Il Dott. Oreste Risi parla di incontinenza a Telelombardia e noi lo ascoltiamo. Anzi, invitiamo tutti ad ascoltarlo perché ogni volta che il Dott. Risi interviene su questo argomento, si scopre che c’è ancora qualcosa da imparare. Non potrebbe essere diversamente: lui che è Urologo e Gianni Baudino, Ginecologo, sono stati i pilastri del Team Multidisciplinare del Pavimento Pelvico di Treviglio. Stiamo parlando di un punto di riferimento nazionale e internazionale sullo studio e la cura dell’incontinenza e delle disfunzioni del pavimento pelvico. Con loro, anche chirurghi, fisiatri, neurologi, fisioterapisti.
Qui il link della trasmissione:
Risi parla di incontinenza e noi ascoltiamo
L’intervento del Dott. Risi a Telelombardia è avvenuto in occasione della XVII Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza (e delle disfunzioni del pavimento pelvico) che ricorre il 28 Giugno di ogni anno, ormai dal 2006. La giornata è stata istituita dal Presidente de Consiglio dei Ministri su richiesta di Fincopp OdV. Ospite della trasmissione “Il medico risponde”, Oreste Risi ha parlato, come dicevamo di incontinenza.
Ha trattato l’argomento in modo ampio, preciso nei contenuti e semplice nel linguaggio. Incontinenza maschile e incontinenza femminile e incontinenza da sforzo e incontinenza da urgenza. NOn ha dimenticato neppure i disturbi in età pediatrica. Sì, perhé l’incontinenza può colpire anche i bambini. Ha raccontato che cosa sia, come si manifesti, perché venga e come si possa curare in adulti e bambini, uomini e donne. Ha spiegato come si giunga alla diagnosi. E ha dato suggerimenti concreti su come la si possa gestire.
Non si è dimenticato i numeri di questo disturbo che sono davvero impressionanti. Ha raccontato come i pannoloni siano una sconfitta e come di incontinenza non si muoia ma quanto l’incontinenza uccida la vita. Il suo è stato un intervento articolato, aiutato molto bene dalla conduttrice della trasmissione che si era certamente preparata. E non si è dimenticato neppure di dire cosa sia Fincopp OdV, la Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico.
Da vedere. Da ascoltare.
Spiega Oreste Risi che trascurare l’incontinenza non fa che peggiorarla. Lo fa in un articolo sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo di Domenica 26 Giugno 2022.
E se lo dice lui, c’è da crederci. Il Dott. Oreste Risi, infatti, è un Urologo che da sempre si occupa di disfunzioni del pavimento pelvico. E’ tra i fondatori del Team Multidisciplinare del Pavimento Pelvico di Treviglio, uno dei nuclei che hanno fatto la storia, in Italia e in Europa, della diagnosi e del trattamento di questi disturbi. Insomma, un gigante su questo tema. Come il Dott. Gianni Baudino, Ginecologo e Uroginecologo, e altri scienziati di notevole rilievo.
Qui si può scaricare l’articolo: L’Eco di Bergamo – 26.06.2022 – Risi, Incontinenza – Def
Trascurare l’incontinenza non fa che peggiorarla
Oreste Risi racconta cose che noi di Politerapica conosciamo bene e anche per merito suo, dobbiamo dire. Raconta anche cose che noi facciamo da anni e, pure in questo caso, anche per merito suo. D’altro canto, il Dott. Risi, oltre ad essere membro di Fincopp Lombardia e del suo comitato tecnico scientifico, collabora con Politerapica da quando è nata. E’ importante però ripetere le une e le altre cose e contribuire a diffondere queste informazioni. Si sa – noi lo sappiamo bene – che è necessario promuovere la cultura della salute intorno all’incontinenza e alle disfunzioni del pavimento pelvico.
Perché si possono trattare e addirittura prevenire. Perché procurano grande sofferenza. E perché fanno sprofondare – ingiustamente – nel cono d’ombra della vergogna.
A quel punto ci si trova di fronte ad una sorta di gatto che si morde la coda. La vergogna impedisce di parlare del problema e quindi di affrontarlo. E mentre, da una parte, il problema peggiora, dall’altra, la vergogna cresce. Cresce anche la sofferenza. Quella fisica e quella sul piano emotivo. Crescono le fatiche nei rapporti all’interno della famiglia e con il partner così come crescono quelle nell’ambiente lavorativo e in quello sociale. In tutto questo, si continua a non parlare. E ci si chiude ogni giorno di più in una condizione che diventa asfissiante.
La XVII Giornata Nazionale dell’Incontinenza
L’intervento del Dott. Risi coincide con la XVII Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza (e delle disfunzioni del pavimento pelvico) che si tiene il 28 Giugno.
A proposito di pavimento pelvico, il nostro specialista spiega che la questione deve essere affrontata in modo multidisciplinare. Quanto meno con Urologo, Ginecologo e Protologo. Racconta, infatti, che il pavimento pelvico è un’area del corpo che partecipa a una serie di funzioni fondamentali he riguardano tutte e tre le aree di comptenza.
Specifica poi che si trova tra l’ano e la zona genito-urinaria e che è essenziale per il contenimento e il sostegno degli organi addominali oltre al fatto che contribuisce al normale svolgimento della minzione. Come accade ad altri tessuti, però, anche il pavimento pelvico nel tempo si può modificare ed è facile che a questo cambiamento si associno disturbi come, quasi sempre, l’incontinenza urinaria. Succede per diversi motivi. Tra questi, l’avanzare dell’età. Gli ormoni infatti sono fondamentali per garantire una muscolatura tonica. Con l’invecchiamento vengono meno gli estrogeni e le fasce muscolari pelviche possono perdere consistenza.
Il cancro sul pavimento e non solo. L’argomento è serio. Al punto da dedicargli un convegno pubblico, in presenza e a distanza che si terrà Venerdì 1 Luglio 2022, alle ore 18, presso l’Auditorium della Biblioteca di Seriate. Il cancro sul pavimento. Tumori della zona pelvica. questo è il titolo. E non si occupa solo di tumori. E non ci limitiamo al convegno.
Qui il documento di presentazione del progetto: Giornata Nazionale Prevenzione e Cura Incontinenza 2022 – 10.06.2022
Qui la locandina del convegno: Politerapica – volantino tumori pelvici – 2022.06-locandina
Il cancro sul pavimento e non solo
Cancro della prostata, dell’utero, del colon-retto, delle ovaie, dei testicoli. Sono alcuni dei tumori della zona pelvica. Alcuni anche molto pericolosi. Con questi, nella stessa zona si possono presentare le disfunzioni del pavimento pelvico. L’incontinenza è una di queste. Se ne parla sempre troppo poco. È ora che lo facciamo. Per curare, per prevenire, per vivere.
Parliamo sempre troppo poco di incontinenza e di disfunzioni del pavimento pelvico. Da una parte, pensiamo che siano cose di secondaria importanza e, dall’altra, un malinteso senso del pudore ci spinge a non toccare l’argomento. Si sa, sono cose di cui non è bene parlare. Meno ancora in pubblico. Il fatto è che incontinenza e disfunzioni del pavimento pelvico sono condizioni pesanti che toccano diversi milioni di persone, in Italia. Rovinano la loro vita e quelle dei loro cari. Hanno impatti drammatici e costi enormi per i singoli, le famiglie e pure per il sistema paese.
L’altro fatto che sfugge ai più è come queste condizioni siano spesso legate a patologie oncologiche. Patologie gravi, alcune con un alto tasso di mortalità. Sempre con conseguenze dai forti impatti sulla qualità della vita. Anche quella di relazione. All’interno della famiglia, del posto di lavoro, della comunità.
Il convegno
Si parla troppo poco di cancro degli organi della zona pelvica e delle sue disfunzioni. E noi invece lo vogliamo fare. Lo facciamo per dare libertà ad un tema che ha dignità di essere affrontato e guardato in faccia, curato e assistito. Anche perché solo da qui si può partire per promuovere comportamenti sani e orientati al benessere intorno a questa questione, sul piano fisico, psicologico e relazionale. Una condizione senza la quale è impossibile affrontare il cancro.
Lo facciamo con
- Lucia De Ponti, LILT Bergamo Onlus
- Marco Bianchi, Chirurgo Proctologo
- Gabriele Cortesi, Presidente Ambito Territoriale di Seriate
- Riccardo Introzzi, Paziente di Fincopp Lombardia
- Roberto Labianca, Oncologo
- Michele Manica, Urologo
- Michele Parodi, Ginecologo
- Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta
- Oreste Risi, Urologo
- Giuseppe Sampietro, ATS Bergamo
Stimola la discussione Pasquale Intini di Politerapica, Fincopp Lombardia e Aistom. Non sarà un convegno classico, se così possiamo dire. Sarà invece una chiacchierata tra i partecipanti ai lavori e tra loro e il pubblico. Sia quello presente in sala, sia quello che seguirà l’evento a distanza. Chi desidera partecipare a distanza lo può fare:
- alla pagina YouTube di LILT Bergamo
https://youtube.com/channel/UCJthuKXaCO-c9NREpxbvs2Q - alla pagina Facebook di Politerapica
https://m.facebook.com/politerapica
Questo è il 6° appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Anche per l’educazione alla salute e la promozione di prevenzione, diagnosi precoce e cura di sé.
Non ci limitiamo peraltro all’incontro. Abbiamo previsto di mettere a disposzione dei cittadini prestazioni specialistiche gratuite di prevenzione, diagnosi precoce e sostegno. Lo faremo con visite specialistiche urologiche, ginecologiche e proctologiche. Insieme a queste, abbiamo previsto incontri di valutazione e sostegno psicologici. E anche valutazioni ostetriche del pavimento pelvico.
Un insieme di attività dedicate, quest’anno, a Gianni Baudino. Perchè se siamo qui, lo dobbiamo molto a lui.
Il cancro sul pavimento e non solo nella XVII Giornata a Bergamo
Ci concentriamo sui tumori della zona pelvica, quest’anno, a Bergamo, in occasione della XVII Giornata per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza. La Giornata Nazionale dell’Incontinenza è stata istituita nel 2006 con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri. Si è trattato di una scelta stimolata da Fincopp OdV e fortemente sostenuta dal Ministero della Salute.
Al di là del linguaggio burocratico con cui la Gazzetta Ufficiale ne illustra le finalità, il senso è chiaro. Intorno all’incontinenza e alle disfunzioni del pavimento pelvico è necessario fare luce. Perché sono malattie che uccidono la vita e che hanno costi enormi. Il paradosso è che nella maggior parte dei casi si possono curare.
A maggior ragione, bisogna portare alla luce del sole questo tema se è legato al cancro. Il peso drammatico di una diagnosi di cancro e delle sue cure può diventare insostenibile quando subentrano incontinenza o deficit erettile come nel cancro della prostata.
Insieme si può. Insieme funziona
Le iniziative sono inserite nel progetto Insieme si può. Insieme funziona che vede sei associazioni di volontariato in sanità, una struttura sanitaria privata, strutture sanitarie e amministrazioni pubbliche, insieme, per promuovere l’educazione alla salute sul territorio.
Le associazioni sono: LILT Bergamo Onlus, AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati OdV, A.I.Stom – Associazione Italiana Stomizzati OdV, ANVOLT – Associazione nazionale Volontari Lotta ai Tumori Onlus, Fincopp Lombardia – Federazione Italiana Incontinenza e Disfunzioni Pavimento Pelvico OdV e Insieme con il Sole dentro (contro il Melanoma) OdV. Con loro, Politerapica – Terapie della Salute di Seriate.
Il progetto è sostenuto dal patrocinio di: Ambito Territoriale di Seriate, Consiglio dei Sindaci della Provincia di Bergamo, CSV Bergamo – Centro di Servizi per il Volontariato e Bergamo Capitale Italiana del Volontariato 2022.
Ci conosciamo da molto, Gianni. Almeno dal 2008. Quell’anno alcuni di noi avevano frequentato il congresso del Team Multidisciplinare del Pavimento Pelvico, a Treviglio. A quel tempo, non sapevamo ancora che il Team Multidisciplinare del Pavimento Pelvico eri tu e il gruppo di professionisti che, con te, a Treviglio, aveva costituito un centro di competenza di fama nazionale e internazionale. Da anni, stavate lavorando intorno al tema dell’incontinenza e delle disfunzioni pelviche. Avevate capito (a voi era chiaro) che si doveva lavorare in équipe.
Un nucleo di eccellenza
Eravate già un nucleo di eccellenza. Tu e Oreste Risi ne eravate il nucleo. Potremmo dire “il cuore”. Con voi c’erano fisiatri, proctologi, altri urologi, altri ginecologi. E i radiologi, gli infermieri, le ostetriche. Quell’anno il convegno aveva una sessione speciale. Per un’intera mattina, la sala dei lavori era collegata in diretta con la sala operatoria. Un congresso di eccellenza, quello di Treviglio. Lo era sempre stato e ha continuato ad esserlo successivamente. Lo era anche quell’anno, ovviamente. Ampio spazio dedicato alla diagnosi, presa in carico e cura dei pazienti con problemi pelvici. Come sempre, una grande focalizzazione alle terapie riabilitative. Ho imparato in quella sede che le linee guida internazionali indicavano la riabilitazione ocme terapia di prima scelta.
In sala operatoria, a presentare gli interventi ginecologici c’eri tu. Si trattava di diversi interventi, ognuno con una tecnica diversa, applicata da un ginecologo diverso. Professionisti italiani e stranieri. E tu, davanti alle telecamere che spiegavi. Sempre con la tua eccezionale pacatezza e chiarezza. Proprio l’opposto di Oreste, in questo. E dopo ogni intervento, c’eri ancora tu a chiedere un commento all’operatore. Ad aiutarlo a spiegare.
A Treviglio avevate creato già da tempo una scuola di straordinario livello.
La scuola
La scuola, Gianni, tu ce l’hai sempre avuta nel sangue. Non ti è mai bastato essere un uro-ginecologo di rara competenza. Sei sempre stato pronto a condividere con gli altri le tue conoscenze. Qui si apre un altro aspetto della tua personalità. Già perché se, da una parte, ti riconoscono tutti una profonda serietà professionale, dall’altra, tutti hanno imparato a conoscere la tua generosità. Sì, non solo quella. Anche la tua cortesia, la tua signorilità, la tua acutezza e pure la tua ironia. Insieme alla capacità di sdrammatizzare.
Ora però stiamo parlando della generosità. Quella che da sempre hai messo a disposizione degli studenti, dei colleghi, degli operatori sanitari nell’insegnamento. L’insegnamento non era la tua professione ma tu non ti sei mai tirato indietro quando si è trattato di trasferire conoscenze e competenze. E non solo nell’ambiente sanitario. Ma quanto sono sempre state colpite da te le persone che partecipavano agli incontri pubblici in cui parlavi tu? Giovani, anziani, uomini e donne, venuti ad ascoltare questa cosa dell’incontinenza. Questa faccenda del pavimento pelvico.
Perché non è per niente facile parlare di cose complicate e pure un po’ scabrose (secondo l’opinione comune) in modo semplice e chiaro. Noi te lo abbiamo visto fare in televisione e in radio, a Bergamo TV, a Colazione con Radio Alta, in Rai. Lo abbiamo visto nelle sale comunali. Tu che ti sei confrontato tante volte con scienziati internazionali e con loro hai discusso di linee guida, tecniche chirurgiche, approcci diagnostici e terapeutici.
Ci conosciamo da molto Gianni
Così noi ti abbiamo conosciuto con diversi cappelli, come si dice. O sotto diverse vesti. Quella del conferenziere e quella del medico che si toglie la sciarpa dal collo e la usa per raccontare alle persone normali come è fatta la forcella del pavimento pelvico. Serio in un caso e nell’all’altro ma capace sempre di adattare il linguaggio e i modi a chi ascolta. Scienziato tra gli scienziati, docente tra i professionisti, divulgatore tra le persone normali, intendendo per normali, qui, le persone che non hanno competenze sanitarie. Lascio poi a te decidere se il non avere competenze sanitarie sia, poi, un indice di normalità. Così, a priori, non mi sentirei di propendere per l’una o per l’altra ipotesi.
Ci conosciamo da molto, Gianni e, come abbiamo scritto sopra, ti abbiamo conosciuto sotto “forme” diverse. Ricordo che sempre nel 2008, mentre frequentavo il reparto di Urodinamica dell’Ospedale di Treviglio per capire prima ancora che imparare cosa fosse come si applicasse la riabilitazione del pavimento pelvico, arevo avuto occasione di incontrarti. A quel tempo (e per un po’ di tempo ancora) mi mettevi in soggezione. Te lo avevo raccontato molti anni dopo. E tu quella volta ti sei messo a ridere. Il fatto è, Gianni che noi possiamo testimoniare che tu in soggezione metti diverse persone. Lo abbiamo sentito più volte. L’ultima da Viviana di Fincopp Lombardia. Hai presente Viviana? Si era rivolta al gruppo per chiedere aiuto intorno ad un problema. Tu l’hai contattata. Lei racconta che l’hai seguita con la tua delicatezza e pazienza. Le hai spiegato con cura e attenzione. L’hai guidata.
Un uomo buono
Quella soggezione procurata dalla signorilità fino al momento in cui si scopre che non si mischia a supponenza. E tu Gianni supponente non lo sei mai stato. Per niente. Possiamo trovare in te mitezza, gentilezza, garbo, anche una certa riservatezza. Possiamo riconoscere la fermezza della competenza, l’attenzione, la professionalità. La serietà con cui si svolge una professione che agisce sulla salute e sulla vita. Ma la supponenza no.
Noi che ti conosciamo da molto, Gianni, abbiamo sempre riso della tua sbadataggine. Quella per le cose meno importanti. Come quando prima di uscire dopo un corso tenuto in Politerapica, a Seriate, ti ricordavi di essere arrivato con il cappotto ma non avevi la più pallida idea di dove fosse e ti aggiravi un po’ smarrito per la sede alla sua ricerca. O come quella volta dei volantini da portare a Palermo. Le cosemarginali non hanno mai occupato la tua ttenzione. Quella l’hai sempre riservata, con la massima cura, alle cose importanti.
Tra queste, le relazioni umane. L’attenzione alla persona. E la tua professione. Medico. Ginecologo. Uro-ginecologo. Noi pensiamo che tu sia un uomo buono, Gianni. Non è un’opinione, sai? E’ la nostra esperienza. Quella cha abbiamo avuto il privilegio di vivere con te.
Ci conosciamo da molto Gianni e ora abbiamo un problema
Ora, Gianni, ci restano molte cose da fare. Non possiamo certo pensare che cessi il lavoro del Team Multidisciplinare del Pavimento Pelvico. Neppure quello di Fincopp Lombardia. Non possiamo smettere di occuparci di incontinenza e disfunzioni del pavimento pelvico. Di lavorare perché questa condizione esca dal cono d’ombra della vergogna e da un malinteso senso del pudore che impedisce di affrontarla per quello che è.
Non possiamo smettere di lavorare per dare dignità alle persone che soffrono di questi disturbi. E per fare in modo che finalmente siano affrontati per quello che sono. Soprattutto perché – come tu stesso hai sempre detto – stiamo parlando di condizioni che possono essere curate e trattate. In molti casi, addirittura prevenute. Dobbiamo continuare a raccontarlo alla gente, alle Istituzioni. In molti casi, anche ai professionisti sanitari. Non possiamo, GIanni, capisci?
Il punto è che però ci servi tu. Ci sono figure che non sono così facilmmente sostituibili, Gianni. Qui continua a servirci la tua preparazione, la tua attenzione e la tua sensibilità. Diciamo pure la tua acutezza. Nelle ultime riunioni del Consiglio Direttivo e del Comitato Tecnico Scientifico di Fincopp Lombardia, sei stato tu a tirare fuori idee tanto semplici da apparire ovvie ma cui nessuno era arrivato.
Gianni, ci servi. Come sempre. Non puoi smettere di darci una mano.
Ci conosciamo da molto Gianni e ci hai dato tanto
Ci conosciamo da molto Gianni e ti abbiamo visto, sai?
Ci conosciamo da molto Gianni e ci consideriamo privilegiati.
Un abbraccio da tutti noi.
5.000.000 di persone in Italia soffrono di incontinenza urinaria ma non se ne parla. Sono uomini e donne di ogni età. Addirittura anche bambini. Non ci riferiamo a quelle persone molto anziane che hanno perso la capacità di controllo a causa di malattie neurologiche. Non ci riferiamo neppure ai bimbi nei primi anni di vita che hanno bisogno del pannolino. Ne soffrono persone in età adulta, molto spesso in età lavorativa.
Chi ne soffre lo vive come una perdita di dignità. Non lo racconta, anzi: ha paura di essere scoperto. Riduce le frequentazioni. Se può, cerca di stare assente dal lavoro. Si vergogna. Anche all’interno della famiglia, spesso, incontra difficoltà. Perde le relazioni e i punti di riferimento. Va incontro a problemi economici per sé, per la sua famiglia, per la comunità.
L’incontinenza si cura
5.000.000 di persone hanno un problema di salute, in Italia, ma non se ne parla. Ancotra oggi, nel terzo millennio, in un Paese occidentale. Nessuno ha voglia di farlo. Fa parte di quelle cose di cui non sta bene parlare. Intorno a questo argomento si forma la congiura del silenzio. Non ne parlano le persone che ne soffrono. Non ne parla la gente. Se ne parla meno ancora nelle istituzioni sanitarie e in quelle amministrative e politiche. In fondo, di incontinenza non si muore.
Questo silenzio produce effetti disastrosi. Favorisce l’isolamento e la mortificazione delle persone. Impedisce di curare il disturbo. Distrugge la vita. Eppure l’incontinenza molto spesso si cura e comunque si può gestire. E’ il silenzio il primo fattore di impedimento.
Gli unici che ne parlano senza problemi sembano essere i produttori di pannolini. Questi spendono cifre enormi nella pubblicità televisiva in prima serata, a dimostrazione del fatto che il “mercato” per questi prodotti è molto ricco. La loro pubblicità e i loro prodotti, però, favoriscono il silenzio che sembra debba avvolgere il segreto di questo disturbo.
Non è solo incontinenza
Fino a qui, abbiamo parlato di incontinenza urinaria. Questa però è solo una delle disfunzioni del pavimento pelvico. Possiamo elencarne altre. Possiamo cominciare dalla ritenzione urinaria, dai prolassi, le cistiti ricorrenti e il dolore pelvico cronico. Dovremmo aggiungere i problemi del comparto posteriore come incontinenza alle feci e ai gas, dissinergismo e prolassi anorettali. C’è poi tutto l’ambito dei disturbi sessuali, tra cui il deficit erettile e la dispareunia.
Ognuna di queste disfunzioni produce effetti disastrosi sulla qualità della vita di chi ne soffre. Procurano anche pesanti effetti sulle relazioni. Pure su quelle familiari. Senza sottovalutare le difficoltà economiche e il costo sociale.
5.000.000 in Italia ma non se ne parla
Fincopp Lombardia, invece, lo fa. Parla di questo argomento in ogni occasione e con ogni mezzo. Racconta le disfunzioni del pavimento pelvico alle persone che ne soffrono e ai loro cari. Difende la loro dignità davanti a chiunque. Lavora ogni giorno per abbattere questo tabù e per portare questo tema fuori dal cono d’ombra della vergogna.
Recentemente, cinque suoi specialisti hanno scritto insieme un articolo sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo. Lo trovate qui: L’Eco di Bergamo – Dolore pelvico – Specialisti Fincopp – Def.
Sabato 3 Luglio, otto suoi specialisti hanno tenuto un incontro pubblico in diretta. La trasmissione è andata in onda sul canale Facebook di Fincopp Lombardia e su quello di Politerapica. Un evento che abbiamo organizzato in occasione della XVI Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza. Lo abbiamo tenuto a compimento di molte altre iniziative messe a disposizione della popolazione.
Lo trovate qui: https://www.facebook.com/fincopplombardiaonlus/videos/366789724784407
Bisogna che diversi specialisti lavorino insieme per trattare le disfunzioni del pavimento pelvico. Fincopp lo dice da sempre, per questi disturbi è necessario un approccio di équipe tra specialisti e professionisti di estrazione diversa. Servono ginecologo, urologo, proctologo, fisiatra. Serve lo psicologo per sostenere il percorso e per contribuire in modo terapeutico. Servono fisioterapista, ostetreica, infermiuere. A volte bisogna coinvolgere neurologo e gastroenterologo.
Fincopp Lombardia lo ha raccontato. Gli spettatori l’hanno seguita. Hanno posto diverse domande e fatto arrivare diversi commenti. E’ bello lavorare con la gente.
Politerapica – Terapie della Salute è felice di lavorare con Fincopp Lombardia.
Gli esperti di Fincopp Lombardia raccontano il dolore pelvico cronico sull’Eco di Bergamo. Spiegano cosa sia, perché si manifesti, quali impatti abbia e come si curi. In particolare, dicono come sia un problema sia maschile che femminile. Chiariscono poi che deve essere affrontato in équipe.
Il quotidiano ha pubblicato l’articolo sulla sua prestigiosa Pagina della Salute. Questa è riconosciuta ormai come strumento efficace di una divulgazione sanitaria di qualità in provincia di Bergamo e non solo.
Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – Dolore pelvico – Specialisti Fincopp – Def
Il dolore pelvico cronico
Cominciamo col dire che il dolore pelvico cronico è un problema piuttosto diffuso. Si tratta di un dolore che colpisce la zona della pelvi, quella che possiamo chiamare il basso ventre, e che è presente da almeno sei mesi. Può manifestarsi come senso di peso o di fastidio fino al dolore vero e proprio che può essere intenso e persistente. Colpisce sia uomini che donne e spesso è associato ad altri disturbi.
Può avere origine dall’apparato urogenitale e dai suoi nervi, muscoli e vasi. Non se ne conoscono esattamente le cause. Anche per questo deve essere affrontato col coinvolgimento di diversi professionisti. Parliamo di un team composto da Ginecologo, Urologo, Proctologo, Fisioterapista e Psicologo. Quest’ultimo svolge un ruolo importante nel sostenere la persona durante il percorso di cura e non solo. Chi soffre di dolore pelvico cronico ne ha spesso conseguenze sulla sfera emotiva e relazionale. Questo vale per questa sindrome e per tutte le altre disfunzioni del pavimento pelvico.
Gli esperti raccontano il dolore pelvico
Ginecologo, Urologo e Proctologo descrivono, quindi, il dolore pelvico cronico, le sue implicazioni cliniche e le modalità di intervento.
Il Dott. Gianni Baudino, ginecologo, spiega come questo non sia associato al periodo mestruale o ai rapporti sessuali. Fornisce poi un dato importante: questo disturbo rappresenta il 20% delle cause di isterectomia. Aggiunge anche che spesso le donne che ne soffrono hanno una storia di cistiti ricorrenti. In alcuni casi, anche di parti complicati. A volte è presente una storia di abuso sessuale.
Il Dott. Oreste Risi, urologo, dice che insieme al dolore possono manifestarsi disturbi urinari e disturbi sessuali. Spiega anche che la prima terapia da eseguire è quella con farmaci antimicrobici. Si prendono poi in considerazione farmaci alfa-bloccanti, polisolfato di pentosano, agopuntura e antinfiammatori. Anche la fisioterapia e la stimolazione del nervo tibiale posteriore possono essere efficaci.
Il Dott. Marco Bianchi, chirurgo proctologo, osserva che il dolore pelvico cronico può riguardare anche la zona anale sia negli uomini che nelle donne. È una patologia comune benigna, spesso associata a disturbi urinari e ginecologici. Può essere dovuta a diverse ragioni che il dottore elenca nell’articolo insieme alle possibili terapie.
Gli interventi dei tre professionisti confermano che la valutazione multidisciplinare è quella corretta perché è la sola che permette di avere una visione globale del disturbo.
Fisioterapia
Ognuno dei tre specialisti ha raccontato come la fisioterapia sia una modalità di cura efficace. La Dott.ssa Donatella Giraudo, fisioterapista racconta come funziona. La fisioterapia deve trattare le situazioni potenzialmente causa di dolore e quelle in grado di mantenerlo e amplificarlo. Comprende il trattamento dei trigger point e di tutti i sintomi legati al dolore stesso, come incontinenza o difficoltà di svuotamento.
Spiega poi che nel corso della terapia si eseguono manovre che disattivano i punti trigger. Questo si può fare anche per via interna, su muscoli della zona perineale, sugli arti inferiori o sull’addome. Aggiunge che può essere associata con efficacia l’elettroterapia con sonde vaginali o anali.
E’ il caso di precisare che per tutte le disfunzioni del pavimento pelvico il trattamento di elezione è quello riabilitativo.
Lo psicologo
L’intervento dello psicologo non è qualcosa in più. Quando parliamo di disturbi della pelvi e di dolore pelvico cronico parliamo di difficoltà che hanno un peso notevole. Intendiamo un peso anche sul piano psicologico e relazionale. Non possiamo poi sottovalutare i problemi nella coppia e nella vita sessuale. Parliamo di problemi che a loro volta incidono sul benessere emotivo della persona e del partner. L’aiuto dello psicologo diventa quindi necessario.
La Dott.ssa Valeria Perego, psicologa, lo dice molto chiaramente. Scrive infatti che il dolore pelvico cronico ha ripercussioni importanti a livello psicologico e relazionale. Aggiunge che ha un impatto negativo sulla sfera emotiva, comportamentale e sessuale. Prosegue dicendo che causa quindi un netto peggioramento della qualità della vita di chi ne soffre e dei suoi cari.
Spiega come un dolore fisico costantemente presente sia una condizione che compromette l’equilibrio personale. Con questo, compromette anche l’immagine di sé, della propria integrità e della propria capacità relazionale.
Parliamo di difficoltà che possono non essere solo effetto del dolore. A volte ne sono la causa. In alcuni casi, contribuiscono alla sua comparsa o alla sua durata. Le condizioni di ansia e depressione possono anche aggravare la percezione del dolore stesso. Ecco perché questa patologia necessita di essere affrontata anche col sostegno psicologico.
Perché gli esperti raccontano il dolore pelvico cronico
Il 28 Giugno 2021 ricorre la XVI Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza. Parliamo di incontinenza e disfunzioni del pavimento pelvico, compreso il dolore pelvico cronico. Fincopp è impegnata a sostenere le persone che soffrono di questi disturbi. Lo fa lavorando innanzi tutto allo “sdoganamento” di questa condizione.
Noi sappiamo che le disfunzioni del pavimento pelvico si curano. Sappiamo anche che chi ne soffre ha diritto di sapere, di curarsi e di avere rispetto per la propria dignità. Per aiutare i cittadini e le istituzioni a sapere e a conoscere gli esperti di Fincopp Lombardia raccontano il dolore pelvico cronico e qualsiasi altro disturbo pelvico.
Politerapica è orgogliosa di ospitare e sostenere Fincopp Lombardia!
L’incontinenza alla Camera dei Deputati, durante la Conferenza Stampa nazionale per presentare la proposta di legge “Disposizioni in favore dei soggetti incontinenti e stomizzati”, che si terrà il 20 Novembre 2019, alle ore 13,00, appunto alla Camera dei Deputati, in Via della Missione 4,. L’incontro è rivolto alla Stampa, alle Istituzioni, ai Professionisti della Salute e ai Cittadini.
E’ previsto l’intervento del Ministro della Salute, On. Roberto Speranzae della Presidente della Commissione AA.SS. della Camera dei Deputati, On. Marialucia Lorefice.
Interverranno il Cav. Francesco Diomede, Presidente dell’Associazione di pazienti Fincopp – Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico, l’On. Marco Lacarra, primo firmatario della proposta, il Prof. Filippo La Torre, Presidente di Aistom – Associazione Italiana Stomizzati, l’Avv. Vincenzo Falabella Presidente FISH e FAIP, l’Avv. Katia Mosconi, Presidente dell’Associazione “La strada per l’Arcobaleno – Spina Bifida, il Dr. Luigi Cecere dell’Associazione AIMAR (Associazione Italiana Malformazioni Anorettali), il Dr. Mario De Gennaro, Presidente Fondazione Italiana Continenza (FIC).
La proposta di legge Lacarra giunge dopo anni di intenso lavoro, stimolato dalle associazioni dei pazienti, per rispondere alla mancanza, in Italia, di una legge nazionale che finalmente disciplini “le tipologie, i criteri e le modalità degli interventi che lo Stato, nel rispetto delle competenze regionali, riconosce e promuove in favore dei soggetti incontinenti e stomizzati, al fine di assicurare loro la piena tutela del diritto alla salute attraverso il miglioramento delle condizioni di vita fisiche e psichiche, il rispetto della dignità umana e il perseguimento di obiettivi di equità e di inclusione sociale”.
Interventi “diretti, unitamente agli interventi generali del Servizio sanitario nazionale, a favorire lo sviluppo di un sistema integrato di cura, assistenza, riabilitazione e rieducazione che sia efficace, equo, omogeneo e liberamente accessibile, sull’intero territorio nazionale”.
Per la precisione l’iniziativa è rivolta a tutelare “a) i soggetti che soffrono, alternativamente o congiuntamente, di incontinenza urinaria e fecale media o grave, sia congenita sia acquisita; b) i soggetti ai quali, a seguito di un intervento chirurgico, è stato applicato un nuovo collegamento, provvisorio o permanente, tra cavità interne del corpo ed esterno, attraverso il confezionamento di una o più stomie cutanee”.
Un problema – quello dell’incontinenza, delle disfunzioni del pavimento pelvico e delle stomie – che coinvolge, in Italia oltre 5milioni di persone. Non si tratta di una questione solo sanitaria, assistenziale, istituzionale: il problema è culturale, quello della conoscenza e del sentire. Conoscenza e cultura che raggiungano e attraversino la società italiana, in tutte le sue componenti, nel senso più ampio e conducano a un sentire di queste patologie e di questi disturbi al pari di qualsiasi altro. Il 20 Novembre, alla Camera dei Deputati si lavorerà in questa direzione.
Il testo della proposta di legge è disponibile qui, in formato .pdf:
Proposta-di-Legge-incontinenza-mod
Chiunque voglia partecipare alla Conferenza Stampa, può farlo: deve solo darne comunicazione alla Segreteria di Fincopp (Tel.: 080.5093389, indirizzo e-mail finco@finco.org), entro e non oltre il 10 Novembre p.v.