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Categoria: Rassegna Mediatica

25 Maggio 2022
Quando il piriforme si infiamma sono dolori

Quando il piriforme si infiamma sono dolori. Lo racconta molto bene il Dott. Pietro Agostini, Medico Fisiatra in Politerapica, in un articolo sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo. Dolori alla schiena, al gluteo e alla gamba. E pure difficoltà di movimento. Il fatto è che quando il piriforme si infiamma, schiaccia il nervo sciatico. I sintomi sono allora comuni a diversi altri problemi e questo rende un po’ difficile la diagnosi.

Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 22.05.2022 – Piriforme, Agostini – Def

Un muscolo piccolo ma importante

Comincia in modo molto chiaro, il Dott. Agostini. Dice che tutti noi abbiamo un piccolo muscolo nel nostro corpo di cui molti non conoscono neppure l’esistenza ma che, quando si irrita, sono dolori. Specialmente per il nervo sciatico. Questo muscolo è il piriforme. E’ un muscolo, piatto e di forma triangolare. Si trova in profondità in ognuna delle due natiche, sotto il muscolo grande gluteo. Ha origine dall’osso sacro e si inserisce nel femore corrispondente.

È uno dei muscoli esterni dell’anca e svolge importanti funzioni come quelle di Assistere alla rotazione dell’anca e di ruotare l’arto inferiore e il piede verso l’esterno. È importante anche nel movimento della parte inferiore del corpo. Stabilizza l’articolazione dell’anca, ruota esternamente il femore, permette di camminare, spostare il peso da un piede all’altro e mantenere l’equilibrio.

Sotto il piriforme e a suo stretto contatto, passa il nervo sciatico. Questo è un nervo che ha origine nella parte più bassa del dorso, passa nella natica, nella parte posteriore della coscia e prosegue lungo tutto l’arto, fino al piede.

Quando il piriforme si infiamma sono dolori

La Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo è riconosciuta da tutti come uno strumento di grande valore per la divulgazione scientifica di più alto livello, tra la popolazione. Qui vengono pubblicati articoli sulla salute, curati da affermati professionisti. Non solo, sulla Pagina sono pubblicati anche articoli di società scientifiche e di organismi di tutela della salute, nazionali e internazionali. L’obiettivo è quello di fornire un’informazione qualificata e aggiornata che possa aiutare il lettore nella gestione della sua salute. E soprattutto nella prevenzione.

Dicevamo che quando il piriforme si infiamma sono dolori e non solo. Questa è la sindrome del piriforme.

Eventi traumatici a carico del piriforme, un sovraccarico nel suo uso dovuto a scompensi posturali o vizi di movimento, un suo stiramento o altre condizioni di impiego scorretto, possono produrre una contrattura del muscolo e la sua ipertrofia (ingrossamento). In queste condizioni, ilpiriforme può schiacciare il nervo sciatico contro l’osso del bacino. La conseguenza è che il nervo si infiamma. Ecco appunto la sindrome del piriforme, una delle cosiddette neuropatie da intrappolamento!

Sintomi e cura

I sintomi della sindrome del piriforme possono essere molti e sono tutti fastidiosi. Tra i più comuni, si va da un dolore molto forte al gluteo a un dolore simile a sciatalgia che si irradia alla parte posteriore della coscia, al polpaccio, al piede e alle dita. C‘è poi la possibilità di intorpidimento, formicolii e riduzione della sensibilità cutanea. Anche la riduzione della forza muscolare dell’arto e quella della mobilità dell’anca.

Il dolore tende ad aumentare in posizione seduta. Può trovare sollievo con il moderato movimento. Non sempre è facile da diagnosticare. I suoi segni, infatti, si possono confondere con quelli di  altre patologie. Tra queste, l’ernia del disco. La diagnosi viene formulata sulla base dei sintomi, dei riscontri dell’esame obiettivo e anche con l’esecuzione di alcuni test.

Bisogna curarla e non solo sedarla con farmaci antidolorifici, raccomanda il Dott. Agostini. Non ci si deve limitare a risolvere la fase acuta. Se non si cura in modo corretto, infatti, a cominciare dalle sue  cause, non si risolve, può manifestarsi di nuovo e può farlo con sintomi ancora più forti. La terapia indicata è quella conservativa e riabilitativa con la combinazione di terapie fisiche, massaggi terapeutici e fisioterapia. A sostegno del ciclo riabilitativo, può essere utile assumere farmaci antinfiammatori.

E poi… la si può (e la si deve) prevenire! Nell’articolo ci sono tutti i suggerimenti del Dott. Pietro Agostini per farlo in modo efficace.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale, 93.
Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.

15 Maggio 2022
Il rischio cardiovascolare raccontato al pubblico

Il Dott. Gabriele Alari – medico vascolare in Politerapica – ha raccontato il rischio cardiovascolare al pubblico. E lo ha fatto in televisione per raggiungere il più ampio numero di persone. Un compito non facile ma lui sa come spiegare le cose difficili in modo semplice. Lo fa con chiarezza e con simpatia. Lo aiuta la sua ironia. In questo caso lo ha aiutato anche Alberto Ceresoli, Direttore dell’Eco di Bergamo, che conduce la trasmissione Fattore Bergamo – La Salute, su Bergamo TV.

Qui si può scaricare la videoregistrazione della trasmissione:

Malattie e rischio cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari sono le più diffuse al Mondo. Intendiamo in tutto il Mondo, nei Paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo. E purtroppo le percentuali di morti per malattie cardiovascolari in tutto il Mondo superano di gran lunga quelle di qualsiasi altra causa. Si parla del 40% nei maschi e del 46% nelle femmine. In Europa sono 60.000.000 le persone che soffrono di patologie cardiovascolari.

Essendo la causa più importante di morte nel Mondo, bisogna usare tutte le armi per contrastarla. Tanto più che nei prossimi anni, si stima che i numeri legati a questa condizioone aumenteranno ancora. Le armi più potenti per contrastarla sono la prevenzione e la diagnosi precoce. Ecco perché è importante parlare dei fattori di rischio. Se si conoscono i fattori di rischio e si minimizzano e se, allo stesso tempo, si riconoscono i segnali dell’insorgenza della malattia e si diagnostica subito, si riducono in modo significativo situazioni severe.

I fattori di rischio sono età, familiarità, diabete, ipertensione arteriosa, colesterolo alto, obesità e sovrappeso, fumo, alcool. I primi due non si possono influenzare. Sapere che ci sono serve però a prestare la giusta attenzione. Il diabete è necessario che venga diagnosticato il più presto possibile e trattato. Oggi ci sono trattamenti molto efficaci contro il diabete.Anche ipertensione arteriosa e colesterolo alto devono essere scoperti prima. Su questo insiste il Dott. Alari. Scoprirli primi cambia molto le cose sia per quanto riguarda la gravità, sia per quanto riguarda le possibilità di cura.

Il rischio cardiovascolare raccontato al pubblico

Ci vuole attenzione alla propria salute e innanzi tutto a quella cardiovascolare. E i primi che devono prestare attenzione alla propria salute siamo noi stessi. Anche minimizzando i fattori di rischio su cui si può agire. Ipertensione arteriosa e colesterolo alto possono essere prevenuti prima che diventino fattori di rischio, agendo proprio sugli altri fattori di rischio. Sembra un gioco di parole ma è così. Alimentazione scorretta, fumo, alcool, vita sedentaria possono procurare direttamente danni al sistema cardiovascolare o possono procurare altri danni che a loro volta danneggiano il sistema stesso.

Il punto è che facciamo un po’ fatica a capirlo. E anche il metodo dell'”amputazine della gamba” che tante soddisfazioni ha dato al Dott. Alari non sempre funziona. Le persone faticano a comprendere i pericoli e ancora di più faticano ad evitarli.

Per questo quando il Dott. Gabriele Alari ha raccontato il rischio cardiovascolare al pubblico ha fatto una cosa molto utile. Raccontare e spiegare. Promuovere l’educazione alla salute, diremmo la cultura della salute sono i passi da cui inizia un medico a curare il paziente. Quanto meno un medico alla Ippocrate!

E l’amputazione della gamba cosa c’entra? Beh, bisogna guardare il video per scoprirlo.

 

 

24 Aprile 2022
Asma bronchiale e allergie

Asma bronchiale, pollini e allergie sono argomenti quanto mai attuali, a Primavera. In questa stagione, i pollini si scatenano e, a loro volta, scatenano le allergie. E sappiamo che le allergie possono provocare l’asma. A questa malattia “talvolta infida, pericolosa e di non facile diagnosi“, L’Eco di Bergamo dedica un articolo sulla Pagina della Salute del 24 aprile 2022. Lo cura il Dott. Antonino Patanè, Pneumologo in Politerapica.

Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 24.04.2022 – Asma Bronchiale, Patané – Def

Asma bronchiale, i pollini non aiutano chi è allergico

Possiamo dire che il titolo dell’articolo sia proprio azzeccato. L’asma bronchiale è un problema serio. Quella su base allergica è peggiorata dai pollini della Primavera. Non sono solo quelli, peraltro, che rappresentano i fattori scatenanti degli attacchi. Ci sono anche fattori fisici come un rapido passaggio da caldo a freddo, sforzi fisici, soprattutto al freddo, o intense emozioni.

L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree. Può colpire persone di tutte le età. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’asma bronchiale è una delle malattie più diffuse al Mondo. Si stima che in Italia colpisca il 4,5% della popolazione. Traducendo la percentuale in numeri, stiamo parlando di circa 2.700.000 persone. Se consideriamo invece la popolazione che vive in provincia di Bergamo, arriviamo a circa 50.000 persone che soffrono di questa malattia nel nostro territorio.

I numeri ci dicono qualcosa di più. Il 10% delle persone che soffrono di asma ne sarebbero affetti in forma grave. La metà degli adulti e l’80% dei bambini che ne sono colpiti, invece, ne soffrono su base allergica. Se poi si aggiunge che si tratta di una patologia in crescita, si arriva subito a capire che l’asma non è proprio da sottovalutare.

Asma bronchiale, pollini e allergie

Stiamo parlando di asma bronchiale ma anche di pollini e allergie. Abbiamo visto infatti che la metà degli adulti che hanno questa malattia ne soffre su base allergica. Lo stesso vale per l’80% dei bambini. Dunque, in questo periodo è bene prepararsi e fare attenzione.

Comiciamo col dire, copiando quanto scritto nell’articolo del Dott.Patané, che l’asma “si manifesta con il restringimento delle vie aeree (il broncospasmo), tosse e forte produzione di muco. Durante gli attacchi più intensi, la persona avverte anche respiro affannoso, senso di costrizione toracica e mancanza di aria. E’ una sintomatologia intermittente che può durare da pochi minuti a qualche ora e che può risolversi da sola o con un farmaco broncodilatatore“.

Ci sono forme, per fortuna rare, di asma severa con attacchi fatali o quasi fatali che richiedono somministrazione di ossigeno e l’intervento di un medico rianimatore per la grave insufficienza respiratoria acuta che le accompagna. L’asma è una patologia da non sottovalutare che può e deve essere ben curata per ridurre la frequenza e l’intensità delle crisi”, prosegue il Dott. Patané. “Se si avvertono difficoltà respiratorie, bisogna rivolgersi al proprio medico che valuterà come procedere e se ricorrere alla consulenza dello specialista pneumologo

Specialista e spirometria per una diagnosi corretta

Per la diagnosi di asma si parte da un’attenta e corretta anamnesi, cioè da quanto racconta il paziente. Si procede poi con l’esame obiettivo che non sempre però permette di cogliere i segni e i sintomi. Abbiamo infatti detto che questi sono intermittenti e potrebbero non essere presenti nel momento della visita. Per la diagnosi e il monitoraggio della malattia è fondamentale la spirometria. Questo è un esame di funzionalità dell’apparato respiratorio che misura flussi e volumi polmonari per valutare il grado di pervietà delle vie aeree bronchiali. Con questo esame si rileva la presenza di broncospasmo o deficit ventilatorio ostruttivo delle vie aeree bronchiali, tipico dell’asma.

Una seconda prova spirometrica, dopo inalazione di un broncodilatatore, permette di vedere se l’ostruzione bronchiale è reversibile. In questo caso si conferma la diagnosi di asma e si esclude quella di broncopneumopatia cronica ostruttiva  (BPCO), un’altra importante patologia dell’apparato respiratorio dove l’ostruzione bronchiale non è reversibile. Nel caso di sospetto di asma bronchiale allergica, per la diagnosi si possono eseguire dei Prick test (test allergologici cutanei) e Rast test per comuni allergeni respiratori.

Giunti alla diagnosi, lo specialista fornirà indicazioni precise per la cura della malattia e per la prevenzione degli attacchi. E’ utile sapere che per quanto riguarda le sue forme allergiche, l’asma può essere prevenuta con sieri immunizzanti e con la bonifica ambientale domestica.

Il dott. Patané conclude con un messaggio chiaro. “L’asma bronchiale è una patologia talvolta infida, pericolosa e di non facile diagnosi, ma che una volta riconosciuta, sebbene cronica, può essere facilmente curata  consentendo ai soggetti che ne sono colpiti di condurre una vita tranquilla e serena.”

 

Il Dott. Antonino Patané collabora con Politerapica nell’ambito del progetto Medicina Vicina.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per niformazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468

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7 Aprile 2022
Non è colpa del bacio spiega il Dott. Clarizia

Il Dott. Sergio Clarizia, Pediatra in Politerapica, spiega che la mononucleosi non è colpa del bacio. Aggiunge che è vero invece che all’età di 35 anni, la maggior parte degli adulti risulta essere stata esposta al virus EBV. Questo è il virus che causa la maggior parte di casi di mononucleosi.

Racconta tutto, nei dettagli, in un articolo pubblicato dalla rivista Bergamo Salute, nel numero di Marzo/Aprile. Lo potete scaricare qui: Bergamo Salute – Aprile 2022 – Mononucleosi, Sergio Clarizia – Def

Una delle malattie più “strane”

La conosciamo come malattia del bacio ma non lo è. E’ però una delle malattie più strane dell’adolescenza. E’ la mononucleosi. L’abbiamo avuta quasi tutti e spesso senza accorgercene perché la si può confondere con altre malattie. Ha un lungo periodo di incubazione e può durare molto. Forse sono queste caratteristiche che ci portano ad attribuire un significato molto negativo al suo nome. Quando parliamo o sentiamo parlare di mononucleosi, infatti, siamo portati a pensare a qualcosa di molto brutto.

Come scrivevamo sopra, il Dott. Clarizia spiega che non è colpa del bacio ma che siamo di fronte ad una malattia che è causata da un virus, di cui esistono almeno due varietà. E, al contrario di altre malattie infettive, è poco contagiosa.

I suoi sintomi,  di solito, compaiono dopo quattro o sei sei settimane dall’esposzione al virus e sono comuni ad altre malattie. Parliamo di gola infiammata, placche intorno alle tonsille, linfonodi del collo gonfi (a volte anche quelli dell’inguine e delle ascelle), febbre e rash cutaneo. Negli adolescenti ci può essere anche senso di stanchezza e di debolezza, mal di testa, perdita di peso e milza gonfia. Nei neonati e nei bambini piccoli, invece, i sintomi sono di solito più lievi o non ci sono proprio.

Attenzione alla milza!

E’ raro che la mononucleosi sia pericolosa. La sua complicanza più frequente, però, è la rottura della milza che è un’emergenza medica. Per questo motivo si suggerisce a chi ne è colpito di evitare sport di contatto per almeno un mese. Un colpo sulla milza gonfia, infatti, potrebbe causarne la rottura. Altre conseguenze potrebbero essere infiammazione del fegato, ittero o tonsille gonfie. Ci sono poi altre parti del corpo umano che potrebbero esserne interessate, come il cuore, il sangue e il sistema nervoso.

Attenzione, però. In bambini o adolescenti con un sistema immunitario indebolito (per esempio, a causa di HIV/AIDS), la mononucleosi può avere conseguenze gravi o addirittura pericolose.

Non è colpa del bacio spiega il Dott. Clarizia

Insomma, il Dott. Clarizia spiega che non è colpa del bacio e questo se, da una parte, farà tirare un sospiro di sollievo a molti (soprattutto adolescenti e loro genitori!), dall’altra, complica un po’ le cose. Se la mononucleosi fsse causata dal bacio, infatti, la si potrebbe prevenire facilmente anche se con qualche mal di cuore. Basterebbe, appunto, non baciare. Il fatto è che non è dovuta solo a quello e il modo migliore per prevenirla risulta allora quasi impossibile.

Bisognerebbe, infatti, evitare il contatto con chiunque ne sia affetto per non esserne contagiati. Abbiamo però visto che in molti casi, chi ha la malattia non sa neppure di averla e, quindi, è pressoché impossibile stargli lontano.

E’ salvo l’amore giovanile, insomma, ma a noi rimane qualche fastidio da gestire.

 

Ah, giusto per informazione: in Politerapica, il Dott. Sergio Clarizia esegue

  • visite specialistiche di pediatria e neonatalogia
  • consulenze di anestesia
  • test allergologici

Lo fa nell’ambito del nostro progetto Medicina Vicina che prevede prestazioni senza liste di attesa, eseguite da specialisti di alto livello, a costi accessibili.

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.  Per informazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468.

 

5 Aprile 2022
La Dott.ssa Rondi un ortopedico straordinario

La nostra Dott.ssa Lelia Rondi è un ortopedico straordinario non solo quando opera. A Bergamo TV ha spiegato come la chirurgia minivasiva sia molto efficace per i problemi del piede, in particolare quelli dell’alluce valgo. Lo ha fatto con la chiarezza e la passione che lei usa sempre quando spiega le cose ai suoi pazienti. Il fatto è che lei è innamorata del suo lavoro e, appunto, dei suoi pazienti. Se li prende in carico, li coinvolge e li fa essere protagonisti della loro cura, anche quando comprende l’intervento chirurgico.

D’altronde, lo sa fare bene perché al suo lavoro e ai suoi pazienti ha dedicato decenni di professione e infatti, oggi, in provincia di Bergamo, il suo nome è noto a tutti quelli che hanno a che fare con l’ortopedia. Perché ha una grande esperienza ed è molto brava. Noi di Politerapica queste cose le sappiamo bene e siamo orgogliosi che la Dott.ssa Rondi collabori con noi. Dà prestigio alla nostra struttura, certo, ma soprattutto offre un servizio straordinario al territorio. E tutti i pazienti che vengono a farsi visitare da lei sono felicissimi.

Qui la videoregistrazione integrale della trasmissione:

Un volto umano per una grande professionista

Dicevamo che la Dott.ssa Rondi è un ortopedico straordinario. In realtà non è solo questo. Certo, come accennavamo, ha una preparazione e un’esperienza eccezionali. Ha operato per molti anni all’Ospedale Bolognini di Seriate e alle Cliniche Gavazzeni di Bergamo e ora continua a farlo alla Casa di Cura Palazzolo, sempre a Bergamo. Ama il suo lavoro, dicevamo, e è instancabile. E’ diventata un riferimento nel mondo dell’ortopedia e, in particolare, di quella protesica. Quando si parla di protesi di anca e di ginocchio, poi, tutti sanno che chiedere un parere a lei non è certo una perdita di tempo.

Dicevamo anche che ha una straordinaria umanità ed energia. E non si tira mai indietro. Dedica tempo e risorse a contribuire alla formazione di una corretta cultura della salute tra le persone. C’è quando Politerapica organizza incontri pubblici sul territorio, con le Amministrazioni Comunali, per informare i cittadini. C’è quando si tratta di scrivere articoli per raccontare ai lettori dell’Eco di Bergamo quelle cose che è utile sapere per fare prevenzione e per curarsi nel modo giusto. E c’è quando ha la possibilità di parlare alla gente dalla televisione.

Insomma, come scrivevamo, non solo è brava ma è anche disponibile e sente il dovere deontologico del medico di insegnare e infrmare perché si possa non avere bisogno di lui o, quando questo è inevitabile, ci si possa preparare nel modo migliore.

La Dott.ssa Rondi un ortopedico straordinario

Sì, la Dott.ssa Rondi è un ortopedico straordianrio e un medico dal volto umano nel senso più vero della parola. Ed è una persona molto corretta. Nella trasmissione andata in onda il 16 Marzo, parla di alluce valgo. L’alluce valgo è un problema piuttosto diffuso. Molto più nelle donne che negli uomini. Non dipende dalle scarpe (che possono solo peggiorare la situazione) ma ha cause probabilmente genetiche. Si nasce con la predisposizione.

Non ha bisogno di essere operato se non procura sintomi dolorosi o di altra natura. Naturalmente, può esserlo per ragioni estetiche. La Dott.ssa Rondi parla del disturbo e delle sue cause. Di come ci si possa convivere e di cosa si possa fare per non peggiorarlo. Parla poi delle tecniche chirurgiche per curarlo. In particolare, quella mininvasiva, secondo De Prado. Lo fa con la sua straordinaria chiarezza. Impossibile non capire e non farsi trascinare dalle sue spiegazioni.

Lo fa anche però rendendo omaggio ai suoi molti colleghi che operano nella nostra provinvcia. Lo fa sempre. Non si erge sopra gli altri e li cita sempre, riconoscendo la loro bravura.Capito perché siamo orgogliosi del fatto che collabori con Politerapica nel progetto Medicina Vicina? Quello nel quale medici di notevole livello visitano senza liste di attesa a condizioni accessibili?

 

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3 Aprile 2022
Settimana Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo

E’ stato un grande lavoro quello della Settimana per la Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo. Siamo stati presenti in città e in provincia. Abbiamo tenuto convegni e incontri on-line e abbiamo allestito banchetti informativi. Lo abbiamo fatto nelle Case della Comunità, agli ingressi degli ospedali e sulle piazze. Non solo: a Clusone abbiamo organizzato una passeggiata della Salute con gli studenti dell’Istituto Fantoni. A Trescore e a Verdello, LILT ha aperto le sue sedi alla cittadinanza.

Lo abbiamo fatto insieme. Eravamo LILT Bergamo Onlus, A.I.Stom OdV, Anvolt, Fincopp Lombardia OdV, Insieme con il Sole dentro e Politerapica, con l’Ambito Territoriale di Seriate e CSV Bergamo. In latre parole, quelli che hanno disegnto il progetto Insieme si può. Insieme funziona. Con loro, ATS Bergamo, ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Conferenza dei Sindaci della provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, CSV – Centro di Servizio per il Volontariato e Bergamo Capitale Italiana del Volontariato 2022.

Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo

Cominciamo dai numeri. 2 Case della Comunità, 2 ASST, ATS Bergamo, Cliniche Gavazzeni, piazza di Clusone e piazza di Bianzano presidiate con banchetti informativi. Poi, 2 sedi LILT aperte al pubblico e 1 incontro on-line con gli studenti dell’Istituto Fantoni di Clusone. Quindi, 1 passeggiata della Salute a Clusone ancora con gli studenti dell’Istituto Fantoni. 1 convegno on-line. 480 bottigliette di olio esaurite nei primi giorni. Oltre 2.000 contatti ad oggi. Ma andiamo con ordine.

La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è dedicata a promuovere l’educazione alla Salute della cittadinanza intorno al tema della prevenzione e della diagnosi precoce in oncologia. Queste, infatti, sono le armi più potenti che abbiamo contro il cancro. Sono armi efficaci. E’ necessario però sapere che esistono e come funzionano. Da qui l’intenso calendario di iniziative che abbiamo messo in campo sul territorio bergamasco. Lo abbiamo fatto con il simbolo che LILT ha scelto per la “Settimana”. E’ l’olio extravergine di oliva, l’ingrediente tipico della dieta mediterranea, quella dieta che più di ogni altra è espressione di sana alimentazione.

La prevenzione oncologica si fonda infatti su sana alimentazione, movimento corretto e riparo dagli agenti cancerogeni come sole, fumo e alcool. E poi sulla diagnosi precoce. Su questi temi abbiamo lavorato in mezzo alla popolazione, in città e in provincia, insieme a strutture sanitarie pubbliche e private, nelle sedi, nelle piazze e sulla rete.

Attività intensa e molto interesse

I banchetti informativi hanno avuto un grande successo. Li abbiamo tenuti nelle Case della Comunità di Gazzaniga e di Borgo Palazzo, all’ospedale Papa Giovanni XXIII e all’ospedale Bolognini di Seriate. Anche presso la sede ATS di Bergamo e presso quella delle Cliniche Gavazzeni, nella piazza di Clusone e in quella di Bianzano. Qui i volontari hanno parlato con la gente. Hanno raccontato che il cancro si può prevenire e hanno spiegato come. Hanno consegnato l’opuscolo realizzato da LILT con il testimonial Davide Oldani, cuoco di fama nazionale. Molte le persone che si sono fermate e hanno voluto sapere. Lo stesso successo delle “porte aperte” nelle sedi LILT di Verdello e di Trescore.

Le 480 bottigliette di olio extravergine di oliva proposte ai cittadini in cambio di un’offerta libera, sono andate presto esaurite procurando qualche difficoltà agli organizzatori.

Molto seguito l’incontro on-line con gli studenti dell’Istituto Fantoni di Clusone cui ha partecipato la Dott.ssa Giulia Belotti, Dietista. Si attendono poi almeno 120 ragazzi alla passeggiata della salute che terremo l’8 Aprile, a Clusone, ancora con gli studenti dell’Istituto Fantoni e con la partecpazione di Martina Bellini, campionessa di sci nordico, che ha accettato di essere la testimonial di una iniziativa giunta quest’anno alla 11° edizione.

Il cancro si può anche prevenire. Quando, come

Le attività della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo sono iniziate con un convegno in rete che abbiamo tenuto Sabato 19 marzo. Non è stato un convegno di quelli soliti dove i relatori intervengono, uno dopo l’altro, per fare la loro relazione. E’ stato piuttosto un incontro intorno al tavolo tra persone che si sono confrontate sull’argomento in questione.

Gli specialisti hanno detto che siamo quello che mangiamo e che quindi possiamo essere sani se mangiamo cose sane. E il modo di mangiare della dieta medterranea è proprio sano. Hanno raccontato come sia necessario muoversi per mantenersi in salute. Quanto e perché si debba evitare l’esposizione sbagliata al sole, al fumo e all’alcool. La psicologa è intervenuta sulle ragioni per cui è difficile, oggi, scegliere stili di vita sani e insegnarli ai bambini fin da piccoli.

La responsabile dei programmi di prevenzione di ATS Bergamo ha detto che è necessario proprio da piccoli prendere le buone abitudini e ha raccontato di diverse attività che si fanno nelle scuole della provincia di Bergamo. Su questo punto anche la Presidente di LILT Bergamo ha avuto molto da dire. Ha parlato dei progetti per bambini nelle scuole. Agente zero zero sigarette, Strega nicotina e altri sempre molto simpatici ed efficaci.

Il Presidente dell’Ambito Territoriale di Seriate ha parlato delle iniziative che le amministrazioni dedicano alla promozione di una vita sana per prevenire le malattie. Hanno chiara l’importanza di questo tema e quanto loro possano fare per fornire un contributo in questa direzione. Insieme agli ersperti, è ovvio, e alle associazioni di volontariato. Come stanno già facendo e come vogliono continuare a fare. sempre di più e sempre meglio.

Le testimonianze di due pazienti

Molti gli interventi da remoto durante i lavori. Ci sono state persone che hanno fatto domande e altre che hanno commentato. Abbiamo cercato di rispondere a tutte e di ringraziarle per la loro presenza. Per noi è stato un contributo prezioso, il loro.

Come lo è stato quello della Dietista che ha simpaticamente proposto alcune ricette un po’ fuori del comune, figlie della cucina mediterranea.

Il contributo più importante ai lavori però è stato quello di due pazienti che hanno avuto il coraggio di parlare della loro esperienza di vita davanti a tutti. Luminita Andreescu, Presidente di Anvolt, e Daniela Siccardi dell’Associazione Insieme con il Sole dentro. Hanno cominciato dall’inizio. Da quando hanno saputo che avevano un cancro a come hanno dovuto affrontare il percorso di cura. Storie grosse, fatte di vita quotidiana, di relazioni e di paure. Le relazioni all’interno della famiglia, per esempio, e quelle affettive. Due donne, mamme, mogli e lavoratrici che hanno raccontato di come hanno vissuto. E di come vicono.

Da loro è venuta la testimonianza più forte sul valore della prevenzione. Una di loro ha detto proprio così: “se solo avessi saputo…”. Già, il punto è sapere e conoscere per poi agire.

Insieme a loro Lucia De Ponti, Presidente LILT Bergamo Onlus, Maria Britta, Endocrinologa e dietologa in Politerapica, Gabriele Cortesi, Presidente Ambito Territoriale Seriate, Rossana Madaschi, Dietista, Antonella Martinelli, Coordinatore del corso di laurea in Fisioterapia, HPGXXIII, Valeria Perego, Psicologa e psicoterapeuta, membro del Direttivo di Fincopp Lombardia, Giuliana Rocca, ATS Bergamo e Pasquale Intini, Direttore di Politerapica e Delegato di A.I.Stom. per la Lombardia.

Settimana Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo – Documenti

1 – Settimana Nazionale Prevenzione Oncologica – Documento di presentazione

2 – Settimana Nazionale Prevenzione Oncologica – Comunicato – Def

3 – Locandina convegno “Il cancro si può anhe prevenire. Quando, come”

4 – Locandina – Passeggiata della Salute 2022 a Clusone

Settimana Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo – Stampa

L’Eco di Bergamo – 13.032022 – SNPO 2022 a Bergamo – Def

Videoregistrazione integrale convegno 19 Marzo

Foto convegno 19 Marzo

Foto banchetti sul territorio

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29 Marzo 2022
Il logopedista degli adulti

Il logopedista ha un grosso lavoro da fare per i problemi degli adulti. Questi sono disturbi con nomi complicati ma il loro significato è facile da comprendere per tutti. Si chiamano afasia, disfagia, disartria.  Vogliono dire perdita della capacità di deglutire o di usare correttamente il linguaggio. A questo tema, l’Eco di Bergamo dedica un articolo sulla sua Pagina della Salute. Lo ha pubblicato il 27 Marzo. Lo ha curato la Dott.ssa Benedetta Carrara, Logopedista in Politerapica, nell’Ambulatorio Logopedia Adulti.

20 Marzo 2022
Anche per gli adulti necessario il ruolo del logopedista

Anche per gli adulti necessario il ruolo del logopedista. E’ questo il titolo dell’articolo sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo di Domenica 20.3.2022 che parla del nuovo servizio di Politerapica: l’Ambulatorio Logopedia Adulti.

Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – 20.03.2022 – Ambulatorio Logopedia Adulti – Def

Anche per gli adulti è necessario il ruolo del logopedista

E’ proprio così. “Contrariamente a quel che si pensa, la logopedia non è una disciplina necessaria solo a bambini e adolescenti. Perdere la capacità di deglutire o di usare in modo corretto il linguaggio può accadere a tutte le età“. Va subito al punto l’Eco che prosegue quasi incalzando. “Traumi cranici da incidenti stradali, sul lavoro o per cadute. Problemi vascolari come ictus ed emorragie cerebrali. Patologie oncologiche. Interventi chirurgici al cavo orale. L’età che avanza e le malattie dell’invecchiamento. Queste sono solo alcune delle condizioni che possono causare problemi logopedici seri per la qualità della vita e per la vita stessa”.

Hanno nomi difficili. Scrive infatti il giornale che “si chiamano disfagia, afasia, disfonia, disartria, disfluenza”. E aggiunche che “si possono tradurre in «serio decadimento della qualità della vita» propria e dei propri cari e di «serio pericolo per la vita stessa» come nel caso della disfagia che potrebbe portare a ingerire nei polmoni frammenti di cibo. A tutte le età. Per tutto il resto  della vita”.

Si devono curare

Sono disturbi che si devono curare, spiega l’articolo. “Non si può lasciare una persona a convivere con la fatica di mandare giù il cibo. Finisce che non mangia e non beve più come si deve e rischia di deperire. Oppure che parti di cibo o di liquidi finiscano nei polmoni con conseguenze molto gravi. Non si può neppure lasciare una persona a convivere con la fatica di comunicare. L’uomo è un animale sociale. Se perde la comunicazione si ritrova a vivere in modo limitato la sua vita di relazione. E questo, come abbiamo visto, può accadere a tutte le età. Dobbiamo quindi agire nel modo più efficace“.

Ambulatorio Logopedia Adulti in Politerapica

Anche per gli adulti è necessario il ruolo del logopedista, dunque. Parliamo di una disciplina che deve lavorare in équipe con altre. “Proprio per tutti questi motivi, prosegue l’Eco, Politerapica ha attivato un ambulatorio multidisciplinare di logopedia per adulti. Una équipe di cinque professionisti – logopedista, otorinolaringoiatra, neurologa, psicologa e fisiatra – che lavorano insieme per assicurare al paziente una valutazione completa e la definizione del più appropriato piano terapeutico e riabilitativo. L’équipe segue il paziente durante l’intero percorso di diagnosi e cura, coinvolgendolo in tutte le decisioni. Ne monitora i progressi e adotta per tempo gli eventuali correttivi. Attenzione e sostegno del gruppo multidisciplinare vengono messi a disposizione anche della famiglia”.

Quella di Politerapica è anche la risposta ad un bisogno del territorio. “Non sono molte le disponibilità di presa in carico di adulti con disturbi logopedici in provincia di Bergamo. Questo nonostante il problema sia invece piuttosto diffuso. Riguarda, tra l’altro, anche i pazienti dimessi dai centri di riabilitazione che però hanno ancora bisogno di essere seguiti una volta a casa. Riguarda poi anche quei molti pazienti che soffrono di questi disturbi a causa dell’invecchiamento, un tema molto sentito nel nostro territorio”.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93
Per informazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468