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Tag: Cancro

19 Giugno 2023
Prestazioni gratuite per i tumori pelvici

Politerapica mette a disposizione prestazioni gratuite per prevenire i tumori pelvici e non solo. Infatti si tratta di

  • visite specialistiche di prevenzione e diagnosi precoce urologiche, ginecologiche e proctologiche
  • incontri e percorsi di sostegno psicologico
  • valutazioni ostetriche

Non lo fa da sola. Con lei ci sono ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Bergamo, Fondazione Angelo Custode e Associazione Amici di Gabry. Lo racconta l’Eco di Bergamo.

Qui l’articolo: L’Eco di Bergamo – 18.06.2023- Prestazioni per tumori pelvici

Quando parliamo dei tumori pelvici femminili, parliamo di tumori che rappresentano una condizione pesante sul piano fisico. Ma non è solo questo. L’aggressione colpisce, infatti, una zona simbolo della femminilità e della maternità. Il rischio per la vita arriva da quella parte della donna che dà la vita e che caratterizza il suo essere donna. E anche con questo si deve fare i conti.

Prestazioni gratuite per i tumori pelvici

Le prestazioni gratuite per i tumori pelvici vengono messe a disposzione nell’ambito del 5° appuntamento del progetto «Insieme si può. Insieme funziona – 2023». L’appuntamento è dedicato appunto ai tumori pelvici femminili: utero, cervice dell’utero (collo) e ovaio. Ma anche agli strumenti di prevenzione che abbiamo a disposizione: vaccinazione contro il Papilloma Virus, Pap Test e Hpv Dna Test. Le prestazioni vengono eseguite su prenotazione e fino ad esaurimento delle disponibilità.Per informazioni su come prenotare, si può scrivere a segreteria@insiemefunziona.it.

Il 30 giugno alle ore 18, poi, è in programma un incontro aperto al pubblico presso la Sala Olmi della Provincia di Bergamo. L’incontro sarà in presenza e in diretta streaming su sei canali social.

Qui la locandina dell’evento: Insieme si può – Tumori pelvici – 05.2023

Vaccino contro il cancro

Parlando di tumori ginecologici, dobbiamo dire che disponiamo di armi straordinarie per la prevenzione del cancro del collo dell’utero. Possiamo addirittura dire che, con il vaccino contro l’Hpv, per la prima volta abbiamo una vaccinazione contro il tumore. Il Papillomavirus, infatti, è il principale fattore di rischio per il cancro della cervice e rimane un fattore di rischio importante per diversi altri tumori. Il vaccino contro questo virus, quindi, è un vaccino contro il cancro. Il primo nella storia della lotta contro le malattie oncologiche.

E oltre al vaccino contro l’HPV, per combattere il cancro del collo (o della cervice) dell’utero, abbiamo poi altre due armi, non meno importanti. Sono quelle per la diagnosi precoce: Pap-test e Hpv-Dna Test.

Questa condizione ci permette di guardare con fiducia al presente e soprattutto al futuro. Ma ci impone anche il massimo impegno perché quelle armi siano usate in modo massivo. Serve l’attenzione delle persone. Sta a loro accedere ai programmi di vaccinazione e a quelli di screening. E sta a loro prestare attenzione ai sintomi per favorire diagnosi e cure precoci che salvano la vita. Come nel caso del cancro dell’utero, il cui primo sintomo è rappresentato da perdite anomale. Sono 122.600 le donne che oggi vivono dopo una diagnosi di questo tumore in Italia. Lo possono fare perché è stato possibile un intervento precoce. E se per il cancro all’ovaio non esistono ancora strumenti
di prevenzione, la visita ginecologica periodica può aiutare.

Insieme si può. Insieme funziona

Il progetto “Insieme si può. Insiemefunziona – 2023” è il progetto di promozione della cultura della salute sul territorio bergamasco condotto da Lilt Bergamo, Associazione Cure Palliative, Associazione Italiana Laringectomizzati, Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici di Gabry, Associazione Insieme con il sole dentro e Politerapica – Terapie della Salute

13 Giugno 2023
Sostegno alla donna di fronte al cancro

E’ necessario assicurare sostegno psicologico alla donna di fronte al cancro. In particolare, quando si parla dei tumori ginecologici. Lo ha spiegato la Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapueta in Politerapica, alla trasmissione Fattore Bergamo. La Salute, andata in onda il 12 giungo 2023.

Qui il video integrale. Sono poco più di tredici minuti. Molto pochi per un tema così delicato e complesso.

Sostegno alla donna di fronte al cancro

Lunedì 12 giugno 2023, la Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta in Politerapica, è stata ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di un tema tanto difficile quanto pesante: quello della sofferenza psicologica in chi deve attraversare il tunnel di una diagnosi di cancro e delle successive terapie.

Un argomento che diventa ancora più delicato quando si parla di tumori pelvici femminili.

Intanto siamo di fronte al cancro, una malattia del tutto particolare che pone di fronte all’idea della morte. Già questo ci impone di guardare la cosa da diversi punti di vista. Quello medico, certo, ma anche quello psicologico posto che dopo una diagnosi di tumore maligno, nulla sarà più come prima nell’animo di chi la riceve, in quello delle persone che gli sono vicine e nella cerchia delle sue relazioni. Non meno importante, quando si parla di malattia e di una malattia così grave come il cancro, è l’aspetto sociale. La comunità, le Istituzioni, il mondo intorno al paziente prima e durante il percorso attraverso la diagnosi e la cura svolgono un ruolo di partecipazione e di sostegno.

Ma questa volta c’è qualcosa di più. Siamo di fronte a tumori che colpiscono la donna là dove si esprimono in particolare le dimensioni della femminilità e della maternità. La pelvi, l’utero, le ovaie sono tra i caratteri più distintivi dal punto di vista fisico dell’essere donna. Un argomento complesso, dunque.

Conduceva la trasmissione, come sempre, Alberto Ceresoli, Direttore de l’Eco di Bergamo ed esperto di sanità per il quotidiano.

 

 

6 Giugno 2023
La prevenzione contro i tumori ginecologici è concreta

La prevenzione contro i tumori ginecologici è concreta. Almeno quando parliamo di cancro alla cervice uterina o anche detto del collo dell’utero. Questo tumore, per molto tempo, ha rappresentato a livello globale la più frequente forma di cancro per le donne. Negli ultimi anni, però, la situazione è molto cambiata. Anche in Italia.

Una malattia storicamente molto diffusa, che i programmi di screening e vaccinazione stanno contribuendo a limitare. L’obiettivo ambizioso è di eliminarla del tutto. Nel mondo occidentale, infatti, il numero dei casi e quello dei decessi continuano a diminuire. Questo è possibile grazie soprattutto al Pap-test e alla successiva introduzione del test per la ricerca del DNA di Papillomavirus (HPV). Parliamo di due esami molto efficaci per la diagnosi precoce.

Non meno efficace è stata l’introduzione del vaccino contro il Papillomavirus, la principale causa del cancro del collo dell’utero. E possiamo ben dire che questo sia il primo vaccino al Mondo contro il cancro.

Un convegno e prestazioni gratuite

Ai tumori ginecologici e agli strumenti di prevenzione e diagnosi precoce è dedicato il 5° appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023 che abbiamo titolato “Tumori pelvici femminili. La prevenzione è concreta“. Il programma dell’appuntamento prevede un incontro/convegno il 30.6.2023, alle ore 18, presso la Salo Olmi della Provincia di Bergamo.

Saranno poi messe gratuitamente a disposizione della popolazione

  • visite specialistiche di prevenzione e diagnosi precoce
    • urologiche
    • ginecologiche
    • proctologiche
  • incontri e percorsi gratuiti di sostegno psicologico

con la collaborazione di

Prevenzione concreta contro i tumori ginecologici

Parleremo al territorio e alle persone dei tumori ginecologici. Del cancro del corpo dell’utero e della cervice e di quello dell’ovaio. Racconteremo perché vengono e come vengono.  Come si riconoscono e come si curano. Soprattutto, parleremo di prevenzione e di diagnosi precoce. Cosa sono queste armi potenti che abbiamo contro i tumori. Come funzionano. Come le dobbiamo attivare.

Perché oggi la Medicina e la Scienza hanno fatto passi da gigante nella cura dei tumori. Resta indispensabile però riconoscerli subito, appunto con la diagnosi precoce. Resta comunque meglio evitare che ci vengano e questo lo facciamo con la prevenzione.

5 Giugno 2023
Indagine sulle abitudini dei fumatori

Indagine sulle abitudini dei fumatori in Lombardia (e a Bergamo) per la Giornata Mondiale 2023. Questo è il titolo completo della ricerca che la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ha commissionato a SWG. Un lavoro notevole che analizza la questione a livello regionale e per singola provincia. Compresa quella di Bergamo.

SWG ha presentato i risultati della ricerca nel corso di un incontro che si è tenuto il 25 maggio 2023, a Milano, presso la suggestiva sede della Fondazione Feltrinelli, a Milano. Erano presenti Consiglieri e Presidenti delle LILT lombarde. C’era Francesco Schittulli, Presidente di LILT insieme a diversi consiglieri nazionali. E c’erano pure gli studenti di un Istituto superiore che avevano partecipato ad un simpatico lavoro con LILT Milano sul fumo. Li accompagnava la loro Preside.

Ai lavori ha partecipato anche il Dott. Silvano Gallus, ricercatore dell’Istituto Mario Negri che ha presentato una petizione a livello europeo per la prima generazione senza tabacco nel 2028.

Indagine sulle abitudini dei fumatori a Bergamo

Non è il dato più importante ma colpisce: la spesa media di un fumatore è di 1.380€ all’anno. Milletrecentoottanta! Lo stipendio di un mese per molti. Sarebbe facile, qui, aprire una discussione su quanto una spesa del genere esca o meno da ogni logica di buon senso. Non servirebbe. Non serve. Il fumo è un tema serio che deve essere affrontato uin modo serio. Bisogna considerare tutti i suoi aspetti. E sono molti. E pure complessi.

Qui si può scaricare l’indagine sulle abitudini dei fumatori a Bergamo: SWG_LILT_Report indagine fumatori_38705_Bergamo

La ricerca mette subito in evidenza un altro dato. E su questo ci dobbiamo fermare. Il 22% dei fumatori ha iniziato tra i 14 e i 15 anni. Addirittura, il 9% ha cominciato a fumare prima dei 14 anni. Se consideriamo poi che il 16% ha iniziato tra i 16 e i 17 anni, arriviamo subito alla conclusione che in provincia di Bergamo, quasi un fumatore su due inizia prima dei 18 anni. In quella che per molti è l’età scolare. E non ci deve consolare il fatto che il dato regionale sia ancora peggiore.

L’80% ha cominciato a fumare con gli amici. Il 47% lo ha fatto per curiosità. Il 15% per sentirsi grande. Il dato più allarmante, forse, è il fatto che solo il 25% dei fumatori considera dannosi per la salute tutti i tipi di fumo, allo stesso modo. Senza distinzione tra quello di sigaretta, di dispositivi elettronici, di sigaro o di cannabis.

Il problema non è solo sanitario

Qui non siamo di fronte ad un problema sanitario. O, melgio, lo siamo. Lo siamo se consideriamo che ogni anno, in Italia, muoiono 93.000 persone a causa del fumo. E non solo per cancro al polmone ma pure per diversi altri tumori provocati dal fumo. Senza dimenticare molte altre malattie, prima tra tutte l’infarto.

Qui, in realtà, siamo di fronte ad un problema cuturale, sociale, educativo. E se il 62% dei fumatori dichiara di volere smettere di fumare, rimane la domanda di cosa possiamo e dobbiamo fare perché non si cominci proprio a fumare.

Risulta quindi necessaria una riflessione approfondita con i lcoinvolgimento di molti. Da una parte, infatti, abbiamo la persona e, dall’altra, il sistema Paese con le sue Istituzioni e le sue logiche economiche oltre che sociali. E le azioni devono prevedere diversi interventi. Quelli sulla sfera educativa e culturale. Quelli sulla dimensione economica e politica.

E che il problema meriti l’attenzione di tutti lo dimostra la copertura che l’Eco di Bergamo ha dato alla ricerca. Due pagine intere in apertura delle cornaca di Città con richiamo nella parte centrale della prima pagina del giornale. All’interno, un’intervista a Lucia De Ponti, Presidente di LILT Bergamo Onlus e a Pasquale Intini, Direttore di Politerapica e Coordinatore del progetto “Insieme si può. Insieme funziona”.

Petizione per la prima generazione senza tabacco

Intanto, in Europa, è in corso un’iniziativa interessante. L’ha presentata il Dott. Silvano Gallus, Epidemiologo all’Istituto Mario Negri.  Si stanno raccogliendo le firme per una petizione al Parlamento Europeo. L’obiettivo principale è quello di impedire la vendita di prodotti del tabacco o a base di nicotina ai cittadini dell’Unione Europea nati dopo il 2010.

Ce ne sono però anche altri. La creazione di spiagge, rive fluviali e parchi nazionali liberi dal tabacco e da mozziconi, per la riduzione dell’inquinamento ambientale e contenere il rischio di incendi. Poi l’aumento del numero di spazi in cui è vietato fumare sigarette o utilizzare sigarette elettroniche, in particolare, quelli frequentati dai minori. Quindi l’eliminazione della pubblicità dei prodotti del tabacco e la loro presenza nelle produzioni audiovisive e sui social media. Con particolare attenzione alla pubblicità occulta. Anche il finanziamento di progetti di ricerca indipendenti dall’industria del tabacco sulle malattie causate dal consumo di tabacco per migliorarne la prognosi e renderle curabili.

Servono 1.000.000 di firme. Per firmare, basta cliccare qui: https://tfe-it.ensp.network/

 

11 Maggio 2023
Stiamo lavorando contro il Melanoma

Stiamo lavorando contro il Melanoma a Bergamo e provincia. Lo stiamo facendo con grande impegno, noi di Politerapica insieme alle associazioni che partecipano al progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023.

Lo si è visto, per esempio, nell’incontro/convegno del 5 maggio 2023. Lo abbiamo tenuto all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il pubblico poteva partecipare in presenza ma anche in diretta streaming. E’ durato un piao d’ore. Sono state due ore intense, ricche, serene, vivavci e pure allegre. Sì, siamo riusciti a trattare con leggerezza un tema pesante, senza però rinunciare alla serietà dei contenuti.

Lo abbiamo titolato Attenti al Melanoma! Ne va della pelle.

Qui la videoregistrazione integrale dell’evento:

Vi suggeriamo di guardarla, se già non l’avete fatto. I contenuti sono stati davvero di notevole livello. Tutti e da tutti i punti di vista.

Abbiamo parlato delle nuove frontiere della medicina contro il Melanoma. Siamo infatti di fronte a cambiamenti epocali, oggi si parla già di medicina preventiva. Abbiamo parlato di prevenzione e la diagnosi precoce: come quando, perché e soprattutto già da bambini. E poi abbiamo sentito che la chirurgia non lavora più da sola ma è parte di un lavoro di gruppo intorno al cancro. Un cancro insidioso ma che oggi sta diventando cronico!

E poi abbiamo detto dell’attività fisica che oggi è parte delle terapie e deve essere somministrata come terapia. Molta attenzione abbiamo dedicato alle cicfatrici. Le cicatrici della pelle che si possono curare con la chirurgia plastica. E quelle dell’anima che rimangono e con le quali bisogna fare i conti. Le ferite nella carne e quelle nella comunità.

Questo e molto di più, in due ore serene, davvero serene. Con una grande partecipazione di pubblico. E con relatori straordinari. Tutti.

Stiamo lavorando contro il Melanoma

Stiamo lavorando contro il Melanoma e l’attività è intensa. E’ in corso la mostra itinerante “Ferite di Luce”. Sono state messe a disposizione della popolazione visite gratuite e incontri e percorsi gratuiti di sostegno psicologico per chi il cancro ce lo ha addosso e per chi vive vicino a chi ne è colpito. Sono in programma incontri pubblici e postazioni informative in diverse sedi sul territorio provinciale di Bergamo.

E stiamo incontrando grande attenzione da parte della stampa e degli abitanti della provincia.

Documenti

 

1. Melanoma – Presentazione e attività sul territorio
2. Melanoma – Convegno 5.5.2023
3. Melanoma – Sintesi dei lavori
4. Melanoma – Comunicato stampa

Stampa

1.L’Eco di Bergamo – 30.04.2023 – Convegno Melanoma 5.5.2023 – Def
2. Bergamonews – 30.04.2023 – Convegno Melanoma 5.5.2023
3. L’Eco di Bergamo – 16.04.2023 – Melanoma. Attività sul territorio – Def
4. ecodibergamo.it – 17.4.2023 – Melanoma, Attività sul territorio – Def
5. L’Eco di Bergamo – 04.05.2023 – Mostra Ferite di luce a Calcinate – Def
6. L’Eco di Bergamo – 09.05.2023 – Ferite di Luce a Scanzorosciate – Def

Video

Foto

Stiamo lavorando contro il Melanoma

Pertanto
Peraltro
Infatti

Stiamo lavorando contro il Melanoma

Pertanto
Quindi

Stiamo lavorando contro il Melanoma

Dunque
Infatti
Pertanto
Peraltro
Quindi

 

30 Aprile 2023
Se cadesse un aereo al giorno ma succede col fumo

Se cadesse un aereo al giorno farebbe un baccano incredibile ma succede col fumo e quasi non ce ne accorgiamo. Tutte le volte che accade un disastro aereo, la notizia fa clamore. Tutti ne siamo colpiti. Ne parlano giornali e televisioni per giorni. Possiamo immaginare cosa accadrebbe se ci fosse un disastro aereo al giorno per qualche giorno consecutivo? Il Mondo intero non parlerebbe d’altro.

In Italia, ogni anno, muoiono 93.000 persone a causa del fumo ma non ne sentiamo parlare. Eppure quel numero di morti è uguale a quello che avremmo se un aereo con 255 persone a bordo che precipitasse ogni giorno.

Al fumo e ai suoi danni è dedicato il quarto appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023”. Mai come intorno a questo tema, diventa essenziale un’azione di promozione culturale: la cultura della salute, appunto.

Qui il documento di presentazione dell’iniziativa: GMST – Documento di progetto – 26.04.2023 LDP EC

Guardiamo in faccia il fumo e i suoi danni

Il fumo non causa solo il cancro al polmone.

Il fumo di sigaretta rappresenta il principale fattore di rischio per il cancro al polmone. Si stima che sia responsabile del’85%-90% dei casi in Italia. A dirlo è l’AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica . Ma la questione va ben oltre. Come scrivevamo sopra, secondo il Ministero della Salute, in Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti l’anno . E non solo per cancro al polmone, appunto. 93.000 morti all’anno a causa di fumo di sigaretta sono il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne.

Guardiamoli un po’ più da vicino i danni del fumo di tabacco. Ci aiuta ancora il Ministero della Salute. Scopriamo così che oltre ad essere un grave fattore di rischio per il cancro al polmone, il fumo da tabacco è un grave fattore di rischio per molte altre patologie oncologiche: tumori del cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie.

Ma il fumo rappresenta anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche ed è uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare. Il fumo è inoltre un fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione di un precoce danno renale diabetico e per il peggioramento della retinopatia nei giovani soggetti diabetici.

L’esposizione cronica al fumo può anche essere causa di danni sulla sessualità maschile e influire negativamente sull’apparato riproduttivo femminile, provoca menopause più precoci di circa 2 anni rispetto alle non fumatrici in quanto il fumo altera la normale produzione di ormoni sessuali femminili. E potremmo proseguire ancora un po’ con i danni da fumo.

Se cadesse un aereo al giorno ma succede col fumo

Eppure, il numero di fumatori nel nostro Paese è in aumento!

Se cadesse un aereo al giorno farebbe un baccano infernale ma qui parliamo di fumo e non ce ne accorgiamo. Sarebbe forse molto diverso se invece ne avessimo consapevolezza. Qui, infatti, è chiaro che attraverso la consapevolezza abbiamo la possibilità di usare un’arma micidiale contro il cancro al polmone, diversi altri tumori insieme a non meno importanti patologie di natura non oncologica: smettere di fumare e di esporsi ed esporre al fumo.

Detto così, pare facile ma è chiaro come siamo di fronte ad un problema complesso che riguarda non solo la dimensione medico/sanitaria ma anche quella psicologica e quella sociale. Ancora lo diciamo: quella culturale. Ed è anche chiaro come ci si trovi, qui, in un ambito dove giocano diversi fattori, alcuni piuttosto potenti.

E poi c’è l’altra grande questione, quella della diagnosi precoce che pure nelle patologie provocate dal fumo può giocare un ruolo importante.

Intorno a tutto questo si articolano le attività che il progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023” mette in campo in occasione del suo quarto appuntamento. Sono molte, alcune anche divertenti e hanno obiettivi chiari: informazione, sensibilizzazione, diagnosi precoce.

L’iniziativa si tiene in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2023 che ricorre il 31 maggio.

20 Aprile 2023
Intini e Perego nuovi consiglieri Lilt

Pasquale Intini e Valeria Perego sono tra i nuovi consiglieri di Lilt Bergamo Onlus. L’assemblea dell’associazione si è riunita il 14 aprile 2023. All’ordine del giorno c’era l’approvazione del bilancio del 2022 e l’elezione di tre nuovi membri del Consiglio Direttivo.

Si fa così ancora più stretta la sinergia tra Politerapica e Lilt Bergamo. Le due strutture collaborano già da anni. Insieme svolgono attività di promozione della cultura della salute sul territorio. E, insieme, sono attive nella gestione del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023.

La terza consigliera eletta è Eugenia Caggese. A breve distanza, anche se non elette, sono risultate Antonella Martinelli e Maria Nava.

Politerapica e Lilt Bergamo onlus

Dicevamo che Politerapica e Lilt Bergamo Onlus collaborano da tempo. La nostra struttura è da sempre impegnata sul territorio per promuovere la cultura della salute tra i cittadini. Ha cominciato a farlo pioco dopo la sua nascita. Ha organizzato convegni e incontri di informazione rivolti alla popolazione così come corsi di formazione per professionisti sanitari. A guidarla ci sono stati due principi per lei irrinunciabili.

Da una parte, quello della responsabilità sociale di impresa. L’azienda non può stare chiusa tra le sue mura ma deve contribuire in modo attivo e concreto al benessere del territorio di cui fa parte, mettendo a disposzione le sue competenze. Dall’altra, quello dell’inclusione nella sinergia. Non si può agire da soli ma è necessario farlo insieme ad altri per condividere energie e idee e ottenere così risultati migliori. Per questo, Politerapica ha sempre lavorato insieme ad Istituzioni e Enti pubblici e privati, Strutture sanitarie e associazioni.

Lilt Bergamo Onlus ha nella sua mission l’obiettivo di promuovere la prevenzione contro il cancro. E quando parliamo di prevenzione promossa sul territorio ci riferiamo soprattutto a quella primaria che, attraverso l’adozione di corretti stili di vita, permette di evitare l’insorgere di malattie. Ci riferiamo però anche a quella secondaria, quella che permette la diagnosi precoce. Quella che può essere praticata con successo in due modi. Da una parte, attraverso l’adesione ai programmi di screening messi a disposizione dal Servizio Sanitario. Dall’altra, attraverso l’attenzione aklla propria salute, il ricorso al medico quando si hanno dei dubbi e pure ai controlli quando questi sono suggeriti. E quando parliamo di diagnosi precoce, parliamo della possibilità di intervenire prima e quindi di poterlo fare con terapie meno pesanti e, allo stesso tempo, con maggiori possibilità di successo.

Due percorsi che si sono incontrati

Un impegno importante, quello di Lilt Bergamo nei suoi oltre 90 anni di attività. Sostenuto attraverso la promozione della cultura della salute tra le persone e la sensibilizzazione delle Istituzioni intorno a questo tema delicato e vitale per le singole persone e per la comunità.

Pur percorrendo ognuno dei due la propria strada, Politerapica e Lilt Bergamo non potevano non incontrarsi. Tanto più che l’una e l’altra avevano chiara l’importanza di lavorare insieme quando si parla di salute. E così è stato, già qualche anno fa. Tutto è cominciato quando Politerapica ha inaugurato un ambulatorio multidisciplinare contro il melanoma e ha chiesto il patrocinio a Lilt Bergamo Onlus che glielo ha prontamente concesso insieme al suo sostegno. Lo stesso anno è successo poi che Lilt Bergamo Onlus volesse rendere ancora più efficace una sua campagna contro il cancro alla prostata, ha chiesto la collaborazione a Politerapica e questa gliela ha subito data.

E poi, un’attività dopo l’altra, la collaborazione è diventata via, via più intensa. Fino all’ideazione e realizzazione del progetto “Insieme si può. Insieme funziona” che ha visto impegnate le due strutture per tutto il 2022, insieme ad altre associazioni di volontariato, a strutture sanitarie pubbliche e private e a Istituzioni del territorio. Un progetto che è proseguito, comn impegno ancora maggiore, nel 2023.

Come è normale che sia in questi casi, lavorando gomito a gomito così spesso e così a lungo, diverse persone di Politerapica hanno deciso di “sposare” Lilt Bergamo Onlus e si sono iscritte all’associazione. Tra queste ci sono Pasquale Intini che di Politerapica è il Direttore e Valeria Perego che collabora con Politerapica come Psicologa e Psicoterapeuta. Così, da una parte, queste figure hanno continuato ad essere collaboratori di Politerapica e, dall’altra, hanno cominciato ad essere volontari di Lilt.

Intini e Perego nuovi consiglieri Lilt Bergamo

E quindi, adesso che Pasquale Intini e Valeria Perego sono tra i nuovi consiglieri di Lilt Bergamo, il lavoro insieme diventerà ancora più intenso. Daltronde, lo diciamo da sempre che è necessario lavorare insieme per portare la salute sul territorio. Perché salute non è solo cura medica. Salute è cura nel senso più ampio. E della salute bisogna prendersi cura prima di perderla. Lo diciamo noi di Politerapica che, per lavoro, curiamo la salute da un punto di vista sanitario. Figuriamoci se non lo dice Lilt Bergamo Onlus che per lavoro cerca di evitare che ci si ammali.

 

16 Aprile 2023
Contro il Melanoma per salvare la pelle

Combattiamo contro il Melanoma per salvare la pelle. E sappiamo che possiamo vincere. Forti di questa convinzione, abbiamo dedicato al Melanoma il terzo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023. Sono molte le attività che abbiamo messo in campo: incontri, passeggiate della salute, mostre fotografiche, un convegno. E pure quasi 200 prestazioni sanitarie gratuite.

Trovate tutto qui: Melanoma – Documento di progetto – 11.04.2023 – LDP

D’altronde, lo sapete, “Insieme si può. Insieme funziona” è quel progetto che noi di Politerapica, insieme a sei associazioni di volontariato impegnate in salute, stiamo gestendo per promuovere la cultura della salute sul territorio. E per favorire prevenzione e diagnosi precoce oltre che la giusta presa in carico. Insomma, per prenderci cura della salute prima di perderla.

Il Melanoma è una “brutta bestia”

Il Melanoma è uno dei principali tumori che insorgono in giovane età. In Italia, costituisce in questo momento il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni. Così comincia il capitolo dedicato al Melanoma del rapporto dell’Associazione Italiana di Oncologia MedicaI numeri del cancro in Italia – 2022”.

Al suo interno si legge anche che nel 2022, sono stati stimati 12.700 nuovi casi in Italia di questa malattia. 7.000 sono uomini e 5.700 sono donne.

Siamo di fronte ad uno dei tumori maligni più pericolosi e insidiosi anche se non è il più diffuso tra quelli della pelle. E’ vero che oggi la sopravvivenza a cinque anni di distanza dalla diagnosi è del 91% negli uomini e del 93% delle donne. E’ altrettanto vero però che questo è dovuto soprattutto alle aumentate capacità di diagnosi precoce. Proprio la diagnosi precoce, insieme ai passi da gigante della scienza e della medicina, è il fattore che permette oggi di vivere a 169.000 persone dopo una diagnosi di Melanoma (80.100 uomini e 89.800 donne).

Il Melanoma è un cancro con un’incidenza in crescita costante in tutto il Mondo, secondo l’Istituto Superiore di Sanità. Numerosi studi suggeriscono che questa sia addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni. In Italia, le stime indicano in 7.000 i decessi all’anno per questa patologia: 4.000 uomini e 3.000 donne. Nelle Regioni italiane settentrionali, la mortalità per melanoma cutaneo è – per entrambi i sessi – circa il doppio di quella registrata nelle Regioni meridionali.

Contro il Melanoma per salvare la pelle

Cancro pericoloso e insidioso. Cancro in crescita. Ma cancro che può essere curato se diagnosticato in modo precoce. E pure cancro che può essere prevenuto.

Intorno a queste quattro affermazioni si articolano le attività che mettiamo in campo da fine aprile a fine maggio. Sono molte e hanno obiettivi chiari: informazione, sensibilizzazione, diagnosi precoce.

  • Giovedì 27 aprile – Tutto il giorno
    Si comincia con il Melanoma day a Clusone, presso la Fondazione S. Andrea, organizzato dalla Delegazione Alta Valle Seriana della Lilt Bergamo. Tra le attività della giornata, ci sono 40 visite dermatologiche gratuite di prevenzione e diagnosi precoce.
  • Domenica 30 aprile – Tutto il giorno
    Si continua il 30 aprile con una Montagna di prevenzione. Una camminata al Rifugio Resegone, organizzata insieme al CAI di Bergamo. Qui viene allestita una postazione informativa con la distribuzione di materiale e di creme solari. Perché il sole è bello ma deve essere preso con prudenza.
  • Venerdì 5 maggio – Ore 18
    Il 5 maggio, è in programma un incontro/convegno all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, aula 5, torre 7. L’evento si tiene in presenza e in diretta streaming. Due ore di chiacchierata per parlare del Melanoma da diversi punti di vista: medico, psicologico, umano, sociale. Tra i contributi è previsto quello di una paziente.
  • Giovedì 11 maggio – mattinata
    L’11 maggio viene allestita una postazione informativa all’Ospedale Humanitas Gavazzeni, presso l’Area di Ingresso della Reception. Qui volontarie e volontari distribuiranno materiale e gadget e condivideranno esperienze e informazioni.
  • Domenica 28 maggio – tutto il giorno
    Si chiude il 28 maggio con una passeggiata a Città Alta organizzata con l’Assessorato alla Politiche Sociali del Comune di Bergamo e con una guida di eccezione, l’Arch. Nicola Eynard. Un’iniziativa aperta a tutti per unire la conoscenza del Melanoma a quella degli angoli più affascinanti della città.

Luci sul Melanoma

Pensiamo che sia utile puntare i fari sul Melanoma. E per questo abbiamo organizzato alcune iniziative per metterlo in luce.

  • Tutto il mese di maggio
    Ci sono le mostre “Ferite di luce”. Nascono dall’iniziativa di 12 donne aderenti all’associazione “Insieme con il Sole dentro”. 12 donne che hanno vissuto il Melanoma sulla loro pelle e che hanno deciso di raccontarlo con la fotografia: quella dello loro cicatrici dopo gli interventi chirurgici. Ne sono venuti fuori dodici pannelli in bianco e nero con le ferite risaltate in oro. Delicatezza e dramma insieme. Racconto e testimonianza. Il calendario
    – 2/5 maggio – Calcinate, Casa di Comunità/Ospedale Asst Bergamo Est
    – 7/12 maggio – Scanzorosciate, Sala Consiliare
    – 13/14 maggio – Bergamo, Sala Borgo d’Oro, Borgo S.ta Caterina
    – 27/28 maggio – Pedrengo, Sala Vincenzo Signori
  • Lungo il mese di maggio
    “Luce sul melanoma” è l’iniziativa con la quale a maggio viene illuminata di arancione Porta S. Giacomo, sulle mura di Bergamo e il 7 maggio, la facciata del Comune di Scanzorosciate

L’iniziativa si tiene in occasione del Melanoma Day, patrocinato da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano. Siamo in tanti infatti ad essere convinti che contro il Melanoma possiamo fare molto per “salvare la pelle”.

Visite gratuite

E siccome vogliamo agire con decisione, non ci limitiamo ad informazione e sensibilizzazione. Mettiamo infatti a disposizione anche 200 prestazioni sanitarie gratuite. Parliamo di

  • 126 visite dermatologiche di prevenzione e diagnosi precoce
  • 30 incontri di sostegno psicologico
  • 40 percorsi di accompagnamento psicologico

Cura del corpo e cura della mente, infatti, non sono separati. Gli antichi lo sapevano molto bene e noi oggi abbiamo pure dei riscontri scientifici che lo dimostrano. Soma e Psiche, mente e corpo, sono del tutto interconnessi tra loro. Non si può pensare di curare la salute fisica senza prendersi cura di quella psicologica e viceversa.

Di fronte ad un cancro, poi, questo diventa essenziale. Una diagnosi di tumore mette infatti a dura prova la salute psichica eppure, mai come nel momento in cui dobbiamo combattere un nemico così forte, tutte le risorse ci sono necessarie. Anche quelle mentali, appunto. Questo discorso poi vale anche per i familiari o per quelli che oggi si chiamano caregiver. Nell’intera famiglia, dopo una diagnosi di cancro, nulla sarà èiù come prima.

Le prestazioni sono messe a disposzione da Associazione Amici di Gabry, ASST Papa Giovanni XXIII, Fondazione Angelo Custode, Humanitas Bergamo, Lilt Bergamo Onlus e Politerapica – Terapie della Salute.

Insieme si può. Insieme funziona – 2023 contro il Melanoma per salvare la pelle

Tutti insieme contro il Melanoma. Perché noi ne siamo convinti: insieme si può e insieme funziona!

E noi siamo

  • LILT Bergamo onlus
  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Politerapica – Terapie della Salute

 

 

7 Aprile 2023
Al Polo Nord in Apecar per Lilt

Andare al Polo Nord in Apecar per Lilt Bergamo può sembrare una follia e in qualche modo lo è. Andarci poi partendo agli inizi di Febbraio quando l’inverno è ancora lì con il suo freddo e i suoi problemi climatici, lo è ancora di più.

Niente però ha potuto fermare Sergio Cascio, pompiere in pensione, che a questo progetto stava pensando già da un paio di anni. Il Covid lo aveva costretto a metterlo per un po’ in soffitta ma appena le cose sono cambiate, non ha potuto aspettare oltre. Ed eccolo lì, quindi, il 4 febbraio, davanti a Palazzo Frizzoni, a Bergamo, a salutare amici, familiari, colleghi dei vigili del fuoco, agenti della polizia municipale, volontari della Lilt, e partire, accompagnato dal saluto anche delle sirene delle autopompe.

C’era anche Marcella Messina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo che gli ha portato i saluti della città. E c’erano anche, è ovvio, Lucia De Ponti e Giuseppe Chiesa, Presidente e Vicepresidente di Lilt Bergamo Onlus.

Qui il momento della partenza: https://www.youtube.com/shorts/ZlA_YkIvmX0

Davanti a lui un programma di viaggio serrato: centinaia di chilometri ogni giorno per arrivare a Capo Nord il 28 febbraio e tornare a casa per il 1° di Aprile. In totale, quasi 12.000 chilometri, attraverso 18 Stati.

Con lui, i libri pubblicati in occasione del novantesimo compleanno di Lilt Bergamo Onlus e del centesimo di Lilt nazionale. Glieli ha affidati Lucia De Ponti, al momento della partenza, con l’incarico di consegnarli alle autorità di Capo Nord. E a bordo del suo straordinario mezzo, anche tanto materiale dell’associazione che Sergio doveva distribuire durante le tappe del suo viaggio.

Al Polo Nord in Apecar per Lilt

Si fa presto a dire “al Polo Nord in Apecar” ma questo era un Apecar un po’ speciale. Con l’aiuto di diversi “specialisti” del settore, se lo era carozzato in un modo del tutto particolare. Da una oarte, si trattava di renderlo più vivibile contro il freddo. Dall’altra, bisognava che contenesse tutto il necessario: cuccetta, stoviglie e pentolame, fornellini, attrezzi per le emergenze e molto ma molto di più.

Senza contare la parte esterna. Sì, perché anche l’occhio vuole la sua parte e Sergio, che nell’anima continua ad essere Vigile del Fuoco, ha trasformato il suo Apecare in un carro dei pompieri in miniatura. Senza dimenticare, però, di mettere nella giusta evidenza il logo della Lilt.

Un viaggio avventuroso

La partenza sembrava essere proprio di buon auspicio. Giornata splendida, cielo limpido, aria pulita, colori nitidi. Una di quelle giornate che riempiono il cuore per la loro bellezza. Faceva sì frescolino ma sembrava di essere già a Primavera.

Le cose non sono state però così semplici e, daltronde, ce lo si sarebbe dovuto aspettare. Sergio ci teneva aggiornati, giorno per giorno, a volte anche ora per ora, sulla pagina Facebook che aveva aperto apposta https://www.facebook.com/paloskapp.

Immagini, brevi filmati, commenti. Lo abbiamo seguito passo, passo e già il secondo giorno di viaggio, ancora in Italia, un problema. Questa volta al riscaldamento che lo ha costretto a dormire con 4°. Poi è arrivato a Lubiana, in Slovenia, quindi in Austria, a Graz e poi in Repubblica Ceca, a Ostrava, e poco prima di Auschwitz, in Polonia, il primo problema serio. Motore fuso!

Un bel problema ma Sergio non si è scoraggiato. Da una parte, ha ordinato i pezzi di ricambio dall’Italia e, dall’altra, nell’attesa, si è messo a cucinare italiano per gli amici che intanto si era fatto in Polonia. Sosta obbligata di qualche giorno, quindi ma poi è arrivato il motore nuovo. Lo hanno sostituito e, come è ovvio per lui, è ripartito e il 17 febbraio era già a Varsavia. Le temperature esterne, intanto, erano sempre più basse. E poi il vento. Un vento gelido ma anche molto forte che dava grossi problemi alla tenuta di strada.

Poi c’è stata Kaunas e Riga in Lituania e quindi Riga, in Lettonia. Lui viaggiava e si godeva posti splendidi. Noi rivevevamo le immagini e i filmati. Belle le une e suggestivi i secondim, certo ma siamo sicuri che fossero tutta un’altra cosa rispetto a goderli lì, dal vivo. Il viaggio sembrava infatti diventare giorno dopo giorno sempre più affascinante.

Avventura e fatica

Sembrava. Perché insieme alla bellezza dei paesaggi e al fascino delle città e dei luoghi, c’era pure il resto. E in Estonia è stato subito chiaro.

In Estonia, al freddo si è aggiunta la neve e la neve, in quei Paesi, non è uno scherzo anche se, proprio perché lì ci sono abituati, i servizi di pulizia delle strade sono molto efficienti. Ma la cosa diventa molto dura se si rompono pure i tergicristalli. E a Sergio il tergicristallo dell’Apecar si è proprio rotto. Impossibile trovare pezzi di ricanbio ma non si è certo fermato anche se è stato costretto a proseguire  passo di lumaca: 10 chilometri all’ora.

A Tallin, in Estonia, ha preso il traghetto per Helsinki in Finlandia dove è sbarcato la mattina del 21 febbraio. Nonostante tutto, la tabella di marcia era abbastanza rispettata. Ma qui i problemi non si sono fatti attendere. Ha montato le catene sulle ruote posteriori e la ruota chiodata anteriore ma a circa cinquanta chilometri dopo Helsinki si è accorto che una delle due catene si era staccata e persa. Poco dopo, per la terza volta nella giornata, è stato fermato da una pattuglia della Polizia. Non gli hanno permesso di proseguire oltre. Il problema non era tanto la catena quanto il fatto che quel mezzo, l’Apecar, secondo loro non avrebbe potuto affrontare il percorso che lo attendeva a causa delle condizioni meteorologiche.

Non c’è stato niente da fare. Al Polo Nord in Apecar per Lilt o per qualsiasi altro motivo non ci sarebbe potuto andare e, per essere sicuri che rispettasse il divieto, gli agenti lo hanno scortato indietro per oltre 15 chilometri. Rimane il fatto che si è trovato a guidare per 170 chilometri senza le due catene, sul ghiaccio. Sì, perché intanto aveva person pure la seconda catena.

Niente Polo Nord in Apecar per Lilt? Lui non si arrende ma…

Quindi l’avventura verso il Polo Nord è finita ma lui non si è arreso. Ha deciso di ridisegnare il suo percorso verso altre città e altri Paesi. Al porto di Helsinki lo hanno accolto – 10° di temperatura. Qui si è bloccato il motore. Ha dovuto attendere per poterlo fare ripartire. Infine si è imbarcato per Stoccolma, in Svezia. Da qui, attraverso lo straordinario ponte che unisce Svezia e Danimarca si apprestava, tra la neve e il gelo, raggiungere Copenhagen. Sempre col tergicristallo rotto e con la necessità di pulire il parabrezza ogni 5 o 10 minuti.

Qualcuno dice che la fortuna sia bendata ma che la sfortuna ci veda benissimo. E questo per l’appunto è successo anche a Sergio. Stava arrivando a Copenhagen e il motore si è fuso di nuovo. Questa volta senza possibilità di riparazione. Il viaggio è finito. L’Apecar è stato lasciatoa alla caserma dei Vigile del Fuoco di Copenhagen che hanno accettato di “ospitarlo” e chehanno poi accompagnato Sergio in aeroporto.

Da lì, in volo, il ritorno a casa.

Ma il risultato è stato raggiunto!

Sergio Cascio andava in Apecar al Polo Nord per Lilt. Non ci è arrivato. Non è riuscito neppure a proseguire con un itinerario diverso. Aveva superato molti roblemi e difficoltà durante il viaggio e non aveva mai mollato ma alla fine, è ceduto il mezzo. In modo irreparabile, questa volta.

Eppure il risultato è stato raggiunto. L’obiettivo dell’avventura di Sergio era quello di raccontare e sensibilizzare. Raccontare cosa sia la Lilt Bergamo e cosa faccia. Sensibilizzare ad aiutarla e sostenerla. E ci è riuscito! Ha ttirato su di sé e sulla sua avventura molta attenzione. Quella dei giornali e quella dei social, quella degli amici e quella di coloro che via, via lo hanno incontrato, in Italia e all’Estero. Il suo diario su facebook è stato molto seguito dagli amici che lo sostenevano e da molti che così lo hanno conosciuto.

Alcuni, si sono iscritti all’associazione. Altri hanno fatto donazioni. L’apice di tutto questo è stata la cena di raccolta fondi per Lilt che Sergio Cascio ha organizzato per il 4 Aprile. L’aveva programmata prima di partire per raccontare come fosse andato il viaggio e così ha fatto. E’ riuscito a mettere insieme 200 persone! Lilt Bergamo era presente, come è ovvio. C’erano Lucia De Ponti e Giuseppe Chiesa e c’era pure Roberto Labianca, referente sanitario dell’associaione, con diversi soci.

Una serata speciale

E la serata è stata una  serata speciale. Allegra, vivace, possiamo dire scoppiettante? E sono pure stati consegnati gli attestati di ringraziamento ai molti che hanno contribuito in modo sostanziale all’avventura. E non è mancata una bellissima signora che è stata una delle “attrici” del film L’Albero degli zoccoli” girato d aErmann Olmi proprio in queste zone.

L’obiettivo è stato raggiunto, sì. L’iniziativa ha contribuito a fare il lavoro che è proprio della Lilt: promuovere la sensibilizzazione intorno alla salute e in particolare introno alla salute contro il cancro. Ed è servita pure a raccogliere fondi per l’associazione. Anche in questo Sergio Cascio è stato molto attivo e il risultato è notevole.

Merita di essere ringraziato. Sul serio.

 

 

 

6 Aprile 2023
Un chirurgo toracico in Politerapica

In Politerapica arriva un chirurgo toracico. Si tratta del Dott. Giuseppe Chiesa, veterano di questa specialità, cui si dedica da oltre 40 anni e nella quale ha maturato e continua a maturare straordinarie esperienze e competenza.

E già questa è una bella notizia per noi. Lo è ancora di più, però, perché si accompagna ad un’altra. Quella della convenzione tra Politerapica e Lilt Bergamo Onlus che regola la collaborazione del professionista con noi. Sì, perché il Dott. Chiesa – che è anche Vicepresidente di Lilt Bergamo – ha deciso di lavorare in Politerapica, devolvendo all’associazione gli onorari delle prestazioni che svolgerà presso di noi.

E quindi, da una parte, in Politerapica arriva un medico molto preparato, dall’altra, Politerapica introduce una nuova specialità tra quelle che già mette a disposizione del territorio e, dall’altra ancora, si fa sempre più salda la collaborazione tra noi e Lilt Bergamo. E Lilt Bergamo, lo sappiamo, è un’associazione prestigiosa con una lunga storia alle spalle e una grande presenza sul territorio bergamasco.

Giuseppe Chiesa, Chirurgo toracico

Il Dott. Giuseppe Chiesa si è laureato in Medicina e Chirurgia, nel 1981, presso l’Università degli Studi di Pavia, con il massimo dei voti e la lode. Si è quindi specializzato in Chirurgioa toracica, nel 1987, presso l’Università degli Studi di Milano, ancora con il massimo dei voti e la lode.

Da subito si è tuffato nell’attività professionale e da subito ha lavorato presso centri di alto prestigio. Dal 1986 al 1989, presso la Divisione di Chirurgia Toracica e Cardiovascolare De Gasperis dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano. Dal 1989 al 2000 ha ricoperto il ruolo di Aiuto Chirurgo presso la Divisione di Chirurgia Toracica e Cardiovascolare dell’Ospedale San Raffaele di Milano, per undici anni. E dal 2000, è Responsabile della Chirurgia Toracica Mini-invasiva e Videotoracoscopica di Humanitas Gavazzeni, a Bergamo.

Ma non è tutto qui. E’ stato Docente presso la Scuola di Specializzazione di Chirurgia Toracica dell’Università degli Studi di Milano. Nel settembre 1997 ha acquisito l’European Board in Thoracic Surgery superando una rigida selezione internazionale. Dal 1990, inoltre, è coordinatore chirurgo nel gruppo di lavoro per il protocollo di chemioterapia neoadiuvante nel carcinoma polmonare.

A questo si aggiunge la frequenza di centri di eccellenza internazionali all’estero. Ha svolto un soggiorno studio presso il Centro di Chirurgia Toracica dell’Hopital Marie Lannelongue di Parigi. Ha frequentato un corso di aggiornamento sul trapianto polmonare presso il Cedars-Sinai Madical Center a Los Angeles, in California. E’ stato poi anche presso il Centro di Chirurgia Sperimentale IRCAD di Strasburgo, in Francia, dove ha approfondito teoria e pratica della chirurgia robotica toracica.

Inutile dire che è autore di pubblicazioni scientifiche su riviste italiane ed estere.

Il Dott. Giuseppe Chiesa in Politerapica

Il Dott. Chiesa viene in Politerapica con tutta la sua esperienza e competenza di chirurgo toracico. Porta qui però anche tutta la sua umanità e delicatezza. Farà visite di chirurgia toracica e non solo. Con lui stiamo pensando a progetti che riguardino la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro ai polmoni. Offriremo così un servizio nuovo al territorio, in questa parte della provincia di Bergamo.

Le idee sono diverse, le difficoltà tante ma siamo carichi di entusiasmo e pensiamo che potremo fare bene insieme. Perché noi lo sappiamo: Insieme si può. Insieme funziona!