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Tag: Prevenzione

9 Giugno 2024
Indagine SWG sul fumo in Lombardia

L’indagine SWG per Lilt sul fumo, in Lombardia e nelle singole province, propone risultati che fanno riflettere. Soprattutto per quanto riguarda i giovani. La ricerca è stata eseguita in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2024. A commissionarla, per il secondo anno consecutivo, è stato il coordinamento regionale della Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. L’indagine è stata svolta su un campione di 2.317 persone tra i 18 e i 74 anni ed è capace di restituire una fotografia nitida anche sulla Bergamasca.

L’Eco di Bergamo le ha dedicato due pagine intere in apertura della cronaca, curate da Luca Bonzanni, con un richiamo in forte evidenza sulla prima pagina del giornale. Più sotto ne riportiamo alcuni estratti.

Qui si possono scaricare

Indagine SWG sul fumo in Lombardia per Lilt

Secondo SWG, in Lombardia fuma il 41% e in bergamasca il 42%. Un fumatore su quattro, ha iniziato tra i 14 e i 15 anni. Lo racconta bene il giornalista Luca Bonzanni sulle pagine de l’Eco. L’età media in cui si comincia nella nostra provincia è 17,8 anni (in linea con la media lombarda di 17,7 anni), e lo si fa quasi sempre con una sigaretta tradizionale (nell’84% dei casi) e in compagnia di amici (nel 70% dei casi).

Fumano di più le donne (qui si raggiunge il 35%) e soprattutto nelle fasce d’età più elevate (si arriva al 48%, a prescindere dal genere).
Il 47% dei fumatori lombardi dice di averlo fatto «per curiosità». E’ così soprattutto tra chi oggi è più giovane (si arriva al 53% nella fascia 18-34 anni). Un altra ragione è stata quella di sentirsi grandi (12%, ma con una punta del 17% tra chi oggi ha 55-74 anni).

Poca fiducia nei divieti

Solo qualche settimana fa – continua Bonzanni – la stretta sul fumo all’aperto aveva animato il dibattito politico in diverse grandi città d’Italia, da Torino a Milano. E a Bergamo? Il tema al momento appare fuori dal perimetro di scelte amministrative e campagna elettorale. Il parere dei bergamaschi segnala più freddezza rispetto alla media regionale.

Si dice favorevole a un qualche divieto di fumo nei parchi giochi l’85% dei bergamaschi, contro l’88% dei lombardi. Nelle aree esterne degli ospedali è favorevole al divieto il 79% dei bergamaschi, poco al di sotto dell’81% di media regionale. La forbice è più ampia rispetto alla possibilità di divieto di fumo nelle aree esterne dei ristoranti, condivisibile per il 70% dei bergamaschi contro il 75% di media regionale.

Da un’altra prospettiva, solo il 26% dei bergamaschi ritiene efficace il divieto assoluto di fumare all’aperto (in Lombardia il consenso è del 29%); analogamente, il 27% dei bergamaschi considera poco importante l’obiettivo di una città «smoke free», mentre in Lombardia lo pensa solo il 22% degli intervistati.

Ci pare – concludiamo noi – che ancora siamo di fronte ad un tema culturale. Mai come in questo caso, di cultura della salute. Quella individuale e quella collettiva.

8 Giugno 2024
Non si tratta di demonizzare ma il fumo fa male

Non si tratta di demonizzare ma il fumo fa male. Non possiamo non dirlo e infatti lo abbiamo detto. Questo è stato l’argomento del 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”. Lo abbiamo trattato nel corso dell’incontro/convegno che abbiamo tenuto a Caravaggio, il 31 maggio, proprio la data della Giornata Mondiale Senza Tabacco.

Qui il video integrale dei lavori:

Una chiacchierata intorno al tavolo su un tema scottante, cui hanno partecipato anche due studenti della classe 4°AU del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e due studenti della classe 4°C del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Caravaggio. Con loro, esperti di diversa formazione, rappresentanti della pubblica amministrazione, una psicologa. Di fronte a loro e in diretta streaming, un pubblico attento e partecipe.

Non un convegno: una chiacchierata con uno scambio di opinioni tra i diversi relatori che ha permesso di proporre una riflessione ad ampio spettro su un problema molto serio.

Non si tratta di demonizzare ma dobbiamo dire che il fumo fa male

Lo abbiamo raccontato anche nelle piazze, nelle scuole, negli ospedali e nelle case di comunità. Lo abbiamo fatto coinvolgendo tanti volontari e professionisti sanitari. Insieme, abbiamo raggiiunto un numero notevole di persone. E anche molti bambini e studenti

Oltre all’incontro/convegno di Caravaggio, 2 eventi di sensibilizzazione. 9 postazioni informative, 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte per complessivi 3.000 studenti e alunni. 3 ASST impegnate insieme a Humanitas Bergamo. 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura. Queste le attività che abbiamo messo in programma.

Il 31 maggio è stato il giorno in cui ci siamo conccentrati maggiormente. Abbiamo già detto del convegno. Lo stesso giorno, abbiamo tenuto postazioni informative presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Ospedale Bolognini di Seriate e le Case di Comunità di S. Giovanni Bianco e di Calcinate, con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari. Qui, ai fumatori, abbiamo proposto uno scambio: chiedvamo una sigaretta e in cambio regalavamo una mela.

Lo stesso giorno, alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate sono state donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si sono tenuti eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzioni Strategiche.

Intervento nelle scuole

Un’iniziativa analoga si era tenuta il 22 maggio, presso il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie dell’ASST Papa Giovanni XXIII mentre il 30 maggio, abbiamo organizzato un intervento informativo presso un’azienda in Val Brembilla.

Ancora il 31 maggio, altre 3 postazioni sono state allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio, all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori, cui ha partecipato anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest. A queste postazioni i volontari hanno proposto lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano da forno.

Intanto a Clusone, era in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Quasi tre mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Come sempre, poi, sono state messe a disposzione prestazioni sanitarie gratuite. Lo abbiamo fatto con il contributo di ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Gavazzeni, Associazione Amici di Gabry, Fondazione Angelo Custode e Politerapica.

Si è trattato di visite specialisticghe di prevenzione e diagnosi precoce e di incontri e percorsi di sostegno psicologico.

Il fumo è un problema serio – Indagine SWG per LILT

Dicevamo che non si tratta di demonizzare ma che il fumo fa male. Questo però non è sufficiente per dare un’idea più completa del fenomeno. Così almeno emerge dalla ricerca che LILT ha commissionato a SWG sulle abitudini del fumo in Lombardia e nelle singole province delle regione. I risultati dell’indagine sono stati presentati il 29 maggio, a Milano, presso il grattacielo Pirelli di Regione Lombardia, nel corso di un evento cui sono intervenuti diversi esperti. Tra gli altri, il Presidente Emanuele Monti e Danilo Cereda, Responsabile UO Prevenzione di Regione Lombardia, il Prof Silvio Garattini e il Prof. Roberto Boffi.

“Il tabacco è la più importante causa di morte che possiamo evitare. E’ il principale fattore di rischio di patologie oncologiche e cardiovascolari”.

Queste le parole con cui sono iniziati i lavori, in una sala piena, nella quale non sono rimasti posti a sedere liberi. Non meno importanti le altre considerazioni. Tra queste:

  • 3 fumatori su 10 hanno la loro prima esperienza di fumo sotto i 16 anni
  • si comincia a fumare prima
  • per le generazioni over 50, il fumo era un modo per sentirsi grandima oggi non è più così
    • il 30% dei 18/24enni intervistati dice di avere iniziato prima dei 16 anni ma il valore probabilmente è sottostimato
    • e hanno iniziato soprattutto come modo di stare insieme, divertirsi, avere piacere tra amici
  • la metà (il 50%) dei fumatori non vuole smettere di fumare
  • tra le motivazioni per non smettere è che fumare gli piace (37%)
  • ci sono fondati dubbi sul fatto che l’aumento di prezzo delle sigarette o il divieto di fumo possano essere efficaci
    • entrambe le soluzioni potrebbero portare a condizioni complicate, col ricorso al mercato nero; condizioni, oltre tutto, meno controllabili

Qui si può scaricare la presentazione dei dati regionali e quella con i dati della provincia di Bergamo:

Insieme si può. Insieme funziona

Il progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” ha l’obiettivo di promuovere la cultura della salute, sul territorio, tra i cittadini e, con essa, favorire comportamenti sani e orientati al benessere, inclusi quelli della prevenzione e della diagnosi precoce. Il progetto è realizzato da

Perché della salute ci si deve prendere cura quando la si ha, non quando la si è persa. A quel punto diventa responsabilità dei sanitari. Prima, è responsabilità nostra.

 

 

Non si tratta di demonizzare ma dobbiamo dire che il fumo fa male

 

21 Maggio 2024
I danni del fumo nel mirino di Insieme si può

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona”. Questo il titolo dell’articolo con cui l’Eco di Bergamo annuncia tutte le iniziative che il progetto mette in campo, anche con Politerapica, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco. E sono tante. Perché il fumo è un killer spietato ma su di lui circolano informazioni non esatte. E di danni ne fa tanti ma proprio tanti.

Chi lo desidera può scaricare qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 19.05.2024 – Appuntamento fumo – D

In provincia di Bergamo quasi il 50% dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età. Addirittura, più del 33% prima dei 15 anni. Questo mentre si stima che in Italia, nel 2019, il 14,9% di tutti i decessi sia dovuto al fumo. Parliamo di 96.000 morti, di cui più di 8.000 riferibili a fumo passivo. E si stima anche che il fumo sia responsabile di 558.000 anni vissuti con disabilità. Oltre tutto, nei grandi fumatori, l’immunoterapia – ultima frontiera della terapia medica oncologica – non funziona.

Forse abbiamo un problema. Ne vogliamo parlare. Soprattutto ai più giovani.

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona”

Un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social. 2 eventi di sensibilizzazione. 9 postazioni informative, 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte per complessivi 3.000 studenti e alunni. 3 ASST impegnate insieme a Humanitas Bergamo. 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura. Queste le attività in programma per il 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” dedicato al fumo e ai suoi danni, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco che ricorre il 31 maggio 2024.ù

E proprio il 31 maggio alle ore 18, a Caravaggio, all’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo, in Vicolo San Carlo, si tiene l’incontro/convegno “Buttare la vita in fumo. Si comincia presto”. Partecipano

  • Alessandra Lugo, Ricercatrice – Istituto Mario Negri
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio
  • Thomas Alloni, e Mattia Chittò, Studenti – Liceo Scientifico Galileo Galilei, Caravaggio
  • Alessandro Beretta e Sara Pace, Studenti – Liceo Scienze Umane Federici Trescore Balneario

Apre i lavori Lucia De Ponti, Presidente – LILT Bergamo. Stimola la discussione Pasquale Intini, Politerapica e LILT Bergamo.

Il 31 maggio, una giornata molto piena

Lo stesso giorno, sono in programma postazioni informative presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Ospedale Bolognini di Seriate e le Case di Comunità di S. Giovanni Bianco e di Calcinate, con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari.

Altre 3 postazioni saranno allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio, all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori, cui parteciperà anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest. Alle postazioni i volontari proporranno a chi fuma lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano e distribuiranno materiale informative. Alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate saranno donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si terranno eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzioni Strategiche.

Intanto a Clusone, sarà in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Due mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Come sempre, saranno poi messe a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, con il contributo di

  • ASST Bergamo Est
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Associazione Amici di Gabry
  • Fondazione Angelo Custode
  • Politerapica

Sono visite di prevenzione e incontri e percorsi di sostegno psicologico. È necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it

Un progetto di promozione della salute

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute sul territorio bergamasco promosso da

  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici dal Cuore Viola
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
  • LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
  • Politerapica – Terapie della Salute

 

Quindi

Quindi

Dunque

Pertanto

Quindi

12 Maggio 2024
A buttare la vita in fumo si comincia presto

A buttare la vita in fumo si comincia presto. A questo enorme e delicato tema è dedicato il 4° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, di cui Politerapica è uno dei promotori.

Secondo una ricerca commissionata a SWG da Lilt, nel 2023, in provincia di Bergamo il 47% dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età. Addirittura, il 33% prima dei 15 anni. Questo accade mentre sono sempre più evidenti i gravi danni a carico della salute prodotti da questa “abitudine”. Secondo il rapporto AIOM “I numeri del cancro in Italia 2023”, infatti, il fumo di tabacco è responsabile di molte malattie gravi, come tumori, malattie cerebro-cardiovascolari (ictus, infarto) e malattie respiratorie (enfisema, asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva).

Si stima che in Italia, nel 2019 il 14,9% di tutti i decessi sia attribuibile al consumo di tabacco. Parliamo quindi di 96.000 morti, di cui più di 8.000 riferibili a fumo passivo. Si stima poi anche che nel nostro Paese il fumo sia responsabile di 558.000 anni vissuti con disabilità.

A buttare la vita in fumo si comincia presto e non solo

Il fumo di tabacco – prosegue il rapporto – è riconosciuto essere fortemente associato ai tumori del polmone, del cavo orale e gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e di alcuni tipi di leucemie e a malattie cardio-cerebrovascolari. Oltre che a patologie bronco-polmonari. Oltre tutto, nei grandi fumatori, l’immunoterapia – ultima frontiera della terapia medica oncologica – non funziona.

Il fumo è dunque causa di morte prematura a causa delle malattie fumo-correlate, ma resta un fattore di rischio cruciale anche dopo i 60 anni e i benefici nello smettere di fumare anche in età avanzata sono provati; per questa ragione promuovere il contrasto al fumo fra i giovani e la cessazione del fumo a qualunque età, anche dopo i 60 anni, potrebbe avere un grande impatto in termini di salute pubblica.

Probabilmente abbiamo un problema e vogliamo parlarne. Qui per saperne di più: Fumo – Documento di progetto – Razionale

A buttare la vita in fumo si comincia presto e lo raccontiamo

  • 1 incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social
  • 2 eventi di sensibilizzazione
  • 9 postazioni informative
  • 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte
  • 3.000 studenti e alunni potenzialmente interessati
  • 3 ASST impegnate
    • 2 ospedali
    • 3 case di comunità
  • 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura.

Queste le attività in programma per il 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” dedicato al fumo e ai suoi danni, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco che ricorre il 31 maggio 2024.

E proprio il 31 maggio alle ore 18, a Caravaggio, presso l’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo, in Vicolo San Carlo, si tiene l’incontro/convegno “Buttare la vita in fumo. Si comincia presto”. Partecipano

  • Alessandra Lugo, Ricercatrice – Istituto Mario Negri
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio
  • Thomas Alloni, e Mattia Chittò, Studenti – Liceo Scientifico Galileo Galilei, Caravaggio
  • Alessandro Beretta e Sara Pace, Studenti – Liceo Scienze Umane Federici, Trescore Balneario

Apre i lavori Lucia De Ponti, Presidente – LILT Bergamo. Stimola la discussione Pasquale Intini, Politerapica e LILT Bergamo.

Un’occasione per una riflessione serena ma approfondita su un fenomeno che ha bisogno di essere compreso prima che contrastato. Una chiacchierata tra i relatori e tra i relatodi e il pubblico. Per capire, appunto, per proporre delle chiavi di lettura ma anche per raccontare.

Giornata Mondiale Senza Tabacco 2024

Lo stesso giorno, poi, sono in programma postazioni informative presso

  • Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
  • Ospedale Bolognini di Seriate
  • Casa di Comunità diBergamo, Borgo Palazzo
  • Casa di Comunità di Calcinate
  • Casa di Comunità di S. Giovanni Bianco

con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari.

Altre 2 postazioni saranno allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio – cui parteciperà anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest – all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori.

Alle postazioni i volontari proporranno a chi fuma lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano e distribuiranno materiale informative. Alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate saranno donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si terranno eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzione Strategiche.

Intanto a Clusone, sarà in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Due mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Prestazioni sanitarie gratuite

Come sempre, saranno quindi messe a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, con il contributo di

  • ASST Bergamo Est
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Associazione Amici di Gabry
  • Fondazione Angelo Custode
  • Politerapica

Sono visite di prevenzione e incontri e percorsi di sostegno psicologico. E’ necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it

Cultura della salute

“Insieme si può. Insieme funziona – 2024” è un progetto di promozione della cultura della salute sul territorio, rivolto ai cittadini e giunto alla terza edizione. E’ promosso da 8 otto associazioni di volontariato impegnate in salute e una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale

  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici dal Cuore Viola
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
  • LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
  • Politerapica – Terapie della Salute

Il progetto ha raccolto il patrocinio e il sostegno di strutture sanitarie, enti e amministrazioni pubbliche, insieme, sul territorio

  • ATS Bergamo
  • ASST Bergamo Est
  • ASST Bergamo Ovest
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Diocesi di Bergamo- Ufficio Pastorale della Salute
  • Fondazione Angelo Custode
  • FROM – Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo
  • AIDM – Associazione Italiana Donne Medico
  • Provincia di Bergamo
  • Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
  • Ambito Territoriale di Seriate
  • Ambito Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino
  • Comune di Bergamo
  • Città di Seriate
  • AVIS Provinciale di Bergamo
  • CSV Bergamo

E con il sostegno e la collaborazione di

  • Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
  • Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo

 

 

 

3 Aprile 2024
Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia ma che lo facciamo anche per la testa e per le relazioni. Sì, certo, scritto così può sembrare poco chiaro ma su questo punto abbiamo fatto un grosso lavoro a Bergamo e provincia, in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica di Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori..

Abbiamo cominciato con un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social, dal titolo “Mangiare è stare bene. Se ne parla tanto, si fa poco”. Lo abbiamo tenuto il 22 marzo, presso la Biblioteca di Treviolo. Qui abbiamo raccontato che l’uomo non mangia solo per nutrirsi. Lo fa anche per appagare i sensi, provando piacere e soddisfazione durante questa azione. Lo fa però anche come momento di relazione. Sono molte infatti le occasioni e le circostanze per le quali l’uomo usa il momento del mangiare insieme ad altri. Quante ricorrenze si festeggiano a tavola? E quante feste hanno tra i loro momenti centrali il pranzo o la cena? E quante volte, si fanno pranzi o cene di lavoro?

Diciamo, quindi, che l’uomo mangia per stare bene da tutti i punti di vista: quello fisico, quello psichico e quello sociale. Esattamente le tre condizioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera necessarie per definire il concetto di salute: Salute non è assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, appunto! Non potremmo vivere senza mangiare ma anche se potessimo, non potremmo stare bene. Eppure ci alimentiamo male. E questo spesso ci fa pure ammalare. Perchè? Ancora, è una questione di cultura. E di educazione. Bisogna cominciare da piccoli.

Con noi gli studenti del Liceo Federici

Ne abbiamo parlato in modo sereno, cercando di affrontare l’argomento da tutti i punti di vista. Un contributo importante lo hanno dato gli studenti della 4° B del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e i loro insegnanti. Nelle settimane precedenti al convegno, hanno svolto un grosso lavoro di approfondimento e hanno prodotto un documento vasto che tocca i molti aspetti della questione fino a scendere in dettagli che spesso si sottovalutano, quali le fake news e l’igiene alimentare. Due di loro – Giulia Bosatelli e Lucrezia Poltronieri – hanno partecipato attivamente ai lavori, seduti al tavolo, insieme agli altri relatori:

  • Vincenza Serra, Medico specialista in Scienza dell’alimentazione – ASST Bergamo Est
  • Giuliana Rocca, Responsabile UOS Promozione della salute – ATS Bergamo
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Pasquale Gandolfi, Sindaco di Treviolo – Presidente della Provincia di Bergamo

Insieme, abbiamo raccontato cosa si dovrebbe mangiare e perché ma abbiamo anche detto cosa poi effettivamente si mangi. Soprattutto tra i ragazzi e pure tra i bambini. A casa e a scuola. Ci siamo chiesti il perché mangiamo male e abbiamo capito che le ragioni sono molte. Uno spazio importante abbiamo dato a come e quando si impara a mangiare, comprendendo che in questa fase si gioca uin momento importante della relazione genitori/bambino. Naturalmente, abbiamo detto anche quante malattie sono causate dalla scorretta alimentazione. Anche oncologiche. Potremmo risparmiarcele.

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia e lo abbiamo fatto anche tra la gente. Sono state diverse, infatti, le iniziative di sensibilizzazione che abbiamo organizzato.

10 postazioni informative sul territorio presso ATS Bergamo, sedi di Lilt Bergamo, Case di Comunità e Ospedali di ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, ASST Papa Giovanni XXIII e Humanitas Bergamo. Qui, abbiamo distribuito materiale informativo e proposto l’olio extra vergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea. Il 20 marzo, poi, presso l’Ospedale Bolognini di Seriate, la Direzione strategica di ASST Bergamo Est insieme ai promotori del progetto e alle Istituzioni locali hanno tenuto un evento di approfondimento. A Clusone invece, il 19 e il 27 marzo, per 230 studenti dell’Istituto Fantoni e dell’Istituto alberghiero ABF e i loro insegnanti sono stete organizzate due “passeggiate della salute” precedute da momenti di formazione in aula.

Questo era il 2° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute giunto al suo 3° anno, ideato e gestito da Politerapica, Lilt Bergamo e altre sette associazioni di volontariato impegnate nella salute:

E come per ogni appuntamento del progetto, anche in questa occasione, abbiamo messo a disposzione prestaz<ioni sanitarie gratuite: consulenze dietologiche presso l’ASST Bergamo Est, valutazioni gastroenterologiche presso Humanitas Bergamo, incontri e percorsi di sostegno psicologico presso ASST Papa Giovanni XXIII, Fondazione Angelo Custode e Politerapica di Seriate.

Un appuntamento molto ricco, dunque e al quale è stata riservata grande attenzione da parte dei media.

Videoregistrazione integrale del convegno

6 Marzo 2024
A Bergamo torna Senologia al Centro 2024

A Bergamo torna Senologia al Centro dopo lo straordinario successo del 2023. Ieri c’è stata la conferenza stampa di annuncio presso la Sala Consiliare della Provincia di Bergamo. E già i media danno ampio risalto alla notizia.

Nei giorni 8, 9 e 10 marzo, presso il cortile del Palazzo della Provincia sarà allestita una clinica mobile. Qui verranno messe a disposzione valutazioni senologiche, visite senologiche e mammografie. Le presazioni saranno erogate a titolo gratuito. E’ necessario prenotarsi sul sito della Lilt Bergamo. L’iniziativa infatti è organizzata dal Gruppo Gnodi con Lilt Bergamo e Provincia di Bergamo.

Sono due gli obiettivi. Uno è quello di sensibilizzare la donne, soprattutto le più giovani, sull’importanza della prevenzione e la diagnosi precoce contro il cancro al seno. L’altro è quello, appunto, di mettere a disposzione delle più giovani alcune prestazioni sanitarie di notevole importanza. Una goccia nel mare, certo, ma una goccia utile.

L’iniziativa è inserita nel più ampio progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024, gestito da otto associazioni di volontariato e da Politerapica per promuovere la cultura della salute sul territorio.

A Bergamo torna Senologia al Centro

A Bergamo torna Senologia al Centro e da qui si parte. Forti dei risultati significativi registrati l’anno scorso (oltre 1.000 controlli effettuati su tutto il territorio nazionale), Gruppo Gnodi e LILT Bergamo Onlus hanno deciso di cominciare da Bergamo il tour del 2024.

Nella nostra provincia, oltre alle date del 8, 9 e 10 marzo sono programmati altri appuntamenti, a cominciare da quello dell 11 e del 1 marzo, riservato alle dipendenti della Provincia di Bergamo. Ci saranno poi e fine settimana presso il Comune di Treviolo per le cittadine di quel paese. Seguiranno 2 finse settimana, uno in Confindustria al Kilometro Rosso, uno presso Heidelberg Materials e uno presso Lovato di Gorle per offrire le prestazioni di diagnosi precoce alle dipendenti di queste tre importanti strutture imprenditoriali che sono tra gli sponsor dell’iniziativa bergamasca.

Da qui, partiranno poi gli altri appuntamenti sul territorio nazionale.

Ad oggi, nella lotta contro il tumore al seno, sono stati raggiunti traguardi significativi grazie all’impegno dei volontari e delle associazioni, parte attiva e portante del sistema sociosanitario italiano, ma è necessario incrementare i risultati ottenuti.

Gli ultimi dati dell’AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, dipingono uno scenario pari a 55.900 casi di carcinoma alla mammella nel solo anno 2023. Dati che pare sino soggetti ad un trend in crescita nei prossimi due decenni e a colpire sempre più in giovane età. Per questi motivi la prevenzione rappresenta uno strumento formidabile.

 

 

6 Marzo 2024
Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male

Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male. Perché? Già, questa è la domanda. Ce ne è però una prima di questa: sappiamo davvero cosa significhi e a cosa serva, mangiare? Da tutti i punti di vista, intendiamo. Sì, perché mangiare è un’azione che va oltre quella fondamentale del nutrirsi.

A questo tema, è dedicato il secondo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024. In campo, ci sono molte attività. A cominciare dall’incontro/convegno aperto a tutti che terremo il 22 marzo, presso la biblioteca di Treviolo. A questo parteciperanno anche alcuni studenti del Liceo della Sienze Umane Federici di Trescore Balneario. Una classe dell’Istituto sta approfondendo questo argomento e preparando un lavoro che due suoi rappresentanti presenteranno durante l’evento.

Poi ci sono molte postazioni informative sul territorio provinciale. Qui, parleremo con le persone dei sani stili di vita, offriremo materiale informativo e proporremo l’acquisto di una bottiglietta di olio extra vergine di oliva come raccolta fondi a favore di Lilt Bergamo, una delle associaizoni che gestiscono il progetto.

Infine, metteremo a disposizione della popolazione delle prestazioni sanitarie gratuite: visite specialistiche di dietologia e di gastroenterologia e incontri e percorsi di sostegno psicologico. Lo faremo con la preziosa collaborazione di ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, Humanitas Gavazzeni, Fondazione Angelo Custode e, naturalmente, quella di Politerapica.

Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male

“L’uomo è ciò che mangia”. Era il 1850 quando il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach fece questa affermazione. Intorno a questa frase, nel corso del tempo, sono stati versati fiumi di inchiostro. Perché l’affermazione è vera, da qualsiasi punto di vista la si guardi. Sia che ci si riferisca al nutrimento che alla relazione o al piacere. Benessere fisico, quindi, legato al nutrimento. Benessere psicologico, legato al piacere. Infine, benessere sociale legato alla relazione. In altri termini, abbiamo citato la definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’atto del mangiare, nell’uomo, serve quindi a soddisfare diversi bisogni. Mangiamo perché così ci nutriamo e alimentiamo quella complessa macchina che è il corpo umano. Il mangiare ci procura però anche piacere e questo assume un ruolo nella vita dell’uomo. Soprattutto, mangiare è per noi un momento di relazione. Di più: arriviamo a usare la tavola come momento di celebrazione di eventi importanti nella nostra vita. Pensiamo, per esempio, ai pranzi di nozze, alle cene di compleanno. In alcuni casi, addirittura, al pranzo dopo il funerale.

E ci facciamo male

Siamo quindi di fronte ad una funzione essenziale per la nostra vita e il nostro benessere. Eppure, la usiamo male. Ci alimentiamo spesso in modo scorretto e eccessivo. Procurandoci anche danni seri. Diete sbilanciate, eccessiva assunzione di grassi, zuccheri, alcool e proteine, scarso apporto di fibre e di acqua sono alcune delle cause di colesterolo alto, diabete, problemi cardiovascolari, gastriti, ulcere, danni intestinali, problemi a carico del sistema scheletrico. Tutte malattie e problemi che possono diventare a loro volta causa di altre patologie.

E non finisce qui. Sono molte le patologie tumorali provocate o facilitate dalla sbagliata alimentazione. A cominciare dal cancro al pancreas e ai tumori dell’apparato digerente. Ma anche di cancro alla vescica, cancro al seno e cancro testa/collo. Questi ultimi, in particolare, a causa dell’alcool. E già qui si dovrebbe imporre una riflessione che non può aspettare: quella sulla moda che sta prendendo piede soprattutto tra i giovani, del cosiddetto binge drinking o abbuffata di alcool del sabato sera. Un comportamento i cui effetti drammatici sulla salute fisica e psichica (ed anche relazionale, aggiungiamo) sono sempre più evidenti.

Incontro in presenza e in diretta streaming

L’incontro del 22 marzo, a Treviolo sarà in presenza ma anche in diretta streaming per chi non potrà partecipare personalmente. I lavori potranno essere seguiti sui canali social

 

 

 

15 Gennaio 2024
Sei incontri a Seriate su salute e benessere

Ancora sei incontri a Seriate su salute e benessere rivolti alla cittadinanza. L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali insieme a Politerapica. E l’Eco di Bergamo ne parla. Qui l’articolo L’Eco di Bergamo – 12.01.2024 – Pensa alla Salute – D

L’obiettivo è quello di promuovere la cultura della salute per vivere bene e anche per favorire prevenzione e diagnosi precoce. Perché la salute è un bene prezioso di cui ci si deve prendere cura prima di perderla.

E poi, diciamolo: stare bene serve a noi ma anche alle persone che ci stanno intorno. E serve pure alla comunità. Una persona in salute è una risorsa preziosa per tutti. Anche quando si è anziani. Bisogna quindi imparare a vivere e a diventare anziani in salute.

Ancora sei incontri a Seriate su salute e benessere

Diciamo che ci sono ancora sei incontri perché in realtà l’iniziativa è già in corso da ottobre 2023 e gli incontri, in tutto, sono nove. Tre li abbiamo già tenuti. Tutti molto partecipati e apprezzati e tutti presso la sede del Centro Diurno Anziani di Via Paderno. Un incontro al mese, sempre di venerdì, sempre alle 16. E continueremo così fino a giugno.

Abbiamo cominciato a ottobre, appunto, parlando di mal di schiena (che tormento!). Abbiamo proseguito a novembre, parlando del cuore (che, abbiamo detto, non è solo amore). Poi, a dicembre, è stata la volta del diabete (una dolcezza amara).

Ora proseguiamo. Già venerdì 19 gennaio, saremo lì a parlare di digestione (quando non va giù). A febbraio toccherà all’artrosi (chi non ce l’ha?). L’incontro di marzo lo dedicheremo a vene e arterie (una questione idraulica). Quello di aprile all’attività fisica e al cammino. Poi ci sarà maggio con la tiroide. Infine, giugno con il mal di testa (soprattutto, quando non passa più).

Qui la locandina con il programma completo che avevamo pubblicato già qualche tempo fa:

 

 

 

7 Ottobre 2023
Di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere

Quando siamo di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere e sapere bene. Già perché questo è un tumore terribile, difficile da diagnosticare e difficile da curare. Medicina e scienza stanno facendo passi avanti. E’ però necessario il nostro aiuto e noi ne possiamo dare molto.

Per questo abbiamo organizzato un incontro/convegno aperto a tutti. Lo abbiamo titolato proprio “Cancro al pancreas. E’ necessario sapere“. Lo terremo venerdì 13 ottobre, alle ore 18, presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, aula 5, torre 7. Chiunque però potrà seguire i lavori anche da casa. E’ prevista infatti anche una diretta streaming su sei canali social ai link:

Qui la locandina dell’incontro con tutti i dettagli: Insieme si può – Cancro al pancreas – 09.2023 Locandina

Di fronte al cancro al pancreas è necessario sapere

E’ necessario sapere cosa sia il cancro al pancreas e quali siano le sue cause. Dice l’Associazione Italiana di Oncologia Medica che
il fumo di sigaretta è il fattore di rischio maggiormente associato alla probabilità di sviluppare un carcinoma pancreatico. Altri fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, dalla ridotta attività fisica, dall’elevato consumo di alcol e di grassi saturi, e dalla scarsa assunzione di verdure e frutta fresca.

Siamo quindi di fronte a fattori di rischio cosiddetti modificabili. Possiamo infatti evitarli, cambiando i nostri stili di vita. Insomma, uno degli strumenti più efficiaci contro questo cancro è nelle nostre mani. Ed è bene che lo sappiamo e, soprattutto, che lo usiamo. Così come è bene che stiamo attenti se in famiglia questa malattia si è già presentata. Anche la familiarità, infatti, è un fattore di rischio. In questo caso non lo possiamo modificare ma possiamo farci controllare in modo opportuno.

Il cancro al pancreas è una forma di tumore maligno molto aggressiva. Nel 2022, in Italia, i nuovi casi sono stati 14.500. Si prevede che nei prossimi anni l’incidenza aumenterà notevolmente, diventando la seconda causa di morte per tumore. Un aumento che pare dipendere da due fattori: la maggiore longevità della popolazione e gli stili di vita. Quasi sempre, si giunge alla diagnosi quando la malattia è a uno stadio molto avanzato.

Il 7° appuntamento

Al cancro al pancreas è dedicato il 7° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023”.  Anche per questo appuntamento, gli organizzatori mettono a disposizione prestazioni sanitarie gratuite. Si tratta di

  • visite gratuite per valutazione di familiarità con il Dott. Roberto Labianca
  • incontri e percorsi di sostegno psicologico con la collaborazione di
    • ASST Papa Giovanni XXIII
    • Associazione Amici di Gabry
    • Fondazione Angelo Custode
    • Politerapica – Terapie della Salute

Le prestazioni sono messe a disposizione a titolo gratuito fino ad esaurimento disponibilità. Per accedere al servizio è necessario prenotarsi. Per informazioni bisogna scrivere all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it.

2 Ottobre 2023
Le attività in rosa contro il cancro al seno

Sono 30 le attività in rosa contro il cancro al seno a Bergamo e provincia, per tutto il mese di Ottobre. E Politerapica partecipa con entusiasmo, insieme a Lilt Bergamo e alle altre associazioni che organizzano il progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023.

Sono 30 attività per raccontare cosa sia il cancro al seno e quanto sia importante fare prevenzione e diagnosi precoce per vincere questa malattia. Le teniamo su tutto il territorio e lo facciamo in allegria. Perché si può parlare di cancro anche con un pizzico di allegria. Per questo, per esempio, sono in programma quattro allegre passeggiate. Tre si sono tenute l’1 ottobre e hanno inaugurato il mese. Una a Caravaggio, con più di 900 partecipanti. Una a Verdello. Una al Rifugio Cassinelli, sotto la splendida cornice della Presolana perché non c’è posto nel quale non si possa parlare di salute. Anche in montagna. E la quarta sarà a Clusone, il 14 ottobre, attraverso le vie della città vecchia, con soste gastronomiche e culturali.

E poi c’è il concerto al Liceo Mascheroni, sabato 21 ottobre, aperto a tutti e con ingresso gratuito. Un’orchestra di 40 elementi che si nalterna con parole e poesie di chi il cancro lo conosce bene. E la mostra di quadri al Circolino di Città Alta con l’evento di inauguirazione del 3 ottobre e l’incontro/convegno sul cancro al seno del 19 ottobre. Non  mancano postazioni informative, incontri pubblici, monumenti colorati di rosa.

30 iniziative per i cittadini e con i cittadini per parlare in modo serio ma sereno del cancro più diffuso in assoluto in Italia (57.000 i nuovi casi all’anno in Italia, 800 in provincia di Bergamo) e di come affrontarlo nel modo più efficace.

Qui il calendario con tutti i dettagli: Cancro mammella – Attività sul territorio 2023

Le attività in rosa contro il cancro al seno

Il cancro al seno è un cancro crudele. Colpisce nel corpo e nell’anima della donna. La aggredisce nella sua femminilità e nella sua maternità. Dall’organo col quale può nutrire una vita, le arriva il pericolo di morte. Bisogna quindi guardarlo in faccia nella sua interezza. O, meglio, bisogna guardare nella sua interezza la donna che ne è colpita. Avere il coraggio di parlare della dimensione fisica della sua sofferenza ma anche di quella psicologica e pure di quella relazionale. Da qui si deve partire per affrontare questa malattia nella sua completezza. Senza dimenticare la sofferenza delle persone vicine a chi ne è colpito. In una famiglia, dopo una diagnosi di cancro, nulla sarà più come prima. Ancor più se parliamo di cancro al seno.

Così mettiamo in campo 30 attività – alcune più serie, altre più allegre – per permettere la corretta visione di un tema così delicato e – è il caso di dirlo – vitale. E per capire quanto importante sia usare lo strumento della prevenzione e della diagnosi precoce

Un grosso lavoro che ci vede impegnati accanto a Lilt Bergamo, ACP – Associazione Cure Palliative, Ailar – Associazione Italiana Laringectomizzati, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici di Gabry, Associazione Insieme con il Sole dentro. Un grosso lavoro cui la stampa sta dando ampio risalto:

– L’Eco di Bergamo – 29.09.2023 – Campagna Nastro Rosa
– BergamoNews – 27.09.2023 – Campagna Nastro Rosa sul territorio