Nessun vaccino ha dato problemi a lungo termine. Questo ha dichiarato il Prof. Alberto Mantovani in un intervista rilasciata all’Eco di Bergamo, lo scorso 10 Ottobre. L’Immunologo ha anche detto che oggi le grandi sfide che abbiamo davantii e che possiamo affrontare con i vaccini mRna sono la Malaria, l’HIV e la Tubercolosi. Nel giro di qualche anno, poi, potremo avere nuove armi contro alcuni tumori.
Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 10.10.1960 – Prof. Mantovani, vaccini e cancro
Immunologo di fama internazionale
Il Prof. Alberto Mantovani è un patologo, immunologo, divulgatore scientifico e accademico italiano. E’ considerato uno dei più influenti scienziati italiani nel suo campo e la sua competenza è riconosciuta e apprezzata a livello internazionale. Dal 2001 al 2014, è stato Professore Ordinario di Patologia Generale presso l’Università degli Studi di Milano.
Ricopre diversi incarichi di prestigio. E’ Professore Emerito di Patologia Generale e Vice Rettore per la Ricerca presso Humanitas University. E’ anche Direttore Scientifico di Humanitas e Presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca.
Lo scorso 28 Maggio era stato a Bergamo, in occasione dell’evento organizzato da LILT Bergamo Onlus per celebrare i 90 anni di attività dell’Associazione che aveva avuto luogo presso il Bergamo Science Center. Qui aveva approfondito il tema del futuro della malattia oncologica in dialogo con Gianvito Martino, Presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione BergamoScienza.
E’ tornato nel capoluogo orobico il 9 Ottobre, ospite di BergamoScienza, insieme a Christopher Huber, Professore Emerito di Ematologia
e co-fondatore di Biontech. In questa sede ha ribadito come, secondo lui, la lotta al Covid ha riaperto prospettive importanti per la lotta contro i tumori e non solo.
Tecnologia rapida e versatile
Alla giornalista che gli chiede chiarimenti sui vaccini mRNA, il Prof. Mantovani risponde che l’RNA messaggero è una tecnologia molto rapida e versatile, che richiede molto meno tempo per sviluppare un vaccino di quanto ne occorra con qualunque altra. Aggiunge poi che si può adattare facilmente in corsa. “I dati sul campo hanno dimostrato che è estremamente potente: contro il Covid sembrava un sogno avere un vaccino che desse una protezione sul campo superiore al 90% nei confronti della malattia grave“.
Nessun vaccino ha dato problemi a lungo termine
“Nessun vaccino ha mai dato problemi a lungo termine“. Lo dice in modo chiaro, rispondendo ad una domanda sui rischi di questa tecnologia. Aggiunge che se problemi ci sono, di solito insorgono a breve termine. “Tutti i vaccini che fanno sì che i bambini non muoiano più di difterite che non ci sia più la polio, che non nascano bambini malformati a causa della rosolia” – prosegue – “sono stati introdotti nell’uso clinico senza aspettare trent’anni per vedere gli effetti a lungo termine, proprio perché non ce ne sono“.
Il Professore chiarisce poi che l’idea che questi vaccini possano produrre modificazioni genetiche è del tutto falsa. Così come è falsa la correlazione con l’autismo o i problemi di fertilità. Queste bugie – dice – ignorano una realtà semplice: tutte le volte che abbiamo un’infezione virale, dal raffreddore ai problemi gastrointestinali, le nostre cellule sono infarcite di mRna del virus, ma questo non induce nessuna modificazione genetica.
Vaccino contro il cancro
La tecnologia mRNA non produce modificazioni genetiche. Non sarà quindi su questa che si potranno produrre i vaccini di prevenzione del cancro. L’RNA messaggero potrà invece essere utilizzata per “vaccini terapeutici” contro alcuni tipi di tumore, in particolare il melanoma. “In questo tipo di tumore” – spiega ancora il Professore – “le terapie immunologiche si sono dimostrate particolarmente efficaci, ma sono in uso ormai anche per molti altri tumori. Le terapie con Rna messaggero sono invece entrate in sperimentazione clinica da poco tempo. Per il melanoma ci sono già sperimentazioni cliniche con risultati molto incoraggianti“.
Oggi, peraltro, abbiamo già due vaccini contro il cancro. Quello contro l’epatite B, che predispone al cancro del fegato e quello contro il papilloma virus umano (Hpv) per proteggere dal cancro della cervice nella donna, ma anche dal cancro anale.
Nel corso dell’intervista il Prof. Mantovani parla anche della terza dose del vaccino anti Covid e della vaccinazione ai ragazzi. Lo fa ancora con chiarezza, spiegando con argomenti e riferimenti al continuo lavoro della ricerca in questo ambito.