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Tag: Insieme si può. Insieme funziona.

12 Maggio 2024
A buttare la vita in fumo si comincia presto

A buttare la vita in fumo si comincia presto. A questo enorme e delicato tema è dedicato il 4° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, di cui Politerapica è uno dei promotori.

Secondo una ricerca commissionata a SWG da Lilt, nel 2023, in provincia di Bergamo il 47% dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età. Addirittura, il 33% prima dei 15 anni. Questo accade mentre sono sempre più evidenti i gravi danni a carico della salute prodotti da questa “abitudine”. Secondo il rapporto AIOM “I numeri del cancro in Italia 2023”, infatti, il fumo di tabacco è responsabile di molte malattie gravi, come tumori, malattie cerebro-cardiovascolari (ictus, infarto) e malattie respiratorie (enfisema, asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva).

Si stima che in Italia, nel 2019 il 14,9% di tutti i decessi sia attribuibile al consumo di tabacco. Parliamo quindi di 96.000 morti, di cui più di 8.000 riferibili a fumo passivo. Si stima poi anche che nel nostro Paese il fumo sia responsabile di 558.000 anni vissuti con disabilità.

A buttare la vita in fumo si comincia presto e non solo

Il fumo di tabacco – prosegue il rapporto – è riconosciuto essere fortemente associato ai tumori del polmone, del cavo orale e gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e di alcuni tipi di leucemie e a malattie cardio-cerebrovascolari. Oltre che a patologie bronco-polmonari. Oltre tutto, nei grandi fumatori, l’immunoterapia – ultima frontiera della terapia medica oncologica – non funziona.

Il fumo è dunque causa di morte prematura a causa delle malattie fumo-correlate, ma resta un fattore di rischio cruciale anche dopo i 60 anni e i benefici nello smettere di fumare anche in età avanzata sono provati; per questa ragione promuovere il contrasto al fumo fra i giovani e la cessazione del fumo a qualunque età, anche dopo i 60 anni, potrebbe avere un grande impatto in termini di salute pubblica.

Probabilmente abbiamo un problema e vogliamo parlarne. Qui per saperne di più: Fumo – Documento di progetto – Razionale

A buttare la vita in fumo si comincia presto e lo raccontiamo

  • 1 incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social
  • 2 eventi di sensibilizzazione
  • 9 postazioni informative
  • 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte
  • 3.000 studenti e alunni potenzialmente interessati
  • 3 ASST impegnate
    • 2 ospedali
    • 3 case di comunità
  • 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura.

Queste le attività in programma per il 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” dedicato al fumo e ai suoi danni, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco che ricorre il 31 maggio 2024.

E proprio il 31 maggio alle ore 18, a Caravaggio, presso l’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo, in Vicolo San Carlo, si tiene l’incontro/convegno “Buttare la vita in fumo. Si comincia presto”. Partecipano

  • Alessandra Lugo, Ricercatrice – Istituto Mario Negri
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio
  • Thomas Alloni, e Mattia Chittò, Studenti – Liceo Scientifico Galileo Galilei, Caravaggio
  • Alessandro Beretta e Sara Pace, Studenti – Liceo Scienze Umane Federici, Trescore Balneario

Apre i lavori Lucia De Ponti, Presidente – LILT Bergamo. Stimola la discussione Pasquale Intini, Politerapica e LILT Bergamo.

Un’occasione per una riflessione serena ma approfondita su un fenomeno che ha bisogno di essere compreso prima che contrastato. Una chiacchierata tra i relatori e tra i relatodi e il pubblico. Per capire, appunto, per proporre delle chiavi di lettura ma anche per raccontare.

Giornata Mondiale Senza Tabacco 2024

Lo stesso giorno, poi, sono in programma postazioni informative presso

  • Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
  • Ospedale Bolognini di Seriate
  • Casa di Comunità diBergamo, Borgo Palazzo
  • Casa di Comunità di Calcinate
  • Casa di Comunità di S. Giovanni Bianco

con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari.

Altre 2 postazioni saranno allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio – cui parteciperà anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest – all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori.

Alle postazioni i volontari proporranno a chi fuma lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano e distribuiranno materiale informative. Alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate saranno donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si terranno eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzione Strategiche.

Intanto a Clusone, sarà in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Due mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Prestazioni sanitarie gratuite

Come sempre, saranno quindi messe a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, con il contributo di

  • ASST Bergamo Est
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Associazione Amici di Gabry
  • Fondazione Angelo Custode
  • Politerapica

Sono visite di prevenzione e incontri e percorsi di sostegno psicologico. E’ necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it

Cultura della salute

“Insieme si può. Insieme funziona – 2024” è un progetto di promozione della cultura della salute sul territorio, rivolto ai cittadini e giunto alla terza edizione. E’ promosso da 8 otto associazioni di volontariato impegnate in salute e una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale

  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici dal Cuore Viola
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
  • LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
  • Politerapica – Terapie della Salute

Il progetto ha raccolto il patrocinio e il sostegno di strutture sanitarie, enti e amministrazioni pubbliche, insieme, sul territorio

  • ATS Bergamo
  • ASST Bergamo Est
  • ASST Bergamo Ovest
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Diocesi di Bergamo- Ufficio Pastorale della Salute
  • Fondazione Angelo Custode
  • FROM – Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo
  • AIDM – Associazione Italiana Donne Medico
  • Provincia di Bergamo
  • Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
  • Ambito Territoriale di Seriate
  • Ambito Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino
  • Comune di Bergamo
  • Città di Seriate
  • AVIS Provinciale di Bergamo
  • CSV Bergamo

E con il sostegno e la collaborazione di

  • Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
  • Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo

 

 

 

3 Aprile 2024
Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia ma che lo facciamo anche per la testa e per le relazioni. Sì, certo, scritto così può sembrare poco chiaro ma su questo punto abbiamo fatto un grosso lavoro a Bergamo e provincia, in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica di Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori..

Abbiamo cominciato con un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social, dal titolo “Mangiare è stare bene. Se ne parla tanto, si fa poco”. Lo abbiamo tenuto il 22 marzo, presso la Biblioteca di Treviolo. Qui abbiamo raccontato che l’uomo non mangia solo per nutrirsi. Lo fa anche per appagare i sensi, provando piacere e soddisfazione durante questa azione. Lo fa però anche come momento di relazione. Sono molte infatti le occasioni e le circostanze per le quali l’uomo usa il momento del mangiare insieme ad altri. Quante ricorrenze si festeggiano a tavola? E quante feste hanno tra i loro momenti centrali il pranzo o la cena? E quante volte, si fanno pranzi o cene di lavoro?

Diciamo, quindi, che l’uomo mangia per stare bene da tutti i punti di vista: quello fisico, quello psichico e quello sociale. Esattamente le tre condizioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera necessarie per definire il concetto di salute: Salute non è assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, appunto! Non potremmo vivere senza mangiare ma anche se potessimo, non potremmo stare bene. Eppure ci alimentiamo male. E questo spesso ci fa pure ammalare. Perchè? Ancora, è una questione di cultura. E di educazione. Bisogna cominciare da piccoli.

Con noi gli studenti del Liceo Federici

Ne abbiamo parlato in modo sereno, cercando di affrontare l’argomento da tutti i punti di vista. Un contributo importante lo hanno dato gli studenti della 4° B del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e i loro insegnanti. Nelle settimane precedenti al convegno, hanno svolto un grosso lavoro di approfondimento e hanno prodotto un documento vasto che tocca i molti aspetti della questione fino a scendere in dettagli che spesso si sottovalutano, quali le fake news e l’igiene alimentare. Due di loro – Giulia Bosatelli e Lucrezia Poltronieri – hanno partecipato attivamente ai lavori, seduti al tavolo, insieme agli altri relatori:

  • Vincenza Serra, Medico specialista in Scienza dell’alimentazione – ASST Bergamo Est
  • Giuliana Rocca, Responsabile UOS Promozione della salute – ATS Bergamo
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Pasquale Gandolfi, Sindaco di Treviolo – Presidente della Provincia di Bergamo

Insieme, abbiamo raccontato cosa si dovrebbe mangiare e perché ma abbiamo anche detto cosa poi effettivamente si mangi. Soprattutto tra i ragazzi e pure tra i bambini. A casa e a scuola. Ci siamo chiesti il perché mangiamo male e abbiamo capito che le ragioni sono molte. Uno spazio importante abbiamo dato a come e quando si impara a mangiare, comprendendo che in questa fase si gioca uin momento importante della relazione genitori/bambino. Naturalmente, abbiamo detto anche quante malattie sono causate dalla scorretta alimentazione. Anche oncologiche. Potremmo risparmiarcele.

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia e lo abbiamo fatto anche tra la gente. Sono state diverse, infatti, le iniziative di sensibilizzazione che abbiamo organizzato.

10 postazioni informative sul territorio presso ATS Bergamo, sedi di Lilt Bergamo, Case di Comunità e Ospedali di ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, ASST Papa Giovanni XXIII e Humanitas Bergamo. Qui, abbiamo distribuito materiale informativo e proposto l’olio extra vergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea. Il 20 marzo, poi, presso l’Ospedale Bolognini di Seriate, la Direzione strategica di ASST Bergamo Est insieme ai promotori del progetto e alle Istituzioni locali hanno tenuto un evento di approfondimento. A Clusone invece, il 19 e il 27 marzo, per 230 studenti dell’Istituto Fantoni e dell’Istituto alberghiero ABF e i loro insegnanti sono stete organizzate due “passeggiate della salute” precedute da momenti di formazione in aula.

Questo era il 2° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute giunto al suo 3° anno, ideato e gestito da Politerapica, Lilt Bergamo e altre sette associazioni di volontariato impegnate nella salute:

E come per ogni appuntamento del progetto, anche in questa occasione, abbiamo messo a disposzione prestaz<ioni sanitarie gratuite: consulenze dietologiche presso l’ASST Bergamo Est, valutazioni gastroenterologiche presso Humanitas Bergamo, incontri e percorsi di sostegno psicologico presso ASST Papa Giovanni XXIII, Fondazione Angelo Custode e Politerapica di Seriate.

Un appuntamento molto ricco, dunque e al quale è stata riservata grande attenzione da parte dei media.

Videoregistrazione integrale del convegno

12 Febbraio 2024
La salute è anche donna e lo dobbiamo sapere

La salute è anche donna e lo dobbiamo sapere. E ne vogliamo parlare per raccontarlo e spiegarlo. Per questo abbiamo organizzato l’incontro convegno “La salute è anche donna. Parliamo di medicina di genere” che terremo venerdì 1 marzo, alle ore 18, presso l’Auditorium Ermanno Olmi della Provincia di Bergamo, in Via Sora 4. L’evento è aperto a tutti perché l’argomento riguarda tutti. E sarà il primo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024. Quel progetto di promozione della cultura della salute che giunge al terzo anno di attività e di cui Politerapica è uno dei promotori.

La salute è anche donna

Dunque, la salute è anche donna e lo dobbiamo sapere. Detto così, forse, non è chiaro. Il fatto è che la ricerca farmacologica è sempre stata condotta soprattutto su soggetti di sesso maschile. Addirittura, le cavie su cui si lavora in laboratorio sono scelte prevalentemente di sesso maschile. Oggi però sappiamo che questo non è corretto.

Lo scrivono in modo chiaro il Prof. Silvio Garattini e la Dott.ssa Rita Benzi. Le malattie comuni ad entrambi i sessi non sono eguali nel maschio e nella femmina e si differenziano per vari fattori, – scrivono – inclusi la prevalenza, i sintomi e gli esiti. Esistono anche altre importanti differenze – aggiungono –  che riguardano le modalità con cui l’organismo degli uomini e delle donne reagisce alla presenza dei farmaci nel corpo umano. Sappiamo anche che la tossicità dei farmaci è differente e che solitamente le donne subiscono maggiormente gli effetti tossici dei farmaci. È necessario – proseguono – un nuovo approccio nei percorsi di ricerca farmaceutica per sanare questa ingiustizia nei confronti delle donne.

Insomma, oggi abbiamo chiaro che le differenze tra uomo e donna sono importanti anche dal punto di vista della diagnosi e della cura. Organismi diversi, fatti per essere diversi, reagiscono in modo diverso. Anche in medicina. I farmaci oggi disponibili si rivolgono prevalentemente al genere maschile essendo stati sviluppati in questa direzione, come osservava già agli inizi degli anni Novanta, Bernardine Patricia Healy, Direttrice dell’Istituto di Cardiologia del National Institute of Health degli Stati Uniti.

Anche stili di vita e fattori di rischio

Peraltro, le differenze non considerate tra uomo e donna toccano diverse altre patologie come le malattie respiratorie, i disturbi neuropsichiatrici infantili e quelle oncologiche. Restando sulle malattie respiratorie, possiamo dire che la valutazione dell’influenza del sesso coinvolge diversi fattori che includono differenze anatomiche, ormonali e comportamentali, differente suscettibilità al fumo di sigaretta e all’inquinamento ambientale e differente risposta alla terapia. E qui si apre l’altro grosso aspetto della questione: stili di vita e fattori di rischio, infatti, incidono differentemente nei due sessi. Il fumo e l’alcolismo sono più frequenti negli uomini, ma in aumento soprattutto nel sesso femminile e tutto questo richiede la definizione di differenti piani di prevenzione.

Bambini, adulti e anziani sono dunque coinvolti in un approccio non corretto che non tiene debitamente conto delle differenze biologiche (ma spesso anche ambientali, culturali e sociali) tra uomo e donna quando si parla di diagnosi, cura e prevenzione. Il problema è serio.

E su questo vogliamo proporre una riflessione aperta a tutti. Perché, ancora, il tema è quello della promozione della cultura della salute. Perché una conoscenza consapevole aiuti a farsene carico. Della Salute!

8 Febbraio 2024
Insieme si può e insieme funziona

Insieme si può e insieme funziona, noi lo sappiamo bene. E infatti “Insieme si può. Insieme funziona” è il nome di un progetto importante, di cui Politerapica è protagonista, insieme a LILT Bergamo e a altre importanti associazioni di volontariato. Il suo obiettivo è quello di promuovere la cultura della salute sul territorio bergamasco, tra i suoi abitanti. Parliamo di quella cultura che permetta ad ognuno di prendersi cura in modo responsabile della propria salute, soprattutto prima di perderla.

Abbiamo iniziato nel 2022, sulla scorta di esperienze già realizzate da Politerapica e LILT Bergamo negli anni precedenti. Abbiamo proseguito nel 2022, siamo andati avanti nel 2023 ed eccoci ora nel 2024. Con una grossa novità: quest’anno le iniziative del progetto sono rivolte soprattutto a bambini e ragazzi e coinvolgono il mondo della scuola.

Lo facciamo con i tanti che hanno voluto raccogliersi intorno a questo progetto e al suo nucleo: ATS, ASST, Amministrazioni pubbliche, Aziende sanitarie pubbliche, private e private convenzionate, Ufficio Scolastico Territoriale, Enti presenti sul territorio, CSV, per citarne alcuni.

Qui il documento con il calendario degli appuntamenti: Insieme si può. Insieme funziona. 2024 – Estratto

Nove appuntamenti. Più uno!

Sono nove gli appuntamenti di quest’anno, più uno un po’ speciale di cui parleremo più avanti. Ognuno dedicato ad un tema. Per ogni appuntamento sono in programma

  • Un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming, impostato sul modello del talk show, con relatori di diversa estrazione: medico, insegnante, studente/i cui sarà chiesto di intervenire sulla base di una tesina che la classe/le classi saranno state invitate a realizzare sul tema dell’incontro, psicologo e rappresentante della Pubblica Amministrazione.
    L’obiettivo è quello di proporre un’informazione ampia e chiara, multidisciplinare e immediatamente fruibile intorno all’argomento dell’appuntamento
  • Prestazioni sanitarie gratuite: visite di prevenzione e diagnosi precoce e incontri e percorsi di sostegno psicologico
  • Attività di sensibilizzazione sul territorio: incontri pubblici, postazioni informative, passeggiate della Salute, eventi
  • Attività di formazione: nelle scuole, nelle aziende, presso categorie professionali

Più uno: la Pigiama Run

Sarà il 20 settembre, alle ore 19, in centro a Bergamo e, in contemporanea, in 50 città e in 50 località in tutta Italia. Una passeggiata o una corsetta per i più sportivi, della durata di 40 minuti. Con un obiettivo particolare: raccogliere fondi per i bambini malati di cancro, quelli che a causa della malattia, devono stare in pigiama tutto il giorno. E per questo l’evento sarà rigorosamente in pigiama.

L’iniziativa della Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori giunge quest’anno alla sesta edizione. E partecipa anche LILT Bergamo che ha deciso di devolvere a Casa Amoris Laetitia di Bergamo i fondi che raccoglieremo nella nostra provincia. Casa Amoris Laetitia è uno dei pochissimi hospice pediatrici in Italia. Assiste e si prende cura di bambini in fase terminale per patologie oncologiche o con altre gravissime patologie.

Insieme si può. Insieme funziona – 2024

Dicevamo quindi che insieme si può e insieme funziona. Ne siamo convinti noi e ne è convinto il nostro territorio. Al punto che aumenta di anno in anno il numero di enti che partecipano al progetto e di quelli che lo sostengono con patrocini e supporto.

Noi siamo

E con noi ci sono

  • ATS Bergamo
  • ASST Bergamo Est
  • ASST Bergamo Ovest
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Diocesi di Bergamo – Ufficio Pastorale della Salute
  • Fondazione Angelo Custode
  • Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo – FROM
  • Provincia di Bergamo
  • Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
  • Ambito Territoriale di Seriate
  • Ambito Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino
  • Comune di Bergamo
  • Città di Seriate
  • Associazione Italiana Donne Medico – Bergamo
  • CSV Bergamo

che ci hanno concesso il loro patrocinio e il loro sostegno.

E ci danno poi la loro collaborazione

  • Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
  • Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo

Ci attende un anno intenso che affrontiamo con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno degli anni precedenti.

 

quindi

dunque

quindi

infatti

infatti

dunque

quindi

infatti

dunque

quindi

infatti

pertanto

 

 

8 Gennaio 2024
Anche nel 2024 Insieme si può e Insieme funziona

Anche nel 2024 Politerapica è protagonista del progetto “Insieme si può. Insieme funziona” che ha l’obiettivo di promuovere la cultura della salute tra la gente, sul territorio e che affonda le sue radici nella vocazione stessa di Politerapica. La nostra, infatti, è una struttura sanitaria di eccellenza che pone il paziente al centro del lavoro di specialisti e terapisti. E’ però anche una struttura che vuole rappresentare un riferimento per il terriotorio quando si parla si salute.

Quest’anno sono otto gli appuntamenti in occasione dei quali organizzeremo eventi e iniziative aperti a tutti di informazione e sensibilizzazione su delicati temi della salute. In ogni occasione, metteremo poi a disposizione prestazioni sanitarie gratuite o a fronte di un contributo simbolico.

E come dice il nome stesso del progetto, lavoreremo insieme ad altri. A cominciare da LILT Bergamo, protagonista anch’essa di un lavoro che la vede impegnata da sempre: quello di promuovere prevenzione e diagnosi precoce contro il cancro. Ci sono poi ACP – Associazione Cure Palliative, AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici dal Cuore Viola – Cancro al pancreas, Associazione Amici di Gabry – Cancro al seno, Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori, Insieme con il Sole dentro – Melanoma e cancro della pelle.

Insieme a noi, amministrazioni pubbliche, strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e enti del territorio. Insieme, appunto. Perché… “Insieme si può. Insieme funziona”!

Qui il documento di presentazione del progetto: Insieme si può. Insieme funziona. 2024 – 8.1.2024

Anche nel 2024 Insieme si può e Insieme funziona

Anche nel 2024, dunque, prosegue il progetto “Insieme si può. Insieme funziona”. Con alcune importanti novità. Abbiamo infatti deciso che quest’anno il progetto debba rivolgersi a bambini e ragazzi. Siamo infatti convinti che abbia ragione il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri, quando dice che la cultura della salute dovrebbe essere insegnata nelle scuole. Anzi, a suo parere dovrebbe rientrare nei programmi di studio ministeriali.

Il motivo è chiaro. Sin da piccoli si deve essere educati a condurre una vita sana con comportamenti sani e orientati al benessere. Quei comportamenti che ci permettono di avere cura della nostra salute quando la salute c’è e non quando è già insorta la malattia. E con la cura si fa prevenzione. La stessa che molti adulti riservano alla propria automobile con cure, attenzioni e controlli. Si tratta, in fondo, di vivere nel modo migliore per restare in salute. Questo ci permetterebbe anche di invecchiare in salute e sappiamo bene quanto questo tema sia attuale nel nostro Paese.

Prevenzione e diagnosi precoce

Prevenzione e diagnosi precoce, peraltro, sono le armi più potenti di cui disponiamo per combattere le malattie e proteggere la salute. Il 50% delle malattie croniche potrebbe essere prevenuto. Parliamo di patologie molto diffuse come il diabete o il colesterolo alto. Si potrebbe prevenire addirittura il 70% delle malattie tumorali. A dirlo è ancora il Prof. Silvio Garattini.

Il problema è saperlo. Sapere che quelle armi esistono, come funzionano e come si possono usare. Siamo quindi ancora di fronte ad una questione di cultura, la cultura della salute. Quella cultura che è bene incontrare sin da piccoli e approfondire negli anni dell’adolescenza per trovarsi preparati ad applicarne gli insegnamenti nell’età adulta.

E proprio questo è l’obiettivo del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”: promuovere la cultura della salute, rivolgendo l’attenzione a bambini e ragazzi. E poi certo, con loro, anche a genitori, insegnanti e mondo adulto.

Insieme si può e insieme funziona anche nel 2024, dunque. Noi di Politerapica ne siamo convinti!

7 Ottobre 2023
Parlare di anziano pensando a un patrimonio

Dovremmo parlare di anziano pensando soprattutto a un patrimonio. Un patrimonio di esperienze e competenze. Dobbiamo farlo perché si tratta di un patrimonio prezioso che abbiamo un po’ perso l’abitudine di considerare e rispettare. Questo però non ce lo possiamo permettere. Non possiamo ignorare un bagaglio così ricco di conoscenza.

A questo tema abbiamo deciso di dedicare l’ottavo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, cominciando da un incontro/convegno aperto a tutti. Lo terremo sabato 28 ottobre, alle ore 16, presso la Sala polivalente Vincenzo Signori del Comune di Pedrengo. E per essere chiari da subito sull’argomento di cui vogliamo parlare, abbiamo scelto come titolo dell’evento “Anziano, patrimonio sociale. Risorsa per la comunità“.

E i partecipanti ai lavori sono personaggi che sull’argomento possono dire molto. Tra loro ci sarà il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri di Milano.

Qui la locandina: Anziano, patrimonio sociale. Risorsa per la comunità

L’incontro si tiene in presenza. Chiunque però potrà seguire i lavori anche da casa. E’ prevista infatti anche una diretta streaming su sei canali social ai link:

Parlare di anziano pensando a un patrimonio

Il segreto per vivere a lungo è invecchiare. E questo in Italia succede. Noi siamo il secondo Paese nel Mondo, dopo il Giappone, per percentuale di cittadini in età anziana. E questa è una condizione che per alcuni aspetti potrebbero invidiarci in molti. Il bagaglio di competenze ed esperienze maturato negli anni della vita da una persona anziana rappresenta, infatti, un patrimonio tanto grande quanto prezioso per la comunità e le generazioni più giovani.

Non è un caso che nelle società di un tempo (e anche in alcune contemporanee) esisteva il Consiglio degli Anziani. Qui l’opinione delle persone che per età avevano maturato una maggiore e più profonda conoscenza della vita e delle cosiddette “cose del mondo”, era considerata preziosa al momento di prendere decisioni importanti per la comunità. Nell’epoca contemporanea, in cui, da una parte, l’informazione e la conoscenza appaiono così facilmente alla portata di tutti, e, dall’altra, tutto viene affidato alla tecnica, pare che le cose vadano diversamente. Si cade facilmente nella tentazione di considerare anacronistico questo approccio e di fare a meno dell’esperienza dei meno giovani. Non ce lo possiamo permettere.

Due grandi capitoli

Qui si aprono due grandi capitoli. Da una parte, quello di capire quanto sia necessario valorizzare questo patrimonio e di comprendere quindi come poterlo fare divenire risorsa concreta della vita comune. C’è un tema culturale prima ancora che sociale da affrontare. Dall’altra, quello di comprendere come diviene sempre più necessario che l’anziano diventi anziano in salute. Ma per diventare anziani in salute è necessario prepararsi a questa prospettiva quando si è giovani.

E qui siamo di fronte ancora ad un enorme tema culturale. La cultura della salute. Quella dei singoli e quella della comunità. Quella fisica insieme a quella psichica e sociale. Senza dimenticare che, quando si parla di salute psichica, ci si riferisce ad una condizione che ha la stessa importanza di quella fisica, la stessa dignità e lo stesso diritto alla cura e al rispetto. Non solo: ci si riferisce ad una condizione di potenziale fragilità propria in particolare della persona anziana

7 Ottobre 2023
Di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere

Quando siamo di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere e sapere bene. Già perché questo è un tumore terribile, difficile da diagnosticare e difficile da curare. Medicina e scienza stanno facendo passi avanti. E’ però necessario il nostro aiuto e noi ne possiamo dare molto.

Per questo abbiamo organizzato un incontro/convegno aperto a tutti. Lo abbiamo titolato proprio “Cancro al pancreas. E’ necessario sapere“. Lo terremo venerdì 13 ottobre, alle ore 18, presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, aula 5, torre 7. Chiunque però potrà seguire i lavori anche da casa. E’ prevista infatti anche una diretta streaming su sei canali social ai link:

Qui la locandina dell’incontro con tutti i dettagli: Insieme si può – Cancro al pancreas – 09.2023 Locandina

Di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere

E’ necessario sapere cosa sia il cancro al pancreas e quali siano le sue cause. Dice l’Associazione Italiana di Oncologia Medica che
il fumo di sigaretta è il fattore di rischio maggiormente associato alla probabilità di sviluppare un carcinoma pancreatico. Altri fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, dalla ridotta attività fisica, dall’elevato consumo di alcol e di grassi saturi, e dalla scarsa assunzione di verdure e frutta fresca.

Siamo quindi di fronte a fattori di rischio cosiddetti modificabili. Possiamo infatti evitarli, cambiando i nostri stili di vita. Insomma, uno degli strumenti più efficiaci contro questo cancro è nelle nostre mani. Ed è bene che lo sappiamo e, soprattutto, che lo usiamo. Così come è bene che stiamo attenti se in famiglia questa malattia si è già presentata. Anche la familiarità, infatti, è un fattore di rischio. In questo caso non lo possiamo modificare ma possiamo farci controllare in modo opportuno.

Il cancro al pancreas è una forma di tumore maligno molto aggressiva. Nel 2022, in Italia, i nuovi casi sono stati 14.500. Si prevede che nei prossimi anni l’incidenza aumenterà notevolmente, diventando la seconda causa di morte per tumore. Un aumento che pare dipendere da due fattori: la maggiore longevità della popolazione e gli stili di vita. Quasi sempre, si giunge alla diagnosi quando la malattia è a uno stadio molto avanzato.

Il 7° appuntamento

Al cancro al pancreas è dedicato il 7° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023”.  Anche per questo appuntamento, gli organizzatori mettono a disposizione prestazioni sanitarie gratuite. Si tratta di

  • visite gratuite per valutazione di familiarità con il Dott. Roberto Labianca
  • incontri e percorsi di sostegno psicologico con la collaborazione di
    • ASST Papa Giovanni XXIII
    • Associazione Amici di Gabry
    • Fondazione Angelo Custode
    • Politerapica – Terapie della Salute

Le prestazioni sono messe a disposizione a titolo gratuito fino ad esaurimento disponibilità. Per accedere al servizio è necessario prenotarsi. Per informazioni bisogna scrivere all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it.

28 Settembre 2023
Prestazioni gratuite contro il cancro al seno

Sono molte le prestazioni gratuite che mettiamo a disposizione contro il cancro al seno nel mese di ottobre, in provincia di Bergamo. Il cancro al seno, infatti, è il tema del 6° appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, dedicato alla Campagna Nastro Rosa di Lilt Bergamo. E insieme a Lilt Bergamo, ci siamo noi di Politerapica e ACP – Associazione Cure Palliative, Associazione Italiana Laringectomizzati, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici di Gabry e Associazione Insieme con il Sole Dentro.

500 prestazioni gratuite contro il cancro al seno

Poco meno di 500 prestazioni, tra visite senologiche e incontri e percorsi di sostegno psicologico, in 13 Comuni della provincia, dalle Valli, alle Città, alla Pianura, presso 23 punti di erogazione e con la collaborazione di 11 strutture. Le visite sono aperte alle donne che non rientrano nelle fasce di età previste dallo screening mammografico del servizio sanitario. Gli incontri e i percorsi di sostegno psicologico sono invece aperti a tutti.

Qui tutti i dettagli: Cancro mammella – Prestazioni sanitarie 2023

Tutte le prestazioni sono disponibili fino ad esaurimento. Per accedere al servizio è necessario prenotarsi dal 25.9.2023. Le visite senologiche possono essere prenotate sul sito di Lilt Bergamo https://legatumoribg.it/. Per gli incontri e i percorsi di sostegno psicologico, si deve inviare una mail a segreterioa@insiemefunziona.it

Un grosso impegno, cui la stampa ha dato ampio risalto:
L’Eco di Bergamo – 17.09.2023 – Campagna Nastro Rosa – Def
BergamoNews – 17.09.2023 – Campagna Nastro Rosa
Corriere della Sera.it – Campagna Nastro Rosa – 21.09.2023

Un impegno grosso

Un’attività impegnativa che realizziamo con la collaborazione di diverse strutture sanitarie presenti sul nostro territorio. Oltre a Lilt Bergamo e a Politerapica, le presatzioni sono messe a disposzione da ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Bergamo, Amici di Gabry, Centro Borgo Palazzo – Poliambulatorio Medico per la donna, Centro Famiglia Agape, Fondazione Angelo Custode con i suoi consultori, Habilita e Methodo.

D’altronde, siamo di fronte al tumore più diffuso, in assoluto, in Italia. 55.700 i nuovi casi nel 2022, con una crescita dello 0,5% rispetto al 2020. Oggi sono 834.154 le donne che soffrono di questo tumore nel nostro Paese. Questa è una situazione molto grave per la salute della donna. Una condizione poi che colpisce la donna in modo particolarmente crudele: il cancro al seno aggredisce una zona simbolo della sua identità femminile e il seno che ha la possibilità di nutrire una nuova vita, diventa l’origine del pericolo di morte.

Abbiamo però motivi di ottimismo. Oggi la sopravvivenza a 5 anni di chi è colpito da questo tumore è dell’88%. Grazie allo screening e alla maggior consapevolezza delle donne, la maggior parte di questi tumori è diagnosticata in fase iniziale, quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace. Ancora una volta, quindi, prevenzione e diagnosi precoce risultano le armi più potenti per affrontare in modo efficace il cancro.

Per questo, da molti anni, Lilt organizza la Campagna Nastro Rosa con l’obiettivo di promuovere la cultura della salute e la prevenzione da una parte e mettere concretamente a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, dall’altra.

 

20 Luglio 2023
In rosa contro il cancro al seno

Bergamo si mette in rosa contro il cancro al seno. Anche quest’anno, infatti, parte la Campagna Nastro Rosa, a Bergamo con LILT Bergamo Onlus e il progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, di cui Politerapica è uno dei protagonisti.

Convegni, incontri pubblici e iniziative sul territorio per parlare di un cancro che rimane il più diffuso in assoluto in Italia. Saremo nelle città della nostra provincia, nelle valli e nella pianura. E pure in montagna. E anche nelle scuole. Perché è vero che migliorano le cure e le possibilità di guarigione ma prevenzione e diagnosi precoce restano le armi più potenti contro il cancro al seno. Bisogna saperlo e bisogna saperle usare. Per questo ci mettiamo in rosa contro il cancro al seno e invitiamo tutti a farlo con noi. Donne e uomini, giovani e meno giovani. E anche bambini e bambine. Perché a fare prevenzione si deve cominciare da piccoli.

Come sempre, poi, mettiamo in campo la possibilità di accedere a prestazioni sanitarie gratuite.  Sono 489, con la collaborazione di 11 strutture, in 13 Comuni, presso 23 punti erogativi. Sono visite senologiche e incontri e percorsi di sostegno psicologico.

Qui il documento di presentazione dell’intera attività, aggiornato al momento in cui scriviamo. Altre : Cancro mammella – Documento di progetto – 17.07.2023

Il cancro al seno

Il cancro al seno rimane il tumore più diffuso, in assoluto, in Italia e naturalmente, il più diffuso tra quelli femminili. Sono stati 55.700 i nuovi casi nel 2022, con una crescita dello 0,5% rispetto al 2020. Il 14% di tutti i casi di cancro diagnosticati nel 2022. Lo riferisce l’AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2022”. Sono 834.154 le donne che soffrono di questo tumore in Italia. Un numero importante, pari al 43% di tutti i tumori femminili.

Siamo quindi di fronte ad una situazione molto grave per la salute delle persone ma anche per la salute pubblica. Una condizione con gravi impatti sulle relazioni sociali, familiari e affettive. Né mancano le conseguenze sul piano economico e sociale dei singoli, delle famiglie, della comunità e dell’intero sistema socio-economico nazionale.

I percorsi di cura, infatti, impongono pesanti costi a carico del sistema sanitario e spesso anche delle persone. Allo stesso tempo, la condizione di malattia mina la possibilità di continuare a svolgere il proprio ruolo all’interno della comunità, anche quello lavorativo all’interno del sistema economico. Quella che emerge è una condizione difficile da qualsiasi punto di vista la si voglia considerare.

Motivi di ottimismo

Abbiamo però anche motivi di (moderato) ottimismo. Il rapporto riferisce infatti che oggi la sopravvivenza a 5 anni di chi è colpito dal cancro al seno è dell’88%. E aggiunge che “grazie allo screening e alla maggior consapevolezza delle donne, la maggior parte dei tumori maligni mammari è diagnosticata in fase iniziale quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace permettendo di ottenere sopravvivenze a 5 anni molto elevate”.

A questo risultato siamo quindi giunti grazie all’innovazione delle tecniche chirurgiche e della terapia medica ma anche grazie alla diagnosi precoce permessa dalla maggior consapevolezza delle donne. Senza contare le altre azioni di prevenzione primaria che risultano sempre più necessarie ed efficaci contro la patologia oncologica in generale. Prevenzione e diagnosi precoce. Ancora una questione che dipende da cultura ed educazione della salute. Che è necessario promuovere.

Bergamo contro il cancro al seno per un futuro in rosa

Da trent’anni LILT è impegnata su questo fronte con la “Campagna Nastro Rosa”. La Campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. Per tutto il mese di ottobre, la Sede Centrale e le Sezioni Provinciali LILT offrono visite senologiche gratuite nei loro ambulatori e, con queste, permettono valutazioni di diagnosi precoce. Organizzano poi conferenze e dibattiti, distribuiscono materiale informativo e illustrativo e mettono in atto diverse iniziative per responsabilizzare sempre più le donne su questo tema.

E alla Campagna prestano attenzione, da sempre, Amministrazioni Pubbliche e Aziende Sanitarie su tutto il territorio nazionale. Chi non ricorda il Colosseo di Roma illuminato di rosa e la Porta San Giacomo di Bergamo? Per citare solo due dei molti casi di attenzione all’iniziativa di LILT.

E LILT Bergamo Onlus non resta certo indietro. Le attività di LILT Bergamo in occasione della Campagna Nastro Rosa sono sempre state molto vivaci ed estese su tutta la provincia. Centinaia le visite gratuite messe a disposizione delle donne sul territorio. Molte le iniziative di informazione e sensibilizzazione. A queste partecipano con impegno ed entusiasmo le Delegazioni dell’Associazione. Quella di Clusone, quella di Verdello, quella di Trescore Balneario e di San Pellegrino. Molti anche gli interventi sugli organi di informazione, dalla carta stampata alla televisione. Anche con il coinvolgimento di Enti di prestigio.

Quest’anno si lavora “insieme”

“Insieme si può. Insieme funziona – 2023” è un progetto di cui LILT Bergamo Onlus è promotrice con altre cinque associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata:

  • LILT Bergamo onlus
  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Politerapica – Terapie della Salute

E quest’anno, insieme, partecipano alla conduzione della Campagna Nastro Rosa di LILT che è stata inserita nel progetto, come tema del suo 6° appuntamento.

“Insieme si può. Insieme funziona – 2023” è un progetto che ha raccolto il patrocinio e il sostegno di strutture sanitarie, enti e amministrazioni pubbliche sul territorio

  • ATS Bergamo
  • ASST Bergamo Est
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Fondazione Angelo Custode
  • Provincia di Bergamo
  • Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
  • Ambito Territoriale di Seriate
  • Comune di Bergamo
  • Città di Seriate
  • CSV Bergamo
  • Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
  • Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo

Il suo obiettivo è di contribuire alla promozione della cultura della salute tra i cittadini. E, attraverso questa, alla promozione di comportamenti sani e orientati al benessere. A cominciare da quelli legati alla prevenzione e alla diagnosi precoce.

Bergamo in rosa contro il cancro al seno