Finisce un sogno. Politerapica cessa le attività.
Il sogno era quello di proporre una medicina di qualità, a prezzi accessibili, senza liste di attesa che si esercitasse intorno alla persona (sì, la persona, non il paziente), considerata nella sua interezza. Non solo la patologia o il disturbo ma la persona fatta di corpo, di mente, di emozioni e di relazioni, presa in carico nella sua globalità. Così, sin dall’inizio, l’équipe di Politerapica ha compreso medici specialisti, terapisti e riabilitatori, psicologi e psicoterapeuti. Non a caso, ci eravamo chiamati “Politerapica – Terapie della Salute”. Perché la salute è una anche quando le terapie sono diverse.
Da subito, era il 2008, abbiamo prestato un’attenzione particolare alla qualità dei nostri servizi e delle nostre prestazioni e, soprattutto, all’approccio multidisciplinare. Non doveva la mano destra non sapere quello che faceva o pensava la sinistra. Che, per intenderci, quando si parla di salute, significa che non poteva e non doveva quello specialista o quel terapista lavorare in modo separato da un altro specialista o un altro terapista che seguiva la stessa persona. Sia che tutti facessero parte del team di Politerapica, sia che uno o più fossero esterni. Il paziente al centro. Sempre.
E poi la sinergia e la collaborazione con le strutture e gli operatori sanitari del territorio. E quella con le amministrazioni pubbliche. Nella nostra visione, una struttura sanitaria non poteva restare chiusa in sé stessa ma doveva aprirsi all’esterno e lavorare insieme agli altri attori del tessuto socio-economico. Loro, noi, insieme sul territorio, in un rapporto di collaborazione sinergico, ognuno con le proprie prerogative ma orientati verso un obiettivo comunque comune: quello della salute delle persone e, quindi, della comunità.
Una salute che si difende non solo con la cura ma anche con la cultura. E con la prevenzione. Da qui, la scelta di attivare da subito, con diverse amministrazioni pubbliche e non solo, iniziative di promozione della cultura della salute tra la gente e per la gente. A Seriate, Bergamo, Calcinate, Pedrengo, Cavernago, Brusaporto, Albano S. Alessandro, Gorle e probabilmente qui non li ricordiamo tutti. Anno dopo anno, stagione dopo stagione, per raccontare la salute in modo semplice, chiaro, rigoroso nei contenuti. E poi i convegni e gli eventi di screening gratuito. Anche così realizzavamo la nostra idea di salute e di cura. Di medicina. Una Medicina Vicina.
Un sogno e un progetto. Ambiziosi. Difficili.
Li abbiamo portati avanti con decisione e con entusiasmo. Con convinzione. Abbiamo affrontato momenti molto duri. La crisi economica del 2008/2009. Quella ancora più drammatica del 2012 che molti ricorderanno come la crisi dello spread. Ci capitava, allora, di parlare con medici di medicina generale che ci dicevano che avevano pazienti
che non potevano permettersi di pagare neppure il ticket. Il contesto economico non è mai stato favorevole, in questi sedici anni, no. Forse avremmo dovuto cambiare strategia. Forse ci saremmo dovuti rivolgere ad un’utenza più abbiente. Forse avremmo dovuto alzare i prezzi. Non lo abbiamo fatto e non ci siamo nemmeno fermati. Siamo comunque andati avanti. Lo abbiamo fatto restando fedeli alla nostra visione e agli obiettivi che ci eravamo dati e abbiamo continuato a investire risorse ed energie. Tutte le risorse e le energie di cui disponevamo. Attingendo soprattutto a mezzi propri. Anche dopo il Covid. Anche durante la crisi energetica e il conseguente impoverimento delle persone meno abbienti, negli ultimi anni.
Molti gli incontri sbagliati che abbiamo fatto in questi anni ma molti anche quelli belli, ognuno carico di valore e capace di rappresentare un esempio del molto di buono che – a volte con sorpresa – capita di incontrare intorno a noi nel quotidiano delle nostre esistenze. E pure di quelle aziendali. Lo sottolineiamo perché è opinione comune che i bei principi non c’entrino con i soldi e con il lavoro. Ci sentiamo di dire che non sia così. Non sempre.
Molti anche gli errori fatti. Ci guardiamo indietro e li vediamo. Probabilmente non tutti ma sicuramente molti. A volte non abbiamo neppure bisogno di guardare. Sono loro che ci vengono alla mente. E non riusciamo a perdonarceli. E per molti di essi possiamo solo chiedere scusa.
Sono stati sedici anni particolarmente intensi. Che finiscono qui, come dicevamo. Lo scriviamo con malinconia. Anche con amarezza. Restiamo però convinti che resterà ciò che di buono, in questi sedici anni, tutti noi di Politerapica abbiamo fatto. Resterà ai suoi destinatari. Chiunque essi siano.
_______
E ora concludo parlando in prima persona giacché dietro le aziende e le strutture ci stanno le persone.
Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo sogno, Politerapica. Ringrazio coloro che ci hanno creduto e l’hanno sostenuto anche solo con la simpatia, la vicinanza e la stima. Ringrazio i molti che si sono affidati a Politerapica nel corso di questi anni e che hanno continuato a farlo nel tempo, rinnovando fiducia e apprezzamento verso i suoi professionisti e il suo lavoro.
Per quanto mi riguarda, è stato un privilegio avere vissuto questa avventura. Un privilegio che per me continuerà a restare tale anche dopo la sua fine.
Pasquale Intini
Politerapica – Terapie della Salute
L’indagine SWG per Lilt sul fumo, in Lombardia e nelle singole province, propone risultati che fanno riflettere. Soprattutto per quanto riguarda i giovani. La ricerca è stata eseguita in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2024. A commissionarla, per il secondo anno consecutivo, è stato il coordinamento regionale della Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. L’indagine è stata svolta su un campione di 2.317 persone tra i 18 e i 74 anni ed è capace di restituire una fotografia nitida anche sulla Bergamasca.
L’Eco di Bergamo le ha dedicato due pagine intere in apertura della cronaca, curate da Luca Bonzanni, con un richiamo in forte evidenza sulla prima pagina del giornale. Più sotto ne riportiamo alcuni estratti.
Qui si possono scaricare
- le due pagine complete in formato pdf: L’Eco di Bergamo – 30.05.2024 – Ricerca SWG su fumo per Lilt in Lombardia
- la presentazione della ricerca per la Lombardia: SWG_LILT_Indagine sulle abitudini di fumo in Lombardia_def_v2
- la presentazione della ricerca per la provincia di Bergamo: SWG_LILT_Indagine sulle abitudini di fumo in Lombardia_Bergamo
Indagine SWG sul fumo in Lombardia per Lilt
Secondo SWG, in Lombardia fuma il 41% e in bergamasca il 42%. Un fumatore su quattro, ha iniziato tra i 14 e i 15 anni. Lo racconta bene il giornalista Luca Bonzanni sulle pagine de l’Eco. L’età media in cui si comincia nella nostra provincia è 17,8 anni (in linea con la media lombarda di 17,7 anni), e lo si fa quasi sempre con una sigaretta tradizionale (nell’84% dei casi) e in compagnia di amici (nel 70% dei casi).
Fumano di più le donne (qui si raggiunge il 35%) e soprattutto nelle fasce d’età più elevate (si arriva al 48%, a prescindere dal genere).
Il 47% dei fumatori lombardi dice di averlo fatto «per curiosità». E’ così soprattutto tra chi oggi è più giovane (si arriva al 53% nella fascia 18-34 anni). Un altra ragione è stata quella di sentirsi grandi (12%, ma con una punta del 17% tra chi oggi ha 55-74 anni).
Poca fiducia nei divieti
Solo qualche settimana fa – continua Bonzanni – la stretta sul fumo all’aperto aveva animato il dibattito politico in diverse grandi città d’Italia, da Torino a Milano. E a Bergamo? Il tema al momento appare fuori dal perimetro di scelte amministrative e campagna elettorale. Il parere dei bergamaschi segnala più freddezza rispetto alla media regionale.
Si dice favorevole a un qualche divieto di fumo nei parchi giochi l’85% dei bergamaschi, contro l’88% dei lombardi. Nelle aree esterne degli ospedali è favorevole al divieto il 79% dei bergamaschi, poco al di sotto dell’81% di media regionale. La forbice è più ampia rispetto alla possibilità di divieto di fumo nelle aree esterne dei ristoranti, condivisibile per il 70% dei bergamaschi contro il 75% di media regionale.
Da un’altra prospettiva, solo il 26% dei bergamaschi ritiene efficace il divieto assoluto di fumare all’aperto (in Lombardia il consenso è del 29%); analogamente, il 27% dei bergamaschi considera poco importante l’obiettivo di una città «smoke free», mentre in Lombardia lo pensa solo il 22% degli intervistati.
Ci pare – concludiamo noi – che ancora siamo di fronte ad un tema culturale. Mai come in questo caso, di cultura della salute. Quella individuale e quella collettiva.
Non si tratta di demonizzare ma il fumo fa male. Non possiamo non dirlo e infatti lo abbiamo detto. Questo è stato l’argomento del 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”. Lo abbiamo trattato nel corso dell’incontro/convegno che abbiamo tenuto a Caravaggio, il 31 maggio, proprio la data della Giornata Mondiale Senza Tabacco.
Qui il video integrale dei lavori:
Una chiacchierata intorno al tavolo su un tema scottante, cui hanno partecipato anche due studenti della classe 4°AU del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e due studenti della classe 4°C del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Caravaggio. Con loro, esperti di diversa formazione, rappresentanti della pubblica amministrazione, una psicologa. Di fronte a loro e in diretta streaming, un pubblico attento e partecipe.
Non un convegno: una chiacchierata con uno scambio di opinioni tra i diversi relatori che ha permesso di proporre una riflessione ad ampio spettro su un problema molto serio.
Non si tratta di demonizzare ma dobbiamo dire che il fumo fa male
Lo abbiamo raccontato anche nelle piazze, nelle scuole, negli ospedali e nelle case di comunità. Lo abbiamo fatto coinvolgendo tanti volontari e professionisti sanitari. Insieme, abbiamo raggiiunto un numero notevole di persone. E anche molti bambini e studenti
Oltre all’incontro/convegno di Caravaggio, 2 eventi di sensibilizzazione. 9 postazioni informative, 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte per complessivi 3.000 studenti e alunni. 3 ASST impegnate insieme a Humanitas Bergamo. 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura. Queste le attività che abbiamo messo in programma.
Il 31 maggio è stato il giorno in cui ci siamo conccentrati maggiormente. Abbiamo già detto del convegno. Lo stesso giorno, abbiamo tenuto postazioni informative presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Ospedale Bolognini di Seriate e le Case di Comunità di S. Giovanni Bianco e di Calcinate, con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari. Qui, ai fumatori, abbiamo proposto uno scambio: chiedvamo una sigaretta e in cambio regalavamo una mela.
Lo stesso giorno, alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate sono state donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si sono tenuti eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzioni Strategiche.
Intervento nelle scuole
Un’iniziativa analoga si era tenuta il 22 maggio, presso il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie dell’ASST Papa Giovanni XXIII mentre il 30 maggio, abbiamo organizzato un intervento informativo presso un’azienda in Val Brembilla.
Ancora il 31 maggio, altre 3 postazioni sono state allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio, all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori, cui ha partecipato anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest. A queste postazioni i volontari hanno proposto lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano da forno.
Intanto a Clusone, era in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Quasi tre mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.
Come sempre, poi, sono state messe a disposzione prestazioni sanitarie gratuite. Lo abbiamo fatto con il contributo di ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Gavazzeni, Associazione Amici di Gabry, Fondazione Angelo Custode e Politerapica.
Si è trattato di visite specialisticghe di prevenzione e diagnosi precoce e di incontri e percorsi di sostegno psicologico.
Il fumo è un problema serio – Indagine SWG per LILT
Dicevamo che non si tratta di demonizzare ma che il fumo fa male. Questo però non è sufficiente per dare un’idea più completa del fenomeno. Così almeno emerge dalla ricerca che LILT ha commissionato a SWG sulle abitudini del fumo in Lombardia e nelle singole province delle regione. I risultati dell’indagine sono stati presentati il 29 maggio, a Milano, presso il grattacielo Pirelli di Regione Lombardia, nel corso di un evento cui sono intervenuti diversi esperti. Tra gli altri, il Presidente Emanuele Monti e Danilo Cereda, Responsabile UO Prevenzione di Regione Lombardia, il Prof Silvio Garattini e il Prof. Roberto Boffi.
“Il tabacco è la più importante causa di morte che possiamo evitare. E’ il principale fattore di rischio di patologie oncologiche e cardiovascolari”.
Queste le parole con cui sono iniziati i lavori, in una sala piena, nella quale non sono rimasti posti a sedere liberi. Non meno importanti le altre considerazioni. Tra queste:
- 3 fumatori su 10 hanno la loro prima esperienza di fumo sotto i 16 anni
- si comincia a fumare prima
- per le generazioni over 50, il fumo era un modo per sentirsi grandima oggi non è più così
- il 30% dei 18/24enni intervistati dice di avere iniziato prima dei 16 anni ma il valore probabilmente è sottostimato
- e hanno iniziato soprattutto come modo di stare insieme, divertirsi, avere piacere tra amici
- la metà (il 50%) dei fumatori non vuole smettere di fumare
- tra le motivazioni per non smettere è che fumare gli piace (37%)
- ci sono fondati dubbi sul fatto che l’aumento di prezzo delle sigarette o il divieto di fumo possano essere efficaci
- entrambe le soluzioni potrebbero portare a condizioni complicate, col ricorso al mercato nero; condizioni, oltre tutto, meno controllabili
Qui si può scaricare la presentazione dei dati regionali e quella con i dati della provincia di Bergamo:
- SWG_LILT_Indagine sulle abitudini di fumo in Lombardia_Bergamo
- SWG_LILT_Indagine sulle abitudini di fumo in Lombardia_def_v2
Insieme si può. Insieme funziona
Il progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” ha l’obiettivo di promuovere la cultura della salute, sul territorio, tra i cittadini e, con essa, favorire comportamenti sani e orientati al benessere, inclusi quelli della prevenzione e della diagnosi precoce. Il progetto è realizzato da
- ACP – Associazione Cure Palliative
- AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- Associazione Amici dal Cuore Viola
- Associazione Amici di Gabry
- Associazione Insieme con il sole dentro
- Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
- LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
- Politerapica – Terapie della Salute
Perché della salute ci si deve prendere cura quando la si ha, non quando la si è persa. A quel punto diventa responsabilità dei sanitari. Prima, è responsabilità nostra.
Non si tratta di demonizzare ma dobbiamo dire che il fumo fa male
I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona”. Questo il titolo dell’articolo con cui l’Eco di Bergamo annuncia tutte le iniziative che il progetto mette in campo, anche con Politerapica, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco. E sono tante. Perché il fumo è un killer spietato ma su di lui circolano informazioni non esatte. E di danni ne fa tanti ma proprio tanti.
Chi lo desidera può scaricare qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 19.05.2024 – Appuntamento fumo – D
In provincia di Bergamo quasi il 50% dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età. Addirittura, più del 33% prima dei 15 anni. Questo mentre si stima che in Italia, nel 2019, il 14,9% di tutti i decessi sia dovuto al fumo. Parliamo di 96.000 morti, di cui più di 8.000 riferibili a fumo passivo. E si stima anche che il fumo sia responsabile di 558.000 anni vissuti con disabilità. Oltre tutto, nei grandi fumatori, l’immunoterapia – ultima frontiera della terapia medica oncologica – non funziona.
Forse abbiamo un problema. Ne vogliamo parlare. Soprattutto ai più giovani.
I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona”
Un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social. 2 eventi di sensibilizzazione. 9 postazioni informative, 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte per complessivi 3.000 studenti e alunni. 3 ASST impegnate insieme a Humanitas Bergamo. 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura. Queste le attività in programma per il 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” dedicato al fumo e ai suoi danni, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco che ricorre il 31 maggio 2024.ù
E proprio il 31 maggio alle ore 18, a Caravaggio, all’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo, in Vicolo San Carlo, si tiene l’incontro/convegno “Buttare la vita in fumo. Si comincia presto”. Partecipano
- Alessandra Lugo, Ricercatrice – Istituto Mario Negri
- Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
- Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio
- Thomas Alloni, e Mattia Chittò, Studenti – Liceo Scientifico Galileo Galilei, Caravaggio
- Alessandro Beretta e Sara Pace, Studenti – Liceo Scienze Umane Federici Trescore Balneario
Apre i lavori Lucia De Ponti, Presidente – LILT Bergamo. Stimola la discussione Pasquale Intini, Politerapica e LILT Bergamo.
Il 31 maggio, una giornata molto piena
Lo stesso giorno, sono in programma postazioni informative presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Ospedale Bolognini di Seriate e le Case di Comunità di S. Giovanni Bianco e di Calcinate, con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari.
Altre 3 postazioni saranno allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio, all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori, cui parteciperà anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest. Alle postazioni i volontari proporranno a chi fuma lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano e distribuiranno materiale informative. Alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate saranno donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si terranno eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzioni Strategiche.
Intanto a Clusone, sarà in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Due mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.
Come sempre, saranno poi messe a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, con il contributo di
- ASST Bergamo Est
- ASST Papa Giovanni XXIII
- Humanitas Gavazzeni
- Associazione Amici di Gabry
- Fondazione Angelo Custode
- Politerapica
Sono visite di prevenzione e incontri e percorsi di sostegno psicologico. È necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it
Un progetto di promozione della salute
I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute sul territorio bergamasco promosso da
- ACP – Associazione Cure Palliative
- AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- Associazione Amici dal Cuore Viola
- Associazione Amici di Gabry
- Associazione Insieme con il sole dentro
- Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
- LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
- Politerapica – Terapie della Salute
Quindi
Quindi
Dunque
Pertanto
Quindi
I rischi delle esposizioni solari senza protezione. Questo il titolo di un articolo curato dal Dott. Andrea Di Buduo, Dermatologo in Politerapica per la rivista Bergamo Salute. Qui l’articolo completo: Bergamo Salute – 05-06.2024 – Di Buduo. Esposizione al sole – D
Argomento attuale e importante
Stiamo parlando di un argomento importante e attuale. L’Estate è alle porte e, con essa, la bella stagione e la possibilità di esporsi al sole più a lungo. Stare al sole è bello. Avere la pelle un po’ colorata, pure. E’ necessario però starte attenti. Il sole fa bene ma può anche fare male. Molto. Si deve quindi goderne in modo responsabile. Esporsi ai suoi raggi in modo consapevole. Di questo e di molto di più parla il Dott. Di Buduo. Lo fa in modo chiaro, semplice e pacato nella forma. Lungi da lui è, infatti, l’idea di spaventare i lettori. Lo fa però anche in modo rigoroso per quanto riguarda il contenuti perché l’informazione e la conoscenza sono gli strumenti basilari per prenderci correttamente cura della nostra salute. Anche di quella della pelle.
I rischi delle esposizioni solari senza protezione
L’azione dannosa dei raggi solari sulla pelle è legata principalmente alla quota di radiazioni Ultraviolette che compongono lo spettro luminoso. Comincia così l’articolo. Si tratta – prosegue – della componente a maggiore energia, in grado di causare danno alle cellule e al DNA. Per questo motivo, l’esposizione al sole o a lampade abbronzanti, inserite dall’International Agency for Research on Cancer (IARC) nella lista dei fattori carcinogeni, rappresentano uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di tumori cutanei.
Il danno cellulare e tissutale dipendente dal sole, inoltre, è strettamente implicato nell’invecchiamento cutaneo con sviluppo di inestetismi in regioni corporee cronicamente fotoesposte (macchie solari e rughe), dovute alla riduzione dell’elasticità dei tessuti profondi. Al di là del rischio oncologico e del fotoinvecchiamento, che si manifestano a distanza di tempo dall’esposizione solare, le radiazioni sono in grado di causare anche disturbi immediati e acuti alla pelle: da ustioni e scottature più superficiali come l’eritema solare, fino alle più gravi ustioni di II grado, con vescicole e bolle su pelle arrossata. In individui predisposti, inoltre, sono possibili vere e proprie forme immunomediate di orticaria solare, con prurito e lesioni cutanee rilevate (pomfi).
Da qui parte per toccare diversi punti di un argomento che peraltro è molto grosso. Parla dell’importanza – necessità! – della protezione e di come il rischio cambi a seconda del fototipo (il colore della nostra carnagione). Spèiega poi come dovrebbe essere regolata l’esposzione dei bambini – importantissima! – e dell’attenzione che bisogna porre ai primi raggi.
Non vogliamo dire di più e invitiamo piuttosto a oleggere l’articolo. Ne vale la pena!
Il Dott. Andrea Di Buduo riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468
Auguri a tutte la mamme da Politerapica.
Auguri a tutte le mamme.
Proprio a tutte.
Auguri a quelle che ci sono
e auguri a quelle che non ci sono più.
Auguri a quelle che ci sono state
e auguri a quelle che non sono potute esserci.
Auguri a quelle che lavorano
e a quelle che non lavorano ma invece lavorano tanto.
Auguri a quelle che stanno poco bene
e auguri a quelle che assistono qualcuno che sta poco bene.
Auguri alle mamme di Politerapica
e auguri alle mamme che si rivolgono a Politerapica.
Auguri alle mamme che ognuno custodisce nel cuore.
A buttare la vita in fumo si comincia presto. A questo enorme e delicato tema è dedicato il 4° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, di cui Politerapica è uno dei promotori.
Secondo una ricerca commissionata a SWG da Lilt, nel 2023, in provincia di Bergamo il 47% dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età. Addirittura, il 33% prima dei 15 anni. Questo accade mentre sono sempre più evidenti i gravi danni a carico della salute prodotti da questa “abitudine”. Secondo il rapporto AIOM “I numeri del cancro in Italia 2023”, infatti, il fumo di tabacco è responsabile di molte malattie gravi, come tumori, malattie cerebro-cardiovascolari (ictus, infarto) e malattie respiratorie (enfisema, asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva).
Si stima che in Italia, nel 2019 il 14,9% di tutti i decessi sia attribuibile al consumo di tabacco. Parliamo quindi di 96.000 morti, di cui più di 8.000 riferibili a fumo passivo. Si stima poi anche che nel nostro Paese il fumo sia responsabile di 558.000 anni vissuti con disabilità.
A buttare la vita in fumo si comincia presto e non solo
Il fumo di tabacco – prosegue il rapporto – è riconosciuto essere fortemente associato ai tumori del polmone, del cavo orale e gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e di alcuni tipi di leucemie e a malattie cardio-cerebrovascolari. Oltre che a patologie bronco-polmonari. Oltre tutto, nei grandi fumatori, l’immunoterapia – ultima frontiera della terapia medica oncologica – non funziona.
Il fumo è dunque causa di morte prematura a causa delle malattie fumo-correlate, ma resta un fattore di rischio cruciale anche dopo i 60 anni e i benefici nello smettere di fumare anche in età avanzata sono provati; per questa ragione promuovere il contrasto al fumo fra i giovani e la cessazione del fumo a qualunque età, anche dopo i 60 anni, potrebbe avere un grande impatto in termini di salute pubblica.
Probabilmente abbiamo un problema e vogliamo parlarne. Qui per saperne di più: Fumo – Documento di progetto – Razionale
A buttare la vita in fumo si comincia presto e lo raccontiamo
- 1 incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social
- 2 eventi di sensibilizzazione
- 9 postazioni informative
- 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte
- 3.000 studenti e alunni potenzialmente interessati
- 3 ASST impegnate
- 2 ospedali
- 3 case di comunità
- 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura.
Queste le attività in programma per il 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” dedicato al fumo e ai suoi danni, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco che ricorre il 31 maggio 2024.
E proprio il 31 maggio alle ore 18, a Caravaggio, presso l’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo, in Vicolo San Carlo, si tiene l’incontro/convegno “Buttare la vita in fumo. Si comincia presto”. Partecipano
- Alessandra Lugo, Ricercatrice – Istituto Mario Negri
- Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
- Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio
- Thomas Alloni, e Mattia Chittò, Studenti – Liceo Scientifico Galileo Galilei, Caravaggio
- Alessandro Beretta e Sara Pace, Studenti – Liceo Scienze Umane Federici, Trescore Balneario
Apre i lavori Lucia De Ponti, Presidente – LILT Bergamo. Stimola la discussione Pasquale Intini, Politerapica e LILT Bergamo.
Un’occasione per una riflessione serena ma approfondita su un fenomeno che ha bisogno di essere compreso prima che contrastato. Una chiacchierata tra i relatori e tra i relatodi e il pubblico. Per capire, appunto, per proporre delle chiavi di lettura ma anche per raccontare.
Giornata Mondiale Senza Tabacco 2024
Lo stesso giorno, poi, sono in programma postazioni informative presso
- Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
- Ospedale Bolognini di Seriate
- Casa di Comunità diBergamo, Borgo Palazzo
- Casa di Comunità di Calcinate
- Casa di Comunità di S. Giovanni Bianco
con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari.
Altre 2 postazioni saranno allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio – cui parteciperà anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest – all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori.
Alle postazioni i volontari proporranno a chi fuma lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano e distribuiranno materiale informative. Alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate saranno donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si terranno eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzione Strategiche.
Intanto a Clusone, sarà in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Due mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.
Prestazioni sanitarie gratuite
Come sempre, saranno quindi messe a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, con il contributo di
- ASST Bergamo Est
- ASST Papa Giovanni XXIII
- Humanitas Gavazzeni
- Associazione Amici di Gabry
- Fondazione Angelo Custode
- Politerapica
Sono visite di prevenzione e incontri e percorsi di sostegno psicologico. E’ necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it
Cultura della salute
“Insieme si può. Insieme funziona – 2024” è un progetto di promozione della cultura della salute sul territorio, rivolto ai cittadini e giunto alla terza edizione. E’ promosso da 8 otto associazioni di volontariato impegnate in salute e una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale
- ACP – Associazione Cure Palliative
- AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- Associazione Amici dal Cuore Viola
- Associazione Amici di Gabry
- Associazione Insieme con il sole dentro
- Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
- LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
- Politerapica – Terapie della Salute
Il progetto ha raccolto il patrocinio e il sostegno di strutture sanitarie, enti e amministrazioni pubbliche, insieme, sul territorio
- ATS Bergamo
- ASST Bergamo Est
- ASST Bergamo Ovest
- ASST Papa Giovanni XXIII
- Humanitas Gavazzeni
- Diocesi di Bergamo- Ufficio Pastorale della Salute
- Fondazione Angelo Custode
- FROM – Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo
- AIDM – Associazione Italiana Donne Medico
- Provincia di Bergamo
- Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
- Ambito Territoriale di Seriate
- Ambito Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino
- Comune di Bergamo
- Città di Seriate
- AVIS Provinciale di Bergamo
- CSV Bergamo
E con il sostegno e la collaborazione di
- Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
- Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo
Alla Senologia di Seriate sono i primi in Italia ad usare uno strumento straordinario contro il cancro della mammella. Si tratta di uno strumento che durante l’intervento chirurgico di asportazione di un tumore, permette di eseguire l’esame istologico dei tessuti asportati, nel giro di 7 – 8 minuti. L’équipe medica dispone così, in tempo reale, di tutte le informazioni necessarie per decidere come procedere.
Noi di Politerapica che cerchiamo di essere attenti a qualsiasi innovazione in ambito disgnostico e terapeutico, non possiamo non raccontare con entusiasmo questa straordinaria novità.
Primi in Italia alla Senologia di Seriate
La Senologia dell’Asst Bergamo Est ha iniziato un lavoro di valutazione sistematica direttamente in sala operatoria dei tessuti tumorali durante gli interventi di quadrantectomia per tumore della mammella. Questo è stato possibile grazie all’utilizzo di una nuovissima apparecchiatura dedicata, denominata Histolog Scanner che la Senologia di Seriate sta usando, per prima in Italia.
Il nuovo strumento di lavoro è uno speciale microscopio-scanner digitale che permette un’analisi accurata dei tumori escissi, per la prima volta in tempo reale, cioè addirittura già durante l’intervento chirurgico. Le ricadute ovvie sono enormi se si pensa alle importantissime informazioni che, in questo modo, il patologo esaminatore può fornire direttamente all’equipe chirurgica al lavoro. La possibilità di valutare immediatamente al microscopio i margini chirurgici del tessuto mammario asportatto, fornisce la risposta certa circa il fdatto che il tumore sia stato completamente rimosso. E questo riduce drasticamente la necessità di interventi successivi.
Histolog Scanner
Histolog Scanner, infatti, è un dispositivo di microscopia scanner con focale Laser per la visualizzazione immediata delle microstrutture di campioni di tessuto umano. E’ basato su una tecnologia avanzata che fornisce immagini digitali in modo rapido per zone molto ampie. In altre parole, in soli 7-8 minuti, permette di visualizzare al microscopio ampie porzioni di tessuto tumorale asportanto. Si può così personalizzare la diagnosi direttamente durante l’intervento chirurgico. Comunemente, invece, per fare la stessa cosa, occorrono giorni.
E’ poi già in lavorazione uno speciale algoritmo di Intelligenza Artificiale che si affiancherà a breve al lavoro insostituibile del patologo. Gli indicherà in modo rapido le regioni di maggiore interesse e allo stesso tempo assicurerà che nessuna parte dell’immagine rimanga non analizzata.
L’équipe che lavora con questo nuovo strumento all’ASST Bergamo Est è coordinata dal Dott. Domenico Gerbasi e dal Dott. Aurelio Sonzogni. Il Dott. Gerbasi è il chirurgo senologo, Coordinatore della Breast Unit Bergamo Est. Il Dotto Sonzogni è il Direttore di Anatomia Patologica dell’Azienda.
Spiegano che questa apparecchiatura è dotata di un sistema di scanner digitale per l’analisi a fresco dei tessuti umani opportunamente processati. Rappresenta, quindi, finalmente, un importante passo avanti nel campo della diagnostica medica. Non solo! Realizza anche il sogno di sempre di tutti i chirurghi senologi. Quello di personalizzare l’intervento chirurgico al massimo, avendo però la certezza, durante l’intervento stesso, di avere rimosso completamente il tumore. E questo eveita ulteriori interventi che, come si sa, hanno grosse ricadute sulla psiche e sul fisico delle pazienti. Senza parlare degli oneri a carico Sistema Sanitario.
La Breast Unit dell’ASST Bergamo Est
Da tempo, la Breast Unit Bergamo Est è una struttura di eccellenza. Oggi lo è ancora di più. E questo permette di offrire notevoli vantaggi alle pazienti che si rivolgono ai suoi professionisti.
Dalle fase diagnostica radiologica di altissimo livello per la definizione della diagnosi di tumore mammario, alla presa in carico. Con un Team Multidisciplivnare molto qualificato che valuta la persona prima ancora che la paziente, sia prima che dopo il trattamento neoadiuvante o chirurgico, come caso clinico specifico e unico.
Alla novità hanno dato ampio risalto giornali e televisioni non solo regionali. Tra i tanti, riportiamo l’articolo con cui ne ha dato notizia l’Eco di Bergamo: L’Eco di Bergamo – 20.04.2024 – Cancro al seno. Innovazione al Bolognini – D
E’ stato presentato nel corso di un evento molto partecipato, venerdì 19 aprile, nella Sala Consiliare del Comune di Seriate, un grosso progetto per il sostegno di anziani e famiglie oltre che dei caregiver. Si chiama Welfare in Ageing e si sviluppa per due anni, sui 19 Comuni degli Ambiti Territoriali di Seriate e di Grumello del Monte. Viene realizzato attraverso un approccio collaborativo che coinvolge 14 strutture: amministrazioni pubbliche, istituzioni sanitarie, enti privati e del terzo settore. Tra questi c’è Politerapica. Con loro ci sono poi i professionisti della salute del territorio: medici di medicina generale e farmacisti.
Sono intervenuti Gabriele Cortesi, Presidente Ambito Territoriale di Seriate, Luciano Redolfi, Presidente Ambito Territoriale di Grumello del Monte, Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing Sociale di Regione Lombardia, Nicoletta Castelli, Direttore Sanitario ATS Bergamo e Marco Passaretta, Direttore Generale ASST Bergamo Est. Ha moderato i lavori Pasquale Intini di Politerapica e ha portato un saluto Cristian Vezzoli, Sindaco di Seriate.
Un grosso progetto per anziani e famiglie e pure per caregiver
Dicevamo che il progetto si sviluppa nel biennio 2024-2025, nel territorio dei due Ambiti. Si articola su 3 macro-aree, 7 azioni e 16 interventi, combinati tra loro. In particolare:
- integrazione sociale
con azioni nelle case di comunità e con la realizzazione di integrazione sociale con medici di medicina generale e farmacisti del territorio - sviluppo di comunità e sostegno ai caregiver
con azioni rivolte ad anziani e caregiver attraverso la promozione di reti territoriali, interventi di sostegno psicoeducativo alle famiglie, iniziative di formazione per i caregiver, iniziative di educazione digitale per anziani e caregiver - pronto intervento e tele monitoraggio
con azioni di pronto intervento domiciliare con team dedicati e teleassistenza domiciliare
La risposta a due grandi sfide
Il progetto Welfare in Ageing è una risposta a due grosse sfide che dovremo affrontare nei prossimi decenni. Una è quella dell’invecchiamento della popolazione. Per questo è necessario agire per permettere un invecchiamento in salute e un invecchiamento attivo per far sì che l’anziano possa continuare ad essere una risorsa preziosa per la comunità e per assicurare l’assistenza necessaria per una vecchiaia dignitosa che riguarda la persona anziana ma anche chi la assiste, i caregiver come li chiamiamo oggi.
L’altra sfida è la ridotta disponibilità di risorse. Per questo è necessario costruire le condizioni perché soggetto diversi lavorino insieme intorno ad un obiettivo comune. E questo è Welfare in Ageing, un progetto che mette insieme le risorse di enti, amministrazioni pubbliche, istituzioni sanitarie e enti del terzo settore per costruire iniziative concrete a sostegno dell’anziano e di chi si prende cura di lui ma anche a sostegno di un invecchiamento attivo.
L’attenzione della stampa
Abbiamo quindi preparato un comunicato stampa con i dettagli del progetto che abbiamo distribuito alla stampa: Welfare in Ageing – Comunicato stampa. E la stampa ha prestato molta attenzione ad un grosso progetto per anziani e famiglie oltre che per caregiver, quale è Welfare in Ageing. Sono stati infatti diversi gli articoli e i servizi televisivi:
L’Eco di Bergamo – 20.04.2024 – Annuncio Welfare in Ageing – D
BergamoNews – 22.04.2024 – Annuncio Welfare in Ageing
Un grosso progetto per anziani e famiglie – Qualche foto
Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia ma che lo facciamo anche per la testa e per le relazioni. Sì, certo, scritto così può sembrare poco chiaro ma su questo punto abbiamo fatto un grosso lavoro a Bergamo e provincia, in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica di Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori..
Abbiamo cominciato con un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social, dal titolo “Mangiare è stare bene. Se ne parla tanto, si fa poco”. Lo abbiamo tenuto il 22 marzo, presso la Biblioteca di Treviolo. Qui abbiamo raccontato che l’uomo non mangia solo per nutrirsi. Lo fa anche per appagare i sensi, provando piacere e soddisfazione durante questa azione. Lo fa però anche come momento di relazione. Sono molte infatti le occasioni e le circostanze per le quali l’uomo usa il momento del mangiare insieme ad altri. Quante ricorrenze si festeggiano a tavola? E quante feste hanno tra i loro momenti centrali il pranzo o la cena? E quante volte, si fanno pranzi o cene di lavoro?
Diciamo, quindi, che l’uomo mangia per stare bene da tutti i punti di vista: quello fisico, quello psichico e quello sociale. Esattamente le tre condizioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera necessarie per definire il concetto di salute: Salute non è assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, appunto! Non potremmo vivere senza mangiare ma anche se potessimo, non potremmo stare bene. Eppure ci alimentiamo male. E questo spesso ci fa pure ammalare. Perchè? Ancora, è una questione di cultura. E di educazione. Bisogna cominciare da piccoli.
Con noi gli studenti del Liceo Federici
Ne abbiamo parlato in modo sereno, cercando di affrontare l’argomento da tutti i punti di vista. Un contributo importante lo hanno dato gli studenti della 4° B del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e i loro insegnanti. Nelle settimane precedenti al convegno, hanno svolto un grosso lavoro di approfondimento e hanno prodotto un documento vasto che tocca i molti aspetti della questione fino a scendere in dettagli che spesso si sottovalutano, quali le fake news e l’igiene alimentare. Due di loro – Giulia Bosatelli e Lucrezia Poltronieri – hanno partecipato attivamente ai lavori, seduti al tavolo, insieme agli altri relatori:
- Vincenza Serra, Medico specialista in Scienza dell’alimentazione – ASST Bergamo Est
- Giuliana Rocca, Responsabile UOS Promozione della salute – ATS Bergamo
- Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
- Pasquale Gandolfi, Sindaco di Treviolo – Presidente della Provincia di Bergamo
Insieme, abbiamo raccontato cosa si dovrebbe mangiare e perché ma abbiamo anche detto cosa poi effettivamente si mangi. Soprattutto tra i ragazzi e pure tra i bambini. A casa e a scuola. Ci siamo chiesti il perché mangiamo male e abbiamo capito che le ragioni sono molte. Uno spazio importante abbiamo dato a come e quando si impara a mangiare, comprendendo che in questa fase si gioca uin momento importante della relazione genitori/bambino. Naturalmente, abbiamo detto anche quante malattie sono causate dalla scorretta alimentazione. Anche oncologiche. Potremmo risparmiarcele.
Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia
Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia e lo abbiamo fatto anche tra la gente. Sono state diverse, infatti, le iniziative di sensibilizzazione che abbiamo organizzato.
10 postazioni informative sul territorio presso ATS Bergamo, sedi di Lilt Bergamo, Case di Comunità e Ospedali di ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, ASST Papa Giovanni XXIII e Humanitas Bergamo. Qui, abbiamo distribuito materiale informativo e proposto l’olio extra vergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea. Il 20 marzo, poi, presso l’Ospedale Bolognini di Seriate, la Direzione strategica di ASST Bergamo Est insieme ai promotori del progetto e alle Istituzioni locali hanno tenuto un evento di approfondimento. A Clusone invece, il 19 e il 27 marzo, per 230 studenti dell’Istituto Fantoni e dell’Istituto alberghiero ABF e i loro insegnanti sono stete organizzate due “passeggiate della salute” precedute da momenti di formazione in aula.
Questo era il 2° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute giunto al suo 3° anno, ideato e gestito da Politerapica, Lilt Bergamo e altre sette associazioni di volontariato impegnate nella salute:
- ACP – Associazione Cure Palliative
- Ailar – Associazione Italiana Laringectomizzati
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- Amici dal Cuore Viola
- Amici di Gabry
- Fondazione Artet
- Insieme con il Sole dentro
E come per ogni appuntamento del progetto, anche in questa occasione, abbiamo messo a disposzione prestaz<ioni sanitarie gratuite: consulenze dietologiche presso l’ASST Bergamo Est, valutazioni gastroenterologiche presso Humanitas Bergamo, incontri e percorsi di sostegno psicologico presso ASST Papa Giovanni XXIII, Fondazione Angelo Custode e Politerapica di Seriate.
Un appuntamento molto ricco, dunque e al quale è stata riservata grande attenzione da parte dei media.