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Categoria: Attività sul territorio

22 Aprile 2024
Primi in Italia alla Senologia di Seriate

Alla Senologia di Seriate sono i primi in Italia ad usare uno strumento straordinario contro il cancro della mammella. Si tratta di uno strumento che durante l’intervento chirurgico di asportazione di un tumore, permette di eseguire l’esame istologico dei tessuti asportati, nel giro di 7 – 8 minuti. L’équipe medica dispone così, in tempo reale, di tutte le informazioni necessarie per decidere come procedere.

Noi di Politerapica che cerchiamo di essere attenti a qualsiasi innovazione in ambito disgnostico e terapeutico, non possiamo non raccontare con entusiasmo questa straordinaria novità.

Primi in Italia alla Senologia di Seriate

La Senologia dell’Asst Bergamo Est ha iniziato un lavoro di valutazione sistematica direttamente in sala operatoria dei tessuti tumorali durante gli interventi di quadrantectomia per tumore della mammella. Questo è stato possibile grazie all’utilizzo di una nuovissima apparecchiatura dedicata, denominata Histolog Scanner che la Senologia di Seriate sta usando, per prima in Italia.

Il nuovo strumento di lavoro è uno speciale microscopio-scanner digitale che permette un’analisi accurata dei tumori escissi, per la prima volta in tempo reale, cioè addirittura già durante l’intervento chirurgico. Le ricadute ovvie sono enormi se si pensa alle importantissime informazioni che, in questo modo, il patologo esaminatore può fornire direttamente all’equipe chirurgica al lavoro. La possibilità di valutare immediatamente al microscopio i margini chirurgici del tessuto mammario asportatto, fornisce la risposta certa circa il fdatto che il tumore sia stato completamente rimosso. E questo riduce drasticamente la necessità di interventi successivi.

Histolog Scanner

Histolog Scanner, infatti, è un dispositivo di microscopia scanner con focale Laser per la visualizzazione immediata delle microstrutture di campioni di tessuto umano. E’ basato su una tecnologia avanzata che fornisce immagini digitali in modo rapido per zone molto ampie. In altre parole, in soli 7-8 minuti, permette di visualizzare al microscopio ampie porzioni di tessuto tumorale asportanto. Si può così personalizzare la diagnosi direttamente durante l’intervento chirurgico. Comunemente, invece, per fare la stessa cosa, occorrono giorni.

E’ poi già in lavorazione uno speciale algoritmo di Intelligenza Artificiale che si affiancherà a breve al lavoro insostituibile del patologo. Gli indicherà in modo rapido le regioni di maggiore interesse e allo stesso tempo assicurerà che nessuna parte dell’immagine rimanga non analizzata.

L’équipe che lavora con questo nuovo strumento all’ASST Bergamo Est è coordinata dal Dott. Domenico Gerbasi e dal Dott. Aurelio Sonzogni. Il Dott. Gerbasi è il chirurgo senologo, Coordinatore della Breast Unit Bergamo Est. Il Dotto Sonzogni è il Direttore di Anatomia Patologica dell’Azienda.

Spiegano che questa apparecchiatura è dotata di un sistema di scanner digitale per l’analisi a fresco dei tessuti umani opportunamente processati. Rappresenta, quindi, finalmente, un importante passo avanti nel campo della diagnostica medica. Non solo! Realizza anche il sogno di sempre di tutti i chirurghi senologi. Quello di personalizzare l’intervento chirurgico al massimo, avendo però la certezza, durante l’intervento stesso, di avere rimosso completamente il tumore. E questo eveita ulteriori interventi che, come si sa, hanno grosse ricadute sulla psiche e sul fisico delle pazienti. Senza parlare degli oneri a carico Sistema Sanitario.

La Breast Unit dell’ASST Bergamo Est

Da tempo, la Breast Unit Bergamo Est è una struttura di eccellenza. Oggi lo è ancora di più. E questo permette di offrire notevoli vantaggi alle pazienti che si rivolgono ai suoi professionisti.

Dalle fase diagnostica radiologica di altissimo livello per la definizione della diagnosi di tumore mammario, alla presa in carico. Con un Team Multidisciplivnare molto qualificato che valuta la persona prima ancora che la paziente, sia prima che dopo il trattamento neoadiuvante o chirurgico, come caso clinico specifico e unico.

Alla novità hanno dato ampio risalto giornali e televisioni non solo regionali. Tra i tanti, riportiamo l’articolo con cui ne ha dato notizia l’Eco di Bergamo: L’Eco di Bergamo – 20.04.2024 – Cancro al seno. Innovazione al Bolognini – D

 

22 Aprile 2024
Un grosso progetto per anziani e famiglie

E’ stato presentato nel corso di un evento molto partecipato, venerdì 19 aprile, nella Sala Consiliare del Comune di Seriate, un grosso progetto per il sostegno di anziani e famiglie oltre che dei caregiver. Si chiama Welfare in Ageing e si sviluppa per due anni, sui 19 Comuni degli Ambiti Territoriali di Seriate e di Grumello del Monte. Viene realizzato attraverso un approccio collaborativo che coinvolge 14 strutture: amministrazioni pubbliche, istituzioni sanitarie, enti privati e del terzo settore. Tra questi c’è Politerapica. Con loro ci sono poi i professionisti della salute del territorio: medici di medicina generale e farmacisti.

Sono intervenuti Gabriele Cortesi, Presidente Ambito Territoriale di Seriate, Luciano Redolfi, Presidente Ambito Territoriale di Grumello del Monte, Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing Sociale di Regione Lombardia, Nicoletta Castelli, Direttore Sanitario ATS Bergamo e Marco Passaretta, Direttore Generale ASST Bergamo Est. Ha moderato i lavori Pasquale Intini di Politerapica e ha portato un saluto Cristian Vezzoli, Sindaco di Seriate.

Un grosso progetto per anziani e famiglie e pure per caregiver

Dicevamo che il progetto si sviluppa nel biennio 2024-2025, nel territorio dei due Ambiti. Si articola su 3 macro-aree, 7 azioni e 16 interventi, combinati tra loro. In particolare:

  1. integrazione sociale
    con azioni nelle case di comunità e con la realizzazione di integrazione sociale con medici di medicina generale e farmacisti del territorio
  2. sviluppo di comunità e sostegno ai caregiver
    con azioni rivolte ad anziani e caregiver attraverso la promozione di reti territoriali, interventi di sostegno psicoeducativo alle famiglie, iniziative di formazione per i caregiver, iniziative di educazione digitale per anziani e caregiver
  3. pronto intervento e tele monitoraggio
    con azioni di pronto intervento domiciliare con team dedicati e teleassistenza domiciliare

La risposta a due grandi sfide

Il progetto Welfare in Ageing è una risposta a due grosse sfide che dovremo affrontare nei prossimi decenni. Una è quella dell’invecchiamento della popolazione. Per questo è necessario agire per permettere un invecchiamento in salute e un invecchiamento attivo per far sì che l’anziano possa continuare  ad essere una risorsa preziosa per la comunità e per assicurare l’assistenza necessaria per una vecchiaia dignitosa che riguarda la persona anziana ma anche chi la assiste, i caregiver come li chiamiamo oggi.

L’altra sfida è la ridotta disponibilità di risorse. Per questo è necessario costruire le condizioni perché soggetto diversi lavorino insieme intorno ad un obiettivo comune. E questo è Welfare in Ageing, un progetto che mette insieme le risorse di enti, amministrazioni pubbliche, istituzioni sanitarie e enti del terzo settore per costruire iniziative concrete a sostegno dell’anziano e di chi si prende cura di lui ma anche a sostegno di un invecchiamento attivo.

L’attenzione della stampa

Abbiamo quindi preparato un comunicato stampa con i dettagli del progetto che abbiamo distribuito alla stampa: Welfare in Ageing – Comunicato stampa.  E la stampa ha prestato molta attenzione ad un grosso progetto per anziani e famiglie oltre che per caregiver, quale è Welfare in Ageing. Sono stati infatti diversi gli articoli e i servizi televisivi:

L’Eco di Bergamo – 20.04.2024 – Annuncio Welfare in Ageing – D
BergamoNews – 22.04.2024 – Annuncio Welfare in Ageing

Un grosso progetto per anziani e famiglie – Qualche foto

 

 

 

3 Aprile 2024
Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia ma che lo facciamo anche per la testa e per le relazioni. Sì, certo, scritto così può sembrare poco chiaro ma su questo punto abbiamo fatto un grosso lavoro a Bergamo e provincia, in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica di Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori..

Abbiamo cominciato con un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming su 10 canali social, dal titolo “Mangiare è stare bene. Se ne parla tanto, si fa poco”. Lo abbiamo tenuto il 22 marzo, presso la Biblioteca di Treviolo. Qui abbiamo raccontato che l’uomo non mangia solo per nutrirsi. Lo fa anche per appagare i sensi, provando piacere e soddisfazione durante questa azione. Lo fa però anche come momento di relazione. Sono molte infatti le occasioni e le circostanze per le quali l’uomo usa il momento del mangiare insieme ad altri. Quante ricorrenze si festeggiano a tavola? E quante feste hanno tra i loro momenti centrali il pranzo o la cena? E quante volte, si fanno pranzi o cene di lavoro?

Diciamo, quindi, che l’uomo mangia per stare bene da tutti i punti di vista: quello fisico, quello psichico e quello sociale. Esattamente le tre condizioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera necessarie per definire il concetto di salute: Salute non è assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, appunto! Non potremmo vivere senza mangiare ma anche se potessimo, non potremmo stare bene. Eppure ci alimentiamo male. E questo spesso ci fa pure ammalare. Perchè? Ancora, è una questione di cultura. E di educazione. Bisogna cominciare da piccoli.

Con noi gli studenti del Liceo Federici

Ne abbiamo parlato in modo sereno, cercando di affrontare l’argomento da tutti i punti di vista. Un contributo importante lo hanno dato gli studenti della 4° B del Liceo delle Scienze Umane Lorenzo Federici di Trescore Balneario e i loro insegnanti. Nelle settimane precedenti al convegno, hanno svolto un grosso lavoro di approfondimento e hanno prodotto un documento vasto che tocca i molti aspetti della questione fino a scendere in dettagli che spesso si sottovalutano, quali le fake news e l’igiene alimentare. Due di loro – Giulia Bosatelli e Lucrezia Poltronieri – hanno partecipato attivamente ai lavori, seduti al tavolo, insieme agli altri relatori:

  • Vincenza Serra, Medico specialista in Scienza dell’alimentazione – ASST Bergamo Est
  • Giuliana Rocca, Responsabile UOS Promozione della salute – ATS Bergamo
  • Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta – Politerapica e LILT Bergamo
  • Pasquale Gandolfi, Sindaco di Treviolo – Presidente della Provincia di Bergamo

Insieme, abbiamo raccontato cosa si dovrebbe mangiare e perché ma abbiamo anche detto cosa poi effettivamente si mangi. Soprattutto tra i ragazzi e pure tra i bambini. A casa e a scuola. Ci siamo chiesti il perché mangiamo male e abbiamo capito che le ragioni sono molte. Uno spazio importante abbiamo dato a come e quando si impara a mangiare, comprendendo che in questa fase si gioca uin momento importante della relazione genitori/bambino. Naturalmente, abbiamo detto anche quante malattie sono causate dalla scorretta alimentazione. Anche oncologiche. Potremmo risparmiarcele.

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia

Abbiamo detto che non mangiamo solo per la pancia e lo abbiamo fatto anche tra la gente. Sono state diverse, infatti, le iniziative di sensibilizzazione che abbiamo organizzato.

10 postazioni informative sul territorio presso ATS Bergamo, sedi di Lilt Bergamo, Case di Comunità e Ospedali di ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, ASST Papa Giovanni XXIII e Humanitas Bergamo. Qui, abbiamo distribuito materiale informativo e proposto l’olio extra vergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea. Il 20 marzo, poi, presso l’Ospedale Bolognini di Seriate, la Direzione strategica di ASST Bergamo Est insieme ai promotori del progetto e alle Istituzioni locali hanno tenuto un evento di approfondimento. A Clusone invece, il 19 e il 27 marzo, per 230 studenti dell’Istituto Fantoni e dell’Istituto alberghiero ABF e i loro insegnanti sono stete organizzate due “passeggiate della salute” precedute da momenti di formazione in aula.

Questo era il 2° appuntamento di “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”, il progetto di promozione della cultura della salute giunto al suo 3° anno, ideato e gestito da Politerapica, Lilt Bergamo e altre sette associazioni di volontariato impegnate nella salute:

E come per ogni appuntamento del progetto, anche in questa occasione, abbiamo messo a disposzione prestaz<ioni sanitarie gratuite: consulenze dietologiche presso l’ASST Bergamo Est, valutazioni gastroenterologiche presso Humanitas Bergamo, incontri e percorsi di sostegno psicologico presso ASST Papa Giovanni XXIII, Fondazione Angelo Custode e Politerapica di Seriate.

Un appuntamento molto ricco, dunque e al quale è stata riservata grande attenzione da parte dei media.

Videoregistrazione integrale del convegno

6 Marzo 2024
A Bergamo torna Senologia al Centro 2024

A Bergamo torna Senologia al Centro dopo lo straordinario successo del 2023. Ieri c’è stata la conferenza stampa di annuncio presso la Sala Consiliare della Provincia di Bergamo. E già i media danno ampio risalto alla notizia.

Nei giorni 8, 9 e 10 marzo, presso il cortile del Palazzo della Provincia sarà allestita una clinica mobile. Qui verranno messe a disposzione valutazioni senologiche, visite senologiche e mammografie. Le presazioni saranno erogate a titolo gratuito. E’ necessario prenotarsi sul sito della Lilt Bergamo. L’iniziativa infatti è organizzata dal Gruppo Gnodi con Lilt Bergamo e Provincia di Bergamo.

Sono due gli obiettivi. Uno è quello di sensibilizzare la donne, soprattutto le più giovani, sull’importanza della prevenzione e la diagnosi precoce contro il cancro al seno. L’altro è quello, appunto, di mettere a disposzione delle più giovani alcune prestazioni sanitarie di notevole importanza. Una goccia nel mare, certo, ma una goccia utile.

L’iniziativa è inserita nel più ampio progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024, gestito da otto associazioni di volontariato e da Politerapica per promuovere la cultura della salute sul territorio.

A Bergamo torna Senologia al Centro

A Bergamo torna Senologia al Centro e da qui si parte. Forti dei risultati significativi registrati l’anno scorso (oltre 1.000 controlli effettuati su tutto il territorio nazionale), Gruppo Gnodi e LILT Bergamo Onlus hanno deciso di cominciare da Bergamo il tour del 2024.

Nella nostra provincia, oltre alle date del 8, 9 e 10 marzo sono programmati altri appuntamenti, a cominciare da quello dell 11 e del 1 marzo, riservato alle dipendenti della Provincia di Bergamo. Ci saranno poi e fine settimana presso il Comune di Treviolo per le cittadine di quel paese. Seguiranno 2 finse settimana, uno in Confindustria al Kilometro Rosso, uno presso Heidelberg Materials e uno presso Lovato di Gorle per offrire le prestazioni di diagnosi precoce alle dipendenti di queste tre importanti strutture imprenditoriali che sono tra gli sponsor dell’iniziativa bergamasca.

Da qui, partiranno poi gli altri appuntamenti sul territorio nazionale.

Ad oggi, nella lotta contro il tumore al seno, sono stati raggiunti traguardi significativi grazie all’impegno dei volontari e delle associazioni, parte attiva e portante del sistema sociosanitario italiano, ma è necessario incrementare i risultati ottenuti.

Gli ultimi dati dell’AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, dipingono uno scenario pari a 55.900 casi di carcinoma alla mammella nel solo anno 2023. Dati che pare sino soggetti ad un trend in crescita nei prossimi due decenni e a colpire sempre più in giovane età. Per questi motivi la prevenzione rappresenta uno strumento formidabile.

 

 

6 Marzo 2024
Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male

Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male. Perché? Già, questa è la domanda. Ce ne è però una prima di questa: sappiamo davvero cosa significhi e a cosa serva, mangiare? Da tutti i punti di vista, intendiamo. Sì, perché mangiare è un’azione che va oltre quella fondamentale del nutrirsi.

A questo tema, è dedicato il secondo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024. In campo, ci sono molte attività. A cominciare dall’incontro/convegno aperto a tutti che terremo il 22 marzo, presso la biblioteca di Treviolo. A questo parteciperanno anche alcuni studenti del Liceo della Sienze Umane Federici di Trescore Balneario. Una classe dell’Istituto sta approfondendo questo argomento e preparando un lavoro che due suoi rappresentanti presenteranno durante l’evento.

Poi ci sono molte postazioni informative sul territorio provinciale. Qui, parleremo con le persone dei sani stili di vita, offriremo materiale informativo e proporremo l’acquisto di una bottiglietta di olio extra vergine di oliva come raccolta fondi a favore di Lilt Bergamo, una delle associaizoni che gestiscono il progetto.

Infine, metteremo a disposizione della popolazione delle prestazioni sanitarie gratuite: visite specialistiche di dietologia e di gastroenterologia e incontri e percorsi di sostegno psicologico. Lo faremo con la preziosa collaborazione di ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, Humanitas Gavazzeni, Fondazione Angelo Custode e, naturalmente, quella di Politerapica.

Siamo quello che mangiamo ma mangiamo male

“L’uomo è ciò che mangia”. Era il 1850 quando il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach fece questa affermazione. Intorno a questa frase, nel corso del tempo, sono stati versati fiumi di inchiostro. Perché l’affermazione è vera, da qualsiasi punto di vista la si guardi. Sia che ci si riferisca al nutrimento che alla relazione o al piacere. Benessere fisico, quindi, legato al nutrimento. Benessere psicologico, legato al piacere. Infine, benessere sociale legato alla relazione. In altri termini, abbiamo citato la definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’atto del mangiare, nell’uomo, serve quindi a soddisfare diversi bisogni. Mangiamo perché così ci nutriamo e alimentiamo quella complessa macchina che è il corpo umano. Il mangiare ci procura però anche piacere e questo assume un ruolo nella vita dell’uomo. Soprattutto, mangiare è per noi un momento di relazione. Di più: arriviamo a usare la tavola come momento di celebrazione di eventi importanti nella nostra vita. Pensiamo, per esempio, ai pranzi di nozze, alle cene di compleanno. In alcuni casi, addirittura, al pranzo dopo il funerale.

E ci facciamo male

Siamo quindi di fronte ad una funzione essenziale per la nostra vita e il nostro benessere. Eppure, la usiamo male. Ci alimentiamo spesso in modo scorretto e eccessivo. Procurandoci anche danni seri. Diete sbilanciate, eccessiva assunzione di grassi, zuccheri, alcool e proteine, scarso apporto di fibre e di acqua sono alcune delle cause di colesterolo alto, diabete, problemi cardiovascolari, gastriti, ulcere, danni intestinali, problemi a carico del sistema scheletrico. Tutte malattie e problemi che possono diventare a loro volta causa di altre patologie.

E non finisce qui. Sono molte le patologie tumorali provocate o facilitate dalla sbagliata alimentazione. A cominciare dal cancro al pancreas e ai tumori dell’apparato digerente. Ma anche di cancro alla vescica, cancro al seno e cancro testa/collo. Questi ultimi, in particolare, a causa dell’alcool. E già qui si dovrebbe imporre una riflessione che non può aspettare: quella sulla moda che sta prendendo piede soprattutto tra i giovani, del cosiddetto binge drinking o abbuffata di alcool del sabato sera. Un comportamento i cui effetti drammatici sulla salute fisica e psichica (ed anche relazionale, aggiungiamo) sono sempre più evidenti.

Incontro in presenza e in diretta streaming

L’incontro del 22 marzo, a Treviolo sarà in presenza ma anche in diretta streaming per chi non potrà partecipare personalmente. I lavori potranno essere seguiti sui canali social

 

 

 

12 Febbraio 2024
La salute è anche donna e lo dobbiamo sapere

La salute è anche donna e lo dobbiamo sapere. E ne vogliamo parlare per raccontarlo e spiegarlo. Per questo abbiamo organizzato l’incontro convegno “La salute è anche donna. Parliamo di medicina di genere” che terremo venerdì 1 marzo, alle ore 18, presso l’Auditorium Ermanno Olmi della Provincia di Bergamo, in Via Sora 4. L’evento è aperto a tutti perché l’argomento riguarda tutti. E sarà il primo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2024. Quel progetto di promozione della cultura della salute che giunge al terzo anno di attività e di cui Politerapica è uno dei promotori.

La salute è anche donna

Dunque, la salute è anche donna e lo dobbiamo sapere. Detto così, forse, non è chiaro. Il fatto è che la ricerca farmacologica è sempre stata condotta soprattutto su soggetti di sesso maschile. Addirittura, le cavie su cui si lavora in laboratorio sono scelte prevalentemente di sesso maschile. Oggi però sappiamo che questo non è corretto.

Lo scrivono in modo chiaro il Prof. Silvio Garattini e la Dott.ssa Rita Benzi. Le malattie comuni ad entrambi i sessi non sono eguali nel maschio e nella femmina e si differenziano per vari fattori, – scrivono – inclusi la prevalenza, i sintomi e gli esiti. Esistono anche altre importanti differenze – aggiungono –  che riguardano le modalità con cui l’organismo degli uomini e delle donne reagisce alla presenza dei farmaci nel corpo umano. Sappiamo anche che la tossicità dei farmaci è differente e che solitamente le donne subiscono maggiormente gli effetti tossici dei farmaci. È necessario – proseguono – un nuovo approccio nei percorsi di ricerca farmaceutica per sanare questa ingiustizia nei confronti delle donne.

Insomma, oggi abbiamo chiaro che le differenze tra uomo e donna sono importanti anche dal punto di vista della diagnosi e della cura. Organismi diversi, fatti per essere diversi, reagiscono in modo diverso. Anche in medicina. I farmaci oggi disponibili si rivolgono prevalentemente al genere maschile essendo stati sviluppati in questa direzione, come osservava già agli inizi degli anni Novanta, Bernardine Patricia Healy, Direttrice dell’Istituto di Cardiologia del National Institute of Health degli Stati Uniti.

Anche stili di vita e fattori di rischio

Peraltro, le differenze non considerate tra uomo e donna toccano diverse altre patologie come le malattie respiratorie, i disturbi neuropsichiatrici infantili e quelle oncologiche. Restando sulle malattie respiratorie, possiamo dire che la valutazione dell’influenza del sesso coinvolge diversi fattori che includono differenze anatomiche, ormonali e comportamentali, differente suscettibilità al fumo di sigaretta e all’inquinamento ambientale e differente risposta alla terapia. E qui si apre l’altro grosso aspetto della questione: stili di vita e fattori di rischio, infatti, incidono differentemente nei due sessi. Il fumo e l’alcolismo sono più frequenti negli uomini, ma in aumento soprattutto nel sesso femminile e tutto questo richiede la definizione di differenti piani di prevenzione.

Bambini, adulti e anziani sono dunque coinvolti in un approccio non corretto che non tiene debitamente conto delle differenze biologiche (ma spesso anche ambientali, culturali e sociali) tra uomo e donna quando si parla di diagnosi, cura e prevenzione. Il problema è serio.

E su questo vogliamo proporre una riflessione aperta a tutti. Perché, ancora, il tema è quello della promozione della cultura della salute. Perché una conoscenza consapevole aiuti a farsene carico. Della Salute!

8 Febbraio 2024
Insieme si può e insieme funziona

Insieme si può e insieme funziona, noi lo sappiamo bene. E infatti “Insieme si può. Insieme funziona” è il nome di un progetto importante, di cui Politerapica è protagonista, insieme a LILT Bergamo e a altre importanti associazioni di volontariato. Il suo obiettivo è quello di promuovere la cultura della salute sul territorio bergamasco, tra i suoi abitanti. Parliamo di quella cultura che permetta ad ognuno di prendersi cura in modo responsabile della propria salute, soprattutto prima di perderla.

Abbiamo iniziato nel 2022, sulla scorta di esperienze già realizzate da Politerapica e LILT Bergamo negli anni precedenti. Abbiamo proseguito nel 2022, siamo andati avanti nel 2023 ed eccoci ora nel 2024. Con una grossa novità: quest’anno le iniziative del progetto sono rivolte soprattutto a bambini e ragazzi e coinvolgono il mondo della scuola.

Lo facciamo con i tanti che hanno voluto raccogliersi intorno a questo progetto e al suo nucleo: ATS, ASST, Amministrazioni pubbliche, Aziende sanitarie pubbliche, private e private convenzionate, Ufficio Scolastico Territoriale, Enti presenti sul territorio, CSV, per citarne alcuni.

Qui il documento con il calendario degli appuntamenti: Insieme si può. Insieme funziona. 2024 – Estratto

Nove appuntamenti. Più uno!

Sono nove gli appuntamenti di quest’anno, più uno un po’ speciale di cui parleremo più avanti. Ognuno dedicato ad un tema. Per ogni appuntamento sono in programma

  • Un incontro/convegno in presenza e in diretta streaming, impostato sul modello del talk show, con relatori di diversa estrazione: medico, insegnante, studente/i cui sarà chiesto di intervenire sulla base di una tesina che la classe/le classi saranno state invitate a realizzare sul tema dell’incontro, psicologo e rappresentante della Pubblica Amministrazione.
    L’obiettivo è quello di proporre un’informazione ampia e chiara, multidisciplinare e immediatamente fruibile intorno all’argomento dell’appuntamento
  • Prestazioni sanitarie gratuite: visite di prevenzione e diagnosi precoce e incontri e percorsi di sostegno psicologico
  • Attività di sensibilizzazione sul territorio: incontri pubblici, postazioni informative, passeggiate della Salute, eventi
  • Attività di formazione: nelle scuole, nelle aziende, presso categorie professionali

Più uno: la Pigiama Run

Sarà il 20 settembre, alle ore 19, in centro a Bergamo e, in contemporanea, in 50 città e in 50 località in tutta Italia. Una passeggiata o una corsetta per i più sportivi, della durata di 40 minuti. Con un obiettivo particolare: raccogliere fondi per i bambini malati di cancro, quelli che a causa della malattia, devono stare in pigiama tutto il giorno. E per questo l’evento sarà rigorosamente in pigiama.

L’iniziativa della Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori giunge quest’anno alla sesta edizione. E partecipa anche LILT Bergamo che ha deciso di devolvere a Casa Amoris Laetitia di Bergamo i fondi che raccoglieremo nella nostra provincia. Casa Amoris Laetitia è uno dei pochissimi hospice pediatrici in Italia. Assiste e si prende cura di bambini in fase terminale per patologie oncologiche o con altre gravissime patologie.

Insieme si può. Insieme funziona – 2024

Dicevamo quindi che insieme si può e insieme funziona. Ne siamo convinti noi e ne è convinto il nostro territorio. Al punto che aumenta di anno in anno il numero di enti che partecipano al progetto e di quelli che lo sostengono con patrocini e supporto.

Noi siamo

E con noi ci sono

  • ATS Bergamo
  • ASST Bergamo Est
  • ASST Bergamo Ovest
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • Humanitas Gavazzeni
  • Diocesi di Bergamo – Ufficio Pastorale della Salute
  • Fondazione Angelo Custode
  • Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo – FROM
  • Provincia di Bergamo
  • Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
  • Ambito Territoriale di Seriate
  • Ambito Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino
  • Comune di Bergamo
  • Città di Seriate
  • Associazione Italiana Donne Medico – Bergamo
  • CSV Bergamo

che ci hanno concesso il loro patrocinio e il loro sostegno.

E ci danno poi la loro collaborazione

  • Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
  • Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo

Ci attende un anno intenso che affrontiamo con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno degli anni precedenti.

 

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8 Gennaio 2024
Anche nel 2024 Insieme si può e Insieme funziona

Anche nel 2024 Politerapica è protagonista del progetto “Insieme si può. Insieme funziona” che ha l’obiettivo di promuovere la cultura della salute tra la gente, sul territorio e che affonda le sue radici nella vocazione stessa di Politerapica. La nostra, infatti, è una struttura sanitaria di eccellenza che pone il paziente al centro del lavoro di specialisti e terapisti. E’ però anche una struttura che vuole rappresentare un riferimento per il terriotorio quando si parla si salute.

Quest’anno sono otto gli appuntamenti in occasione dei quali organizzeremo eventi e iniziative aperti a tutti di informazione e sensibilizzazione su delicati temi della salute. In ogni occasione, metteremo poi a disposizione prestazioni sanitarie gratuite o a fronte di un contributo simbolico.

E come dice il nome stesso del progetto, lavoreremo insieme ad altri. A cominciare da LILT Bergamo, protagonista anch’essa di un lavoro che la vede impegnata da sempre: quello di promuovere prevenzione e diagnosi precoce contro il cancro. Ci sono poi ACP – Associazione Cure Palliative, AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici dal Cuore Viola – Cancro al pancreas, Associazione Amici di Gabry – Cancro al seno, Fondazione Artet – Ricerca su Trombosi, Emostasi e Tumori, Insieme con il Sole dentro – Melanoma e cancro della pelle.

Insieme a noi, amministrazioni pubbliche, strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e enti del territorio. Insieme, appunto. Perché… “Insieme si può. Insieme funziona”!

Qui il documento di presentazione del progetto: Insieme si può. Insieme funziona. 2024 – 8.1.2024

Anche nel 2024 Insieme si può e Insieme funziona

Anche nel 2024, dunque, prosegue il progetto “Insieme si può. Insieme funziona”. Con alcune importanti novità. Abbiamo infatti deciso che quest’anno il progetto debba rivolgersi a bambini e ragazzi. Siamo infatti convinti che abbia ragione il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri, quando dice che la cultura della salute dovrebbe essere insegnata nelle scuole. Anzi, a suo parere dovrebbe rientrare nei programmi di studio ministeriali.

Il motivo è chiaro. Sin da piccoli si deve essere educati a condurre una vita sana con comportamenti sani e orientati al benessere. Quei comportamenti che ci permettono di avere cura della nostra salute quando la salute c’è e non quando è già insorta la malattia. E con la cura si fa prevenzione. La stessa che molti adulti riservano alla propria automobile con cure, attenzioni e controlli. Si tratta, in fondo, di vivere nel modo migliore per restare in salute. Questo ci permetterebbe anche di invecchiare in salute e sappiamo bene quanto questo tema sia attuale nel nostro Paese.

Prevenzione e diagnosi precoce

Prevenzione e diagnosi precoce, peraltro, sono le armi più potenti di cui disponiamo per combattere le malattie e proteggere la salute. Il 50% delle malattie croniche potrebbe essere prevenuto. Parliamo di patologie molto diffuse come il diabete o il colesterolo alto. Si potrebbe prevenire addirittura il 70% delle malattie tumorali. A dirlo è ancora il Prof. Silvio Garattini.

Il problema è saperlo. Sapere che quelle armi esistono, come funzionano e come si possono usare. Siamo quindi ancora di fronte ad una questione di cultura, la cultura della salute. Quella cultura che è bene incontrare sin da piccoli e approfondire negli anni dell’adolescenza per trovarsi preparati ad applicarne gli insegnamenti nell’età adulta.

E proprio questo è l’obiettivo del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2024”: promuovere la cultura della salute, rivolgendo l’attenzione a bambini e ragazzi. E poi certo, con loro, anche a genitori, insegnanti e mondo adulto.

Insieme si può e insieme funziona anche nel 2024, dunque. Noi di Politerapica ne siamo convinti!

7 Ottobre 2023
Parlare di anziano pensando a un patrimonio

Dovremmo parlare di anziano pensando soprattutto a un patrimonio. Un patrimonio di esperienze e competenze. Dobbiamo farlo perché si tratta di un patrimonio prezioso che abbiamo un po’ perso l’abitudine di considerare e rispettare. Questo però non ce lo possiamo permettere. Non possiamo ignorare un bagaglio così ricco di conoscenza.

A questo tema abbiamo deciso di dedicare l’ottavo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, cominciando da un incontro/convegno aperto a tutti. Lo terremo sabato 28 ottobre, alle ore 16, presso la Sala polivalente Vincenzo Signori del Comune di Pedrengo. E per essere chiari da subito sull’argomento di cui vogliamo parlare, abbiamo scelto come titolo dell’evento “Anziano, patrimonio sociale. Risorsa per la comunità“.

E i partecipanti ai lavori sono personaggi che sull’argomento possono dire molto. Tra loro ci sarà il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri di Milano.

Qui la locandina: Anziano, patrimonio sociale. Risorsa per la comunità

L’incontro si tiene in presenza. Chiunque però potrà seguire i lavori anche da casa. E’ prevista infatti anche una diretta streaming su sei canali social ai link:

Parlare di anziano pensando a un patrimonio

Il segreto per vivere a lungo è invecchiare. E questo in Italia succede. Noi siamo il secondo Paese nel Mondo, dopo il Giappone, per percentuale di cittadini in età anziana. E questa è una condizione che per alcuni aspetti potrebbero invidiarci in molti. Il bagaglio di competenze ed esperienze maturato negli anni della vita da una persona anziana rappresenta, infatti, un patrimonio tanto grande quanto prezioso per la comunità e le generazioni più giovani.

Non è un caso che nelle società di un tempo (e anche in alcune contemporanee) esisteva il Consiglio degli Anziani. Qui l’opinione delle persone che per età avevano maturato una maggiore e più profonda conoscenza della vita e delle cosiddette “cose del mondo”, era considerata preziosa al momento di prendere decisioni importanti per la comunità. Nell’epoca contemporanea, in cui, da una parte, l’informazione e la conoscenza appaiono così facilmente alla portata di tutti, e, dall’altra, tutto viene affidato alla tecnica, pare che le cose vadano diversamente. Si cade facilmente nella tentazione di considerare anacronistico questo approccio e di fare a meno dell’esperienza dei meno giovani. Non ce lo possiamo permettere.

Due grandi capitoli

Qui si aprono due grandi capitoli. Da una parte, quello di capire quanto sia necessario valorizzare questo patrimonio e di comprendere quindi come poterlo fare divenire risorsa concreta della vita comune. C’è un tema culturale prima ancora che sociale da affrontare. Dall’altra, quello di comprendere come diviene sempre più necessario che l’anziano diventi anziano in salute. Ma per diventare anziani in salute è necessario prepararsi a questa prospettiva quando si è giovani.

E qui siamo di fronte ancora ad un enorme tema culturale. La cultura della salute. Quella dei singoli e quella della comunità. Quella fisica insieme a quella psichica e sociale. Senza dimenticare che, quando si parla di salute psichica, ci si riferisce ad una condizione che ha la stessa importanza di quella fisica, la stessa dignità e lo stesso diritto alla cura e al rispetto. Non solo: ci si riferisce ad una condizione di potenziale fragilità propria in particolare della persona anziana