I vaccini hanno cambiato la storia umana, insieme agli antibiotici. Lo racconta Paolo Mazzarello, ordinario di Storia della medicina all’Università di Pavia, nell’articolo-intervista su l’Eco di Bergamo del 4 gennaio, firmato da Franco Cattaneo.
E’ una posizionne da sempre sostenuta da Politerapica che ne ha fatto oggetto di diversi interventi di sensibilizzazione sul territorio bergamasco. Tra questi, due convegni pubblici. Uno di essi, tenuto con la presenza delle Forze dell’Ordine per assicurare l’incolumità di relatori e organizzatori!
Il significato storico
Alla domanda del giornalista sul significato storico dello strumento vaccinale, il Prof. Mazzarello risponde:
Nella storia umana ci sono stati due eventi che in assoluto hanno consentito di allungare significativamente la vita media delle popolazioni: le vaccinazioni e gli antibiotici. In epoca romana l’età media non superava i 25 anni e nell’800 era forse raddoppiata.
E aggiunge:
Il divenire dell’uomo non viene raccontato attraverso le epidemie, cosa che invece andrebbe fatta, perché ci spiegherebbe l’assurdità di atteggiamenti preventivi ostili alla scienza. Le vaccinazioni si sono rivelate fra le procedure più sicure della medicina moderna.
Il vaiolo, un virus tremendo
Spiega ancora lo storico:
(La vaccinazione) contro il vaiolo, la scoperta di Jenner, è stata un punto di svolta. Basti pensare che il vaiolo, un virus tremendo, espandendosi improvvisamente, ha fatto, lungo la storia umana, milioni e milioni di morti. Alcuni studi ci dicono che tracce della malattia sono state trovate nelle mummie egizie.
La peste Antonina, che fra il 160 e il 180 d.C. ha sconvolto l’impero romano, era probabilmente un’epidemia di vaiolo. Il virus era diffusissimo nel ‘700. Il 30-40% della popolazione colpita moriva e frequentemente i sopravvissuti diventavano ciechi. Molte le vittime altolocate come Luigi XV di Francia.
E precisa:
Il vaiolo è stato il primo morbo contagioso scomparso dalla faccia della terra, un risultato ottenuto dopo la grande campagna mondiale lanciata dall’Oms nel 1967 che in 10 anni ha debellato la malattia.
Anche gli stratagemmi a volte servono
La storia delle vaccinazioni comprende anche un capitolo tutto lombardo che vede protagonista il Dott. Luigi Sacco. Continua a raccontare il Prof. Paolo Mazzarello:
Sull’onda delle osservazioni di Jenner, questo medico, a inizio ‘800, riscontra la presenza di vacche con pustole nelle campagne al confine fra Lombardia e Svizzera. Riesce a convincere le autorità a organizzare una vaccinazione di massa. Un’iniziativa straordinaria, che coinvolge un milione e mezzo di persone in un territorio in cui la vita media era molto bassa: si arrivava tranquillamentena 10 figli per famiglia nella speranza di vederne sopravvivere almeno un paio.
E ci riesce anche con uno stratagemma: scrive una falsa omelia accreditandone la paternità a un falso vescovo di una città inesistente, Goldstadt, in cui si esorta il popolo ad accogliere il verbo suadente della vaccinazione.
Il tempo delle vacinazioni di massa
Prosegue l’intervista e il Prof. Mazzarello racconta:
Poi, con il tempo, abbiamo avuto tanti vaccini che coprono ormai una buona percentuale delle malattie contagiose. Penso, per esempio, all’importanza avuta dall’antopoliomielite, a partire dai primi anni ’60 del secolo scorso.
E afferma con sicurezza
In definitiva, possiamo ribadire senza tema di smentita che la procedura di immunizzazione ha salvato milioni di individui, contribuendo ad allungare di decenni la vita media della popolazione mondiale, fornendo così enormi vantaggi individuali e sociali.
Col Covid un’importante riflessione
La pandemia da Covid-19 è una tragedia per l’umanità ma il docente, concludendo il suo intervento, lancia un appello:
Il Covid dovrebbe rappresentare l’occasione per rileggere la storia anche attraverso il nesso che lega demografia, medicina, sviluppo civile.
Un articolo da leggere
Qui è possibile scaricare l’articolo integrale in formato .pdf:
L’Eco di Bergamo – 4.1.2020 – Storia dei vaccini – Comp
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 035.298468