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Categoria: Attività sul territorio

8 Giugno 2024
Non si tratta di demonizzare ma il fumo fa male

Non si tratta di demonizzare ma il fumo fa male. Non possiamo non dirlo e infatti lo abbiamo detto. Questo è stato l’argomento del 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”. Lo abbiamo trattato nel corso dell’incontro/convegno che abbiamo tenuto a Caravaggio, il 31 maggio, proprio la data della Giornata Mondiale Senza Tabacco.

Qui il video integrale dei lavori:

Una chiacchierata intorno al tavolo su un tema scottante, cui hanno partecipato anche due studenti della classe 4°AU del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e due studenti della classe 4°C del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Caravaggio. Con loro, esperti di diversa formazione, rappresentanti della pubblica amministrazione, una psicologa. Di fronte a loro e in diretta streaming, un pubblico attento e partecipe.

Non un convegno: una chiacchierata con uno scambio di opinioni tra i diversi relatori che ha permesso di proporre una riflessione ad ampio spettro su un problema molto serio.

Non si tratta di demonizzare ma dobbiamo dire che il fumo fa male

Lo abbiamo raccontato anche nelle piazze, nelle scuole, negli ospedali e nelle case di comunità. Lo abbiamo fatto coinvolgendo tanti volontari e professionisti sanitari. Insieme, abbiamo raggiiunto un numero notevole di persone. E anche molti bambini e studenti

Oltre all’incontro/convegno di Caravaggio, 2 eventi di sensibilizzazione. 9 postazioni informative, 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte per complessivi 3.000 studenti e alunni. 3 ASST impegnate insieme a Humanitas Bergamo. 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura. Queste le attività che abbiamo messo in programma.

Il 31 maggio è stato il giorno in cui ci siamo conccentrati maggiormente. Abbiamo già detto del convegno. Lo stesso giorno, abbiamo tenuto postazioni informative presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Ospedale Bolognini di Seriate e le Case di Comunità di S. Giovanni Bianco e di Calcinate, con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari. Qui, ai fumatori, abbiamo proposto uno scambio: chiedvamo una sigaretta e in cambio regalavamo una mela.

Lo stesso giorno, alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate sono state donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si sono tenuti eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzioni Strategiche.

Intervento nelle scuole

Un’iniziativa analoga si era tenuta il 22 maggio, presso il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie dell’ASST Papa Giovanni XXIII mentre il 30 maggio, abbiamo organizzato un intervento informativo presso un’azienda in Val Brembilla.

Ancora il 31 maggio, altre 3 postazioni sono state allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio, all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori, cui ha partecipato anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest. A queste postazioni i volontari hanno proposto lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano da forno.

Intanto a Clusone, era in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Quasi tre mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Come sempre, poi, sono state messe a disposzione prestazioni sanitarie gratuite. Lo abbiamo fatto con il contributo di ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Gavazzeni, Associazione Amici di Gabry, Fondazione Angelo Custode e Politerapica.

Si è trattato di visite specialisticghe di prevenzione e diagnosi precoce e di incontri e percorsi di sostegno psicologico.

Il fumo è un problema serio – Indagine SWG per LILT

Dicevamo che non si tratta di demonizzare ma che il fumo fa male. Questo però non è sufficiente per dare un’idea più completa del fenomeno. Così almeno emerge dalla ricerca che LILT ha commissionato a SWG sulle abitudini del fumo in Lombardia e nelle singole province delle regione. I risultati dell’indagine sono stati presentati il 29 maggio, a Milano, presso il grattacielo Pirelli di Regione Lombardia, nel corso di un evento cui sono intervenuti diversi esperti. Tra gli altri, il Presidente Emanuele Monti e Danilo Cereda, Responsabile UO Prevenzione di Regione Lombardia, il Prof Silvio Garattini e il Prof. Roberto Boffi.

“Il tabacco è la più importante causa di morte che possiamo evitare. E’ il principale fattore di rischio di patologie oncologiche e cardiovascolari”.

Queste le parole con cui sono iniziati i lavori, in una sala piena, nella quale non sono rimasti posti a sedere liberi. Non meno importanti le altre considerazioni. Tra queste:

  • 3 fumatori su 10 hanno la loro prima esperienza di fumo sotto i 16 anni
  • si comincia a fumare prima
  • per le generazioni over 50, il fumo era un modo per sentirsi grandima oggi non è più così
    • il 30% dei 18/24enni intervistati dice di avere iniziato prima dei 16 anni ma il valore probabilmente è sottostimato
    • e hanno iniziato soprattutto come modo di stare insieme, divertirsi, avere piacere tra amici
  • la metà (il 50%) dei fumatori non vuole smettere di fumare
  • tra le motivazioni per non smettere è che fumare gli piace (37%)
  • ci sono fondati dubbi sul fatto che l’aumento di prezzo delle sigarette o il divieto di fumo possano essere efficaci
    • entrambe le soluzioni potrebbero portare a condizioni complicate, col ricorso al mercato nero; condizioni, oltre tutto, meno controllabili

Qui si può scaricare la presentazione dei dati regionali e quella con i dati della provincia di Bergamo:

Insieme si può. Insieme funziona

Il progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” ha l’obiettivo di promuovere la cultura della salute, sul territorio, tra i cittadini e, con essa, favorire comportamenti sani e orientati al benessere, inclusi quelli della prevenzione e della diagnosi precoce. Il progetto è realizzato da

Perché della salute ci si deve prendere cura quando la si ha, non quando la si è persa. A quel punto diventa responsabilità dei sanitari. Prima, è responsabilità nostra.

 

 

Non si tratta di demonizzare ma dobbiamo dire che il fumo fa male

 

21 Maggio 2024
I danni del fumo nel mirino di Insieme si può

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona”. Questo il titolo dell’articolo con cui l’Eco di Bergamo annuncia tutte le iniziative che il progetto mette in campo, anche con Politerapica, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco. E sono tante. Perché il fumo è un killer spietato ma su di lui circolano informazioni non esatte. E di danni ne fa tanti ma proprio tanti.

Chi lo desidera può scaricare qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 19.05.2024 – Appuntamento fumo – D

In provincia di Bergamo quasi il 50% dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età. Addirittura, più del 33% prima dei 15 anni. Questo mentre si stima che in Italia, nel 2019, il 14,9% di tutti i decessi sia dovuto al fumo. Parliamo di 96.000 morti, di cui più di 8.000 riferibili a fumo passivo. E si stima anche che il fumo sia responsabile di 558.000 anni vissuti con disabilità. Oltre tutto, nei grandi fumatori, l’immunoterapia – ultima frontiera della terapia medica oncologica – non funziona.

Forse abbiamo un problema. Ne vogliamo parlare. Soprattutto ai più giovani.

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona”

Un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social. 2 eventi di sensibilizzazione. 9 postazioni informative, 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte per complessivi 3.000 studenti e alunni. 3 ASST impegnate insieme a Humanitas Bergamo. 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura. Queste le attività in programma per il 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” dedicato al fumo e ai suoi danni, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco che ricorre il 31 maggio 2024.ù

E proprio il 31 maggio alle ore 18, a Caravaggio, all’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo, in Vicolo San Carlo, si tiene l’incontro/convegno “Buttare la vita in fumo. Si comincia presto”. Partecipano

  • Alessandra Lugo, Ricercatrice – Istituto Mario Negri
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio
  • Thomas Alloni, e Mattia Chittò, Studenti – Liceo Scientifico Galileo Galilei, Caravaggio
  • Alessandro Beretta e Sara Pace, Studenti – Liceo Scienze Umane Federici Trescore Balneario

Apre i lavori Lucia De Ponti, Presidente – LILT Bergamo. Stimola la discussione Pasquale Intini, Politerapica e LILT Bergamo.

Il 31 maggio, una giornata molto piena

Lo stesso giorno, sono in programma postazioni informative presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Ospedale Bolognini di Seriate e le Case di Comunità di S. Giovanni Bianco e di Calcinate, con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari.

Altre 3 postazioni saranno allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio, all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori, cui parteciperà anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest. Alle postazioni i volontari proporranno a chi fuma lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano e distribuiranno materiale informative. Alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate saranno donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si terranno eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzioni Strategiche.

Intanto a Clusone, sarà in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Due mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Come sempre, saranno poi messe a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, con il contributo di

  • ASST Bergamo Est
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Associazione Amici di Gabry
  • Fondazione Angelo Custode
  • Politerapica

Sono visite di prevenzione e incontri e percorsi di sostegno psicologico. È necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it

Un progetto di promozione della salute

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute sul territorio bergamasco promosso da

  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici dal Cuore Viola
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
  • LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
  • Politerapica – Terapie della Salute

 

Quindi

Quindi

Dunque

Pertanto

Quindi

12 Maggio 2024
A buttare la vita in fumo si comincia presto

A buttare la vita in fumo si comincia presto. A questo enorme e delicato tema è dedicato il 4° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, di cui Politerapica è uno dei promotori.

Secondo una ricerca commissionata a SWG da Lilt, nel 2023, in provincia di Bergamo il 47% dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età. Addirittura, il 33% prima dei 15 anni. Questo accade mentre sono sempre più evidenti i gravi danni a carico della salute prodotti da questa “abitudine”. Secondo il rapporto AIOM “I numeri del cancro in Italia 2023”, infatti, il fumo di tabacco è responsabile di molte malattie gravi, come tumori, malattie cerebro-cardiovascolari (ictus, infarto) e malattie respiratorie (enfisema, asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva).

Si stima che in Italia, nel 2019 il 14,9% di tutti i decessi sia attribuibile al consumo di tabacco. Parliamo quindi di 96.000 morti, di cui più di 8.000 riferibili a fumo passivo. Si stima poi anche che nel nostro Paese il fumo sia responsabile di 558.000 anni vissuti con disabilità.

A buttare la vita in fumo si comincia presto e non solo

Il fumo di tabacco – prosegue il rapporto – è riconosciuto essere fortemente associato ai tumori del polmone, del cavo orale e gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e di alcuni tipi di leucemie e a malattie cardio-cerebrovascolari. Oltre che a patologie bronco-polmonari. Oltre tutto, nei grandi fumatori, l’immunoterapia – ultima frontiera della terapia medica oncologica – non funziona.

Il fumo è dunque causa di morte prematura a causa delle malattie fumo-correlate, ma resta un fattore di rischio cruciale anche dopo i 60 anni e i benefici nello smettere di fumare anche in età avanzata sono provati; per questa ragione promuovere il contrasto al fumo fra i giovani e la cessazione del fumo a qualunque età, anche dopo i 60 anni, potrebbe avere un grande impatto in termini di salute pubblica.

Probabilmente abbiamo un problema e vogliamo parlarne. Qui per saperne di più: Fumo – Documento di progetto – Razionale

A buttare la vita in fumo si comincia presto e lo raccontiamo

  • 1 incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social
  • 2 eventi di sensibilizzazione
  • 9 postazioni informative
  • 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte
  • 3.000 studenti e alunni potenzialmente interessati
  • 3 ASST impegnate
    • 2 ospedali
    • 3 case di comunità
  • 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura.

Queste le attività in programma per il 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” dedicato al fumo e ai suoi danni, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco che ricorre il 31 maggio 2024.

E proprio il 31 maggio alle ore 18, a Caravaggio, presso l’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo, in Vicolo San Carlo, si tiene l’incontro/convegno “Buttare la vita in fumo. Si comincia presto”. Partecipano

  • Alessandra Lugo, Ricercatrice – Istituto Mario Negri
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio
  • Thomas Alloni, e Mattia Chittò, Studenti – Liceo Scientifico Galileo Galilei, Caravaggio
  • Alessandro Beretta e Sara Pace, Studenti – Liceo Scienze Umane Federici, Trescore Balneario

Apre i lavori Lucia De Ponti, Presidente – LILT Bergamo. Stimola la discussione Pasquale Intini, Politerapica e LILT Bergamo.

Un’occasione per una riflessione serena ma approfondita su un fenomeno che ha bisogno di essere compreso prima che contrastato. Una chiacchierata tra i relatori e tra i relatodi e il pubblico. Per capire, appunto, per proporre delle chiavi di lettura ma anche per raccontare.

Giornata Mondiale Senza Tabacco 2024

Lo stesso giorno, poi, sono in programma postazioni informative presso

  • Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
  • Ospedale Bolognini di Seriate
  • Casa di Comunità diBergamo, Borgo Palazzo
  • Casa di Comunità di Calcinate
  • Casa di Comunità di S. Giovanni Bianco

con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari.

Altre 2 postazioni saranno allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio – cui parteciperà anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest – all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori.

Alle postazioni i volontari proporranno a chi fuma lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano e distribuiranno materiale informative. Alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate saranno donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si terranno eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzione Strategiche.

Intanto a Clusone, sarà in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Due mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Prestazioni sanitarie gratuite

Come sempre, saranno quindi messe a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, con il contributo di

  • ASST Bergamo Est
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Associazione Amici di Gabry
  • Fondazione Angelo Custode
  • Politerapica

Sono visite di prevenzione e incontri e percorsi di sostegno psicologico. E’ necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it

Cultura della salute

“Insieme si può. Insieme funziona – 2024” è un progetto di promozione della cultura della salute sul territorio, rivolto ai cittadini e giunto alla terza edizione. E’ promosso da 8 otto associazioni di volontariato impegnate in salute e una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale

  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici dal Cuore Viola
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
  • LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
  • Politerapica – Terapie della Salute

Il progetto ha raccolto il patrocinio e il sostegno di strutture sanitarie, enti e amministrazioni pubbliche, insieme, sul territorio

  • ATS Bergamo
  • ASST Bergamo Est
  • ASST Bergamo Ovest
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Diocesi di Bergamo- Ufficio Pastorale della Salute
  • Fondazione Angelo Custode
  • FROM – Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo
  • AIDM – Associazione Italiana Donne Medico
  • Provincia di Bergamo
  • Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
  • Ambito Territoriale di Seriate
  • Ambito Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino
  • Comune di Bergamo
  • Città di Seriate
  • AVIS Provinciale di Bergamo
  • CSV Bergamo

E con il sostegno e la collaborazione di

  • Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
  • Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo

 

 

 

22 Aprile 2024
Primi in Italia alla Senologia di Seriate

Alla Senologia di Seriate sono i primi in Italia ad usare uno strumento straordinario contro il cancro della mammella. Si tratta di uno strumento che durante l’intervento chirurgico di asportazione di un tumore, permette di eseguire l’esame istologico dei tessuti asportati, nel giro di 7 – 8 minuti. L’équipe medica dispone così, in tempo reale, di tutte le informazioni necessarie per decidere come procedere.

Noi di Politerapica che cerchiamo di essere attenti a qualsiasi innovazione in ambito disgnostico e terapeutico, non possiamo non raccontare con entusiasmo questa straordinaria novità.

Primi in Italia alla Senologia di Seriate

La Senologia dell’Asst Bergamo Est ha iniziato un lavoro di valutazione sistematica direttamente in sala operatoria dei tessuti tumorali durante gli interventi di quadrantectomia per tumore della mammella. Questo è stato possibile grazie all’utilizzo di una nuovissima apparecchiatura dedicata, denominata Histolog Scanner che la Senologia di Seriate sta usando, per prima in Italia.

Il nuovo strumento di lavoro è uno speciale microscopio-scanner digitale che permette un’analisi accurata dei tumori escissi, per la prima volta in tempo reale, cioè addirittura già durante l’intervento chirurgico. Le ricadute ovvie sono enormi se si pensa alle importantissime informazioni che, in questo modo, il patologo esaminatore può fornire direttamente all’equipe chirurgica al lavoro. La possibilità di valutare immediatamente al microscopio i margini chirurgici del tessuto mammario asportatto, fornisce la risposta certa circa il fdatto che il tumore sia stato completamente rimosso. E questo riduce drasticamente la necessità di interventi successivi.

Histolog Scanner

Histolog Scanner, infatti, è un dispositivo di microscopia scanner con focale Laser per la visualizzazione immediata delle microstrutture di campioni di tessuto umano. E’ basato su una tecnologia avanzata che fornisce immagini digitali in modo rapido per zone molto ampie. In altre parole, in soli 7-8 minuti, permette di visualizzare al microscopio ampie porzioni di tessuto tumorale asportanto. Si può così personalizzare la diagnosi direttamente durante l’intervento chirurgico. Comunemente, invece, per fare la stessa cosa, occorrono giorni.

E’ poi già in lavorazione uno speciale algoritmo di Intelligenza Artificiale che si affiancherà a breve al lavoro insostituibile del patologo. Gli indicherà in modo rapido le regioni di maggiore interesse e allo stesso tempo assicurerà che nessuna parte dell’immagine rimanga non analizzata.

L’équipe che lavora con questo nuovo strumento all’ASST Bergamo Est è coordinata dal Dott. Domenico Gerbasi e dal Dott. Aurelio Sonzogni. Il Dott. Gerbasi è il chirurgo senologo, Coordinatore della Breast Unit Bergamo Est. Il Dotto Sonzogni è il Direttore di Anatomia Patologica dell’Azienda.

Spiegano che questa apparecchiatura è dotata di un sistema di scanner digitale per l’analisi a fresco dei tessuti umani opportunamente processati. Rappresenta, quindi, finalmente, un importante passo avanti nel campo della diagnostica medica. Non solo! Realizza anche il sogno di sempre di tutti i chirurghi senologi. Quello di personalizzare l’intervento chirurgico al massimo, avendo però la certezza, durante l’intervento stesso, di avere rimosso completamente il tumore. E questo eveita ulteriori interventi che, come si sa, hanno grosse ricadute sulla psiche e sul fisico delle pazienti. Senza parlare degli oneri a carico Sistema Sanitario.

La Breast Unit dell’ASST Bergamo Est

Da tempo, la Breast Unit Bergamo Est è una struttura di eccellenza. Oggi lo è ancora di più. E questo permette di offrire notevoli vantaggi alle pazienti che si rivolgono ai suoi professionisti.

Dalle fase diagnostica radiologica di altissimo livello per la definizione della diagnosi di tumore mammario, alla presa in carico. Con un Team Multidisciplivnare molto qualificato che valuta la persona prima ancora che la paziente, sia prima che dopo il trattamento neoadiuvante o chirurgico, come caso clinico specifico e unico.

Alla novità hanno dato ampio risalto giornali e televisioni non solo regionali. Tra i tanti, riportiamo l’articolo con cui ne ha dato notizia l’Eco di Bergamo: L’Eco di Bergamo – 20.04.2024 – Cancro al seno. Innovazione al Bolognini – D

 

22 Aprile 2024
Un grosso progetto per anziani e famiglie

E’ stato presentato nel corso di un evento molto partecipato, venerdì 19 aprile, nella Sala Consiliare del Comune di Seriate, un grosso progetto per il sostegno di anziani e famiglie oltre che dei caregiver. Si chiama Welfare in Ageing e si sviluppa per due anni, sui 19 Comuni degli Ambiti Territoriali di Seriate e di Grumello del Monte. Viene realizzato attraverso un approccio collaborativo che coinvolge 14 strutture: amministrazioni pubbliche, istituzioni sanitarie, enti privati e del terzo settore. Tra questi c’è Politerapica. Con loro ci sono poi i professionisti della salute del territorio: medici di medicina generale e farmacisti.

Sono intervenuti Gabriele Cortesi, Presidente Ambito Territoriale di Seriate, Luciano Redolfi, Presidente Ambito Territoriale di Grumello del Monte, Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing Sociale di Regione Lombardia, Nicoletta Castelli, Direttore Sanitario ATS Bergamo e Marco Passaretta, Direttore Generale ASST Bergamo Est. Ha moderato i lavori Pasquale Intini di Politerapica e ha portato un saluto Cristian Vezzoli, Sindaco di Seriate.

Un grosso progetto per anziani e famiglie e pure per caregiver

Dicevamo che il progetto si sviluppa nel biennio 2024-2025, nel territorio dei due Ambiti. Si articola su 3 macro-aree, 7 azioni e 16 interventi, combinati tra loro. In particolare:

  1. integrazione sociale
    con azioni nelle case di comunità e con la realizzazione di integrazione sociale con medici di medicina generale e farmacisti del territorio
  2. sviluppo di comunità e sostegno ai caregiver
    con azioni rivolte ad anziani e caregiver attraverso la promozione di reti territoriali, interventi di sostegno psicoeducativo alle famiglie, iniziative di formazione per i caregiver, iniziative di educazione digitale per anziani e caregiver
  3. pronto intervento e tele monitoraggio
    con azioni di pronto intervento domiciliare con team dedicati e teleassistenza domiciliare

La risposta a due grandi sfide

Il progetto Welfare in Ageing è una risposta a due grosse sfide che dovremo affrontare nei prossimi decenni. Una è quella dell’invecchiamento della popolazione. Per questo è necessario agire per permettere un invecchiamento in salute e un invecchiamento attivo per far sì che l’anziano possa continuare  ad essere una risorsa preziosa per la comunità e per assicurare l’assistenza necessaria per una vecchiaia dignitosa che riguarda la persona anziana ma anche chi la assiste, i caregiver come li chiamiamo oggi.

L’altra sfida è la ridotta disponibilità di risorse. Per questo è necessario costruire le condizioni perché soggetto diversi lavorino insieme intorno ad un obiettivo comune. E questo è Welfare in Ageing, un progetto che mette insieme le risorse di enti, amministrazioni pubbliche, istituzioni sanitarie e enti del terzo settore per costruire iniziative concrete a sostegno dell’anziano e di chi si prende cura di lui ma anche a sostegno di un invecchiamento attivo.

L’attenzione della stampa

Abbiamo quindi preparato un comunicato stampa con i dettagli del progetto che abbiamo distribuito alla stampa: Welfare in Ageing – Comunicato stampa.  E la stampa ha prestato molta attenzione ad un grosso progetto per anziani e famiglie oltre che per caregiver, quale è Welfare in Ageing. Sono stati infatti diversi gli articoli e i servizi televisivi:

L’Eco di Bergamo – 20.04.2024 – Annuncio Welfare in Ageing – D
BergamoNews – 22.04.2024 – Annuncio Welfare in Ageing

Un grosso progetto per anziani e famiglie – Qualche foto

 

 

 

3 Aprile 2024
Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia ma che lo facciamo anche per la testa e per le relazioni. Sì, certo, scritto così può sembrare poco chiaro ma su questo punto abbiamo fatto un grosso lavoro a Bergamo e provincia, in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica di Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori..

Abbiamo cominciato con un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social, dal titolo “Mangiare è stare bene. Se ne parla tanto, si fa poco”. Lo abbiamo tenuto il 22 marzo, presso la Biblioteca di Treviolo. Qui abbiamo raccontato che l’uomo non mangia solo per nutrirsi. Lo fa anche per appagare i sensi, provando piacere e soddisfazione durante questa azione. Lo fa però anche come momento di relazione. Sono molte infatti le occasioni e le circostanze per le quali l’uomo usa il momento del mangiare insieme ad altri. Quante ricorrenze si festeggiano a tavola? E quante feste hanno tra i loro momenti centrali il pranzo o la cena? E quante volte, si fanno pranzi o cene di lavoro?

Diciamo, quindi, che l’uomo mangia per stare bene da tutti i punti di vista: quello fisico, quello psichico e quello sociale. Esattamente le tre condizioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera necessarie per definire il concetto di salute: Salute non è assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, appunto! Non potremmo vivere senza mangiare ma anche se potessimo, non potremmo stare bene. Eppure ci alimentiamo male. E questo spesso ci fa pure ammalare. Perchè? Ancora, è una questione di cultura. E di educazione. Bisogna cominciare da piccoli.

Con noi gli studenti del Liceo Federici

Ne abbiamo parlato in modo sereno, cercando di affrontare l’argomento da tutti i punti di vista. Un contributo importante lo hanno dato gli studenti della 4° B del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e i loro insegnanti. Nelle settimane precedenti al convegno, hanno svolto un grosso lavoro di approfondimento e hanno prodotto un documento vasto che tocca i molti aspetti della questione fino a scendere in dettagli che spesso si sottovalutano, quali le fake news e l’igiene alimentare. Due di loro – Giulia Bosatelli e Lucrezia Poltronieri – hanno partecipato attivamente ai lavori, seduti al tavolo, insieme agli altri relatori:

  • Vincenza Serra, Medico specialista in Scienza dell’alimentazione – ASST Bergamo Est
  • Giuliana Rocca, Responsabile UOS Promozione della salute – ATS Bergamo
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Pasquale Gandolfi, Sindaco di Treviolo – Presidente della Provincia di Bergamo

Insieme, abbiamo raccontato cosa si dovrebbe mangiare e perché ma abbiamo anche detto cosa poi effettivamente si mangi. Soprattutto tra i ragazzi e pure tra i bambini. A casa e a scuola. Ci siamo chiesti il perché mangiamo male e abbiamo capito che le ragioni sono molte. Uno spazio importante abbiamo dato a come e quando si impara a mangiare, comprendendo che in questa fase si gioca uin momento importante della relazione genitori/bambino. Naturalmente, abbiamo detto anche quante malattie sono causate dalla scorretta alimentazione. Anche oncologiche. Potremmo risparmiarcele.

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia e lo abbiamo fatto anche tra la gente. Sono state diverse, infatti, le iniziative di sensibilizzazione che abbiamo organizzato.

10 postazioni informative sul territorio presso ATS Bergamo, sedi di Lilt Bergamo, Case di Comunità e Ospedali di ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, ASST Papa Giovanni XXIII e Humanitas Bergamo. Qui, abbiamo distribuito materiale informativo e proposto l’olio extra vergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea. Il 20 marzo, poi, presso l’Ospedale Bolognini di Seriate, la Direzione strategica di ASST Bergamo Est insieme ai promotori del progetto e alle Istituzioni locali hanno tenuto un evento di approfondimento. A Clusone invece, il 19 e il 27 marzo, per 230 studenti dell’Istituto Fantoni e dell’Istituto alberghiero ABF e i loro insegnanti sono stete organizzate due “passeggiate della salute” precedute da momenti di formazione in aula.

Questo era il 2° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute giunto al suo 3° anno, ideato e gestito da Politerapica, Lilt Bergamo e altre sette associazioni di volontariato impegnate nella salute:

E come per ogni appuntamento del progetto, anche in questa occasione, abbiamo messo a disposzione prestaz<ioni sanitarie gratuite: consulenze dietologiche presso l’ASST Bergamo Est, valutazioni gastroenterologiche presso Humanitas Bergamo, incontri e percorsi di sostegno psicologico presso ASST Papa Giovanni XXIII, Fondazione Angelo Custode e Politerapica di Seriate.

Un appuntamento molto ricco, dunque e al quale è stata riservata grande attenzione da parte dei media.

Videoregistrazione integrale del convegno

6 Marzo 2024
A Bergamo torna Senologia al Centro 2024

A Bergamo torna Senologia al Centro dopo lo straordinario successo del 2023. Ieri c’è stata la conferenza stampa di annuncio presso la Sala Consiliare della Provincia di Bergamo. E già i media danno ampio risalto alla notizia.

Nei giorni 8, 9 e 10 marzo, presso il cortile del Palazzo della Provincia sarà allestita una clinica mobile. Qui verranno messe a disposzione valutazioni senologiche, visite senologiche e mammografie. Le presazioni saranno erogate a titolo gratuito. E’ necessario prenotarsi sul sito della Lilt Bergamo. L’iniziativa infatti è organizzata dal Gruppo Gnodi con Lilt Bergamo e Provincia di Bergamo.

Sono due gli obiettivi. Uno è quello di sensibilizzare la donne, soprattutto le più giovani, sull’importanza della prevenzione e la diagnosi precoce contro il cancro al seno. L’altro è quello, appunto, di mettere a disposzione delle più giovani alcune prestazioni sanitarie di notevole importanza. Una goccia nel mare, certo, ma una goccia utile.

L’iniziativa è inserita nel più ampio progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024, gestito da otto associazioni di volontariato e da Politerapica per promuovere la cultura della salute sul territorio.

A Bergamo torna Senologia al Centro

A Bergamo torna Senologia al Centro e da qui si parte. Forti dei risultati significativi registrati l’anno scorso (oltre 1.000 controlli effettuati su tutto il territorio nazionale), Gruppo Gnodi e LILT Bergamo Onlus hanno deciso di cominciare da Bergamo il tour del 2024.

Nella nostra provincia, oltre alle date del 8, 9 e 10 marzo sono programmati altri appuntamenti, a cominciare da quello dell 11 e del 1 marzo, riservato alle dipendenti della Provincia di Bergamo. Ci saranno poi e fine settimana presso il Comune di Treviolo per le cittadine di quel paese. Seguiranno 2 finse settimana, uno in Confindustria al Kilometro Rosso, uno presso Heidelberg Materials e uno presso Lovato di Gorle per offrire le prestazioni di diagnosi precoce alle dipendenti di queste tre importanti strutture imprenditoriali che sono tra gli sponsor dell’iniziativa bergamasca.

Da qui, partiranno poi gli altri appuntamenti sul territorio nazionale.

Ad oggi, nella lotta contro il tumore al seno, sono stati raggiunti traguardi significativi grazie all’impegno dei volontari e delle associazioni, parte attiva e portante del sistema sociosanitario italiano, ma è necessario incrementare i risultati ottenuti.

Gli ultimi dati dell’AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, dipingono uno scenario pari a 55.900 casi di carcinoma alla mammella nel solo anno 2023. Dati che pare sino soggetti ad un trend in crescita nei prossimi due decenni e a colpire sempre più in giovane età. Per questi motivi la prevenzione rappresenta uno strumento formidabile.

 

 

6 Marzo 2024
Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male

Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male. Perché? Già, questa è la domanda. Ce ne è però una prima di questa: sappiamo davvero cosa significhi e a cosa serva, mangiare? Da tutti i punti di vista, intendiamo. Sì, perché mangiare è un’azione che va oltre quella fondamentale del nutrirsi.

A questo tema, è dedicato il secondo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024. In campo, ci sono molte attività. A cominciare dall’incontro/convegno aperto a tutti che terremo il 22 marzo, presso la biblioteca di Treviolo. A questo parteciperanno anche alcuni studenti del Liceo della Sienze Umane Federici di Trescore Balneario. Una classe dell’Istituto sta approfondendo questo argomento e preparando un lavoro che due suoi rappresentanti presenteranno durante l’evento.

Poi ci sono molte postazioni informative sul territorio provinciale. Qui, parleremo con le persone dei sani stili di vita, offriremo materiale informativo e proporremo l’acquisto di una bottiglietta di olio extra vergine di oliva come raccolta fondi a favore di Lilt Bergamo, una delle associaizoni che gestiscono il progetto.

Infine, metteremo a disposizione della popolazione delle prestazioni sanitarie gratuite: visite specialistiche di dietologia e di gastroenterologia e incontri e percorsi di sostegno psicologico. Lo faremo con la preziosa collaborazione di ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, Humanitas Gavazzeni, Fondazione Angelo Custode e, naturalmente, quella di Politerapica.

Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male

“L’uomo è ciò che mangia”. Era il 1850 quando il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach fece questa affermazione. Intorno a questa frase, nel corso del tempo, sono stati versati fiumi di inchiostro. Perché l’affermazione è vera, da qualsiasi punto di vista la si guardi. Sia che ci si riferisca al nutrimento che alla relazione o al piacere. Benessere fisico, quindi, legato al nutrimento. Benessere psicologico, legato al piacere. Infine, benessere sociale legato alla relazione. In altri termini, abbiamo citato la definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’atto del mangiare, nell’uomo, serve quindi a soddisfare diversi bisogni. Mangiamo perché così ci nutriamo e alimentiamo quella complessa macchina che è il corpo umano. Il mangiare ci procura però anche piacere e questo assume un ruolo nella vita dell’uomo. Soprattutto, mangiare è per noi un momento di relazione. Di più: arriviamo a usare la tavola come momento di celebrazione di eventi importanti nella nostra vita. Pensiamo, per esempio, ai pranzi di nozze, alle cene di compleanno. In alcuni casi, addirittura, al pranzo dopo il funerale.

E ci facciamo male

Siamo quindi di fronte ad una funzione essenziale per la nostra vita e il nostro benessere. Eppure, la usiamo male. Ci alimentiamo spesso in modo scorretto e eccessivo. Procurandoci anche danni seri. Diete sbilanciate, eccessiva assunzione di grassi, zuccheri, alcool e proteine, scarso apporto di fibre e di acqua sono alcune delle cause di colesterolo alto, diabete, problemi cardiovascolari, gastriti, ulcere, danni intestinali, problemi a carico del sistema scheletrico. Tutte malattie e problemi che possono diventare a loro volta causa di altre patologie.

E non finisce qui. Sono molte le patologie tumorali provocate o facilitate dalla sbagliata alimentazione. A cominciare dal cancro al pancreas e ai tumori dell’apparato digerente. Ma anche di cancro alla vescica, cancro al seno e cancro testa/collo. Questi ultimi, in particolare, a causa dell’alcool. E già qui si dovrebbe imporre una riflessione che non può aspettare: quella sulla moda che sta prendendo piede soprattutto tra i giovani, del cosiddetto binge drinking o abbuffata di alcool del sabato sera. Un comportamento i cui effetti drammatici sulla salute fisica e psichica (ed anche relazionale, aggiungiamo) sono sempre più evidenti.

Incontro in presenza e in diretta streaming

L’incontro del 22 marzo, a Treviolo sarà in presenza ma anche in diretta streaming per chi non potrà partecipare personalmente. I lavori potranno essere seguiti sui canali social

 

 

 

12 Febbraio 2024
La salute è anche donna e lo dobbiamo sapere

La salute è anche donna e lo dobbiamo sapere. E ne vogliamo parlare per raccontarlo e spiegarlo. Per questo abbiamo organizzato l’incontro convegno “La salute è anche donna. Parliamo di medicina di genere” che terremo venerdì 1 marzo, alle ore 18, presso l’Auditorium Ermanno Olmi della Provincia di Bergamo, in Via Sora 4. L’evento è aperto a tutti perché l’argomento riguarda tutti. E sarà il primo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024. Quel progetto di promozione della cultura della salute che giunge al terzo anno di attività e di cui Politerapica è uno dei promotori.

La salute è anche donna

Dunque, la salute è anche donna e lo dobbiamo sapere. Detto così, forse, non è chiaro. Il fatto è che la ricerca farmacologica è sempre stata condotta soprattutto su soggetti di sesso maschile. Addirittura, le cavie su cui si lavora in laboratorio sono scelte prevalentemente di sesso maschile. Oggi però sappiamo che questo non è corretto.

Lo scrivono in modo chiaro il Prof. Silvio Garattini e la Dott.ssa Rita Benzi. Le malattie comuni ad entrambi i sessi non sono eguali nel maschio e nella femmina e si differenziano per vari fattori, – scrivono – inclusi la prevalenza, i sintomi e gli esiti. Esistono anche altre importanti differenze – aggiungono –  che riguardano le modalità con cui l’organismo degli uomini e delle donne reagisce alla presenza dei farmaci nel corpo umano. Sappiamo anche che la tossicità dei farmaci è differente e che solitamente le donne subiscono maggiormente gli effetti tossici dei farmaci. È necessario – proseguono – un nuovo approccio nei percorsi di ricerca farmaceutica per sanare questa ingiustizia nei confronti delle donne.

Insomma, oggi abbiamo chiaro che le differenze tra uomo e donna sono importanti anche dal punto di vista della diagnosi e della cura. Organismi diversi, fatti per essere diversi, reagiscono in modo diverso. Anche in medicina. I farmaci oggi disponibili si rivolgono prevalentemente al genere maschile essendo stati sviluppati in questa direzione, come osservava già agli inizi degli anni Novanta, Bernardine Patricia Healy, Direttrice dell’Istituto di Cardiologia del National Institute of Health degli Stati Uniti.

Anche stili di vita e fattori di rischio

Peraltro, le differenze non considerate tra uomo e donna toccano diverse altre patologie come le malattie respiratorie, i disturbi neuropsichiatrici infantili e quelle oncologiche. Restando sulle malattie respiratorie, possiamo dire che la valutazione dell’influenza del sesso coinvolge diversi fattori che includono differenze anatomiche, ormonali e comportamentali, differente suscettibilità al fumo di sigaretta e all’inquinamento ambientale e differente risposta alla terapia. E qui si apre l’altro grosso aspetto della questione: stili di vita e fattori di rischio, infatti, incidono differentemente nei due sessi. Il fumo e l’alcolismo sono più frequenti negli uomini, ma in aumento soprattutto nel sesso femminile e tutto questo richiede la definizione di differenti piani di prevenzione.

Bambini, adulti e anziani sono dunque coinvolti in un approccio non corretto che non tiene debitamente conto delle differenze biologiche (ma spesso anche ambientali, culturali e sociali) tra uomo e donna quando si parla di diagnosi, cura e prevenzione. Il problema è serio.

E su questo vogliamo proporre una riflessione aperta a tutti. Perché, ancora, il tema è quello della promozione della cultura della salute. Perché una conoscenza consapevole aiuti a farsene carico. Della Salute!