fbpx

Si chiude il 2020.
Un anno particolare.

28 Dicembre 2020
Si chiude il 2020

Si chiude il 2020. Noi di Politerapica lo abbiamo vissuto in una posizione un po’ particolare: quella delle strutture sanitarie di territorio nella bergamasca. Emergenza meningococco, emergenza coronavirus, aperture, chiusure, malattie e anche peggio, ad ondate successive.

Si chiude il 2020, un anno strano e durissimo che ha visto Politerapica e i suoi professionisti protagonisti – forse come mai – dell’attenzione alla Salute sul territorio. Da subito.

Si chiude il 2020 e ora vogliamo provare a raccontarlo così come lo abbiamo vissuto noi.

Gennaio, la meningite

Lo ricordate tutti Gennaio e l’emergenza da meningococco. C’era il panico tra la gente ma non era questo il problema. Il problema era che il meningococco c’era davvero. Lo avevamo qui, sotto casa nostra, in particolare nella zona nord-orientale della provincia, vicinissimo a noi e alla nostra sede.

Non ci siamo tirati indietro. Non ci abbiamo pensato tanto. Non abbiamo neppure fatto piani particolari. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato. Subito. Di corsa. A testa bassa. Centinaia di vaccini, concentrati in poche settimane, per persone che avevano un solo pensiero: fare in fretta. Adulti, bambini, intere famiglie. E qui dobbiamo menzionare Carla Volpi – segretaria, Silvia Cavedon – infermiera e Marta Guerini – ostetrica. Se abbiamo retto l’urto lo dobbiamo a loro.

Stavamo affrontando la crisi del meningococco mentre cercavamo di riordinare le fila delle nostre attività principali. Nel frattempo dovevamo svolgere un enorme lavoro che non si vedeva da fuori ma che toccava il cuore stesso di Politerapica: la riorganizzazione della gestione amministrativo/finanziaria dell’azienda. E qui dobbiamo menzionare Donatella Alessandra Bonacina – impiegata. Se quel lavoro è stato fatto in modo corretto, pure in quelle condizioni, lo dobbiamo a lei.

Febbraio, il coronavirus alle porte

Stava accadendo tutto questo e è piombata sul Mondo la pandemia da Coronavirus. Bergamo investita nel modo più violento. Le nostre zone, ancora una volta, in modo particolare. Questa volta il panico è stato più forte di qualsiasi altra cosa. Avevamo colleghi malati e colleghi spaventati. Soprattutto spaventati lo erano i pazienti.
Non uscivano più di casa. Avevano paura di venire a fare le terapie.

Per la prima volta in oltre 11 anni di vita, abbiamo chiuso. Nel silenzio di un pomeriggio di Marzo, abbiamo deciso di interrompere tutte le attività. Ma non abbiamo con questo smesso di agire.

Ancora Carla, Donatella, Marta e Silvia, lo staff pulsante della nostra struttura. Con loro e col Dott. Pietro Agostini – il nostro Direttore Sanitario – abbiamo continuato a ragionare, valutare, pianificare fin quando il 3 Maggio abbiamo riavviato le attività medico-specialistiche, applicando regole di sicurezza stringenti.

Sierologici e tamponi

Di nuovo ci siamo ritrovati immersi in un altro ciclone che ci avrebbe accompagnato per tutti i restanti mesi dell’anno e che proseguirà probabilmente ancora per alcuni mesi del 2021: quello dei test sierologici e dei tamponi per la diagnosi del Covid-19.

Il territorio ne aveva bisogno. Noi c’eravamo. Tra la gente, nelle sedi comunali e in Politerapica. Un lavoro la cui qualità ci è stata riconosciuta ed è stata apprezzata da tutti, oltre che cercata da molti.

E poi a Giugno abbiamo riavviato le attività riabilitative.  Ci siamo ritrovati a rimettere insieme i pezzi uno per volta. Uno specialista dopo l’altro, un terapista dopo l’altro. Anche senza specialisti che avevano preferito lasciarci perché da noi, nelle nostre zone, si prendeva il virus.

Un pezzo per volta.

Vicino alla gente, vicino alle istituzioni, ritornando alla nostra missione aziendale mentre continuavamo a  sostenere l’impatto del Covid mentre affrontavamo e sostenevamo la seconda ondata. Abbiamo rappresentato – e continuinamo a farlo – un riferimento per i cittadini che trovano difficoltà ad accedere alle strutture pubbliche ancora sotto pressione.

Un pezzo per volta per metterne insieme molti:

Convenzioni e comunicazione

Politerapica è Medicina Vicina, vicina alle persone e al territorio. Non abbiamo smesso di esserlo quest’anno. Anzi, abbiamo lavorato per essere ancora più vicini e accessibili.

Abbiamo stipulato

  • 10 convenzioni – diverse su richiesta ricevuta da parte loro! – con gruppi assicurativi, aziende del territorio e associazioni sportive
  • 2 convenzioni con associazioni di pazienti
  • 1 convenzione con l’ASST Bergamo Est per le attività del loro ambulatorio di anatomia patologica

E poi, abbiamo…

A Gennaio
organizzato un ciclo di incontri con il Comune di Pedrengo per la popolazione sull’educazione alla salute.

A Febbraio
riavviato le attività di Logopedia con Federico Favini

A Marzo
potenziato il team di Fisioterapia con l’arrivo di Camilla Mazzoleni

A Maggio

A Giugno

Proseguendo…

A Luglio

  • ci siamo dotati di
    • nuovo ecografo in aggiunta a quello già in uso
    • defibrillatore
  • sistema di video-fibrolaringoscopia
    e abbiamo avviato questa attività in Politerapica con la Dott.ssa Brevi

Ad Agosto
è arrivata la Dott.ssa Clara Gargasole, Ginecologa (e subito si è formata la coda!)

A Settembre

A Ottobre
potenziato l’attività di Massoterapia con l’inserimento di Stefania Uberti

A Novembre

  • ulteriormente potenziato l’attività di Massoterapia con l’inserimento di Kevin Miraglia
  • gestito con LILT Bergamo Onlus la campagna Nastro Azzurro per la prevenzione del cancro della prostata: 167 adesioni!

A Dicembre
definita una convenzione con l’ASST Papa Giovanni XXIII per la collaborazione della

Si chiude il 2020

Un anno molto particolare. Un pezzo per volta lo abbiamo vissuto con i nostri pazienti, i nostri amici, i molti che con noi lavorano giorno dopo giorno in struttura e sul territorio.

Con loro crediamo di avere fatto un buon lavoro. Lo diciamo senza falsa modestia e, allo stesso tempo, senza particolari entusiasmi. Abbiamo fatto qualcosa di cui crediamo che possiamo essere soddisfatti.

A loro, ai nostri professionisti, ai nostri collaboratori va un pensiero di affetto e di gratitudine mentre ritorniamo sui dodici mesi trascorsi. A tutti voi vogliamo fare i più cari auguri perché possano avere la fortuna di vivere momenti di serenità nell’anno che sta per iniziare.