Il cancro del colon retto si può battere e prevenire. Anzi, proprio la prevenzione è una delle armi più efficaci per batterlo.
“I tumori del colon-retto si riconducono a stili di vita e familiarità”. Lo afferma il rapporto “I numeri del cancro in Italia 2022” della AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, cui si riferiscono tutti i più aggiornati documenti del mondo scientifico e istituzionale italiano nel trattare di malattie oncologiche.
“Fattori di rischio sono rappresentati da eccessivo consumo di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati, sovrappeso e ridotta attività fisica, fumo ed eccesso di alcool. Fattori di protezione sono rappresentati dal consumo di frutta e verdure, carboidrati non raffinati, vitamina D e calcio e dalla somministrazione di antinfiammatori non steroidei per lungo tempo”, prosegue il rapporto.
Il cancro del colon retto si può battere e prevenire
Stiamo parlando del secondo tumore più frequente in Italia, il terzo nell’uomo e il secondo nella donna. Si stima che nel 2022, nel nostro Paese, le nuove diagnosi siano state 48.100, 4.440 in più rispetto al 2020.
Il cancro del colon-retto, inoltre, rappresenta una delle principali cause di morte per tumore. Si stima che nel 2021, in Italia, abbia causato 21.700 decessi. La sua terapia, quando la diagnosi non è precoce, comprende interventi gravosi che possono produrre effetti pesanti sulla qualità della vita di chi ne è colpito e pure dei suoi cari. Oggi si può curare con risultati incoraggianti. Si stima infatti che nel nostro Paese, siano 513.500 le persone viventi dopo una diagnosi di tumore del colon-retto.
Soprattutto, però, si può prevenire e diagnosticare in modo precoce. Con la prevenzione si può evitare di incorrere nella malattia. Con la diagnosi precoce invece si può intervenire con maggiori possibilità di cura e con metodiche meno invasive. Ma non si sa! Solo così si spiega la scarsa adesione allo screening offerto dal Servizio Sanitario. Tra le persone invitate a parteciparvi, infatti, si stima che solo 3 su 10 aderiscano, come ancora riferisce AIOM nel suo rapporto.
Appuntamento col cancro del colon-retto
Il secondo appuntamento del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023” è dedicato al cancro del colon retto. Un cancro terribile contro il quale è possibile fare molto. Come scrivevamo sopra, infatti, disponiamo di armi molto potenti di prevenzione e diagnosi precoce. A cominciare dalla sana alimentazione e dai corretti stili di vita. E disponiamo anche di metodiche di cura molto più efficaci che in passato.
L’iniziativa si tiene in occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica. Un appuntamento annuale promosso dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori per educare le persone alla prevenzione.
Qui il documento di presentazione dell’iniziativa: Cancro del colon-retto – Documento di progetto – 03.03.2023
In programma c’è un incontro/convegno rivolto alla popolazione, in presenza e in diretta streaming, che si tiene Venerdì 24 marzo, alle ore 18,00, presso il Teatro Aurora di Seriate.
Ci sono poi postazioni informative allestite presso Case di Comunità, ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, ATS Bergamo e Humanitas Gavazzeni. Qui i volontari delle associazioni che gestiscono il progetto saranno a disposizione per fornire informazioni e materiale. E anche per distribuire Olio Extra Vergine di Oliva, uno degli ingredienti più rappresentativi della dieta mediterranea e della sana alimentazione.
Le attività di sensibilizzazione sul territorio comprendono anche un intervento di informazione Liceo Federici di Trescore Balneario. E’ inoltre prevista una passeggiata della salute a Clusone con la partecipazione un testimonial di eccezione.
Parte importante dell’iniziativa sono le visite specialistiche di prevenzione e diagnosi precoce e gli incontri di sostegno psicologico. Sono messi a disposizione di uomini e donne gratuitamente con la collaborazione di
- Associazione Amici di Gabry
- ASST Bergamo Est
- Fondazione Angelo Custode
- Humanitas Bergamo
- Politerapica
Cultura della salute per avere cura della salute
Il cancro del colon retto si può battere e prevenire, dunque. Molto però è affidato alla consapevolezza delle singole persone e alle loro scelte. Il punto è saperlo e questa è ancora una questione di cultura. La cultura della salute.
E l’obiettivo del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023 è proprio quello di promuovere la cultura della salute e, con essa, di favorire prevenzione e diagnosi precoce. E anche corretta presa in carico. Su questo sono impegnati i promotori del progetto che quest’anno prevede nove appuntamenti. Sei associazioni di volontariato impegnate nella salute e una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale
- LILT Bergamo Onlus
- ACP – Associazione Cure Palliative
- AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- Associazione Amici di Gabry
- Associazione Insiele con il Sole dentro
- Politerapica – Terapie della Salute
E, con loro, sono impegnati i tanti che hanno deciso di sostenerlo col loro patrocinio e con la partecipazione attiva alle sue iniziative
- ATS Bergamo
- ASST Bergamo Est
- ASST Papa Giovanni XXIII
- Humanitas Bergamo
- Fondazione Angelo Custode
- Collefgio dei Sindaci della provincia di Bergamo
- Ambito Territoriale di Seriate
- Comune di Bergamo
- Città di Seriate
- CSV – Centro di Servizio per il Volontariato
Il Dott. Marco Bianchi ha portato il cancro del colon retto in TV. Lo ha fatto a Bergamo TV, nella trasmissione Fattore Bergamo. La Salute, condotta da Alberto Ceresoli. La trasmissione è andata in onda Giovedì 6 ottobre.
La potete vedere qui:
Il cancro del colon retto in TV
E’ stata una scelta necessaria, quella di portare il cancro del colon retto in TV. Già perché questo cancro è molto diffuso e molto pericoloso. I tumori del colon retto, infatti, sono la seconda patologia oncologica nella donna, dopo il cancro al seno e la seconda nell’uomo, dopo il cancro alla prostata. Parliamo di più di 50.000 nuovi casi all’anno in Italia.
Un cancro che, se non diagnosticato in modo precoce, può richiedere interventi pesanti, a volte con la necessità di applicazione di stomia. Chi ne è colpito si trova quindi ad affrontare il peso che comporta una diagnosi di cancro ma non solo. Deve affrontare il fatto di essere colpito in una zona molto delicata, spesso tabù, e di potere avere conseguenze pesanti sulla qualità della vita sua e dei suoi cari.
Eppure il cancro del colon retto si può prevenire! I suoi principali fattori di rischio, infatti, stanno negli stili di vita. E questi possono essere modificati. Di più: il Sistema Sanitario mette a disposizione uno screening gratuito che funziona molto bene. Lo screening gratuito permette spesso di intervenire in anticipo e evitare che il cancro si formi. Oppure, di giungere ad una diagnosi precoce, con interventi meno pesanti e maggiori possibilità di guarigione.
Come si spiega allora che in provincia di Bergamo meno del 50% delle persone invitate aderisce allo screening? Il problema è quello di sapere e, attraverso la conoscenza, raggiungere la consapevolezza di quanto sia necessario fare le scelte giuste per la propria salute.
E il Dott. Marco Bianchi lo sa fare
Il Dott. Marco Bianchi è un chirurgo proctologo che da molti anni collabora con Politerapica mettendo a disposizione nostra e dei nostri pazienti la sua grande esperienza. Lo fa con molta competenza e umanità, non limitandosi a svolgere un’ottima attività medica. Non si tira ma indietro, infatti, quando si tratta di andare oltre e di contribuire a diffondere la cultura della salute tra la gente.
Lo fa con generosità e disponibilità. Partecipa a incontri pubblici e trasmissioni televisive e scrive articoli per i giornali. Sempre a titolo di cortesia. Sempre nel rispetto di quella visione della professione che non si limita solo alla cura ma che si impegna nella prevenzione, raccontando, spiegando, informando.
E lo sa fare bene. Chi lo ascolta lo capisce. E poi, spesso, lo cerca.
Il Dott. Marco Bianchi riceve in Politerapica, a Seriate in Via Nazionale 93. Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.
Abbiamo molto da fare contro il cancro del colon retto. Abbiamo molte armi a nostra disposizione e sono efficaci.
A questo tumore abbiamo dedicato un incontro pubblico, lo scorso venerdì 30 settembre. Eravamo in ATS Bergamo con coloro che volevano partecipare in presenza. Chi invece voleva seguire i lavori a distanza, lo ha potuto fare sui canali YouTube di LILT Bergamo Onlus e di Politerapica.
Abbiamo raccontato cosa sia il cancro del colon retto, le sue cause e come si cura. Abbiamo raccontato come si previene e perché è importante farlo. Già perché contro i tumori del colon retto abbiamo strumenti di prevenzione che funzionano.
Lo potete rivedere qui:
Abbiamo molto da fare contro il cancro del colon retto
Abbiamo molto da fare nel senso che abbiamo molte armi da potere usare. E le dobbiamo usare perché funzionano e salvano la vita.
La prima è quella della prevenzione attraverso i corretti stili di vita: alimentazione sana e movimento corretto. Se il fumo è il principale fattore di rischio per il cancro del polmone, è ormai certo che i principali fattori di rischio per il cancro el colon retto siano proprio l’alimentazione sbagliata e la sedentarietà. E non c’è da fare nulla di straordinario se non adottare la nostra dieta, la dieta mediterranea, un patrimonio di enorme valore.
La seconda arma è lo screening gratuito messo a disposizione dal Servizio Sanitario. Su questo argomento ci siamo soffermati a lungo durante l’incontro. Era già stato spiegato molto bene anche dal Dott. Sergio Signorelli, gastroenterologo, in un articolo pubblicato sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo, lo scorso 25 settembre. Lo trovate qui, se volete: https://www.politerapica.it/lo-screening-ci-salva-il-colon-retto/
Lo screening salva la vita. I numeri sono lì a dimostrarlo. E’ gratuito e facile da eseguire. Le persone tra i 50 e i 74 anni di età sono seguite passo dopo passo dal Sistema Sanitario.
Non dimentichiamo che siamo di fronte ad un cancro terribile che può avere gravi conseguenze sulla qualità della vita. Quella di chi ne è colpito e quella delle persono che vivono intorno a lui. Tra le possibili conseguenze c’è la stomia, quello che la gente chiama il sacchettino per raccogliere le feci.
La presa in carico
E poi c’è la presa in carico per curarlo, il cancro del colon retto, quando non si è riusciti a batterlo con la prevenzione.
La presa in carico coinvolge diverse figure. Sì, perché questo tumore non è una questione solo chirurgica. Anche la medicina oncologica oggi dispone di strumenti potenti e svolge un ruolo essenziale nella sua cura. Medico e chirurgo lavorano insieme prima e dopo la sala operatoria. Così come, prima e dopo la sala operatoria, il radiologo, l’infermiere stomaterapista, il riabilitatore del pavimento pelvico, lo psicologo, il gastroenterologo, il dietologo, e altri pfessionisti ancora, lavorano insieme al medico oncologo e al chirurgo.
Questo è l’approccio multidisciplinare, l’unico possibile peraltro per trattare in modo corretto il cancro.
Attenzione, però: in questo team c’è un altra figura, la più importante di tutte. Il paziente! Sì, il paziente deve fare parte del team. Senza di lui e senza il suo contributo, infatti, tutto diventa più difficile.
Parliamo di una squadra che non opera isolata dal mondo. Intorno a lei, infatti, ci deve essere la comunità e l’azione della pubblica amministrazione. Un’azione che deve contribuire a diffondere la cultura della salute e a promuovere la prevenzione ma che deve proseguire poi nella presa in carico della persona e della famiglia.
Non solo convegno
Sono diverse le attività che abbiamo messo in campo intorno al cancro del colon retto, in provincia di Bergamo e che proseguiranno per tutto il mese di Ottobre. Queste comprendono interventi sulla sampa e in televisione, visite gratuite di prevenzione e diagnosi precoce e incontri gratuiti di sostegno psicologico.
Noi siamo le associazizoni e gli enti che compongono il progetto Insieme si può. Insieme funziona. Siamo AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati, Anvolt – Associazione Nazionale Volontari Lotta Tumori, Associazione Amici di Gabry, Fincopp Lombardia – Federazione Italiana Incontinenza e Disfunzioni Pavimento Pelvico, Insieme con il Sole dentro (contro il Melanoma), LILT Bergamo Onlus e Politerapica – Terapie della Salute.
Con noi ci sono strutture sanitarie e amministrazioni pubbliche, strutture sanitarie private, enti e associazioni.
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Foto dal convegno
Lo screening ci salva la vita contro il cancro del colon retto. Ed è gratuito oltre che semplice. Eppure, a Bergamo, meno del 50% delle persone invitate ad eseguirlo risponde alla chiamata. E Bergamo è “un’isola felice”. In giro per l’Italia ci sono situazioni molto più gravi.
Lo racconta e spiega molto bene il Dott. Sergio Signorelli, Gastroenterologo e Medico internista, in un articolo sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo, pubblicato Domenica 25 Settembre 2022.
Qui si può scaricare l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 25.09.2022 – Screening colon-retto, Signorelli – Def
Lo screening ci salva il colon retto
Lo screening ci salva la vita contro il cancro del colon retto, scrivevamo. In realtà, c’è pure un’altra strategia, oltre a quella dello screening che può essere molto utile. Sì, perché questo cancro molto pericoloso ha fattori di rischio legati agli stili di vita. Parliamo di eccessivo consumo di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati. Ci sono poi sovrappeso e ridotta attività fisica, fumo ed eccesso di alcool. Tutte condizioni sulle quali possiamo intervenire. Dipende solo da noi.
Abbiamo qndi a disposzione due strumenti straordinari che non si escludono a vicenda ma che si combinano in modo molto efficace tra loro. Ma fermiamoci sullo screening, seguendo quanto spiega il Dott. Signorelli.
Il cancro del colon retto è tra i più frequenti in Italia e in Europa. Nella maggior parte dei casi, però, si sviluppa da lesioni che non sono ancora tumore. Sono lesioni che si possono intercettare e su cui si può intervenire ben prima che la situazione diventi grave. A questo serve lo screening gratuito che Regione Lombardia mette a disposzione dei cittadini tra i 50 e 74 anni di età. Questa, infatti, è la fascia di età più a rischio.
Si tratta di un’indagine che funziona bene e che, come dicevamo, è semplice da eseguire. Lo screening è basato su due livelli. Il primo livello è quello della ricerca del sangue occulto nelle feci. Parliamo del sangue che non si vede. Il secondo livello prevede invece la colonscopia. Questo si applica solo in caso di risultato positivo del primo test.
Ogni due anni
I cittadini non devono fare niente, potremmo dire. Ci pensa il Servizio Sanitario. Ogni due anni – dice il Dott. Signorelli – ricevono per posta un invito a eseguire il test. Devono semplicemente raccogliere un campione di feci e consegnarlo alla propria farmacia. Sempre per lettera viene poi comunicato l’esito dell’esame. I soggetti con esito negativo verranno nuovamente invitati a ripetere il test dopo due anni.
L’esito può essere anche positivo. Questo però non indica in modo certo la presenza di un tumore. Non deve quindi allarmare. Ci possono essere diverse cause benigne per cui il test ha un risultato positivo. In ongi caso, qui interviene il secondo livello dello screening. Alla persona interessata viene proposto un esame di approfondimento con colonscopia. Sempre gratuito, si intende.
La maggior parte dei casi di tumori del colon retto ha origine da polipi intestinali che non danno disturbi. Si dice asintomatici. Sono polipi ancora benigni. La colonscopia esamina il retto e la sua mucosa con una telecamera. Così è in grado di escludere o confermare la presenza di polipi. Se ci sono, questi possono essere rimossi durante la stessa seduta, prima che si trasformino in tumore maligno.
Quando la colonscopia porta a una diagnosi di tumore maligno, il paziente viene subito preso in carico e sottoposto alle terapie necessarie in modo precoce. Questo permette risultati migliori, interventi meno invasivi e ritorno più veloce ad una buona qualità di vita.
Senza dimenticare
Lo screening, quindi, ci salva la vita contro il cancro del colon retto. Abbiamo visto che è semplice da eseguire ed è gratuito. E’ anche molto efficace. Su 100 persone sottoposte a colonscopia di approfondimento, per 3 è risultata una diagnosi di cancro, per 14 di adenoma avanzato (pericolo di rapida evoluzione in tumore) e per 25 di adenoma in fase iniziale. Eppure, quasi il 50% dei cittadini invitati allo screening non lo esegue.
Allora è necessario fare una riflessione e suggerirla a tutti. Il sistema sanitario deve forse chiedersi se comunica in modo appropriato l’importanza di questo test. Lo stesso, forse, devono farlo i professionisti sanitari che per altri motivi curano i pazienti in età critica. I cittadini, invece, devono chiedersi se non sottovalutino in modo eccessivo e superficiale le raccomandazioni che arrivano loro.
Senza dimenticare poi gli stili di vita. In fondo, si tratta di vivere bene in generale e non solo di prevenire un cancro che può procurare molti danni. Sì, perché non solo colpisce e mette a rischio la vita ma colpisce in una zona tabù che curiamo con fatica. E c’è di più: a volte dopo un intervento chirugico per rimuovere questo brutto tumore, è necessario applicare una stomia. Intendiamo un tubo che dall’intestino porta le feci all’esterno in una sacca che si è costretti a portare addosso giorno e notte.
Insomma, abbiamo a disposzione strumenti potenti di prevenzione e diagnosi precoce per salvarci la vita e difendere la sua qualità. Dobbiamo usarli!
Il Dott. Sergio Signorelli riceve in Politerapica, a Seriate in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Nuovi farmaci contro i tumori del colon retto che promettono bene. Lo scrive l’Eco di Bergamo riferendo di una ricerca dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Candiolo. Il lavoro è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Clinical Cancer Reserch dell’American Academy of Cancer Research.
Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – 31.07.2022 – Farmaci efficaci contro cancro colon-retto – Def
Farmaci contro i tumori del colon retto
Il Prof. Alberto Mantovani lo ha detto con chiarezza. E lo ripete spesso. Il futuro della lotta al cancro passa (anche) attraverso il DNA. E la ricerca in quella direzione procede decisa. Molte le conferme. I risultati sembrano interessanti e fanno ben sperare.
Prendiamo, per esempio, la ricerca del Centro Oncologico di Candiolo. In un caso su tre, i tumori del colon-retto potrebbero essere combattuti con efficacia con farmaci che agiscono sul DNA. Parliamo anche dei tumori più aggressivi. E pure di quelli che non rispondono alle terapie a bersaglio molecolare già note.
Come riporta il giornale bergamasco, il Centro ha condotto la ricerca su 112 linee cellulari di tumori del colon-retto, differenti tra loro per il profilo genomico. Ha riguardato l’efficacia di farmaci mirati a proteine coinvolte nei sistemi di riparazione del Dna. I risultati raggiunti indicano che questi farmaci potrebbero diventare una concreta risposta per molti pazienti. E’ il caso di sottolineare che si sta parlando di pazienti che oggi non hanno opportunità terapeutiche.
Una ricerca importante, quindi, e che non si ferma qui. Un lavoro impegnativo sotto tutti i punti di vista. Non è dunque una sorpresa se diversi Enti che sono impegnati nel sostenere la ricerca sul cancro hanno deciso di intervenire con finanziamenti per permettere la sua esecuzione. Né sorprende che il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino abbia partecipato e continui a partecipare ai lavori.
Ora si prosegue.
Stiamo diventando un centro, a Seriate, nel quale si pone sempre maggiore attenzione alla patologie oncologiche. Negli scorsi giorni, il Prof. Filippo La Torre, presidente A.I.Stom. – Associazione Italiana Stomizzati, ha delegato a Pasquale Intini il ruolo di referente dell’associazione per la Regione Lombardia. Si aggiunge così un altro tassello ai diversi impegni a sostegno dei pazienti oncologici, nel nostro centro.
Fincopp Lombardia OdV e l’oncologia
Presso la nostra sede, ospitiamo e sosteniamo Fincopp Lombardia OdV. Diversi nostri professionisti ne fanno parte e alcuni sono stati anche soci fondatori. L’associazione è stata fondata nel 2018 con lo scopo di sostenere le molte persone che soffrono di incontinenza e disfunzioni del pavimento pelvico. L’obiettivo è stato quello di portare nella nostra regione il modello di Fincopp OdV, impegnata da oltre vent’anni a livello nazionale. Molte delle disfunzioni pelviche sono effetto di patologie oncologiche. Possiamo citare, per esempio, l’incntinenza maschile dopo prostatectomia per cancro della prostata.
Dall’anno scorso, Fincopp Lombardia è socia di LILT Bergamo Onlus e di F.A.V.O. – Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia. Con le due associazioni sta avviando e gestendo attività sul territorio per la prvenzione e la diagnosi precoce. Insieme a queste, sono in corso o si stanno programmando attività di informazione e sensibilizzazione.
Ambulatorio Oncologia Dermatologica – Melanoma
In Politerapica è attivo l’Ambulatorio Oncologia Dermatologica – Melanoma. Si tratta di una struttura multidisciplinare che prende in carico il paziente e lo accompagna attraverso il percorso di diagnosi e di cura. Le attenzioni dei professionisti dell’Ambulatorio sono rivolte al paziente che viene posto al centro del lavoro di tutti. Sono però rivolte anche ai familiari, sia in termini di valutazioni di prevenzione, sia per quanto riguarda il sostegno psicologico.
L’Ambulatorio agisce con il patrocinio di LILT Bergamo Onlus e Insieme con il Sole dentro. Insieme a loro anche ATS Bergamo, Città di Seriate e Ambito Territoriale di Seriate hanno concesso il oro patrocinio. Non ci limitiamo all’importantissima attività di presa in carico del paziente e dei suoi congiunti. Abbiamo tra i nostri obiettivi anche quelli di informare, sensibilizzare, promuovere comportamenti sani e attenzione alla prevenzione e alla diagnosi precoce.
Politerapica e LILT Bergamo Onlus
Politerapica e LILT Bergtamo Onlus stanno costruendo un rapporto di collaborazione stabile. Insieme abbiamo organizzato iniziative di informazione, prevenzione e diagnosi precoce. In particolare, abbiamo lavorato sul cancro alla prostata, il melanoma e la corretta alimentazione come strumento di prevenzione. Stiamo peraltro valutando la pianificazione di altre attività.
Riusciamo a lavorare bene insieme, mettendo a fattor comune energie e risorse. Siamo uno dei tanti possibili esempi di come una struttura privata e un’associazione senza scopo di lucro possano collaborare in modo efficace. Come diciamo noi, insieme si può, insieme funziona.
Ora A.I.Stom. – Associazione Italiana Stomizzati
Partiamo con una nuova avventura in sinergia con le altre. Siamo ancora di fronte al cancro per combatterlo. Diremmo però che siamo qui soprattutto per sostenere chi ne soffre e le persone a loro care. Difendere i loro diritti e rappresentarli nella società civile e tra le istituzioni è il nostro dovere principale. Parliamo qui di quei tumori la cui cura può passare attraverso la stomia.
A.I.Stom. è un’associazione di volontariato che ha quasi 50 anni di vita. La sua costituzione è stata promossa dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano con il Prof. Pietro Bucalossi e il Prof. Prof. Marcellino Pietroiusti. L’Associazione è membro dell’European Ostomy Association – E.O.A. e dell’International Ostomy Association – I.O.A.. E’ socia fondatrice di F.A.V.O..
Attenzione alle patologie oncologiche a Seriate
Fincopp Lombardia OdV, A.I.Stom. OdV e Politerapica Terapie della Salute lavorano in sienrgia tra loro e con enti e istituzioni. Il loro obiettivo è quello di prendersi cura dei pazienti, anche di quelli di cui si parla di meno. Mettono al centro dell’attenzione i pazienti e si offrono come punto di riferimento per informazioni e sostegno.
Si rivolgono poi all’opinione pubblica, ai professionisti sanitari e alle istituzioni. Sollecitano azioni e decisioni. Stimolano iniziative e prese di posizione.A Seriate, in provincia di Bergamo, in Lombardia.
Noi poniamo attenzione al territorio. Insieme al territorio. Anche nel cancro.