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Tag: Covid

14 Novembre 2022
Il Covid ha lasciato i segni su salute

Il Covid ha lasciato segni marcati su salute e sanità. Non si può sapere quanto dureranno e come si risolveranno. Resta il fatto che ci sono e che bisogna guardarli in faccia e chiamarli col loro nome. Solo da qui si può partire per affrontarli. Anche noi di Politerapica lo sosteniamo con convinzione.

E proprio da qui è partita la trasmissione Bergamo in Diretta dello scorso 28 ottobre 2022. Il settimanale di informazione e approfondimento di Bergamo TV è condotto dall’ottimo Luca Bonzanni, giornalista de l’Eco di Bergamo. In quest’occasione, erano ospiti in studio Lucia De Ponti, Presidente di LILT Bergamo Onlus e Guido Marinoni, Presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo. In collegamento esterno, hanno contribuito ai lavori Alberto Tedeschi, Direttore della Medicina del Bolognini di Seriate e Alberto Zucchi, Direttore dell’Epidemiologia di ATS Bergamo.

Qui il video completo della trasmissione:

Il Covid ha lasciato i segni su salute e sanità

Ancora oggi l’infezione può essere letale, soprattutto sui pazienti fragili. Tra questi, ci sono i malati di cancro. Già le cure sono impegnative, ha detto Lucia De Ponti. Già i percorsi di cura sono pesanti. L’ipotesi di ammalarsi anche di Covid, in queste condizioni, preoccupa molto. Per questo, è necessario mantenere tutte le misure precauzionali che limitano questo pericolo.

Bisogna aggiungere che durante la pandemia le attività di prevenzione e di diagnosi precoce sono state ridotte molto. E da mesi, ormai, si parla sempre più di emergenza cancro. Nei prossimi anni ci si aspetta infatti, un notevole numero di diagnosi di tumore che forse potevano essere evitate. A queste potrebbero aggiungersi un notevole numero di diagnosi di tumore in fase più avanzata. E una diagnosi in fase più avanzata significa dovere intervenire in modo più pesante e avere minori possibilità di successo nella cura.

Curare significa prendere in carico. Da tutti i punti di vista. Anche da quello emotivo e psicologico. Non è possibile curare una persona solo sul piano fisico. Questo ormai è chiaro. Il Covid, però, ha impedito di curare in modo adeguato queste dimensioni dell’essere. Anzi, le ha peggiorate. Le norme di sicurezza hanno costretto a imporre allontamenti, separazioni e isolamenti.

L’orgoglio del volontariato

Di fronte ai segni lasciati dal Covid sulla salute e sulla sanità, il volontariato si è impegnato ancora di più. Anche di questo ha detto la Presidente De Ponti. Ha raccontato di come il volontariato bergamasco si sia unito quando si è trattato di discutere della riforma della legge sanitaria regionale. E unito ha sostenuto una proposta che è stata accettata e inserita nella legge. Quella del suo riconoscimento come soggetto necessario nelle fasi di ideazione di progetti e soluzioni.

Perché il volontariato parla a nome dell’altra metà del mondo, anzi di quella intera. Il mondo dei pazienti e dei potenziali pazienti. Un mondo che il volontariato conosce molto bene giacché nella carne dei pazienti, della loro malattia e dei loro bisogni affonda le sue mani ogni giorno.

E poi ha raccontato del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Quel progetto che nel 2022 ha visto diverse associazioni e un soggetto privato insieme, impegnati nella promozione della cultura della salute sul territorio, tra i cittadini. Un progetto che ha raccolto intorno a sé strutture sanitarie pubbliche, private e private convenzionate, amministrazioni pubbliche e enti del territorio.

Promuovere la cultura della salute per promuovere prevenzione e diagnosi precoce. A cominciare dalla scelta di stili di vita sani e orientati al benessere.

La salute non è una questione solo sanitaria

Ha citato il Prof. Silvio Garattini, la Presidente De Ponti, per spiegare che la salute non è un tema solo sanitario. La salute è un argomento che deve essere affrontato anche da un punto di vista sociale e politico. Anch questo ci ha insegnato il Covid. E anche su questo ha lasciato segni profondi.

 

 

 

24 Gennaio 2022
Il Long Covid non si cura senza lo psicologo

Il Long Covid non si cura senza lo psicologo. Non si può pensare di curare questa sindrome senza curarne la sofferenza emotiva. Questa è una delle conclusioni cui giunge la Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta in Politerapica, sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo di domenica 23.1.2022.

Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – 23.01.2022 – Psiche e Covid Perego – Def

Non si può curare il fisico senza occuparsi della mente

Una delle conclusioni, scrivevamo, ma non l’unica, quella cui giunge la Dott.ssa Perego a proposito della cura della sindrome Long Covid. Il ragionamento che propone la Dottoressa riguarda questa malattia ma non solo. Il punto è che non esiste salute fisica senza salute psichica e viceversa. Così come non esiste sofferenza fisica senza sofferenza psichica e viceversa.

Questo è un concetto che Politerapica considera essenziale. Come quello che ne consegue: non prendersi carico della parte emotiva e psicologica della sofferenza sconfina nell’omissione di soccorso. Mente e corpo, infatti, sono indissolubilmente legati e interconnessi tra loro. Su questo punto si sono versati ormai fiumi e fiumi di inchiostro. La medicina occidentale così perfezionata e iperspecializzata non lo può dimenticare. Un paziente affetto da cancro, per esempio, sta male anche emotivamente. E’ inevitabile. Una sofferenza così forte da procurare dolore. E pure da pregiudicare i risultati delle cure fisiche.

Questo vale per il cancro e per ogni altra forma di sofferenza. Lo sanno bene i padri della medicina orientale che dedicano molto tempo alla valutazione della persona nella sua interezza. Compresa la componente psichica ed emotiva. E’ necessario che non lo dimentichiamo noi nella nostra medicina così tecnologica.

Il Long Covid, dunque, non si cura senza lo psicologo

La sindrome Long Covid è la definizione di un insieme di disturbi fisici e, come già detto, emotivi. Tra i  sintomi fisici ci sono fatica, stanchezza, difficoltà respiratoria e dolori. Insieme ai sintomi fisici ci sono quelli di sofferenza della sfera psicologica: depressione, ansia, attacchi di panico, insonnia, disturbi alimentari. Questi, peraltro, possono essere a loro volta causa o con-causa di disturbi fisici.

L’impatto psicologico per le persone che hanno avuto il Covid-19, scrive la Dott.ssa Valeria Perego, è forte durante la malattia ma rimane importante anche dopo. I sintomi che lo caratterizzano, in alcuni casi, definiscono un vero e proprio disturbo post traumatico da stress.

Il trattamento della sindrome Long Covid deve essere multidisciplinare, continua la Dottoressa. Deve cioè prevedere la collaborazione tra diversi specialisti sia per l’aspetto valutativo che riabilitativo. Parla del coinvolgimento di pneumologo, cardiologo, dietologo, fisiatra e dei terapisti che hanno in carico la riabilitazione fisica oltre a quella logopedica. E del team deve fare parte lo psicologo.

A loro è affidato il compito di impostare il percorso di recupero e riabilitazione. Quindi eseguirlo e monitorarlo. Anche con la collaborazione del medico di base.

L’intervento dello psicologo, con gli specialisti, anche a sostegno dei familiari

Nella parte terapeutica, lo psicologo interviene con attività di cura e di sostegno, spiega la professionista di Politerapica. Queste possono proseguire per tutta la durata della riabilitazione. Si tratta di favorire un atteggiamento attivo e positivo del paziente. Bisogna lavorare per ridurre lo stress emotivo e riuscire ad affrontare stati ansiosi o depressivi. Il supporto psicologico è uno strumento utile alla persona che ha vissuto la malattia e anche ai suoi familiari.

Non bisogna poi dimenticare il problema dell’elaborazione del lutto. Questo ha colpito molti, malati e non malati. In diverse situazioni non è stato possibile congedarsi dai propri cari o assistere al loro funerale. Ne è derivata ulteriore sofferenza. Una sofferenza presente nella sindrome Long Covid di chi è stato malato e anche in molti che non lo sono stati.

Nel suo articolo, la Dott.ssa Valeria Perego definisce nel dettaglio la sindrome. Si sofferma poi su un problema che ne fa parte ma che le è anche attiguo. Parliamo dello stress da Pandemia. Un tema che merita di essere seguito con attenzione e di non venire sottovalutato. Stress da Pandemia e sindrome Long Covid, infatti, sono due condizioni con le quali probabilmente dovremo fare i conti per un po’ nel nostro futuro.

 

Eco di Bergamo

 

 

 

 

11 Dicembre 2021
Pe.Tra con Politerapica per andare lontano

Possiamo dire che la convenzione tra Pe.Tra e Politerapica serva proprio per andare lontano. Già perché gli autisti di Pe.Tra viaggiano in tutta Europa. Da oltre trenta anni, infatti, l’azienda di Brembate svolge servizi di trasporto e logistica integrata su tutto il territorio europeo. In questo scenario, ricopre oggi un ruolo da protagonista.

La convenzione con Politerapica assicura a Pe.Tra l’esecuzione di tamponi per il Covid con referti rapidi per le sue decine di autisti. Parliamo di tamponi molecolari, quelli che permettono di viaggiare senza problemi nei Paesi europei. Flessibili e integrati, loro. Flessibili e integrati noi. Due modelli operativi che si riconoscono e si incontrano e insieme torvano la giusta soluzione.

Servizi di trasporto nel rispetto dell’ambiente

Pe.Tra svolge servizi di trasporto in modalità intermodale. Gomma con treno e gomma con nave. Le principali tratte coperte sono Italia, Germania, Spagna, Belgio, Olanda, Francia, Regno Unito e Lussemburgo. Il ricorso sistematico all’utilizzo di navi e treni gli permette di preservare le ore di guida degli operatori, così da poter ottimizzare le rese a beneficio dei clienti.

La loro flotta è composta da oltre 500 veicoli. La gestiscono con obiettivi di rispetto dell’ambiente e con l’utilizzo di mezzi ed attrezzature a basse. Il piano strategico aziendale prevede infatti la sostituzione periodica della flotta. Questo permette di garantire un’età media inferiore ai quattro anni.  Sono poi pionieri e promotori dell’utilizzo di mezzi alimentati a gas naturale. I veicoli alimentati a gas naturale costituiscono infatti oltre il 50% della flotta. Questa politica permette una costante e notevole riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente.

Logistica integrata

Pe.Tra è capace di sviluppare soluzioni di logistica disegnate sulle esigenze dei suoi clienti. Nel corso degli anni, infatti, ha maturato una grande esperienza in collaborazione con importanti gruppi internazionali. Questo le permette di rispondere ad ogni necessità nel modo migliore per chi si affida ai suoi servizi.

Mette a disposzione dei suoi clienti oltre 70.000 mq di aree coperte, in punti strategici per il traffico delle merci, situati in Italia, Spagna, Germania e Romania. Qui offre spazi attrezzati per l’attività di logistica e per soluzioni complementari.

L’azienda dedica attenzione alla formazione e all’aggiornamento continui del suo personale. In questo modo può mettere a disposizione dei suoi clienti alti livelli di competenza nell’analisi dei loro bisogni e nella proposta di soluzioni.

Pe.Tra con Politerapica per andare lontano

Pe.Tra con Politerapica per andare lontano. Anzi, più lontano. Lontano lungo le strade del trasporto merci in tutta Europa ma anche lungo quelle della salute. Soprattutto della salute contro il Covid. La pandemia non è ancora finita. Nel 2020 ha costretto il Mondo a fermarsi. Ora non vogliamo fermarci più ma dobbiamo continuare a proteggerci.

Dobbiamo proteggere noi, i nostri cari e le comunità, soprattutto le persone fragili, come scriveva il Prof. Alberto Mantovani in un articolo sull’Eco di Bergamo. Lo dobbiamo fare, impedendo al virus di viaggiare mentre viaggiano le persone e le cose. Per fermarlo abbiamo il vaccino mentre per controllarlo abbiamo il tampone.

E per continuare ad andare lontano lei ma non il virus, Pe.Tra ha riposto fiducia in Politerapica. Ora viaggiamo insieme. E Medicina Vicina, la nuova idea di Salute di Politerapica, continua ad essere vicina al territorio e ai suoi cittadini.

30 Novembre 2021
Abbiamo lavorato insieme contro il cancro

Abbiamo lavorato insieme contro il cancro. Lo abbiamo fatto nel pomeriggio di Sabato 13 Novembre presso la sede di ATS Bergamo che ci ha ospitato. Abbiamo unito le forze e l’entusiasmo di associazioni di volontariato, scienziati e istituzioni e ci pare che sia stato un buon lavoro.
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Nota Bene
Stiamo copiando questo articolo dal sito di Fincopp Lombardia. L’iniziativa ci pare di grande importanza e abbiamo pensato di raccontarla anche qui. PoliterapicaMedicina Vicina
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Abbiamo cominciato alle 15

Ale 15 eravamo tutti lì, pronti a ricevere chiunque volesse approfondire il tema della giornata. Eravamo sei associazioni di volontariato impegnate ognuna su un tipo di tumore. Ci eravamo messe insieme per dare un messaggio chiaro: non esistono cancri diversi ma esiste il cancro, a prescindere da come si manifesti.

Avevamo allestito delle postazioni, ognuna con volontari pronti a parlare, informare o anche solo a chiacchierare. Perché dobbiamo imparare a guardare in faccia il cancro per capire cosa possiamo fare per prevenire la malattia e per combatterla. Da tutti i punti di vista, anche quello emotivo.

Ci ha fatto piacere la visita del Dott. Massimo Giupponi che è il Direttore Generale di ATS Bergamo. E’ rimasto lì a parlare con noi e a condividere pensieri e idee su come il giusto modo per occuparsi di salute sia quello di farlo insieme, unendo competenze e risorse di ognuno. Questa perlatro è la sua visione circa l’implementazione del piano nazionale di resilienza nella nostra provincia per quanto riguarda la sanità.

E poi il convegno alle 17

Abbiamo iniziato alle 17 e già nel titolo era chiaro quali fossero i contenuti: Emergenza cancro nel Covid, oltre il Covid. Ne parliamo. Eravamo on-line e in presenza e anche questa era una notizia. Un convegno in presenza in tempi di Covid non è cosa da poco come non sono stati certo di poco conto i partecipanti.

Erano con noi Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Giordano Beretta, Presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica e Roberto Labianca, Oncologo. C’erano poi Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta in Fincopp Lombardia e Giuliana Rocca, Direttore Servizio Promozione della Salute della ATS di Bergamo.

Sono stati importanti gli interventi delle Associazioni. Adele Patrini di CAOS, Barbara Tamagni di AIG e Marina Rota di Insieme con il Sole dentro hanno raccontato le loro esperienze di vita di pazienti e familiari di pazienti. Lucia De Ponti, Presidente LILT Bergamo ha tenuto il il punto della situazione nella nostra provincia. Pasquale Intini di Fincopp Lombardia e A.I.Stom. ha moderato i lavori con Anna Laurenti di AIG.

Sei associazioni di volontariato in oncologia, unite contro il cancro, a Bergamo. Un’esperienza che non nasce e muore qui. Viene dal lavoro, realizzato insieme, negli scorsi 18 mesi, da LILT Bergamo, Fincopp Lombardia e Insieme con il Sole dentro.

Abbiamo lavorato insieme contro il cancro

Abbiamo lavorato insieme contro il cancro e lo raccontiamo attraverso le parole dell’Eco di Bergamo che ha dedicato un articolo sulla sua Pagina della Salute ai lavori del convegno.

“La sfida oncologica si vince insieme: le istituzioni e gli operatori sanitari da un lato, il volontariato dall’altro. Con un’attenzione forte alla ricerca”. A tracciare la strada è Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, nel corso del convegno organizzato nei giorni scorsi nella sede di Ats Bergamo da alcune associazioni di volontariato che operano nel settore dell’oncologia.

Ogni anno in Italia sono oltre 370.000 le nuove diagnosi di tumore. “Quest’anno però – ha detto Giordano Beretta, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – non è stato possibile fare una stima d’incidenza. Il Covid ha comportato ritardi dal punto di vista della diagnosi e delle terapie già nel 2020. E neppure nei primi 6 mesi del 2021 i ritmi delle prestazioni sono tornati al 100%”.

Un problema serio

Questo era proprio il punto. Quello per il quale eravamo lì.

Senza prevenzione e diagnosi precoci, il rischio è che nei prossimi 2-3 anni si possano scoprire casi di malattia a stadi avanzati. Questo significherà terapie più pesanti e sofferenze più elevate per i pazienti. Malattie che saranno anche più difficili da sconfiggere. Da qui la necessità di riaccendere i fari sulla prevenzione, con il convegno organizzato da sei associazioni di volontariato: Lilt Bergamo, Fincopp Lombardia, Insieme con il Sole dentro, Associazione Italiana Gist, A.I.Stom – Associazione Italiana Stomizzati e Centro Ascolto Operate al  Seno.

Lucia De Ponti, presidente di LILT Bergamo è stata chiara. “Negli ultimi 20 mesi abbiamo accumulato ritardi spaventosi. Incrementare
l’attività non basta, dobbiamo intercettare tutte le persone che non sono state visitate in questi due anni, altrimenti nel giro di un altro paio d’anni avremo una pandemia da cancro”.

La Regione, come annunciato dal presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti, ha messo a disposizione 50 milioni di euro per il recupero di queste attività nelle strutture pubbliche (più altrettanti per quelle private): finanziamenti utili, “ma non sufficienti” – ha detto ancora De Ponti –. “Nei prossimi mesi dovrà essere messo a punto dalla Regione un vero e proprio piano di recupero di queste attività”.

Abbiamo lavorato insieme contro il cancro ed è stato un lavoro intenso

Abbiamo lavorato in modo intenso con spirito di ascolto e di collaborazione. Il confronto è stato utile e le conclusioni sono state importanti. Il cancro deve essere combattuto partendo dalle armi più efficaci di cui disponiamo: la prevenzione e la diagnosi precoce. Il ruolo del volontariato nella salute deve essere riconosciuto e le associzioni di volontariato devono essere coinvolte anche nelle fasi di decisione e di programmazione.

Questo perché le associazioni rappresentano il 100% dei destinatari delle norme che riguardano il servizio sanitario: i pazienti e i potenziali pazienti. Praticamente tutti. Anche coloro  verso i quali devono essere pensate le iniziative necessarie alla cura della salute.

Crediamo di avere fatto un bel lavoro. Vogliamo condividere con voi documenti e atti.

Abbiamo lavorato insieme contro il cancro –  Documenti

Locandina – Insieme contro il cancro

Presentazione lavori – Insieme contro il cancro a Bergamo

Agenda convegno online – Insieme contro il cancro a Bergamo

Organizzazione OpenDay – Insieme contro il cancro a Bergamo

Comunicato – Insieme contro il cancro a Bergamo

Videoregistrazione integrale dei lavori

Rassegna mediatica

9.11.2021 – CSV Lombardia

12.11.2021 – L’Eco di Bergamo – Insieme contro il cancro

13.11.2021 – L’Eco di Bergamo – Insieme contro il Cancro – Def

16.11.2021 – L’Eco di Bergamo – Intervista Monti – Def

28.11.2021 – L’Eco di Bergamo – Convegno cancro 13.11.2021 – Def

Galleria immagini

Il convegno è iniziato

Dott. Giordano Beretta

Dott. Giordano Beretta

Lucia De Ponti, Presidente LILT Bergamo

Lucia De Ponti, Presidente LILT Bergamo

Emanuele Monti e Oscar Bianchi partecipano da remoto

Emanuele Monti e Oscar Bianchi partecipano da remoto

Dott. Roberto Labianca

Dott. Roberto Labianca

Adele Patrini - C.A.O.S. Varese

Adele Patrini – C.A.O.S. Varese

Continuano i lavrori del convegno

Continuano i lavrori del convegno

I relatori in presenza

I relatori in presenza

Il Dott. Massimo Giupponi visita l'evento

Il Dott. Massimo Giupponi visita l’evento

Il Dott. Massimo Giupponi con le Associazioni

Il Dott. Massimo Giupponi con le Associazioni

Fincopp Lombardia e A.I.Stom.

Fincopp Lombardia e A.I.Stom.

LILT Bergamo

LILT Bergamo

Insieme con il Sole dentro - Melamici contro il Melanoma

Insieme con il Sole dentro – Melamici contro il Melanoma

Dott.ssa Giuliana Rocca

Dott.ssa Giuliana Rocca

A.I.G. - Associazione Italiana Gist

A.I.G. – Associazione Italiana Gist

Quindi

Dunque

Infatti

Pertanto

 

 

 

 

 

9 Novembre 2021
Tamponi antigenici rapidi in Politerapica

Da Lunedì 15 Novembre in Politerapica si eseguono tamponi antigenici rapidi per il Covid. Il servizio è attivo da Lunedì a Sabato in orari comodi, presso la sede di Politerapica a Seriate, in Via Nazionale 93. Il costo dell’esame è di 15 Euro. Non c’è bisogno di prenotazione anche se è consigliato fissare un appuntamento. Per farlo, basta chiamare il numero della struttura: 035.298468.

Tamponi antigenici rapidi in Politerapica

Non è una notizia da poco. Tanto è vero che l’Eco di Bergamo la riporta nella pagina di apertura della cronaca nella sua edizione di oggi.

Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – 09.11.2021 – Tset antigenici in Politerapica – Def

Pensavamo infatti, che la domanda per questi esami sarebbe andata diminuendo ma le cose non stanno così. Il Covid non è ancora sconfitto anche se in Italia la situazione è migliore di altri Paesi. Pare che il Governo estenda le misure a protezione della popolazione che era previsto durassero fino a fine anno. Aumenta quindi l’esigenza di questo servizio per il territorio e per i suoi cittadini.

E Politerapica non si tira indietro. Peraltro è nella nostra natura il fatto di rispondere ai bisogni della gente in termini di salute con proposte concrete e veloci. Il nuovo servizio si aggiunge a quello di esecuzione di tamponi molecolari e esami sierologici che abbiamo avviato già a Maggio 2020 con la collaborazione di Synlab. E si aggiunge anche a quello del Centro Prelievi per esami di laboratorio che abbiamo avviato a Giugno di quest’anno.

Rilascio immediato di Green Pass

L’esito dei test antigenici rapidi per Covid è disponibile nel giro di quindici minuti circa. Se questo è negativo, viene rilasciato immediatamente il Green Pass all’utente. Se questo invece è positivo, viene offerta all’utente la possibilità di esecuzione di test molecolare senza costi per lui.

Scrivevamo che gli orari di accesso al servzio sono molto comodi. Questo è attivo, infatti, dal Lunedì al Venerdì, dalle 8,00 alle 14,00 e dalle 17,30 alle 20,00. Il Sabato, invece, è disponibile dalle 8,00 alle 11,00. Il costo dell’esame è di 15 Euro. Non è necessario fissare un appuntamento ma è consigliato farlo.

La sede di Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti si può chiamare il numero 035.298468.

 

15 Ottobre 2021
Nessun vaccino ha dato problemi a lungo termine

Nessun vaccino ha dato problemi a lungo termine. Questo ha dichiarato il Prof. Alberto Mantovani in un intervista rilasciata all’Eco di Bergamo, lo scorso 10 Ottobre. L’Immunologo ha anche detto che oggi le grandi sfide che abbiamo davantii e che possiamo affrontare con i vaccini mRna sono la Malaria, l’HIV e la Tubercolosi. Nel giro di qualche anno, poi, potremo avere nuove armi contro alcuni tumori.

Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 10.10.1960 – Prof. Mantovani, vaccini e cancro

Immunologo di fama internazionale

Il Prof. Alberto Mantovani è un patologo, immunologo, divulgatore scientifico e accademico italiano. E’ considerato uno dei più influenti scienziati italiani nel suo campo e la sua competenza è riconosciuta e apprezzata a livello internazionale. Dal 2001 al 2014, è stato Professore Ordinario di Patologia Generale presso l’Università degli Studi di Milano.

Ricopre diversi incarichi di prestigio. E’ Professore Emerito di Patologia Generale e Vice Rettore per la Ricerca presso Humanitas University. E’ anche Direttore Scientifico di Humanitas e Presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca.

Lo scorso 28 Maggio era stato a Bergamo, in occasione dell’evento organizzato da LILT Bergamo Onlus per celebrare i 90 anni di attività dell’Associazione che aveva avuto luogo presso il Bergamo Science Center. Qui aveva approfondito il tema del futuro della malattia oncologica in dialogo con Gianvito Martino, Presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione BergamoScienza.

E’ tornato nel capoluogo orobico il 9 Ottobre, ospite di BergamoScienza, insieme a Christopher Huber, Professore Emerito di Ematologia
e co-fondatore di Biontech. In questa sede ha ribadito come, secondo lui, la lotta al Covid ha riaperto prospettive importanti per la lotta contro i tumori e non solo.

Tecnologia rapida e versatile

Alla giornalista che gli chiede chiarimenti sui vaccini mRNA, il Prof. Mantovani risponde che l’RNA messaggero è una tecnologia molto rapida e versatile, che richiede molto meno tempo per sviluppare un vaccino di quanto ne occorra con qualunque altra. Aggiunge poi che si può adattare facilmente in corsa. “I dati sul campo hanno dimostrato che è estremamente potente: contro il Covid sembrava un sogno avere un vaccino che desse una protezione sul campo superiore al 90% nei confronti della malattia grave“.

Nessun vaccino ha dato problemi a lungo termine

“Nessun vaccino ha mai dato problemi a lungo termine“. Lo dice in modo chiaro, rispondendo ad una domanda sui rischi di questa tecnologia. Aggiunge che se problemi ci sono, di solito insorgono a breve termine. “Tutti i vaccini che fanno sì che i bambini non muoiano più di difterite che non ci sia più la polio, che non nascano bambini malformati a causa della rosolia” – prosegue – “sono stati introdotti nell’uso clinico senza aspettare trent’anni per vedere gli effetti a lungo termine, proprio perché non ce ne sono“.

Il Professore chiarisce poi che l’idea che questi vaccini possano produrre modificazioni genetiche è del tutto falsa. Così come è falsa la correlazione con l’autismo o i problemi di fertilità. Queste bugie – dice – ignorano una realtà semplice: tutte le volte che abbiamo un’infezione  virale, dal raffreddore ai problemi gastrointestinali, le nostre cellule sono infarcite di mRna del virus, ma questo non induce nessuna modificazione genetica.

Vaccino contro il cancro

La tecnologia mRNA non produce modificazioni genetiche. Non sarà quindi su questa che si potranno produrre i vaccini di prevenzione del cancro. L’RNA messaggero potrà invece essere utilizzata per “vaccini terapeutici” contro alcuni tipi di tumore, in particolare il melanoma. “In questo tipo di tumore” – spiega ancora il Professore – “le terapie immunologiche si sono dimostrate particolarmente efficaci, ma sono in uso ormai anche per molti altri tumori. Le terapie con Rna messaggero sono invece entrate in sperimentazione clinica da poco tempo. Per il melanoma ci sono già sperimentazioni cliniche con risultati molto incoraggianti“.

Oggi, peraltro, abbiamo già due vaccini contro il cancro. Quello contro l’epatite B, che predispone al cancro del fegato e quello contro il papilloma virus umano (Hpv) per proteggere dal cancro della cervice nella donna, ma anche dal cancro anale.

Nel corso dell’intervista il Prof. Mantovani parla anche della terza dose del vaccino anti Covid e della vaccinazione ai ragazzi. Lo fa ancora con chiarezza, spiegando con argomenti e riferimenti al continuo lavoro della ricerca in questo ambito.

 

 

 

25 Settembre 2021
Raccomandato vaccinarsi anche in gravidanza

Contro il Covid è raccomandato vaccinarsi anche durante la gravidanza. L’Eco di Bergamo riporta la Circolare pubblicata ieri dal Ministero della Salute. Insieme a questa, riprende le Indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità cui si riferisce.

Qui si può scaricare l’articolo integrale dell’Eco di Bergamo: Eco di Bergamo – 25.9.2021 – Solo tamponi molecolari Def

Occorre una protezione più alta contro la variante Delta

Sì al vaccino anti-Covid a Rna alle donne in gravidanza e anche durante l’allattamento. L’Eco inizia così il suo articolo e racconta che questa è la raccomandazione della Circolare del Ministero della Salute. Il Ministero ha pubblicato il documento sulla base delle crescenti evidenze circa l’efficacia e la sicurezza della vaccinazione. Sono evidenze che riguardano sia il feto che la madre. Ci sono poi le considerazioni sulla crescente diffusione della variante Delta. E quelle sull’abbassamento dell’età media delle persone colpite dall’infezione.

Si legge nella Circolare che “si raccomanda la vaccinazione anti COVID-19 con vaccini a mRNA, alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre”. Per le donne al primo trimestre è necessaria la valutazione dei potenziali rischi e benefici con la figura professionale sanitaria di riferimento.

Le donne a maggior rischio

Ci sono donne a maggior rischio di contrarre l’infezione o di sviluppare una forma grave di COVID-19. Sono le donne con più di 30 anni di età e quelle che soffrono di obesità o di altre malattie. A queste si aggiungono coloro che provengono da Paesi ad alta pressione migratoria. Tutte loro sono l’obiettivo prioritario della vaccinazione in gravidanza.

L’Eco riferisce anche che secondo uno studio israeliano, per le gestanti vaccinate c’è un rischio molto inferiore di contrarre il virus rispetto alle non vaccinate.

Circa la sicurezza del vaccino, bisogna considerare che dopo oltre 200.000 vaccinazioni in gravidanza, non sono stati segnalati effetti avversi
maggiori di quelli della popolazione non in gravidanza. L’ISS osserva che il personale sanitario deve spiegare in modo chiaro il rapporto tra rischi e benefici, così da permettere a ogni donna di decidere per il meglio. Deve poi raccomandare la vaccinazione dei conviventi per limitare il rischio di contagio.

Infine, se si scopre la gravidanza tra la 1° e la 2° dose si può tardare questa fino al secondo trimestre.

Raccomandato vaccinarsi anche in gravidanza

La protezione della donna in gravidanza e del bambino in utero è importante. I dati dimostrerebbero che la vaccinazione contro il Covid non presenta maggiori rischi rispetto al resto della popolazione a parità di condizioni. Al contrario, contrarre il l’infezione o ammalarsi in modo grave durante la gravidanza può essere molto pericoloso per la mamma e per il bambino.

La vaccinazione è quindi raccomandata. E lo è anche per le persone che vivono intorno alla gestante.

25 Settembre 2021
Per il certificato solo tamponi molecolari

Per il certificato varranno solo i tamponi molecolari. L’Eco di Bergamo titola così l’articolo sulla circolare del Ministero della Salute che fa chiarezza sui test per la diagnosi di Covid. Un tema cui siamo molto sensibili in Politerapica. La nostra struttura, infatti, è impegnata sul territorio nell’esecuzione di tamponi molecolari insieme a Synlab Italia.

Qui l’articolo completo: Eco di Bergamo – 25.9.2021 – Solo tamponi molecolari Def
Qui la circolare integrale: https://www.notiziedellascuola.it/legislazione-e-dottrina/indice-cronologico/2021/settembre/CIRCOLARE_MS_20210924_43105

I test salivari molecolari sono validi ai fini del green pass. Il loro utilizzo è sdoganato anche per il monitoraggio della circolazione del virus SarsCoV2 nelle scuole e in altri contesti limitati. Non sono raccomandati, invece – per il loro insufficiente livello di precisione – i test salivari antigenici rapidi. I test salivari antigenici rapidi non sono comunque validi per la carta verde.

La circolare del Ministero della Salute

La circolare precisa come, “in ogni caso, il test molecolare su campione respiratorio nasofaringeo e orofaringeo resta tuttora il gold standard internazionale per la diagnosi di COVID-19 in termini di sensibilità e specificità”. Questi sono i test che pratichiamo in Politerapica insieme a Synlab.

Il Ministero spiega che “recenti evidenze scientifiche sui test salivari molecolari hanno individuato valori di sensibilità compresi tra il 77% e il  93%”. Aggiunge poi che “alcuni studi condotti in ambito scolastico hanno riportato un’elevata concordanza tra i risultati ottenuti con test molecolare salivare e con test molecolare su campione nasofaringeo e orofaringeo”.

I test salivari molecolari solo in alcuni casi

“Tuttavia, osserva il Ministero, l’impiego dei test salivari molecolari richiede un numero più elevato di passaggi che comportano tempistiche più lunghe per il processamento dei campioni”.

Pertanto, almeno in una prima fase, i test salivari molecolari potranno essere considerati un’opzione alternativa ai tamponi esclusivamente in alcuni contesti. Si parla di individui fragili con scarsa capacità di movimento come anziani in RSA e disabili. Oppure nell’ambito di attività di screening in bambini coinvolti nel Piano di Monitoraggio della pandemia nelle scuole. O ancora in operatori sanitari e socio-sanitari nel contesto degli screening programmati in ambito lavorativo.

In caso di positività del test molecolare, comunque, non sarà necessario effettuare un test di conferma.

Per il certificato solo tamponi molecolari

Come scrive l’Eco, per il certificato varranno solo i tamponi molecolari. Per il green pass non sono validi i tamponi genici. I tamponi molecolari possono essere orofaringeo e rinofaringeo oppure possono essere salivari. I primi restano quelli considerati più sensibili e affidabili. I secondi possono essere usati solo in alcune situazioni.

In Politerapica si eseguono esclusivamente tamponi molecolari orofaringei e rinofaringei. Politerapica e Synlab si attengono alla procedura tuttora considerata il gold standard internazionale. E non potremmo fare diversamente. Synlab e Politerapica applicano l’eccellenza.

 

 

29 Agosto 2021
Per questo Politerapica è al suo posto

Per questo Politerapica è al suo posto, c’è stata e continua ad esserci.

Nel pieno della pandemia, eravamo qui. Anche nei due mesi in cui siamo stati costretti a chiudere. Non abbiamo mai cessato di informare e sensibilizzare le persone sulla propia salute. Abbiamo continuato a fornire strumenti di attenzione. Non abbiamo mai smesso di spiegare l’importanza della prevezione.

Appena possibile, abbiamo riavviato tutte le nostre attività. Di più: ne abbiamo avviate di nuove. Abbiamo anche organizzato e gestito attività di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce insieme ad associazioni di pazienti. Lo abbiamo fatto con LILT Bergamo e con Insieme con il Sole dentro. Con Fincopp Lombardia e con A.I.Stom.

Lo abbiamo fatto nonostante le molte critiche: “c’è il Covid!”, “c’è la pandemia!”, “ci sono altre priorità!”, ci dicevano. Noi abbiamo pensato che infarto, melanoma, cancro della prostata o del colon-retto, patologie vascolari (per fare degli esempi) non si fermassero a dare la precedenza al Covid. Continuassero a colpire. Come prima.

I fatti, purtroppo, ci stanno dando ragione. Lo scriveva anche il Dott. Fernando Scudiero, cardiologo interventista. Lo scrive oggi l’Eco di Bergamo. I numeri parlano.

Qui si può scaricare l’articolo: L’Eco di Bergamo – 29.8.2021 – Aumentate morti non covid. Articolo

Non si muore di solo Covid durante la pandemia

La pandemia da Covid-19 è stata e rimane una grande tragedia. E’ necessario affrontarla con determinazione. Politerapica, nel suo piccolo, lo ha fatto. Da subito ha messo a disposizione della popolazione la possibilità di eseguire esami sierologici e tamponi per la diagnosi di questa terribile malattia.

Le altre patologie intanto, però, non hanno smesso di colpire. Non solo: a causa della pandemia hanno prodotto effetti molto più gravi. La necessità di affrontare il Covid ha obbligato a distogliere risorse dalla lotta alle altre malattie. Sono dimunite le attività di screening. Sono diminuite quelle ambulatoriali. Si è ridotta la possibilità di fare diagnosi precoci. Pure quella di fare terapie ospedaliere.

Riferisce l’Eco di Bergamo che secondo il rapporto Salutequità ci sono stati 1,3 milioni di ricoveri in meno rispetto al 2019 (-17%). Di questi, circa 620.000 sono quelli chirurgici saltati. A essere cancellati, oltre ai ricoveri programmati (747.011), ci sono anche quelli urgenti (554.123). I ricoveri di chirurgia oncologica hanno avuto una contrazione del 13%, quelli di radioterapia del 15% e di chemioterapia del 30%.

Già questi numeri forniscono un quadro chiaro della difficile situazione. Il giornale però prosegue e riferisce dei tagli sulle prestazioni diagnostiche. In confronto ai 12 mesi precedenti – scrive -, nel 2020 ci sono state 90 milioni di prestazioni di laboratorio in meno, -8 milioni di prestazioni di riabilitazione, -20 milioni di prestazioni di diagnostica.

Per questo Politerapica è al suo posto

Questa condizione ha provocato un aumento di morti per patologie non Covid. Una serie di concause ha reso difficili, se non impossibili, le attività di prevenzione e di diagnosi precoce. Oltre a quelle di cura e di presa in carico, come si è visto sopra. A questo si aggiungano le difficoltà di accesso al Pronto Soccorso. Spesso, anche la paura di recarsi al Pronto Soccorso.

Noi abbiamo ritenuto di esserci. Ci siamo stati con le nostre prestazioni medico-specialistiche. Abbiamo continuato a svolgere attività ambulatoriali di cardiologia: visite specialistiche ed esami dignostici: elettrocardiogrammi e ecocardiogrammi. Abbiamo continuato ad occuparci di dermatologia e melanoma. Anche con interventi di piccola chirurgia ambulatoriale per eseguire esami istologici rapidi.

Urologia e esami di uroflussometria oltre ad ecografie urologiche. Otorinolaringoiatria con esami di faringolaringoscopia. Chirurgia Generale e Proctologia. Ginecologia con tamponi vaginali, pap-test e ecografie.

Pediatria, Neonatologia e Chirurgia Pediatrica. Endocrinologia con ecografia della tiroide e Diabetologia. Chirurgia Vascolare e Angiologia con ecocolordoppler. Ortopedia e Fisiatria. Gastroenterologia, Medicina Interna e Geriatria. Dietologia e Nutrizione.

Senza contare gli Ambulatori Multidisciplinari. Quello per gli acufeni e quello per il melanoma. Quello di chirurgia pediatrica e quello per l’incontinenza. Non meno importante, ovviamente, quello di riabilitazione e recupero post Covid.

Ci siamo stati anche con le attività di riabilitazione. Riabilitazione neuromotoria e riabilitazione del pavimento pelvico.

Politerapica è al suo posto per questo. Perché pensa che sia suo dovere essere a disposizione dei cittadini e del territorio. Rappresentare per loro un punto di riferimento in tema di salute. Soprattutto ora: Nel Covid, oltre il Covid!

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale93.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 035.298468

 

3 Aprile 2021
Gli auguri nella seconda Pasqua nel Covid

Gli auguri nella seconda Pasqua nel Covid possono sembrare strani. Possono sembrare stonati a chi li riceve e a chi li fa.

E un anno fa

Eravamo nel pieno della pandemia, tutto taceva, un silenzio irreale circondava le vite di tutti noi. Per chi abita nei paesi, l’unico suono era quello degli uccelli. Non si sentiva neppure più l’abbaiare dei cani: non c’era nessuno in giro contro cui lanciare i latrati di guardia. Nelle città, a rompere il silenzio c’erano anche le sirene delle ambulanze. Tante. Un suono, un ritornello ripetuto quasi in continuazione nelle vite di chi abitava nei pressi degli ospedali con pronto soccorso. Nelle case l’angoscia per quei cari portati via dagli uomini e dalle donne del soccorso e che non si sapeva se sarebbe stato più possibile vedere.

L’incertezza e la solitudine

In molti casi, una partenza verso il buio della morte, il vuoto del ricordo di un volto che, forse, si sarebbe potuto solo immaginare nella bara che sarebbe transitata sotto casa, in quelle rare circostanze in cui le condizioni lo avrebbero permesso, nell’ultimo tragitto verso il crematorio.

Vivevamo in una condizione ovattata, immersi nell’incertezza di ciò che sarebbe potuto essere. Appesi al destino. Saremmo riusciti a contenere il virus? Avremmo trovato il modo di difenderci? Si iniziava a parlare di vaccino ma chissà quando sarebbe stato disponibile. Intanto ognuno restava chiuso nella propria abitazione. Nei casi più fortunati, con la compagnia dei propri familiari. In molti altri, nella solitudine di un’età in cui tutti gli altri sono già andati.

Ci dicevamo che non avremmo mollato, che ce l’avremmo fatta e che ne saremmo usciti migliori.

Siamo alla seconda Pasqua

Sono cambiate molte cose e non ne sono cambiate molte altre, in questo anno. Sembra che ce la faremo ma probabilmente non siamo diventati migliori. Abbiamo avuto bisogno di cercare dei colpevoli che spiegassero la sofferenza e giustificassero il non rispetto delle regole. E’ lo sport dell’uomo: cercare un responsabile su cui proiettare le nostre paure e le ragioni delle nostre fusghe. In molti si sono scoperti esperti virologi ed economisti. E’ lo sport nazionale: scoprirsi esperti di calcio, di terremoti, di virologia e di tutte quelle cose che, di volta in volta, occupano l’attenzione dell’opinione pubblica.

La capacità di ascoltare con umiltà e senso della collettività, quella spesso non ce l’abbiamo, non è ancora diventata uno sport cui dedicarsi con la stessa passione di quelli che pratichiamo in modo assai poco probabile.

E’ arrivato il vaccino. La pandemia non è ancora finita. Abbiamo preteso che dopo il miracolòo della scoperta dei vaccini in così poco tempo, assolutamenete inimmaginabile un anno fa, fossero in sol colpo disponibile, nello stessso momento, migliardi di dosi. E che nello stesso momento fossero inoculate a tutti. Salvo, contemporaneamente, scoprirci immunologi er avere la pretesa di spiegare che questo prodotto va bene mentre quell’altro va male. L’orgia delle parole a vuoto, dei negazionisti e dei pretesi esperti, dei complottisti e di coloro che lamentano questa o quella ingiustizia, è esplosa, incontenibile, spesso alimentate in modo irresponsabile da questo o quell’esponente politico.

La pandemia non è ancora finita

Prima era silenzio, ora chiasso. Il chiasso ancora più intenso di quello gioioso che riescono a realizzare gli uccellini, nelle albe di Primavera. Ognuno detentore di una verità da affermare, dichiarare, far rimbalzare. Ognuno alla ricerca del riconoscimento, in fondo. Spettacolo triste dagli effetti pericolosi cui hanno partecipato in tanti. Troppi. Dalla gente comune, agli esponenti politici, ai giornalisti, addirittura a membri del mondo scientifico. La rincorsa alla notizia, allo scoop, all’attenzione mediatica.

Vediamo la luce in fondo al tunnel ma non è ancora finita. Molti non ci credono o non ci vogliono credere. E’ così. Mai come in questi momenti sono necessari comportamenti responsabili e la corretta applicazione delle disposizioni che vengono date. Pericolosissimo per tutti, avanzare pretese corporative sulla precedenza nelle vaccinazioni. Ne va del successo del piano vaccinale e della salute dell’intera comunità. Pare così strano ma in molti non capiscono che da questa situazione si può uscire solo tutti insieme o non si esce. E per uscirne tutti insieme bisogna necessariamente seguire un percorso disegnato su ragioni scientifiche e logiche.

Pericolosissimo anche l’abbassare la guardia. Lo strepitare contro le norme di contenimento che ancora dobbiamo seguire. Nascondersi dietro la pretesa di sapere, ognuno, quale sia la verità e trovare alibi per non rispettare quanto è ancora necessario per non ammalarsi, per non morire, per rendere ancora più difficile e lontana la soluzione.

Si dice e si ripete che si è stanchi. Qualcuno risponde che il virus non tiene conto della stanchezza delle persone. Molti si ostinano a non volerlo capire.

Gli auguri nella seconda Pasqua nel Covid possono sembrare strani

Gli auguri nella seconda Pasqua nel Covid noi li vogliamo fare. Non li sentiamo strani né stonati.

Sono rivolti ai nostri pazienti che per noi sono persone da prendere in carico nella loro interezza. Persone e non malattia che noi accogliamo e mettiamo al centro della nostra attenzione.  Perché possano trovare una medicina di qualità vicina a loro, noi siamo Medicina Vicina: prestazioni medico-specialistiche e riabilitative senza liste di attesa, a costi contenuti e erogate da professionisti di alta qualità. Soprattutto, professionisti che lavorano insieme iintorno alla persona che non si sente “rimbalzata” da una parte all’altra ma accompagnata durante tutto il percorso di diagnosi e cura.

Facciamo gli auguri anche ai familiari delle persone che si rivolgono a noi, ai loro cari, a quelli più prossimi e a quelli più lontani. A coloro che condividono la sofferenza di chi sta poco bene e partecipano con lui alla vita di tutti i giorni e alla cura.

Mandiamo i nostri auguri ai molti amici che abbiamo intorno a noi. A quelli che ci sostengono con la loro stima e la loro simpatia. Tra questi, cui sono coloro che realizzano con noi progetti e attività per la promozione dell’educazione della salute tra i cittadini. Ci sono anche quelli che non ci fanno mancare la loro attenzione e qui non possiamo non nominare l’Eco di Bergamo, il più importante organo di informazione della provincia.

Gli auguri nella seconda Pasqua nel Covid anche ai nostri professionisti

In un momento in cui le persone faticano a rivolgersi agli ospedali per le prestazioni medico-specialistiche e riabilitative, Politerapica rappresenta un punto di riferimento per il territorio e i suoi cittadini. Siamo a pert e forniamo servizi di diagnosi e cura di primo livello di notevole qualità. Lo facciamo e lo possiamo fare perché i nostri profesisonisti sono straordinari. Lo sono ssul piano professionale ma soprattutto su quello umano.

A loro, ai nostri

  • medici specialisti
  • psicologi e psicologhe
  • terapisti e terapiste
  • colleghe amministrative

mandiamo gli auguri pieni di gratitudine. Lo facciamo con l’orgoglio di avere il privilegio di lavorare con loro, con ognuno di loro.

Gli auguri nella seconda Pasqua nel Covid sono particolari.

Auguri perché ognuno possa trascorrere qualche giorno di serenità nel modo che riterrà migliore. Perché possa in questi giorni trovare un po’ di pace e un po’ di silenzio non opprimente ma libero. Auguri per il tempo che verrà poi e perché possa questo portare un po’ di benessere. Nel corpo e nello spirito.