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2 Giugno 2021
La chiave è la ricerca

“La chiave è la ricerca, si investa di più”. Questo ha affermato Alberto Mantovani nell’intervista all’Eco di Bergamo a margine del convegno per celebrare il 90° compleanno di LILT Bergamo Onlus. L’associazione ha tenuto l’evento al Bergamo Science Center, in collaborazione con Bergamo Scienza.

All’incontro hanno partecipato Giordano Beretta, Alberto Mantovani, Gianvito Martino e Francesco Schittulli. Roberto Labianca e Giuseppe Chiesa hanno dato il loro contributo. Non poteva mancare Lucia De Ponti, presidente di LILT Bergamo Onlus. Alcune volontarie hanno portato la loro testimonianza. Max Pavan ha diretto i lavori con la sua straordinaria professionalità.

L’Eco di Bergamo ha dedicato un’intera pagina al convegno e all’intervista al Prof. Mantovani: L’Eco di Bergamo – 29.5.2021 – Prof. Mantovani e 90 anni di LILT

90 anni di storia

Lucia De Ponti ha rivendicato da subito la vicinanza dell’associazione al territorio, lungo tutti i suoi 90 anni di vita. Una vita condivisa con i bergamaschi. Una storia che è anche la storia dei cittadini di questa provincia. LILT Bergamo Onlus è nata pochi anni dopo la fondazione di LILT nazionale. Alcuni medici avevano pensato di mettersi insieme per cercare di capire cosa fosse questo strano male che colpiva così inesorabilmente. Non solo studio ma anche lotta. Una lotta concreta finanziata da una sorta di autotassazione da parte dei professionisti per acquistare apparecchiature all’avanguardia, in alcuni casi per primi in Italia.

Col passare del tempo, l’associazione è uscita dall’ospedale e si è diffusa sul territorio. Da una parte, ha creato allenaze per unire le energie nello studio e la lotta contro il cancro. Dice al proposito la presidente De Ponti che la condivisione sta nel DNA di LILT Bergamo e che tutti insieme abbiamo ancora molto da fare per combattere il cancro. Dall’altra, ha impegnato risorse nell’informare, sensibilizzare, promuovere comportamenti sani e orientati al benessere tra i cittadini. Già perché si era formata ormai chiara l’idea che il tumore si combatta soprattutto con la prevenzione e la diagnosi precoce. Bisognava studiare il tumore per capirlo e per sviluppare terapie sempre più efficaci. Bisognava però anche raccontarlo, farlo emergere, permettere di guardarlo in faccia per affrontarlo nella vita quotidiana.

Il peso del Covid

Il Covid ha colpito pesantemente la popolazione italiana non solo per i suoi effetti diretti. La necessità di concentrare la maggior parte delle risorse contro queto terribile nemico ha reso difficle continuare a svolgere le attività di prevenzione, diagnosi e cura contro il tumore. Lo ha spiegato chiaramente Giordano Beretta, presidente AIOM – Associazione Italiana Medicina Oncologica. A questo si è aggiunto il timore dei cittadini di rivolgersi agli ambulatori ospedalieri per il rischio del contagio. Le nuove procedure di sicurezza e le problematiche organizzative hanno impedito di ripartire subito. Bisogna recuperare il tempo perduto.

La diagnosi precoce è fondamentale per scoprire il tumore per tempo. Lo ha detto Francesco Scittulli, presidente LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Gli screening sono lo strumento necessario. Bisogna anche insistere sulla cultura della prevenzione. Dobbiamo cominciare a farlo nelle scuole con la corretta educazione alimentare ai bambini. Il cancro è una malattia guaribile. Come è nato, è destinato a morire.

La chiave è la ricerca

E’ stato interessante il confronto vituale tra Roberto Labianca e Giuseppe Chiesa. Il Dott. Labianca è oncologo di grande esperienza. Il Dott. Chiesa è un chirurgo toracico da sempre impegnato contro il cancro. Entrambi sono soci di LILT Bergamo e membri del suo consiglio direttivo. Hanno raccontato il loro incontro con il cancro e la loro esperienza di lotta contro la malattia. Due punti di vista diversi, concentrati verso un obiettivo comune.

Non ama le previsioni e neppure fare il profeta, Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas. Racconta però che abbiamo fondate attese e anche dei sogni. Oggi sappiamo che il tumore si combatte anche con l’immunologia. Una volta non lo avremmo mai creduto. I vaccini contro le patologie oncologiche sono una possibilità concreta. E’ necessario insistere nella ricerca perché è questa la chiave. Assistenza sanitaria e ricerca devono procedere insieme. Ugualmente insieme devono procedere i diversi istituti di ricerca in Italia e nel Mondo. La condivisione dei dati e delle informazioni ci permetterà di accelerare. Lo abbiamo visto nel Covid.

Lo conferma Gianvito Martino – presidente del comitato scientifico di Bergamo Scienza. La scienza permette di raggiungere obiettivi importanti. Farlo insieme rende il processo più rapido ed efficace. Possiamo aspettarci risultati sempre migliori dalla ricerca genetica. Questo potrà portare a farmaci piùefficaci contro il cancro e con minori effetti collaterali.

Gli stili di vita

Tutti hanno concordato su questo punto: la lotta al cancro comincia con l’adozione di correti stili di vita. Alimentazione corretta, movimento, giusto riposo, mente serena. Questi sono i pilastri della buona salute. Quelli che mantengono sano l’organismo, rendendolo meno aggredibile dalla malattia.

Un solo esempio. Oggi è sempre più diffuso il fenomeno del sovrappeso nell’infanzia. Eppure sappiamo con chiarezza che l’obesità è cancerogena. Dobbiamo diffondere una giusta educazione alla salute. L’obiettivo è quello di promuovere comportamenti sani e orientati al benessere.

La chiave è la ricerca, si investa di più

La lunga intervista ad Alberto Manotavani è ricca di informazioni e spunti di riflessione. E’ necessario destinare più risorse alla ricerca. La ricerca sarà infatti lo strumento per trovare soluzioni per la salute. Questo vale per il Covid e vale per il cancro. Uno strumento eccezionale per la ricerca è il Sistema Sanitario Nazionale. Il sogno del Prof. Mantovani è che questo sia sempre più un luogo di ricerca. Il sistema di ricerca italiano è un sistema di eccellenza. E’ il secondo più produttivo al Mondo per la ricerca sul cancro. Veniamo prima di USA e Cina. Dobbiamo proseguire in questa direzione.

Per quanto riguarda il Covid, per la sicurezza di tutti è necessario che tutti siano vaccinati. Le popolazioni del terzo mondo devono ricevere il vaccino come nei Paesi occidentali. L’articolo intervista di Giorgio Lazzari si conclude con una domanda su quando potremo tornare a una vita normale. La risposta del Prof. Mantovani merita di essere letta con attenzione. Dice lo scienziato che i vaccini sono una cintura di sicurezza. Quando andiamo in auto, però non basta la cintura ma bisogna guidare con prudenza. Solo così, conclude, potremo trascorrere un Natale vicino alla normalità.

Qui la videoregistrazione integrale dell’incontro:

23 Maggio 2021
La pelle è una protezione da proteggere

La pelle è una protezione da proteggere. Crediamo di saperlo. Lo sentiamo dire in continuazione alla televisione. Lo ripete la pubblicità di questa o di quella crema, di questo o di quel sapone. Il punto è sapere se lo sapiamo davvero. Intendiamo dire: lo sappiamo in modo corretto? Ci è davvero chiara questa nozione?

23 Maggio 2021
LILT Bergamo compie novantanni

LILT Bergamo Onlus compie con orgoglio i novantanni di età e di attività. Lo fa con uno sguardo grato e rispettoso alla sua storia e ai suoi protagonisti. Ha raccolto l’una e gli altri in una pubblicazione che ha preparato per l’occasione, dal titolo 1931-2021. La Lilt a Bergamo: novanta anni di volontariato. Una pubblicazione che ha realizzato con molta cura, sapendo che non sarebbe potuta essere completa. I novantanni di vita della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Sezione di Bergamo sono così ricchi e così intensi che non è possibile raccontarli per intero.

A questo compleanno così speciale, l’Eco di Bergamo dedica un articolo, firmato da Giorgio Lazzari, nel suo prestigioso inserto “La pagina della Salute”: L’Eco di Bergamo – 23.5.2021 – 90 anni LILT Bergamo Def

Festeggiando il suo novantesimo compleanno, lo sguardo dell’associazione è rivolto anche al presente e al futuro. Un presente nel quale LILT Bergamo svolge un ruolo da protagonista sul territorio bergamasco. Qui organizza iniziative rivolte alla popolazione per informare, sensibilizzare e fornire strumenti di prvenzione e diagnosi precoce contro il cancro. Agisce poi presso le istituzioni perché l’attenzione verso il malato oncologico e quella verso la lotta alla malattia non vengano mai meno. Al futuro la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori della nostra provincia guarda con (prudente) ottimismo e grande determinazione. L’ottimismo rivolto a risultati che si possono raggiungere, come dimostrano i suoi novantanni di storia. La determinazione a proseguire con l’impegno che i suoi soci hanno sempre messo nelle sue attività.

Un anniversario importante

Non capita tutti i giorni di compiere 90 anni. Che questo succeda ad un’associazione che lotta contro i tumori fa pensare. LILT Bergamo Onlus è giunta ad una veneranda età senza soccombere, lottando e proiettando sempre in avanti la sua attività, possiamo dire la sua vita. Un’associazione longeva impegnata a combattere una malattia che, almeno fino a qualche anno, impediva di invecchiare a chi ne veniva colpito.

La considerazione più bella è che l’associazione non sente proprio il peso dei suoi 90 anni. Anzi, li considera il bagaglio su cui fondare con rinnovata energia le sue attività future. Come l’anziano (che nell’immaginario collettivo rappresenta l’anno vecchio) consegna le chiavi del tempo al neonato (che rappresenta l’anno nuovo). Così fà oggi LILT Bergamo e idealmente fanno i suoi soci passati, presenti e futuri: si passano le chiavi del tempo e del lavoro da fare.

LILT Bergamo compie con orgoglio i novantanni

La storia dei novatanni di LILT Bergamo Onlus è un po’ la storia dei bergamaschi degli utimi novantanni. L’associazione è una delle più anziane nel mondo LILT nazionale. La sua avventura, come scrive Giorgio Lazzari, è nata “sulla scia delle nuove conoscenze in campo medico e del «sapere» che negli anni della fondazione si andava consolidando attorno ad una patologia come il cancro, che al tempo era considerata una malattia «rara»”.

La pubblicazione 1931-2021. La Lilt a Bergamo: novanta anni di volontariato “racconta le fasi più significative del lavoro svolto … da tutti coloro che, con grande generosità, hanno contribuito a scrivere la storia dell’associazione, divisa in tre fasi caratterizzate dal carisma dei presidenti che si sono succeduti”.

“Il primo periodo” – prosegue l’Eco di Bergamo – “va dal 1931 al 1980”. Il secondo periodo può essere collocato tra il 1980 e il 1998, con la presidenza di “Leandro Rampa, quando l’associazione esce dall’ambito ristretto della sanità e si apre alla società bergamasca”. Nel 1998 inizia di fatto una nuova era (quella attuale), “nella quale Lilt si dedica alla raccolta fondi per progetti di prevenzione e alla ricerca, con numerose iniziative e attività sul territorio”.

Neppure il Covid l’ha fermata

E’ stato un periodo drammatico. Per alcuni versi lo è ancora. La provincia bergamasca ha pagato un tributo altissimo da diversi punti di vista, quello delle vite umane prima di tutto. L’Italia, il Mondo sono stati piegati sotto il flagello di una terribile pandemia. LILT Bergamo Onlus è stata costretta ad agire in modo ridotto, a ranghi ristretti. Non si è però fermata.

Ha continuato ad essere un riferimento per le persone che hanno dovuto affrontare e combattere il cancro nella nostra provincia. Non ha cessato di mettere in campo iniziative di informazione e prevenzione. Tra queste la campagna Nastro Rosa e la campagna Nastro Azzurro. Da non sottovalutare l’impegno nella XX Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica e quello nella Giornata contro il Melanoma 2021.

Una straordinaria inziativa il 28 Maggio

Senza scordare la straordinaria iniziativa organizzata per il 28 Maggio. Citiamo ancora dall’articolo dell’Eco di Bergamo: “Il 28 maggio alle 18 è previsto un incontro online, nell’ambito di «BergamoScienza», a cui parteciperanno il presidente nazionale della Lilt, Francesco Schittulli, il presidente Aiom, Giordano Beretta, il presidente del comitato scientifico di Bergamo Scienza, Gianvito Martino, e il direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas, Alberto Mantovani”. Saranno “accolti dal giornalista Max Pavan e dalla presidente della Lilt Bergamo, Lucia De Ponti”.

Un incontro in diretta con i cittadini su temi che anche grazie a LILT sono portati sempre più all’attenzione del pubblico. Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.legatumoribg.it.

LILT Bergamo compie novantanni 

LILT Bergamo compie con orgoglio i suoi novantanni.
Politerapica – Terapie della Salute è orgogliosa dell’amicizia dell’Associazione e dei momenti di collaborazione costruiti insieme.

23 Maggio 2021
Prevenzione e diagnosi precoce contro il Melanoma

La prevenzione e la diagnosi precoce sono le armi più efficiaci contro il melanoma. Lo abbiamo raccontato durante il Webinar Melanoma, conoscerlo per prevenirlo e agire in fretta, che abbiamo tenuto il 12 Maggio. E’ stato un incontro pubblico a distanza con i cittadini. Abbiamo parlato con loro di un tema serio in modo sereno. Eravamo in diretta sui canali YouTube e Facebook di Politerapica. Con noi c’erano le associazioni LILT Bergamo Onlus e Insieme con il Sole dentro. Molti spettatori hanno partecipato attivamente con domande, commenti e il racocnto di loro esperienze di vita.

8 Maggio 2021
Unite contro il Melanoma a Bergamo

Unite contro il Melanoma a Bergamo. Politerapica – Terapie della Salute, LILT Bergamo Onlus e Insieme con il Sole dentro agiscono insieme sul territorio nella Giornata contro il Melanoma 2021. Le tre strutture hanno messo in campo diverse iniziative per la prevenzione e la diagnosi precoce.

5 Maggio 2021
Partito il corso per le coppie in attesa

E’ partito il corso per le coppie in attesa in Politerapica. Un corso un po’ particolare:

  • in coppia
    perché una nascita non è solo “questione di donne”
  • in gruppo di coppie
    perché insieme ci si racconta, ci si confronta e si impara, si scopre che “non si è i soli”
  • con tre professioniste – due ostetriche e una psicologa perinatale, insegnante di massaggio infantile
    perché la nascita non è solo una questione pratica ma ha una grande importanza emotiva
  • otto incontri prima del parto
  • un incontro dopo la nascita
    per incontrarsi di nuovo, raccontrarsi e condividere il ritorno a casa

Gli incontri si tengono

  • una volta alla settimana
  • alle 18,30 del Mercoledì
  • due ore per ogni volta

L’obiettivo è quello di vivere serenamente insieme

  • Gravidanza, travaglio e parto
  • Allattamento
  • Puerperio
  • Cura del neonato
  • Vita di coppia

Questo è il nostro corso Accompagnamento di coppia alla nascita che è iiniziato il 21 Aprile scorso.

Grande entusiasmo dei partecipanti

E’ partito il corso per le coppie in attesa in Politerapica. Future mamme e futuri papà stanno partecipando con divertimento ed entusiasmo. Hanno scoperto un modo nuovo per prepararsi alla nascita e all’arrivo di un nuovo membro nella famiglia. Parlano, ascoltano. Fanno esercizi, si confrontano. Riescono a fare allegramente cose serie.

Hanno scoperto, per esempio, quanto il bambino ancora in utero – il feto – sappia già vedere e ascoltare. Sì, perchè il feto sa già riconoscere i genitori e si mette a modo suo in relazione con loro. L’esercizio per i papà, a quel punto, è stato quello di disegnare il bambino, così come lo immaginano, sulle pance delle mamme. Ne è venuta fuori una cosa divertentissima. Lo potete vedere anche voi dalle immagini qui sotto. Certo rimane la domanda: ma i papà che idee si fanno del loro bambino?

Gli incontri di accompagnamento alla nascita del nostro corso offrono l’opportunità di conoscere e incontrare altri futuri genitori che stanno attraversando la stessa esperienza e che stanno vivendo le stesse emozioni ma forse con gli stessi dubbi. Il confronto con gli altri aiuta a vivere più serenamente il particolare momento che ognuno sta vivendo.

Attenzione pure al dolore

E’ partito il corso per le coppie in attesa in Politerapica e sta procedendo proprio bene. Certo, i bambini sono sempre nati senza bisogno di corsi pre-parto. Da quando la specie umana è comparsa sul Pianeta Terra, si è riprodotta senza bisogno di leggere libri e di frequentare lezionio. E’ però ormai assodato che le donne che frequentano un corso di preparazione, vivono meglio e in modo più sano l’esperienza della nascita per sé e per il bambino. Pare, infatti, che siano a minor rischio di ricorrere a (o ripetere) un parto cesareo e che richiedano meno l’uso di analgesici.

Nel nostro corso parliamo di emozioni e parliamo di cose pratiche. La gestione della gravidanza e la preparazione al parto dal punto di vista fisico. La mamma e il bambino. Sicuramente anche il papà. Il parto è un momento straordinario. Una condizione eccezionale che porta una nuova vita all’interno del nucleo familiare. Certo, quando si parla di dolore del parto, il papà continua ad avere un ruolo importante ma è la mamma a diventare la protagonista principale. Con tutti e due, parliamo delle strategie per affrontarlo e per gestirlo. Oggi ce ne sono diverse e molto efficaci.

Poi… tutti gli altri temi, ovviamente. Gravidanza e attesa sono moltissime cose. Le guardiamo insieme e insieme impariamo a riconoscerle e poi a gestirle, a prendercene cura.

Il corso per le coppie in attesa è utile anche dopo il parto

Anche dopo il parto, i comportamenti delle mamme che si sono formate pare siano diversi: allattano al seno più precocemente e per più tempo, sono a minor rischio di vivere disagi emotivi nel dopo-parto e hanno maggiori informazioni sulla contraccezione.

Insomma, prepararsi alla nascita e prepararsi bene aiuta mamma, papà e bambino e pure fratellini, se ci sono. Farlo poi in allegria e condivisione, diventa ancora più efficace.

E’ partito il corso per le coppie in attesa in Politerapica

Il momento dell’attesa di un figlio non è un momento di grande cambiamento solo per la donna. E’ un momento di notevole importanza per la coppia. L’importanza dell’attesa durante la gravidanza, certo, ma anche quella del passaggio da coppia a genitori. Cambia la vita di ognuno e cambia la relazione. Di più: nascono delle relazioni nuove. Quelle di ognuno dei due verso il nuovo nato e quelle dei due, insieme, verso di lui.

Se questa è una condizione particolarmente delicata in occasione del primo figlio, non è meno ricca di novità ed incognite con i figli successivi. Relazioni che inevitabilmente non possono essere più le stesse, quelle con i figli precedenti, con in più la necessità di ricoprire un ruolo di mediazione nella relazione tra loro e il nuovo nato.

Ancora torniamo sul fatto che non siamo di fronte ad una questione che investe solo uno dei partner. Una nuova nascita investe l’insieme della relazione di coppia e familiare. Prepararsi in due, dunque, è il modo migliore per affrontare al meglio un passaggio dopo il quale nulla sarà più come prima. In meglio o in peggio, dipende in grossa parte dagli attori principali: i due partner, appunto.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e iscrizioni, tel. 035.298468

26 Aprile 2021
Quattro patrocini per la chirurgia pediatrica

Quattro patrocini per la chirurgia pediatrica in Politerapica. Forse, lo abbiamo scritto in un modo non molto chiaro. Lo scriviamo meglio: quattro prestigiosi enti hanno concesso il patrocinio all’Ambulatorio Chirurgia Pediatrica – Presa in carico di Politerapica. Sono:

25 Aprile 2021
Il Dott. Perrucchini racconta le vene varicose

Il Dott. Giovanni Perrucchini racconta cosa siano le vene varicose sulla pagina della Salute dell’Eco di Bergamo del 25.4.2021. Qui si può scaricare l’articolo integrale, in formato .pdf: L’Eco di Bergamo – 25.4.2021 – Vene varicose – Dott. Perrucchini

Giovanni Perrucchini è un professionista di notevole esperienza, specialista in chirurgia generale che da tempo collabora con Politerapica. Qui svolge attività medico-specialistica di chirurgia vascolare e esegue visite, eco-colordoppler arteriosi e venosi e interventi di piccola chirurgia ambulatoriale. Svolge inoltre attività chirurgica presso la Casa di Cura Palazzolo di Bergamo.

Le vene varicose

L’articolo inizia in modo un po’ provocatorio: “Tutti sanno (o credono di sapere, che è ben diverso!) cosa siano le varici degli arti inferiori, ma è sempre utile fare chiarezza. Bisogna innanzi tutto dire cos’è la patologia varicosa: una dilatazione delle vene superficiali delle gambe e delle cosce”.

E’ una patologia molto frequente nell’età adulta e arriva addirittura a colpire il 70% delle persone che hanno più di 60 anni. Interessa uomini e donne anche se si manifesta in modo maggiore nel sesso femminile. Ci sono alcuni fattori che predispongono alla malattia: fattori genetici, ambientali e lavorativi. Se per i primi le possibilità di intervento sono pressoché nulle, si può agire in modo significativo sugli altri due per prevenire l’insorgere di un disturbo che può portare problemi seri.

Peggiora in modo progressivo

Spiega il Dott. Perrucchini: “La malattia si manifesta inizialmente con una minima dilatazione superficiale cutanea, i cosiddetti «capillari». Progredendo, giunge a dilatazioni maggiori del tronco venoso, le vere e proprie varici. Si passa quindi da strie verdi-bluastre sottocutanee che crescono fino a vere e proprie estroflessioni della cute palpabili direttamente”.

“I sintomi della patologia varicosa” – prosegue lo specialista – “iniziano con pesantezza agli arti inferiori, comparsa di teleangectasie (ancora, i «capillari »), dolori durante la stazione eretta, crampi notturni, fino ad arrivare al gonfiore delle caviglie, che possono poi degenerare in flebite, trombosi e ulcere, creando problemi ancora più seri”.

E ancora: “Come sempre, è fondamentale intervenire in fase precoce. Arrivare tardi, infatti, significa spesso dover correre ai ripari su situazioni complesse che si sarebbero potute evitare”.

Diagnosi e cura

Bisogna innanzi tutto dire che per valutare correttamente un quadro di varici è necessario esaminare bene il sistema venoso profondo. Attraverso questo sistema avviene il trasporto maggiore di sangue dalla periferia al cuore. Lo si studia in modo approfondito con l’eco-color-doppler. Questa è una tecnica che “utilizza solo ultrasuoni e serve a verificare sia la normalità del circolo venoso profondo (e quindi l’assenza di trombosi e/o flebiti, che controindicano eventuali trattamenti), sia la presenza di varici e incontinenza del circolo venoso superficiale”.

“Alla diagnosi” – spiega ancora il dottor Giovanni Perucchini – “si arriva con una visita specialistica e l’ecocolordoppler. Da qui si definisce il  piano dei trattamenti che possono essere preventivi, para-estetici e terapeutici”.

“Gli interventi preventivi e para-estetici includono trattamenti con laser transdermico e iniezioni sclerosanti. Con questi si porta notevole beneficio alle gambe con ottimi risultati anche estetici, senza la necessità di procedure più pesanti e maggiormente aggressive. Quando le vene varicose hanno invece raggiunto dimensioni ragguardevoli si deve ricorrere a trattamenti terapeutici che si dividono in chirurgici tradizionali e mini invasivi endovasali con laser. L’intervento chirurgico tradizionale viene praticato solo in casi estremi. Prevede un’anestesia di solito spinale e lo «stripping» o rimozione della grande safena stessa. Sono però necessarie incisioni cutanee maggiori ed un decorso post-operatorio un po’ più pesante”.

Bisogna prevenire!

“La prevenzione” – conclude il dott. Giovanni Perrucchini – “rimane un’arma potentissima per una patologia così diffusa che spesso deve essere curata in modo chirurgico. Stili di vita corretti, alimentazione sana e giusto movimento sono la ricetta ideale, insieme a controlli periodici”.

 

Il Dott. Giovanni Perrucchini visita in Politerapica.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e puuntamenti: tel. 035.298468.

 

 

23 Aprile 2021
Bergamo Salute - Aprile 2021 - Politerapica - Immagine paziente al centro

In Politerapica la persona sta al centro dell’attenzione del team multidisciplinare. Specialisti e terapisti, insieme, prendono in carico il paziente e non la malattia, lo accolgono e lo accompagnano attraverso tutto il percorso di diagnosi e cura. Poi… continuano a restare un riferiemento per lui e per i suoi cari. Questo e pure di più scrive Bergamo Salute in un articolo pubblicato sul numero di Marzo-Aprile 2021.

Il paziente è una persona

Pare un’affermazione ovvia ma forse non è sempre così. Il paziente non è la sua malattia e non è neppure semplicemente un “paziente”: il paziente è una persona fatta di corpo, di mente, di emozioni, di sentimenti, di relazioni. Quando ha un problema, soffre per quel disturbo ma quel disturbo è una parte della sua vita e della sua quotidianità. Questa è la convinzione di Politerapica.

“Il paziente per noi è una persona nella sua interezza, non limitata al suo specifico disturbo. Su questo principio si basa il nostro approccio multidisciplinare, in cui il paziente è accolto, preso in carico posto al centro dell’attenzione della struttura dove professionisti delle diverse specialità medico-chirurgiche, professionisti sanitari, sicologi e collaboratori lavorano insieme per assicurare un percorso di diagnosi e cura attento e completo”. Lo racconta nell’articolo Pasquale Intini, direttore di Politerapica – Terapie della Salute, struttura sanitaria che
opera dal 2008 a Seriate.

Politerpica sta nel territorio

Il secondo punto chiave della missione aziendale di Politerapica è il ruolo della struttura sul territorio. Un ruolo fondato su principi di responsabilità sociale di impresa e sulla necessità di rispondere ad esigenze dei cittadini. Ne deriva una relazione costante col territorio, le amministrazioni pubbliche, le strutture socio-sanitarie e, soprattutto, con le persone.

Continua Pasquale Intini: “La nostra attività è incentrata su tre pilastri: il primo è la responsabilità sociale di impresa, cioè non poniamo attenzione al solo profitto ma svolgiamo un ruolo nel tessuto socio-economico in cui operiamo, attraverso il secondo pilastro che è la sinergia con strutture, enti e professionisti socio-sanitari presenti sul territorio. Il terzo pilastro è la risposta alle esigenze di salute dei cittadini e del territorio: la struttura deve avere la capacità di organizzarsi rapidamente per far fronte in modo efficace alle esigenze dei cittadini. Le nuove attività nate durante la pandemia ne sono una prova tangibile”.

Ambulatori Covid

L’articolo di Bergamo Salute spazia sulle diverse attività di Politerapica

  • ambulatorio polispecialistico Medicina Vicina
  • riabilitazione neuromotoria
  • riabilitazione pelvi-perineali
  • sostegno gravidanza e neonatalita. bambini e genitori
  • ambulatori multidisciplinari specifici

e si concentra poi sugli ambulatori avviati durante la pandemia per contribuire a combarrete il Covid.

Ancora, la rivista riporta le parole di Pasquale Intini: “…sono nati l’ambulatorio test Covid-1,9 in collaborazionecon Synlab, per offrire diversi esami (tamponi ed esami sierologici) e l’ambulatorio di recupero e riabilitazione dopo Covid-19. È ormai chiaro che la malattia in forma grave non si esaurisce con la dimissione dall’ospedale o un test negativo. I pazienti che sono stati affetti da Covid-19 hanno bisogno di assistenza per favorire un più rapido ed efficace recupero, in primis attraverso un supporto psicologico esteso anche ai familiari che hanno vissuto lutti o sono stati coinvolti nella sofferenza del malato.

Il team multidisciplinare di questo ambulatorio comprende diverse figure professionali: anestesista rianimatore, fisiatra con esperienze di riabilitazione cardio-polmonare, fisioterapisti, dietologo e psicologo”

Ambulatorio Chirurgia Pediatrica

Tra i diversi ambulatori multidiciplinari specifici di Politerapica, quello dedicato alla Chirurgia Pediatrica è un fiore all’occhiello. Bergamo Salute lo pone in evidenza in un box a margine dell’articolo principale.

“Sono diversi i problemi che dalla nascita all’adolescenza possono colpire il neonato prima, il bambino poi e infine il ragazzo. Possono essere patologie congenite o acquisite, presenti già alla nascita o evidenziate nei primi anni di vita. Spesso si tratta di patologie relativamente comuni ma da non sottovalutare perché, se non trattate, possono avere conseguenze anche gravi nel presente e poi nell’età adulta. Tra queste:

  • reflusso gastro esofageo nel lattante e nel bambino più grande
  • ernia inguinale o della parete addominale
  • idrocele
  • fimosi ed aderenze balano-prepuziali
  • testicolo ritenuto
  • varicocele
  • neoformazioni cutanee o sottocutanee
  • molluschi contagiosi
  • onicocriptosi.

A questi disturbi si aggiungono quelli del pavimento pelvico: incontinenza, enuresi, stipsi per citarne alcuni. Questi problemi devono essere  0pportunamente affrontati anche per prevenire la perdita di autostima del bambino, con ripercussioni fino all’età adulta.

Sono problemi che devono essere curati in équipe, anche in questo caso con un corretto approccio multidisciplinare. Le principali figure coinvolte sono il chirurgo pediatrico, lo psicologo, il fisioterapista riabilitatore pelvico e l’ostetrica riabilitatrice pelvica ai quali si possono
affiancare pediatra, fisiatra, dietologo, endocrinologo, dermatologo  tutti gli altri specialisti di Politerapica.

L’ambulatorio si pone come struttura di primo livello per le patologie trattate, prendendo in carico il paziente pediatrico in sinergia con le strutture di livello superiore presenti sul territorio. In particolare, l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Pediatrica dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dotata di un’équipe di eccellenza”.

Non bastano due pagine

Per parlare di Politerapica, della sua missione aziendale e del suo approccio, delle sue attività e dei suoi professionisti non bastano certo due pagine. In questo spazio, però, Bergamo Salute è riuscita ad esprimere bene l’idea di quello che è la nostra struttura e la sua visione.

Trovate qui l’articolo: Bergamo Salute_59_doppie 36

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93
Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468

 

20 Aprile 2021
Valeria Perego psicologa e psicoterapeuta

La Dott.ssa Valeria Perego è Psicologa e Psicoterapeuta a pieni voti. Aveva terminato la scuola di specializzazione in Psicoterapia Sistemico Relazionale ormai dieci anni fa ma aveva conservato la tesi nel cassetto. Ieri l’ha finalmente discussa, naturalmente dopo averla completamente riscritta e ha conseguito il diploma.

Una tesi particolare su un tema particolare: la perinatalità. L’argomento ha suscitato molta attenzione da parte della commissione. E’ stato notevole anche l’interesse del relatore, la Dott.ssa Annamaria Sorrentino, co-direttrice della Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli, presso cui si è specializzata la Dott.ssa Perego. La perinatalità e la psicologia perinatale sono dimensioni seguite da tempo dalla neo psicoterapeuta, come vedremo più avanti. Sull’argomento ha frequentato diversi corsi di studio, tra cui quello di perfezionamento in Psicologia Clinica Perinatale all’Università degli Studi di Brescia.

Un lungo curriculum

Valeria Perego si è laureata in Psicologia Sociale e dello Sviluppo, nel 2000, presso l’Università Cattolica di Milano. Subito ha cominciato a svolgere attività di Psicologo Clinico e Formatore presso il Consultorio Familare Scarpellini a Bergamo, con cui collabora tuttora.

La sua formazione e la sua attività si focalizzano in modo particolare su perinatalità e neonatalità che, in termini più estesi, significa anche neogenitorialità e famiglia. Qui la sintesi del suo intenso percorso formativo e professionale:

L’impegno in Politerapica

Politerapica concentra la sua attenzione sulla persona nella sua interezza e non sulla malattia. Noi consideriamo il paziente nella sua globalità, con rispetto alle diverse dimensioni dell’esistenza. Tra queste, a pieno titolo, vi è quella psicologica e a questa attribuiamo la stessa importanza e la stessa cura che a quella fisica. Su questo punto, noi diciamo di più: per noi salute è stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, come dice l’O.M.S.. Questo siamo noi e questa è Medicina Vicina – La nuova idea di Salute di Politerapica.

In quest’ottica, la Dott.ssa Valeria Perego collabora con Politerapica. All’interno della nostra struttura fa parte del team di professionisti in ambito psicologico:

  • Diana Prada
    Psicologa e Psicoterapeuta
  • Mario Tintori
    Psicologo, Psicoterapeuta e Sessuologo
  • Emanuela Benedetti
    Psicopedagogista

Attuialmente, Valeria Perego fa parte anche del team di alcuni ambulatori e progettio dedicati di Politerapica:

Qui interagisce attivamente con specialisti e operatori sanitari per la presa in carico e l’accompagnamento multidisciplinare delle persone che vi si rivolgono.

La Psicoterapia Sistemico Relazionale

La Psicoterapia Sistemico Relazionale o psicoterapia delle relazioni (soprattutto in ambito familiare), è nata dall’osservazione dei limiti dell’approccio individuale. Il passo successivo è stato quello di avviare “una nuova metodologia che richiede la presa in carico dell’intero nucleo familiare, unitamente all’adozione di un nuovo modello denominato “sistemico””.

Il terapeuta sistemico relazionale assiste la persona, considerandola parte di un sistema di relazioni e ponendola al centro di queste. Si prende in considerazione il problema del paziente nell’insieme del suo mondo e non riferito solo a lui. In altre parole, una persona non è e non vive in modo isolato dal resto del mondo ma conduce la sua esistenza con altre persone con cui interagisce. L’insieme delle relazioni che allaccia e gestisce devono essere considerate per sviluppare in modo corretto ed efficace il percorso terapeutico.

La Dott.ssa Valeria Perego è Psicologa e Psicoterapeuta

Conseguire un diploma di specializzaione non è cosa da tutti i giorni. Ottenerlo a pieni voti, dopo una scuola di cinque anni, è ancora più speciale. Un altro passo avanti nel percorso formativo e professionale della Dott.ssa Perego. Un passo avanti anche per Politerapica che ha il privilegio di annoverarla tra i suoi professionisti.

Grazie a figure umane e professionali come Valeria Perego, Politerapica è Medicina Vicina.

 

Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per appuntamenti e informazioni: tel.035.298468.