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Tag: Politerapica

4 Gennaio 2023
Struttura sanitaria a servizio del territorio - 2

Politerapica è una struttura sanitaria a servizio del territorio e della persona. Questa è da sempre la sua missione. Offrire prestazioni sanitarie di qualità, senza liste di attesa e a costi accessibili. Soprattutto quelle che mancano o che si fa fatica a trovare. E mettendo il paziente al centro dell’attenzione. Prendendo in carico lui e i suoi cari per accompagnarli durante tutto il percorso di diagnosi e di cura. E anche dopo.

Questa è da sempre la missione di Politerapica e lo è ancora, con la convinzione di sempre, nel 2023, anno cui si affaccia con molte novità. E anche lo scopo è lo stesso di sempre. E’ quello di migliorare ogni giorno il livello del suo servizio. Per rispondere così, ogni giorno di più, ai bisogni del territorio quando si parla di salute. E quando parliamo di territorio, noi parliamo delle persone che ci vivono.

E infatti la struttura di Politerapica, all’inizo di questo nuovo anno, continua ad offrire proprio a quelle persone molti servizi, tutti di qualità.

Struttura sanitaria a servizio del territorio e della persona

Sono oltre trenta i professionisti che compongono il team medico di Politerapica. Cinque quelli che compongono il team degli psicologi e psicoterapeuti. Insieme mettono a disposizione del territoro numerose prestazioni

  • Visite e prestazioni specialistiche ambulatoriali
  • Piccola chirurgia ambulatoriale
  • Diagnostica
    • ecografia
    • ecocolordoppler
    • uroflussimetria
    • elettrocardiogramma
    • ecocardiogramma
  • Sostegno psicologico e psicoterapia individuale, di coppia e per la famiglia
  • Sostegno a gravidanza e neonatalià

E lo fanno, lavorando in équipe, intorno al paziente. Tra di loro e con i professionisti sanitari della struttura.

Già perché in Politerapica, ci sono poi quindici terapisti e professionisti sanitari. Anche loro lavorano in team. In team tra loro e con gli specialisti, si occupano di

Ambulatori multidisciplinari dedicati

Tutti i professionisti di Politerapica lavorano insieme, in modo multidisciplinare. Assicurano così al paziente quella presa in carico globale che permette di occuparsi della sua salute nel senso più pieno del termine.

Ma i professionisti lavorano insieme, in modo ancora più stretto, intorno ad alcuni disturbi o problemi particolari. Per questi, Politerapica ha costituito Ambulatori Multidisciplinari dedicati, di cui fanno parte specialisti, professionisti sanitari e psicologi:

Centro prelievi per esami di laboratorio

Politerapica mette a disposzione del territorio anche un qualificato centro prelievi per esami di laboratorio. Lo fa in collaborazione con Synlab, leader europeo del settore. Insieme, Politerapica e Synlab, offrono un servizio di ottimo livello, completo e comodo.

Il centro prelievi di Politerapica, infatti, è aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 10. E ci si può accedere anche senza appuntamento. Un ampio parcheggio davanti alla sede, poi, assicura comodità e risparmio di tempi. Le prestazioni del centro sono erogate in convenzione col sistema sanitario e in modo privato. E i risultati possono essere scaricati direttamente dal sito di Synlab.

Il 2023, 15° anno di attività. Una struttura sanitaria ancora a servizio del territorio e della persona

Siamo entrati nel 15° anno di attività. Ci aspetta un 2023 intenso, come sempre. E ci siamo preparati per offrire prestazioni e servizi sempre migliori. Sono di queste ultime settimane gli annunci di una serie di novità importanti.

Abbiamo avviato l’attività di Osteopatia con Arianna Patriarca. Sono entrati nel nostro team

Con il loro ingresso, il team dedicato alla salute dell’apparato locomotore è ancora più completo e qualificato. Lo compongono tre Fisiatri, di cui una dedicata all’età evolutiva, due Ortopedici, due Reumatologi, una Neurologa e un Medico Sportivo insieme a Osteopata, Fisioterapisti, Massaggiatori. Intorno a loro, poi, tutti gli altri professionisti della struttura perché, non ci stanchiamo di ripeterlo, Politerapica considera la persona nella sua interezza e non a segmenti.

E con l’arrivo della Dott.ssa Lancini è già in cantiere un nuovo progetto. Quello dell’Ambulatorio Fisioterapia dell’Età Evolutiva. Prevediamo di avviarlo già a Gennaio. Ne faranno parte diversi professionisti. Insieme e come sempre, porranno il paziente al centro del lavoro di gruppo. Lo prenderanno in carico e lo accompagneranno durante il percorso di cura.

 

2 Gennaio 2023
Mancavano poche ore al Natale

Mancavano poche ore al Natale e pensavamo a cosa era stato il 2022 per Politerapica. Non proprio solo per Politerapica però. Pensavamo a cosa era stato per molti altri. Per i nostri molti pazienti e per le tante altre persone che avevamo incontrato durante l’anno. E, così, il pensiero andava anche al lavoro che avevamo fatto sul territorio e alle associazioni di volontariato e alle istituzioni con cui avevamo collaborato.

Pensavamo insomma ai molti incontri. A quanto avevamo ricevuto e a quello che avevamo cercato di dare. E mentre lo facevamo, ci è venuto di scrivere i nostri pensieri. Ne è risultato una sorta di tema da liceo. Lo vogliamo condividere qui, con chi desideri leggerlo: Natale 2022 – Capodanno 2023

Facevamo anche gli auguri

Certo, facevamo anche gli auguri. Ci tenevamo. Non lo facevamo perché si usa ma perché ci faceva davvero piacere. Auguravamo a tutti di avere qualche momento di calore con le persone più care nei giorni di fine anno e di ricevere il regalo di qualche momento di serenità nell’anno che viene. Lo auguravamo, in particolare, ai nostri pazienti, ogni anno sempre più numerosi. E, con loro, ai loro cari.

Lo auguravamo poi alle molte persone che vivono intorno a noi. Quelle che si rivolgono a noi anche solo per un parere o un’informazione e quelle che partecipano alle nostre attività sul territorio per promuovere, tra i cittadini, una cultura della salute responsabile. Sono molti coloro che ci seguono e tanti quelli con cui collaboriamo per realizzarle: dirigenti e collaboratori di amministrazioni pubbliche e di strutture sanitarie, di enti e di associazioni, prima tra tutte LILT Bergamo Onlus. Soprattutto le persone comuni, come si dice: uomini e donne di ogni età, madri e padri, mogli e mariti, singole persone.

Non dimenticavamo i collaboratori della nostra struttura: specialisti e terapisti, operatori sanitari e personale amministrativo. Nulla di quanto realizza Politerapica potrebbe essere realizzato senza di loro. Senza la loro partecipazione professionale e umana, responsabile e generosa. E, in molti casi, senza il sostegno dei loro cari. E anche a loro andava il nostro pensiero.

Mancavano poche ore al Natale e pensavamo

Mancavano poche ore al Natale e pensavamo. Pensavamo a quello che avevamo fatto nel corso dell’anno che stava finendo. All’impegno che ci avevamo messo, a cosa eravamo riusciti a realizzare e a cosa restava migliorare. Anche a cosa non eravamo riusciti a fare. Questo è il pensiero più forte di ogni fine anno. Quello che ci procura preoccupazione prima che rimpianto.

Poi pensavamo anche a ciò che è Politerapica. In quelle ore si stava avviando a chiudere un anno particolarmente intenso, entrando nel suo 15° anno di vita e di attività. Oggi è una struttura riconosciuta sul territorio. In molti casi, è un riferimento per i suoi abitanti in tema di salute. Questo ci fa sentire ancora di più il peso della nostra responsabilità. E ci spinge ad impegnarci ancora di più per svolgere il nostro lavoro con rigore e allo stesso tempo con tanta umanità.

Continuiamo a credere di dovere rispondere a bisogni concreti del territorio e dei suoi abitanti in tema di salute. Continuiamo a farlo ponendo il paziente al centro della nostra attenzione. Lavoriamo in modo multidisciplinare. Offriamo prestazioni di alto livello, con professionisti molto preparati, senza liste di attesa a costi contenuti.

Pensavamo a tutto questo e a molto di più. Come scritto sopra, chi lo desideri potrà leggere le nostre riflessioni nel documento allegato. Per parte nostra, qui, vogliamo confermare il nostro ringrazamento a tutti coloro che abbiamo incontrato nel 2022. Da tutti e da ognuno abbiamo ricevuto molto.

 

19 Dicembre 2022
Il chirurgo Annibale Casati in Politerapica

Il Dott. Annibale Casati, chirurgo generale e chirurgo plastico, inizia la sua attività in Politerapica. Nella nostra struttura viene ad eseguire visite specialistiche e prestazioni di piccola chirurgia ambulatoriale. Lo raccontiamo con grande soddisfazione. Il Dott. Casati, infatti, è un medico molto preparato con una lunga carriera professionale. L’ha svolta tutta qui, nella nostra provincia. E si è meritato l’apprezamento di molti. Soprattutto dei suoi pazienti.

Preparazione ed esperienza

Il Dott. Casati si è laureato in Medicina e Chirurgia, nel 1977, presso l’Università degli Studi di Pavia. Qui, nel 1982, si è specializzato in Chirurgia Generale. Nel 1989, poi, si è specializzato anche in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, questa volta presso l’Università di Parma. Nella sua formazione non manca quella in management sanitario, curata presso l’IREF.

Da subito si è impegnato nell’attività professionale, qui, nella nostra provincia, come scrivevamo sopra. Nel 1978, ha iniziato a lavorare presso il reparto di Chirurgia Generale e Vascolare del Policlinico di Ponte S. Pietro. Qui è rimasto fino al 1998, ricoprendo via, via, ruoli di responsabilità. E’ stato Aiuto in Chirurgia Generale e Vascolare e Aiuto in Chirurgia Generale e Mini-invasiva. In questo reparto ha ricoperto anche il ruolo di Responsabile.

Dal 1998 al 2009 ha lavorato presso la Clinica Castelli di Bergamo. Qui è stato Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale e Mini-invasiva e poi Direttore del Dipartimento Chirurgico. Ha poi lavorato presso la Casa di Cura S. Francesco, come Medico responsabile Reparto di Chirurgia, dal 2010 al 2017. Dal 20017, collabora con la Casa di Cura Beato Palazzolo, come Medico responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia.

Il chirurgo Annibale Casati in Politerapica

Notevole preparazione, dicevamo. E pure grande esperienza. L’arrivo del Dott. Annibale Casati, in Politerapica, non è però importante solo per la sua bravura di chirurgo. Il Dott. casati è una persona che presta molta attenzione ai bisogni sociali e vi si dedica con impegno.

Da diversi anni, quasi con regolarità, trascorre del tempo in Africa dove mette a disposizione la sua professionalità a popolazioni che ne hanno bisogno. Anche qui da noi, però, dedica energie e impegno. E’ stato Sindaco del Comune di Scanzorosciate e di quello di Caprino Bergamasco, dove è stato anche Consigliere Comunale. Ha fatto parte del Comitato dei Garanti degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Eì stato anche membro e Presidente di Comunità Montana.

Una persona sensibile e generosa. Anche gentile nei modi. Ci sarà un motivo per cui in tanti lo apprezzano? Di sicuro, lo apprezziamo noi e siamo convinti che il suo ingresso in Politerapica faccia crescere la nostra struttura e la renda un po’ più bella.

18 Dicembre 2022
Sergio Clarizia sulla sinusite nei bambini

Il Dott. Sergio Clarizia, Pediatra in Politerapica, interviene sulla sinusite nei bambini. Ne spiega i sintomi, le cause, i modi per curarla e come prevenirela. Lo fa in un’intervista che la rivista Bergamo Salute ha pubblicato nel suo numero di Novembre/Dicembre 2022.

La potete scaricare qui: 2022.12.09 – Bergamo Salute – Sinusite pediatrica, Sergio Clarizia. Vi suggeriamo di leggerla. E’ semplice e chiara nella forma e attenta nei contenuti. Una sorta di libretto di istruzioi per genitori.

La sinusite è un disturbo piuttosto comune nei bambini, soprattutto in questo periodo. In età pediatrica i sintomi tipici sono il naso chiuso che cola e la febbre. Sintomi che sono simili a quelli del raffreddore e che possono quindi rendere piuttosto difficile riconoscerla.

Sergio Clarizia sulla sinusite nei bambini

Ma di cosa parliamo esattamente? Lo spiega bene il Dott. Clarizia. Dice che “la sinusite è un’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali, ovvero le cavità piene d’aria che si trovano nella fronte e ai lati del naso, dietro le guance e in mezzo al cranio, e hanno la funzione di riscaldare e di umidificare l’aria che respiriamo. In condizioni normali, le secrezioni prodotte da questa mucosa, ovvero il muco, sfociano nelle cavità nasali. Quando però si verifica un’infiammazione i canali che le veicolano all’interno del naso si ostruiscono e il muco si accumula nei seni paranasali, ristagnando e favorendo così la proliferazione dei batteri che possono dare origine all’infezione”.

Le sue cause sono diverse e il freddo non aiuta. E’ comunque necessario lasciarla diagnosticare al medico. Quando si parla di salute, il “fai da te” è spesso sbagliato e può causare problemi. Questo vale anche per la sinusite che, soprattutto nei bambini, deve essere trattata in modo adeguato per limitare le possibilità che diventi cronica o ricorrente.

Certo, prevenire è sempre la scelta migliore. E’ ancora il Dott. Clarizia che spiega che la prevenzione si basa prima di tutto sulla corretta igiene ambientale. Bisognerebbe, in particolare, evitare di trascorrere lunghi periodi in ambienti molto secchi o fumosi. In queste condizioni infatti il rischio è quello che si irritino le mucose paranasali rendendole più vulnerabili all’infezione.

In inverno, ad esempio, una buona abitudine è utilizzare un umidificatore per mantenere l’umidità domestica tra il 45% e il 50%. Lavaggi nasali frequenti e terapie steroidee nasali periodiche, su indicazione del medico e soprattutto nei bambini particolarmente predisposti, possono essere efficaci nella prevenzione della sinusite acuta ricorrente.

Da leggere, insomma

Questo e molto di più è spiegato in modo chiaro nell’articolo che, come scrivevamo sopra, consigliamo di leggere. Soprattutto ai genitori ma anche alle nonne e a tutti coloro che si occupano di bambini.

 

Il Dott. Sergio Clarizia riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468

17 Dicembre 2022
Andrea Lisa parla di diastasi a Bergamo TV

Il Dott. Andrea Lisa, chirurgo plastico in Politerapica, parla di diastasi dei muscoli retti dell’addome a Bergamo TV.

Quando si parla di questo problema si tende a pensare che si tratti di una questione estetica e che riguardi solo le donne. Non è così. E’ vero che la diastasi addominale è causata soprattutto dalla gravidanza. Ma le sue cause sono anche altre e riguardano uomini e donne. E agli uomini e alle donne, può provocare problemi seri che non riguardano solo la pancia.

Qui il video della trasmissione:

Dura poco più di dieci minuti. Non è noioso da vedere e ascoltare e merita invece di essere seguito con attenzione. Si scoprono cose interessanti. Non solo interessanti: utili!

Andrea Lisa parla di diastasi a Bergamo TV

Il Dott. Andrea Lisa parla di diastasi a Bergamo TV perché la questione è un po’ sottovalutata e – se così possiamo dire – mal conosciuta. E’ quindi utile parlarne e anche farlo in televisione. Usiamo uno strumento di informazione pervasivo ed efficace per raggiungere un pubblico più ampio. Anche però per dire che certi temi meritano di essere trattati in ogni sede.

Si chiama cultura della salute. E Politerapica è impegnata da sempre a promuoverne la diffusione.

Torniamo però al nostro argomento e cominciamo col dire che durante la gravidanza, la pressione del feto provoca un allontanamento dei ventri muscolari dei muscoli retti dell’addome. Questo allontanamento si chiama diastasi ed è, in questo caso, una condizione fisiologica, normale.

Nei sei mesi successivi al parto, si ha il ripristino della normale posizione dei muscoli retti. E questi tornano così a svolgere correttamente le loro funzioni. Tra queste c’è quella di essere i principali fautori della continenza e della stabilità della parete addominale.

Talvolta però questo non accade. I muscoli retti mantengono la loro distanza e la diastasi non è più “fisiologica” e i muscoli non svolgono più la loro azione. Questo può verificarsi con maggior frequenza nelle gravidanze in età meno giovanile perché i tessuti risultano un po’ meno tonici e quindi resistenti , in quelle con feti di peso importante o nelle gravidanze gemellari.

Non riguarda solo gli uomini e può causare problemi

In realtà, la diastasi può essere provocata anche da altre cause. Obesità, sforzi eccessivi o condizioni congenite sono alcuni tra questi. Si capisce, quindi, che siamo di fronte ad un problema prevalentemente femminile ma che può colpire anche gli uomini.

La diastasi può procurare diversi disturbi e avere anche conseguenze importanti nel breve e nel lungo termine. Altera infatti la funzionalità corretta della parete addominale. Ne derivano diversi problemi, il più comune dei quali è il pericolo del formarsi di ernie, soprattutto ombelicali ma non solo.

Spesso la diastasi causa problemi al pavimento pelvico con conseguente incontinenza. Può avere conseguenze anche a carico della funzionalità respiratoria, dovute alla difficoltà del diaframma di lavorare correttamente. Possono poi esserci problemi digestivi e problemi a carico della colonna lombare per scorretta postura. Questi, a loro volta, possono produrre ulteriori disturbi.

Non siamo quindi di fronte ad una questione estetica. Non solo, quanto meno. E risulta necessario intervenire. Ne va della salute e della qualità della vita.

In una fase iniziale e a determinate condizioni può essere efficace un intervento conservativo, basato su tecniche fisioterapiche. Poi, rimane la chirurgia.

Sintomi, diagnosi, intervento terapeutico, modalità di presa in carico. Tutto questo lo racconta molto bene il Dott. Lisa. Lo fa in modo chiaro e preciso. Facile da seguire e da comprendere.

 

Il Dott. Andrea Lisa visita in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468

 

7 Dicembre 2022
Arianna Patriarca Osteopata in Politerapica

Inizia la collaborazione dell’Osteopata Arianna Patriarca con Politerapica.

Parliamo di collaborazione e mai come in questo caso l’espressione ci pare quella giusta. Già, perché in Politerapica si lavora insieme, intorno al paziente. Da noi non ci sono dei “professionisti,”” che svolgono la loro attività in modo separato dal resto della struttura. Da noi c’è un’équipe composta da professionalità diverse che collaborano insieme. Prendono in carico la persona che si rivolge a noi, nella sua interezza, e così l’accompagnano durante tutto il percorso di cura. E questo, è ovvio, da noi vale anche per l’Osteopatia. Lo diciamo in modo chiaro, considerato che spesso si tende a pensare a questa professione come un po’ a sé stante rispetto al resto del mondo sanitario.

E in Politerapica, infatti, Arianna Patriarca lavorerà insieme a tutti i professionisti del team di riabilitazione. Parliamo dei fisioterapisti e dei massoterapisti, delle infermiere e dell’ostetrica. Lavorerà poi insieme ai molti medici che collaborano con noi. E svolgerà la sua attività sotto la supervisione del nostro fisiatra.

Arianna Patriarca, Osteopata in Politerapica

Sarà quindi un’attività integrata con tutte le altre, quella dell’Osteopatia nella nostra struttura. E siamo certi che Arianna sia la persona giusta per questa scelta. Unisce infatti una straordinaria preparazione professionale ad una grande capacità di relazione e di lavoro di gruppo. Senza contare la sua sensibilità, attenzione e vera e propria passione per il suo lavoro.

Ha conseguito il Bachelor of Science in Osteopathy with Honours, presso Malta Icom Educational ed è iscritta all’ Osteopathy Register – European Union List. Professionista seria e determinata, non si accontenta dei risultati raggiunti e continua a lavorare alla sua crescita professionale. Sta infatti frequentando il Master in Osteopatia Pediatrica con tutto l’entusiasmo e la carica di cui è capace. Lo concluderà a breve e porterà anche questa competenza in Politerapica.

Da quando si è laureata, collabora col Centro Medico Sant’Agostino di Milano. Qui sta maturando notevoli esperienze.

Osteopatia in Politerapica

Ci occupiamo da sempre di riabilitazione. Sin dall’inizio questa è una delle nostre attività principali. Lo facciamo lavorando in gruppo intorno alla persona che si affida noi. E solo dopo che è stata valutata da un medico. Con il medico ci confrontiamo durante tutta la terapia. Se necessario, insieme a lui, modifichiamo il trattamento.

Ora arricchiamo questa attività con una nuova professionalità, l’Osteopatia appunto. Siamo convinti che in questo modo potremo prenderci cura dei nostri pazionti in modo ancora più completo.

Politerapica è entrata nel suo 15° anno di attività e continua a crescere. Questa volta con Arianna Patriarca e l’Osteopatia.

 

 

27 Novembre 2022
Politerapica nel 15° anno con l

Politerapica entra nel suo 15° anno di attività e lo fa con l’impegno di sempre. Era il 2 Dicembre 2008. Avevamo lavorato tanto nei mesi precedenti per prepararci. A cominciare dalla sede.

Solo due mesi prima, questa era giusto uno spazio aperto senza nulla al suo interno. Gli architetti cui ci eravamo affidati l’avevano disegnata seguendo passo, passo i requisiti indicati dall’ASL e, allo stesso tempo, l’idea di struttura che avevamo in testa noi. Ne era venuta fuori una soluzione di altissimo livello sul piano tecnico e funzionale. E lo erano anche gli impianti e le apparecchiature di cui ci eravamo voluti dotare.

Mentre architetti, tecnici e operai lavoravano alla struttura, noi lavoravamo sul territorio. Già, perché da sempre la nostra idea è stata quella di lavorare nel territorio e col territorio, promuovere sinergie e collaborazioni, creare team intorno ai pazienti e alle persone. Per tutta l’Estate, avevamo incontrato medici di medicina generale e assessori alle politiche sociali.

Non era stato un lavoro facile. Allora non ci conosceva nessuno e farci ascoltare non era facile. Anche perché proponevamo una visione nuova di attività sanitaria e di attenzione alla salute. E si sa, rispetto al nuovo si fa molta fatica a capire. Anche a credere.

Politerapica nel 15° anno con l’impegno di sempre

Avevamo mandato le comunicazioni al Comune di Seriate e alla ASL (a quel tempo non si chiamava ancora ATS) di Bergamo e quel 2 Dicembre iniziavamo la nostra attività.

Iniziava così la realizzazione di un progetto fondata su un’idea, forse un sogno. Quella di portare una medicina di qualità sul territorio. Un’idea, un sogno, che

  • vedeva il paziente preso in carico nella sua globalità di persona fisica, psichica e relazional
  • pensava ad una presa in carico che ponesse la persona al centro dell’équipe
  • voleva proporre qualità e cura
  • si doveva sviluppare attraverso una stretta interazione col territorio, a cominciare dai servizi sociali e comprendendo i sanitari che ci lavoravano, strutture o professionisti che fossero

Un’idea, un sogno che non sono finiti. Su cui abbiamo lavorato con grande fatica. Dal quale abbiamo avuto molte soddisfazioni ma anche molte botte in testa, se così possiamo dire. Un’idea, un sogno che stanno entrando nel loro 15° anno di vita. Continuiamo a non sapere come finirà ma continuiamo ad esserci. Perché ci crediamo. E’ il nostro progetto ed è quello che desideriamo fare.

Oggi, ci siamo meritati un po’ di credibilità. Facciamo meno fatica a raccontare e a raccogliere interesse intorno alle nostre attività e alle nostre iniziative. Anche intorno alla promozione della cultura della salute che curiamo da sempre sul territorio, in mezzo alla gente, insieme agli altri.

Siamo arrivati qui e proseguiamo

Entriamo nel 15° anno e forse non avremmo mai creduto di arrivarci. Nel corso degli anni, abbiamo cercato di restare fedeli alla nostra idea iniziale, allo spirito che ci guidava quando abbiamo cominciato a pensare a Politerapica. Non è stato facile. Abbiamo fatto molta fatica e, a volte, forse, abbiamo anche sbandato. Crediamo però di esserci riusciti. Nel corso dei prossimi dodici mesi pensiamo di raccontarvelo.

Oggi queste sono le nostre attività:

Politerapica entra nel 15° anno

E c’è di più. C’è il lavoro che abbiamo fatto per anni e continuiamo a fare sul territorio. Con amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato, professionisti e strutture sanitarie, enti, Università.

Ma non è finita qui. Abbiamo ancora molto da fare. Non sappiamo se ci riusciremo ma ci accompagnano ancora ancora il sogno e la determinazione di quando abbiamo cominciato.

14 Novembre 2022
Il Covid ha lasciato i segni su salute

Il Covid ha lasciato segni marcati su salute e sanità. Non si può sapere quanto dureranno e come si risolveranno. Resta il fatto che ci sono e che bisogna guardarli in faccia e chiamarli col loro nome. Solo da qui si può partire per affrontarli. Anche noi di Politerapica lo sosteniamo con convinzione.

E proprio da qui è partita la trasmissione Bergamo in Diretta dello scorso 28 ottobre 2022. Il settimanale di informazione e approfondimento di Bergamo TV è condotto dall’ottimo Luca Bonzanni, giornalista de l’Eco di Bergamo. In quest’occasione, erano ospiti in studio Lucia De Ponti, Presidente di LILT Bergamo Onlus e Guido Marinoni, Presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo. In collegamento esterno, hanno contribuito ai lavori Alberto Tedeschi, Direttore della Medicina del Bolognini di Seriate e Alberto Zucchi, Direttore dell’Epidemiologia di ATS Bergamo.

Qui il video completo della trasmissione:

Il Covid ha lasciato i segni su salute e sanità

Ancora oggi l’infezione può essere letale, soprattutto sui pazienti fragili. Tra questi, ci sono i malati di cancro. Già le cure sono impegnative, ha detto Lucia De Ponti. Già i percorsi di cura sono pesanti. L’ipotesi di ammalarsi anche di Covid, in queste condizioni, preoccupa molto. Per questo, è necessario mantenere tutte le misure precauzionali che limitano questo pericolo.

Bisogna aggiungere che durante la pandemia le attività di prevenzione e di diagnosi precoce sono state ridotte molto. E da mesi, ormai, si parla sempre più di emergenza cancro. Nei prossimi anni ci si aspetta infatti, un notevole numero di diagnosi di tumore che forse potevano essere evitate. A queste potrebbero aggiungersi un notevole numero di diagnosi di tumore in fase più avanzata. E una diagnosi in fase più avanzata significa dovere intervenire in modo più pesante e avere minori possibilità di successo nella cura.

Curare significa prendere in carico. Da tutti i punti di vista. Anche da quello emotivo e psicologico. Non è possibile curare una persona solo sul piano fisico. Questo ormai è chiaro. Il Covid, però, ha impedito di curare in modo adeguato queste dimensioni dell’essere. Anzi, le ha peggiorate. Le norme di sicurezza hanno costretto a imporre allontamenti, separazioni e isolamenti.

L’orgoglio del volontariato

Di fronte ai segni lasciati dal Covid sulla salute e sulla sanità, il volontariato si è impegnato ancora di più. Anche di questo ha detto la Presidente De Ponti. Ha raccontato di come il volontariato bergamasco si sia unito quando si è trattato di discutere della riforma della legge sanitaria regionale. E unito ha sostenuto una proposta che è stata accettata e inserita nella legge. Quella del suo riconoscimento come soggetto necessario nelle fasi di ideazione di progetti e soluzioni.

Perché il volontariato parla a nome dell’altra metà del mondo, anzi di quella intera. Il mondo dei pazienti e dei potenziali pazienti. Un mondo che il volontariato conosce molto bene giacché nella carne dei pazienti, della loro malattia e dei loro bisogni affonda le sue mani ogni giorno.

E poi ha raccontato del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Quel progetto che nel 2022 ha visto diverse associazioni e un soggetto privato insieme, impegnati nella promozione della cultura della salute sul territorio, tra i cittadini. Un progetto che ha raccolto intorno a sé strutture sanitarie pubbliche, private e private convenzionate, amministrazioni pubbliche e enti del territorio.

Promuovere la cultura della salute per promuovere prevenzione e diagnosi precoce. A cominciare dalla scelta di stili di vita sani e orientati al benessere.

La salute non è una questione solo sanitaria

Ha citato il Prof. Silvio Garattini, la Presidente De Ponti, per spiegare che la salute non è un tema solo sanitario. La salute è un argomento che deve essere affrontato anche da un punto di vista sociale e politico. Anch questo ci ha insegnato il Covid. E anche su questo ha lasciato segni profondi.

 

 

 

28 Agosto 2022
Il fumo prima causa di cancro ai polmoni

Il vizio del fumo resta la prima causa di cancro ai polmoni. A questa conclusione è giunto uno studio internazionale pubblicato dalla prestigiosa rivista Lancet, cui hanno partecipato oltre 1.000 ricercatori in tutto il Mondo.  Lo scrive l’Eco di Bergamo nella sua Pagina della Salute di Domenica 28.8.2022.

Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 28.08.2022 – Fumo, prima causa cancro polmoni – Def

I fattori di rischio del cancro

Il cancro è la seconda causa di morte nel pianeta e l’esposizione ai fattori di rischio gioca un ruolo importante nella biologia e nell’impatto di molti tipi di tumori“, scrivono i ricercatori. “È fondamentale – continuano – comprendere il contributo relativo dei fattori di rischio modificabili al carico complessivo del cancro per orientare gli sforzi per contrastare la malattia sia a livello locale sia globale“.

Fumo, alcol, peso eccessivo e altri fattori di rischio noti sono stati responsabili di quasi la metà dei decessi per cancro nel mondo nel 2019. Per la precisione, parliamo del 44,4% di tutti i decessi per tumore, pari a 4,45 milioni di morti. Non solo: sono stati giudicatianche responsabili della perdita di 105 milioni di anni di vita in salute. Siamo quindi di fronte ad elementi che non possono essere sottovalutati.

Il fumo prima causa di cancro ai polmoni

Il singolo fattore di rischio con un maggiore impatto in ambo i sessi è il fumo. Questo è responsabile del 33,9% dei decessi nei maschi e del 10,7% nelle donne. Non solo per cancro al polmone, posto che sono diversi i tumori per i quali il fumo è un forte fattore di rischio. Sul cancro al polmone, peraltro, l’effetto negativo di questo vizio è ben maggiore.

Gli altri principali fattori di rischio, nei maschi, sono l’alcol, l’alimentazione scorretta e l’inquinamento ambientale, responsabili rispettivamente del 7,4%, il 5,9% e il 4,4% dei decessi. Nelle donne, invece, il sesso non sicuro (8,2% dei decessi), l’alimentazione scorretta (5,1%) e l’alto indice di massa corporea (4,7%).

Come si può osservare, siamo di fronte a condizioni che potrebbero essere modificate con l’adozione di stili di vita corretti. Detto in altri termini, stiamo parlando di fattori di rischio sui quali ognuno di noi può intervenire in modo efficace.

Tra i tumori maggiormente influenzati dai fattori di rischio al primo posto c’è il cancro del polmone, seguito da colon, esofago e stomaco nei maschi e cervice uterina, colon e seno nelle donne.