’anziano è una risorsa pregiata. Un bene cui non possiamo rinunciare. Tuttavia, proprio per questo, è necessario che sia in salute. Quando parliamo però di salute, dobbiamo cominciare a pensare ad una condizione le cui origini iniziano molto prima del momento attuale.

Per essere in salute da anziani è necessario avere curato la salute da giovani. Da bambini, addirittura. E per farlo è a sua volta necessario fare prevenzione. Prevenzione? Sì, prevenzione. Mettere in atto quei comportamenti sani e orientati al benessere che permettono di prendersi cura della propria salute e di conservarla nel tempo.

La prevenzione però può essere applicata da ognuno – come dovrebbe effettivamente essere – solo se si sa che esista e come funzioni. Allora il problema è quello della cultura della salute. Prvenzione e cultura della salute, due facce della stessa medaglia. Un argomento che dovrebbe essere insegnato nelle scuole, già dalle primarie.

Così come dovrebbe essere chiaro a tutti che la salute non è una questione solo sanitaria. La salute infatti è una questione anche sociale. E richiede l’impegno della pubblica amministrazione e della politica per essere trattata nel modo più corretto. Sul territorio, in mezzo alla gente.

Sedici minuti che volano in attimo

Dura sedici minuti circa l’intervento del Prof. Garattini. Sedici minuti che però volano in un attimo. E quando si è finito di ascoltare, viene il desiderio di riascoltare, tanto ricco e intenso è il contenuto, espresso in modo lucido e chiaro.