fbpx

Tag: LILT Bergamo Onlus

7 Aprile 2023
Senologia al centro contro il cancro

Senologia al centro è un progetto contro il cancro al seno relizzato insieme da Lilt e Gruppo Gnodi. A Bergamo è stato un grande successo. Per 3 giorni, dal 10 al 12 marzo, in pieno centro città, è stata allestitia una “clinica” mobile. Qui, le donne che si erano prenotate sul sito della Lilt Bergamo Onlus, hanno potuto accedere a visita senologica, mammografia ed ecografia.

Partiamo dai numeri

Partiamo dai numeri per capire la portata del progetto Senologia al centro contro il cancro al seno. L’iniziativa era rivolta a donne fuori dalla fascia di età compresa tra i 45 e 74 anni per le quali è già disponibile lo scrrening del Sistema Sanitario. Erano stati messi a idpsosizione 50 posti ma sono state poi accolte 69 donne.

L’impegno del personale sanitario e delle volontarie di Lilt Bergamo è stato davvero notevole. Questo ha permesso si eseguire 196 prestazioni in tre giorni: 69 visite senologiche, 61 mammografie e 66 ecografie mammarie. E su 69 persone viste, ben 6 sono state invitate ad eseguire ulteriori approfondimenti. Erano tutte donne al di sotto dei 45 anni e, come si è detto sopra, al di fuori dell’età compresa nello screening del Servizio Sanitario.

Senologia al centro contro il cancro non solo per le visite

L’obiettivo dell’iniziativa non era però solo quello di mettere a disposizione della popolazione degli esami in un momento in cui le liste di attesa negli ospedali sono molto lunghe. Con Senologia al centro, Lilt Bergamo Onlus ha voluto agire con una forte azione di sensibilizzazione verso i cittadini e le Istituzioni.

Ai cittadini ha raccontato e ricordato quanto importante sia la cura della salute prima che questa venga a mancare. La cura della salute attraverso prevenzione e diagnosi precoce e la consapevolezza di come prendersi cura di sé. Anche per questo Lilt Bergamo Onlus è promotrice, ormai da due anni di Insieme si può. Insieme funziona, un progetto di promozione della cultura della salute sul territorio che cura “insieme ” ad altrte cinque associzioni di volontariato impegnate nella salute e a una struttura sanitaria èprivata, impegnata nel sociale.

Alle Istituzioni invece ha ribadito la necessità di ridurre le liste di attesa, soprattutto adesso, dopo che la tempesta del Covid le ha fatte allungare ancora di più. E ha mostrato la necessità di ampliare le fasce di età per gli screening di prevenzione.

L’attenzione della città

Eravamo in Piazza Matteotti, nel centro cittadino appena restaurato. Giusto un paio di giorni prima, l’Amministrazione Comunale lo aveva dichiarato zona pedonale. Insomma, il salotto della città. Questo ha di certo aiutato a sollevare l’attenzione di molti.

Parlavamo di un tema sensibile, cocente, che morde la carne e l’anima di chi ne è colpito e dei suoi cari: il cancro al seno, il cancro in assoluto più diffuso e per il quale, ogni anno, ci sono 50.000 nuovi casi. Solo a Bergamo, ogni anno, ce ne sono 900, 1 al giorno! Anche questo ha aiutato ad attirare l’attenzione.

C’erano molte volontarie della Lilt, tutte con la maglietta rosa, quella della lotta contro il cancro al seno. Insieme e con allegria facevano una macchia di colore che si distingueva bene e che non passava inosservata. E pure questo ha contribuito.

Poi c’è stato il grande spazio che la stampa e il cosiddetto circo mediatico cittadino ha dedicato all’iniziativa. Giornali, radio e televisione ne hanno parlato molto con servizi in studio e “in esterna”.

Sta di fatto che davanti alla clinica sono passati in tanti e in tanti si sono fermati a chiedere informazioni, a raccontare di sé, a farsi suggerimenti, a offrire sostegno. La città tutta (e non solo la città) ha prestato molta attenzione all’iniziativa che noi riteniamo sia stata un successo proprio perché è andata oltre la pur importante erogazione di prestazioni sanitarie gratuite.

L’attenzione delle autorità a Senologia al centro

Anche le autorità hanno prestato molta attenzione a Senologia al centro e a Lilt Bergamo. La mattina di Sabato 11, gli organizzatori hanno tenuto un evento di presentazione ufficiale alla città. Tra gli altri, hanno partecipato il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, l’Assessore Regionale Claudia Terzi, il Direttore Generale di ATS Bergamo, Massimop Giupponi. Non è mancato neppure il Delegato Vescovile, Mons. Giulio Dellavite.

Senologia al centro contro il cancro. Un grande successo

Dicevamo quindi che Senologia al centro è stato un grande successo a Bergamo e che il sistema mediatico ha dato ampio spazio al lavoro svolto:

BergamoNews – 08.03.2023 – Senologia al centro
Corriere della Sera – 08.03.2023 – Senologia al Centro – Def
Ecodibergamo.it – 08.03.2023 – A Bergamo «Senologia al centro» la prevenzione sale a bordo_compressed
Ecodibergamo.it – 07.03.2023 – Senologia al Centro
L’Eco di Bergamo – 30.03.2023 – Risultati di Senologia al centro – Def
L’Eco di Bergamo – 12.03.2023 – Cerimonia presentazione Senologia al Centro – Def
L’Eco di Bergamo – 08.03.2023 – Senologia al centro
Prima Bergamo – 08.03.2023 – Senologia al Centro – Def
Gazzetta di Milano – 4.3.2023 Senologia al Centro, sabato 11 a Bergamo. – Gazzetta di Milano

Un grande successo per la città e per Lilt Bergamo Onlus, al quale un po’ ha contribuito anche il team allargato dei volontari e delle volontarie di Insieme si può. Insieme funziona. Compresa Politerapica che del progetto ha il privilegio di fare parte.

7 Aprile 2023
Al Polo Nord in Apecar per Lilt

Andare al Polo Nord in Apecar per Lilt Bergamo può sembrare una follia e in qualche modo lo è. Andarci poi partendo agli inizi di Febbraio quando l’inverno è ancora lì con il suo freddo e i suoi problemi climatici, lo è ancora di più.

Niente però ha potuto fermare Sergio Cascio, pompiere in pensione, che a questo progetto stava pensando già da un paio di anni. Il Covid lo aveva costretto a metterlo per un po’ in soffitta ma appena le cose sono cambiate, non ha potuto aspettare oltre. Ed eccolo lì, quindi, il 4 febbraio, davanti a Palazzo Frizzoni, a Bergamo, a salutare amici, familiari, colleghi dei vigili del fuoco, agenti della polizia municipale, volontari della Lilt, e partire, accompagnato dal saluto anche delle sirene delle autopompe.

C’era anche Marcella Messina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo che gli ha portato i saluti della città. E c’erano anche, è ovvio, Lucia De Ponti e Giuseppe Chiesa, Presidente e Vicepresidente di Lilt Bergamo Onlus.

Qui il momento della partenza: https://www.youtube.com/shorts/ZlA_YkIvmX0

Davanti a lui un programma di viaggio serrato: centinaia di chilometri ogni giorno per arrivare a Capo Nord il 28 febbraio e tornare a casa per il 1° di Aprile. In totale, quasi 12.000 chilometri, attraverso 18 Stati.

Con lui, i libri pubblicati in occasione del novantesimo compleanno di Lilt Bergamo Onlus e del centesimo di Lilt nazionale. Glieli ha affidati Lucia De Ponti, al momento della partenza, con l’incarico di consegnarli alle autorità di Capo Nord. E a bordo del suo straordinario mezzo, anche tanto materiale dell’associazione che Sergio doveva distribuire durante le tappe del suo viaggio.

Al Polo Nord in Apecar per Lilt

Si fa presto a dire “al Polo Nord in Apecar” ma questo era un Apecar un po’ speciale. Con l’aiuto di diversi “specialisti” del settore, se lo era carozzato in un modo del tutto particolare. Da una oarte, si trattava di renderlo più vivibile contro il freddo. Dall’altra, bisognava che contenesse tutto il necessario: cuccetta, stoviglie e pentolame, fornellini, attrezzi per le emergenze e molto ma molto di più.

Senza contare la parte esterna. Sì, perché anche l’occhio vuole la sua parte e Sergio, che nell’anima continua ad essere Vigile del Fuoco, ha trasformato il suo Apecare in un carro dei pompieri in miniatura. Senza dimenticare, però, di mettere nella giusta evidenza il logo della Lilt.

Un viaggio avventuroso

La partenza sembrava essere proprio di buon auspicio. Giornata splendida, cielo limpido, aria pulita, colori nitidi. Una di quelle giornate che riempiono il cuore per la loro bellezza. Faceva sì frescolino ma sembrava di essere già a Primavera.

Le cose non sono state però così semplici e, daltronde, ce lo si sarebbe dovuto aspettare. Sergio ci teneva aggiornati, giorno per giorno, a volte anche ora per ora, sulla pagina Facebook che aveva aperto apposta https://www.facebook.com/paloskapp.

Immagini, brevi filmati, commenti. Lo abbiamo seguito passo, passo e già il secondo giorno di viaggio, ancora in Italia, un problema. Questa volta al riscaldamento che lo ha costretto a dormire con 4°. Poi è arrivato a Lubiana, in Slovenia, quindi in Austria, a Graz e poi in Repubblica Ceca, a Ostrava, e poco prima di Auschwitz, in Polonia, il primo problema serio. Motore fuso!

Un bel problema ma Sergio non si è scoraggiato. Da una parte, ha ordinato i pezzi di ricambio dall’Italia e, dall’altra, nell’attesa, si è messo a cucinare italiano per gli amici che intanto si era fatto in Polonia. Sosta obbligata di qualche giorno, quindi ma poi è arrivato il motore nuovo. Lo hanno sostituito e, come è ovvio per lui, è ripartito e il 17 febbraio era già a Varsavia. Le temperature esterne, intanto, erano sempre più basse. E poi il vento. Un vento gelido ma anche molto forte che dava grossi problemi alla tenuta di strada.

Poi c’è stata Kaunas e Riga in Lituania e quindi Riga, in Lettonia. Lui viaggiava e si godeva posti splendidi. Noi rivevevamo le immagini e i filmati. Belle le une e suggestivi i secondim, certo ma siamo sicuri che fossero tutta un’altra cosa rispetto a goderli lì, dal vivo. Il viaggio sembrava infatti diventare giorno dopo giorno sempre più affascinante.

Avventura e fatica

Sembrava. Perché insieme alla bellezza dei paesaggi e al fascino delle città e dei luoghi, c’era pure il resto. E in Estonia è stato subito chiaro.

In Estonia, al freddo si è aggiunta la neve e la neve, in quei Paesi, non è uno scherzo anche se, proprio perché lì ci sono abituati, i servizi di pulizia delle strade sono molto efficienti. Ma la cosa diventa molto dura se si rompono pure i tergicristalli. E a Sergio il tergicristallo dell’Apecar si è proprio rotto. Impossibile trovare pezzi di ricanbio ma non si è certo fermato anche se è stato costretto a proseguire  passo di lumaca: 10 chilometri all’ora.

A Tallin, in Estonia, ha preso il traghetto per Helsinki in Finlandia dove è sbarcato la mattina del 21 febbraio. Nonostante tutto, la tabella di marcia era abbastanza rispettata. Ma qui i problemi non si sono fatti attendere. Ha montato le catene sulle ruote posteriori e la ruota chiodata anteriore ma a circa cinquanta chilometri dopo Helsinki si è accorto che una delle due catene si era staccata e persa. Poco dopo, per la terza volta nella giornata, è stato fermato da una pattuglia della Polizia. Non gli hanno permesso di proseguire oltre. Il problema non era tanto la catena quanto il fatto che quel mezzo, l’Apecar, secondo loro non avrebbe potuto affrontare il percorso che lo attendeva a causa delle condizioni meteorologiche.

Non c’è stato niente da fare. Al Polo Nord in Apecar per Lilt o per qualsiasi altro motivo non ci sarebbe potuto andare e, per essere sicuri che rispettasse il divieto, gli agenti lo hanno scortato indietro per oltre 15 chilometri. Rimane il fatto che si è trovato a guidare per 170 chilometri senza le due catene, sul ghiaccio. Sì, perché intanto aveva person pure la seconda catena.

Niente Polo Nord in Apecar per Lilt? Lui non si arrende ma…

Quindi l’avventura verso il Polo Nord è finita ma lui non si è arreso. Ha deciso di ridisegnare il suo percorso verso altre città e altri Paesi. Al porto di Helsinki lo hanno accolto – 10° di temperatura. Qui si è bloccato il motore. Ha dovuto attendere per poterlo fare ripartire. Infine si è imbarcato per Stoccolma, in Svezia. Da qui, attraverso lo straordinario ponte che unisce Svezia e Danimarca si apprestava, tra la neve e il gelo, raggiungere Copenhagen. Sempre col tergicristallo rotto e con la necessità di pulire il parabrezza ogni 5 o 10 minuti.

Qualcuno dice che la fortuna sia bendata ma che la sfortuna ci veda benissimo. E questo per l’appunto è successo anche a Sergio. Stava arrivando a Copenhagen e il motore si è fuso di nuovo. Questa volta senza possibilità di riparazione. Il viaggio è finito. L’Apecar è stato lasciatoa alla caserma dei Vigile del Fuoco di Copenhagen che hanno accettato di “ospitarlo” e chehanno poi accompagnato Sergio in aeroporto.

Da lì, in volo, il ritorno a casa.

Ma il risultato è stato raggiunto!

Sergio Cascio andava in Apecar al Polo Nord per Lilt. Non ci è arrivato. Non è riuscito neppure a proseguire con un itinerario diverso. Aveva superato molti roblemi e difficoltà durante il viaggio e non aveva mai mollato ma alla fine, è ceduto il mezzo. In modo irreparabile, questa volta.

Eppure il risultato è stato raggiunto. L’obiettivo dell’avventura di Sergio era quello di raccontare e sensibilizzare. Raccontare cosa sia la Lilt Bergamo e cosa faccia. Sensibilizzare ad aiutarla e sostenerla. E ci è riuscito! Ha ttirato su di sé e sulla sua avventura molta attenzione. Quella dei giornali e quella dei social, quella degli amici e quella di coloro che via, via lo hanno incontrato, in Italia e all’Estero. Il suo diario su facebook è stato molto seguito dagli amici che lo sostenevano e da molti che così lo hanno conosciuto.

Alcuni, si sono iscritti all’associazione. Altri hanno fatto donazioni. L’apice di tutto questo è stata la cena di raccolta fondi per Lilt che Sergio Cascio ha organizzato per il 4 Aprile. L’aveva programmata prima di partire per raccontare come fosse andato il viaggio e così ha fatto. E’ riuscito a mettere insieme 200 persone! Lilt Bergamo era presente, come è ovvio. C’erano Lucia De Ponti e Giuseppe Chiesa e c’era pure Roberto Labianca, referente sanitario dell’associaione, con diversi soci.

Una serata speciale

E la serata è stata una  serata speciale. Allegra, vivace, possiamo dire scoppiettante? E sono pure stati consegnati gli attestati di ringraziamento ai molti che hanno contribuito in modo sostanziale all’avventura. E non è mancata una bellissima signora che è stata una delle “attrici” del film L’Albero degli zoccoli” girato d aErmann Olmi proprio in queste zone.

L’obiettivo è stato raggiunto, sì. L’iniziativa ha contribuito a fare il lavoro che è proprio della Lilt: promuovere la sensibilizzazione intorno alla salute e in particolare introno alla salute contro il cancro. Ed è servita pure a raccogliere fondi per l’associazione. Anche in questo Sergio Cascio è stato molto attivo e il risultato è notevole.

Merita di essere ringraziato. Sul serio.

 

 

 

14 Novembre 2022
Il Covid ha lasciato i segni su salute

Il Covid ha lasciato segni marcati su salute e sanità. Non si può sapere quanto dureranno e come si risolveranno. Resta il fatto che ci sono e che bisogna guardarli in faccia e chiamarli col loro nome. Solo da qui si può partire per affrontarli. Anche noi di Politerapica lo sosteniamo con convinzione.

E proprio da qui è partita la trasmissione Bergamo in Diretta dello scorso 28 ottobre 2022. Il settimanale di informazione e approfondimento di Bergamo TV è condotto dall’ottimo Luca Bonzanni, giornalista de l’Eco di Bergamo. In quest’occasione, erano ospiti in studio Lucia De Ponti, Presidente di LILT Bergamo Onlus e Guido Marinoni, Presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo. In collegamento esterno, hanno contribuito ai lavori Alberto Tedeschi, Direttore della Medicina del Bolognini di Seriate e Alberto Zucchi, Direttore dell’Epidemiologia di ATS Bergamo.

Qui il video completo della trasmissione:

Il Covid ha lasciato i segni su salute e sanità

Ancora oggi l’infezione può essere letale, soprattutto sui pazienti fragili. Tra questi, ci sono i malati di cancro. Già le cure sono impegnative, ha detto Lucia De Ponti. Già i percorsi di cura sono pesanti. L’ipotesi di ammalarsi anche di Covid, in queste condizioni, preoccupa molto. Per questo, è necessario mantenere tutte le misure precauzionali che limitano questo pericolo.

Bisogna aggiungere che durante la pandemia le attività di prevenzione e di diagnosi precoce sono state ridotte molto. E da mesi, ormai, si parla sempre più di emergenza cancro. Nei prossimi anni ci si aspetta infatti, un notevole numero di diagnosi di tumore che forse potevano essere evitate. A queste potrebbero aggiungersi un notevole numero di diagnosi di tumore in fase più avanzata. E una diagnosi in fase più avanzata significa dovere intervenire in modo più pesante e avere minori possibilità di successo nella cura.

Curare significa prendere in carico. Da tutti i punti di vista. Anche da quello emotivo e psicologico. Non è possibile curare una persona solo sul piano fisico. Questo ormai è chiaro. Il Covid, però, ha impedito di curare in modo adeguato queste dimensioni dell’essere. Anzi, le ha peggiorate. Le norme di sicurezza hanno costretto a imporre allontamenti, separazioni e isolamenti.

L’orgoglio del volontariato

Di fronte ai segni lasciati dal Covid sulla salute e sulla sanità, il volontariato si è impegnato ancora di più. Anche di questo ha detto la Presidente De Ponti. Ha raccontato di come il volontariato bergamasco si sia unito quando si è trattato di discutere della riforma della legge sanitaria regionale. E unito ha sostenuto una proposta che è stata accettata e inserita nella legge. Quella del suo riconoscimento come soggetto necessario nelle fasi di ideazione di progetti e soluzioni.

Perché il volontariato parla a nome dell’altra metà del mondo, anzi di quella intera. Il mondo dei pazienti e dei potenziali pazienti. Un mondo che il volontariato conosce molto bene giacché nella carne dei pazienti, della loro malattia e dei loro bisogni affonda le sue mani ogni giorno.

E poi ha raccontato del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Quel progetto che nel 2022 ha visto diverse associazioni e un soggetto privato insieme, impegnati nella promozione della cultura della salute sul territorio, tra i cittadini. Un progetto che ha raccolto intorno a sé strutture sanitarie pubbliche, private e private convenzionate, amministrazioni pubbliche e enti del territorio.

Promuovere la cultura della salute per promuovere prevenzione e diagnosi precoce. A cominciare dalla scelta di stili di vita sani e orientati al benessere.

La salute non è una questione solo sanitaria

Ha citato il Prof. Silvio Garattini, la Presidente De Ponti, per spiegare che la salute non è un tema solo sanitario. La salute è un argomento che deve essere affrontato anche da un punto di vista sociale e politico. Anch questo ci ha insegnato il Covid. E anche su questo ha lasciato segni profondi.

 

 

 

8 Febbraio 2022
Contro il cancro la presa in carico.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta. Questo il titolo del convegno pubblico che abbiamo tenuto Venerdì 4 Febbraio, a Bergamo. Era la Giornata Mondiale per la Lotta contro il Cancro e noi eravamo in Sala Lombardia, presso la sede di ATS Bergamo.

Vai alla videoregistrazione integrale dell’incontro:

Non un convegno: un incontro.

Un convegno per dare la giusta dimensione al cancro. Quella numerica ma, prima ancora, quella umana. Non si è trattato, però, di un evento ampolloso dove ognuno dice la sua su questo o su quell’aspetto della lotta contro il cancro. E’ stato un incontro tra persone di sensibilità diverse per confrontarsi intorno ad una questione vitale per la vita dell’uomo. Anzi, due.

La prima è quella di tornare a considerare il cancro nella sua giusta dimensione numerica. Questa malattia rimane la seconda causa di morte nel Mondo. In Italia, si stimano 377.000 nuovi casi all’anno. Oltre 1.000 al giorno. Il Covid è stata una tragedia anche in questo senso: ha distolto risorse ed energie dalla prevenzione e diagnosi precoce del cancro.

La seconda è forse la più importante e complessa. Il cancro si cura solo con la presain carico. Quella globale. Quella corretta. Non solo la presa in carico medica o tecnica. Qui si tratta di quella sanitaria, umana, psicologica e sociale insieme. Quella rivolta alla persona colpita dal cancro e ai suoi familiari. Perchè – lo diciamo da sempre – dopo una diagnosi di cancro la vita non sarà più quella di prima. Non lo sarà per la persona e neppure per la famiglia.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico, dunque. Quella corretta però. Quella che vede il coninvolgimento di molti attori. Allora il problema diventa culturale prima che assistenziale. Parliamo di cultura della salute.

La lucida e toccante analisi umana del Prof. Ivo Lizzola e del Cappellano dell’Istituto dei Tumori, Tullio Proserpio. La sensibilità degli Assessori Marcella Messina e Gabriele Cortesi. Le valutazioni puntuali dell’oncologo, Prof. Roberto Labianca, insieme a quelle della psicologa, Dott.ssa Valeria Perego. Le considerazioni della Presidente di LILT Bergamo, Lucia De Ponti. Su tutto, l’esperienza di vita, di Milena, donna, moglie, mamma e lavoratrice, colpita dal dal cancro.

Tutto questo, insieme, ha permesso un approfondimento pacato e profondo di quello di cui si discuteva. Qualcosa che non è solo sanitario, appunto, ma che riguarda la persona, la famiglia, la comunità. Già, la comunità. E in prospettiva, anche le case della comunità. Perché abbiamo parlato di vita. Quella dei singoli e quella di tutti.

Un punto di partenza

Partiamo da qui per lavorare, giorno dopo giorno, nella direzione indicata da tutti. Fare della malattia una questione che non riguarda solo la malattia ma, come scrivevamo, la vita e la sua qualità.

Partiamo da qui anche con il percorso del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Dieci appuntamenti, quest’anno, a Bergamo, per promuovere l’educazione alla salute tra i cittadini e le istituzioni. E, con essa, comportamenti sani e orientati al benessere. Insieme alle pratiche che favoriscono la prevenzione e la diagnosi precoce.

Dieci appuntamenti organizzati da cinque associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata che lavorano insieme da tempo, sul territorio, con il coinvolgimento di amministrazioni e strutture sanitarie pubbliche.

Un approccio tipico di Politerapica. Noi, infatti, siamo Medicina Vicina.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Documenti.

Locandina – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Documento convegno – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Agenda- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Comunicato- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Stampa.

L’Eco di Bergamo – 03.02.2022 – Insieme si può – Def

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Foto.

Bergamo, 4.2.2022 - Contro il cancro c'è solo la presa in carico. Quella corretta

Bergamo, 4.2.2022 – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta

Ass. Marcella Messina - Presidente Conferenza dei Sindaci, provincia di Bergamo

Ass. Marcella Messina – Presidente Conferenza dei Sindaci, provincia di Bergamo

Don Tullio Proserpio - Cappellano Istituto Nazionale Tumori, Milano

Don Tullio Proserpio – Cappellano Istituto Nazionale Tumori, Milano

Dott. Massimo Giupponi - Direttore Generale ATS Bergamo

Dott. Massimo Giupponi – Direttore Generale ATS Bergamo

Bergamo, 4.2.2022 - Contro il cancro c'è solo la prtesa in carico. Quella corretta.

Bergamo, 4.2.2022 – Contro il cancro c’è solo la prtesa in carico. Quella corretta.

Ass. Gabriele Cortesi - Presidente Ambito Territoriale di Seriate

Ass. Gabriele Cortesi – Presidente Ambito Territoriale di Seriate

Prof. Roberto Labianca - Oncologo

Prof. Roberto Labianca – Oncologo

29 Novembre 2021
Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo

Ci siamo uniti nel Percorso Azzurro di LILT a Bergamo. LILT Bergamo Onlus, Fincopp Lombardia OdV e Politerapica, insieme ad ATS Bergamo, Ambito Territoriale di Seriate e ASST Papa Giovanni, hanno formato una bella squadra. Possiamo definirla anche una squadra efficace e determinata. Daltronde, non si può fare di meno contro il cancro della prostata che è il principale tumore che colpisce gli uomini.

Già perché la campagna nazionale Percorso Azzurro è l’iniziativa che LILT mette in campo ogni anno contro il tumore della prostata. Una malattia ancora molto diffusa, scrivevamo. Si stima infatti che i nuovi casi all’anno, in Italia, siano 37.000. E’ però una malattia che oggi si cura con risultati molto migliori che in passato. Sono risultati raggiunti grazia alla prevenzione e alla diagnosi precoce.

Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo

Ci siamo uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo e abbiamo organizzato eventi di informazione e sensibilizzazione, visite urologiche a costo simbolico e una campagna di screening gratuito. ATS Bergamo e Ambito Territoriale di Seriate hanno concesso il loro patrocinio all’iniziativa. L’ASST Papa Giovanni XXIII ha illuminato di azzurro la fontana dell’Ospedale di Bergamo. Il Dott. Michele Sofia, Direttore Sanitario di ATS Bergamo ha partecipato personalmente. Lo ha fatto nel suo duplice ruolo: quello istituzionale e quello di medico esperto in cure palliative.

Tre attività per territorio e cittadini

Abbiamo organizzato tre attività. Il 27 Novembre, alle 17,00, abbiamo tenuto un convegno a distanza aperto al pubblico. Intorno al tavolo si sono seduti esperti, associazioni di volontariato e istituzioni. Abbiamo raccontato cosa sia il cancro della prostata. Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di fornire strumenti per guardare in faccia la malattia e affrontarla nel modo più corretto. Anche sul piano emotivo e relazionale.

Ai lavori hanno partedipato Lucia De Ponti che è Presidente di LILT Bergamo Onlus, insieme all’Urologo Michele Manica e alla Psicologa e psicoterapeuta Valeria Perego. C’erano poi anche l’Urologo Oreste Risi, Michele Sofia e Pasquale Intini. Il Dott. Sofia ricopriva il duplice ruolo di Direttore Sanitario di ATS Bergamo e di medico esperto in cure palliative. Anche Pasquale Intini era presente con due vesti: quella di Vice presidente di Fincopp Lombardia e quella di Direttore di Politerapica.

Le campagne di prevenzione e diagnosi precoce

Insieme al convegno, abbiamo proposto due campagne di prevenzione e diagnosi precoce.

Abbiamo messo a disposizione dei cittadini 60 visite urologiche ad un costo simbolico. Le visite verranno eseguite durante il mese di Dicembre nell’ambulatorio di LILT a Trescore Balneario e in quello di Politerapica a Seriate. Chi è interessato deve prenotarsi. Lo può fare, inviando una comunicazione agli indirizzi e-mail legatumoribg@gmail.com o info@politerapica.it.

Intanto stiamo continuando la campagna di prevenzione e diagnosi precoce del tumore della prostata dedicata ai sacerdoti della Diocesi di Bergamo. L’iniziativa era stata pensata dalla Presidente De Ponti e da Mons. Beschi quando LILT Bergamo ha presentato al Vescovo di Bergamo il libro che racconta i suoi 90 anni di vita.

Già perché non ci dobbiamo dimenticare che quest’anno LILT Bergamo festeggia il suo 90° anno di attività. Un compleanno importante che non rappresenta un punto di arrivo ma una tappa da cui ripartire con nuova energia.

Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo

Ci siamo unite nel Percorso Azzurro a Bergamo e lo abbiamo fatto con il nostro impegno e il nostro entusiasmo. Qui di sgeuito, alleghiamo la documentazione e gli atti delle iniziative che abbiamo organizzato.

Documenti

a) Percorso azzurro 2021 a Bergamo – Locandina

b) Percorso Azzurro 2021 a Bergamo – Presentazione lavori

c) Percorso Azzurro 2021 a Bergamo – Comunicato

d) Percorso Azzurro 2021 a Bergamo – Sintesi del convegno

e) Percorso Azzurro 2021 – Libretto su tumore della prostata

Copertura mediatica

a) L’Eco di Bergamo – 26.11.2021 – Percorso Azzurro a Bergamo

b) L’Eco di Bergamo – 05.12.2021 – Convegno prostata e Percorso Azzurro 2021 a Bergamo

Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo – Videoregistrazione integrale del convegno

Uniti nel Percorso Azzurro a Bergamo – Galleria immagini

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

I preparativi della regia

I preparativi della regia

Lucia De Ponti, Presidente LILT Bergamo

Lucia De Ponti, Presidente LILT Bergamo

Michele Manica, Urologo

Michele Manica, Urologo

I lavori sono in corso

I lavori sono in corso

Michele Sofia, Direttore Sanitario ATS Bergamo, Medico palliativista

Michele Sofia, Direttore Sanitario ATS Bergamo, Medico palliativista

Pasquale Intini modera i lavori

Pasquale Intini modera i lavori

I preparativi della regia 2

I preparativi della regia 2

 

Dunque
Pertanto
Infatti
Quindi

 

25 Novembre 2021
Abbiamo partecipato al congresso nazionale Melanoma

Abbiamo partecipato al Congresso Nazionale sul Melanoma organizzato da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano. Quella di quest’anno era la 27° edizione dell’unico evento nazionale che si occupa di questa patologia e che si è tenuta a Torino dal 6 all’8 Novembre scorso.

21 Novembre 2021
Un momento di storia per LILT Bergamo

Un momento di storia per LILT Bergamo, quello che si è tenuto Mercoledì 17 Novembre, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Con la partecipazione di testimoni autorevoli, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della mostra fotografica sui 90 anni di vita di LILT Bergamo alla Hospital Street dell’ospedale bergamasco.

Un momento di storia per LILT Bergamo

Un momento di storia per LILT Bergamo. Storia passata e presente unita alla visione del futuro. La mostra che durerà fino al 31 Dicembre conclude un anno ricco di celebrazioni, non di autocelebrazioni: contenuti sobri e chiari. Si pensi al convegno dello scorso Maggio, presso Bergamo Scienza, col Prof. Alberto Mantovani e il Prof. Gianvito Martino.

Una conclusione che parte dal punto di partenza, come ha raccontato Lucia De Ponti, la Presidente dell’Associazione. Con la mostra, LILT è tornata infatti sul luogo della sua nascita: l’ospedale maggiore di Bergamo insieme al quale ha percorso poi tanta strada e col quale continua a collaborare.

“La scelta dell’ASST Papa Giovanni XXIII come sede della manifestazione” – ha infatti dichiarato la Presidente di LILT Bergamo“è stata determinata dalla volontà di riportare l’associazione nel luogo della sua nascita, nel 1931, nei reparti di Anatomia Patologica e Radioterapia dell’allora Ospedale Maggiore di Bergamo. Lì si è sviluppato il progetto di dotare l’Ospedale delle strumentazioni più all’avanguardia per contrastare il cancro. Un progetto nel quale hanno svolto un ruolo determinante il prof. Francesco d’Alessandro e il prof. Lorenzo Felci”

Una cerimonia importante. Niente retorica e ancora solo contenuti con testimoni autorevoli. Quelli di ieri e quelli di oggi. Uomini e donne che hanno fatto la storia dell’oncologia non solo bergamasca. Con loro anche diverse autorità: il Direttore Generale di ASST Papa Giovanni XXIII, Beatrice Stasi, e il suo Direttore Sanitario, Fabio Pezzoli, con il Vice Sindaco di Bergamo, Sergio Gandi.

Una storia appassionante

Una storia appassionante che la Presidente De Ponti ha saputo raccontare in modo suggestivo. Ai presenti è stata offerta la possibilità di ascoltare la narrazione di una vita riferita davanti ad alcuni dei suoi protagonisti. Una vita intensa, raccontata da Lucia De Ponti e rappresentata – in sintesi, si intende – attraverso la mostra fotografica.

E’ la storia di novant’anni di volontariato impegnati nella lotta contro un male che all’inizio si riusciva solo a intuire ma di cui non si potevano ancora definire i contorni. Era il 1931 e da lì è iniziato tutto. Un percorso nel quale l’associazione bergamasca ha ricoperto un ruolo fondamentale per la promozione della ricerca, la prevenzione e la diagnosi precoce contro il tumore. Un lavoro fondato sulla solida alleanza tra LILT Bergamo Onlus e l’Ospedale della nostra città.

La prima fase di vita di LILT Bergamo prosegue fino alla fine degli anni 70. Sono stati anni dedicati a raccogliere fondi per dotare l’Ospedale di attrezzature moderne, in alcuni casi, le prime in Italia. Un’attività basata sull’autotassazione dei medici e sulla generosità delle banche e dei cittadini Bergamaschi.

Negli anni 80 la seconda fase

A partire dagli anni 80, inizia la seconda fase. Lo Stato Italiano aveva appena istituito il Servizio Sanitario Nazionale con la legge 833 del 1978. Presidente di LILT Bergamo era l’On. Leandro Rampa. Con lui partono progetti che anticipano il futuro.

Nel 1980 il lavoro di prevenzione nelle aziende e quello nelle scuole, Nel 1982 il centro di senologia mentre nel 1984 parte la prima campagna contro il melanoma e lo screening con il pap-test. Sembra un’attività condotta con ritmo incalzante quella che, in efferti, rappresenterà un punto di svolta nella lotta contro il tumore.

Nel 1987 l’associazione è protagonizta nella stesura dell’Atlante di mortalità della provincia di Bergamo e nel 1987 è impegnata sul fronte del riconoscimento delle cure palliative e della loro attuazione. Il 1995 è l’anno nel quale partono le campagne di contrasto al fumo e l’impegno per assicurare la presenza delle volontarie al letto delle donne operate al seno.

A volte, è successo che trascorressero anni prima della realizzazione di queste “intuizioni”. E’ stato sempre chiaro, però, come LILT Bergamo abbia saputo leggere con anticipo e lucidità le esigenze che via via si sarebbero espresse attorno al cancro, ai pazienti e alle loro famiglie. Una capacità fondata sul lavoro dei Consiglieri e dei Volontari dell’associazione.

La terza fase guarda già il futuro

Oggi LILT Bergamo è un’associazione in prima linea sul fronte della prevenzione primaria e di quella secondaria. La prima affrontata con campagne di educazione ai corretti stili di vita: alimentazione, movimento (corsi di Fitwalking), contrasto al fumo nelle aziende e nelle scuole. La seconda attraverso i suoi ambulatori di Trescore Balneario e di Verdello e con progetti all’avanguardia. Parliamo, per esempio, di “Clicca il neo” per la prevenzione dei tumori della pelle e di “Giobbe – Riconoscere misurare e curare il dolore in RSA”.

LILT Bergamo Onlus oggi affronta il futuro ampliando ulteriormente il suo orizzonte. “E’ stato sempre importante per noi collaborare con le altre associazioni di volontariato, con le Istituzione e con il CSV”, ha detto la Presidente De Ponti. “Oggi questa scelta diventa ineludibile affinché il volontariato possa svolgere la sua attività di supporto e di tutela in vista delle trasformazioni che il settore sanitario affronterà nei prossimi anni”.

Un momento di storia per LILT Bergamo e noi c’eravamo

Politerapica e Fincopp Lombardia hanno avuto l’onore di essere tra gli invitati. Abbiamo avuto il privilegio di partecipare alla cerimonia, prima, e alla presentazione della mostra, dopo, lungo il suo percorso, guidati proprio da Lucia De Ponti.

Ci ha fatto piacere. Ci ha toccato. Abbiamo conosciuto un pezzo del nostro territorio e della sua storia. Abbiamo conosciuto alcuni dei suoi protagonisti. Alcuni di persona, altri solo nella memoria del lavoro che hanno svolto.

Notevole la copertura mediatica

La stampa ha dato ampio risalto all’evento. Non poteva essere diversamente. Carta stampata, televisione, informazione on-line hanno contribuito a raccontare un aparte di noi. L’Eco di Bergamo lo ha riportato due volte nell’edizione cartacea e una su quella on-line. Sono intervenuta anche associazioni e enti.

L’Eco di Bergamo – 18.11.2021 – Mostra Lilt 90 anni – Def
L’Eco di Bergamo – 19.11.2021 – 90 anni LILT – Def

Corriere della Sera Bergamo
L’Eco di Bergamo on-line
BergamoNews
Prima Bergamo
Informatore Orobico
Valseriana News

Agenzia Nov
TiSOStengo
ZaZoom

CSV Lombardia

ASST PGXXIII
LILT Bergamo Onlus

22 Ottobre 2021
La Diocesi contro il cancro della prostata

La Diocesi di Bergamo è scesa in campo contro il cancro della prostata con LILT Bergamo Onlus, Fincopp Lombardia OdV e Politerapica di Seriate. Insieme hanno dato vita a una campagna per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della prostata rivolta ai Preti della Diocesi bergamasca. Vi possono accedere gratuitamente tutti Preti dai 50 ai 78 anni di età.

Le campagne di prevenzione sono sempre rivolte a chiunque ma, per un motivo o per l’altro, non toccano mai i sacerdoti. Da qui la decisione di organizzarne una per loro.

Un’idea nata da un incontro

Il Vescovo di Bergamo, Mons. Beschi, aveva ricevuto la Presidente e il Vicepresidente di LILT Bergamo Onlus quando, in occasione del 90° compleanno dell’associazione, LILT aveva voluto fargli omaggio del libro che aveva pubblicato per raccontare i suoi straordinari 90 di vita.

In quella sede era stato affrontato con molta attenzione il tema della prevenzione oncologica. Un tema sempre attuale ma ancora più importante in questo momento. A causa della pandemia da Covid, infatti, il sistema sanitario è stato costretto a sospendere molte delle attività di prevenzione. Una condizione preoccupante che è emersa anche in occasione dell’evento celebrativo dell’Associazione del 28 Maggio di quest’anno, presso Bergamo Scienza. Vi avevano partecipato, tra gli altri, il Prof. Alberto Mantovani, il Dott. Gianvito Martino e il Dott. Giordano Beretta. I tre scienziati avevano toccato questa condizione e messo in luce come fosse necessario pensare a soluzioni rapide. Il pericolo concreto è quello che nei prossimi anni ci troviamo di fronte ad un alto numero di diagnosi di tumore con prognosi pesanti.

Sensibilità alla Salute e attenzione alla prevenzione

La sensibilità alla Salute e l’attenzione alla prevenzione, proprie della Curia di Bergamo e, in particolare, del suo Vescovo, ha fatto nascere tra Mons. Beschi e la Presidente De Ponti l’idea di organizzare una campagna rivolta ai Preti della Diocesi intorno al diffuso cancro della prostata.

LILT Bergamo, Politerapica e Fincopp Lombardia – che da tempo collaborano insieme sul territorio con spirito di condivisione e sinergia – hanno risposto con entusiasmo all’idea. Subito si sono attivate insieme a Don Michelangelo Finazzi, Direttore della Pastorale della Salute della Diocesi. Attraverso le Fraternità Presbiterali della Diocesi, la Curia ha proposto l’iniziativa a tutti i Preti della Diocesi. Ognuno di loro ha potuto dare la propria adesione attraverso l’invio di un modulo. Al ricevimento delle adesioni, la Segreteria di Politerapica ha fissato con loro gli appuntamenti nei tempi e nei modi più comodi per il paziente e per la struttura.

La Diocesi contro il cancro della prostata

La Diocesi si è così impegnata contro il cancro della prostata con un’importante campagna di prevenzione e diagnosi precoce per tutti i suoi Preti.

L’iniziativa consiste in una visita specialistica urologica tenuta presso Politerapica. E’ richiesto che, prima della visita, i Preti che aderiscono provvedano all’esecuzione di un esame di rilevamento del PSA presso qualsiasi laboratorio di analisi della provincia.

I medici specialisti che si sono messi a disposizione per la campagna sono il Dott. Oreste Risi e il Dott. Michele Manica, entrambi membri di Fincopp Lombardia e del suo Comitato Tecnico Scientifico. Il Dott. Risi e il Dott. Manica collaborano anche con Politerapica nell’ambito del progetto Medicina Vicina. Non è la prima volta che i due specialisti collaborano generosamente con LILT Bergamo. Lo scorso anno si erano resi disponibile per partecipare alla Campagna Nastro Azzurro dell’associazione. Anche quella era una campagna per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro della prostata, rivolta però a tutta la popolazione.

Il cancro della prostata

Secondo la LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, il cancro della prostata rappresenta il secondo tumore più frequente in molti Paesi occidentali. Ogni anno in Italia circa 37.000 uomini si ammalano di questo tumore. La malattia può avere un andamento silente per molti anni, a volte può non dare manifestazioni cliniche per tutta la vita. Se il tumore è diagnosticato al suo esordio esistono diverse possibilità terapeutiche con ottime probabilità di guarigione.

Dedicare attenzione a chi per vocazione è dedicato alla cura degli altri, è sembrato agli organizzatori un modo importante per contribuire alla promozione della Salute sul territorio.

29 Settembre 2021
Educazione alla Salute a Pedrengo

Tre incontri per promuovere l’Educazione alla Salute tra i cittadini di Pedrengo e non solo. Riprende così un’iniziativa che era stata molto apprezzata negli anni scorsi. Questa volta con una marcia in più. Insieme a Politerapica e all’Amministrazione Comunale di Pedrengo, ci sarà l’Ambito Territoriale di Seriate. Non solo: anche due Associazioni impegnate nella lotta contro i tumori. Parliamo della LILT Bergamo Onlus e di Insieme con il Sole dentro.

Qui si può scaricare la locandina che il Comune di Pedrengo ha preparato per informare dell’iniziativa con il programma dettagliato: Pedrengo e Salute – Autunno 2021.

Educazione alla Salute a Pedrengo

Educazione alla Salute a Pedrengo è ciò che faremo ma titolo del programma è un altro ed è evocativo: Pedrengo e Salute, Autunno 2021. Avevamo usato la definizione Pedrengo e Salute per le edizioni che avevamo realizzato negli anni scorsi, aggiornandola di volta in volta alla stagione. Quest’anno la riprendiamo e la chiamiamo, appunto, Autunno 2021. Scriviamo al plurale perché questo è un lavoro fatto insieme. Da una parte c’è Politerapica con i suoi specialisti e dall’altra, c’è l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pedrengo. Un ente pubblico e una stuttura sanitaria privata, uniti, tra la popolazione.

Terremo tre incontri in questa edizione. Nel primo parleremo della pelle e della necessità di averne cura. In particolare parleremo del Melanoma, il tumore più pericoloso per la pelle. Ci saranno il Dott. Andrea Lisa, Chirurgo plastico in Politerapica e la Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta in Politerapica. Con loro, parteciperà Marina Rota, Presidente di Insieme con il Sole dentro.

Parleremo con le persone in sala, in modo semplice e chiaro. Racconteremo cosa sia la pelle, quanto sia importante per la vita dell’uomo e perché possa ammalarsi. Come possa ammalarsi di tumore e in particolare di Melanoma. Quanto questa malattia sia pericolosa e quali conseguenze abbia sul fisico e sulla sfera emotiva delle persone che ne soffrono. Interverrà Marina Rota che racconterà della sua esperienza di persona che è passata attraverso la malattia.

Il cuore batte, batte, batte e se si ferma sono dolori

Dedicheremo il secondo incontro al cuore, una pompa che lavora, lavora, lavora e non si ferma mai. Inizia a battere tra il 21° e il 28° giorno di gravidanza e non smette fino alla morte. E’ il più forte muscolo del corpo umano. Fa tra 70 e 80 battiti al minuto. Questo significa che durante la vita media di un uomo, il cuore batte 2.500.000.000! Un lavoro enorme che non può interrompersi mai.

Eppure può avere dei problemi. Lo abbiamo visto, per esempio, con il drammatico episodio che ha avuto come protagonista il giocatore Christian Eriksen durante gli ultimi campionati di calcio europei. Sotto le televisioni di mezzo mondo, all’improvviso, il calciatore si è accasciato al suolo, colpito da morte cardiaca improvvisa. Un esempio, dicevamo perché purtroppo il cuore può avere diversi problemi. Conoscerli è importante anche perché molti si possono prevenire e altri possono essere curati meglio se riconosciuti prima.

Parleremo di questo insieme al Dott. Fernando Scudiero, Cardiologo in Politerapica. Lui ci racconterà e i presenti potranno fargli domande e chiedere approfondimenti. Squisito com’è, il Dott. Scudiero risponderà a tutti e saprà farsi capire molto bene.

Mamma mia, che mal di testa!

Le cefalea primarie croniche sono state riconosciute come malattia sociale da una legge dello Stato Italiano. E stiamo parlando di una delle cefalee perché con questo nome si indica un piccolo universo di condizioni patologiche diverse. Si parla di cefalee primarie e di cefalle secondarie. Si parla anche di cefalee croniche e di cefalee episodiche.

E non è neppure un disturbo raro. Ne soffrono più di quattro italiani su dieci. Si fa spesso l’errore di pensare che riguardi solo gli adulti ma non è così. Il 25% delle persone che soffrono di emicrania ha il primo attacco già in età prescolare. E già in questa fase il disturbo può diventare cronico.

Un tema grosso, insomma. Lo affronteremo con la Dott.ssa Maria Grimoldi, Neurologa in Politerapica dove coordina le attività dell’Ambulatorio Multidisciplinare Cefalea.  e ancora con la Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta in Politerapica. Cercheremo di capire un po’ di queste complesse malattie. Perché vengono, come si manifestano, come si curano. Parleremo anche delle loro implicazioni psicologiche ma anche di come alcune moderne tecniche psicologiche, in alcuni casi, possano aiutare a curarle e ad affrontarle.

Educazione alla Salute a Pedrengo non solo per Pedrengo

L’impegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pedrengo è notevole. Insieme, abbiamo definito un programma particolarmente interessante per i temi trattati. Un’iniziativa di questo valore è utile per i cittadini di Pedrengo ma non solo. Per questo l’Ambito Territoriale di Seriate ha concesso il patrocinio all’attività.

Gli incontri sono aperti a tutti, in particolare agli abitanti di Pedrengo ma anche a quelli dei Comuni dell’Ambito di Seriate e a chiunque altro sia interessato.

Allora non è più solo una struttura sanitaria privata e un’amministrazione comunale che lavorano insieme. Con loro ci sono due associazioni onlus e l’Ambito Territoriale.

Insieme si può. Insieme funziona.

23 Maggio 2021
LILT Bergamo compie novantanni

LILT Bergamo Onlus compie con orgoglio i novantanni di età e di attività. Lo fa con uno sguardo grato e rispettoso alla sua storia e ai suoi protagonisti. Ha raccolto l’una e gli altri in una pubblicazione che ha preparato per l’occasione, dal titolo 1931-2021. La Lilt a Bergamo: novanta anni di volontariato. Una pubblicazione che ha realizzato con molta cura, sapendo che non sarebbe potuta essere completa. I novantanni di vita della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Sezione di Bergamo sono così ricchi e così intensi che non è possibile raccontarli per intero.

A questo compleanno così speciale, l’Eco di Bergamo dedica un articolo, firmato da Giorgio Lazzari, nel suo prestigioso inserto “La pagina della Salute”: L’Eco di Bergamo – 23.5.2021 – 90 anni LILT Bergamo Def

Festeggiando il suo novantesimo compleanno, lo sguardo dell’associazione è rivolto anche al presente e al futuro. Un presente nel quale LILT Bergamo svolge un ruolo da protagonista sul territorio bergamasco. Qui organizza iniziative rivolte alla popolazione per informare, sensibilizzare e fornire strumenti di prvenzione e diagnosi precoce contro il cancro. Agisce poi presso le istituzioni perché l’attenzione verso il malato oncologico e quella verso la lotta alla malattia non vengano mai meno. Al futuro la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori della nostra provincia guarda con (prudente) ottimismo e grande determinazione. L’ottimismo rivolto a risultati che si possono raggiungere, come dimostrano i suoi novantanni di storia. La determinazione a proseguire con l’impegno che i suoi soci hanno sempre messo nelle sue attività.

Un anniversario importante

Non capita tutti i giorni di compiere 90 anni. Che questo succeda ad un’associazione che lotta contro i tumori fa pensare. LILT Bergamo Onlus è giunta ad una veneranda età senza soccombere, lottando e proiettando sempre in avanti la sua attività, possiamo dire la sua vita. Un’associazione longeva impegnata a combattere una malattia che, almeno fino a qualche anno, impediva di invecchiare a chi ne veniva colpito.

La considerazione più bella è che l’associazione non sente proprio il peso dei suoi 90 anni. Anzi, li considera il bagaglio su cui fondare con rinnovata energia le sue attività future. Come l’anziano (che nell’immaginario collettivo rappresenta l’anno vecchio) consegna le chiavi del tempo al neonato (che rappresenta l’anno nuovo). Così fà oggi LILT Bergamo e idealmente fanno i suoi soci passati, presenti e futuri: si passano le chiavi del tempo e del lavoro da fare.

LILT Bergamo compie con orgoglio i novantanni

La storia dei novatanni di LILT Bergamo Onlus è un po’ la storia dei bergamaschi degli utimi novantanni. L’associazione è una delle più anziane nel mondo LILT nazionale. La sua avventura, come scrive Giorgio Lazzari, è nata “sulla scia delle nuove conoscenze in campo medico e del «sapere» che negli anni della fondazione si andava consolidando attorno ad una patologia come il cancro, che al tempo era considerata una malattia «rara»”.

La pubblicazione 1931-2021. La Lilt a Bergamo: novanta anni di volontariato “racconta le fasi più significative del lavoro svolto … da tutti coloro che, con grande generosità, hanno contribuito a scrivere la storia dell’associazione, divisa in tre fasi caratterizzate dal carisma dei presidenti che si sono succeduti”.

“Il primo periodo” – prosegue l’Eco di Bergamo – “va dal 1931 al 1980”. Il secondo periodo può essere collocato tra il 1980 e il 1998, con la presidenza di “Leandro Rampa, quando l’associazione esce dall’ambito ristretto della sanità e si apre alla società bergamasca”. Nel 1998 inizia di fatto una nuova era (quella attuale), “nella quale Lilt si dedica alla raccolta fondi per progetti di prevenzione e alla ricerca, con numerose iniziative e attività sul territorio”.

Neppure il Covid l’ha fermata

E’ stato un periodo drammatico. Per alcuni versi lo è ancora. La provincia bergamasca ha pagato un tributo altissimo da diversi punti di vista, quello delle vite umane prima di tutto. L’Italia, il Mondo sono stati piegati sotto il flagello di una terribile pandemia. LILT Bergamo Onlus è stata costretta ad agire in modo ridotto, a ranghi ristretti. Non si è però fermata.

Ha continuato ad essere un riferimento per le persone che hanno dovuto affrontare e combattere il cancro nella nostra provincia. Non ha cessato di mettere in campo iniziative di informazione e prevenzione. Tra queste la campagna Nastro Rosa e la campagna Nastro Azzurro. Da non sottovalutare l’impegno nella XX Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica e quello nella Giornata contro il Melanoma 2021.

Una straordinaria inziativa il 28 Maggio

Senza scordare la straordinaria iniziativa organizzata per il 28 Maggio. Citiamo ancora dall’articolo dell’Eco di Bergamo: “Il 28 maggio alle 18 è previsto un incontro online, nell’ambito di «BergamoScienza», a cui parteciperanno il presidente nazionale della Lilt, Francesco Schittulli, il presidente Aiom, Giordano Beretta, il presidente del comitato scientifico di Bergamo Scienza, Gianvito Martino, e il direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas, Alberto Mantovani”. Saranno “accolti dal giornalista Max Pavan e dalla presidente della Lilt Bergamo, Lucia De Ponti”.

Un incontro in diretta con i cittadini su temi che anche grazie a LILT sono portati sempre più all’attenzione del pubblico. Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.legatumoribg.it.

LILT Bergamo compie novantanni 

LILT Bergamo compie con orgoglio i suoi novantanni.
Politerapica – Terapie della Salute è orgogliosa dell’amicizia dell’Associazione e dei momenti di collaborazione costruiti insieme.