La tempestività riduce i rischi per la prostata. Una valutazione precoce, infatti, permette di decidere nel modo migliore quali trattamenti iniziare e quando. E permette pure di proteggere la vescica. Lo spiega il Dott. Michele Catellani, Urologo in Politerapica. Lo fa con un articolo sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo di domenica 25 giugno.
Lo potete trovare qui: L’Eco di Bergamo – 25.06.2023 – Prostata, Catellani
Mi è venuta la prostata
Spesso si sente dire “mi è venuta la prostata” ma la prostata, in realtà è un organo che tutti gli uomini hanno. Si trova sotto la vescica e serve a produrre il liquido seminale. Come altri organi, anche la prostata può sviluppare delle malattie: ipertrofia prostatica benigna (IPB), prostatite e cancro alla prostata. Comincia così il Dott. Catellani che prosegue poi a descrivere ognuna di queste malattie. Parla delle loro cause e dei loro sintomi. Racconta come si riconoscano e come si curino.
In ognuno dei casi la tempestività riduce i rischi per la prostata e anche per gli altri organi. Come nel caso dell’ipertrofia prostatica benigna. Per comprendere meglio, bisogna dire che le dimensioni della prostata aumentano nel corso del tempo e l’organo, crescendo, comprime l’uretra. Questo è il canale che collega la vescica all’esterno. La compresisone dell’uretra causa un cattivo svuotamento della vercica e questa condizione è la causa dei sintomi. Questi sono aumento della frequenza delle minzioni, getto meno forte, non completo svuotamento della vescica, necessità di doversi alzare diverse volte la notte per urinare e difficoltà a trattenere le urine.
La valutazione urologica precoce, in questo caso, è importante per decidere quale trattamento iniziare e quando proteggere la vescica che compensa le difficoltà nello svuotamento aumentando la forza delle contrazioni. A lungo andare però questo sforzo può portare alterazioni (diverticoli vescicali, iperattività vescicale, etc.) che possono van ificare l’efficacia dei trattamenti.
Anche nel caso della prostatite una rapida diagnosi permette una ripresa più rapida della normalità ed evita guai peggiori. Non è raro, infatti che una prostatite mal curarta si trascini per diversi mesi, compromettendo la qualità di vita dei pazienti.
La tempestività riduce i rischi per la prostata
La tempestività riduce i rischi per la prostata soprattutto quando si parla di tumore. Il cancro alla prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile, circa il 20% di tutti i tumori dell’uomo. Il rischio di morte però è basso soprattutto se si segue il giusto percorso terapeutico. Per questo motivo la prevenzione è fondamentale, come sottolinea il Dott. Michele Catellani.
Oggi le cure non sono solo chirurgiche. Ci sono diversi tipi di trattamento. Ognuno presenta benefici e effetti collaterali. L’urologo sceglerà quello indicato per ogni singola persona in funzione dell’evoluzione della malattia. Tra le tecniche chirurgiche, oggi è disponibile quella robot-assistita. Ha il vantaggio di offrire le stesse capacità di cura della chirurgia tradizionale ma con un accesso mininvasivo. Questo permette di ottenere ottimi risultati sia in termini oncologici (cura della malattia), sia in terminio di recupero funzionale (recupero di incontinenza e potenza sessuale).
Il Dott. Michele Catellani riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.
Inizia la collaborazione del Dott. Michele Catellani, Urologo, in Politerapica. Una collaborazione in convenzione con l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, presso la quale il Dott. Catellani è Dirigente Medico nella UOC di Urologia. Con lui, cresce la risposta della nostra struttura al bisogno di prestazioni sanitarie di qualità, senza liste di attesa e a costi contenuti per gli abitanti del nostro territorio. E con professionisti di alto livello. Che è poi, ormai dal 2014, il cuore del progetto Medicina Vicina, la nuova idea di salute di Politerapica. E con l’arrivo del Dott. Catellani, le risposte saranno ancora più rapide.
Formazione di eccellenza
Il Dott. Michele Catellani si è laureato nel 2012, all’Università di Pavia e si è specializzato in Urologia, con il massimo dei voti e la lode, nel 2018, all’Università di Milano. Non ha aspettato di raggiungere questo traguardo per impegnarsi a fondo nella pratica clinica. Lo ha fatto frequentando centri di eccellenza in Italia e all’Estero. E’ stato all’Ospedale di Magenta, presso l’Unità Spinale diretta dal Prof. Sandro Sandri. Ha frequentato l’UOC di Urologia dell’Ospedale S. Paolo di Milano. Per sei mesi è stato all’Academic Medical Centre AMC di Amsterdam. Lunga poi è stata la frequenza dell’Unità di Urologia Oncologica dello IEO – Istituto Europeo di Oncologia. Presso la stessa Unità, è stato poi Dirigente Medico per tre anni.
Come specializzando prima, e come medico di reparto dopo, allo IEO ha acquisito una formazione di rilievo nella chirurgia urologica oncologica. Qui ha potuto approfondire, in particolare, le tecniche di chirurgia mininvasiva, come l’endoscopia e la chirurgia robotica. Non si è mai però voluto limitare all’esecuzione tecnica di metodiche chirurgiche. Per lui, infatti, il paziente è una persona che deve essere presa in carico e accompagnata lungo il percorso di diagnosi e trattamento. E pure dopo. Non è un caso che si sia occupato da sempre anche di trattamento dell’incontinenza urinaria post chirurgica.
Dal 2021, lavora presso la UOC di Urologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. E continua a concentrare la sua attività professionale nelle patologie oncologiche dell’apparato urinario. Continua, in particolare, l’attività chirurgica mininvasiva senza smettere di prendere in carico i suoi pazienti. Perché lui è così: un professionista preparato e una persona attenta.
Michele Catellani Urologo in Politerapica
Come poi abbia fatto, fino ad oggi, a partecipare a 27 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali rimane un mistero. Così come è un mistero dove abbia trovato il tempo per occuparsi dei progetti di ricerca che ha seguito fino ad oggi. La passione per il suo lavoro?
In Politerapica, il Dott. Catellani viene a svolgere un ruolo importante. Presso di noi esegue
- visite specialistiche di Urologia e Andrologia
- valutazioni legate ai temi dell’Incontinenza e dei Disturbi del pavimento pelvico
- valutazioni diagnostiche strumentali urologiche con ecografia, ecocolordoppler e uroflussometria
- interventi di Piccola Chirurgia Ambulatoriale
e fa parte del team che si occupa delle disfunzioni pelviche.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93
Per appuntamenti e informazioni, tel. 035.298468
Gli esperti di Fincopp Lombardia raccontano il dolore pelvico cronico sull’Eco di Bergamo. Spiegano cosa sia, perché si manifesti, quali impatti abbia e come si curi. In particolare, dicono come sia un problema sia maschile che femminile. Chiariscono poi che deve essere affrontato in équipe.
Il quotidiano ha pubblicato l’articolo sulla sua prestigiosa Pagina della Salute. Questa è riconosciuta ormai come strumento efficace di una divulgazione sanitaria di qualità in provincia di Bergamo e non solo.
Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – Dolore pelvico – Specialisti Fincopp – Def
Il dolore pelvico cronico
Cominciamo col dire che il dolore pelvico cronico è un problema piuttosto diffuso. Si tratta di un dolore che colpisce la zona della pelvi, quella che possiamo chiamare il basso ventre, e che è presente da almeno sei mesi. Può manifestarsi come senso di peso o di fastidio fino al dolore vero e proprio che può essere intenso e persistente. Colpisce sia uomini che donne e spesso è associato ad altri disturbi.
Può avere origine dall’apparato urogenitale e dai suoi nervi, muscoli e vasi. Non se ne conoscono esattamente le cause. Anche per questo deve essere affrontato col coinvolgimento di diversi professionisti. Parliamo di un team composto da Ginecologo, Urologo, Proctologo, Fisioterapista e Psicologo. Quest’ultimo svolge un ruolo importante nel sostenere la persona durante il percorso di cura e non solo. Chi soffre di dolore pelvico cronico ne ha spesso conseguenze sulla sfera emotiva e relazionale. Questo vale per questa sindrome e per tutte le altre disfunzioni del pavimento pelvico.
Gli esperti raccontano il dolore pelvico
Ginecologo, Urologo e Proctologo descrivono, quindi, il dolore pelvico cronico, le sue implicazioni cliniche e le modalità di intervento.
Il Dott. Gianni Baudino, ginecologo, spiega come questo non sia associato al periodo mestruale o ai rapporti sessuali. Fornisce poi un dato importante: questo disturbo rappresenta il 20% delle cause di isterectomia. Aggiunge anche che spesso le donne che ne soffrono hanno una storia di cistiti ricorrenti. In alcuni casi, anche di parti complicati. A volte è presente una storia di abuso sessuale.
Il Dott. Oreste Risi, urologo, dice che insieme al dolore possono manifestarsi disturbi urinari e disturbi sessuali. Spiega anche che la prima terapia da eseguire è quella con farmaci antimicrobici. Si prendono poi in considerazione farmaci alfa-bloccanti, polisolfato di pentosano, agopuntura e antinfiammatori. Anche la fisioterapia e la stimolazione del nervo tibiale posteriore possono essere efficaci.
Il Dott. Marco Bianchi, chirurgo proctologo, osserva che il dolore pelvico cronico può riguardare anche la zona anale sia negli uomini che nelle donne. È una patologia comune benigna, spesso associata a disturbi urinari e ginecologici. Può essere dovuta a diverse ragioni che il dottore elenca nell’articolo insieme alle possibili terapie.
Gli interventi dei tre professionisti confermano che la valutazione multidisciplinare è quella corretta perché è la sola che permette di avere una visione globale del disturbo.
Fisioterapia
Ognuno dei tre specialisti ha raccontato come la fisioterapia sia una modalità di cura efficace. La Dott.ssa Donatella Giraudo, fisioterapista racconta come funziona. La fisioterapia deve trattare le situazioni potenzialmente causa di dolore e quelle in grado di mantenerlo e amplificarlo. Comprende il trattamento dei trigger point e di tutti i sintomi legati al dolore stesso, come incontinenza o difficoltà di svuotamento.
Spiega poi che nel corso della terapia si eseguono manovre che disattivano i punti trigger. Questo si può fare anche per via interna, su muscoli della zona perineale, sugli arti inferiori o sull’addome. Aggiunge che può essere associata con efficacia l’elettroterapia con sonde vaginali o anali.
E’ il caso di precisare che per tutte le disfunzioni del pavimento pelvico il trattamento di elezione è quello riabilitativo.
Lo psicologo
L’intervento dello psicologo non è qualcosa in più. Quando parliamo di disturbi della pelvi e di dolore pelvico cronico parliamo di difficoltà che hanno un peso notevole. Intendiamo un peso anche sul piano psicologico e relazionale. Non possiamo poi sottovalutare i problemi nella coppia e nella vita sessuale. Parliamo di problemi che a loro volta incidono sul benessere emotivo della persona e del partner. L’aiuto dello psicologo diventa quindi necessario.
La Dott.ssa Valeria Perego, psicologa, lo dice molto chiaramente. Scrive infatti che il dolore pelvico cronico ha ripercussioni importanti a livello psicologico e relazionale. Aggiunge che ha un impatto negativo sulla sfera emotiva, comportamentale e sessuale. Prosegue dicendo che causa quindi un netto peggioramento della qualità della vita di chi ne soffre e dei suoi cari.
Spiega come un dolore fisico costantemente presente sia una condizione che compromette l’equilibrio personale. Con questo, compromette anche l’immagine di sé, della propria integrità e della propria capacità relazionale.
Parliamo di difficoltà che possono non essere solo effetto del dolore. A volte ne sono la causa. In alcuni casi, contribuiscono alla sua comparsa o alla sua durata. Le condizioni di ansia e depressione possono anche aggravare la percezione del dolore stesso. Ecco perché questa patologia necessita di essere affrontata anche col sostegno psicologico.
Perché gli esperti raccontano il dolore pelvico cronico
Il 28 Giugno 2021 ricorre la XVI Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza. Parliamo di incontinenza e disfunzioni del pavimento pelvico, compreso il dolore pelvico cronico. Fincopp è impegnata a sostenere le persone che soffrono di questi disturbi. Lo fa lavorando innanzi tutto allo “sdoganamento” di questa condizione.
Noi sappiamo che le disfunzioni del pavimento pelvico si curano. Sappiamo anche che chi ne soffre ha diritto di sapere, di curarsi e di avere rispetto per la propria dignità. Per aiutare i cittadini e le istituzioni a sapere e a conoscere gli esperti di Fincopp Lombardia raccontano il dolore pelvico cronico e qualsiasi altro disturbo pelvico.
Politerapica è orgogliosa di ospitare e sostenere Fincopp Lombardia!