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Tag: Medicina Vicina

28 Agosto 2022
Per appendicite è meglio operare in laparoscopia

Per l’appendicite è meglio operare in laparoscopia. Lo spiega bene la Dott.ssa Maria Enrica Pina sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo.

La Dott.ssa Pina è un medico molto preparato e con una grande esperienza. E’ specialista in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso presso l’ASST Bergamo Est dove lavora dal 2008. La sua attività professionale era però iniziata già prima. Dal 1993 al 2008, infatti, aveva lavorato presso gli allora Ospedali Riuniti di Bergamo e, prima ancora, presso il Policlinico di Ponte San Pietro. E dal 2016, collabora pure con Politerapica nell’ambito del progetto Medicina Vicina, in convenzione con l’ASST Bergamo Est.

Possiamo testimoniare che oltre ad essere molto preparata, è sensibile, cortese e affabile con tutti. I suoi pazienti (sì, lo possiamo dire) la amano.

Insomma, quando la Dott.ssa Pina spiega, sa bene di cosa sta parlando e sa come farlo.

E qui impariamo subito due cose. La prima è che l’appendicite non è una faccenda così banale come si può pensare. Al punto che se ne scrive su una pagina di informazione sulla salute così importante come quella del quotidiano di Bergamo. La seconda è che le più avanzate tecnologie sanitarie – e la laparoscopia è una di queste – possono e devono essere messe a disposizione di qualsiasi tipo di problema. Dai più gravi a quelli meno complessi.

Qui l’articolo: L’Eco di Bergamo – 28.08.2022 – Appendicectomia in laparoscopia, Pina – Def

Per l’appendicite è meglio operare in laparoscopia

Per spiegare perché sia meglio operare l’appendicite in laparoscopia, la Dott.ssa Pina inizia spiegando cosa sia l’appendice. Dove si trova di preciso e cosa può succederle. La questione non è proprio banale. Il numero di interventi d’urgenza per un’appendicite acuta è piuttosto alto. Parliamo di interventi necessari per evitare complicazioni gravi. La possibilità che un’appendicite diventi peritonite deve essere evitata.

La Dott.ssa Pina accompagna quindi il lettore attraverso le fasi e i metodi della diagnosi per poi descrivere le diverse tecniche operatorie disponibili. Quella cosiddetta “open”, con taglio e quella, appunto, in laparoscopia. Da qui, il discorso va su quale delle due offra maggiori vantaggi. E pare proprio che questa sia la seconda.

Il punto però è che per operare in urgenza con tecnica laparoscopica bisogna essere strutturati. L’équipe deve essere sempre pronta e bene affiatata. Presso l’ASST Bergamo Est questa è una realtà cosolidata da anni. Chirurghi, anestesisti, infermieri e operatori di sala operatoria sono addestrati ad intervenire in modo rapido e corretto.

31 Luglio 2022
Quando le adenoidi si ammalano nei bambini

Quando le adenoidi si ammalano nei bambini, i segni sono evidenti. Parte da qui il Dott. Sergio Clarizia, Pediatra in Politerapica, nel curare un articolo su questa malattia. Lo ha pubblicato la Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo, domenica 31 luglio 2022.

Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 31.07.2022 – Adenoidi, Clarizia – Def

Quando le adenoidi si ammalano nei bambini

A chi non è mai capitato di incontrare e parlare con un bambino affetto da ipertrofia adenoidea? La voce è nasale e il suo viso è inconfondibile. Ha la bocca semiaperta, il labbro superiore sollevato, il naso affilato e un’espressione “addormentata”. I genitori riferiscono uno scarsissimo e svogliato appetito. Prlano di russamento continuo durante la notte e un sonno disturbato. Durante il gionro il bambino ha sonnolenza, stanchezza e scarso rendimento scolastico.

Per comprendere meglio è necessario dare una breve occhiata all’anatomia di quella porzione delle vie aeree che si trova dietro il naso. Qui ci sono le adenoidi, una masserella di tessuto linfatico che, insieme alle più note tonsille, concorrono a creare una prima barriera difensiva. Quella contro gli agenti patogeni provenienti dall’esterno. Una barrier basata sulla produzione di anticorpi specifici da parte, appunto di adenoidi e tonsille.

A volte succede che un semplice raffreddore trascurato si può complicare con una infezione acuta delle adenoidi. Accade in particolare quando c’è scarsa igiene nasale e inevitabile ristagno di secrezioni mucose. In risposta a questa aggressione, le adenoidi aumentano di volume. Si forma così una vera e propria occlusione delle alte vie aeree. Come conseguenza si ha naso chiuso, respirazione soprattutto con la bocca, tono di voce iponasale, secrezione sierosa o mucosa dal naso, febbre e ingrossamento dei linfonodi del collo.

Spesso l’infiammazione coinvolge anche l’orecchio (quella che si chiama otite) o i seni paranasali (quella che si chiama sinusite). Si aggiungono quindi tutti i sintomi legati all’interessamento di queste sedi. E sono tanti. Per fortuna, però, le forme acute di adenoiditi, se curate prontamente, regrediscono. E si torna ocsì alla normale respirazione nasale. Parliamo di una cura che deve comprendere una grande e continua attenzione all’igiene del naso.

Se diventa cronica

Quando le infezioni di questo distretto si ripetono di frequente (come accade nei bambini in età pre-scolare e scolare), le adenoidi si gonfiano in modo progressivo e diventano molto voluminose tanto da riempire completamente il rinofaringe. Si viene così a formare un blocco meccanico del naso e dei tubicini che assicurano l’areazione dell’orecchio.

In questi casi ci troviamo di fronte a infiammazioni croniche delle adenoidi. Sono infiammazioni che è difficile che regrediscano proprio a casua del circolo vizioso che si viene a creare. Al contrario, si complicano sempre di più coinvolgendo altri distretti.

Abbastanza spesso, infatti, vengono interessate le tonsille. Queste si presentano arrossate e gonfie e arrivano a chiudere tutto lo spazio ai lati dell’ugola. Si forma così quella tipica alterazione della voce che gli americani definiscono “potato voice”. È comprensibile come questi bambini abbiano una seria difficoltà a dormire. Russano tutta la notte, e, nei casi più gravi, finiscono per avere episodi di apnee ostruttive. Queste provocano una scarsa ossigenazione cerebrale. Come conseguenza si ha un certo torpore intellettivo, risvegli improvvisi in preda a vissuti paurosi (il pavor nocturnus) e enuresi (la pipì a letto).

Siamo di fronte ad una condizione che deve essere valutata con attenzione. Può essere necessario il parere dello specialista otorino per stabilire il grado di ostruzione e la terapia più appropriata. Anche quella chirurgica, in alcuni casi. L’intervento è bene farlo quando le adenoidi hanno cessato la loro funzione difensiva (di solito dopo i 4-6 anni di vita). Si esegue in anestesia generale e di norma la degenza è breve. Nella maggior parte dei casi il piccolo può tornare a casa lo stesso giorno.

 

Il Dott. Sergio Clarizia riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.

 

30 Luglio 2022
Malattia venosa cronica superficiale

La Malattia venosa cronica superficiale è una cosa seria. Riguarda in particolare gli arti inferiori. Spesso, però – anzi, troppo spesso – viene sottovalutta. E allora sono problemi. Il fatto è che al di là delle parole difficili, qui stiamo parlando innanzi tutto di varici, vene varicose e capillari in rilievo. Si pensa che queste siano faccende estetiche. Il Dott. Franco Briolini, però, spiega molto bene che non è così.

Lo fa a Bergamo TV, nella trasmissione “Fattore Bergamo: La Salute“. E lo fa con grande competenza. Lui, infatti, è chirurgo vascolare. Un chirurgo di notevole esperienza. E’ stato per diversi anni primario all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e da un po’ di tempo  collabora con Politerapica.

Qui il video integrale della trasmissione:

Malattia venosa cronica superficiale

E’ stato bravo. Possiamo dire che sia stato molto bravo. Sì, è stato proprio bravo il nostro Dott. Franco Briolini, Chirurgo vascolare in Politerapica, ospite di Bergamo TV per parlare di un argomento un po’ particolare. Quello della Malattia venosa cronica superficiale degli arti inferiori.

Un nome lungo per un problema molto serio ma spesso che, come abbiamo detto, è troppo spesso sottovalutato. I sintomi della sua fase iniziale, infatti, sono spesso considerati fattori estetici. Non è così! Varici, vene varicose, capillari in rilievo sono i sintomi della fase iniziale di questa malattia. Una malattia molto seria e, come dicono i medici, di tipo evolutivo. Tradotto in italiano semplice, questo significa che, se non trattata in modo adeguato, può solo peggiorare. E, quando peggiora, possono essere guai seri.

E’ partito proprio da qui il Dott. Franco Briolini per descrivere la malattia e le sue cause. Ha poi spiegato come si diagnostica e come si cura nei suoi diversi livelli di gravità. Attenzione: comprendere le cause della Malattia Venosa Cronica Superficiale è importante anche per adottare comportamenti che possono aiutare a prevenire.

E, come dicevano, il nostro Chirurgo vascolare è stato molto bravo. Si è espresso in modo chiaro, quasi didascalico, comprensibile a tutti. Crediamo di avere reso un buon servizio ai telespettatori e a coloro cui giungerà comunque la videoregistrazione dell’intervento.

La trasmissione è andata in onda Giovedì 28.7.2022, alle ore 20,00, su Bergamo TV, canale 15 del digitale terrestre.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.

24 Luglio 2022
Per questo Politerapica è aperta ad Agosto

Ricoveri per il Covid e ferie tagliano le prestazioni negli ospedali e anche per questo Politerapica è aperta ad Agosto. L’Eco di Bergamo ha pubblicato un articolo dettagliato alcuni giorni fa. Lo firma Carmen Tancredi, una delle penne di punta del giornale bergamasco. La situazione dell’assistenza sanitaria in provincia non è molto bella, se così possimo dire. La giornalista la definsce “quasi una tempesta perfetta”.

Qui l’articolo: L’Eco di Bergamo – 23.07.2022 – Riduzione prestazioni Agosto

E’ quasi la tempesta perfetta

Gli ospedali bergamaschi in questi giorni di caldo infuocato si ritrovano a dover fare i conti con la necessità di permettere ai propri dipendenti, medici e infermieri in primis, di andare in ferie. Molti operatori dallo scoppio della pandemia nel 2020 stanno tirando la cinghia e tenendo duro, con uno spirito di sacrificio che ha dell’eroico.

Allo stesso tempo, hanno bisogno di riorganizzare i reparti davanti alla pressione dei ricoveri  per Covid. Questi sono dovuti ai contagi cresciuti nelle ultime settimane (i ricoveri calano in ritardo rispetto ai contagi). Non solo: devono anche terenere conto del numero di dipendenti che si è infettato ed è assente. A questo si aggiunge anche la  necessità di rispondere alle indicazioni della Regione. Da Milano sono notevoli le spinte sullo smaltimento delle liste d’attesa insieme a quelle per snellire gli arretrati in termini di visite specialistiche, prestazioni ambulatoriali e interventi chirurgici. Bisogna superare il 100% del budget effettuato in era pre Covid. Ed ecco che la tempesta perfetta è già in corso.

Così Carmen Tancredi inizia il suo articolo. La giornalista prosegue poi nell’analisi di quanto accade nelle tre ASST della provincia di Bergamo, con particolare riferimento alla condizione delle prestazioni ospedaliere. Anche quelle ambulatoriali, peraltro, non sono messe bene.

Una situazione pericolosa per la salute pubblica oltre che per quella delle singole persone. Senza dimenticare coloto che vivono loro vicino e attorno. Perché la salute non è solo quella fisica ma anche quella emotiva e relazionale. Va da sé che chiunque viva accanto a qualcuno che soffre di una malattia, magari grave, soffre con lui. E il cerchio si allarga.

Per questo Politerapica è aperta ad Agosto

Anche per questo Politerapica è aperta ad Agosto. Di fronte a questa situazione la nostra struttura è convinta di non potersi trare indietro. Senza la pretesa, beninteso, di risolvere una condizione così complessa. Con la consapevolezza però di dovere fornire il suo contributo.

Politerapica, quindi, è aperta ad Agosto con tutti i professionisti che hanno dato la loro disponibilità. Medici specialisti, terapisti, infermiere e personale amministrativo. E’ aperta tutto il mese

  • dal lunedì al venerdì – dalle 7,00 alle 21,00
  • il sabato – dalle 7,00 alle 13,00

ad eccezione della settimana di Ferragosto. Come tutti gli anni. Da sempre.

Daltronde, si sa: Politerapica è Medicina Vicina. Vicina al territorio e ai suoi cittadini. Vicina ai loro bisogni.

 

 

13 Luglio 2022
I prezzi di Politerapica non aumentano

Cresce l’inflazione e aumentano i prezzi ma i prezzi di Politerapica non aumentano. Non cambiano loro perché non cambiamo noi. La nostra missione è stata chiara da subito. Vogliamo portare una medicina di qualità sul territorio, a disposzione dei cittadini, a condizioni accessibili. Ogni visita specialistica, da noi, ha il costo di 75 Euro.

E le nostre visite specialistiche non hanno liste di attesa. Come tutte le prestazioni specialistiche. E i nostri sono tutti medici qualificati. Come lo sono tutti i nostri operatori sanitari. Questa è quella che noi abbiamo chiamato Medicina Vicina, la nuova idea di salute di Politerapica.

Persona e non paziente

In Politerapica parliamo di persona e non di paziente. Per noi è così. Noi prendiamo in carico la persona nella sua interezza e insieme a lei ci occupiamo della sua salute. La curiamo insieme. Non la mandiamo da un medico all’altro o da un operatore all’altro. Sono gli operatori che lavorano in équipe intorno a lei.

Per noi il concetto di salute è quello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Salute non è solo assenza di malattia. Salute è stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e, quindi, aggiungiamo noi, relazionale. Sì perché l’uomo è un “animale sociale” e il suo benessere psichico passa anche attraverso sane relazioni. Per questo, quando una persona si rivolge a noi, viene accolta nella sua interezza e noi ci facciamo carico del suo stare bene in senso completo. Gli forniamo prestazioni specialistiche ma lo facciamo coinvolgendo altri specialisti, se necessario. E quando sono necessarie prestazioni riabilitative o infermieristiche, specialisti e terapisti lavorano insieme. Si confrontano e controllano insieme lo svolgimento della terapia e i suoi risultati. E insieme decidono come proseguire, passo dopo passo. Coinvolgendo la persona in ogni fase.

Il metodo è sempre quello: un team, intorno al paziente e con il paziente per prendersi cura di lui come persona nella sua interezza. E quando è necessario coinvolgere lo psicologo (perché la salute psichica è importante come quella fisica, ha la sua stessa dignità ed èa parte della stessa), lo facciamo.

I prezzi di Politerapica non aumentano

La nostra missione, come abbiamo detto, considera la persona e la sua salute e le mette al centro dell’attenzione di tutti i suoi operatori. Non solo: si pone l’obiettivo di rispondere ai bisogni del territorio e dei suoi cittadini in tema di salute. E Politerapica lo fa in diversi modi.

Proponiamo prestazioni e attività che rispondano a esigenze generali e specifiche. Per esempio, organizzando nellanostra struttura ambulatori multidisciplinari intorno a problematiche complesse. Potremmo parlare della cefalea e dell’acufene o della chirurgia pediatrica e dell’obesità e sovrappeso. Senza dimenticare quello del melanoma e quello della logopedia per adulti. Di recente, poi, abbiamo dato il via alle prestazioni di ecografia, eseguite dall’ottimo Dott. Giuseppe Buragina.

Organizziamo poi iniziative sul territorio per contribuire a diffondere la cultura della salute tra i cittadini. Lo facciamo insieme a istituzioni sanitarie e amministrazioni pubbliche e insieme ad associazioni di volontariato. Qui l’obiettivo è quello di promuovere comportamenti sani e orientati al benessere. E anche di favorire prevenzione e diagnosi precoce.

di certo però lo facciamo proponendo le nostre prestazioni a prezzi accessibili. E no posiamo venire meenoa questostro impegno neppure in un momento difficile come questo. E’ così: cresce l’inflazione e aumentano i prezzi ma i prezzi di Politerapica non aumentano. Non cambiano loro perché non cambiamo noi. Le visite specialistiche, da noi, continuano a costare 75 Euro. Tutte le visite specialistiche.

 

 

 

 

 

 

27 Aprile 2022

Ora sono due i Medici Ortopedici che visitano in Politerapica. E’ arrivato il Dott. Carlo Stoppani, uno specialista bravo, con una grande preparazione e molto (ma molto!) umano. E noi che abbiamo la fortuna di conoscerlo, possiamo proprio dirlo.

Come la Dott.ssa Lelia Rondi, anche lei Medico Ortopedico che da tempo visita da noi e che è amata da tutti i suoi pazienti, anche il Dott. Stoppani collabora al progetto Medicina Vicina. Questa è la nuova idea di salute di Politerapica: prestazioni sanitarie senza liste di attesa, a costi accessibili ed eseguite da professionisti di alto livello. Non solo: medici e terapisti, in Politerapica, lavorano insieme. Prendono in carico la persona che si rivolge a noi e lavorano insieme intorno a lei e con lei, accompagnandola lungo tutto il percorso di diagnosi e di cura.

Una grande preparazione

Il Dott. Stoppani ha una grande preparazione. Si è laureato in Medicina e Chirugia presso l’Università Statale di Milano con il massimo dei voti e la lode. Si è poi specializzato in Ortopedia e Traumatologia presso la stessa Università, ancora con il massimo dei voti e la lode. E questo mentre aveva già conseguito la laurea magistrale in Management, presso l’Università Bocconi!

E non è finita qui con l’impegno nella preparazione medica e ortopedica. Nel corso degli ultimi anni, infatti, ha collaborato alla stesura di 12 pubblicazioni scientifiche e di 7 abstract. Ha frequentato 26 congressi in giro per l’Italia e ha collaborato a presentazioni in altri 16. Ha frequentato 7 corsi/seminari di approfondimento. Poi, siccome non vuole farsi mancare niente, dal 2005 è Capo Servizio in Croce Bianca a Milano.

Insomma, una persona seria che si impegna in modo rigoroso e che è già apprezzato per la sua preparazione e competenza nel mondo scientifico, al punto di essere coinvolto in pubblicazioni e congressi.

Non si deve però fare l’errore di pensare che sia una persona noiosa o, come si dice, che sta sulle sue. E’ vero che è scrupoloso, attento e bravo (noi che lo conosciamo sappiamo anche che ha una grande cultura) ma è anche molto simpatico e “alla mano”. Ha un forte senso dell’ironia, è accogliente e si pone con semplicità nei confronti degli altri. Dà sicurezza ma non mette in soggezione. Il massimo per un medico! O no?

Ora sono due gli Ortopedici in Politerapica

Ora sono due gli Ortopedici in Politerapica e sono ambedue molto bravi. E necessari! Già, perché aumenta il numero di persone che si rivolge a Politerapica. Giorno dopo giorno, il territorio ci riconosce come punto di riferimento per la salute. Un riferimento di qualità, visto che da noi operano professionisti di grande levatura. Ma anche un riferimento affidabile nel suo modo di porsi verso la persona.

Sì, noi accogliamo la persona e non la malattia e consideriamo la persona nella sua interezza, fatta di corpo ma anche di emozioni e, a volte, di paure. La ascoltiamo e la prendiamo in carico. Lo facciamo con sertietà e con serenità. Chi ci conosce, sa che lo facciamo anche con allegria.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale, 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.

24 Aprile 2022
Asma bronchiale e allergie

Asma bronchiale, pollini e allergie sono argomenti quanto mai attuali, a Primavera. In questa stagione, i pollini si scatenano e, a loro volta, scatenano le allergie. E sappiamo che le allergie possono provocare l’asma. A questa malattia “talvolta infida, pericolosa e di non facile diagnosi“, L’Eco di Bergamo dedica un articolo sulla Pagina della Salute del 24 aprile 2022. Lo cura il Dott. Antonino Patanè, Pneumologo in Politerapica.

Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 24.04.2022 – Asma Bronchiale, Patané – Def

Asma bronchiale, i pollini non aiutano chi è allergico

Possiamo dire che il titolo dell’articolo sia proprio azzeccato. L’asma bronchiale è un problema serio. Quella su base allergica è peggiorata dai pollini della Primavera. Non sono solo quelli, peraltro, che rappresentano i fattori scatenanti degli attacchi. Ci sono anche fattori fisici come un rapido passaggio da caldo a freddo, sforzi fisici, soprattutto al freddo, o intense emozioni.

L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree. Può colpire persone di tutte le età. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’asma bronchiale è una delle malattie più diffuse al Mondo. Si stima che in Italia colpisca il 4,5% della popolazione. Traducendo la percentuale in numeri, stiamo parlando di circa 2.700.000 persone. Se consideriamo invece la popolazione che vive in provincia di Bergamo, arriviamo a circa 50.000 persone che soffrono di questa malattia nel nostro territorio.

I numeri ci dicono qualcosa di più. Il 10% delle persone che soffrono di asma ne sarebbero affetti in forma grave. La metà degli adulti e l’80% dei bambini che ne sono colpiti, invece, ne soffrono su base allergica. Se poi si aggiunge che si tratta di una patologia in crescita, si arriva subito a capire che l’asma non è proprio da sottovalutare.

Asma bronchiale, pollini e allergie

Stiamo parlando di asma bronchiale ma anche di pollini e allergie. Abbiamo visto infatti che la metà degli adulti che hanno questa malattia ne soffre su base allergica. Lo stesso vale per l’80% dei bambini. Dunque, in questo periodo è bene prepararsi e fare attenzione.

Comiciamo col dire, copiando quanto scritto nell’articolo del Dott.Patané, che l’asma “si manifesta con il restringimento delle vie aeree (il broncospasmo), tosse e forte produzione di muco. Durante gli attacchi più intensi, la persona avverte anche respiro affannoso, senso di costrizione toracica e mancanza di aria. E’ una sintomatologia intermittente che può durare da pochi minuti a qualche ora e che può risolversi da sola o con un farmaco broncodilatatore“.

Ci sono forme, per fortuna rare, di asma severa con attacchi fatali o quasi fatali che richiedono somministrazione di ossigeno e l’intervento di un medico rianimatore per la grave insufficienza respiratoria acuta che le accompagna. L’asma è una patologia da non sottovalutare che può e deve essere ben curata per ridurre la frequenza e l’intensità delle crisi”, prosegue il Dott. Patané. “Se si avvertono difficoltà respiratorie, bisogna rivolgersi al proprio medico che valuterà come procedere e se ricorrere alla consulenza dello specialista pneumologo

Specialista e spirometria per una diagnosi corretta

Per la diagnosi di asma si parte da un’attenta e corretta anamnesi, cioè da quanto racconta il paziente. Si procede poi con l’esame obiettivo che non sempre però permette di cogliere i segni e i sintomi. Abbiamo infatti detto che questi sono intermittenti e potrebbero non essere presenti nel momento della visita. Per la diagnosi e il monitoraggio della malattia è fondamentale la spirometria. Questo è un esame di funzionalità dell’apparato respiratorio che misura flussi e volumi polmonari per valutare il grado di pervietà delle vie aeree bronchiali. Con questo esame si rileva la presenza di broncospasmo o deficit ventilatorio ostruttivo delle vie aeree bronchiali, tipico dell’asma.

Una seconda prova spirometrica, dopo inalazione di un broncodilatatore, permette di vedere se l’ostruzione bronchiale è reversibile. In questo caso si conferma la diagnosi di asma e si esclude quella di broncopneumopatia cronica ostruttiva  (BPCO), un’altra importante patologia dell’apparato respiratorio dove l’ostruzione bronchiale non è reversibile. Nel caso di sospetto di asma bronchiale allergica, per la diagnosi si possono eseguire dei Prick test (test allergologici cutanei) e Rast test per comuni allergeni respiratori.

Giunti alla diagnosi, lo specialista fornirà indicazioni precise per la cura della malattia e per la prevenzione degli attacchi. E’ utile sapere che per quanto riguarda le sue forme allergiche, l’asma può essere prevenuta con sieri immunizzanti e con la bonifica ambientale domestica.

Il dott. Patané conclude con un messaggio chiaro. “L’asma bronchiale è una patologia talvolta infida, pericolosa e di non facile diagnosi, ma che una volta riconosciuta, sebbene cronica, può essere facilmente curata  consentendo ai soggetti che ne sono colpiti di condurre una vita tranquilla e serena.”

 

Il Dott. Antonino Patané collabora con Politerapica nell’ambito del progetto Medicina Vicina.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per niformazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468

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31 Marzo 2022
Il Dott. Alari sul rischio cardiovascolare

Il Dott. Gabriele Alari ha rilasciato un’intervista all’Eco di Bergamo sul rischio cardiovascolare. Chiamarla intervista è forse un po’ poco. Il giornale le ha dedicato un’intera pagina. La possiamo definire, in modo più corretto, una narrazione comprensibile a tutti di un tema complesso e allo stesso tempo vitale. Già, perché le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel Mondo e il Dott. Alari non esita a definirle la “nuova pandemia”.

Qui la pagina completa: L’Eco di Bergamo – 29.03.2022 – Malattie cardio vascolari, Dott. Alari

Una pandemia

L’articolo va subito al punto. “Stiamo uscendo (forse) dalla pandemia di coronavirus ma possiamo dire che ce n’è un’altra, non infettiva, che sta colpendo sempre più persone in tutto il mondo e che è destinata ad allargarsi se non si interverrà con forza sulla prevenzione: le malattie cardiovascolari. I fattori di rischio sono ormai noti e, purtroppo, anche le conseguenze”. Così scrive Bruno Bonassi, il giornalista che firma il pezzo.

E il Dott. Alari spiega che “sembra paradossale parlare ora di questo argomento alla fine o ancora nel perdurare, non si è ancora capito, di una pandemia a genesi infettiva  che ha poi dimostrato tra l’altro di avere aspetti fisiopatologici coinvolgenti, anch’essi, pesantemente l’apparato cardiovascolare e nell’infuriare purtroppo di una guerra che non si sa ancora dove ci porterà. Nonostante ciò si può affermare con sicurezza che le malattie cardiovascolari rappresentano ancora e rappresenteranno forse sempre la prima causa di morte nel mondo”.

Numeri e percentuali sono importanti e il Dott. Alari li fornisce con precisione. “Gli ultimi dati parlano del40% circa di tutte le morti negli uomini e 46% nelle donne con un numero assoluto stimato di persone affette da tali patologie di circa 60.000.000 in Europa. Si tratta quindi della nuova pandemia degli anni futuri anche e soprattutto in considerazione del fatto che la pandemia Covid ha sottratto per lungo tempo risorse e uomini per fronteggiare le malattie cardiovascolari con conseguenze che purtroppo si vedranno poi negli anni futuri, sempre che altre calamità peggiori non sopravvengano”.

Il Dott. Alari ci fà una picola lezione sul rischio cardiovascolare

Il rischio cardiovascolare può avere effetti drammatici per il cuore e il cervello. Il Dott. Alari sul rischio cardiovascolare aveva già collaborato alla stesura di un articolo per la Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo. Qui scende molto più nel dettaglio e ci propone una lezione chiara e precisa. Comprensibile a tutti anche se bene approfiondita.

Innanzi tutto, bisogna fare una premessa: quando si parla di rischio cardio-vascolare si intende essenzialmente rischio aterosclerotico. Per malattie cardiovascolari si intendono le patologie che colpiscono l’apparato cardiovascolare che è costituito appunto dal cuore (la pompa) e il letto vascolare le arterie, le vene e i linfatici (i tubi)“.

Spiega poi che queste malattie possono avere molte cause ma che la principale è appunto l’aterosclerosi. Prima di proseguire, deve essere chiaro che l’aterosclerosi è un processo degenerativo e infiammatorio che colpisce tutti e che possiamo dire abbia inizio con la nascita. Le conseguenze eclatanti e drammatiche di queste malattie sono a carico del cuore e del cervello, gli organi più nobili del nostro organismo.

A carico del cuore si verificano soprattutto cardiopatia ischemica e scompenso cardiaco. A carico del cervello si possono verificare eventi trombotici su placca a livello delle sue arterie. Questi producono ischemie cerebrali che possono essere di diversa gravità a seconda dell’estensione e della sede.

Naturalmente, nell’articolo, le spiegazioni sono molto più approfondite. Non potrebbe essere in altro modo visto che, come abbiamo detto, l’intervista occupa un’intera pagina. Leggerla è in qualche modo affascinante. Ci si possono chiarire le idee su una serie di malattie di cui si sente parlare ogni giorno, si possono comprendere quali siano le loro cause, se e come si possano prevenire e come oggi vengano curate.

La medicina vascolare

La Medicina Vascolare è una disciplina antichissima. Deriva dall’Angiologia, quella branca della medicina che studia l’anatomia e le patologie che colpiscono i vasi sanguigni e quelli linfatici . La parola deriva dal greco angios (vaso) e logos (studio).

Nulla di nuovo quindi. Bisogna però dire che di recente, in tutto il mondo (Italia, Europa, StatiUniti, Cina) si è sentita l’esigenza di fondare nuove Società scientifiche di Medicina vascolare. Queste sono impegnate nello studio, diagnosi precoce, prevenzione, trattamento e riabilitazione delle patologie vascolari in mod0 integrato. Potremmo dire in modo sistemico, olistico, nel senso di totale, intero o tutto. Un modo che considera tutto il sistema vascolare nella sua unicità e complessità con una particolare attenzione alla multidistrettualità delle manifestazioni patologiche vascolari. Questo comporta, come è ovvio, un approccio del tutto multidisciplinare. Queste Società sono quindi non esclusive. Accettano infatti al loro interno professionisti appassionati e esperti della materia, qualsiasi sia la loro estrazione, specializzazione e disciplina.

Ne è un esempio la SIMV – Società Italiana di Medicina Vascolare che si è costituita di recente. Nel suo documento costitutivo è scritto a chiare lettere come il contributo di chiunque sia prezioso per le sue finalità.

 

 

17 Marzo 2022
Ambulatorio Logopedia Adulti con lo Psicologo

Con lo Psicologo, l’Ambulatorio Logopedia Adulti si completa. Già, perché spesso i disturbi nell’età adulta derivano da traumi o malattie. Sono, queste, due condizioni che lasciano il segno anche sulla salute psicologica che ha tutti i diritti di essere curata. Tanto più che la debolezza emotiva potrebbe rendere più difficoltosa la cura del problema fisico. Per prendere in carico in modo corretto un paziente che soffre di questi disturbi bisogna quindi valutare la sua condizione psicologica. E, se necessario, sostenerla. Lo scrive la Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta, nell’articolo che ci ha messo a disposizione.