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Perché il fisiatra per curare le cefalee. Dott. Pietro Agostini

16 Settembre 2021
Perché il fisiatra per curare le cefalee

Perché occorre l’intervento del fisiatra per curare le cefalee. Quando e come come questo specialista interviene nel trattamento di questa patologia.

L’articolo che segue ci è stato messo cortesemente a disposizione dal Dott. Pietro Agostini, medico chirurgo, specialista in Fisiatria, Medicina Fisica e Riabilitativa.

Il Dott. Agostini collabora con Politerapica – Terapie della Salute nell’ambito del progetto Medicina Vicina. Qui svolge visite specialistiche e definisce progetti riabilitativi individuali per pazienti con sofferenze a carico dell’apparato locomotore: muscoli, ossa, articolazioni. Soprattutto, si occupa di problemi a carico del rachide, anche di quello cervicale. Partecipa poi attivamente agli Ambulatori Multidisciplinari per la presa in carico globale dei pazienti.

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Perché il fisiatra per curare le cefaleee

La cefalea è una condizione complessa. Le sue cause sono diverse e spesso non sono neppure uniche, come nel caso della cefalea di tipo tensivo.

Siamo di fronte ad una patologia e allo stesso ad un sintomo di altre patologie. Uno stato che può essere affrontato in modo efficace da un team multidisciplinare. Nel team, insieme al neurologo che ne è il leader, operano altri professionisti. Tra questi, il fisiatra, il gastroenterologo, lo psicologo, il fisioterapista.

Il fisiatra

Perché occorre l’intervento del fisiatra per curare le cefalee? Il fisiatra è il medico specialista in medicina fisica e riabilitativa. Il suo ruolo nell’indagine diagnostica e nella terapia della cefalea è importante. In particolare, il suo intervento è necessario quando siamo di fronte a cefalea muscolotensiva. In questo caso il fisiatra è il primo a dovere intervenire dal punto di vista terapeutico.

E’ utile però l’intervento del fisiatra anche in tutti gli altri tipi di cefalee. In questi casi, la sua funzione è audiuvante. La terapia da lui prescritta riduce gli effetti sulla muscolatura occipitovertebrale, cervicodorsale e cingoloscapolare derivanti dalla cefalea primaria. Parliamo di effetti che, a loro volta, diventano causa di peggioramento della cefalea che li ha prodotti. Possiamo trovarci di fronte, in questo caso, ad un circolo vizioso. La cefalea produce irrigidimento muscolare e l’irrigidimento aumenta il dolore.

Come abbiamo detto, il neurologo coordina il team multidisciplinare che si occupa di cefalea. Tra questi anche il fisiatra. A lui il neurologo indirizza le cefalee muscolotensive che possono beneficiare delle terapie fisioterapiche eventualmente combinate con quelle farmacologiche. Negli altri casi, il neurologo trova nel fisiatra un’alleanza terapeutica per diminuire i sintomi degli effetti della cefalea. Può così spezzare il circolo vizioso che si può venire a creare.

Cefalea muscolotensiva

Abbiamo detto che la cefalea è una condizione complessa che può derivare da diverse cause. Una delle cefalee più frequenti è la cefalea muscolotensiva che può derivare anch’essa da diverse cause. Tra queste, possiamo citare stress, errata postura o postura retratta, attenzione protratta, lettura protratta, visione fissa protratta. Parliamo di condizioni del vivere quotidiano che potremmo controllare quando ne avessimo consapevolezza. Ovviamente, anche quando ne conoscessimo il modo corretto.

Questa patologia deve essere indagata per escludere cause anatomo-funzionali. Tra queste vi sono, per esempio, ernie e artrosi cervicale. Può poi essere trattata con beneficio con l’uso di miorilassantio centrali o periferici. Per questo si può ricorrere anche ad integratori quali il magnesio e triptofano. In associazione si applicano terapie manuali quali massaggio terapeutico decontratturante e rilassante. Se necessario, si possono utilizzare anche terapie fisiche come ultrasuoni o tecar.

Le atre cefalee

Quando la cefalea non è di origine diversa da quella tensiva, le terapie prescritte dal fisiatra non sono risolutive. Si possono adottare come strumento di aiuto, integrato in un approccio più complesso.

Anche in questi casi, gli interventi prescritti dal fisiatra possono essere masso-fisioterapici. Questi prevedono massaggio terapeutico decontratturante, eventuale fisioterapia, applicazione di terapie fisiche quali ultrasuoni e tecar. Altri specialisti del team o lo stesso neurologo che lo coordina definiscono la terapia più appropriata.

Igiene di vita

Soprattutto nelle cefalee muscolotensive, il fisiatra può fornire istruzioni al paziente per l’adozione di corretti stili di vita. Questi possono contribuire ad evitare o diminuire il ripresentarsi della patologia.

Quando parliamo di stili di vita, ci riferiamo all’adozione di posture corrette e uso di postazione di lavoro ergonomica. Aggiungiamo la necessità di trovare pause di ristoro a cadenza, nell’attività lavorativa, utili anche per la vista e per la mente. Infine, dobbiamo raccomandare l’importanza di tentare di sublimare lo stress con attività fisiche o passsioni ludiche (ma non il gioco d’azzardo!).

Ecco raccontato, in sintesi, perché occorre l’intervento del fisiatra per curare le cefalee.

 

Dott. Pietro Agostini
Medico Chirurgo – Specialista in Fisiatria, Medicina Fisica e Riabilitazione