Il Dott. Oreste Risi interviene sulla prevenzione andrologica durante l’adolescenza, con un articolo/intervista pubblicato dalla rivista Bergamo Salute.
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Un tema sottovalutato
“Meno del 5% dei giovani maschi italiani si sottopone a una visita andrologica prima dei vent’anni, una percentuale molto piccola se pensiamo che durante alcune campagne locali nel 2010 si è rilevato che almeno nel 25% circa dei ragazzi era presente una situazione che meritava approfondimento“. Comincia così il Dott. Risi ed è subito chiaro come stiamo parlando di un argomento importante ma anche sottovalutato.
E prosegue “Dal 2005 i ragazzi non vengono più sottoposti in massa alla visita di leva, dopo che la legge 226 del 23 agosto 2004 ha eliminato l’obbligatorietà del servizio militare. La scomparsa di questo screening ha lasciato un vuoto nella prevenzione andrologica che non si è ancora riusciti a colmare, nonostante si stia cercando di aggiungere i giovani attraverso campagne di informazione, soprattutto a livello scolastico”.
Divario culturale rispetto alle ragazze
“I fattori per cui sono così pochi i ragazzi che si fanno visitare in adolescenza sono vari”, spiega Oreste Risi. “Sicuramente alla base c’è un grande divario culturale rispetto alle ragazze, che si rivolgono al ginecologo con molta più facilità. A ben vedere questa differenza rispecchia l’atteggiamento di uomini e donne adulti in relazione alla prevenzione andrologica e ginecologica, sarebbe importante educare anche le famiglie stesse“.
“Le patologie che si intercettano nella prevenzione adolescenziale spesso sono asintomatiche, ma anche di fronte a problemi evidenti molte volte il ragazzo non ha piacere di parlarne con il medico di medicina generale o con la famiglia, per pudore o vergogna”, continua lo specialista. “Bastano pochi minuti di visita per riscontrare eventuali forme di alterazione dei genitali o patologie asintomatiche”.
Oreste Risi sulla prevenzione andrologica: conseguenze serie
La prevenzione andrologica in adolescenza può evitare patologie con conseguenze gravi in età adulta. Anche sulla fertilità.
“Iniziamo con i difetti di discesa e posizionamento del testicolo: i testicoli fisiologicamente sono posizionati nello scroto dalla nascita e non dovrebbero risalire, ma non è sempre così”. Sono difetti congeniti o successivi alla nascita. Il pediatra può già intercettarli durante le visite di controllo ma capita di diagnosticarli per la prima volta in età adolescenziale.
“La visita andrologica dovrebbe anche essere occasione per insegnare al ragazzo a fare la autopalpazione del testicolo, molto più semplice di quella del seno che si insegna alle ragazze”. Il ragazzo può eseguirla tranquillamente sotto la doccia. La sua esecuzione regolare aiuta a prevenire anche in età adulta varie anomalie, come ad esempio la comparsa di una cisti.
In età pediatrica si possono evidenziare anche le malformazioni congenite del pene e la fimosi. Non sempre però vengono seguite a dovere. Il ragazzino da prima dell’adolescenza comincia a lavarsi da solo e tende ad evitare di parlarne con i genitori. Osserviamo ancora quanto siaimportante la visita andrologica di prevenzione. In età adolescenziale, infatti, si possono correggere questi difetti in modo abbastanza semplice, spesso anche a livello ambulatoriale.
“Ci sono poi il varicocele, l’idrocele e le tumefazioni scrotali. Il varicocele è la dilatazione delle vene che più frequentemente riguarda l’emiscroto sinistro (78-93% dei casi). L’idrocele è una raccolta di liquido sieroso. La tumefazione scrotale, in particolare, va sempre approfondita perché può avere varie cause di diversa gravità“.
Non meno importante è l’ipogonadismo maschile che “si manifesta con una ridotta funzione testicolare rispetto a quanto atteso per l’età. Può avere cause congenite o endocrine e merita sempre attenzione anche perché potrà influire sulla fertilità“.
Il Dott. Oreste Risi sulla prevenzione andrologica con competenza
Il Dott. Oreste Risi interviene sulla prevenzione andrologica con grande competenza. E’ Medico Chirurgo, specialista in Urologia – Andrologia e Neurourologia. E’ coordinatore della SIA – Società Italiana di Andrologia per la macroregione Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta e consigliere nazionale della SIMS – Società Italiana del Midollo Spinale.
Socio fondatore di Fincopp Lombardia OdV, è membro del suo Comitato Tecnico Scientifico e fa parte del Comitato Tecnico Scientifico di Fincopp OdV, oltre che essere Docente della Scuola Fincopp.
Da sempre collabora con Politerapica – Terapie della Salute, dove è specialista di riferimento per l’Urologia, l’incontinenza e le disfunzioni del pavimento pelvico. Di recente ha assunto l’incarico di consulente presso le cliniche Humanitas Gavazzeni di Bergamo.