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Tag: Diagnosi precoce

9 Giugno 2024
Indagine SWG sul fumo in Lombardia

L’indagine SWG per Lilt sul fumo, in Lombardia e nelle singole province, propone risultati che fanno riflettere. Soprattutto per quanto riguarda i giovani. La ricerca è stata eseguita in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2024. A commissionarla, per il secondo anno consecutivo, è stato il coordinamento regionale della Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. L’indagine è stata svolta su un campione di 2.317 persone tra i 18 e i 74 anni ed è capace di restituire una fotografia nitida anche sulla Bergamasca.

L’Eco di Bergamo le ha dedicato due pagine intere in apertura della cronaca, curate da Luca Bonzanni, con un richiamo in forte evidenza sulla prima pagina del giornale. Più sotto ne riportiamo alcuni estratti.

Qui si possono scaricare

Indagine SWG sul fumo in Lombardia per Lilt

Secondo SWG, in Lombardia fuma il 41% e in bergamasca il 42%. Un fumatore su quattro, ha iniziato tra i 14 e i 15 anni. Lo racconta bene il giornalista Luca Bonzanni sulle pagine de l’Eco. L’età media in cui si comincia nella nostra provincia è 17,8 anni (in linea con la media lombarda di 17,7 anni), e lo si fa quasi sempre con una sigaretta tradizionale (nell’84% dei casi) e in compagnia di amici (nel 70% dei casi).

Fumano di più le donne (qui si raggiunge il 35%) e soprattutto nelle fasce d’età più elevate (si arriva al 48%, a prescindere dal genere).
Il 47% dei fumatori lombardi dice di averlo fatto «per curiosità». E’ così soprattutto tra chi oggi è più giovane (si arriva al 53% nella fascia 18-34 anni). Un altra ragione è stata quella di sentirsi grandi (12%, ma con una punta del 17% tra chi oggi ha 55-74 anni).

Poca fiducia nei divieti

Solo qualche settimana fa – continua Bonzanni – la stretta sul fumo all’aperto aveva animato il dibattito politico in diverse grandi città d’Italia, da Torino a Milano. E a Bergamo? Il tema al momento appare fuori dal perimetro di scelte amministrative e campagna elettorale. Il parere dei bergamaschi segnala più freddezza rispetto alla media regionale.

Si dice favorevole a un qualche divieto di fumo nei parchi giochi l’85% dei bergamaschi, contro l’88% dei lombardi. Nelle aree esterne degli ospedali è favorevole al divieto il 79% dei bergamaschi, poco al di sotto dell’81% di media regionale. La forbice è più ampia rispetto alla possibilità di divieto di fumo nelle aree esterne dei ristoranti, condivisibile per il 70% dei bergamaschi contro il 75% di media regionale.

Da un’altra prospettiva, solo il 26% dei bergamaschi ritiene efficace il divieto assoluto di fumare all’aperto (in Lombardia il consenso è del 29%); analogamente, il 27% dei bergamaschi considera poco importante l’obiettivo di una città «smoke free», mentre in Lombardia lo pensa solo il 22% degli intervistati.

Ci pare – concludiamo noi – che ancora siamo di fronte ad un tema culturale. Mai come in questo caso, di cultura della salute. Quella individuale e quella collettiva.

8 Giugno 2024
Non si tratta di demonizzare ma il fumo fa male

Non si tratta di demonizzare ma il fumo fa male. Non possiamo non dirlo e infatti lo abbiamo detto. Questo è stato l’argomento del 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”. Lo abbiamo trattato nel corso dell’incontro/convegno che abbiamo tenuto a Caravaggio, il 31 maggio, proprio la data della Giornata Mondiale Senza Tabacco.

Qui il video integrale dei lavori:

Una chiacchierata intorno al tavolo su un tema scottante, cui hanno partecipato anche due studenti della classe 4°AU del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e due studenti della classe 4°C del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Caravaggio. Con loro, esperti di diversa formazione, rappresentanti della pubblica amministrazione, una psicologa. Di fronte a loro e in diretta streaming, un pubblico attento e partecipe.

Non un convegno: una chiacchierata con uno scambio di opinioni tra i diversi relatori che ha permesso di proporre una riflessione ad ampio spettro su un problema molto serio.

Non si tratta di demonizzare ma dobbiamo dire che il fumo fa male

Lo abbiamo raccontato anche nelle piazze, nelle scuole, negli ospedali e nelle case di comunità. Lo abbiamo fatto coinvolgendo tanti volontari e professionisti sanitari. Insieme, abbiamo raggiiunto un numero notevole di persone. E anche molti bambini e studenti

Oltre all’incontro/convegno di Caravaggio, 2 eventi di sensibilizzazione. 9 postazioni informative, 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte per complessivi 3.000 studenti e alunni. 3 ASST impegnate insieme a Humanitas Bergamo. 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura. Queste le attività che abbiamo messo in programma.

Il 31 maggio è stato il giorno in cui ci siamo conccentrati maggiormente. Abbiamo già detto del convegno. Lo stesso giorno, abbiamo tenuto postazioni informative presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Ospedale Bolognini di Seriate e le Case di Comunità di S. Giovanni Bianco e di Calcinate, con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari. Qui, ai fumatori, abbiamo proposto uno scambio: chiedvamo una sigaretta e in cambio regalavamo una mela.

Lo stesso giorno, alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate sono state donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si sono tenuti eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzioni Strategiche.

Intervento nelle scuole

Un’iniziativa analoga si era tenuta il 22 maggio, presso il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie dell’ASST Papa Giovanni XXIII mentre il 30 maggio, abbiamo organizzato un intervento informativo presso un’azienda in Val Brembilla.

Ancora il 31 maggio, altre 3 postazioni sono state allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio, all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori, cui ha partecipato anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest. A queste postazioni i volontari hanno proposto lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano da forno.

Intanto a Clusone, era in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Quasi tre mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Come sempre, poi, sono state messe a disposzione prestazioni sanitarie gratuite. Lo abbiamo fatto con il contributo di ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Gavazzeni, Associazione Amici di Gabry, Fondazione Angelo Custode e Politerapica.

Si è trattato di visite specialisticghe di prevenzione e diagnosi precoce e di incontri e percorsi di sostegno psicologico.

Il fumo è un problema serio – Indagine SWG per LILT

Dicevamo che non si tratta di demonizzare ma che il fumo fa male. Questo però non è sufficiente per dare un’idea più completa del fenomeno. Così almeno emerge dalla ricerca che LILT ha commissionato a SWG sulle abitudini del fumo in Lombardia e nelle singole province delle regione. I risultati dell’indagine sono stati presentati il 29 maggio, a Milano, presso il grattacielo Pirelli di Regione Lombardia, nel corso di un evento cui sono intervenuti diversi esperti. Tra gli altri, il Presidente Emanuele Monti e Danilo Cereda, Responsabile UO Prevenzione di Regione Lombardia, il Prof Silvio Garattini e il Prof. Roberto Boffi.

“Il tabacco è la più importante causa di morte che possiamo evitare. E’ il principale fattore di rischio di patologie oncologiche e cardiovascolari”.

Queste le parole con cui sono iniziati i lavori, in una sala piena, nella quale non sono rimasti posti a sedere liberi. Non meno importanti le altre considerazioni. Tra queste:

  • 3 fumatori su 10 hanno la loro prima esperienza di fumo sotto i 16 anni
  • si comincia a fumare prima
  • per le generazioni over 50, il fumo era un modo per sentirsi grandima oggi non è più così
    • il 30% dei 18/24enni intervistati dice di avere iniziato prima dei 16 anni ma il valore probabilmente è sottostimato
    • e hanno iniziato soprattutto come modo di stare insieme, divertirsi, avere piacere tra amici
  • la metà (il 50%) dei fumatori non vuole smettere di fumare
  • tra le motivazioni per non smettere è che fumare gli piace (37%)
  • ci sono fondati dubbi sul fatto che l’aumento di prezzo delle sigarette o il divieto di fumo possano essere efficaci
    • entrambe le soluzioni potrebbero portare a condizioni complicate, col ricorso al mercato nero; condizioni, oltre tutto, meno controllabili

Qui si può scaricare la presentazione dei dati regionali e quella con i dati della provincia di Bergamo:

Insieme si può. Insieme funziona

Il progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” ha l’obiettivo di promuovere la cultura della salute, sul territorio, tra i cittadini e, con essa, favorire comportamenti sani e orientati al benessere, inclusi quelli della prevenzione e della diagnosi precoce. Il progetto è realizzato da

Perché della salute ci si deve prendere cura quando la si ha, non quando la si è persa. A quel punto diventa responsabilità dei sanitari. Prima, è responsabilità nostra.

 

 

Non si tratta di demonizzare ma dobbiamo dire che il fumo fa male

 

21 Maggio 2024
I danni del fumo nel mirino di Insieme si può

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona”. Questo il titolo dell’articolo con cui l’Eco di Bergamo annuncia tutte le iniziative che il progetto mette in campo, anche con Politerapica, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco. E sono tante. Perché il fumo è un killer spietato ma su di lui circolano informazioni non esatte. E di danni ne fa tanti ma proprio tanti.

Chi lo desidera può scaricare qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 19.05.2024 – Appuntamento fumo – D

In provincia di Bergamo quasi il 50% dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età. Addirittura, più del 33% prima dei 15 anni. Questo mentre si stima che in Italia, nel 2019, il 14,9% di tutti i decessi sia dovuto al fumo. Parliamo di 96.000 morti, di cui più di 8.000 riferibili a fumo passivo. E si stima anche che il fumo sia responsabile di 558.000 anni vissuti con disabilità. Oltre tutto, nei grandi fumatori, l’immunoterapia – ultima frontiera della terapia medica oncologica – non funziona.

Forse abbiamo un problema. Ne vogliamo parlare. Soprattutto ai più giovani.

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona”

Un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social. 2 eventi di sensibilizzazione. 9 postazioni informative, 6 scuole superiori e 1 scuola primaria coinvolte per complessivi 3.000 studenti e alunni. 3 ASST impegnate insieme a Humanitas Bergamo. 9 Comuni toccati, dalle valli, alle città, alla pianura. Queste le attività in programma per il 4° appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024” dedicato al fumo e ai suoi danni, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco che ricorre il 31 maggio 2024.ù

E proprio il 31 maggio alle ore 18, a Caravaggio, all’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo, in Vicolo San Carlo, si tiene l’incontro/convegno “Buttare la vita in fumo. Si comincia presto”. Partecipano

  • Alessandra Lugo, Ricercatrice – Istituto Mario Negri
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio
  • Thomas Alloni, e Mattia Chittò, Studenti – Liceo Scientifico Galileo Galilei, Caravaggio
  • Alessandro Beretta e Sara Pace, Studenti – Liceo Scienze Umane Federici Trescore Balneario

Apre i lavori Lucia De Ponti, Presidente – LILT Bergamo. Stimola la discussione Pasquale Intini, Politerapica e LILT Bergamo.

Il 31 maggio, una giornata molto piena

Lo stesso giorno, sono in programma postazioni informative presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Ospedale Bolognini di Seriate e le Case di Comunità di S. Giovanni Bianco e di Calcinate, con la partecipazione di professionisti e operatori sanitari, studenti delle professioni sanitarie e volontari.

Altre 3 postazioni saranno allestite all’Istituto Federici di Trescore e 1 a Treviglio, all’ingresso di un plesso scolastico che comprende 4 Istituti superiori, cui parteciperà anche un operatore dell’ASST Bergamo Ovest. Alle postazioni i volontari proporranno a chi fuma lo scambio tra 1 sigaretta e 1 prodotto sano e distribuiranno materiale informative. Alle donne ricoverate in ostetricia e ai bambini in pediatria degli ospedali di Bergamo e di Seriate saranno donate matite con semi di piante officinali. E nell’atrio di entrambi gli ospedali, nel corso della mattina, si terranno eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al pubblico, con il contributo delle rispettive Direzioni Strategiche.

Intanto a Clusone, sarà in dirittura di arrivo il progetto “Agente 00 Sigarette”, iniziato a fine febbraio, con 30 bambini di 2 classi della scuola primaria di Piario e di Villa d’Ogna. Due mesi di attività per diventare “agenti contro il fumo”.

Come sempre, saranno poi messe a disposizione prestazioni sanitarie gratuite, con il contributo di

  • ASST Bergamo Est
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Associazione Amici di Gabry
  • Fondazione Angelo Custode
  • Politerapica

Sono visite di prevenzione e incontri e percorsi di sostegno psicologico. È necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo segreteria@insiemefunziona.it

Un progetto di promozione della salute

I danni del fumo nel mirino di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute sul territorio bergamasco promosso da

  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici dal Cuore Viola
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori
  • LILT Bergamo – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
  • Politerapica – Terapie della Salute

 

Quindi

Quindi

Dunque

Pertanto

Quindi

6 Marzo 2024
A Bergamo torna Senologia al Centro 2024

A Bergamo torna Senologia al Centro dopo lo straordinario successo del 2023. Ieri c’è stata la conferenza stampa di annuncio presso la Sala Consiliare della Provincia di Bergamo. E già i media danno ampio risalto alla notizia.

Nei giorni 8, 9 e 10 marzo, presso il cortile del Palazzo della Provincia sarà allestita una clinica mobile. Qui verranno messe a disposzione valutazioni senologiche, visite senologiche e mammografie. Le presazioni saranno erogate a titolo gratuito. E’ necessario prenotarsi sul sito della Lilt Bergamo. L’iniziativa infatti è organizzata dal Gruppo Gnodi con Lilt Bergamo e Provincia di Bergamo.

Sono due gli obiettivi. Uno è quello di sensibilizzare la donne, soprattutto le più giovani, sull’importanza della prevenzione e la diagnosi precoce contro il cancro al seno. L’altro è quello, appunto, di mettere a disposzione delle più giovani alcune prestazioni sanitarie di notevole importanza. Una goccia nel mare, certo, ma una goccia utile.

L’iniziativa è inserita nel più ampio progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024, gestito da otto associazioni di volontariato e da Politerapica per promuovere la cultura della salute sul territorio.

A Bergamo torna Senologia al Centro

A Bergamo torna Senologia al Centro e da qui si parte. Forti dei risultati significativi registrati l’anno scorso (oltre 1.000 controlli effettuati su tutto il territorio nazionale), Gruppo Gnodi e LILT Bergamo Onlus hanno deciso di cominciare da Bergamo il tour del 2024.

Nella nostra provincia, oltre alle date del 8, 9 e 10 marzo sono programmati altri appuntamenti, a cominciare da quello dell 11 e del 1 marzo, riservato alle dipendenti della Provincia di Bergamo. Ci saranno poi e fine settimana presso il Comune di Treviolo per le cittadine di quel paese. Seguiranno 2 finse settimana, uno in Confindustria al Kilometro Rosso, uno presso Heidelberg Materials e uno presso Lovato di Gorle per offrire le prestazioni di diagnosi precoce alle dipendenti di queste tre importanti strutture imprenditoriali che sono tra gli sponsor dell’iniziativa bergamasca.

Da qui, partiranno poi gli altri appuntamenti sul territorio nazionale.

Ad oggi, nella lotta contro il tumore al seno, sono stati raggiunti traguardi significativi grazie all’impegno dei volontari e delle associazioni, parte attiva e portante del sistema sociosanitario italiano, ma è necessario incrementare i risultati ottenuti.

Gli ultimi dati dell’AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, dipingono uno scenario pari a 55.900 casi di carcinoma alla mammella nel solo anno 2023. Dati che pare sino soggetti ad un trend in crescita nei prossimi due decenni e a colpire sempre più in giovane età. Per questi motivi la prevenzione rappresenta uno strumento formidabile.

 

 

6 Marzo 2024
Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male

Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male. Perché? Già, questa è la domanda. Ce ne è però una prima di questa: sappiamo davvero cosa significhi e a cosa serva, mangiare? Da tutti i punti di vista, intendiamo. Sì, perché mangiare è un’azione che va oltre quella fondamentale del nutrirsi.

A questo tema, è dedicato il secondo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024. In campo, ci sono molte attività. A cominciare dall’incontro/convegno aperto a tutti che terremo il 22 marzo, presso la biblioteca di Treviolo. A questo parteciperanno anche alcuni studenti del Liceo della Sienze Umane Federici di Trescore Balneario. Una classe dell’Istituto sta approfondendo questo argomento e preparando un lavoro che due suoi rappresentanti presenteranno durante l’evento.

Poi ci sono molte postazioni informative sul territorio provinciale. Qui, parleremo con le persone dei sani stili di vita, offriremo materiale informativo e proporremo l’acquisto di una bottiglietta di olio extra vergine di oliva come raccolta fondi a favore di Lilt Bergamo, una delle associaizoni che gestiscono il progetto.

Infine, metteremo a disposizione della popolazione delle prestazioni sanitarie gratuite: visite specialistiche di dietologia e di gastroenterologia e incontri e percorsi di sostegno psicologico. Lo faremo con la preziosa collaborazione di ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, Humanitas Gavazzeni, Fondazione Angelo Custode e, naturalmente, quella di Politerapica.

Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male

“L’uomo è ciò che mangia”. Era il 1850 quando il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach fece questa affermazione. Intorno a questa frase, nel corso del tempo, sono stati versati fiumi di inchiostro. Perché l’affermazione è vera, da qualsiasi punto di vista la si guardi. Sia che ci si riferisca al nutrimento che alla relazione o al piacere. Benessere fisico, quindi, legato al nutrimento. Benessere psicologico, legato al piacere. Infine, benessere sociale legato alla relazione. In altri termini, abbiamo citato la definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’atto del mangiare, nell’uomo, serve quindi a soddisfare diversi bisogni. Mangiamo perché così ci nutriamo e alimentiamo quella complessa macchina che è il corpo umano. Il mangiare ci procura però anche piacere e questo assume un ruolo nella vita dell’uomo. Soprattutto, mangiare è per noi un momento di relazione. Di più: arriviamo a usare la tavola come momento di celebrazione di eventi importanti nella nostra vita. Pensiamo, per esempio, ai pranzi di nozze, alle cene di compleanno. In alcuni casi, addirittura, al pranzo dopo il funerale.

E ci facciamo male

Siamo quindi di fronte ad una funzione essenziale per la nostra vita e il nostro benessere. Eppure, la usiamo male. Ci alimentiamo spesso in modo scorretto e eccessivo. Procurandoci anche danni seri. Diete sbilanciate, eccessiva assunzione di grassi, zuccheri, alcool e proteine, scarso apporto di fibre e di acqua sono alcune delle cause di colesterolo alto, diabete, problemi cardiovascolari, gastriti, ulcere, danni intestinali, problemi a carico del sistema scheletrico. Tutte malattie e problemi che possono diventare a loro volta causa di altre patologie.

E non finisce qui. Sono molte le patologie tumorali provocate o facilitate dalla sbagliata alimentazione. A cominciare dal cancro al pancreas e ai tumori dell’apparato digerente. Ma anche di cancro alla vescica, cancro al seno e cancro testa/collo. Questi ultimi, in particolare, a causa dell’alcool. E già qui si dovrebbe imporre una riflessione che non può aspettare: quella sulla moda che sta prendendo piede soprattutto tra i giovani, del cosiddetto binge drinking o abbuffata di alcool del sabato sera. Un comportamento i cui effetti drammatici sulla salute fisica e psichica (ed anche relazionale, aggiungiamo) sono sempre più evidenti.

Incontro in presenza e in diretta streaming

L’incontro del 22 marzo, a Treviolo sarà in presenza ma anche in diretta streaming per chi non potrà partecipare personalmente. I lavori potranno essere seguiti sui canali social

 

 

 

15 Gennaio 2024
Sei incontri a Seriate su salute e benessere

Ancora sei incontri a Seriate su salute e benessere rivolti alla cittadinanza. L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali insieme a Politerapica. E l’Eco di Bergamo ne parla. Qui l’articolo L’Eco di Bergamo – 12.01.2024 – Pensa alla Salute – D

L’obiettivo è quello di promuovere la cultura della salute per vivere bene e anche per favorire prevenzione e diagnosi precoce. Perché la salute è un bene prezioso di cui ci si deve prendere cura prima di perderla.

E poi, diciamolo: stare bene serve a noi ma anche alle persone che ci stanno intorno. E serve pure alla comunità. Una persona in salute è una risorsa preziosa per tutti. Anche quando si è anziani. Bisogna quindi imparare a vivere e a diventare anziani in salute.

Ancora sei incontri a Seriate su salute e benessere

Diciamo che ci sono ancora sei incontri perché in realtà l’iniziativa è già in corso da ottobre 2023 e gli incontri, in tutto, sono nove. Tre li abbiamo già tenuti. Tutti molto partecipati e apprezzati e tutti presso la sede del Centro Diurno Anziani di Via Paderno. Un incontro al mese, sempre di venerdì, sempre alle 16. E continueremo così fino a giugno.

Abbiamo cominciato a ottobre, appunto, parlando di mal di schiena (che tormento!). Abbiamo proseguito a novembre, parlando del cuore (che, abbiamo detto, non è solo amore). Poi, a dicembre, è stata la volta del diabete (una dolcezza amara).

Ora proseguiamo. Già venerdì 19 gennaio, saremo lì a parlare di digestione (quando non va giù). A febbraio toccherà all’artrosi (chi non ce l’ha?). L’incontro di marzo lo dedicheremo a vene e arterie (una questione idraulica). Quello di aprile all’attività fisica e al cammino. Poi ci sarà maggio con la tiroide. Infine, giugno con il mal di testa (soprattutto, quando non passa più).

Qui la locandina con il programma completo che avevamo pubblicato già qualche tempo fa:

 

 

 

2 Ottobre 2023
Le attività in rosa contro il cancro al seno

Sono 30 le attività in rosa contro il cancro al seno a Bergamo e provincia, per tutto il mese di Ottobre. E Politerapica partecipa con entusiasmo, insieme a Lilt Bergamo e alle altre associazioni che organizzano il progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023.

Sono 30 attività per raccontare cosa sia il cancro al seno e quanto sia importante fare prevenzione e diagnosi precoce per vincere questa malattia. Le teniamo su tutto il territorio e lo facciamo in allegria. Perché si può parlare di cancro anche con un pizzico di allegria. Per questo, per esempio, sono in programma quattro allegre passeggiate. Tre si sono tenute l’1 ottobre e hanno inaugurato il mese. Una a Caravaggio, con più di 900 partecipanti. Una a Verdello. Una al Rifugio Cassinelli, sotto la splendida cornice della Presolana perché non c’è posto nel quale non si possa parlare di salute. Anche in montagna. E la quarta sarà a Clusone, il 14 ottobre, attraverso le vie della città vecchia, con soste gastronomiche e culturali.

E poi c’è il concerto al Liceo Mascheroni, sabato 21 ottobre, aperto a tutti e con ingresso gratuito. Un’orchestra di 40 elementi che si nalterna con parole e poesie di chi il cancro lo conosce bene. E la mostra di quadri al Circolino di Città Alta con l’evento di inauguirazione del 3 ottobre e l’incontro/convegno sul cancro al seno del 19 ottobre. Non  mancano postazioni informative, incontri pubblici, monumenti colorati di rosa.

30 iniziative per i cittadini e con i cittadini per parlare in modo serio ma sereno del cancro più diffuso in assoluto in Italia (57.000 i nuovi casi all’anno in Italia, 800 in provincia di Bergamo) e di come affrontarlo nel modo più efficace.

Qui il calendario con tutti i dettagli: Cancro mammella – Attività sul territorio 2023

Le attività in rosa contro il cancro al seno

Il cancro al seno è un cancro crudele. Colpisce nel corpo e nell’anima della donna. La aggredisce nella sua femminilità e nella sua maternità. Dall’organo col quale può nutrire una vita, le arriva il pericolo di morte. Bisogna quindi guardarlo in faccia nella sua interezza. O, meglio, bisogna guardare nella sua interezza la donna che ne è colpita. Avere il coraggio di parlare della dimensione fisica della sua sofferenza ma anche di quella psicologica e pure di quella relazionale. Da qui si deve partire per affrontare questa malattia nella sua completezza. Senza dimenticare la sofferenza delle persone vicine a chi ne è colpito. In una famiglia, dopo una diagnosi di cancro, nulla sarà più come prima. Ancor più se parliamo di cancro al seno.

Così mettiamo in campo 30 attività – alcune più serie, altre più allegre – per permettere la corretta visione di un tema così delicato e – è il caso di dirlo – vitale. E per capire quanto importante sia usare lo strumento della prevenzione e della diagnosi precoce

Un grosso lavoro che ci vede impegnati accanto a Lilt Bergamo, ACP – Associazione Cure Palliative, Ailar – Associazione Italiana Laringectomizzati, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici di Gabry, Associazione Insieme con il Sole dentro. Un grosso lavoro cui la stampa sta dando ampio risalto:

– L’Eco di Bergamo – 29.09.2023 – Campagna Nastro Rosa
– BergamoNews – 27.09.2023 – Campagna Nastro Rosa sul territorio

 

 

 

 

28 Settembre 2023
Pensa alla Salute a Seriate con Politerapica

Parte a Seriate “Pensa alla Salute!” con Politerapica e i suoi specialisti e con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune. Nove incontri, uno al mese.  Sempre di Venerdì, alle 16. Un tema per ogni incontro. Una chiacchierata per ogni incontro, con l’aiuto di immagini anche spiritose. Si tengono al Centro Diurno Anziani di Seriate. Ma non sono solo per gli anziani. Sono aperti ai cittadini di Seriate e dei Comuni dell’Ambito Territoriale e a chiunque altro voglia parteciparvi. Perché la Salute è un argomento che riguarda tutti. E della Salute dobbiamo prenderci cura prima di perderla.

Si comincia il 20 ottobre di quest’anno e si prosegue fino al 21 giugno 2024.

 

Pensa alla Salute a Seriate con Politerapica

Al via, dunque, una nuova iniziativa di Politerapica per promuovere la cultura della salute sul territorio. E favorire così la cura di sé e della propria salute a tutte le età. Cominciando dai comportamenti sani e orientati al benessere. Quelli che di fatto fanno la prevenzione. E senza dimenticare la diagnosi precocoe.

Secondo il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri, il 50% delle malattie potrebbero essere evitate. Basterebbe vivere bene. Parliamo anche di malattie che incidono in modo pesante sulla qualità della vita di chi ne è colpito, delle persone a lui care e – perché no? – anche della comunità. Sì perché ci sono le malattie meno gravi, che comunque potremmo risparmiarci. Se, per esempio, non ci esponiamo a correnti d’aria, possiamo evitare che ci vengano addosso le malattie da raffreddamento. Queste sono fastidiose ma nella maggior parte dei casi, non sono gravi.  Il discorso cambia quando si parla, per esempio, di diabete o di colesterolo alto.

Il diabete è una malattia grave e richiede cure continue. Per tutta la vita. Può poi essere causa di altre condizioni molto gravi. Per esempio, il diabete rappresenta un forte fattore di rischio per l’infarto. E non meno grave è il colesterolo alto. Anche questo deve essere curato per tutta la vita e può, a sua volta, causare altre malattie. Queste due condizioni potrebbero essere evitate se mangiassimo in modo corretto e ci muovessimo in modo corretto.

Non mancano molti altri esempi, più o meno gravi, che comunque pesano sulla vita quotidiana. Vogliamo parlare del mal di schiena che potremmo risparmiarci se ci muovessimo meglio. O delle patologie polmonari causate dal fumo?

Ricominica un percorso che viene da lontano

Ricomincia un percorso che abbiamo sperimentato con successo molte volte. nei quindici anni di vita di Politerapica. A Seriate, appunto e a Bergamo. A Cavernago, a Brusaporto, a Pedrengo, a Calcinate e ad Albano S. Alessandro. Forse anche altrove ma ricordare tutto a volte è difficile. Insieme alle Amministrazioni Comunali e ad altri Enti del territorio.

E anche questa volta lo affrontiamo con l’entusiasmo di sempre.

20 Luglio 2023
In rosa contro il cancro al seno

Bergamo si mette in rosa contro il cancro al seno. Anche quest’anno, infatti, parte la Campagna Nastro Rosa, a Bergamo con LILT Bergamo Onlus e il progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, di cui Politerapica è uno dei protagonisti.

Convegni, incontri pubblici e iniziative sul territorio per parlare di un cancro che rimane il più diffuso in assoluto in Italia. Saremo nelle città della nostra provincia, nelle valli e nella pianura. E pure in montagna. E anche nelle scuole. Perché è vero che migliorano le cure e le possibilità di guarigione ma prevenzione e diagnosi precoce restano le armi più potenti contro il cancro al seno. Bisogna saperlo e bisogna saperle usare. Per questo ci mettiamo in rosa contro il cancro al seno e invitiamo tutti a farlo con noi. Donne e uomini, giovani e meno giovani. E anche bambini e bambine. Perché a fare prevenzione si deve cominciare da piccoli.

Come sempre, poi, mettiamo in campo la possibilità di accedere a prestazioni sanitarie gratuite.  Sono 489, con la collaborazione di 11 strutture, in 13 Comuni, presso 23 punti erogativi. Sono visite senologiche e incontri e percorsi di sostegno psicologico.

Qui il documento di presentazione dell’intera attività, aggiornato al momento in cui scriviamo. Altre : Cancro mammella – Documento di progetto – 17.07.2023

Il cancro al seno

Il cancro al seno rimane il tumore più diffuso, in assoluto, in Italia e naturalmente, il più diffuso tra quelli femminili. Sono stati 55.700 i nuovi casi nel 2022, con una crescita dello 0,5% rispetto al 2020. Il 14% di tutti i casi di cancro diagnosticati nel 2022. Lo riferisce l’AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2022”. Sono 834.154 le donne che soffrono di questo tumore in Italia. Un numero importante, pari al 43% di tutti i tumori femminili.

Siamo quindi di fronte ad una situazione molto grave per la salute delle persone ma anche per la salute pubblica. Una condizione con gravi impatti sulle relazioni sociali, familiari e affettive. Né mancano le conseguenze sul piano economico e sociale dei singoli, delle famiglie, della comunità e dell’intero sistema socio-economico nazionale.

I percorsi di cura, infatti, impongono pesanti costi a carico del sistema sanitario e spesso anche delle persone. Allo stesso tempo, la condizione di malattia mina la possibilità di continuare a svolgere il proprio ruolo all’interno della comunità, anche quello lavorativo all’interno del sistema economico. Quella che emerge è una condizione difficile da qualsiasi punto di vista la si voglia considerare.

Motivi di ottimismo

Abbiamo però anche motivi di (moderato) ottimismo. Il rapporto riferisce infatti che oggi la sopravvivenza a 5 anni di chi è colpito dal cancro al seno è dell’88%. E aggiunge che “grazie allo screening e alla maggior consapevolezza delle donne, la maggior parte dei tumori maligni mammari è diagnosticata in fase iniziale quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace permettendo di ottenere sopravvivenze a 5 anni molto elevate”.

A questo risultato siamo quindi giunti grazie all’innovazione delle tecniche chirurgiche e della terapia medica ma anche grazie alla diagnosi precoce permessa dalla maggior consapevolezza delle donne. Senza contare le altre azioni di prevenzione primaria che risultano sempre più necessarie ed efficaci contro la patologia oncologica in generale. Prevenzione e diagnosi precoce. Ancora una questione che dipende da cultura ed educazione della salute. Che è necessario promuovere.

Bergamo contro il cancro al seno per un futuro in rosa

Da trent’anni LILT è impegnata su questo fronte con la “Campagna Nastro Rosa”. La Campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. Per tutto il mese di ottobre, la Sede Centrale e le Sezioni Provinciali LILT offrono visite senologiche gratuite nei loro ambulatori e, con queste, permettono valutazioni di diagnosi precoce. Organizzano poi conferenze e dibattiti, distribuiscono materiale informativo e illustrativo e mettono in atto diverse iniziative per responsabilizzare sempre più le donne su questo tema.

E alla Campagna prestano attenzione, da sempre, Amministrazioni Pubbliche e Aziende Sanitarie su tutto il territorio nazionale. Chi non ricorda il Colosseo di Roma illuminato di rosa e la Porta San Giacomo di Bergamo? Per citare solo due dei molti casi di attenzione all’iniziativa di LILT.

E LILT Bergamo Onlus non resta certo indietro. Le attività di LILT Bergamo in occasione della Campagna Nastro Rosa sono sempre state molto vivaci ed estese su tutta la provincia. Centinaia le visite gratuite messe a disposizione delle donne sul territorio. Molte le iniziative di informazione e sensibilizzazione. A queste partecipano con impegno ed entusiasmo le Delegazioni dell’Associazione. Quella di Clusone, quella di Verdello, quella di Trescore Balneario e di San Pellegrino. Molti anche gli interventi sugli organi di informazione, dalla carta stampata alla televisione. Anche con il coinvolgimento di Enti di prestigio.

Quest’anno si lavora “insieme”

“Insieme si può. Insieme funziona – 2023” è un progetto di cui LILT Bergamo Onlus è promotrice con altre cinque associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata:

  • LILT Bergamo onlus
  • ACP – Associazione Cure Palliative
  • AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
  • AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
  • Associazione Amici di Gabry
  • Associazione Insieme con il sole dentro
  • Politerapica – Terapie della Salute

E quest’anno, insieme, partecipano alla conduzione della Campagna Nastro Rosa di LILT che è stata inserita nel progetto, come tema del suo 6° appuntamento.

“Insieme si può. Insieme funziona – 2023” è un progetto che ha raccolto il patrocinio e il sostegno di strutture sanitarie, enti e amministrazioni pubbliche sul territorio

  • ATS Bergamo
  • ASST Bergamo Est
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Fondazione Angelo Custode
  • Provincia di Bergamo
  • Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
  • Ambito Territoriale di Seriate
  • Comune di Bergamo
  • Città di Seriate
  • CSV Bergamo
  • Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
  • Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo

Il suo obiettivo è di contribuire alla promozione della cultura della salute tra i cittadini. E, attraverso questa, alla promozione di comportamenti sani e orientati al benessere. A cominciare da quelli legati alla prevenzione e alla diagnosi precoce.

Bergamo in rosa contro il cancro al seno

 

5 Luglio 2023
Un vaccino contro il cancro c

Un vaccino contro il cancro c’è già. E’ quello contro il Papilloma Virus che è causa di quasi il 100% dei casi di cancro alla cervice dell’utero e, in misura minore, di altri tumori maligni. Lo abbiamo detto con chiarezza in occasione del incontro/convegno “Tumori pelvici femminili. La prevenzione è concreta” che abbiamo tenuto il 30 giugno 2023, presso la Sala Olmi della Provincia di Bergamo.

L’evento si è tenuto in presenza e in diretta streaming sui canali social dei promotori dell’iniziativa.

Qui la videoregistrazione integrale dell’incontro:

Un incontro un po’ particolare

Parlavamo di argomenti grossi e complessi.

Da una parte, parlavamo di cancro dell’utero, cancro della cervice e cancro dell’ovaio. Abbiamo raccontato cosa sono queste malattie, a quante donne vengono, come si diagnosticano e come si curano. Dall’altra, parlavamo del fatto che questi tumori, oltre a tutto il peso dal punto di vista fisico, psicologico e sociale, hanno il peso enorme di aggredire la donna in aree che rappresentano la sua identità femminile e la sua capacità di procreare. Dall’altra ancora, abbiamo voluto mettere sul tavolo il tema della prevenzione. Quella primaria e quella secondaria. Con particolare riferimento al vaccino contro l’HPV, il primo vaccino contro il cancro che la scienza ci mette a disposizione.

Temi grossi, dunque, da diversi punti di vista e ognuno con diverse implicazioni. Per questo intorno al tavolo erano in tanti. C’era una ginecologa oncologa, la Dott.ssa Laura Carlini, insieme al Dott. Giuseppe Sampietro del Servizio Epidemiologico di ATS Bergamo. Ma c’erano anche una Psicologa e Psicoterapeuta, la Dott.ssa Valeria Perego, un’Ostetrica Riabilitatrice, la Dott.ssa Marta Guerini. Soprattutto c’erano, il Presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi e la Presidente del Collegio dei Sindaci della Provincia di Bergamo, Marcella Messina. Di non minore importanza, la partecipazione della Presidente  della Lilt Bergamo Onlus, Lucia De Ponti e quella di una paziente, Elisa Verzeroli.

Già perché la salute non è un tema solo medico. Riguarda anche le dimensioni psicologiche e relazionali della vita o della malattia. E la salute non è neppure una questione solo sanitaria. Riguarda infatti anche il tessuto sociale e richiede la partecipazione delle amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni per la sua corretta gestione. Soprattutto quando si parla di prevenzione e di presa in carico. Qui, oltre all’impatto che ha sulla comunità la persona malata, c’è il grosso tema della cultura della salute.

Un vaccino contro il cancro c’è già

Un vaccino contro il cancro c’è già, sì. Lo aveva raccontato il Prof. Alberto Mantovani quando è stato a Bergamo in occasione dell’evento di celebrazione dei 90 anni della Lilt Bergamo Onlus. Lo afferma l’Associazione Italiana di Oncologia Medica nella pubblicazione “I numeri del Cancro in Italia – 2022”. Lo abbiamo detto in modo chiaro noi. E’ il vaccino contro il Papillomavirus o HPV.

Il Papillomavirus è responsabile di quasi il 100% dei casi di tumore della cervice dell’utero. Non solo, è responsabile anche di circa il 30% di alcuni tumori maligni della bocca e della gola e, in misura minore, di altri tumori maligni della zona genitale. Il problema non riguarda solo le donne! Da qui l’opportunità che si sottopongano a vaccinazioni uomini e donne. Possibilmente già da prima di iniziare l’attività sessuale.

Contro il cancro della cervice dell’utero abbiamo a disposizione anche potenti armi di prevenzione secondaria, quelle per la diagnosi precoce. Parliamo del Pap test e dell’HPV Pap test. La diagnosi precoce permette di interevenire nelle lesioni pre-cancerose che caratterizzano questo tumore, evitando che evolvano in cancro. Permette anche di intervenire in modo precoce qualora ci si trovasse di fronte a lesioni cancerose, aumentando le possibilità di esito favorevole delle cure e riducendo il loro impatto.

Anche contro il cancro dell’utero, detto anche dell’endometrio, abbiamo armi di prevenzione e di diagnosi precoce. Ha spiegato infatti la Dott.ssa Carlini che diversi studi hanno dimostrato come i corretti stili di vita diminuiscano sensibilmente le possibilità che ci si ammali di questa malattia. Parliamo di sana alimentazione e corretto movimento. E poi ci sono i chiari sintomi che favoriscono la diagnosi precoce. A cominciare dal sanguinamento anomalo. Questo deve essere segnalato subito al medico perché lo valuti nel modo più opportuno.

Anche la visita ginecologica periodica per la prevenzione

Per il cancro dell’ovaio non ci sono veri e propri strumenti di prevenzione. Anche per questa ragione questo cancro è considerato un cancro killer. Quando lo si riconosce, infatti, spesso è già in fase avanzata. C’è però un aiuto concreto: la visita ginecologica periodica.  In quella sede infatti si può rilevare la presenza del tumore e agire quindi con rapidità per curarlo.

La visita ginecologica periodica peraltro dovrebbe essere seguita da tutte le donne adulte. Tenere controllato l’apparato genitale (senza però che diventi un chiodo fisso) è importante per la salute della donna. Salute nel senso pieno del termine: fisica, emotiva e relazionale, considerata la delicatezza delle parti che ne sono coinvolte.

E a proposito di vista! L’incontro/convegno “Tumori pelvici femminili. La prevenzione è concreta” ha fatto parte delle iniziative comprese nel 5° appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023. Il progetto è impostato e condotto da sei associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata – Politerapica, appunto! – con l’obiettivo di promuovere la cultura della salute sul territorio. Siamo infatti convinti che da qui si debba partire per favorire prevenzione e diagnosi precoce oltre che la corretta presa in carico delle malattie, soprattutto quelle oncologiche.

Ogni appuntamento del progetto prevede iniziative di informazione e divulgazione. Con esse, vengono messe a disposizione della popolazione prestazioni sanitarie gratuite insieme alla possibilità di colloqui e percorsi di sostegno psicologico, anch’essi gratuiti. Naturalmente, lo abbiamo fatto anche in questa occasione! Abbiamo offerto visite urologiche, ginecologiche e proctologiche insieme a valutazioni ostetriche e, come indicato più sopra, incontri e percorsi gratuiti di sostegno psicologico per pazienti e loro cari.

Lo abbiamo fatto con la collaborazione di ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Humanitas Bergamo, Politerapica – Terapie della Salute, Fondazione Angelo Custode e Associazione Amici di Gabry.

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Documenti

1. Tumori pelvici femminili – Cancro, presa in carico e prevenzione
2. Tumori pelvici femminili – Prestazioni gratuite
3. Tumori pelvici femminili – Comunicato convegno 30.6.2023
4. Tumori pelvici femminili – Comunicato attività
5. Tumori pelvici – 30.6.2023 – Locandina

Stampa

1. L’Eco di Bergamo – 18.06.2023- Prestazioni per tumori pelvici
2. BergamoNews – 22.06.2023 – Tumori pelvici femminili e attività sul territorio
3. BergamoNews – 22.06.2023 – Humanitas partecipa
4. L’Eco di Bergamo – 25.06.2023 – Annuncio convegno tumori pelvici
5. L’Eco di Bergamo – 25.06.2023 – Humanitas partecipa
6. BergamoNews – 26.06.2023 Tumori pelvici femminili convegno

Televisione

1. Bergamo TV La Salute, 12.6.2023 – La Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa, su tumori ginecologici: https://www.youtube.com/watch?v=v3O3Nrgnsgs&list=PLu2-8BMyaDimrGwIhIPn9HtaNk17o0rJ8&index=3&t=5s

2. Radio Alta. Bergamo TV – 26.6.2023 – Tumori pelvici femminili e prevenzione. Con Pasquale Intini: https://www.youtube.com/watch?v=UHoP0VspFvc&list=PLu2-8BMyaDimrGwIhIPn9HtaNk17o0rJ8&index=3&t=7s

3. Bergamo TG – 30.6.2023 – Tumori pelvici femminili. La prevenzione è concreta. Lucia De Ponti: https://www.youtube.com/watch?v=9SSgLcfTSaU&list=PLu2-8BMyaDimrGwIhIPn9HtaNk17o0rJ8&index=4

Foto dal convegno

 

1 - Comiciano i lavori

1 – Comiciano i lavori

2 - Il dibattito

2 – Il dibattito

3 - La sala

3 – La sala

4 - Marcella Messina, Marta Guerini, Valeria Perego

4 – Marcella Messina, Marta Guerini, Valeria Perego

5 - Lucia De Ponti, Pasquale Intini, Elisa Verzeroli

5 – Lucia De Ponti, Pasquale Intini, Elisa Verzeroli

6 - Elisa Verzeroli

6 – Elisa Verzeroli

7 - Insieme si può. Insieme funziona 2023

7 – Insieme si pu7. Insieme funziona 2023

Un vaccino contro il cancro c’è già

Un vaccino contro il cancro c’è già