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Tag: Endocrinologa

7 Ottobre 2022
Ipotiroidismo in adolescenza con la Dott.ssa Covelli

L’ipotiroidismo in adolescenza non è una condizione banale e con il contributo della Dott.ssa Danila Covelli, la rivista Bergamo Salute lo affronta in modo chiaro e completo.

Qui l’articolo completo: 2022.10.05 – Bergamo Salute – Ipotiroidismo in adolescenza, Danila Covelli – Def

La Dott.ssa Danila Covelli è Endocrinologa. Collabora da tempo con Politerapica, nell’ambito del progetto Medicina Vicina. Qui, non esegue solo prestazioni specialistiche per le quali è molto apprezzata da tutti i pazienti che si rivolgono a lei. Contribuisce anche, con Politerapica, alla promozione della cultura della salute sul territorio.

E anche in questa attività riesce a farsi apprezzare. E’ sempre chiara e precisa quando spiega. Sa parlare di cose complicate in modo semplice. Lo fa negli incontri pubblici e nelle trasmissioni televisive. Lo fa anche sui giornali. Come in questo caso.

Ipotiroidismo in adolescenza con la Dott.ssa Covelli

Comincia spiegando il ruolo importante che ha la tiroide in adolescenza, la Dott.ssa Covelli. In questa età, la tiroide svolge un ruolo cruciale. Contribuisce, infatti, al corretto sviluppo fisico e mentale del ragazzo o della ragazza. Durante l’adolescenza, però, possono insorgere dei problemi a carico di questa ghiandola. Parliamo di ipotiroidismo oltre che di ipertiroidismo. E’ importante che i genitori imparino a coglierne i sintomi.

Parlando di ipotiroidismo è utile chiarire che ci stiamo riferendo a un’insufficiente azione degli ormoni tiroidei a livello di vari tessuti dell’organismo. Questa insufficienza provoca un rallentamento dei processi metabolici. E questo può provocare molti disturbi.

Ci sono diversi campanelli di allarme che devono attirare l’attenzione dei genitori. Tra questi, ci sono i rallentamenti della crescita, la stanchezza, il calo del rendimento scolastico o della concentrazione, quello dell’umore e quello della memoria. Può esserci anche aumento di peso, eccessiva sensibilità al freddo, stipsi, pelle secca e pallida. Ricordiamo anche gonfiore al volto e alle palpebre, voce rauca, crampi muscolari, cicli mestruali irregolari, capelli fragili, gozzo e accumulo di liquidi.

Ma perché tanta attenzione in adolescenza?

L’ipotiroismo può essere congenito ma quando insorge in età pediatrica, si concentra soprattutto nella pubertà e nell’adolescenza. Quasi sempre, infatti, è legato a malattie autoimmuni. E queste malattie si manifestano maggiormente nell’età dello sviluppo. In coincidenza, possiamo dire, con le molte modifiche a cui il corpo e il metabolismo vanno incontro in questa fase della crescita.

Quando l’ipotiroidismo viene individuato, si inizia la terapia sostitutiva con l’ormone tiroideo sintetico. Di solito, si proseguirà così per tutta la vita, con le opportune variazioni di dosaggio. La terapia ormonale sostitutiva può essere paragonata all’uso degli occhiali. Vanno utilizzati sempre perché l’effetto sia presente. Smettendo di usarli i disturbi si ripresentano.

L’ormone sintetico è sicuro e non ha effetti collaterali. Infatti, non è un farmaco ma solo una molecola sostitutiva.

 

La Dott.ssa Danila Covelli riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni o appuntamenti, si può chiamare il numero 035.298468.

16 Febbraio 2022
Obesità e sovrappeso, loro definizione e implicazioni - 2

Obesità e sovrappeso, loro definizione e implicazioni. Un argomento grosso e complesso di cui scrive la Dott.ssa Maria Britta, specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio. Dice subito che le  cause principali che determinaon queste condizioni si possono prevenire. Parliamo infatti di scorretta alimentazione ipercalorica e ridotto dispendio energetico.

8 Febbraio 2022
La tiroide a Bergamo TV con la Dott.ssa Covelli

La tiroide a Bergamo TV con la Dott.ssa Danila Covelli, Endocrinologa in Politerapica. La Dott.ssa Covelli ha raccontato cosa sia questa ghiandola, a cosa serva, come funzioni. Ha poi spiegato come si possa ammalare e come vada curata. La cosa più importante è stata poi, forse, l’attenzione che ha dedicato alle possibili pratiche di prevenzione.

Era ospite di Alberto Ceresoli, conduttore della trasmissione Fattore Bergamo La Salute, a Bergamo TV. Anche così Politerapica e i suoi specialisti promuovono l’educazione alla salute sul territorio.

Qui il video integrale della trasmissione:

La tiroide è piccola ma importante

La tiroide è una piccola ghiandola che si trova tra il pomo d’adamo e la base del collo. Ha funzioni differenti nel corso della vita. In età fetale e nei primi anni, contribuisce alla corretta crescita di peso e statura e allo sviluppo del sistema nervoso. Più avanti controlla tutto l’organismo, a cominciare dal metabolismo, contribuendo a regolare il consumo di energia a riposo. Interviene sulla funzione delle ovaie e, quindi, sulla fertilità. Agisce anche sulla capaicità intelletiva della persona, contribuendo alla capacità di concentrazione a quella reattiva e alla regolazione del’umore. Bisogna, quindi, prendersene cura sempre.

Può dare disturbi che si possono confondere con quelli di altre malattie o con condizioni legate a particolari fasi della vita. Si ammala più facilmente nelle donne. Tra le donne, in età giovanile, può ammalarsi di malattie autoimmuni. In età più avanzata, negli uomini o nelle donne, può ammalarsi di patologia nodulare. Questa si riscontra quasi sempre in modo casuale.

Nella bergamasca una condizione particolare

E’ interessante osservare come nella bergamasca, i disturbi della tiroide siano piuttosto frequenti. Questo è talmente vero che la maschera di carnevale della nostra provincia è rappresentata con il gozzo prominente. La causa di questa condizione è il fatto che nel sottosuolo della nostra provincia c’è carenza di iodio. Di conseguenza, la frutta e la verdura prodotte nei nostri territorio sono povere di questo elemento che è un componente essenziale degli ormoni della tiroide.

Il problema è stato risolto con l’adozione di sale iodato. Questo ha permesso a tutti di assumere lo iodio necessario per la salute della tiroide. Certo, il sale iodato deve essere assunto prima che si manifestino disturbi o malattie. E’ opportuno, quindi, farne uso sempre e fin da piccoli. Tra l’altro, questo è oggi il sale più comune e quello che costa meno.

Un altro suggerimento utile è quello di consumare pesce almeno una volta alla settimana.

La tiroide a Bergamo TV con la Dott.ssa Covelli

Da qui è partita la Dott.ssa Danila Covelli per raccontare al pubblico televisivo qualcosa che sanno tutti e non sa nessuno. Lei lo ha fatto con la precisione dei contenuti e la chiarezza del linguaggio che le sono propri. Ascoltarla è un’ottima opportunità per capire, per sdrammatizzare e per regolre i propri comportamenti e le proprie scelte in funzione di una vita sana e serena.

Scrivevamo che anche così promuoviamo l’educazione alla salute sul territorio. Un’attività cui Politerapica e i suoi professionisti tengono molto. Non a caso, noi ci definiamo Medicina Vicina.

 

28 Novembre 2021
Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide

Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide. Non sempre, almeno. Non quelle autoimmuni. Possono, per esempio, colpire l’occhio. Parliamo di un argomento delicato. La Dott.ssa Danila Covelli, Endocrinologa in Politerapica, lo tratta in un articolo pubblicato dalla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo del 28.11.2021.

Qui si può scaricare l’articolo: L’Eco di Bergamo – 28.11.2021 – Covelli, Basedow – Def

Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide

Il nome è un po’ difficile ma anche la malattia non è delle più comuni. Oftalmopatia basedowiana o tiroidea. Così viene chiamata l’insieme di segni e sintomi oculari che si possono manifestare in chi soffre di malattie autoimmuni tiroidee. E’ più frequente in caso di ipertiroidismo da Malattia di Graves-Basedow. Può presentarsi però anche in caso di ipotiroidismo associato a Tiroidite di Hashimoto. E’ una malattia rara nelle sue forme più gravi ma un minimo coinvolgimento oculare si rileva fin nel 50% dei pazienti con Malattia di Graves-Basedow.

I suoi principali bersagli sono la congiuntiva, le palpebre e i muscoli oculari. Gli occhi ammalati appaiono sporgenti, gonfi e arrossati e lo sguardo più spalancato.

Disturbi dolorosi e invalidanti

La sensazione di “avere la sabbia negli occhi” e un dolore oppressivo all’occhio sono sintomi molto comuni. Il disturbo più invalidante è quello della visione doppia, o diplopia, conseguenza dell’infiammazione dei muscoli che muovono l’occhio.

Normalmente i segnali luminosi percepiti dai nostri occhi generano ed inviano al cervello due immagini distinte che vengono poi fuse in un’unica. Gli occhi sani, ben sincronizzati nei movimenti, inviano al cervello due immagini molto simili tra loro. Se invece i due occhi non si muovono in modo sincrono, come quando i muscoli sono infiammati, inviano al cervello immagini molto diverse tra loro che non vengono facilmente fuse. Ne deriva la percezione di vedere doppio. La diplopia limita molto l’autonomia del paziente. Per risolverla spesso è necessario un intervento chirurgico.

Cause poco chiare

La Dott.ssa Covelli spiega che l’origine delle malattie autoimmuni non è ancora molto chiara. Spesso si scatenano dopo uno stress in chi ha ereditato un sistema immunitario non perfettamente sano. Ancora meno chiaro è il motivo per cui talvolta la reazione autoimmune non si limita alla tiroide ma coinvolge anche tessuti extra-tiroidei come l’occhio.

Nascono quando il sistema che produce le nostre difese genera per errore anticorpi diretti contro il nostro stesso organismo e, come abbiamo visto, anche la tiroide può essere bersaglio di questi attacchi. Due tra le più comuni malattie autoimmuni sono la Malattia di Graves-Basedow e la Tiroidite di Hashimoto. La prima causa un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei mentre la seconda danneggia il tessuto tiroideo fino a portare alla ridotta produzione di ormoni. Entrambe possoon colpire l’occhio.

Terapia, possibili conseguenze e prevenzione

Un dato positivo è che l’orbitopatia è una malattia che si autolimita. Gli anticorpi che attaccano la tiroide pian piano spariscono e l’infiammazione agli occhi si risolve. La terapia medica limita l’infiammazione e i conseguenti danni. Si basa sulla somministrazione di  farmaci cortisonici per via endovenosa. Oggi, peraltro, si stanno già usando in via sperimentale nuovi trattamenti più specifici e con meno effetti collaterali.

Una volta risolta la fase infiammatoria, non è detto che gli occhi tornino come prima dal punto di vista estetico o funzionale. In questi casi diventa necessario ricorrere alla chirurgia. Prevenzione, diagnosi precoce e terapia adeguata servono a limitare al minimo i danni permanenti e il ricorso agli interventi chirurgici.

Per la prevenzione ci sono alcuni fattori su cui possiamo agire: si deve evitare il fumo di sigaretta e si devono prendere nel modo giusto i farmaci per la tiroide. Per la gestione adeguata della malattia, invece, conclude la Dott.ssa Covelli, ci si deve rivolgere a centri ospedalieri che garantiscano il lavoro in equipe di endocrinologo, oculista, ortottista e chirurgo.

Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide

Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide. Come abbiamo visto, saperlo è necessario per affrontarle nel modo migliore e per lavorare alla loro prevenzione.

 

 

Politerapica è a Seriate in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.