La digestione spiegata dal Dott. Signorelli sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo di Domenica 23 Febbraio è affascinante.
12 metri per 30 tonnellate di cibo e 50.000 litri di acqua
Già perchè il Dott. Sergio Signorelli – questo straordinario professionista che, oltre alla laurea, ha conseguito ben tre diplomi di specializzazione in gastroenterologia, medicina interna e geriatria e che collabora come specialista con Politerapica – ci accompagna attraverso un percorso che non immagineremmo mai possa essere così lungo: 12 (dodici, sì: proprio dodici) metri, quanto è lungo il tubo digerente di un essere umano adulto, dal punto di ingresso, la bocca, a quello di uscita, l’ano.
Dodici metri che nel corso della vita di un individuo sono preposti a introitare, modificare, assorbire per quello che serve ed espellere per ciò che non serve nientepopodimeno che 30 tonnellate di cibo e 50 mila litri d’acqua. Tanto si stima sia quello che ingerisce un essere umano nella sua esistenza.
Dodici metri tortuosi e ricchi di tappe, tutte fondamentali per la vita dell’uomo. Dodici metri nei quali si verificano tali e tante azioni e reazioni fisiche e chimiche che neppure nei laboratori di una casa farmaceutica potremmo trovarne altrettante. D’altro canto, già da quando eravamo bambini, ci siamo abituati a sentirci dire che il corpo umano è la maccina più complessa che esista. Ed è proprio così!
Ogni azione e ogni reazione, strettamente combinata con le altre, contribuisce ad un obiettivo fondamentale: tramutare il cibo che ingeriamo in nutrimento ed energia utilizzabile dall’organismo per vivere e per funzionare… e pure per soddisfare la gola, concediamocelo, anche se quest’ultima funzione non trova molto spazio nell’articolo.
Si inizia dalla bocca. Qui già succedono tantissime cose. Sicuramente più di quelle che siamo abituati a immaginare. Non si tratta infatti solo di masticazione, quella funzione che per alcuni è forse l’unica che avviene nel cavo orale per rendere il boccone più picco e poterlo mandare giù. No: già qui cominciano reazioni chimiche importantissime con l’intervento di quell’elemento essenziale che è la saliva. Sì, perché la saliva non serve solo per tenere umida la bocca. La slaiva è il primo dei moltissicmi succhi che il cibo incontrerà durante il suo percorso e che serviranno a modificarlo.
Molte tappe e interazioni
Poi arriva lo stomaco dove, tra movimenti muscolari meccanici e reazioni chimiche, il lavoro è proprio intenso. La potenza dei succhi gastrici nel distruggere batteri nocivi e nello sciogliere le parti più dure del cibo è sorprendente. E mentre questi fanno il loro duro lavoro, c’è la secrezione di muco per proteggere le pareti interne dello stomaco. E molto di più. Come molto di più c’è dall’intervento di fegato e pancreas, due organi vitali per l’organismo perché svolgono funzioni essenziali, senza le quali semplicemente non si potrebbe vivere.
E poi… c’è tutto il lavoro – la somma di lavori, per meglio dire – che viene eseguita incessantemente lungo i 7 metri dell’intestino.
Una catena di montaggio in continua attività che ci permette di usare le sostanze necessarie per vivere. Qui si aprirebbe un altro capitolo, cui il Dott. Signorelli accenna in chiusura del suo articolo: quali siano i cibi che dovrebbero essere preferiti e come li si dovrebbe assumere.
La digestione spiegata dal Dott. Signorelli su l’Eco
La digestione spiegata dal Dott. Signorelli su l’Eco di Bergamo merita di essere letta: può addirittura rappresentare una sorta di vademecum del vivere bene.
Lo potete scaricare qui, in formato .pdf:
Eco di Bergamo – 23.02.2020 – Sergio Signorelli. Digestione – Modificato
Qui, invece, trovate un altro articolo del Dottore su un argomento altrettando importante:
https://www.ecodibergamo.it/stories/la-salute/prevenzione-e-ancheil-tumore-fa-meno-paura_1334056_11/
Il Dott. Sergio Signorelli è uno degli specialisti che collaborano con Politerapica – Medicina Vicina. Presso la nostra struttura esegue attività specialistiche di
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Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale, 93.
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