Ci vergogniamo a parlare di emorroidi e più ancora ad andare dal medico a farci visitare in quei posti lì. Questo però ci può procurare problemi seri. Come dice il Dott. Marco Bianchi, se trattate in modo corretto e per tempo, più del 50% delle malattie emorroidarie possono evitare di finire in sala operatoria. E quando l’intervento chirurgico è necessario, risulta difficile evitarlo perché la vita di chi ne ha bisogno “diventa un inferno”.
Il Dott. Bianchi è uno dei medici di Politerapica. E’ specialista in Chirurgia generale e si occupa in particolare di proctologia, la cura di malattie e disturbi della parte finale dell’intestino. Un professionista di grande esperienza che sa bene cosa dice quando parla di emorroidi.
Lo ha fatto il 15 Novembre scorso, in qualità di ospite di Fattore Bergamo – La Salute, la trasmissione di Bergamo TV condotta da Alberto Ceresoli:
Ci vergogniamo a parlare di emorroidi ma le abbiamo tutti
Le emorroidi sono dei cuscinetti vascolari che stanno nell’ultimo tratto dell’intestino di tutti. Hanno diverse funzioni fisiologiche, soprattutto quella della continenza di feci e gas. Molto spesso, purtroppo, tendono ad ammalarsi. Questo può succedere per scorretti stili di vita o anche per la costituzione stessa del canale anale.
La malattia delle emorroidi si presenta per gradi così come quella delle vene varicose. Si dilatano, tendono ad uscire dalla sede normale e producono disturbi come dolore, gonfiore, bruciore, prurito, fino al sanguinamento quando si va in bagno. Sono sintomi che spesso non è facile riconoscere o che sono piuttosto sfumati come, per esempio, quello del prurito anale che viene quando le emorroidi cominciano ad ammalarsi, prima che escano. O quello della sensazione di non essersi scaricati completamente.
Ci vergogniamo a parlare di emorroidi e facciamo pasticci
Stiamo parlando di un argomento tabù. Ci vergogniamo a parlare di emorroidi, scrivevamo all’inizio, e più ancora di andarci a fare visitare. Spesso temiamo anche che la visita ci procuri dolore. Tendiamo quindi a sottovalutare il problema o a cercare di curarcelo da soli, seguendo i consigli di parenti, amici e conoscenti. Ci applichiamo creme, prendiamo farmaci. In realtà, facciamo un pasticcio.
Soprattutto, ritardiamo la diagnosi ed evitiamo il trattamento fino a quando la malattia diventa conclamata: le emorroidi escono, si formano gonfiori anali importanti, ci sono sanguinamenti.
E questo è un errore perché i trattamenti precoci e continuati nel tempo possono portare alla cura della malattia o al rallentamento del suo decorso. Parliamo di cure farmacologiche e trattamenti ambulatoriali come sclerosanti o legature delle emorroidi con le quali si può evitare l’intervento chirurgico in più del 50% dei casi.
L’intervento chirurgico
Quando invece la malattia è conclamata e la patologia raggiunge il 3° o 4° grado, nel 100% dei casi rimane solo l’indicazione chirurgica.
L’intervento chirurgico procura diversi fastidi ed è mal tollerato dai pazienti perché si esegue in un distretto anatomico molto sensibile e doloroso, procura fastidio, disagio. Senza contare che, come per tutti gli interventi chirurgici, rimanse sempre una certa alea di rischio per il paziente. Questo anche se oggi le tecniche operatorie sono molto avanzate e hanno permesso di superare molti problemi rispetto al passato.
Quando però l’operazione risulta necessaria diventa difficile evitarla. Se non vengono operate, le emorroidi diventano un inferno per la vita del paziente, senza contare le possibili conseguenze. Il sanguinamento, per esempio, può portare all’anemia cronica e questa, oltre a potere essere grave in sé fino alla necessità di trasfuzioni, può produrre problemi in altre patologie. Una persona anziana, per esempio, può correre seri rischi. Se cardiopatico, può arrivare a mettere in pericolo la vita.
La prevenzione
Insomma, parliamo di problemi che crescono e crescono ma che potremmo risparmiarci se ci rivolgessimo subito al medico. Addirittura, potremmo ebitarli ancora prima con una corretta prevenzione.
Sì, perché anche la malattia delle emorroidi si può prevenire con sani stili di vita. Cominciando da una sana alimentazione con abbondante frutta e verdura e bevendo almeno due litri di acqua al giorno. E non bisogna fare l’errore di mangiare molta frutta e verdura senza bere acqua. Si ottiene l’effetto contrario: le fibre possono addirittura diventare massa che ostacola la funziona intestinale.
E poi naturalmente il movimento. Il corpo deve muoversi e un movimento corretto facilita una corretta attività dell’inetstino.
Il Dott. Marco Bianchi riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, si può chiamare il numero 035.298468.
Un momento di storia per LILT Bergamo, quello che si è tenuto Mercoledì 17 Novembre, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Con la partecipazione di testimoni autorevoli, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della mostra fotografica sui 90 anni di vita di LILT Bergamo alla Hospital Street dell’ospedale bergamasco.
Un momento di storia per LILT Bergamo
Un momento di storia per LILT Bergamo. Storia passata e presente unita alla visione del futuro. La mostra che durerà fino al 31 Dicembre conclude un anno ricco di celebrazioni, non di autocelebrazioni: contenuti sobri e chiari. Si pensi al convegno dello scorso Maggio, presso Bergamo Scienza, col Prof. Alberto Mantovani e il Prof. Gianvito Martino.
Una conclusione che parte dal punto di partenza, come ha raccontato Lucia De Ponti, la Presidente dell’Associazione. Con la mostra, LILT è tornata infatti sul luogo della sua nascita: l’ospedale maggiore di Bergamo insieme al quale ha percorso poi tanta strada e col quale continua a collaborare.
“La scelta dell’ASST Papa Giovanni XXIII come sede della manifestazione” – ha infatti dichiarato la Presidente di LILT Bergamo – “è stata determinata dalla volontà di riportare l’associazione nel luogo della sua nascita, nel 1931, nei reparti di Anatomia Patologica e Radioterapia dell’allora Ospedale Maggiore di Bergamo. Lì si è sviluppato il progetto di dotare l’Ospedale delle strumentazioni più all’avanguardia per contrastare il cancro. Un progetto nel quale hanno svolto un ruolo determinante il prof. Francesco d’Alessandro e il prof. Lorenzo Felci”
Una cerimonia importante. Niente retorica e ancora solo contenuti con testimoni autorevoli. Quelli di ieri e quelli di oggi. Uomini e donne che hanno fatto la storia dell’oncologia non solo bergamasca. Con loro anche diverse autorità: il Direttore Generale di ASST Papa Giovanni XXIII, Beatrice Stasi, e il suo Direttore Sanitario, Fabio Pezzoli, con il Vice Sindaco di Bergamo, Sergio Gandi.
Una storia appassionante
Una storia appassionante che la Presidente De Ponti ha saputo raccontare in modo suggestivo. Ai presenti è stata offerta la possibilità di ascoltare la narrazione di una vita riferita davanti ad alcuni dei suoi protagonisti. Una vita intensa, raccontata da Lucia De Ponti e rappresentata – in sintesi, si intende – attraverso la mostra fotografica.
E’ la storia di novant’anni di volontariato impegnati nella lotta contro un male che all’inizio si riusciva solo a intuire ma di cui non si potevano ancora definire i contorni. Era il 1931 e da lì è iniziato tutto. Un percorso nel quale l’associazione bergamasca ha ricoperto un ruolo fondamentale per la promozione della ricerca, la prevenzione e la diagnosi precoce contro il tumore. Un lavoro fondato sulla solida alleanza tra LILT Bergamo Onlus e l’Ospedale della nostra città.
La prima fase di vita di LILT Bergamo prosegue fino alla fine degli anni 70. Sono stati anni dedicati a raccogliere fondi per dotare l’Ospedale di attrezzature moderne, in alcuni casi, le prime in Italia. Un’attività basata sull’autotassazione dei medici e sulla generosità delle banche e dei cittadini Bergamaschi.
Negli anni 80 la seconda fase
A partire dagli anni 80, inizia la seconda fase. Lo Stato Italiano aveva appena istituito il Servizio Sanitario Nazionale con la legge 833 del 1978. Presidente di LILT Bergamo era l’On. Leandro Rampa. Con lui partono progetti che anticipano il futuro.
Nel 1980 il lavoro di prevenzione nelle aziende e quello nelle scuole, Nel 1982 il centro di senologia mentre nel 1984 parte la prima campagna contro il melanoma e lo screening con il pap-test. Sembra un’attività condotta con ritmo incalzante quella che, in efferti, rappresenterà un punto di svolta nella lotta contro il tumore.
Nel 1987 l’associazione è protagonizta nella stesura dell’Atlante di mortalità della provincia di Bergamo e nel 1987 è impegnata sul fronte del riconoscimento delle cure palliative e della loro attuazione. Il 1995 è l’anno nel quale partono le campagne di contrasto al fumo e l’impegno per assicurare la presenza delle volontarie al letto delle donne operate al seno.
A volte, è successo che trascorressero anni prima della realizzazione di queste “intuizioni”. E’ stato sempre chiaro, però, come LILT Bergamo abbia saputo leggere con anticipo e lucidità le esigenze che via via si sarebbero espresse attorno al cancro, ai pazienti e alle loro famiglie. Una capacità fondata sul lavoro dei Consiglieri e dei Volontari dell’associazione.
La terza fase guarda già il futuro
Oggi LILT Bergamo è un’associazione in prima linea sul fronte della prevenzione primaria e di quella secondaria. La prima affrontata con campagne di educazione ai corretti stili di vita: alimentazione, movimento (corsi di Fitwalking), contrasto al fumo nelle aziende e nelle scuole. La seconda attraverso i suoi ambulatori di Trescore Balneario e di Verdello e con progetti all’avanguardia. Parliamo, per esempio, di “Clicca il neo” per la prevenzione dei tumori della pelle e di “Giobbe – Riconoscere misurare e curare il dolore in RSA”.
LILT Bergamo Onlus oggi affronta il futuro ampliando ulteriormente il suo orizzonte. “E’ stato sempre importante per noi collaborare con le altre associazioni di volontariato, con le Istituzione e con il CSV”, ha detto la Presidente De Ponti. “Oggi questa scelta diventa ineludibile affinché il volontariato possa svolgere la sua attività di supporto e di tutela in vista delle trasformazioni che il settore sanitario affronterà nei prossimi anni”.
Un momento di storia per LILT Bergamo e noi c’eravamo
Politerapica e Fincopp Lombardia hanno avuto l’onore di essere tra gli invitati. Abbiamo avuto il privilegio di partecipare alla cerimonia, prima, e alla presentazione della mostra, dopo, lungo il suo percorso, guidati proprio da Lucia De Ponti.
Ci ha fatto piacere. Ci ha toccato. Abbiamo conosciuto un pezzo del nostro territorio e della sua storia. Abbiamo conosciuto alcuni dei suoi protagonisti. Alcuni di persona, altri solo nella memoria del lavoro che hanno svolto.
Notevole la copertura mediatica
La stampa ha dato ampio risalto all’evento. Non poteva essere diversamente. Carta stampata, televisione, informazione on-line hanno contribuito a raccontare un aparte di noi. L’Eco di Bergamo lo ha riportato due volte nell’edizione cartacea e una su quella on-line. Sono intervenuta anche associazioni e enti.
L’Eco di Bergamo – 18.11.2021 – Mostra Lilt 90 anni – Def
L’Eco di Bergamo – 19.11.2021 – 90 anni LILT – Def
Corriere della Sera Bergamo
L’Eco di Bergamo on-line
BergamoNews
Prima Bergamo
Informatore Orobico
Valseriana News
ASST PGXXIII
LILT Bergamo Onlus
Il Gruppo Plastik si affida a Politerapica e stipula una convenzione con la nostra struttura. I 239 dipendenti delle due società di Albano Sant’Alessandro potranno ora accedere ai servizi di Politerapica a condizioni ancora più vicine. Con loro, anche i loro familiari conviventi.
Un gruppo all’avanguardia
Il Gruppo Plastik è un po’ particolare. In senso positivo, intendiamoci. E’ nato nel 1961 ed Esprime una delle eccellenze bergamasche nella manifattura. Si presenta però ancora come azienda a conduzione familare. Eppure impiega 240 persone nelle due aziende di Albano Sant’Alessandro e si compone di una terza società con sede a Modugno in provincia di Bari e di una quarta in Tunisia. Un gruppo importante che opera sui mercati internazionali ma che rimane legato ad una gestione fondata sui rapporti umani.
E’ impegnato nella produzione di film e sacchetti per il settore igienico sanitario e di film tecnici per settori specifici. Oggi rappresenta un riferimento nel settore dove è riconosciuto come partner affidabile per il presente e per il futuro dei propri clienti.
In prima linea nell’emergenza Covid
Si chiamava “Molamia”. Era la mascherina chirurgica nata in seno al progetto “Facciamo l’impresa” di Confindustria Bergamo per far fronte alla mancanza di dispositivi di protezione. Eravamo a Marzo 2020, nel pieno della pandemia da Covid, in particolare nella nostra provincia. E’ stata prodotta da una filiera bergamasca che ha visto impegnata la Plastik di Albano. Con lei, Radici Group di Gandino e il maglificio Santini di Lallio. Le prime due fornivano il materiale. La terza provvedeva al confezionamento.
Il progetto ha superato bene il primo step per poter ottenere la certificazione dell’Istituto superiore di sanità: quello bergamasco è stato infatti uno dei soli sette prototipi, su 200 arrivati da tutta la Lombardia, ad aver ricevuto già a Marzo l’ok del Politecnico di Milano in fatto di traspirabilità, filtrazione batterica e resistenza agli schizzi per impedire il passaggio del virus.
A pieno regime, la filiera formata dalle tre aziende ha avuto la possibilità di produrre centomila pezzi al giorno. “Per il bene comune abbiamo messo a disposizione le nostre competenze e in pochissimo tempo è nato questo progetto così importante“. Questa la dichiarazione all’Eco di Bergamo di Laura Cattaneo, amministratore delegato di Plastik Textile. L’azienda del gruppo Plastik coinvolta nel progetto per la mascherina
chirurgica 100% made in Bergamo, ha messo a disposizione un tessuto normalmente usato per pannolini e prodotti per l’incontinenza.
Il Gruppo Plastik si affida a Politerapica
Il Gruppo Plastik si affida a Politerapica e ha stipulato con noi un accordo a favore dei suoi collaboratori. Questi e i loro familiari possono ora accedere ai nostri servizi a condizioni particolari.
La convenzione comprende tutte le prestazioni di Politerapica. Da quelle specialistiche, a quelle riabilitative, e vaccinali oltre a quelle del Centro Prelievi per gli esami di laboratorio. In particolare, tamponi e test sierologici per la ricerca del Covid. Incluse quelle degli ambulatori multidisciplinari. Quello per il melanoma e quello per la chirurgia pediatrica, Quello per l’acufene e quello per la cefalea.
Politerapica è a Seroate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Da Lunedì 15 Novembre in Politerapica si eseguono tamponi antigenici rapidi per il Covid. Il servizio è attivo da Lunedì a Sabato in orari comodi, presso la sede di Politerapica a Seriate, in Via Nazionale 93. Il costo dell’esame è di 15 Euro. Non c’è bisogno di prenotazione anche se è consigliato fissare un appuntamento. Per farlo, basta chiamare il numero della struttura: 035.298468.
Tamponi antigenici rapidi in Politerapica
Non è una notizia da poco. Tanto è vero che l’Eco di Bergamo la riporta nella pagina di apertura della cronaca nella sua edizione di oggi.
Vai all’articolo: L’Eco di Bergamo – 09.11.2021 – Tset antigenici in Politerapica – Def
Pensavamo infatti, che la domanda per questi esami sarebbe andata diminuendo ma le cose non stanno così. Il Covid non è ancora sconfitto anche se in Italia la situazione è migliore di altri Paesi. Pare che il Governo estenda le misure a protezione della popolazione che era previsto durassero fino a fine anno. Aumenta quindi l’esigenza di questo servizio per il territorio e per i suoi cittadini.
E Politerapica non si tira indietro. Peraltro è nella nostra natura il fatto di rispondere ai bisogni della gente in termini di salute con proposte concrete e veloci. Il nuovo servizio si aggiunge a quello di esecuzione di tamponi molecolari e esami sierologici che abbiamo avviato già a Maggio 2020 con la collaborazione di Synlab. E si aggiunge anche a quello del Centro Prelievi per esami di laboratorio che abbiamo avviato a Giugno di quest’anno.
Rilascio immediato di Green Pass
L’esito dei test antigenici rapidi per Covid è disponibile nel giro di quindici minuti circa. Se questo è negativo, viene rilasciato immediatamente il Green Pass all’utente. Se questo invece è positivo, viene offerta all’utente la possibilità di esecuzione di test molecolare senza costi per lui.
Scrivevamo che gli orari di accesso al servzio sono molto comodi. Questo è attivo, infatti, dal Lunedì al Venerdì, dalle 8,00 alle 14,00 e dalle 17,30 alle 20,00. Il Sabato, invece, è disponibile dalle 8,00 alle 11,00. Il costo dell’esame è di 15 Euro. Non è necessario fissare un appuntamento ma è consigliato farlo.
La sede di Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti si può chiamare il numero 035.298468.
Perché abbiamo deciso di avviare i corsi di fisioterapia di gruppo in Politerapica? Potremmo rispondere che la ragione sta nel fatto che noi siamo un centro dove si fa riabilitazione. Potremmo poi aggiungere che esistono diversi livelli di fisioterapia. E che anche i disturbi non sono sempre di uguale entità. Parliamo di quelli che ci fanno sentire i dolori alla schiena, alla cervicale, alle spalle, alle ginocchia, per fare degli esempi.
Vai al volantino con tutti i dettagli: Volantino corso di fisioterapia di gruppo – 3
Detto in modo più chiaro, la fisioterapia di gruppo è un’attività utile a stare bene. Ci permette di prevenire distrurbi e dolori e di restare in forma. Ci permette anche di curare in modo allegro i disturbi che non sono ancora gravi. Infine, ci dà la possibilità di mantenere nel tempo i risultati di un’eventuale percorso di fisioterapia individuale, eseguito prima.
Tre ottime ragioni, quindi, che spiegano la partenza dei corsi di fisioterapia di gruppo nella nostra struttura. Anche tre ottime ragioni perché uomini e donne di tutte le età li frequentino.
Corsi di fisioterapia di gruppo in Politerapica
I corsi sono tenuti da una fisioterapista molto brava. E’ Camilla Mazzoleni che collabora da tempo con Politerapica. Sono rivolti a uomini e donne di tutte le età. Già, di tutte le età, perché non è mai troppo presto e neppure troppo tardi per prendersi cura di sé.
Non sono ancora comparsi i dolorini di schiena o alle articolazioni? Un’ottima ragione per fare prevenzione ed evitare che vengano. Siamo invece un po’ avanti con l’età e facciamo un po’ fatica a muoverci? Un motivo di più per ricominciare a farlo, partendo nel modo giusto, con l’aiuto di una professionista preparata.
Senza contare quando capita che abbiamo dovuto fare un percorso di fisioterapia individuale. Magari dopo un trauma o un intervento chirurgico di ortopedia, quando è necessario recuparare tutte le funzioni. Oppure per una sofferenza seria della spina dorsale. Parliamo per esempio di lombalgia o lombosciatalgia, cervicobrachialgia o ernia e protrusione del disco. Insomma, nei casi in cui la riabilitazione è lo strumento per curare. Beh, non è che tutto finisca proprio con il ciclo di fisioterapia. E’ sempre utile, da quel momento, seguire dei percorsi di mantenimento.
Piccoli gruppi, naturalmente
I corsi si tengono in piccoli gruppi e hanno la durata di dieci incontri. Poi… se ne possono fare altri dieci e altri dieci e altri dieci. L’esperienza ci insegna che spesso le persone che cominciano a frequentare la fisioterapia di gruppo, non smettono al termine di un ciclo. Diventa, anzi, per loro l’attività con la quale continuano a mentenersi in forma per vivere meglio la loro giornata.
Senza contare il fatto che un gruppo tante volte diventa proprio un gruppo. Si sta insieme, in serenità. Si lavora, scherzando e in allegria.
Un modo anche questo per occuparci della Salute secondo il significato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità dà alla parola. Non assenza di malattia ma stato di benessere fisico, psichico e sociale. Possiamo anche dire condizione di buonumore e serenità, insieme a realazioni gradevoli.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468
La chirurgia plastica è una grande opportunità di cura per il paziente oncologico. Lo chiamiamo paziente oncologico ma crediamo sia meglio dire la persona ammalata di cancro. In particolare, quel tipo di cancro che si combatte con la chirurgia. Quella chirurgia che lascia segni pesanti sul nostro corpo. Tracce visibili a tutti come le cicatrici per gli interventi contro le varie forme di cancro della pelle. Oppure tracce che feriscono l’intima essenza del proprio essere come quelle per gli interventi di mastectomia nella donna.
Parte il corso di Primo Soccorso pediatrico in Politerapica. Sono due incontri per imparare ad affrontare con serenità e lucidità gli eventuali guai del nostro piccolo. Il corso è diviso in una parte teorica e in esercitazioni pratiche.
Scarica il volantino del corso: Volantino corso primo soccorso – Autunno 2021
Corso di Primo Soccorso pediatrico
Il corso è rivolto a genitori, nonni, zii, baby sitter e a chiunque si curi di bambini. Frequentando il corso non diventeranno specialisti di medicina di urgenza. Porteranno a casa informazioni utili su come affrontare problemi e incidenti nella vita quotidiana. Compreso il caso di ingestione di un corpo estraneo. Tra i temi trattati, infatti, c’è anche quello delle manovre di disostruzione delle vie aeree.
Durante i due incontri, si porrà attenzione sulla prevenzione degli incidenti e sulle tecniche base di primo soccorso. Insieme a queste, come già detto, si affronterà il tema della disostruzione delle vie aeree e quello della rianimazione cardio polmonare. Anche con esercitazioni pratiche. Per queste verranno usati manichini certificati.
Il corso di primo soccorso pediatrico è tenuto dal Dott. Paolo De Lia, infermiere e istruttore BLSD insieme alla Dott.ssa Marta Ada Guerini, Ostetrica.
Gravidanza e neonatalità in Politerapica
Una delle quattro aree di attività di Politerapica è quella rivolta al sostegno e alla cura, quando necessario, nel periodo della gravidanza e neonatalità. In questa area si concentrano iniziative che propongono modi sani e sereni di vivere questa fase. Tutte un po’ speciali, basate sulla visione che abbiamo noi della persona e della salute. Consideriamo la salute una condizinoe di benessere fisico, psichico e sociale. Riteniamo che la persona debba essere considerata nella sua pienezza di mente, corpo e relazioni. Soprattutto quelle affettive. Anche in gravidanza. Anche quando si è ancora piccoli.
In questo momento, si sta svolgendo il corso di accompagnamento alla nascita. Sono nove incontri, uno durante la gravidanza e uno dopo la nascita. E’ rivolto ad entrambi i genitori perché una nascita non è faccenda che riguardi uno solo. E’ tenuto da un’ostetrica e da una psicologa perché l’attesa, il parto e il ritorno a casa non sono solo questioni fisiche. Intorno e in mezzo a loro c’è tutta la dimensione affettiva.
Sta partendo anche il corso di massaggio infantile per genitori di bimbi da 0 a 12 mesi. Sono cinque incontri a frequenza settimanale che si tengono il sabato mattina per permettere ai due genitori di esserci. E’ tenuto da un insegnante certificata A.I.M.I. Associzione Italiana Massaggio Infantile.
Per la salute della donna e del bambino insieme al papà
Lavoriamo con attenzione per la salute della donna e del bimbo, in Politerapica. Il bimbo quando è nato e quando è ancora in grembo. Sempre con il papà. Tra i nostri specialisti, ci sono il pediatra, la ginecologa e il chirurgo pediatrico. Con loro, la psicologa. E poi l’ostetrica. Lavorano insieme, intorno alla persona. La grande e la piccina.
Per il bimbo, abbiamo l’Ambulatorio multidisciplinare Chirurgia Pediatrica. Lavoriamo per le eventuali disfunzioni ma anche per l’incontinenza e l’enuresi pediatrica.
Per la mamma, prestiamo molta attenzione alla salute del suo pavimento pelvico, prima, durante e dopo la gravidanza. Lo facciamo con la ginecologa, gli urologi, il proctologo, la psicologa e l’ostetrica. Ancora insieme. Ancora intorno alla persona.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468