La scoliosi è una patologia seria e irreversibile della colonna vertebrale che colpisce molti individui, soprattutto nell’età evolutiva. Si tratta di una curvatura laterale della colonna, accompagnata da rotazione delle vertebre che produce un’asimmetria delle coste e una conseguente deformazione della gabbia toracica fino a formare il classico gibbo.
Il disallineamento della colonna produce anche altre conseguenze, tra le quali la cuneizzazione delle vertebre, la compressione monolaterale del disco intervertebrale, il non corretto posizionamento degli organi interni, la ridotta capacità respiratoria, la riduzione dell’elasticità dei tessuti muscolari e legamentosi.
La scoliosi può manifestarsi per cause note ma, molto più spesso per cause ignote. La scoliosi idiopatica – priva di cause note – si manifesta, in genere, in corrispondenza della grande crescita del periodo puberale. E’ molto importante intervenire sulla scoliosi, soprattutto nell’età dello sviluppo, per ridurre l’evoluzione della patologia e i suoi diversi effetti.
Per questo, Politerapica – Terapie della Salute ha avviato il programma Scoliosi – Attività integrata di gruppo dove il bambino o il ragazzo viene seguito nell’ambito di un percorso che prevede sedute individuali di valutazione e controllo e sedute di gruppo a frequenza settimanale o bi-settimanale:
– 1 o 2 sedute di valutazione e terapia individuale
– 10 sedute di attività di gruppo
– 1 o 2 sedute individuali di verifica
– 10 sedute di attività di gruppo
continuando così nel tempo per quanto ritenuto necessario.
I gruppi di lavoro comprendono non più di sei partecipanti.
I terapisti che seguono i giovani pazienti si tengono in continuo contatto col medico inviante, cui vengono fornite relazioni dettagliate del lavoro svolto.
Incontinenza urinaria significa “incapacità di controllare e trattenere l’urina”, e si manifesta con perdite che vanno da poche gocce a tutta l’urina contenuta in vescica. Enuresi è una perdita di urine, che avviene durante il sonno. È una incontinenza, quindi, che si manifesta di notte.
A differenza dell’adulto, nel bambino piccolo l’incontinenza è un fenomeno normale. In seguito però, se si verificano “incidenti”, il fenomeno viene spesso sottostimato dai genitori e può capitare che non venga preso alcun provvedimento. “Passerà con la crescita” e “allo sviluppo le cose andranno a posto”, sono espressioni frequenti. Questo è vero statisticamente ma nel frattempo il bambino ne soffre molto più di quanto si immagini, con conseguenze nella vita di relazione in quel momento e nel futuro.
Incontinenza ed enuresi possono evolvere in gravi problematiche non solo di carattere organico. L’impatto di questi disturbi rischia di essere particolarmente pesante anche per le componenti emotive e relazionali della salute del bambino e di incidere negativamente sul suo regolare e sereno sviluppo psico-fisico.
Terapia comportamentale e uro-riabilitazione sono le tecniche adottate nella maggioranza dei casi. La prima consiste nella comprensione e adozione di un insieme di regole apprese nell’ambito di momenti dedicati, con una persona dedicata. La seconda si fonda su esercizi e attività: training vescicale, chinesiterapia, biofeedback.
In ambedue i casi, si tratta di tecniche che devono essere proposte al bambino come un gioco di cui è protagonista e accettate da lui. La piena collaborazione del bambino che deve effettuare gli esercizi è a condizione infatti per ottenere i risultati. Anche i genitori devono essere istruiti in modo da aiutare il bambino ad esercitarsi a casa.