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Categoria: Articoli

3 Aprile 2022
Settimana Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo

E’ stato un grande lavoro quello della Settimana per la Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo. Siamo stati presenti in città e in provincia. Abbiamo tenuto convegni e incontri on-line e abbiamo allestito banchetti informativi. Lo abbiamo fatto nelle Case della Comunità, agli ingressi degli ospedali e sulle piazze. Non solo: a Clusone abbiamo organizzato una passeggiata della Salute con gli studenti dell’Istituto Fantoni. A Trescore e a Verdello, LILT ha aperto le sue sedi alla cittadinanza.

Lo abbiamo fatto insieme. Eravamo LILT Bergamo Onlus, A.I.Stom OdV, Anvolt, Fincopp Lombardia OdV, Insieme con il Sole dentro e Politerapica, con l’Ambito Territoriale di Seriate e CSV Bergamo. In latre parole, quelli che hanno disegnto il progetto Insieme si può. Insieme funziona. Con loro, ATS Bergamo, ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Conferenza dei Sindaci della provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, CSV – Centro di Servizio per il Volontariato e Bergamo Capitale Italiana del Volontariato 2022.

Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo

Cominciamo dai numeri. 2 Case della Comunità, 2 ASST, ATS Bergamo, Cliniche Gavazzeni, piazza di Clusone e piazza di Bianzano presidiate con banchetti informativi. Poi, 2 sedi LILT aperte al pubblico e 1 incontro on-line con gli studenti dell’Istituto Fantoni di Clusone. Quindi, 1 passeggiata della Salute a Clusone ancora con gli studenti dell’Istituto Fantoni. 1 convegno on-line. 480 bottigliette di olio esaurite nei primi giorni. Oltre 2.000 contatti ad oggi. Ma andiamo con ordine.

La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è dedicata a promuovere l’educazione alla Salute della cittadinanza intorno al tema della prevenzione e della diagnosi precoce in oncologia. Queste, infatti, sono le armi più potenti che abbiamo contro il cancro. Sono armi efficaci. E’ necessario però sapere che esistono e come funzionano. Da qui l’intenso calendario di iniziative che abbiamo messo in campo sul territorio bergamasco. Lo abbiamo fatto con il simbolo che LILT ha scelto per la “Settimana”. E’ l’olio extravergine di oliva, l’ingrediente tipico della dieta mediterranea, quella dieta che più di ogni altra è espressione di sana alimentazione.

La prevenzione oncologica si fonda infatti su sana alimentazione, movimento corretto e riparo dagli agenti cancerogeni come sole, fumo e alcool. E poi sulla diagnosi precoce. Su questi temi abbiamo lavorato in mezzo alla popolazione, in città e in provincia, insieme a strutture sanitarie pubbliche e private, nelle sedi, nelle piazze e sulla rete.

Attività intensa e molto interesse

I banchetti informativi hanno avuto un grande successo. Li abbiamo tenuti nelle Case della Comunità di Gazzaniga e di Borgo Palazzo, all’ospedale Papa Giovanni XXIII e all’ospedale Bolognini di Seriate. Anche presso la sede ATS di Bergamo e presso quella delle Cliniche Gavazzeni, nella piazza di Clusone e in quella di Bianzano. Qui i volontari hanno parlato con la gente. Hanno raccontato che il cancro si può prevenire e hanno spiegato come. Hanno consegnato l’opuscolo realizzato da LILT con il testimonial Davide Oldani, cuoco di fama nazionale. Molte le persone che si sono fermate e hanno voluto sapere. Lo stesso successo delle “porte aperte” nelle sedi LILT di Verdello e di Trescore.

Le 480 bottigliette di olio extravergine di oliva proposte ai cittadini in cambio di un’offerta libera, sono andate presto esaurite procurando qualche difficoltà agli organizzatori.

Molto seguito l’incontro on-line con gli studenti dell’Istituto Fantoni di Clusone cui ha partecipato la Dott.ssa Giulia Belotti, Dietista. Si attendono poi almeno 120 ragazzi alla passeggiata della salute che terremo l’8 Aprile, a Clusone, ancora con gli studenti dell’Istituto Fantoni e con la partecpazione di Martina Bellini, campionessa di sci nordico, che ha accettato di essere la testimonial di una iniziativa giunta quest’anno alla 11° edizione.

Il cancro si può anche prevenire. Quando, come

Le attività della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo sono iniziate con un convegno in rete che abbiamo tenuto Sabato 19 marzo. Non è stato un convegno di quelli soliti dove i relatori intervengono, uno dopo l’altro, per fare la loro relazione. E’ stato piuttosto un incontro intorno al tavolo tra persone che si sono confrontate sull’argomento in questione.

Gli specialisti hanno detto che siamo quello che mangiamo e che quindi possiamo essere sani se mangiamo cose sane. E il modo di mangiare della dieta medterranea è proprio sano. Hanno raccontato come sia necessario muoversi per mantenersi in salute. Quanto e perché si debba evitare l’esposizione sbagliata al sole, al fumo e all’alcool. La psicologa è intervenuta sulle ragioni per cui è difficile, oggi, scegliere stili di vita sani e insegnarli ai bambini fin da piccoli.

La responsabile dei programmi di prevenzione di ATS Bergamo ha detto che è necessario proprio da piccoli prendere le buone abitudini e ha raccontato di diverse attività che si fanno nelle scuole della provincia di Bergamo. Su questo punto anche la Presidente di LILT Bergamo ha avuto molto da dire. Ha parlato dei progetti per bambini nelle scuole. Agente zero zero sigarette, Strega nicotina e altri sempre molto simpatici ed efficaci.

Il Presidente dell’Ambito Territoriale di Seriate ha parlato delle iniziative che le amministrazioni dedicano alla promozione di una vita sana per prevenire le malattie. Hanno chiara l’importanza di questo tema e quanto loro possano fare per fornire un contributo in questa direzione. Insieme agli ersperti, è ovvio, e alle associazioni di volontariato. Come stanno già facendo e come vogliono continuare a fare. sempre di più e sempre meglio.

Le testimonianze di due pazienti

Molti gli interventi da remoto durante i lavori. Ci sono state persone che hanno fatto domande e altre che hanno commentato. Abbiamo cercato di rispondere a tutte e di ringraziarle per la loro presenza. Per noi è stato un contributo prezioso, il loro.

Come lo è stato quello della Dietista che ha simpaticamente proposto alcune ricette un po’ fuori del comune, figlie della cucina mediterranea.

Il contributo più importante ai lavori però è stato quello di due pazienti che hanno avuto il coraggio di parlare della loro esperienza di vita davanti a tutti. Luminita Andreescu, Presidente di Anvolt, e Daniela Siccardi dell’Associazione Insieme con il Sole dentro. Hanno cominciato dall’inizio. Da quando hanno saputo che avevano un cancro a come hanno dovuto affrontare il percorso di cura. Storie grosse, fatte di vita quotidiana, di relazioni e di paure. Le relazioni all’interno della famiglia, per esempio, e quelle affettive. Due donne, mamme, mogli e lavoratrici che hanno raccontato di come hanno vissuto. E di come vicono.

Da loro è venuta la testimonianza più forte sul valore della prevenzione. Una di loro ha detto proprio così: “se solo avessi saputo…”. Già, il punto è sapere e conoscere per poi agire.

Insieme a loro Lucia De Ponti, Presidente LILT Bergamo Onlus, Maria Britta, Endocrinologa e dietologa in Politerapica, Gabriele Cortesi, Presidente Ambito Territoriale Seriate, Rossana Madaschi, Dietista, Antonella Martinelli, Coordinatore del corso di laurea in Fisioterapia, HPGXXIII, Valeria Perego, Psicologa e psicoterapeuta, membro del Direttivo di Fincopp Lombardia, Giuliana Rocca, ATS Bergamo e Pasquale Intini, Direttore di Politerapica e Delegato di A.I.Stom. per la Lombardia.

Settimana Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo – Documenti

1 – Settimana Nazionale Prevenzione Oncologica – Documento di presentazione

2 – Settimana Nazionale Prevenzione Oncologica – Comunicato – Def

3 – Locandina convegno “Il cancro si può anhe prevenire. Quando, come”

4 – Locandina – Passeggiata della Salute 2022 a Clusone

Settimana Prevenzione Oncologica 2022 a Bergamo – Stampa

L’Eco di Bergamo – 13.032022 – SNPO 2022 a Bergamo – Def

Videoregistrazione integrale convegno 19 Marzo

Foto convegno 19 Marzo

Foto banchetti sul territorio

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29 Marzo 2022
Il logopedista degli adulti

Il logopedista ha un grosso lavoro da fare per i problemi degli adulti. Questi sono disturbi con nomi complicati ma il loro significato è facile da comprendere per tutti. Si chiamano afasia, disfagia, disartria.  Vogliono dire perdita della capacità di deglutire o di usare correttamente il linguaggio. A questo tema, l’Eco di Bergamo dedica un articolo sulla sua Pagina della Salute. Lo ha pubblicato il 27 Marzo. Lo ha curato la Dott.ssa Benedetta Carrara, Logopedista in Politerapica, nell’Ambulatorio Logopedia Adulti.

20 Marzo 2022
Anche per gli adulti necessario il ruolo del logopedista

Anche per gli adulti necessario il ruolo del logopedista. E’ questo il titolo dell’articolo sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo di Domenica 20.3.2022 che parla del nuovo servizio di Politerapica: l’Ambulatorio Logopedia Adulti.

Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – 20.03.2022 – Ambulatorio Logopedia Adulti – Def

Anche per gli adulti è necessario il ruolo del logopedista

E’ proprio così. “Contrariamente a quel che si pensa, la logopedia non è una disciplina necessaria solo a bambini e adolescenti. Perdere la capacità di deglutire o di usare in modo corretto il linguaggio può accadere a tutte le età“. Va subito al punto l’Eco che prosegue quasi incalzando. “Traumi cranici da incidenti stradali, sul lavoro o per cadute. Problemi vascolari come ictus ed emorragie cerebrali. Patologie oncologiche. Interventi chirurgici al cavo orale. L’età che avanza e le malattie dell’invecchiamento. Queste sono solo alcune delle condizioni che possono causare problemi logopedici seri per la qualità della vita e per la vita stessa”.

Hanno nomi difficili. Scrive infatti il giornale che “si chiamano disfagia, afasia, disfonia, disartria, disfluenza”. E aggiunche che “si possono tradurre in «serio decadimento della qualità della vita» propria e dei propri cari e di «serio pericolo per la vita stessa» come nel caso della disfagia che potrebbe portare a ingerire nei polmoni frammenti di cibo. A tutte le età. Per tutto il resto  della vita”.

Si devono curare

Sono disturbi che si devono curare, spiega l’articolo. “Non si può lasciare una persona a convivere con la fatica di mandare giù il cibo. Finisce che non mangia e non beve più come si deve e rischia di deperire. Oppure che parti di cibo o di liquidi finiscano nei polmoni con conseguenze molto gravi. Non si può neppure lasciare una persona a convivere con la fatica di comunicare. L’uomo è un animale sociale. Se perde la comunicazione si ritrova a vivere in modo limitato la sua vita di relazione. E questo, come abbiamo visto, può accadere a tutte le età. Dobbiamo quindi agire nel modo più efficace“.

Ambulatorio Logopedia Adulti in Politerapica

Anche per gli adulti è necessario il ruolo del logopedista, dunque. Parliamo di una disciplina che deve lavorare in équipe con altre. “Proprio per tutti questi motivi, prosegue l’Eco, Politerapica ha attivato un ambulatorio multidisciplinare di logopedia per adulti. Una équipe di cinque professionisti – logopedista, otorinolaringoiatra, neurologa, psicologa e fisiatra – che lavorano insieme per assicurare al paziente una valutazione completa e la definizione del più appropriato piano terapeutico e riabilitativo. L’équipe segue il paziente durante l’intero percorso di diagnosi e cura, coinvolgendolo in tutte le decisioni. Ne monitora i progressi e adotta per tempo gli eventuali correttivi. Attenzione e sostegno del gruppo multidisciplinare vengono messi a disposizione anche della famiglia”.

Quella di Politerapica è anche la risposta ad un bisogno del territorio. “Non sono molte le disponibilità di presa in carico di adulti con disturbi logopedici in provincia di Bergamo. Questo nonostante il problema sia invece piuttosto diffuso. Riguarda, tra l’altro, anche i pazienti dimessi dai centri di riabilitazione che però hanno ancora bisogno di essere seguiti una volta a casa. Riguarda poi anche quei molti pazienti che soffrono di questi disturbi a causa dell’invecchiamento, un tema molto sentito nel nostro territorio”.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93
Per informazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468

21 Febbraio 2022
Obesità e sovrappeso sono un pericolo

Obesità e sovrappeso sono un pericolo per la salute di cuore e arterie. Lo scrive l’Eco di Bergamo in un articolo dedicato a questo delicato tema e pubblicato Domenica 20.2.2022, sulla Pagina della Salute. Il giornale cita come fonti gli esperti dell’Ambulatorio Obesità e Sovrappeso di Politerapica.

Qui si può scaricare l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 20.02.2022 – Ambulatorio obesità – Def

8 Febbraio 2022
Contro il cancro la presa in carico.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta. Questo il titolo del convegno pubblico che abbiamo tenuto Venerdì 4 Febbraio, a Bergamo. Era la Giornata Mondiale per la Lotta contro il Cancro e noi eravamo in Sala Lombardia, presso la sede di ATS Bergamo.

Vai alla videoregistrazione integrale dell’incontro:

Non un convegno: un incontro.

Un convegno per dare la giusta dimensione al cancro. Quella numerica ma, prima ancora, quella umana. Non si è trattato, però, di un evento ampolloso dove ognuno dice la sua su questo o su quell’aspetto della lotta contro il cancro. E’ stato un incontro tra persone di sensibilità diverse per confrontarsi intorno ad una questione vitale per la vita dell’uomo. Anzi, due.

La prima è quella di tornare a considerare il cancro nella sua giusta dimensione numerica. Questa malattia rimane la seconda causa di morte nel Mondo. In Italia, si stimano 377.000 nuovi casi all’anno. Oltre 1.000 al giorno. Il Covid è stata una tragedia anche in questo senso: ha distolto risorse ed energie dalla prevenzione e diagnosi precoce del cancro.

La seconda è forse la più importante e complessa. Il cancro si cura solo con la presain carico. Quella globale. Quella corretta. Non solo la presa in carico medica o tecnica. Qui si tratta di quella sanitaria, umana, psicologica e sociale insieme. Quella rivolta alla persona colpita dal cancro e ai suoi familiari. Perchè – lo diciamo da sempre – dopo una diagnosi di cancro la vita non sarà più quella di prima. Non lo sarà per la persona e neppure per la famiglia.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico, dunque. Quella corretta però. Quella che vede il coninvolgimento di molti attori. Allora il problema diventa culturale prima che assistenziale. Parliamo di cultura della salute.

La lucida e toccante analisi umana del Prof. Ivo Lizzola e del Cappellano dell’Istituto dei Tumori, Tullio Proserpio. La sensibilità degli Assessori Marcella Messina e Gabriele Cortesi. Le valutazioni puntuali dell’oncologo, Prof. Roberto Labianca, insieme a quelle della psicologa, Dott.ssa Valeria Perego. Le considerazioni della Presidente di LILT Bergamo, Lucia De Ponti. Su tutto, l’esperienza di vita, di Milena, donna, moglie, mamma e lavoratrice, colpita dal dal cancro.

Tutto questo, insieme, ha permesso un approfondimento pacato e profondo di quello di cui si discuteva. Qualcosa che non è solo sanitario, appunto, ma che riguarda la persona, la famiglia, la comunità. Già, la comunità. E in prospettiva, anche le case della comunità. Perché abbiamo parlato di vita. Quella dei singoli e quella di tutti.

Un punto di partenza

Partiamo da qui per lavorare, giorno dopo giorno, nella direzione indicata da tutti. Fare della malattia una questione che non riguarda solo la malattia ma, come scrivevamo, la vita e la sua qualità.

Partiamo da qui anche con il percorso del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Dieci appuntamenti, quest’anno, a Bergamo, per promuovere l’educazione alla salute tra i cittadini e le istituzioni. E, con essa, comportamenti sani e orientati al benessere. Insieme alle pratiche che favoriscono la prevenzione e la diagnosi precoce.

Dieci appuntamenti organizzati da cinque associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata che lavorano insieme da tempo, sul territorio, con il coinvolgimento di amministrazioni e strutture sanitarie pubbliche.

Un approccio tipico di Politerapica. Noi, infatti, siamo Medicina Vicina.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Documenti.

Locandina – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Documento convegno – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Agenda- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Comunicato- Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta.

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Stampa.

L’Eco di Bergamo – 03.02.2022 – Insieme si può – Def

Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Foto.

Bergamo, 4.2.2022 - Contro il cancro c'è solo la presa in carico. Quella corretta

Bergamo, 4.2.2022 – Contro il cancro c’è solo la presa in carico. Quella corretta

Ass. Marcella Messina - Presidente Conferenza dei Sindaci, provincia di Bergamo

Ass. Marcella Messina – Presidente Conferenza dei Sindaci, provincia di Bergamo

Don Tullio Proserpio - Cappellano Istituto Nazionale Tumori, Milano

Don Tullio Proserpio – Cappellano Istituto Nazionale Tumori, Milano

Dott. Massimo Giupponi - Direttore Generale ATS Bergamo

Dott. Massimo Giupponi – Direttore Generale ATS Bergamo

Bergamo, 4.2.2022 - Contro il cancro c'è solo la prtesa in carico. Quella corretta.

Bergamo, 4.2.2022 – Contro il cancro c’è solo la prtesa in carico. Quella corretta.

Ass. Gabriele Cortesi - Presidente Ambito Territoriale di Seriate

Ass. Gabriele Cortesi – Presidente Ambito Territoriale di Seriate

Prof. Roberto Labianca - Oncologo

Prof. Roberto Labianca – Oncologo

24 Gennaio 2022
Il Long Covid non si cura senza lo psicologo

Il Long Covid non si cura senza lo psicologo. Non si può pensare di curare questa sindrome senza curarne la sofferenza emotiva. Questa è una delle conclusioni cui giunge la Dott.ssa Valeria Perego, Psicologa e Psicoterapeuta in Politerapica, sulla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo di domenica 23.1.2022.

Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – 23.01.2022 – Psiche e Covid Perego – Def

Non si può curare il fisico senza occuparsi della mente

Una delle conclusioni, scrivevamo, ma non l’unica, quella cui giunge la Dott.ssa Perego a proposito della cura della sindrome Long Covid. Il ragionamento che propone la Dottoressa riguarda questa malattia ma non solo. Il punto è che non esiste salute fisica senza salute psichica e viceversa. Così come non esiste sofferenza fisica senza sofferenza psichica e viceversa.

Questo è un concetto che Politerapica considera essenziale. Come quello che ne consegue: non prendersi carico della parte emotiva e psicologica della sofferenza sconfina nell’omissione di soccorso. Mente e corpo, infatti, sono indissolubilmente legati e interconnessi tra loro. Su questo punto si sono versati ormai fiumi e fiumi di inchiostro. La medicina occidentale così perfezionata e iperspecializzata non lo può dimenticare. Un paziente affetto da cancro, per esempio, sta male anche emotivamente. E’ inevitabile. Una sofferenza così forte da procurare dolore. E pure da pregiudicare i risultati delle cure fisiche.

Questo vale per il cancro e per ogni altra forma di sofferenza. Lo sanno bene i padri della medicina orientale che dedicano molto tempo alla valutazione della persona nella sua interezza. Compresa la componente psichica ed emotiva. E’ necessario che non lo dimentichiamo noi nella nostra medicina così tecnologica.

Il Long Covid, dunque, non si cura senza lo psicologo

La sindrome Long Covid è la definizione di un insieme di disturbi fisici e, come già detto, emotivi. Tra i  sintomi fisici ci sono fatica, stanchezza, difficoltà respiratoria e dolori. Insieme ai sintomi fisici ci sono quelli di sofferenza della sfera psicologica: depressione, ansia, attacchi di panico, insonnia, disturbi alimentari. Questi, peraltro, possono essere a loro volta causa o con-causa di disturbi fisici.

L’impatto psicologico per le persone che hanno avuto il Covid-19, scrive la Dott.ssa Valeria Perego, è forte durante la malattia ma rimane importante anche dopo. I sintomi che lo caratterizzano, in alcuni casi, definiscono un vero e proprio disturbo post traumatico da stress.

Il trattamento della sindrome Long Covid deve essere multidisciplinare, continua la Dottoressa. Deve cioè prevedere la collaborazione tra diversi specialisti sia per l’aspetto valutativo che riabilitativo. Parla del coinvolgimento di pneumologo, cardiologo, dietologo, fisiatra e dei terapisti che hanno in carico la riabilitazione fisica oltre a quella logopedica. E del team deve fare parte lo psicologo.

A loro è affidato il compito di impostare il percorso di recupero e riabilitazione. Quindi eseguirlo e monitorarlo. Anche con la collaborazione del medico di base.

L’intervento dello psicologo, con gli specialisti, anche a sostegno dei familiari

Nella parte terapeutica, lo psicologo interviene con attività di cura e di sostegno, spiega la professionista di Politerapica. Queste possono proseguire per tutta la durata della riabilitazione. Si tratta di favorire un atteggiamento attivo e positivo del paziente. Bisogna lavorare per ridurre lo stress emotivo e riuscire ad affrontare stati ansiosi o depressivi. Il supporto psicologico è uno strumento utile alla persona che ha vissuto la malattia e anche ai suoi familiari.

Non bisogna poi dimenticare il problema dell’elaborazione del lutto. Questo ha colpito molti, malati e non malati. In diverse situazioni non è stato possibile congedarsi dai propri cari o assistere al loro funerale. Ne è derivata ulteriore sofferenza. Una sofferenza presente nella sindrome Long Covid di chi è stato malato e anche in molti che non lo sono stati.

Nel suo articolo, la Dott.ssa Valeria Perego definisce nel dettaglio la sindrome. Si sofferma poi su un problema che ne fa parte ma che le è anche attiguo. Parliamo dello stress da Pandemia. Un tema che merita di essere seguito con attenzione e di non venire sottovalutato. Stress da Pandemia e sindrome Long Covid, infatti, sono due condizioni con le quali probabilmente dovremo fare i conti per un po’ nel nostro futuro.

 

Eco di Bergamo

 

 

 

 

31 Dicembre 2021
Tamponi molecolari e antigenici in Politerapica

Tamponi molecolari e antigenici in Politerapica, senza prenotazioni, tutti i giorni. Sia al mattino, sia al pomeriggio. Il costo dei tamponi  molecolari è di 50 Euro e quello dei tamponi antigenici è di 15 Euro. L’esito negativo permette di uscire dalla quarantena.

Tamponi molecolari e antigenici in Politerapica

In Politerapica eseguiamo i tamponi molecolari già da Maggio 2020 quando, nel pieno della prima ondata del Covid, risultava difficile trovare disponibilità per questa prestazione. Lo facciamo con Synlab, uno dei più importanti centri europei per la dignostica medica e di laboratorio.

Forniamo un servizio di qualità, in tempi rapidi e a costi contenuti. In questo modo continuiamo ad offrire una risposta ad un’esigenza del territorio che, nel corso del tempo, non è mai calata e che anzi, in alcuni momenti, ha registrato picchi di grossa intensità. L’esito del tampone molecolare può essere scaricato, in modo comodo, dal sito di Synlab. Synlab, peraltro, inserisce l’esito nel fascicolo sanitario del paziente.

Eseguiamo anche tamponi rapidi, quelli antigenici. Con i tamponi rapidi, in caso di risultato negativo, rilasciamo subito il green pass.

Orari flessibili, senza bisogno di prenotazione

L’esigenza di tamponi da parte della popolazione molto alta. Sembra, anzi, che stia crescendo. Abbiamo quindi deciso di dedicare orari ampi e flessibili a questa attività.

Per i tamponi molecolari, le persone possono presentarsi da noi, dal Lunedì al Venerdì, dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 17,00.Il Sabato, invece, dalle 10,30 alle 11,30. Synlab fornisce il referto in circa 36 o 48 ore. I pazienti possono peraltro richiedere che venga fatto in urgenza.

Per i tamponi antigenici, il servizio è disponibile da Lunedì a Venerdì, dalle 8,00 alle 14,00 e dalle 17,30 alle 20,00. Il Sabato, dalle 8,00 alle 11,00.

Come scrivevamo, non è necessaria la prenotazione anche se chi lo desidera può farla sul sito www.syncoda.synlab.it. Le persone possono venire presso il nostro centro, a Seriate, in Via Nazionale 93, negli orari indicati. E’ probabile che debbano aspettare. Noi mettiamo però tutto il nostro impegno per assicurare l’esecuzione della prestazione.

Lo racconta anche l’Eco di Bergamo:

1) L’Eco di Bergamo – 24.12.2021 – Code per i tamponi – Def
2) L’Eco di Bergamo – 30.12.2021 – Molecolari in Politerapica – Def
3) L’Eco di Bergamo – 09.11.2021 – Tset antigenici in Politerapica – Def

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e contatti, tel. 035.298468.

28 Novembre 2021
Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide

Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide. Non sempre, almeno. Non quelle autoimmuni. Possono, per esempio, colpire l’occhio. Parliamo di un argomento delicato. La Dott.ssa Danila Covelli, Endocrinologa in Politerapica, lo tratta in un articolo pubblicato dalla Pagina della Salute dell’Eco di Bergamo del 28.11.2021.

Qui si può scaricare l’articolo: L’Eco di Bergamo – 28.11.2021 – Covelli, Basedow – Def

Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide

Il nome è un po’ difficile ma anche la malattia non è delle più comuni. Oftalmopatia basedowiana o tiroidea. Così viene chiamata l’insieme di segni e sintomi oculari che si possono manifestare in chi soffre di malattie autoimmuni tiroidee. E’ più frequente in caso di ipertiroidismo da Malattia di Graves-Basedow. Può presentarsi però anche in caso di ipotiroidismo associato a Tiroidite di Hashimoto. E’ una malattia rara nelle sue forme più gravi ma un minimo coinvolgimento oculare si rileva fin nel 50% dei pazienti con Malattia di Graves-Basedow.

I suoi principali bersagli sono la congiuntiva, le palpebre e i muscoli oculari. Gli occhi ammalati appaiono sporgenti, gonfi e arrossati e lo sguardo più spalancato.

Disturbi dolorosi e invalidanti

La sensazione di “avere la sabbia negli occhi” e un dolore oppressivo all’occhio sono sintomi molto comuni. Il disturbo più invalidante è quello della visione doppia, o diplopia, conseguenza dell’infiammazione dei muscoli che muovono l’occhio.

Normalmente i segnali luminosi percepiti dai nostri occhi generano ed inviano al cervello due immagini distinte che vengono poi fuse in un’unica. Gli occhi sani, ben sincronizzati nei movimenti, inviano al cervello due immagini molto simili tra loro. Se invece i due occhi non si muovono in modo sincrono, come quando i muscoli sono infiammati, inviano al cervello immagini molto diverse tra loro che non vengono facilmente fuse. Ne deriva la percezione di vedere doppio. La diplopia limita molto l’autonomia del paziente. Per risolverla spesso è necessario un intervento chirurgico.

Cause poco chiare

La Dott.ssa Covelli spiega che l’origine delle malattie autoimmuni non è ancora molto chiara. Spesso si scatenano dopo uno stress in chi ha ereditato un sistema immunitario non perfettamente sano. Ancora meno chiaro è il motivo per cui talvolta la reazione autoimmune non si limita alla tiroide ma coinvolge anche tessuti extra-tiroidei come l’occhio.

Nascono quando il sistema che produce le nostre difese genera per errore anticorpi diretti contro il nostro stesso organismo e, come abbiamo visto, anche la tiroide può essere bersaglio di questi attacchi. Due tra le più comuni malattie autoimmuni sono la Malattia di Graves-Basedow e la Tiroidite di Hashimoto. La prima causa un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei mentre la seconda danneggia il tessuto tiroideo fino a portare alla ridotta produzione di ormoni. Entrambe possoon colpire l’occhio.

Terapia, possibili conseguenze e prevenzione

Un dato positivo è che l’orbitopatia è una malattia che si autolimita. Gli anticorpi che attaccano la tiroide pian piano spariscono e l’infiammazione agli occhi si risolve. La terapia medica limita l’infiammazione e i conseguenti danni. Si basa sulla somministrazione di  farmaci cortisonici per via endovenosa. Oggi, peraltro, si stanno già usando in via sperimentale nuovi trattamenti più specifici e con meno effetti collaterali.

Una volta risolta la fase infiammatoria, non è detto che gli occhi tornino come prima dal punto di vista estetico o funzionale. In questi casi diventa necessario ricorrere alla chirurgia. Prevenzione, diagnosi precoce e terapia adeguata servono a limitare al minimo i danni permanenti e il ricorso agli interventi chirurgici.

Per la prevenzione ci sono alcuni fattori su cui possiamo agire: si deve evitare il fumo di sigaretta e si devono prendere nel modo giusto i farmaci per la tiroide. Per la gestione adeguata della malattia, invece, conclude la Dott.ssa Covelli, ci si deve rivolgere a centri ospedalieri che garantiscano il lavoro in equipe di endocrinologo, oculista, ortottista e chirurgo.

Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide

Le malattie della tiroide non si limitano alla tiroide. Come abbiamo visto, saperlo è necessario per affrontarle nel modo migliore e per lavorare alla loro prevenzione.

 

 

Politerapica è a Seriate in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.