La fibromialgia è una malattia complessa. E il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra in Politerapica, lo spiega bene. Una malattia difficile da curare e ancora più difficile da spiegare. Soprattutto è una malattia con cui è difficile convivere perché incide in modo pèesante sullla qualità della vita.
Martedì 25 aprile 2023, il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra, è stato ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di Fibromialgia. Conduceva la trasmissione, come sempre, Alberto Ceresoli, Direttore de l’Eco di Bergamo ed esperto di sanità per il quotidiano.
In 13 minuti è riuscito a parlare di Fibromialgia in modo chiaro, pacato, preciso, approfondito, toccandone tutti i suoi aspetti. Spiegano perché la si è considerata per lungo tempo una malattia psichiatrica. Descrivendone bene i sintomi e come questi siano pesanti e rovinio la qualità della vita. Parlando di come si diagnostica e di come si cura. Di più: illustrando in modo puntuale le diverse opzioni terapeutiche e le loro possibili efficace e inefficace.
La fibromialgia è una malattia complessa
La Fibriomialgia è una sindrome che colpisce prevalentemente le donne, in particolare tra i 25 e i 50 anni. Può però cominciare anche prima e anche dopo. Ci sono anche bambini e ragazzi con questo problema. E’ una malattia caratterizzata da un dolore cronico e soprattutto da un peggioramento costante della qualità della vita. Il dolore si fa sentire nel tronco e negli arti e si fa sentire soprattutto di notte. Si dorme quindi male con molti risvegli e alla mattina ci si alza più stanchi di quando si è andati a dormire.
E’ un dolore che si accompagna alla mancanza di forza. E’ continuo e raramente nel corso della giornata ci sono momenti di assenza di dolore e porta spesso chi ne è colpito a cercare di riposarsi. Molti pazienti si lamentano perché già nelle prime ore del pomeriggio non possono più svolgere attività lavorativa. Questa è una condizione invalidante e molte persone perdono il lavoro per questa condizione.
Il dolore si sviluppa perché viene a mancare il sistema di modulazione del dolore. Il nostro sistema nervoso ci aiuta a percepire il dolore per darci un messaggio di pericolo. Esiste però anche una rete a livello di midollo spinale e di cervello che agisce come una barriera perché non arrivi troppo dolore. In questi pazienti, quella barriera viene a mancare e ad oggi non ne sono ancora chiare le cause.
Dolore e forte stanchezza sono i primi campanelli di allarme dell’insorgenza della malattia. I pazienti si sentono spesso confusi o incapaci di ricordare le cose a causa probabilmente del fatto che lo scarso riposo limita le possibilità di recupero e le capacità psichiche risultano diminuite.
Non ci sono esami e anche la cura è complessa
Prima si comincia a curarla e meglio è perché se l’infiammazione diventa cronica e rimane così troppo a lungo, possono verificarsi anche danni ai muscoli.
Per molti anni questa malattia è stata considerata una problematica di tipo psichiatrico. In realtà siamo di fronte ad un problema che può essere determinato da molti fattori. Tra questi ci sono episodi traumatici, fisici e psichici. Ci sono poi le malattie reumatologiche. Non è poi raro vedere comparire una sindrome fibromialgica a seguito di malattie ginecologiche o gastrointestinali come reflusso o colon irritabile, o anche dopo la comparsa di ipotiroidismo.
Per giungere alla diagnosi non ci sono esami. Questa è solo clinica. Durante la visita, lo specialista raccoglie un’anamnesi accurata e cerca i tender point, punti dei muscoli che risultano duri e dolenti. Proprio la mancanza di altri esami e di riscontri obiettivi ha portato per molto tempo a considerare psichiatrici i pazienti che soffrono di fibromialgia.
Siamo di fronte a una sindrome che si può curare ma è di grande aiuto la diagnosi precoce. Prima si comincia e meglio è. Le terapie sono a base di farmaci e di integratori ma soprattutto è necessario un approccio che preveda la fisioterapia. Insieme a un po’ di ginnastica anche banale. Un buon consiglio è quello di fare una camminata di un’oretta ogni giorno per tyenere i muscoli in esercizio e impedire la rigidità che è un altro aspetto legato a questa malattia.
La fibromialgia è una malattia complessa ma non impedisce la maternità
Curandosi si può convivere con la malattia. Bisogna però tenere presente che spesso i farmaci possono non funzionare se somministrati ad un dosaggio privo di effetti collaterali. Quindi bisogna scegliere tra farmaci e dosaggi che riducono in modo significativo il dolore ma che producono effetti collaterali (uno tra questi è la sonnolenza perché spesszo si usanoi antidepressivi per le cure) oppure sentire un po’ più di dolore ma essere un po’ più lucidi.
Con l’inizio della cura, inizia anche un lungo percorso con delle tappe necessarie a valutare gli effetti delle cure. L’obiettivo è quello di contenere e limitare gli effetti della patologia. Una volta iniziata la cura, si riesce a riprendere anche il sonno. A volte è necessario ricorrere a prodotti che aiutino. Sono consigliabili Melatonina o prodotti naturali.
La familiarità è importante. Probabilmente c’è qualcosa di genetico in questa patologia che non si è riusciti ancora ad inquadrare. Un’ottima prevenzione è un’attività sportiva regolare che mantenga in forma. Possono essere utili massaggi o cure termali. Un’alimentazione riucca di vitamine e sali minerali aiuta. sia per ridurre le contratture che per ridurre dolore e stanchezza. La vitamina D aiuta molto perché rtiduce la stanchezza.
Le donne che vengono colpite da giovani possoni n ogni caso diventare mamme anche se sicuramente faranno più fatica a reggere i ritmi della vita. Possono però raggiungere i loro obiettivi.
Il Dott. Sandro Lucaccioni – Reumatologo e Fisiatra visita in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468.
Di fibromialgia si sa poco e anche male. Siamo di fronte ad un disturbo in forte crescita di cui non ci sono chiare le cause e che non è così facile riconoscere. Non è neppure facile da curare perché ogni persona che soffre di questo problema è un paziente a sé.
Per proporre un quadro corretto di questa patologia, interviene il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra in Politerapica curando un articolo pubblicato sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo.
Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 29.01.2023 – Fibromialgia, Lucaccioni – Def
Di fibromialgia si sa poco e anche male
La fibromialgia è una malattia che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, provocando dolore diffuso, marcata stanchezza e tensione muscolare eccessiva, spiega il Dott. Lucaciconi. Si tratta di una sindrome dolorosa che tende a essere cronica o che si manifesta a intervalli frequenti. Ne deriva una scarsa qualità della vita che spesso costringe il/la paziente in età lavorativa a numerosi periodi di astensione dal lavoro o al suo abbandono.
Colpisce circa 1,5–2 milioni di italiani. La maggior parte sono pazienti di sesso femminile e sono interessate tutte le età. Non riguarda quindi solo adulti e anziani ma anche bambini e adolescenti. La causa di questa sindrome al momento rimane ignota. I fattori che la possono scatenare sono molti. È però improbabile che questa sindrome sia provocata da una singola causa.
Sintomi pesanti. Non solo fisici
Il sintomo predominante della fibromialgia è il dolore. Di norma, si manifesta in tutto il corpo. Può però iniziare in una sede localizzata, come il rachide cervicale e le spalle, e successivamente diffondersi in altre sedi col passare del tempo. Il dolore viene descritto in una varietà di modi comprendenti la sensazione di bruciore, rigidità, contrattura, tensione, ecc. Un esame dei muscoli rivela la presenza di specifiche aree dolenti.
Circa il 90% dei pazienti riferisce affaticamento moderato o severo e ridotta resistenza alla fatica. Qualche volta la stanchezza è più importante della sintomatologia dolorosa muscolo-scheletrica. I cambiamenti del tono dell’umore o del pensiero sono comuni nella fibromialgia. Molti individui si sentono giù sebbene solo il 25% dei pazienti siano realmente depressi o possano riferire disturbi d’ansia. Spesso riferiscono anche confusione mentale o perdita di memoria.
La diagnosi non è semplice e la terapia deve comprendere l’adozione di diverse metodiche, non solo farmaci. Perché una cosa è certa. Quando si parla di fibromilagia, ogni paziente è un universo a sé e deve essere preso in carico e curato in modo “personalizzato”, sottolinea il Dott. Lucaccioni.
Il Dott. Sandro Lucaccioni riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
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Parte, in Politerapica, l’attività di Fisiatria per bambini e ragazzi con l’arrivo della Dott.ssa Francesca Lancini. Due notizie in una. E notevoli tutte e due. Sì perché la Fisiatria è una specialità medica importante per gli adulti ma ancora di più per bambini e ragazzi visto che a quelle età si sta sviluppando lo scheletro e, con lo scheletro, i muscoli. Siamo in una fase in cui si può evitare che qualcosa vada storto, se così si può dire, o se ne possono limitare le conseguenze.
Fisiatria o Medicina Fisica e riabilitativa
Noi la chiamiamo “Fisiatria” ma il suo nome corretto è “Medicina fisica e riabilitativa“. Parliamo della specialità medica che si occupa della riabilitazione della persona e del recupero delle funzioni che sono state limitate o danneggiate a causa di problemi di diverso titpo. In particolare, di tipo ortopedico e neurologico.
E qui ci riferiamo a condizioni cosiddette patologiche come quelle a carico della colonna vertebrale quali ernia del disco, lombosciatalgia, cervicobrachialgia, per fare degli esempi. Oppure a esiti di traumi o di incidenti come distorsioni, fratture, lussazioni, per farne altri. Senza dimenticarci gli esiti di interventi chirurgici come la protesi di anca o di ginocchio, per citarne due. Dobbiamo poi considerare i problemi neurologici congeniti o acquisiti. Il compito del medico Fisiatra, in questi casi, è quello della diagnosi, terapia e riabilitazione della ridotta autonomia o abilità.
In realtà, però, il Fisiatra svolge un compito fondamentale anche nell’ambito della prevenzione dei problemi che cura. E quando parliamo di prevenzione, dobbiamo pensare, in particolare a quella nell’età evolutiva. Quella che riguarda, appunto, bambini e ragazzi.
Fisiatria per bambini e ragazzi con la Dott.ssa Lancini
E’ nell’età evolutiva che si può, si deve!, intervenire in modo efficace di fronte a diversi possibili problemi. Perché in questa età si può fare molto per curarli o per evitare che diventino seri.
Quelli forse più noti sono quelli che riguardano la colonna vertebrale: atteggiamenti scoliotici , scoliosi, ipercifosi dorsale, iperlordosi lombare. Ce ne sono anche altri. Quelli a carico degli arti inferiori, per esempio: dismorfismi e paramorfismi dei piedi, delle ginocchia e delle anche. Non ci si deve dimenticare quelli meno frequenti ma non per questo meno seri: sindromi plurimalformative, patologie neurologiche congenite e acquisite o ritardo ritardo psicomotorio.
In tutti questi casi, l’intervento del Fisiatra è di fondamentale importanza. Per curare e riabilitare ma anche per prevenire evoluzioni più pesanti. E di questo si occupa, da sempre, la Dott.ssa Francesca Lancini con competenze, esperienze e sensibilità straordinari. Potremmo dire “con passione”. Forse dovremmo invece dire “con amore”. La sua è una missione cui ha dedicato tutta la sua vita professionale.
La Dott.ssa Francesca Lancini, Fisiatra dell’età evolutiva
La Dott.ssa Lancini si è laureata nel 1984 all’Università degli Studi di Milano. Sempre all’Università di Milano, nel 1991, si è specializzata in Fisiatria.
Da sempre si è occupata di Fisiatria dell’età evolutiva per problemi ortopedici e neurologici. Un’attività che non ha mai smesso di praticare e di approfondire con “maestri” di altissimo livello nazionale e internazionale. E che tutt’ora svolge con grande apprezzamento da parte dei tantissimi piccoli pazienti che si rivolgono a lei.
Dal 1998 al 2021, è stata Responsabile della Fisiatria dell’età evolutiva agli Spedali Civili di Brescia. Dal 1996 al 2002 è stata Docente del corso di laurea in Fisioterapia dell’Università di Brescia. Aveva già praticato l’attività di docenza, dal 1990 al 1996, presso la scuola dei Terapisti della Riabilitazione degli Spedali Civili.
Il suo approccio è quello di andare oltre: indagare, approfondire, chiedersi perché e cercare al di là di ciò che appare. Sempre con un pensiero fisso: trovare la soluzione per il suo paziente. La soluzione necessaria per le condizioni del momento e per quelle che potrebbero ediventare in futuro. Lo fa coinvolgendo gli altri professioniti. Sì perché il suo è anche un approccio di team. Lavora con fisioterapisti, dottori in scienze motorie, psicologi e, certo, anche con medici di altre specialità: neurologi, ortopedici, reumatologi…
E i suoi colleghi si trovano molto bene con lei.
La Dott.ssa Lancini riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per appuntamenti e informazioni, tel. 035.298468.
Il Dott. Sandro Lucaccioni, reumatologo e fisiatra, arriva in Politerapica. Il suo è un ingresso notevole per noi. Ci porta la sua profonda preparazione e la sua grande esperienza in entrambe le specialità.
Continua così a crescere il progetto Medicina Vicina di Politerapica che offre al territorio e ai suoi cittadini prestazioni sanitarie, senza liste di attesa, a costi contenuti, erogate da professionisti di alto livello. Non solo: gli specialisti di Medicina Vicina lavorano insieme, intorno al paziente. Lo prendono in carico e lo accompagnano durante tutto il percorso di diagnosi e cura.
Un curriculum di tutto rispetto
Il Dott. Lucaccioni si è laureato in Medicina e Chirurgia, col massimo dei voti e la lode, presso l’Università degli Studi di Milano nel 1983. Presso la stessa Università, si è specializzato in Reumatologia nel 1988 e in Fisiatria nel 1991. Sempre col massimo dei voti e la lode.
Subito dopo la specializzazione in Reumatologia, ha iniziato l’attività professionale presso le Unità Sanitarie Locali di Milano e di Monza. Come reumatologo, ha poi lavorato presso gli Istituti Clinici di Perfezionamento e nell’ASST Nord Milano, dove ha ricoperto anche il ruolo di Responsabile di Branca per l’Area Ortopedia/Fisiatria/Reumatologia fino al 2021.
Notevole anche la sua esperienza in Fisiatria. Anche qui non ha perso tempo: dal momento della specializzazione, ha cominciato a svolgere attività in RSA. Qui, per 25 anni, si è occupato di valutazioni fisiatriche e prescrizioni di progetti riabilitativi.
E tra le molte esperienze, non ne manca una in ambito sportivo. Presso il CONI di Milano, infatti, è stato medico responsabile durante le gare di ginnastica artistica.
Nel frattempo, ha continuato a curare la sua formazione, orientandosi in particolare verso le medicine complementari. In questo ambito, tra i vari titoli conseguito, c’è quello in Osteopatia, ottenuto nel 2007.
In Politerapica arriva il Dott. Lucaccioni reumatologo e fisiatra
Il Dott. Lucaccioni arriva in Politerapica per svolgere attività come reumatologo e come fisiatra. Presso di noi esegue
- visite specialistiche di reumatologia
- visite specialistiche di fisiatria
- ecografie reumatologiche
Lavora in team con tutti i professionisti della struttura. In modo particolare, lavora in team con l’Osteopata e gli altri professionisti della riabilitazione.
Come dicevamo, il suo è un ingresso notevole per noi e noi lo accogliamo con grande soddisfazione.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468
Il torcicollo non è così banale come sembra. Lo racconta il Dott. Pietro Agostini, medico fisiatra in Politerapica, con un articolo pubblicato da l’Eco di Bergamo, sulla sua Pagina della Salute.
Lo trovate qui: L’Eco di Bergamo – 24.12.2022 – Torcicollo, Agostini – Def
Chi non conosce il torcicollo?
“Chi non conosce il torcicollo?” Comincia così l’articolo. “Tutti ne abbiamo sentito parlare. In molti lo hanno avuto nel corso della vita. Un disturbo comune ma non per questo banale. Procura diversi fastidi e ci può rovinare le giornate”.
Il fatto è che quello che ci pare un disturbo banale, può non essere proprio così.
“Possiamo dire che il torcicollo sia una delle manifestazioni delle contratture cervicali”, continua il dott. Agostini. Può essere causato dal freddo o da una postura costretta. Raffreddamento, sbalzi di temperatura, colpo di freddo sono le sue cause più frequenti. Esposizione a correnti d’aria quando si è sudati o a flussi di aria condizionata ne sono gli esempi più tipici. Il torcicollo potrebbe però anche essere sintomo di altre patologie. Parliamo di ernie cervicali o distrazioni muscolari. Pure di patologie di altra origine a carico del sistema nervoso centrale come l’ictus. Ecco perché, anche di fronte ad un disturbo che di norma si considera banale, è buona cosa consultare il medico per una diagnosi corretta.
Il torcicollo non è così banale come sembra
Dunque, il torcicollo non è così banale come sembra. E comunque è un disturbo che può dare molto fastidio.
“Chi ne è colpito” – spiega ancora il Dott. Agostini – “avverte dolore e rigidità cervicale. Fa fatica ad eseguire movimenti, in particolare a girare la testa di lato. Per guardare dalla parte «bloccata», potrebbe doversi girare con il tronco. Si possono osservare anche altri sintomi. Parliamo di vertigini, nausea, a volte annebbiamento della vista. Non è raro che il dolore si irradi lungo il braccio o sotto il petto, dietro le scapole o verso la nuca e il lato della testa. Anche alla mandibola, soprattutto se causato da un colpo di freddo”.
Anche la sua cura potrebbe essere un po’ più complessa di come si può pensare. “A seconda dei casi, può prevedere l’utilizzo di farmaci, di terapie fisiche e di fisioterapia, combinati tra loro”.
Si può fare molto per evitare che venga. Sì, il torcicollo è un disturbo che crea molti fastidi ma che si può evitare che venga. Può sembrare esagerato, qui, parlare di prevenzione ma si tratta proprio di questo. E non è una cosa poi così complicata. Un po’ di attenzione, qualche accorgimento.
Cosa sia il torcicollo, quali ne siano le cause, come si curi e come si prevenga. E pure cosa sia utile fare ai primi sintomi. Il Dott. Pietro Agostini racconta tutto questo. Lo fa in modo semplice e preciso. Una lettura facile che può aiutare a evitare molti fastidi.
Il Dott. Pietro Agostini riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Il logopedista ha un grosso lavoro da fare per i problemi degli adulti. Questi sono disturbi con nomi complicati ma il loro significato è facile da comprendere per tutti. Si chiamano afasia, disfagia, disartria. Vogliono dire perdita della capacità di deglutire o di usare correttamente il linguaggio. A questo tema, l’Eco di Bergamo dedica un articolo sulla sua Pagina della Salute. Lo ha pubblicato il 27 Marzo. Lo ha curato la Dott.ssa Benedetta Carrara, Logopedista in Politerapica, nell’Ambulatorio Logopedia Adulti.
Ambulatorio Multidisciplinare Logopedia Adulti al via in Politerapica, a Seriate. Per Adulti perché la Logopedia non è una disciplina necessaria solo ai bambini. Multidisciplinare perché per valutare e curare nel modo migliore, la Logopedia ha bisogno di lavorare insieme ad altre specialità. Sopratttutto per gli adulti. Parliamo di Otorinolaringoiatria, Neurologia, Fisiatria e Psicologia.
Qui il documento di presentazione della struttura: Ambulatorio Multidisciplinare Logopedia Adulti – 24.01.2022
Non riguarda solo bambini e adolescenti
Quando parliamo di Logopedia, siamo portati a pensare a una disciplina riservata a bambini o adolescenti. Per loro la logopedia tratta, per esempio, i disturbi del linguaggio, i disturbi specifici dell’apprendimento (i famosi DSA), la balbuzie.
In realtà, anche nell’età adulta, sono molti i problemi per i quali è necessario l’intervento della Logopedia. In questa età, infatti, possono verificarsi diversi eventi con conseguenze di interesse logopedico. Pensiamo a quei traumi che possono causare la perdita della capacità di deglutire o di usare il linguaggio in modo corretto. Ci stiamo riferendo ad eventi non così rari. Tra questi ci sono, per esempio, incidenti stradali, sportivi o sul lavoro. Per non parlare delle cadute.
La perdita della capacità di deglutire e quella di usare correttamente il linguaggio possono essere causate anche da malattie vascolari come ictus o emorragia cerebrale. Non vanno poi scordate le conseguenze di interventi chirurgici per rimuovere parti del cavo orale in caso di tumori. Molto attuali poi le possibili conseguenze di quando si è sottoposti a intubazione, magari per periodi non brevi. Non sono rare, in queste condizioni, le lesioni dei tessuti che formano le strutture per deglutire o della voce.
Senza dimenticare che invecchiamo
Disturbi della fonazione, più banalmente della voce, possono essere prodotti anche da polipi, edemi o noduli, causati da scorrette abitudini vocali e non solo. Si pensi, per esempio, ai danni che possono essere provocati dal fumo di tabacco.
Infine, non dimentichiamoci che invecchiamo. E che nel nostro Paese l’invecchiamento è oltre tutto un fenomeno con grossi numeri. La nostra è una società sempre meno giovane. E invecchiando le strutture si consumano e funzionano meno bene. Anche la nostra capacità di fare le cose diventa più debole. Non solo: invecchiando, ci possiamo ammalare delle malattie della vecchiaia, anche quelle neurologiche. Da qui non è raro che si perda la corretta capacità di deglutire e di parlare. E questo può incidere in modo pesante sulla nostra vita.
Abbiamo abbozzato fin qui un elenco di condizioni che si manifestano in età adulta. È quindi chiaro come la riabilitazione logopedica svolga un ruolo essenziale per la salute e per la qualità della vita non solo dei bambini. E neppure solo delle persone direttamente interessate. Lo scadimento della qualità della vita di un adulto compromette anche quella di chi gli sta vicino.
Ambulatorio Logopedia Adulti in Politerapica
Non si può lasciare una persona a convivere con la fatica di mandare giù il cibo. Finisce che non mangia e non beve più come si deve e rischia di deperire. Oppure che parti di cibo o di liquidi finiscano nei polmoni con conseguenza molto gravi. Non si può neppure lasciare una persona a convivere con la fatica di comunicare. L’uomo è un anuimale sociale. Se perde la comunicazione si ritrova a vivere in modo limitato la sua vita di relazione. E questo, come abbiamo visto, può accadere a tutte le età. Dobbiamo quindi agire nel modo più efficace.
Per curare in modo corretto le persone che soffrono di disturbi della deglutizione o della voce in età adulta è necessario lavorare in équipe. Si tratta di comprendere bene le cause del disturbo e di definire un adeguato piano di riabilitazione e cura. Qui entra in campo il lavoro multidisciplinare. Su questo modello è fondato l’Ambulatorio Logopedia Adulti in Politerapica.
Accoglienza del paziente e presa in carico
La Logopedista coordina il lavoro della équipe. Accoglie il paziente al suo primo accesso in struttura e lo sottopone ad una prima valutazione. Quando necessario , coinvolge gli altri specialisti perché possano a loro volta valutare la situazione oltre che l’eventuale utilità di esami strumentali.
Spesso i problemi di deglutizione e di linguaggio hanno cause di interesse otorinolaringoiatrico. Tra questi, per esempio, i casi di disfonie organiche o i casi di disfonie secondarie ad interventi chirurgici di rimozione del tratto vocale. L’Otorino valuta la situazione anche con l’esecuzione di un esame strumentale con fibroscopia. Questo specialista esegue le proprie valutazioni in fase iniziale e in fase finale, prima della dimissione, al fine di verificare i risultati.
Alcuni disturbi di interesse logopedico sono invece causati da problemi o da patologie neurologiche. In questi casi, è necessario l’intervento del Neurologo per avere una visione più completa del quadro clinico del paziente. Il Fisiatra è lo specialista che si occupa delle problematiche a carico dell’apparato locomotore e pianifica la riabilitazione del paziente in ogni suo aspetto. Interviene quindi anche nei casi di patologie come trauma cranico, tumore o malattia neurodegenerativa per valutare le necessità di riabilitazione fisioterapica del paziente
Lo Psicologo insieme agli specialisti
I disturbi di interesse logopedico possono provocare disturbi emotivi, tensioni, stress. A volte, invece, condizioni di fragilità psicologica possono essere la causa dei disturbi logopedici. Si parla infatti di disfonia o di disfagia psicogena. In ambedue i casi, l’intervento dello Psicologo aiuta. Permette una migliore valutazione delle condizioni del paziente e partecipa alla sua presa in carico e alla sua riabilitazione. Può lavorare sulle cause che hanno prodotto il disturbo. Può anche lavorare sugli effetti del disturbo sulla sfera emotiva. In entrambi i casi, il suo contributo permette un intervento di cura più completo ed efficace.
Non è solo questo però. I problemi logopedici hanno conseguenze non solo su chi ne soffre ma anche su chi vive loro intorno. Possono provocare condizioni di difficoltà anche nei familiari. Anche per loro l’intervento dello Psicologo può essere utile. Può aiutarli, ad esempio, ad accettare la nuova condizione di vita del loro caro. Peraltro, aiutando loro, aiuta anche lo stesso paziente.
Ambulatorio Logopedia Adulti in Politerapica per il territorio
Crediamo che il nostro territorio abbia bisogno di un ambulatorio che offra la presa in carico di patologie di interesse logopedico in età adulta. Abbiamo visto che questi disturbi sono molto diffusi. Spesso, una volta terminati i periodi di ospedalizzazione a seguito di traumi o patologie, risulta complicato proseguire i percorsi di riabilitazione. Eppure altrettanto spesso sono ancora necessari. Limiti di tempo, di vicinanza o problemi economici possono portare le persone e le famiglie a rassegnarsi. Ad accettare una qualità di vita peggiore di quella a cui si potrebbe puntare.
L’Ambulatorio Logopedia Adulti in Politerapica nasce per essere una risorsa per queste persone. Offre un’assistenza di primo livello vicina al paziente e alla sua famiglia. Rende più semplice l’accesso ai servizi necessari ad un recupero più completo. Lo fa guardando la persona nella sua interezza. Considera il disturbo fisico, le sue conseguenze, lo stato d’animo, le relazioni con i propri cari e con il proprio mondo. Offre una presa in carico multidisciplinare, con professionisti che lavorano in équipe per la valutazione, il trattamento e la dimissione migliore per il paziente. Che sta sempre al centro della loro attenzione.
I professionisti raccontano
I professionisti dell’Ambulatorio Logopedia Adulti in Politerapica hanno scritto dei brevi testi di approfondimento. Nulla di pesante o di complicato. Quattro brevi articoli scritti in modo semplice e chiaro. Potremmo definirli “qualche riga per comprendere meglio”. Crediamo che leggerli sia utile. Aiuta a capire meglio quanto sia necessario lavorare in équipe con le persone adulte che soffrono di questi disturbi. E anche con le loro famiglie e i loro cari.
Li trovate qui:
Benedetta Carrara – Ache agli adulti serve la logopedia – Defi
Alessandra Brevi – Otorinolaringoiatria e Logopedia per Adulti – Defi
Maria Grimoldi – Il Neurologo nell’Ambulatorio Logopedia Adulti – Defi
Valeria Perego – Ambulatorio Logopedia Adulti con lo Psicologo – Defin
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Perché occorre l’intervento del fisiatra per curare le cefalee. Quando e come come questo specialista interviene nel trattamento di questa patologia.