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Categoria: Articoli sulla salute

21 Febbraio 2022
Obesità e sovrappeso sono un pericolo

Obesità e sovrappeso sono un pericolo per la salute di cuore e arterie. Lo scrive l’Eco di Bergamo in un articolo dedicato a questo delicato tema e pubblicato Domenica 20.2.2022, sulla Pagina della Salute. Il giornale cita come fonti gli esperti dell’Ambulatorio Obesità e Sovrappeso di Politerapica.

Qui si può scaricare l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 20.02.2022 – Ambulatorio obesità – Def

16 Febbraio 2022
Obesità e sovrappeso, loro definizione e implicazioni - 2

Obesità e sovrappeso, loro definizione e implicazioni. Un argomento grosso e complesso di cui scrive la Dott.ssa Maria Britta, specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio. Dice subito che le  cause principali che determinaon queste condizioni si possono prevenire. Parliamo infatti di scorretta alimentazione ipercalorica e ridotto dispendio energetico.

16 Febbraio 2022
Il movimento è necessario per obesità e sovrappeso

Il movimento è necessario per curare obesità e sovrappeso. Lo spiega la Dott.ssa Simona Ionio, laureata in Scienze Motorie. Naturalmente, deve essere un’attività fisica corretta e bilanciata sulla singola persona. Bisogna avere valutato con attenzione le sue condizioni di salute. Bisogna anche inserire il programma di lavoro in un più ampio programma di riabilitazione e cura. Per questo il lavoro corretto è quello definito all’interno di un’équipe multidisciplinare.

16 Febbraio 2022
Obesità e sovrappeso e salute del cuore

Obesità e sovrappeso possono avere diverse conseguenze sulla salute del cuore. Lo racconta il Dott. Fernando Scudiero, specialista in Malattie Cardiovascolari, nell’articolo che ci ha cortesemente messo a disposzione. Lo inizia, scrivendo subito che qui la questione non è solo estetica. E poi, ci porta a capire bene di cosa si tratta. Sì, il sovrappeso può causare diversi danni. No, non è solo una questione estetica.

8 Febbraio 2022
La tiroide a Bergamo TV con la Dott.ssa Covelli

La tiroide a Bergamo TV con la Dott.ssa Danila Covelli, Endocrinologa in Politerapica. La Dott.ssa Covelli ha raccontato cosa sia questa ghiandola, a cosa serva, come funzioni. Ha poi spiegato come si possa ammalare e come vada curata. La cosa più importante è stata poi, forse, l’attenzione che ha dedicato alle possibili pratiche di prevenzione.

Era ospite di Alberto Ceresoli, conduttore della trasmissione Fattore Bergamo La Salute, a Bergamo TV. Anche così Politerapica e i suoi specialisti promuovono l’educazione alla salute sul territorio.

Qui il video integrale della trasmissione:

La tiroide è piccola ma importante

La tiroide è una piccola ghiandola che si trova tra il pomo d’adamo e la base del collo. Ha funzioni differenti nel corso della vita. In età fetale e nei primi anni, contribuisce alla corretta crescita di peso e statura e allo sviluppo del sistema nervoso. Più avanti controlla tutto l’organismo, a cominciare dal metabolismo, contribuendo a regolare il consumo di energia a riposo. Interviene sulla funzione delle ovaie e, quindi, sulla fertilità. Agisce anche sulla capaicità intelletiva della persona, contribuendo alla capacità di concentrazione a quella reattiva e alla regolazione del’umore. Bisogna, quindi, prendersene cura sempre.

Può dare disturbi che si possono confondere con quelli di altre malattie o con condizioni legate a particolari fasi della vita. Si ammala più facilmente nelle donne. Tra le donne, in età giovanile, può ammalarsi di malattie autoimmuni. In età più avanzata, negli uomini o nelle donne, può ammalarsi di patologia nodulare. Questa si riscontra quasi sempre in modo casuale.

Nella bergamasca una condizione particolare

E’ interessante osservare come nella bergamasca, i disturbi della tiroide siano piuttosto frequenti. Questo è talmente vero che la maschera di carnevale della nostra provincia è rappresentata con il gozzo prominente. La causa di questa condizione è il fatto che nel sottosuolo della nostra provincia c’è carenza di iodio. Di conseguenza, la frutta e la verdura prodotte nei nostri territorio sono povere di questo elemento che è un componente essenziale degli ormoni della tiroide.

Il problema è stato risolto con l’adozione di sale iodato. Questo ha permesso a tutti di assumere lo iodio necessario per la salute della tiroide. Certo, il sale iodato deve essere assunto prima che si manifestino disturbi o malattie. E’ opportuno, quindi, farne uso sempre e fin da piccoli. Tra l’altro, questo è oggi il sale più comune e quello che costa meno.

Un altro suggerimento utile è quello di consumare pesce almeno una volta alla settimana.

La tiroide a Bergamo TV con la Dott.ssa Covelli

Da qui è partita la Dott.ssa Danila Covelli per raccontare al pubblico televisivo qualcosa che sanno tutti e non sa nessuno. Lei lo ha fatto con la precisione dei contenuti e la chiarezza del linguaggio che le sono propri. Ascoltarla è un’ottima opportunità per capire, per sdrammatizzare e per regolre i propri comportamenti e le proprie scelte in funzione di una vita sana e serena.

Scrivevamo che anche così promuoviamo l’educazione alla salute sul territorio. Un’attività cui Politerapica e i suoi professionisti tengono molto. Non a caso, noi ci definiamo Medicina Vicina.

 

8 Febbraio 2022
Contro il cancro la presa in carico.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta. Questo il titolo del convegno pubblico che abbiamo tenuto Venerdì 4 Febbraio, a Bergamo. Era la Giornata Mondiale per la Lotta contro il Cancro e noi eravamo in Sala Lombardia, presso la sede di ATS Bergamo.

Vai alla videoregistrazione integrale dell’incontro:

Non un convegno: un incontro.

Un convegno per dare la giusta dimensione al cancro. Quella numerica ma, prima ancora, quella umana. Non si è trattato, però, di un evento ampolloso dove ognuno dice la sua su questo o su quell’aspetto della lotta contro il cancro. E’ stato un incontro tra persone di sensibilità diverse per confrontarsi intorno ad una questione vitale per la vita dell’uomo. Anzi, due.

La prima è quella di tornare a considerare il cancro nella sua giusta dimensione numerica. Questa malattia rimane la seconda causa di morte nel Mondo. In Italia, si stimano 377.000 nuovi casi all’anno. Oltre 1.000 al giorno. Il Covid è stata una tragedia anche in questo senso: ha distolto risorse ed energie dalla prevenzione e diagnosi precoce del cancro.

La seconda è forse la più importante e complessa. Il cancro si cura solo con la presain carico. Quella globale. Quella corretta. Non solo la presa in carico medica o tecnica. Qui si tratta di quella sanitaria, umana, psicologica e sociale insieme. Quella rivolta alla persona colpita dal cancro e ai suoi familiari. Perchè – lo diciamo da sempre – dopo una diagnosi di cancro la vita non sarà più quella di prima. Non lo sarà per la persona e neppure per la famiglia.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico, dunque. Quella corretta però. Quella che vede il coninvolgimento di molti attori. Allora il problema diventa culturale prima che assistenziale. Parliamo di cultura della salute.

La lucida e toccante analisi umana del Prof. Ivo Lizzola e del Cappellano dell’Istituto dei Tumori, Tullio Proserpio. La sensibilità degli Assessori Marcella Messina e Gabriele Cortesi. Le valutazioni puntuali dell’oncologo, Prof. Roberto Labianca, insieme a quelle della psicologa, Dott.ssa Valeria Perego. Le considerazioni della Presidente di LILT Bergamo, Lucia De Ponti. Su tutto, l’esperienza di vita, di Milena, donna, moglie, mamma e lavoratrice, colpita dal dal cancro.

Tutto questo, insieme, ha permesso un approfondimento pacato e profondo di quello di cui si discuteva. Qualcosa che non è solo sanitario, appunto, ma che riguarda la persona, la famiglia, la comunità. Già, la comunità. E in prospettiva, anche le case della comunità. Perché abbiamo parlato di vita. Quella dei singoli e quella di tutti.

Un punto di partenza

Partiamo da qui per lavorare, giorno dopo giorno, nella direzione indicata da tutti. Fare della malattia una questione che non riguarda solo la malattia ma, come scrivevamo, la vita e la sua qualità.

Partiamo da qui anche con il percorso del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Dieci appuntamenti, quest’anno, a Bergamo, per promuovere l’educazione alla salute tra i cittadini e le istituzioni. E, con essa, comportamenti sani e orientati al benessere. Insieme alle pratiche che favoriscono la prevenzione e la diagnosi precoce.

Dieci appuntamenti organizzati da cinque associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata che lavorano insieme da tempo, sul territorio, con il coinvolgimento di amministrazioni e strutture sanitarie pubbliche.

Un approccio tipico di Politerapica. Noi, infatti, siamo Medicina Vicina.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Documenti.

Locandina – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Documento convegno – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Agenda- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Comunicato- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Stampa.

L’Eco di Bergamo – 03.02.2022 – Insieme si può – Def

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Foto.

Bergamo, 4.2.2022 - Contro il cancro c'è solo la presa in carico. Quella corretta

Bergamo, 4.2.2022 – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta

Ass. Marcella Messina - Presidente Conferenza dei Sindaci, provincia di Bergamo

Ass. Marcella Messina – Presidente Conferenza dei Sindaci, provincia di Bergamo

Don Tullio Proserpio - Cappellano Istituto Nazionale Tumori, Milano

Don Tullio Proserpio – Cappellano Istituto Nazionale Tumori, Milano

Dott. Massimo Giupponi - Direttore Generale ATS Bergamo

Dott. Massimo Giupponi – Direttore Generale ATS Bergamo

Bergamo, 4.2.2022 - Contro il cancro c'è solo la prtesa in carico. Quella corretta.

Bergamo, 4.2.2022 – Contro il cancro c’è solo la prtesa in carico. Quella corretta.

Ass. Gabriele Cortesi - Presidente Ambito Territoriale di Seriate

Ass. Gabriele Cortesi – Presidente Ambito Territoriale di Seriate

Prof. Roberto Labianca - Oncologo

Prof. Roberto Labianca – Oncologo

24 Gennaio 2022
Il Long Covid non si cura senza lo psicologo

Il Long Covid non si cura senza lo psicologo. Non si può pensare di curare questa sindrome senza curarne la sofferenza emotiva. Questa è una delle conclusioni cui giunge la Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta in Politerapica, sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo di domenica 23.1.2022.

Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – 23.01.2022 – Psiche e Covid Perego – Def

Non si può curare il fisico senza occuparsi della mente

Una delle conclusioni, scrivevamo, ma non l’unica, quella cui giunge la Dott.ssa Perego a proposito della cura della sindrome Long Covid. Il ragionamento che propone la Dottoressa riguarda questa malattia ma non solo. Il punto è che non esiste salute fisica senza salute psichica e viceversa. Così come non esiste sofferenza fisica senza sofferenza psichica e viceversa.

Questo è un concetto che Politerapica considera essenziale. Come quello che ne consegue: non prendersi carico della parte emotiva e psicologica della sofferenza sconfina nell’omissione di soccorso. Mente e corpo, infatti, sono indissolubilmente legati e interconnessi tra loro. Su questo punto si sono versati ormai fiumi e fiumi di inchiostro. La medicina occidentale così perfezionata e iperspecializzata non lo può dimenticare. Un paziente affetto da cancro, per esempio, sta male anche emotivamente. E’ inevitabile. Una sofferenza così forte da procurare dolore. E pure da pregiudicare i risultati delle cure fisiche.

Questo vale per il cancro e per ogni altra forma di sofferenza. Lo sanno bene i padri della medicina orientale che dedicano molto tempo alla valutazione della persona nella sua interezza. Compresa la componente psichica ed emotiva. E’ necessario che non lo dimentichiamo noi nella nostra medicina così tecnologica.

Il Long Covid, dunque, non si cura senza lo psicologo

La sindrome Long Covid è la definizione di un insieme di disturbi fisici e, come già detto, emotivi. Tra i  sintomi fisici ci sono fatica, stanchezza, difficoltà respiratoria e dolori. Insieme ai sintomi fisici ci sono quelli di sofferenza della sfera psicologica: depressione, ansia, attacchi di panico, insonnia, disturbi alimentari. Questi, peraltro, possono essere a loro volta causa o con-causa di disturbi fisici.

L’impatto psicologico per le persone che hanno avuto il Covid-19, scrive la Dott.ssa Valeria Perego, è forte durante la malattia ma rimane importante anche dopo. I sintomi che lo caratterizzano, in alcuni casi, definiscono un vero e proprio disturbo post traumatico da stress.

Il trattamento della sindrome Long Covid deve essere multidisciplinare, continua la Dottoressa. Deve cioè prevedere la collaborazione tra diversi specialisti sia per l’aspetto valutativo che riabilitativo. Parla del coinvolgimento di pneumologo, cardiologo, dietologo, fisiatra e dei terapisti che hanno in carico la riabilitazione fisica oltre a quella logopedica. E del team deve fare parte lo psicologo.

A loro è affidato il compito di impostare il percorso di recupero e riabilitazione. Quindi eseguirlo e monitorarlo. Anche con la collaborazione del medico di base.

L’intervento dello psicologo, con gli specialisti, anche a sostegno dei familiari

Nella parte terapeutica, lo psicologo interviene con attività di cura e di sostegno, spiega la professionista di Politerapica. Queste possono proseguire per tutta la durata della riabilitazione. Si tratta di favorire un atteggiamento attivo e positivo del paziente. Bisogna lavorare per ridurre lo stress emotivo e riuscire ad affrontare stati ansiosi o depressivi. Il supporto psicologico è uno strumento utile alla persona che ha vissuto la malattia e anche ai suoi familiari.

Non bisogna poi dimenticare il problema dell’elaborazione del lutto. Questo ha colpito molti, malati e non malati. In diverse situazioni non è stato possibile congedarsi dai propri cari o assistere al loro funerale. Ne è derivata ulteriore sofferenza. Una sofferenza presente nella sindrome Long Covid di chi è stato malato e anche in molti che non lo sono stati.

Nel suo articolo, la Dott.ssa Valeria Perego definisce nel dettaglio la sindrome. Si sofferma poi su un problema che ne fa parte ma che le è anche attiguo. Parliamo dello stress da Pandemia. Un tema che merita di essere seguito con attenzione e di non venire sottovalutato. Stress da Pandemia e sindrome Long Covid, infatti, sono due condizioni con le quali probabilmente dovremo fare i conti per un po’ nel nostro futuro.

 

Eco di Bergamo