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La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci

11 Novembre 2023
La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci

La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci. Lo spiega bene il Dott. Fernando Scudiero, Cardiologo in Politerapica, a Bergamo TV. Lo spiega in modo chiaro, accompagnando lo spettatore passo dopo passo in questo delicato tema. Delicato e importante.

Qui il video della trasmisisone:

 

 

Mercoledì 8 novembre 2023, il Dott. Fernando Scudiero , Cardiologo interventista presso ASST Bergamo Est e Cardiologo in Politerapica in convenzione con la stessa ASST, è stato ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di fibrillazione atriale e delle più moderne tecniche di cura. In particolare, quelle senza farmaci

Un argomento importante che tocca molti

Tra le aritmie, la fibrillazione atriale è la più frequente. Raggiunge anche il 2% della popolazione generale: uomini, donne, di età diverse. E proprio con l’età cresce la sua incidenza. Siccome poi l’età media delle persone sta aumentando, ci troveremo ad avere a che fare con questa patologia in modo sempre più frequente.

Siamo di fronte ad un argomento importante tra le molte patologie cardiovascolari. E il Dott. Scudiero lo conosce bene. Lui è Specialista in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare e Dirigente di 1° livello presso l’U.O.C. di Cardiologia e Unità Coronarica dell’ASST Bergamo Est, dove svolge attività di Cardiologo interventista. Visita poi in Politerapica in convenzione con la stessa ASST. Da noi esegue visite specialistiche di Cardiologia, ECG – Elettrocardiogramma, Ecocardiogramma e Ecocolordoppler arteriosi e TSA.

Professionista molto preparato, di grande esperienza e di grand eumanità. I suoi pazienti non lo lasciano più.

La fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale è un’aritmia generata dall’invecchiamento di una camera cardiaca, in particolare degli atri che perdono la loro contrattilità ritmica. Modificandosi la struttura anatomica dei tessuti, questi non funzionano più come prima. Di conseguenza, la normale conduzione elettrica del cuore viene sostituita da una conduzione più disordinata e caotica che fa perdere al cuore la sua normale ritmicità.

E’ una patologia pericolosa perché, quando gli atri perdono la loro normale capacità di contrarsi, generano un flusso sanguigno più turbolento e possono formarsi dei piccoli “coagulini” all’interno di queste camere cardiache. Questi coaguli, nel momento in cui vanno in circolo, possono portare problemi anche molto seri. Pensiamo ad un coagulo che va al cervello e chiude una delle sue arteria: può causare rischi seri come un ictus o un ischemia cerebrale.

Ci si può accorgere di soffrire di fibrillazione atriale per alcuni sintomi: batticuore, ritmo irregolare, frequenza cardiaca molto alta. A volte ci se ne accorge più semplicemente attraverso la saturimetria del dito, adesso così diffusa dopo il Covid. A volte, però, soprattutto nei pazienti più anziani, possono non esserci sintomi. Questa aritmia può evolvere in modo silente e emergere dopo che si sono scatenate alcune delle sue possibili complicanze come l’ictus, appunto.

Diagnosi e cura

La diagnosi è abbastanza semplice. Un elettrocardiogramma permette già di fare diagnosi. In alcuni casi è complicato perché a volte questa aritmia per sua natura, va e viene. Se necessario si fanno altri esami strumentali come lo Holter che permette la registrazione del ritmo cardiaco nelle 24 ore e consente di vedere la presenza di aritmia.

E’ curabile. Ci sono diverse opzioni terapeutiche. Da quelle farmacologiche a quelle della cardiologia interventistica. Questa comprende interventi con metodiche mininvasive molto avanzate che si praticano in anestesia locale: si isolano le vene polmonari e si regolarizzano i circuiti all’interno degli atri di modo che la contrazione atriale sia più regolare. Sono interventi che durano circa un’ora. Parliamo di metodiche che riducono il rischio di sviluppare una fibrillazione permanente in futuro.

La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci

Si lavora poi sulla riduzione del rischio embolico. Come abbiamo detto, il flusso rallentato all’interno degli atri può produrre dei coaguli. Ci si protegge contro questo pericolo con farmaci anticoagulanti. Questi negli ultimi 15 anni sono evoluti moltissimo. Con la fibrillazione atriale, se trattata in modo adeguato, si può condurre una vita del tutto normale. E’ quindi necessario arrivare in fretta alla diagnosi, evitare di avere complicanze emboliche e bisogna curarla.

Gi anticoagulanti sono ottimi farmaci ma come tutti i farmaci hanno degli effetti collaterali. Esendo anticoagulanti, favoriscono la fluidità del sangue ed espongono quindi ad eventi di sanguinamento. Questo porta a dovere prendere delle precauzioni in certi casi.

Ci sono però pazienti cui non si possono somministrare gli anticoagulanti. Per esempio, persone con anemia o che perdono sangue dal tratto gastro-intestinale o che in passato hanno avuto episodi di sanguinamento intra-cranico. Per fortuna, però, oggi la fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci, come abbiamo accennato più sopra. Si può infatti intervenire con la cardiologia interventistica e sempre con interventi minivasivi.

Aggiungiamo che alimentazione corretta e stili di vita corretti sono le precauzioni necessarie per evitare le patologie cardio-vascolari e queste in particolare. E diciamo pure che è utile fare un elettrocardiogramma comunque al di sopra dei 30 anni per valutare la condizione di partenza.

Per il resto, vi invitiamo a guradare il video. Al suo interno c’è molto ma molto di più!

 

 

Il Dott. Fernando Scudiero visita in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.

 

La fibrillazione atriale si può curare anche senza farmaci