Il Dott. Gabriele Alari ha rilasciato un’intervista all’Eco di Bergamo sul rischio cardiovascolare. Chiamarla intervista è forse un po’ poco. Il giornale le ha dedicato un’intera pagina. La possiamo definire, in modo più corretto, una narrazione comprensibile a tutti di un tema complesso e allo stesso tempo vitale. Già, perché le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel Mondo e il Dott. Alari non esita a definirle la “nuova pandemia”.
Qui la pagina completa: L’Eco di Bergamo – 29.03.2022 – Malattie cardio vascolari, Dott. Alari
Una pandemia
L’articolo va subito al punto. “Stiamo uscendo (forse) dalla pandemia di coronavirus ma possiamo dire che ce n’è un’altra, non infettiva, che sta colpendo sempre più persone in tutto il mondo e che è destinata ad allargarsi se non si interverrà con forza sulla prevenzione: le malattie cardiovascolari. I fattori di rischio sono ormai noti e, purtroppo, anche le conseguenze”. Così scrive Bruno Bonassi, il giornalista che firma il pezzo.
E il Dott. Alari spiega che “sembra paradossale parlare ora di questo argomento alla fine o ancora nel perdurare, non si è ancora capito, di una pandemia a genesi infettiva che ha poi dimostrato tra l’altro di avere aspetti fisiopatologici coinvolgenti, anch’essi, pesantemente l’apparato cardiovascolare e nell’infuriare purtroppo di una guerra che non si sa ancora dove ci porterà. Nonostante ciò si può affermare con sicurezza che le malattie cardiovascolari rappresentano ancora e rappresenteranno forse sempre la prima causa di morte nel mondo”.
Numeri e percentuali sono importanti e il Dott. Alari li fornisce con precisione. “Gli ultimi dati parlano del40% circa di tutte le morti negli uomini e 46% nelle donne con un numero assoluto stimato di persone affette da tali patologie di circa 60.000.000 in Europa. Si tratta quindi della nuova pandemia degli anni futuri anche e soprattutto in considerazione del fatto che la pandemia Covid ha sottratto per lungo tempo risorse e uomini per fronteggiare le malattie cardiovascolari con conseguenze che purtroppo si vedranno poi negli anni futuri, sempre che altre calamità peggiori non sopravvengano”.
Il Dott. Alari ci fà una picola lezione sul rischio cardiovascolare
Il rischio cardiovascolare può avere effetti drammatici per il cuore e il cervello. Il Dott. Alari sul rischio cardiovascolare aveva già collaborato alla stesura di un articolo per la Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo. Qui scende molto più nel dettaglio e ci propone una lezione chiara e precisa. Comprensibile a tutti anche se bene approfiondita.
“Innanzi tutto, bisogna fare una premessa: quando si parla di rischio cardio-vascolare si intende essenzialmente rischio aterosclerotico. Per malattie cardiovascolari si intendono le patologie che colpiscono l’apparato cardiovascolare che è costituito appunto dal cuore (la pompa) e il letto vascolare le arterie, le vene e i linfatici (i tubi)“.
Spiega poi che queste malattie possono avere molte cause ma che la principale è appunto l’aterosclerosi. Prima di proseguire, deve essere chiaro che l’aterosclerosi è un processo degenerativo e infiammatorio che colpisce tutti e che possiamo dire abbia inizio con la nascita. Le conseguenze eclatanti e drammatiche di queste malattie sono a carico del cuore e del cervello, gli organi più nobili del nostro organismo.
A carico del cuore si verificano soprattutto cardiopatia ischemica e scompenso cardiaco. A carico del cervello si possono verificare eventi trombotici su placca a livello delle sue arterie. Questi producono ischemie cerebrali che possono essere di diversa gravità a seconda dell’estensione e della sede.
Naturalmente, nell’articolo, le spiegazioni sono molto più approfondite. Non potrebbe essere in altro modo visto che, come abbiamo detto, l’intervista occupa un’intera pagina. Leggerla è in qualche modo affascinante. Ci si possono chiarire le idee su una serie di malattie di cui si sente parlare ogni giorno, si possono comprendere quali siano le loro cause, se e come si possano prevenire e come oggi vengano curate.
La medicina vascolare
La Medicina Vascolare è una disciplina antichissima. Deriva dall’Angiologia, quella branca della medicina che studia l’anatomia e le patologie che colpiscono i vasi sanguigni e quelli linfatici . La parola deriva dal greco angios (vaso) e logos (studio).
Nulla di nuovo quindi. Bisogna però dire che di recente, in tutto il mondo (Italia, Europa, StatiUniti, Cina) si è sentita l’esigenza di fondare nuove Società scientifiche di Medicina vascolare. Queste sono impegnate nello studio, diagnosi precoce, prevenzione, trattamento e riabilitazione delle patologie vascolari in mod0 integrato. Potremmo dire in modo sistemico, olistico, nel senso di totale, intero o tutto. Un modo che considera tutto il sistema vascolare nella sua unicità e complessità con una particolare attenzione alla multidistrettualità delle manifestazioni patologiche vascolari. Questo comporta, come è ovvio, un approccio del tutto multidisciplinare. Queste Società sono quindi non esclusive. Accettano infatti al loro interno professionisti appassionati e esperti della materia, qualsiasi sia la loro estrazione, specializzazione e disciplina.
Ne è un esempio la SIMV – Società Italiana di Medicina Vascolare che si è costituita di recente. Nel suo documento costitutivo è scritto a chiare lettere come il contributo di chiunque sia prezioso per le sue finalità.
La Dott.ssa Danila Covelli interviene su obesità e sovrappeso. Lo fa curando un articolo sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo di Domenica 27 febbraio 2022. La Dott.ssa Covelli è specialista in Endocrinologia e collabora con Politerapica nell’ambito del progetto Medicina Vicina. Qui coordina anche le attività dell’Ambulatorio Obesità e Sovrappeso.
Da oggi si eseguono anche le Ecografie in Politerapica con la collaborazione del Dott. Giuseppe Buragina, specialista in radiologia.
Intendiamoci: non è che fino ad oggi non si eseguissero Ecografie nel nostro centro. Facevamo e facciamo quelle alla tiroide e quelle ginecologiche. Anche quelle urologiche. Senza dimenticare gli Ecocolordoppler. Quelli arteriosi e venosi e quelli al cuore. Ora, però, stiamo parlando di molto di più. Parliamo di ecografie nel senso più ampio. Quelle addominali e quelle mammarie. Quelle ai tessuti molli anche dette muscolo-tendinee e quelle del collo.
Un professionista preparato
Il Dott. Buragina si è laureato in Medicina e Chirurgia, col massimo dei voti e la lode, all’Università di Bologna. Si è poi brillantemente specializzato in Radiodiagnostica all’Università di Milano con una tesi che approfondiva l’efficacia della risonanza magnetica della mammella con un mezzo di contrasto a concentrazione ridotta, in particolari condizioni.
Scritto così può sembrare incomprensibile e forse lo è per la maggior parte di chi ci sta leggendo. Sta di fatto che l’attenzione del Dott. Buragina per la radiologia della mammella è sempre stata molto alta. E’ un tema che ha approfondito molto e cui si è dedicato con impegno. Non è un caso che abbia conseguito anche l’Attestato in Accuratezza Diagnostica in Mammografia di Screening della Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica.
Non che abbia trascurato gli altri ambiti radiologici, anzi! Già durante il percorso formativo ha maturato notevoli competenze tecniche in radiologia, ecografia, tomografia computerizzata e risonanza magnetica. Come accennato sopra, si è interessato in modo particolare di diagnostica senologica con mammografia, ecografia, risonanza magnetica e tecnica bioptica. Un altro ambito di particolare interesse per lui è quello della ricerca scientifia cui si dedica con passione e metodo.
Un professionista molto preparato, insomma, che lavora presso l’ASST Bergamo Est e che collabora con noi per effetto di una convenzione tra l’Asst e Politerapica. Un ottimo specialista, carico di entusiasmo. Con lui, Politerapica offre al territorio un servizio di qualità, senza liste di attesa e a costi contenuti.
Da oggi anche le Ecografie in Politerapica
Ora, dunque, in Politerapica si eseguono anche le ecografie. Da noi, infatti, il Dott. Buragina esegue ecografie di addome, collo, tessuti molli, muscolo-tendinee e della mammella, senza dimenticare tutte le altre.
Le ecografie in Politerapica rispondono ad un bisogno chiaro. Anzi, a due. Rispondono al bisogno del territorio e dei suoi cittadini di avere una prestazione in tempi rapidi, a prezzi accessibili e eseguita con alta professionalità. Rispondono poi anche al bisogno di Politerapica e di diversi suoi specialisti di disporre di uno strumento diagnostico necessario a diverse branche.
Pensiamo, per esempio, alla fisiatria e all’ortopedia per le ecografie muscolo-tendinee. Alla ginecologia per le ecografie mammarie. All’Ambulatorio Oncologia Dermatologica per le ecografie addominali. Qui non si tratta solo dell'”esecuzione dell’ecografia in casa”. Ancora una volta, invece, si tratta del lavoro di équipe intorno al paziente. I nostri specialisti, infatti, non fanno “invii” ai colleghi. I nostri profesisonisti lavorano insieme intorno alla persona. Questa, come diiamo da tempo, noi la chiamiamo Medicina Vicina. Vicina al territorio e alle persone.
Anche l’arrivo del Dott. Buragina in Politerapica risponde ad un bisogno importante. Anzi, a due. E noi tutti siamo felici di cominciare a lavorare con lui.
Obesità e sovrappeso sono un pericolo per la salute di cuore e arterie. Lo scrive l’Eco di Bergamo in un articolo dedicato a questo delicato tema e pubblicato Domenica 20.2.2022, sulla Pagina della Salute. Il giornale cita come fonti gli esperti dell’Ambulatorio Obesità e Sovrappeso di Politerapica.
Qui si può scaricare l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 20.02.2022 – Ambulatorio obesità – Def
Apre l’Ambulatorio Multidisciplinare Obesità e Sovrappeso in Politerapica. Ne fanno parte tre medici (endocrinologa, dietologa e cardiologo), una dottoressa in scienze motorie e una psicologa e psicoterapeuta. Insieme, prendono in carico la persona e l’accompagnano attraverso il percorso di trattamento e cura. Sì, parliamo di cura perché sovrappeso e obesità sono una cosa seria per la salute. E possono avere conseguenze serie.
La Dott.ssa Prada è referente provinciale di OPL – Ordine Psicologi della Lombardia. E scusate se è poco! Ma andiamo con ordine. La Dott.ssa Diana Prada è Psicologa e Psicoterapeuta e collabora da tempo con Politerapica. La sua collaborazione con la nostra struttura, peraltro, è una delle diverse attività che svolge.
Una professionista impegnata
Diana Prada è psicoterapeuta sistemico relazionale. Svolge la sua attività principale nell’ambito del Centro di Terapia della Famiglia di Bergamo. Qui, incontra famiglie, coppie e singole persone per percorsi di seostegno e di terapia. Nel Centro è anche referente per i tirocini successivi alla laurea dei giovani laureati in psicologia. Non si deve poi dimenticare la sua attività di docenza presso il Centro milanese di terapia della famiglia, una delle più affermate scuole di formazione in psicoterapia. Da Gennaio 2022 è anche Presidente dell’Associazione ISPS Lombardia con sede a Bergamo. L’ISPS è la sezione italiana dell’International Society for Psychological and Social Approaches to Psychosis.
Nel parlare di sé, la Dott.ssa Prada racconta che nelle sue attività presta particolare attenzione agli aspetti etici della professione e alla relazione tra salute, risorse umane e luoghi. Noi che la conosciamo sappiamo che è vero.
Ora, quasi che non riesca a restare con le mani in mano (come se si potesse dire di lei una cosa del genere!), è pure una dei due referenti provinciali dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Progetto Referenti Territoriali di OPL
Il Progetto Referenti Territoriali è nato nel 2012. Il suo obiettivo è di portare le iniziative dell’Ordine in ogni provincia e di mantenere un dialogo aperto tra l’OPL e i territori.In questo contesto, la figura del referente ha diversi compiti. E’ impegnata a promuovere la professione dello psicologo e funge da punto di contatto per la raccolta di suggerimenti, segnalazioni e proposte.
Sostiene poi lo sviluppo della collaborazione, diremmo della comunità tra psicologi. Per questo organizza momenti di incontro, condivisione e formazione. Un’attività, questa, che viene svolta anche allo scopo di diffondere la cultura psicologica, con un approccio aperto al dialogo e capace di accogliere modelli ed orientamenti teorici differenti.
Fino ad oggi sono stae proposte diverse iniziative. Alcune di queste, in particolare, hanno trovato ragione nella drammatica condizione in cui abbiamo vissuto a causa della pandemia.Psicologia dell’emergenza e lutto al tempo del Covid sono stati alcuni dei temi approfonditi. Da giugno, poi, sono attivi quelli che sono stati chiamati i gruppi di Intervisione. Si tratta di momenti di confronto e condivisione tra psicologi e studenti di psicologia.
Ma i due referenti provinciali non si fermano qui. Hanno già in programma azioni sulla psicologia scolastica e la presa in carico di famiglie multiproblematiche per le quali stanno preparando progetti specifici. A questo si preve di aggiungere un’attività di svuiluppo della collaborazione degli Psicologi con i servizi territoriali, le associazioni e le istituzioni locali. In questo ambito, si pensa a realizzare anche incontri informativi e divulgativi rivolti alla cittadinanza.
La Dott.ssa Prada referente provinciale OPL
Il fatto che la Dott.ssa Diana Prada sia referente provinciale di OPL è per noi una notizia importante. Possiamo dire che lo sia per due motivi. Intanto perché Diana Prada è brava e siamo orgogliosi di quello che fa. Poi perché il lavoro che svolge è rivolto a sviluppare la professione dello psicologo sul territorio. E noi speriamo arrivi presto il giorno in cui sia chiaro a tutti che la salute psicologica ha dignità e importanza vitale, pari a quella fisica.
Bergamo Salute ha dedicato un articolo a Diana Prada e al ruolo del Referente Territoriale di OPL. Lo trovate qui: Bergamo Salute – Febbraio 2022 – OPL e Referenti Territoriali Bergamo, Diana Prada
Col Dott Briolini, cresce la chirurgia vascolare in Politerapica. Il Dott. Franco Briolini, infatti, inizia la collaborazione con la nostra struttura e ci porta la sua straordinaria esperienza. In realtà, a ben vedere, non la porta a noi ma la porta al nostro territorio e ai suoi abitanti.
Un grande professionista
Chi non conosce il Dott. Briolini, a Bergamo? Quando abbiamo annunciato il suo arrivo sui social, decine di persone ci hanno scritto per complimentarsi. Daltronde, lavora da decenni nella nostra provincia. Per 23 anni, è stato chirurgo vascolare agli Ospedali Riuniti e all’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Qui, tra gli altri, ha ricoperto gli incarichi di Direttore dell’Unità Operativa Complessa di chirurgia vascolare e di Responsabile dei trapianti di tessuti vascolari. E’ stato anche Dirigente Medico di Alta Specializzazione.
Non meno importanti sono state le sue esperienze di studio. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Pisa, nel 1983, con la votazione di 110/110 e lode. Nel 1988 si è specializzato in Chirurgia Vascolare all’Università degli Studi di Milano, con la votazione di 70/70 e lode. Ancora con il massimo dei voti e la lode si è specializzato poi, nel 1994, in Chirurgia Generale. Ha svolto, poi, diversi soggiorni di studio in Francia e in Svizzera dove ha frequentato primari centri di eccellenza di chirurgia vascolare ed endovascolare.
Professionista e uomo
La casistica operatoria del Dott. Briolini è impressionante. Ha eseguito quasi seimila interventi chirurgici di cui due terzi come primo operatore. Ha asportato varici, inserito By-pass periferici, è intervenuto su aneurismi dell’aorta, asportato trombi arteriosi, eseguito angioplastiche. Tra i suoi interventi ci sono anche amputazioni maggiori e l’esecuzione di espianti vascolari da donatori multiorgano.
In realtà, però, la cosa che più impressiona è che i suoi pazienti lo possono chiamare ad ogni ora. Lui lascia a tutti il numero del suo cellulare personale. Tutti sanno che lo possono chiamare e, cosa più importante, lo fanno. Quando si sta trascorrendo del tempo con lui, si è continuamente interrotti dal suo telefono. Sono i suoi pazienti che lo chiamano per un consiglio, un parere, un appuntamento. E lui risponde a tutti.
Col Dott Briolini cresce la chirurgia vascolare in Politerapica
Col Dott Briolini cresce la chirurgia vascolare in Politerapica. Il Dott. Franco Briolini viene in Politerapica per eseguire visite e prestazioni di chirurgia vascolare. La sua presenza, da noi, è particolarmente importante. A Bergamo, la chirurgia vascolare si trova tradizionalmente all’Ospedale Papa Giovanni o in Humanitas Gavazzeni. In questa parte della provincia è piuttosto assente. Con la sua collaborazione, vogliamo mettere a disposizione del territorio un ambulatorio di eccellenza.
In Politerapica, il Dott. Briolini eseguirà anche interventi di piccola chirurgia ambulatoriale oltre che esami diagnostici con ecocolordoppler.
E poi ci ha già detto che sarà felice di partecipare al nostro lavoro di promozione dell’educazione alla salute sul territorio. Parteciperà, intervenendo sulla stampa e in televisione. E quando organizzeremo un evento sui temi legati alla salute di vene, arterie e vasi linfatici, lui sarà con noi!
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.
La Dott.ssa Maria Britta interviene a Bergamo TV su obesità e sovrappeso. Specialista in Endocrinologia in Politerapica, la Dott.ssa Britta sa bene di cosa parla. E infatti, ospite della trasmissione condotta da Alberto Ceresoli, Fattore Bergamo: La Salute, ha portato gli spettatori diritto al punto, in modo chiaro.
Già perché obesità e sovrappeso stanno diventando un serio pericolo per la salute a livello mondiale. Questo anche in età pediatrica. E proprio qui, in Italia, l’obesità infantile sta diventando un grosso problema.
Qui il video integrale della trasmissione:
La Dott.ssa Britta su obesità e sovrappeso
La Dott.ssa Britta interviene in modo puntuale. Spiega in modo chiaro la differenza tra sovrappeso e obesità e accenna alla condizione di obesità grave. Parla poi delle cause dell’obesità o del sovrappeso. Dice che possono esserci cause organiche e cita possibili patologie endocrine. Chiarisce però poi che le cause più diffuse sono la scorretta alimentazione e la mancanza di attività fisica. Su questo punto, osserva che stiamo parlando di due cause non solo modificabili ma che si possono addirittura prevenire.
Il punto però è che di norma le cause sono multifattoriali e possno comprendere fattori genetici e ambientali. A questo si è giunti con studi recenti che si stanno approfondendo. E’ presumibile che in futuro ne sapremo molto di più e potremo comprendere come al variare di condizioni ambientali, possano variare le condizioni di salute anche in relazione all’obesità
Diagnosi e terapia
Detto che le cause di obesità e sovrappeso sono multifattoriali, è chiaro che la diagnosi corretta debba essere multidisciplinare. Allo stesso modo, deve essere multidisciplinare anche la terapia.
La valutazione più semplice (solo in apparenza però) è quella della misurazione del girovita. Questa fornisce una misura del grasso viscerale. Questo è un dato importante perché è ormai chiaro che l’eccesso di grasso viscerale rappresenta un serio fattore di rischio per diverse malattie. Tra queste, quelle cardiovascolari e cerebrovascolari. Anche diabete, sindrome metabolica e alcune patologie in gravidanza. Può essere addirittura fattore di rischio per alcuni tumori.
E’ utile guardare il video per scoprire le ragioni per cui l’endocrinologo deve fare parte del team che cura il sovrappeso o l’obesità. Già perché il tessuto adiposo è un organo a tutti gli effetti. Un organo anche endocrino con funzioni complesse. Il team deve essere poi composto da dietologo, cardiologo, docente di attività motoria, psicologo e fisiatra.
Solo lavorando insieme si può prendere correttamente in carico la persona che soffre di questi disturbi e accompagnarla serenamente attraverso il percorso di cura.
Racconta molto di più la Dott.ssa Britta, in modo dettagliato e approfondito. La trasmissione è andata in onda Lunedì 7 febbraio, alle ore 20,00 e in tanti hanno gà cercato la Dottoressa in Politerapica per sapere di più.
Arriva la Dott.ssa Benedetta Carrara e parte la logopedia per adulti in Politerapica. Già perché è abbastanza comune pensare che la logopedia sia qualcosa di riservato a bambini e ragazzi ma non è così. La logopedia cura anche gli adulti. E lo fa in molti casi.
Logopedia per adulti in Politerapica. Perché.
In età adulta possono succedere diverse cose per le quali diventa necessario l’intervento della logopedia.
Incidenti stradali o eventi traumatici possono causare la perdita della capacità di deglutire o quella di usare il linguaggio correttamente. Questi disturbi possono essere causatii anche da problemi vascolari come l’ictus o l’emorragia cerebrale. Nel caso di alcuni tumori, poi, possono essere necessari interventi chirurgici che rimuovono alcune strutture anatomiche del cavo orale. E anche questo può avere conseguenze sulla deglutizione e sulla voce.
Sono molto attuali, inoltre, le possibili conseguenze dell’essere intubati, magari per periodi non brevi. In queste condizioni possono verificarsi lesioni da decubito dei tessuti che formano le strutture della deglutizione e della fonazione. Ci sono poi disturbi della voce che possono essere causati da polipi, edemi o noduli. Questi, a loro volta, possono essere dovuti a scorrette abitudini vocali ma non solo. Si pensi, per esempio, ai danni che possono essere provocati dal fumo di tabacco.
Infine, non meno importanti in una società sempre meno giovane, sono i problemi che nascono dall’invecchiamento. Parliamo di disturbi derivati semplicemente dall’età o conseguenti a patologie senili. Tra questi, la perdita della corretta capacità di deglutire e di parlare.
In tutti i casi, siamo di fronte a disturbi che danneggiano la qualità della vita. A volte, la mettono addirittura in pericolo. Sono disturbi che devono quindi essere curati. E questo lo fa la logopedia.
La logopedia e il logopedista
La logopedia è la professione sanitaria che chi hadisturbi di comunicazione, linguaggio e deglutizione. In realtà, invece che di cura, dovremmo parlare di riabilitazione logopedica, espressione più corretta per definire l’attività di questa disciplina. I suoi strumenti sono la valutazione, il trattamento e la misurazione dei risultati. Fornisce inoltre consulenza a pazienti, famiglie e comunità, sulla gestione delle attività della vita quotidiana.
Il logopedista è il professionista che svolge l’attività logopedica e, come abbiamo detto, si occupa di persone di tutte le età. Svolge la sua attività attraverso diversi interventi. Valuta le condizioni della persona, programma l’intervento logopedico, procede poi alla sua esecuzione e ne misura i risultati.
Un intervento logopedico inizia in seguito a diagnosi medica ed è condotto in collaborazione con tutti gli altri professionisti della salute coinvolti. E pure con il continuo coinvolgimento del paziente.
Logopedia per adulti in Politerapica. Dott.ssa Benedetta Carrara.
La logopedia per adulti in Politerapica sarà condotta dalla Dott.ssa Benedetta Carrara che lavorerà in team con gli altri professionisti della nostra struttura. Tra questi, otorino, neurologa, psicologa, fisiatra, fisioterapisti. Con loro, tutti gli altri, in funzione delle necessità.
La Dott.ssa Carrara è un po’ speciale. Si è brillantemente laureata all’Università di Milano con una tesi su afasia e multiculturalismo. Non poco, eh? Soprattutto perché si propone di fornire strumenti ai caregiver di persone afasiche. Durante gli studi, poi, ha frequentato i più importanti Istituti della regione. Il risultato è particolarissimo!
Benedetta Carrara infatti ha scelto di svolgere la sua professione nella riabilitazione logopedica per adulti. Non è una cosa comune. Le logopediste, di solito, orientano il loro interesse verso l’età evolutiva. Qui in Politerapica si è subito aperto un mondo. Alessandra Brevi, otorino, Maria Grimoldi, neurologa, e Valeria Perego, psicologa, sono entusiaste. E lei si è messa subito al lavoro, con loro, per definire il progetto di un Ambulatorio Logopedia Adulti con approcio multidisciplinare. Lo annunceremo a breve.
Inizia un nuyovo capitolo della storia di Politerapica e di Medicina Vicina. Lo affrontiamo con grande entusiasmo.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta. Questo il titolo del convegno pubblico che abbiamo tenuto Venerdì 4 Febbraio, a Bergamo. Era la Giornata Mondiale per la Lotta contro il Cancro e noi eravamo in Sala Lombardia, presso la sede di ATS Bergamo.
Vai alla videoregistrazione integrale dell’incontro:
Non un convegno: un incontro.
Un convegno per dare la giusta dimensione al cancro. Quella numerica ma, prima ancora, quella umana. Non si è trattato, però, di un evento ampolloso dove ognuno dice la sua su questo o su quell’aspetto della lotta contro il cancro. E’ stato un incontro tra persone di sensibilità diverse per confrontarsi intorno ad una questione vitale per la vita dell’uomo. Anzi, due.
La prima è quella di tornare a considerare il cancro nella sua giusta dimensione numerica. Questa malattia rimane la seconda causa di morte nel Mondo. In Italia, si stimano 377.000 nuovi casi all’anno. Oltre 1.000 al giorno. Il Covid è stata una tragedia anche in questo senso: ha distolto risorse ed energie dalla prevenzione e diagnosi precoce del cancro.
La seconda è forse la più importante e complessa. Il cancro si cura solo con la presain carico. Quella globale. Quella corretta. Non solo la presa in carico medica o tecnica. Qui si tratta di quella sanitaria, umana, psicologica e sociale insieme. Quella rivolta alla persona colpita dal cancro e ai suoi familiari. Perchè – lo diciamo da sempre – dopo una diagnosi di cancro la vita non sarà più quella di prima. Non lo sarà per la persona e neppure per la famiglia.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico, dunque. Quella corretta però. Quella che vede il coninvolgimento di molti attori. Allora il problema diventa culturale prima che assistenziale. Parliamo di cultura della salute.
La lucida e toccante analisi umana del Prof. Ivo Lizzola e del Cappellano dell’Istituto dei Tumori, Tullio Proserpio. La sensibilità degli Assessori Marcella Messina e Gabriele Cortesi. Le valutazioni puntuali dell’oncologo, Prof. Roberto Labianca, insieme a quelle della psicologa, Dott.ssa Valeria Perego. Le considerazioni della Presidente di LILT Bergamo, Lucia De Ponti. Su tutto, l’esperienza di vita, di Milena, donna, moglie, mamma e lavoratrice, colpita dal dal cancro.
Tutto questo, insieme, ha permesso un approfondimento pacato e profondo di quello di cui si discuteva. Qualcosa che non è solo sanitario, appunto, ma che riguarda la persona, la famiglia, la comunità. Già, la comunità. E in prospettiva, anche le case della comunità. Perché abbiamo parlato di vita. Quella dei singoli e quella di tutti.
Un punto di partenza
Partiamo da qui per lavorare, giorno dopo giorno, nella direzione indicata da tutti. Fare della malattia una questione che non riguarda solo la malattia ma, come scrivevamo, la vita e la sua qualità.
Partiamo da qui anche con il percorso del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Dieci appuntamenti, quest’anno, a Bergamo, per promuovere l’educazione alla salute tra i cittadini e le istituzioni. E, con essa, comportamenti sani e orientati al benessere. Insieme alle pratiche che favoriscono la prevenzione e la diagnosi precoce.
Dieci appuntamenti organizzati da cinque associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata che lavorano insieme da tempo, sul territorio, con il coinvolgimento di amministrazioni e strutture sanitarie pubbliche.
Un approccio tipico di Politerapica. Noi, infatti, siamo Medicina Vicina.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Documenti.
Locandina – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.
Documento convegno – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.
Agenda- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.
Comunicato- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.
Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Stampa.
L’Eco di Bergamo – 03.02.2022 – Insieme si può – Def