Articolo della Dott.ssa Danila Covelli
L’articolo che segue sulla Tiroide – su come si forma, su quali siano le sue funzioni e la sua importanza, sull’attenzione che bisogna prestarle, soprattutto in gravidanza – è stato messo cortesemente a disposizione dalla Dott.ssa Danila Covelli che collabora con Politerapica, nell’ambito di Medicina Vicina, come medico specialista di Endocrinologia e Malattie del Ricambio.
La tiroide è un piccola ghiandola endocrina, a forma di farfalla, posta nel collo immediatamente al di sotto dei piani cutanei e muscolari, anteriormente alla laringe e alla trachea. Comincia a formarsi nel feto durante le prime settimane di gravidanza ed è completamente sviluppata dal 4° mese circa; le sue dimensioni e il suo peso aumentano progressivamente fino all’età adulta e variano in base al sesso e all’ambiente in cui si vive.
Rappresenta la sede principale di produzione e deposito di due ormoni: la triiodotironina o T3 e la tetraiodotironina o T4. Questi ormoni vengono poi riversati nel sangue e non hanno un organo preciso su cui agire ma presentano un’azione generalizzata su tutto l’organismo.
Nelle prime fasi della nostra vita intervengono nello sviluppo del sistema nervoso; successivamente regolano principalmente il metabolismo energetico, ossia quanta energia il corpo consuma per il mantenimento delle funzioni vitali necessarie alla sopravvivenza. Sono quindi in grado di influenzare l’attività cardiaca, la sintesi delle proteine, il consumo di grassi e la reattività del sistema nervoso. Gli ormoni tiroidei regolano poi la crescita e la vitalità di diversi tessuti (muscolare, cutaneo-connettivo).
La funzione della tiroide viene regolata da una sorta di centralina localizzata nell’encefalo che, registrando le quantità di ormoni in circolo, manda lo stimolo adeguato al mantenimento degli ormoni necessari.
Quindi, se la quantità degli ormoni in circolo è troppo bassa, la “centralina” emette uno stimolo che aumenta l’attività tiroidea mentre al contrario, in presenza di eccesso di ormoni in circolo, tale stimolo viene silenziato.
Il mattone fondamentale con cui vengono costituiti gli ormoni tiroidei è lo iodio, oligoelemento assunto principalmente con la dieta. Quindi l’apporto dietetico di una quantità adeguata di iodio è fondamentale per fornire alla tiroide la benzina necessaria per funzionare e per prevenire lo sviluppo della malattia nodulare.
Avendo un’azione generalizzata su tutto l’organismo i disturbi provocati da un malfunzionamento della tiroide sono poco specifici. I segnali di allarme più importanti sono legati all’attività cardiaca, al mantenimento del peso corporeo e alla reattività del sistema nervoso.
In particolare si può sospettare un ipotiroidismo, ossia una scarsa funzione tiroidea, in caso di una persona con una bassa frequenza cardiaca, con la pressione arteriosa instabile, che fatica a mantenere il peso corporeo stabile e che lamenta rallentamento delle funzioni cognitive. Al contrario, in presenza di iperattività cardiaca, nervosismo, insonnia e tendenza al calo ponderale, è plausibile pensare ad una iperfunzione della tiroide.
Come scritto più sopra, nelle prime settimane di gravidanza il feto non presenta la sua tiroide ma dipende totalmente dalla funzione tiroidea della mamma. Da qui l’importanza di affrontare il concepimento e poi la gravidanza con un’adeguata funzione tiroidea.
In particolare, la valutazione della funzione tiroidea è consigliata in persone che pure senza particolari disturbi, hanno tra i famigliari di primo grado patologie tiroidee o in donne in età fertile che programmino una gravidanza.
E’ utile infine ricordare che l’unica azione possibile per prevenire una malattia tiroidea è l’adeguato apporto di iodio, possibile con una dieta varia e il regolare consumo di sale iodato.
Dott.ssa Danila Covelli
Medico chirurgo – Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
Per fissare appuntamenti con la Dott.ssa Covelli: Politerapica – Medicina Vicina 035.298468