E’ utile eseguire un esame ecocolordoppler per le carotidi anche quando si sta bene. Non vogliamo dire che adesso tutti e a tutte le età debbano preoccuparsi di fare questo esame. Intendiamo invece dire che è molto utile che lo si faccia ad una certa età. Soprattutto se ci sono ragioni per pensare di essere un soggetto a rischio per malattie cardiovascolari. Anche se si sta bene. Lo spiega il Dott. Davide Foresti, Chirurgo vascolare in Politerapica, con un bell’articolo, chiaro e preciso, sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo.
Qui si può scaricare l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 22.10.2023 – Carotidi, Dott. Foresti – D
Carotidi e ictus
Per capire bene la ragione per cui è utile eseguire un esame ecocolordoppler per le carotidi anche quando si sta bene, bisogna fare una premessa. Le carotidi sono le arterie che portano il sangue al cervello. Il restringimento patologico (stenosi) di una di queste è strettamente collegato, oltre determinati valori, alla possibilità di avere un ictus. E l’ictus è responsabile di disabilità anche grave e permanente e, nei casi ancora più gravi, di morte. Nei Paesi industrializzati come l’Italia, l’ictus è la prima causa di disabilità e la terza causa di morte nelle persone oltre i 65 anni d’età.
Ecco perché le persone oltre i 55 – 60 anni di età dovrebbero sottoporsi ad esame ecocolordoppler. Soprattutto se hanno familiarità con aterosclerosi (la placca delle arterie che produce il loro estringimento) o ne soffrono loro stessi. E pure se hanno familiarità o soffrono di ipertensione (pressione alta), dislipidemia (colesterolo alto), diabete, abitudine al fumo di sigaretta e sovrappeso. Questi sono fattori di rischio che – comunque – dovranno essere corretti con farmaci quanto più precocemente possibile. Va fatto anche se l’esame con ecocolordoppler non rilevasse la presenza di aterosclerosi nelle carotidi. Proprio per evitare che questa si formi.
Ecocolordoppler per le carotidi anche quando si sta bene
Dopo questa premessa, il Dott. Foresti prosegue spiegando cosa sia un esame ecocolordoppler e come sia importante per valutare bene la placca dell’aterosclerosi. Indica poi quali sono i trattamenti terapeutici e, quando necessario, quelli chirurgici per evitare le sue complicanze a carico del cervello. E conclude con un messaggio molto chiaro.
“Il ruolo della prevenzione” – dice – “è fondamentale. Un intervento su una placca che ha avuto sintomi è molto più rischioso di uno su una placca asintomatica. Scoprirla prima che dia segnali fa quindi la differenza.E basta un ecocolordoppler!“
Il Dott. Davide Foresti riceve in Politerapica a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468
La Dott.ssa Francesca Lancini spiega la scoliosi negli adulti sull’Eco di Bergamo. Lo fa con un bell’articolo nel quale la descrive in modo chiaro e prova a rispondere così a diverse domande. Cos’è la scoliosi nell’adulto oltre che nel ragazzo? Perché è un grosso problema? Come si manifesta? Quali sono i gravi disturbi che procura? Come si cura?
Lo potete leggere qui: L’Eco di Bergamo – 26.03.2023 – Scoliosi, Lancini
Dal 1° gennaio di quest’anno, la Dott.ssa Lancini collabora con Politerapica. E’ specialista in Fisiatria. Quella specialità medica che si occupa della salute di ossa, articolazioni e muscoli da un punto di vista medico e non chirurgico.
In particolare, la Dott.ssa Lancini è una nota esperta di scoliosi. Se ne occupa da sempre. Sia che riguardi bambini e ragazzi, sia che riguardi gli adulti. E anche da noi si occupa di scoliosi. Nella nostra struttura, non si limita infatti a visitare ma prende in carico i suoi pazienti e li segue in tutto il percorso di cura.
Da gennaio è con noi e già contribuisce al nostro impegno per promuovere la cultura della salute sul territorio. Questa volta con l’articolo sulla scoliosi elo fa perché si parla molto spesso di quella nei bambini e nei ragazzi ma loto di rado di quella in età più avanzata. Che pure c’è e procura problemi seri.
La Dott.ssa Lancini spiega la scoliosi negli adulti
La Dott.ssa Lancini comincia col dire che la scoliosi idiopatica è una deformazione tridimesionale della colonna vertebrale. La colonna presenta così una o più curve laterali che sono composte da vertebre ruotate sul loro asse. Di norma, viene diagnosticata e curata nell’età della crescita, nella quale può evolvere in modo rapido. Ne soffrono in tanti e può provocare molti problemi.
Questa patologia spesso permane anche in età adulta. Eppure, al termine della crescita, viene di solito ignorata e rimane come un ricordo dell’età adolescenziale. In realtà, nell’adulto la scoliosi idiopatica non è stabilizzata ma progredisce lentamente. Sono diversi i fattori che favoriscono il peggioramento e questo non dovrebbe essere mai sottovalutato.
Dolore e non solo
Il primo sintomo che riporta l’attenzione del paziente e del medico sulla persistenza della scoliosi in età adulta è il dolore. Può manifestarsi prima, a causa di attività lavorative manuali e pesanti, oppure più avanti per l’aggravamento della deformità scoliotica. Nell’adulto il dolore acuto o subacuto è spesso provocato dalla precoce degenerazione dei dischi intervertebrali. In età più avanzata invece il dolore può divenire cronico e invalidante. Questo succede a causa della riduzione del diametro del canale spinale e dei forami intervertebrali o a causa dello scivolamento laterale di una o più vertebre.
Il dolore, precisa la Dott.ssa Lancini, è sempre associato allo squilibrio posturale del tronco che si aggrava quando peggiorano le curve dorsale e lombare e quando si riduce la lordosi lombare. A questi sintomi possono associarsi debolezza degli arti inferiori e claudicatio neurogena intermittente. Anche queste sono dovute al restringimento del canale spinale e dei forami intervertebrali. Se coesiste osteoporosi, i corpi vertebrali possono cedere in modo asimmetrico aggravando la curva scoliotica.
La progressione della patologia provoca marcata difficoltà a mantenere la stazione eretta, ridotte reazioni di equilibrio e progressiva diminuzione del cammino. La scoliosi idiopatica dell’adulto, caratterizzata da sviluppo molto lento, accelera la sua evolutività quando la curva scoliotica diviene instabile per la deformazione delle vertebre e dei dischi intervertebrali e per la perdita della lordosi lombare.
Racconta ancora molto la Dott.ssa Lancini
Racconta ancora molto la Dott.ssa Lancini sulla scoliosi nell’adulto. Come si arriva alla diagnosi e come si cura. In particolare, facendo riferimento ai gradi delle curve scoliotiche che si misurano secondo la scala di Cobb.
Vale la pena di leggerlo tutto l’articolo. Mettendoci un po’ di attenzione ma senza essere costretti a fare troppa fatica. E se qualcosa non fosse del tutto chiaro e se nascesse qualche dubbio sulla propria condizione o su quella di qualche familiare, si può sempre ricorrere alla Dott.ssa Lancini che riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e per appuntamenti, tel. 035.298468
Il Dott. Sandro Lucaccioni, reumatologo e fisiatra, arriva in Politerapica. Il suo è un ingresso notevole per noi. Ci porta la sua profonda preparazione e la sua grande esperienza in entrambe le specialità.
Continua così a crescere il progetto Medicina Vicina di Politerapica che offre al territorio e ai suoi cittadini prestazioni sanitarie, senza liste di attesa, a costi contenuti, erogate da professionisti di alto livello. Non solo: gli specialisti di Medicina Vicina lavorano insieme, intorno al paziente. Lo prendono in carico e lo accompagnano durante tutto il percorso di diagnosi e cura.
Un curriculum di tutto rispetto
Il Dott. Lucaccioni si è laureato in Medicina e Chirurgia, col massimo dei voti e la lode, presso l’Università degli Studi di Milano nel 1983. Presso la stessa Università, si è specializzato in Reumatologia nel 1988 e in Fisiatria nel 1991. Sempre col massimo dei voti e la lode.
Subito dopo la specializzazione in Reumatologia, ha iniziato l’attività professionale presso le Unità Sanitarie Locali di Milano e di Monza. Come reumatologo, ha poi lavorato presso gli Istituti Clinici di Perfezionamento e nell’ASST Nord Milano, dove ha ricoperto anche il ruolo di Responsabile di Branca per l’Area Ortopedia/Fisiatria/Reumatologia fino al 2021.
Notevole anche la sua esperienza in Fisiatria. Anche qui non ha perso tempo: dal momento della specializzazione, ha cominciato a svolgere attività in RSA. Qui, per 25 anni, si è occupato di valutazioni fisiatriche e prescrizioni di progetti riabilitativi.
E tra le molte esperienze, non ne manca una in ambito sportivo. Presso il CONI di Milano, infatti, è stato medico responsabile durante le gare di ginnastica artistica.
Nel frattempo, ha continuato a curare la sua formazione, orientandosi in particolare verso le medicine complementari. In questo ambito, tra i vari titoli conseguito, c’è quello in Osteopatia, ottenuto nel 2007.
In Politerapica arriva il Dott. Lucaccioni reumatologo e fisiatra
Il Dott. Lucaccioni arriva in Politerapica per svolgere attività come reumatologo e come fisiatra. Presso di noi esegue
- visite specialistiche di reumatologia
- visite specialistiche di fisiatria
- ecografie reumatologiche
Lavora in team con tutti i professionisti della struttura. In modo particolare, lavora in team con l’Osteopata e gli altri professionisti della riabilitazione.
Come dicevamo, il suo è un ingresso notevole per noi e noi lo accogliamo con grande soddisfazione.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468
Il torcicollo non è così banale come sembra. Lo racconta il Dott. Pietro Agostini, medico fisiatra in Politerapica, con un articolo pubblicato da l’Eco di Bergamo, sulla sua Pagina della Salute.
Lo trovate qui: L’Eco di Bergamo – 24.12.2022 – Torcicollo, Agostini – Def
Chi non conosce il torcicollo?
“Chi non conosce il torcicollo?” Comincia così l’articolo. “Tutti ne abbiamo sentito parlare. In molti lo hanno avuto nel corso della vita. Un disturbo comune ma non per questo banale. Procura diversi fastidi e ci può rovinare le giornate”.
Il fatto è che quello che ci pare un disturbo banale, può non essere proprio così.
“Possiamo dire che il torcicollo sia una delle manifestazioni delle contratture cervicali”, continua il dott. Agostini. Può essere causato dal freddo o da una postura costretta. Raffreddamento, sbalzi di temperatura, colpo di freddo sono le sue cause più frequenti. Esposizione a correnti d’aria quando si è sudati o a flussi di aria condizionata ne sono gli esempi più tipici. Il torcicollo potrebbe però anche essere sintomo di altre patologie. Parliamo di ernie cervicali o distrazioni muscolari. Pure di patologie di altra origine a carico del sistema nervoso centrale come l’ictus. Ecco perché, anche di fronte ad un disturbo che di norma si considera banale, è buona cosa consultare il medico per una diagnosi corretta.
Il torcicollo non è così banale come sembra
Dunque, il torcicollo non è così banale come sembra. E comunque è un disturbo che può dare molto fastidio.
“Chi ne è colpito” – spiega ancora il Dott. Agostini – “avverte dolore e rigidità cervicale. Fa fatica ad eseguire movimenti, in particolare a girare la testa di lato. Per guardare dalla parte «bloccata», potrebbe doversi girare con il tronco. Si possono osservare anche altri sintomi. Parliamo di vertigini, nausea, a volte annebbiamento della vista. Non è raro che il dolore si irradi lungo il braccio o sotto il petto, dietro le scapole o verso la nuca e il lato della testa. Anche alla mandibola, soprattutto se causato da un colpo di freddo”.
Anche la sua cura potrebbe essere un po’ più complessa di come si può pensare. “A seconda dei casi, può prevedere l’utilizzo di farmaci, di terapie fisiche e di fisioterapia, combinati tra loro”.
Si può fare molto per evitare che venga. Sì, il torcicollo è un disturbo che crea molti fastidi ma che si può evitare che venga. Può sembrare esagerato, qui, parlare di prevenzione ma si tratta proprio di questo. E non è una cosa poi così complicata. Un po’ di attenzione, qualche accorgimento.
Cosa sia il torcicollo, quali ne siano le cause, come si curi e come si prevenga. E pure cosa sia utile fare ai primi sintomi. Il Dott. Pietro Agostini racconta tutto questo. Lo fa in modo semplice e preciso. Una lettura facile che può aiutare a evitare molti fastidi.
Il Dott. Pietro Agostini riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta. Questo il titolo del convegno pubblico che abbiamo tenuto Venerdì 4 Febbraio, a Bergamo. Era la Giornata Mondiale per la Lotta contro il Cancro e noi eravamo in Sala Lombardia, presso la sede di ATS Bergamo.
Vai alla videoregistrazione integrale dell’incontro:
Non un convegno: un incontro.
Un convegno per dare la giusta dimensione al cancro. Quella numerica ma, prima ancora, quella umana. Non si è trattato, però, di un evento ampolloso dove ognuno dice la sua su questo o su quell’aspetto della lotta contro il cancro. E’ stato un incontro tra persone di sensibilità diverse per confrontarsi intorno ad una questione vitale per la vita dell’uomo. Anzi, due.
La prima è quella di tornare a considerare il cancro nella sua giusta dimensione numerica. Questa malattia rimane la seconda causa di morte nel Mondo. In Italia, si stimano 377.000 nuovi casi all’anno. Oltre 1.000 al giorno. Il Covid è stata una tragedia anche in questo senso: ha distolto risorse ed energie dalla prevenzione e diagnosi precoce del cancro.
La seconda è forse la più importante e complessa. Il cancro si cura solo con la presain carico. Quella globale. Quella corretta. Non solo la presa in carico medica o tecnica. Qui si tratta di quella sanitaria, umana, psicologica e sociale insieme. Quella rivolta alla persona colpita dal cancro e ai suoi familiari. Perchè – lo diciamo da sempre – dopo una diagnosi di cancro la vita non sarà più quella di prima. Non lo sarà per la persona e neppure per la famiglia.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico, dunque. Quella corretta però. Quella che vede il coninvolgimento di molti attori. Allora il problema diventa culturale prima che assistenziale. Parliamo di cultura della salute.
La lucida e toccante analisi umana del Prof. Ivo Lizzola e del Cappellano dell’Istituto dei Tumori, Tullio Proserpio. La sensibilità degli Assessori Marcella Messina e Gabriele Cortesi. Le valutazioni puntuali dell’oncologo, Prof. Roberto Labianca, insieme a quelle della psicologa, Dott.ssa Valeria Perego. Le considerazioni della Presidente di LILT Bergamo, Lucia De Ponti. Su tutto, l’esperienza di vita, di Milena, donna, moglie, mamma e lavoratrice, colpita dal dal cancro.
Tutto questo, insieme, ha permesso un approfondimento pacato e profondo di quello di cui si discuteva. Qualcosa che non è solo sanitario, appunto, ma che riguarda la persona, la famiglia, la comunità. Già, la comunità. E in prospettiva, anche le case della comunità. Perché abbiamo parlato di vita. Quella dei singoli e quella di tutti.
Un punto di partenza
Partiamo da qui per lavorare, giorno dopo giorno, nella direzione indicata da tutti. Fare della malattia una questione che non riguarda solo la malattia ma, come scrivevamo, la vita e la sua qualità.
Partiamo da qui anche con il percorso del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Dieci appuntamenti, quest’anno, a Bergamo, per promuovere l’educazione alla salute tra i cittadini e le istituzioni. E, con essa, comportamenti sani e orientati al benessere. Insieme alle pratiche che favoriscono la prevenzione e la diagnosi precoce.
Dieci appuntamenti organizzati da cinque associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata che lavorano insieme da tempo, sul territorio, con il coinvolgimento di amministrazioni e strutture sanitarie pubbliche.
Un approccio tipico di Politerapica. Noi, infatti, siamo Medicina Vicina.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Documenti.
Locandina – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.
Documento convegno – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.
Agenda- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.
Comunicato- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Stampa.
L’Eco di Bergamo – 03.02.2022 – Insieme si può – Def
Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Foto.
Insieme si può. Insieme funziona. Questo il nome che abbiamo dato ad un progetto che viene da lontano e che vogliamo fare andare lontano. Come la salute di cui ci occupiamo dal punto di vista della prevenzione. Perché, come diceva il Prof. Alfredo Calligaris, la salute è un diritto ma la prevenzione è un obbligo. Di tutti.
L’obiettivo è quello di promuovere l’educazione alla salute sul territorio. Con essa, comportamenti sani e orientati al benessere per adottare corrette pratiche di prevenzione e diagnosi precoce. Abbiamo definito dieci appuntamenti per il 2022. In occasione di ognuno di essi, sono previste attività di informazione e sensibilizzazione, insieme a visite e valutazioni specialistiche.
Lo facciamo a Bergamo, prima Capitale Italiana del Volontariato. Questo, infatti, è il progetto di cinque associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata che lavorano insieme da tempo. Con loro, strutture sanitarie e amministrazioni pubbliche. Lo facciamo mentre si sta cominciando a realizzare il PNRR con le Case della Comunità.
Qui la presentazione del progetto: Insieme si può. Insieme funziona – 27.01.2022.2
La risposta ad un bisogno
Il Covid ha prodotto diversi problemi. Uno è stato quello di costringere a mettere in secondo piano l’attenzione alle altre patologie. Eppure, parliamo di problemi pesanti. Il cancro, pert esempio, continua a rappresentare la seconda causa di morte nel Mondo. Prima di lui, ci sono solo le malattie cardiovascolari.
Mai come in questo momento è necessario tornare a promuovere l’attenzione alla salute tra la popolazione e – perché no? – nelle istituzioni. E’ utile che riprendiamo a pensare a proteggere il nostro stare bene prima che a curare l’eventuale stare male. Dobbiamo ricominciare a curare i nostri stili di vita e, allo stesso tempo, a favorire la diagnosi precoce di possibili problemi. Il modo migliore per farlo è quello di portare l’attenzione su questo punto e, allo stesso tempo, proporre azioni concrete.
Dieci appuntamenti nel 2022
Abbiamo iniziato a Febbraio, il 4 per l’esattezza. Era la giornata Mondiale per la Lotta contro il Cancro. Su questo tema abbiamo tenuto un convegno in presenza e a distanza, ospiti di ATS Bergamo e abbiamo fatto un’intensa attività di comunicazione. Proseguiremo a fine Marzo, in occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica. Poi, a Maggio, gli appuntamenti saranno addirittura tre. Quello della Settimana Mondiale del Melanoma, per iniziare. Quindi quello della Settimana Mondiale della Tiroide. Per finire quello della Giornata Miondiale senza Tabacco. A Giugno le iniziative saranno promosse intorno alla Giornata Nazionale per la Cura e la Prevenzione dell’Incontinenza e delle Disfunzioni del Pavimento Pelvico.
In ogni occasione, teniamo un convegno sul tema dell’appuntamento e lavoriamo sul territorio per informare e sensibilizzare. Oltre a questo, mettiamo a disposizione della cittadinanza visite e valutazioni di prevenzione e diagnosi precoce.
Riprenderemo a Ottobre, ancora una volta con tre appuntamenti. Il primo Ottobre, con la Giornata Internazionale delle Persone Anziane. Poi con la Campagna Nastro Rosa di LILT, dedicata al tumore della mammella. Quindi, con la Giornata Mondiale del paziente Stomizzato. Probabilmente, concluderemo a Novembre, con la il Percorso Azzurro, di LILT, iniziativa rivolta agli uomini e al cancro della prostata.
Scriviamo che questo accadrà “probabilmente” perché il progetto è aperto a nuove iniziative che potrebbero aggiungersi nel corso del tempo. Perché, come scrivevamo all’inizio, questo è un progetto che viene da lontano e che vogliamo fare andare lontano.
Insieme si può. Insieme funziona.
Abbiamo detto che Insieme si può. Insieme funziona. è il nome del progetto. C’è poi un sottotitolo: La salute promossa insieme, sul territorio bergamasco, nelle case della comunità. E’ una definizione che comprende il senso di questa attività.
Un’attività che sta nelle corde di Politerapica perché Politerapica è Medicina Vicina.
Natale 2021 – Capodanno 2022. I nostri auguri per giorni sereni.
Sembra scontato eppure, in qualche modo, ci sorprende ancora. Sembra banale eppure è passato un altro anno e quasi non ce ne siamo accorti. Immersi in un frettoloso quotidiano senza respiro ed è già di nuovo Natale.
Ci fermiamo un attimo e proviamo a pensare ai molti che hanno riempito questo nostro anno. Lo facciamo e ci accorgiamo che un attimo non basta. Forse le vacanze che stanno arrivando ci permetteranno di ritrovarli tutti, nel ricordo e dedicare loro un po’ del tempo che meritano.
Le tante persone e i molti pazienti che si sono rivolti a noi. I tanti amici che abbiamo conosciuto, le Aziende, gli Enti, le Associazioni, le Istituzioni che abbiamo incontrato, fornitori, consulenti, partner, amministratori. Uomini e donne, anche bambini. Sorrisi e pianti, preoccupazioni, paure e speranze. Spesso anche gioie. Quelle della salute ritrovata e quelle delle cose belle fatte insieme.
E poi i nostri colleghi. Gli specialisti, i terapisti e i collaboratori. Tutti insieme e ognuno individualmente. Una squadra complessa di professionisti ma soprattutto, ancora, di uomini e donne che credono in un bel progetto, quello d portare sul territorio una medicina di qualità, in modo accessibile, in modo umano.
Professionisti che non si limitano ad essere professionisti.
Scriviamo e ci accorgiamo che i pensieri corrono e ci perdiamo a rincorrerli. Volti, situazioni, emozioni, eventi. Intanto le festività sono alle porte. Anche questo anno in cui il Covid non è ancora sconfitto.
Buon Natale e Sereno Anno Nuovo.
Politerapica – Terapie della Salute
Natale 2021 – Capodanno 2022.
Fincopp Lombardia
La serenità di un pensiero che passi attraverso la solitudine e il peso della vita quotidiana. Qualcosa che vada oltre la rincorsa dell’immediato, dell’effimero. Il pensiero al dentro, agli affetti e ai sentimenti. Il rispetto di emozioni
Si chiude il 2020. Noi di Politerapica lo abbiamo vissuto in una posizione un po’ particolare: quella delle strutture sanitarie di territorio nella bergamasca. Emergenza meningococco, emergenza coronavirus, aperture, chiusure, malattie e anche peggio, ad ondate successive.
Si chiude il 2020, un anno strano e durissimo che ha visto Politerapica e i suoi professionisti protagonisti – forse come mai – dell’attenzione alla Salute sul territorio. Da subito.
Si chiude il 2020 e ora vogliamo provare a raccontarlo così come lo abbiamo vissuto noi.
Gennaio, la meningite
Lo ricordate tutti Gennaio e l’emergenza da meningococco. C’era il panico tra la gente ma non era questo il problema. Il problema era che il meningococco c’era davvero. Lo avevamo qui, sotto casa nostra, in particolare nella zona nord-orientale della provincia, vicinissimo a noi e alla nostra sede.
Non ci siamo tirati indietro. Non ci abbiamo pensato tanto. Non abbiamo neppure fatto piani particolari. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato. Subito. Di corsa. A testa bassa. Centinaia di vaccini, concentrati in poche settimane, per persone che avevano un solo pensiero: fare in fretta. Adulti, bambini, intere famiglie. E qui dobbiamo menzionare Carla Volpi – segretaria, Silvia Cavedon – infermiera e Marta Guerini – ostetrica. Se abbiamo retto l’urto lo dobbiamo a loro.
Stavamo affrontando la crisi del meningococco mentre cercavamo di riordinare le fila delle nostre attività principali. Nel frattempo dovevamo svolgere un enorme lavoro che non si vedeva da fuori ma che toccava il cuore stesso di Politerapica: la riorganizzazione della gestione amministrativo/finanziaria dell’azienda. E qui dobbiamo menzionare Donatella Alessandra Bonacina – impiegata. Se quel lavoro è stato fatto in modo corretto, pure in quelle condizioni, lo dobbiamo a lei.
Febbraio, il coronavirus alle porte
Stava accadendo tutto questo e è piombata sul Mondo la pandemia da Coronavirus. Bergamo investita nel modo più violento. Le nostre zone, ancora una volta, in modo particolare. Questa volta il panico è stato più forte di qualsiasi altra cosa. Avevamo colleghi malati e colleghi spaventati. Soprattutto spaventati lo erano i pazienti.
Non uscivano più di casa. Avevano paura di venire a fare le terapie.
Per la prima volta in oltre 11 anni di vita, abbiamo chiuso. Nel silenzio di un pomeriggio di Marzo, abbiamo deciso di interrompere tutte le attività. Ma non abbiamo con questo smesso di agire.
Ancora Carla, Donatella, Marta e Silvia, lo staff pulsante della nostra struttura. Con loro e col Dott. Pietro Agostini – il nostro Direttore Sanitario – abbiamo continuato a ragionare, valutare, pianificare fin quando il 3 Maggio abbiamo riavviato le attività medico-specialistiche, applicando regole di sicurezza stringenti.
Sierologici e tamponi
Di nuovo ci siamo ritrovati immersi in un altro ciclone che ci avrebbe accompagnato per tutti i restanti mesi dell’anno e che proseguirà probabilmente ancora per alcuni mesi del 2021: quello dei test sierologici e dei tamponi per la diagnosi del Covid-19.
Il territorio ne aveva bisogno. Noi c’eravamo. Tra la gente, nelle sedi comunali e in Politerapica. Un lavoro la cui qualità ci è stata riconosciuta ed è stata apprezzata da tutti, oltre che cercata da molti.
E poi a Giugno abbiamo riavviato le attività riabilitative. Ci siamo ritrovati a rimettere insieme i pezzi uno per volta. Uno specialista dopo l’altro, un terapista dopo l’altro. Anche senza specialisti che avevano preferito lasciarci perché da noi, nelle nostre zone, si prendeva il virus.
Un pezzo per volta.
Vicino alla gente, vicino alle istituzioni, ritornando alla nostra missione aziendale mentre continuavamo a sostenere l’impatto del Covid mentre affrontavamo e sostenevamo la seconda ondata. Abbiamo rappresentato – e continuinamo a farlo – un riferimento per i cittadini che trovano difficoltà ad accedere alle strutture pubbliche ancora sotto pressione.
Un pezzo per volta per metterne insieme molti:
- Siamo stati 11 volte sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo con
- Siamo stati 2 volte su Bergamo Salute con
- Sergio Clarizia
- Marta Guerin
- Almeno altre 12 volte siamo stati sulle pagine di cronaca o su quelle dedicate al Coronavirus de l’Eco di Bergamo per le nostre attività e le nostre iniziative
Convenzioni e comunicazione
Politerapica è Medicina Vicina, vicina alle persone e al territorio. Non abbiamo smesso di esserlo quest’anno. Anzi, abbiamo lavorato per essere ancora più vicini e accessibili.
Abbiamo stipulato
- 10 convenzioni – diverse su richiesta ricevuta da parte loro! – con gruppi assicurativi, aziende del territorio e associazioni sportive
- 2 convenzioni con associazioni di pazienti
- 1 convenzione con l’ASST Bergamo Est per le attività del loro ambulatorio di anatomia patologica
E poi, abbiamo…
A Gennaio
organizzato un ciclo di incontri con il Comune di Pedrengo per la popolazione sull’educazione alla salute.
A Febbraio
riavviato le attività di Logopedia con Federico Favini
A Marzo
potenziato il team di Fisioterapia con l’arrivo di Camilla Mazzoleni
A Maggio
- avviato il programma di Recupero e Riabilitazione post Covid-19 in Politerapica
- rinnovato la convenzione con l’ASST Bergamo Ovest per la collaborazione del Dott. Oreste Risi, Urologo
A Giugno
- potenziato l’attività di Otorinolaringoiatria con l’inserimento della Dott.ssa Alessandra Brevi in convenzione con l’ASST Bergamo Ovest
- potenziato le attività di Cardiologia con l’inserimento del Dott. Fernando Scudiero in convenzione con l’ASST Bergamo Est
- abbiamo organizzato le visite gratuite di Urologia, Ginecologia e Proctologia con Fincopp Lombardia e i Dottori Gianni Baudino, Marco Bianchi, Oreste Risi in occasione della Giornata Nazionale dell’Incontinenza
- per la prima volta, in occasione della stessa Giornata, abbiamo organizzato anche incontri gratuiti di Consulenza psicologica con la collaborazione della Dott.ssa Valeria Perego di Fincopp Lombardia
Proseguendo…
A Luglio
- ci siamo dotati di
- nuovo ecografo in aggiunta a quello già in uso
- defibrillatore
- sistema di video-fibrolaringoscopia
e abbiamo avviato questa attività in Politerapica con la Dott.ssa Brevi
Ad Agosto
è arrivata la Dott.ssa Clara Gargasole, Ginecologa (e subito si è formata la coda!)
A Settembre
- inaugurato l’Ambulatorio Oncologia Dermatologica – Melanoma
- fatto partire il progetto Melanoma sul territorio con importanti patrocini
- organizzato un intenso programma di incontri pubblici sul territorio insieme alle Amministrazioni Comunali di Calcinate, Pedrengo e Seriate
A Ottobre
potenziato l’attività di Massoterapia con l’inserimento di Stefania Uberti
A Novembre
- ulteriormente potenziato l’attività di Massoterapia con l’inserimento di Kevin Miraglia
- gestito con LILT Bergamo Onlus la campagna Nastro Azzurro per la prevenzione del cancro della prostata: 167 adesioni!
A Dicembre
definita una convenzione con l’ASST Papa Giovanni XXIII per la collaborazione della
Si chiude il 2020
Un anno molto particolare. Un pezzo per volta lo abbiamo vissuto con i nostri pazienti, i nostri amici, i molti che con noi lavorano giorno dopo giorno in struttura e sul territorio.
Con loro crediamo di avere fatto un buon lavoro. Lo diciamo senza falsa modestia e, allo stesso tempo, senza particolari entusiasmi. Abbiamo fatto qualcosa di cui crediamo che possiamo essere soddisfatti.
A loro, ai nostri professionisti, ai nostri collaboratori va un pensiero di affetto e di gratitudine mentre ritorniamo sui dodici mesi trascorsi. A tutti voi vogliamo fare i più cari auguri perché possano avere la fortuna di vivere momenti di serenità nell’anno che sta per iniziare.
Una nuova Neurologa in Politerapica. E’ la Dott.ssa Maria Grimoldi che inizierà la sua collaborazione con la nostra struttura il 1° Gennaio. Si tratta di un’attività regolata da una convenzione stipulata tra Politerapica e l’ASST Papa Giovanni XXIII. La Dott.ssa Grimoldi, infatti, collabora da tempo con la prestigiosa struttura sanitaria e ospedaliera bergamasca.
Ottima preparazione
La Dott.ssa Maria Grimoldi si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 2012, presso l’Università Milano – Bicocca, col massimo dei voti e la lode. La tesi indicava già quale sarebbe stato il suo futuro professionale: “Valutazione degli effetti di GW3965 in un modello animale acuto di sclerosi multipla”.
Presso lo stesso ateneo, si è specializzata in Neurologia nel 2018, ancora col massimo dei voti e la lode. Anche in questa occasione, la tesi che ha preparato è stata particolarmente impegnativa: “Sindrome post-finasteride: uno studio clinico”.
Nelle due circostanze, ha lavorato con clinici di altissimo livello: Prof. G. Cavaletti, Prof. R. C. Malcangi, Dott.ssa R. Rigolo.
Dal 2012 al 2018 è stata impegnata in diversi studi clinici e ha partecipato a diversi congressi, riuscendo a trovare il tempo per contribuire a diverse pubblicazioni scientifiche.
Esperienza professionale e umana
La Dott.ssa Grimoldi lavora presso la U.O.C. di Neurologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Qui è impegnata in un reparto di eccellenza che, come si legge nel sito dell’ASST, si occupa della diagnosi e della cura di tutte le patologie del sistema nervoso centrale e periferico. L’Unità Operativa utilizza strumentazione avanzata in fase diagnostica e terapeutica.
In particolare, la Dottoressa si occupa di sclerosi multipla, ambito della Neurologia cui ha dedicato particolare attenzione durante il corso di studi e nella sua attività professionale.
Professionista con una grande preparazione e persona dalle spiccate capacità umane, si fa apprezzare dai pazienti per il modo in cui si occupa dei loro bisogni. Attenta, sensibile, disponibile, prende in carico la persona e non la malattia e la segue lungo il percorso di guarigione con grande delicatezza e cura.
La Dott.ssa Maria Grimoldi in Politerapica
In Politerapica, la Dott.ssa Grimoldi erogherà prestazioni specialistiche di Neurologia. Un’attività che prevede anche l’avvio di progetti specifici su cui stiamo già facendo delle valutazioni insieme.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 035.298468
Dodici anni fa apriva Politerapica – Terapie della Salute. Esattamente il 2 Novembre 2008. Iniziava una storia ricca di entusiasmo e professionalità a servizio della salute. Una storia che prosegue.
Un’estate di preparazione
Ci avevamo lavorato per tutta l’Estate. Da subito, avevamo chiaro che non avremmo voluto costituire un poliambulatorio e un centro di riabilitazione chiusi tra le loro mura. Ci eravamo dati una missione aziendale e degli indirizzi operativi precisi.
Politerapica sarebbe dovuta essere una struttura immersa nel territorio, tra i cittadini e aperta a realizzare sinergie e collaborazioni con chiunque. Da noi il paziente sarebbe dovuto essere considerato nella sua interezza di persona fatta di fisico e di emozioni. Lo avremmo messo al centro delle nostre attenzioni e delle nostre cure con un approccio fondato sull’accoglienza, l’accompagnamento e, ovviamente la multidisciplinarietà. Un’impostazione innovativa: una struttura privata che da subito affermava lal sua determinazione ad agire secondo principi di responsabilità sociale di impresa.
Da qui l’intensa attività per tutti i mesi estivi sul territorio. Incontri con Medici di Medicina Generale e con Assessori alle Politiche Sociali. Agli uni e agli altri volevamo presentare il nostro approccio e offrire la disponibilità a realizzare attività insieme, soprattutto a favore delle fasce più deboli di popolazione.
Preparazione anche struttrale
La sede, i suoi impianti e le sue attrezzature dovevano rispondere alle esigenze derivate dalla missione e dall’approccio. Era necessario che fosse sufficientemente ampia e strutturata in modo tale da permettere la realizzione delle tipologie di attività previste
- visite specialistiche
- sostegno psicologico
- sedute di riabilitazione neuro-motoria
- sedute di riabilitazione del pavimento pelvico
- attività fisioterapiche di gruppo per bambini, ragazzi e adulti
- sostegno a gravidanza e neonatalità
- logopedia e psicomotricità
- progetti speciali
Volevamo anche che rispondesse nel modo più adeguato alle specifiche della ASL per i Poliambulatori. Infine volevamo assicurare un ambiente idoneo e attrezzature allo stato dell’arte della tecnologia.
Due mesi convulsi
Settembre e Ottobre furono due mesi convulsi. Tra Luglio e Agosto, gli architetti che avevano assunto l’incarico di realizzare la struttura avevano definito il progetto, indetto la gara tra fornitori, scelto le imprese che ci avrebbero lavorato. Il primo Settembre sono partiti i lavori. Muratori, elelttricisti, idraulici, falegnami. C’era tutto da fare nello spazio vuoto che avevamo scelto di prendere in affitto in Via Nazionale 93.
Non solo le pareti divisori che dovevano comunque rispondere a criteri di insonorizzazione e che dovevano essere imbiancate con una banda di vernice lavabile in ogni ambiente. C’era l’impianto di ricambio dell’aria, quello di climatizzazione e quello elettrico con nodi equipotenziali in ogni locale con finestra. Gli impianti idraulici che prevedevano lavandini in ogni studio, bagni per il personale, per i pazienti e per i disabili, dovevano a loro volta essere rispondenti a rigorosi criteri tecnici come i rubinetti e gli scarichi con comando a pedale.
Le uscite di sicurezza dovevano essere assicurate ma allo stesso tempo dovevano prevedere la possibbilità di fuga di eventuali malviventi, in caso di incendio. La reception doveva avere certe dimensioni e ogni passaggio all’interno della sede doveva essere progettato in modo tale da assicurare il transito di carrozzine per disabili.
Tutto questo per una struttra composta da:
- otto studi
tutti ben più ampi del minimo previsto dalla specifiche ASL, posto che nella nostra idea c’era il fatto che il paziente sarebbe stato al centro del lavoro dei terapisti e degli specialisti - tre palestre
una di quasi 100 mq e due pari alla metà di questa superficie - due spogliatoi per pazienti
con doccia e lavandino, uno per uomini e uno per donne - bagni per pazienti
uomini, donne e disabili con doccetta - bagni per il personale
- spogliatoio per il personale
- reception
- spazio segreteria
- locale amministrazione
Attrezzature al top
Per noi era chiaro: le attrezzature e gli apparecchi sarebbero dovuti essere al top. Avevamo cercato e scelto il meglio disponibile sul mercato. Volevamo assicurare la massima qualità in ogni caso. Se avessimo dovuto risparmiare, lo avremmo fatto sugli arredi ma non sulle apparecchiature.
Lettini regolabili in altezza e diversamente reclinabili, oltre che inclinabili, per permettere il miglior approccio durante le terapie riabilitative e i massaggi terapeutici. Apparecchiature di ultima generazione per laserterapia, tecarterapia, ultrasuoni, elettrostimolazioni, terapia termica, trazioni cervicali, lombari e zampali. Attrezzature per esercizi fisici con pesi e resistenze per i diversi distretti corporei, tapis roulant, pressa per arti inferiori. E poi tante altre cose che risulta impossibile elencare.
Senza dimenticare un altro aspetto legato alla sicurezza: l’impianto per chiedere l’intervento di soccorso in ogni studio, in caso di emergenza.
Entusiasmo, realtà, risultati
L’entusiasmo con cui siamo partiti non ci ha mai abbandonato anche se la realtà con cui ci siamo dovuti misurare è stata durissima. Una strada tutta in salita, piena di ostacoli molto più grandi di quelli che avevamo immaginato. Nel 2008, più o meno un mese prima della nostra apertura, aveva chiuso quella famosa banca americana, segnando l’inizio di una crisi economica che avrebbe messo in gincocchio l’intero Pianeta. Nel 2012 la grave acutizzazione, lo spread alle stelle come la disoccupazione e la povertà.
Abbiamo stretto i denti, convinti della bontà del nostro progetto. Abbiamo continuato ad investire su di noi e sulle nostre attività. Non ci siamo fermati: abbiamo portato sul territorio le nostre competenze, cercando di diffondere l’educazione alla salute consapevole e, con essa, la cultura della prevenzione.
Anno dopo anno, stagione dopo stagione, insieme a diverse Amministrazioni Comunali, abbiamo organizzato cicli di incontri pubblici per i cittadini. Lo abbiamo fatto anche con organizzazioni di altro tipo, associazioni, sindacati. Diversi i convegni rivolti alla cittadinanza per proporre in modo completo argomenti trattati poco o in modo inadeguato eppure così importanti:
- ernia del disco
- incontinenza
- nascita
- età prescolare e della scuola primaria
- tumore della mammella
- menopausa
- tumore della prostata
- acufeni
- età anziana
ed altri ancora. Alcuni riusciti molto bene: hanno sollevato notevole attenzione. Altri, meno fortunati, non sono per questo rimasti meno importanti. A tutti hanno partecipato professionisti di spicco, autorità sanitarie e amministrative di primo livello, il mondo dell’università e della cultura. Iin molti di questi sono stati coinvolti specialisti di altre strutture.
Medicina Vicina
Il 2 Novembre 2014, l’annuncio del progetto Medicina Vicina – La nuova idea di salute: prestazioni medico/specialistiche, erogate da professionisti di alto livello, senza liste di attesa, a condizioni particolarmente accessibili.
E con Medicina Vicina, si sono intensificate le attività sul territorio e gli screening messi a disposizione della popolazione. Per tutto il 2015, ogni mese una branca specialistica seguita in modo particolare: articoli sui giornali, interventi televisivi, giornate di screening gratuito e prestazioni erogate a condizioni ancora più favorevoli.
Ultima nata, piccola tra giganti
Politerapica – Terapie della Salute è l’ultima nata nello scenario sanitario bergamasco e non ha mai perso di vista la sua dimensione contenuta. Con grande rispetto per i giganti della sanità già presenti sul territorio, si è proposta per la realizzazione di sinergie e collaborazioni volte a massimizzare i risultati per i cittadini.
Senza la pretesa di essere migliore di altri o di potere insegnare qualcosa a qualcuno, Politerapica si è concentrata sulla sua missione, fondata su alcuni punti chiave: eccellenza qualitativa, accoglienza e attenzione alla persona, presenza sul territorio.
Dodici anni fa apriva Politerapica – Terapie della Salute
Non è cambiato molto da quel giorno eppure sono successe tante cose. Lo spirito è rimasto lo stesso, l’approccio pure. Siamo aperti e continuiamo a proporre soluzioni e progetti per risponedere ai bisogni del territorio in tema di salute.
Da qualche anno ospitiamo e sosteniamo Fincopp Lombardia Odv, l’associazione che si occupa di pazienti incontinenti nelle nostra Regione. Lo scorso anno, abbiamo inaugurato l’ambulatorio per i disturbi urinari del basso intestino del bambino. Quest’anno, abbiamo inaugurato l’Ambulatorio Oncologia Dermatologica – Melanoma. Attualmente, siamo impegnati con LILT Bergamo Onlus nella gestione della campagna Percorso azzurro per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro della prostata, collaboriamo col Gruppo San Donato per l’erogazione di vaccini antinfluenzali ai dipendenti del Gruppo Banca Intesa, collaboriamo con Synlab per l’esecuzione di tamponi per il Covid-19.
Tutto questo, mentre
- sono una trentina le specialità medico-chirurgiche per le quali eroghiamo visite specialistiche e attività diagnostiche
- sono una quindicina i terapisti che si occupano di riabilitazione neuro-motoria e riabilitazione del pavimento pelvico
- svolgiamo attività di medicina dei viaggi
- eseguiamo interventi di piccola chirurgia ambulatoriale
- rilasciamo certificazioni per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica
e altro ancora.
Restiamo piccoli ma continuiamo ad essere attivi ed entusiasti.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93
Per appuntamenti e informazioni: tel. 035.298468