L’Helicobacter pylori è un batterio che causa gastriti e ulcere. E può causare anche tumori gastrici. E pure malattie fuori dallo stomaco. Siamo di fronte ad un batterio molto particolare, capace di resistere in un ambiente così ostile come è lo stomaco per le cose che non fanno bene.
Giovedì 16 febbraio 2023, il Dott. Sergio Signorelli, Gastroenterologo in Politerapica, è stato ospite della trasmissione “Fattore Bergamo – La Salute” di Bergamo TV per parlare di “Helicobacter pilori, gastrite, ulcera e tumori gastrici”.
Qui il video della trasmissione. Dura tredici minuti circa e non sono proprio tredici minuti sprecati per chi la vuole guardare:
A condurre la trasmissione, come sempre, Alberto Ceresoli, Direttore de l’Eco di Bergamo ed esperto di sanità per il quotidiano.
L’Helicobacter causa gastriti e ulcere. E non solo
Sentiamo spesso parlare di Helicobacter ma non sappiamo bene di cosa si tratti. E’ un germe unico. L’unico che può sopravvivere in ambiente così ostile come è l’ambito gastrico. Lo conosciamo già dall’800 ma solo nel 1983 è stato scoperto che provoca delle lesioni da due ricercatori cui è stato poi assegnato il Premio Nobel.
Parliamo di un germe molto diffuso nella popolazione. Ne sono affetti milioni di persone. Nelle prime decadi di vita, colpisce il 20% delle persone e, dopo i 60 anni, addirittura il 50%. Può provocare malattie gasriche come gastriti e ulcere ma anche tumori. E pure malattie extragastriche.
Sintomi, diagnosi e cura
I sintomi correlati a questo batterio sono dolore e dispepsie. Nei primi anni del 1990 è stato stabilito che è un cancerogeno di primo tipo. Può provocare tumori al sistema linfatico e carcinoma gastrico.
Abbiamo diversi metodi e tutti piuttosto efficaci per riconoscere la presenza di Helicobacter. Dalla gastroscopia con biopsia gastrica, all’esame anatomo-patologico che ci permette di valutare se le eventuali lesioni che ha già prodotto sono benigne o maligne e di che tipo. All’Ospedale Papa Giovanni XXIII si esegue anche un esame microbiologico che testa la resistenza all’antibiotico del batterio per scegliere la terapia più efficace.
Vi sono poi metodi non invasivi per verificare la presenza del germe: dall’esame della feci al breath test o analisi del respiro. E’ altamente sensibile ed è raro che dia falsi positivi.
Una volta trovate il germe, questo deve essere eradicato. Proprio in questi giorni sono uscite linee guida aggiornate sulla terapia per la sua eradicazione. I trattamenti farmacologici che si devono adottare sono piuttosto pesanti, con possibile effetti collaterali piuttosto fastidiosi, perché nel corso del tempo il batterio ha prodotto notevoli capacità di resistenza. La terapia deve essere disegnata su misura della singola persona. Il ciclo terapeutico dura dai 10 ai 15 giorni.
Cause e conseguenze
Siamo di fronte a un’infezione oro-fecale, da cibi o acqua contaminata. Anche per questo, quindi, bisognerebbe lavarsi molto bene le mani. Colpisce prevalentemente in età infantile e scolare (nel 90% dei casi). Una volta guariti è difficile che lo si riprenda e ci si infetti di nuovo perché il sistema immunitario nel frattempo ha prodotto anticorpi efficaci.
Chi è infettato dal batterio ha da 2 a 6 volte maggiori probabilità di sviluppare un tumore. Peraltro, un’alimentazione corretta, la limitazione del consumo di alcool, l’esclusione di fumo, l’assunzione di frutta e verdura e una appropriata attività fisica possono rappresentare un tampone contro la sua insorgenza.
Parlando di ulcere, possiamo dire che il 70/80% sono dovute all’Helicobacter. Il restante 20/30% è dovuto a eccessivo consumo di farmaci come l’aspirina e i suoi derivati, assunzione di alcool, fumo e tutto quanto può produrre acidità gastrica.
I medici di una volta, infatti, dicevano che non c’è ulcera senza acidità gastrica. E l’acidità gastrica è prodotta anche dallo stress che diventa quindi, anch’esso, ccausa di ulcera.
Il Dott. Sergio Signorelli è specialista in Gastroenterologia, Medicina Interna e Geriatria.
Riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e prenotazioni, tel. 035.298468.
Politerapica è anche un centro di riabilitazione. Lo è da sempre e, da sempre, lo è in modo speciale. Da noi, il paziente viene preso in carico e posto al centro dell’attenzione e del lavoro del team.
Non lo raccontiamo mai. Lo diamo un po’ per scontato. Abbiamo invece deciso di farlo. Con l’aiuto della rivista Bergamo Salute che ha pubblicato un articolo di due pagine sul nostro lavoro.
Lo trovate qui: Bergamo Salute – 8.2.2023 – Politerapica centro di riabilitazione – Def
Da noi, lo specialista accoglie la persona che si rivolge a noi e, con lei, inquadra il suo problema. Se necessario, richiede degli esami di approfondimento o il parere di altri specialisti. Poi, propone un piano riabilitativo che fisioterapisti, massaggiatori e infermieri eseguono. Restando sempre in contatto col medico. Verificando con lui, passo dopo passo, come stanno andando le cose. E verificandolo pure con il paziente che rimane il protagonista della sua cura.
Questo succede quando siamo di fronte a problemi della schiena come, per esempio, lombalgia, cervicalgia o ernia del disco. Anche quando i problemi riguardano le articolazioni come anca, ginocchio, caviglia, spalla, gomito. Lo stesso vale quando dobbiamo rimettere in forma dopo traumi e interventi chirurgici. Senza dimenticare la riabilitazione per problemi pelvici.
Lo facciamo con persone di tutte le età. Uomini, donne e pure bambini e adolescenti. E a proposito di bambini e adoloscenti, abbiamo messo a punto un programma molto efficace per il trattamento delle scoliosi in età evolutiva.
Politerapica è centro di riabilitazione per il territorio
Politerapica è anche un centro di riabilitazione, dunque. Questa parte del nostro lavoro si integra con le altre nostre attività. Noi, infatti, siamo anche un ambulatorio multidiciplinare. E anche in questo ambito, siamo un po’ speciali. Offriamo prestazioni specialistiche senza liste di attesa, a costi contenuti, con professionisti di alto livello. E pure qui, il paziente viene preso in carico e seguito da tutto il team.
Da una parte, quindi, il team della riabilitazione e, dall’altra, quello medico-specialistico. In realtà, stiamo parlando di un unico team di professionisti che lavorano insieme, confrontandosi e collaborando, ognuno con le proprie competenze.
Ma torniamo alla riabilitazione. Cos’è la riabilitazione? La riabilitazione è la terapia conservativa, quella che cura senza l’intervento chirurgico. E da noi, in Politerapica, cura tante patologie e tanti disturbi:
- Mal di schiena che comprende, tra l’altro
- Lombalgia
- Lombosciatalgia (la famosa sciatica)
- Cervicalgia (che spesso chiamiamo “la cervicale”)
- Cervicobrachialgia
- Discopatia
- Ernia del disco
- Disturbi e patologie articolari a carico di
- Anca
- Spalla
- Ginocchio
- Caviglia
- Polso (pure il tunnel carpale!)
- Recupero dopo eventi traumatici come
- Fratture
- Lussazioni
- Distorsioni
- Recupero dopo interventi chirurgici come
- Protesi di anca, ginocchio o spalla
- Riduzione chirurgica di fratture o lussazioni
- Intventi oncologici con successivi edemi e linfedemi
- Artrosi, artrite e malattie reumatiche
- Conseguenze di Ictus o di patologie neurologiche degenerative
- Disturbi del pavimento pelvico
La riabilitazione, in Politerapica, si occupa anche di disturbi del bambino e dell’adolescente come
- Disturbi della crescita nel bambino
- Disturbi congeniti nel bambino
- Scoliosi in età evolutiva
La riabilitazione funziona e cura bene
Il Ministero della Salute dice che “la riabilitazione costituisce il terzo pilastro del sistema sanitario, accanto alla prevenzione e alla cura, per il completamento delle attività che servono a tutelare la salute dei cittadini”.
Possiamo dire che la riabilitazione è una disciplina che comprende diverse tecniche e metodiche. Il suo obiettivo è quello di portare una persona con difficoltà a raggiungere il miglior livello di autonomia possibile sul piano fisico, funzionale, sociale, intellettivo e relazionale. Diremmo anche “a guarire”, posto che sono molti i casi in cui si può parlare di guarigione.
Noi questo lo srimentiamo ogni giorno. Lo scriviamo con soddisfazione. Quella che proviamo tutte le volte che un nostro paziente torna a vivere bene la sua vita.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, tel. 035.298468.
Anche Sergio Cascio promuove la prevenzione. Lui lo fa in un modo un po’ speciale. A bordo del suo Apecar, nel 2018, aveva fatto il giro d’Italia. Una tappa al giorno. E ad ogni tappa una sosta per parlare con la gente di cancro e di prevenzione. E adesso, ancora col suo Apecar, un po’ più attrezzato ma sempre rosso fiamma, ha deciso di partire per Capo Nord. No, non è un folle. E’ un vigile del fuoco in pensione e pure un socio della LILT Bergamo che ha deciso di usare questo modo per promuovere la prevenzione non solo sotto casa sua.
Qui il momento della partenza: https://www.youtube.com/shorts/ZlA_YkIvmX0
E se nel 2018, aveva percorso 7.500 chilometri, ora ne percorre 11.000. Allora aveva attraversato le Regioni di Italia. Ora attraversa 18 Stati su e giù per l’Europa. E’ partito alle 9,30 di Sabato 4 febbraio. C’erano i suoi amici Vigili del Fuoco con diversi mezzi. Quando è partito lo hanno salutato con la sirena. C’era la Polizia Locale con diverse auto. C’erano gli amici, quelli della LILT e quelli personali. E non mancavano i suoi cari. Tutti allegri. Anche le nipotine più piccole.
Lo aspettiamo di ritorno l’1 Aprile. Dopo 57 giorni! No, non è uno scherzo. Non è un pesce d’Aprile. Lo aspettiamo davvero. Poi, abbiamo già in programma una cena, tutti insieme, un paio di giorni dopo. Intanto, lo seguiamo, passo, passo, sul sito di LILT Bergamo e sulla sua pagina di Facebook, dove ogni giorno, anche più volte al giorno, ci racconta del suo viaggio. E pure dei suoi inconvenienti!
L’Eco di Bergamo ha dedicato un articolo alla simpatica impresa: L’Eco di Bergamo – 04.02.2023 – ApeCar a Capo Nord per LILT – Def
Anche Sergio Cascio promuove la prevenzione
Già, anche Sergio Cascio promuove la prevenzione e lo fa con queste iniziative un po’ fuori del comune. E raccoglie anche fondi per promuovere la prevenzione. Sì, perché già i soldi raccolti per il viaggio non li spende tutti e quelli che avanzano li dà all’associazione. Poi ci sono quelli che raccoglie per l’interesse che solleva intorno alle sue “gite”. Lui si diverte, bisogna dire. Ha trovato il modo per fare qualcosa qualcosa che gli piace con un risultato utile per tutti.
Sì, perché di prevenzione e di diagnosi precoce non si può mai smettere di parlare. Noi lo sappiamo bene. Noi di Politerapica che siamo tra gli attori del progetto Insieme si può. Insieme funziona. Queste sono le armi più potenti che abbiamo per difendere la nostra salute. Per non ammalarci. Ma per usarle bisogna saperlo. Sapere che ci sono e che funzionano. E pure come si usino. Non possiamo fermarci, dunque. Dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione di tutti intorno a questo tema. E Sergio Cascio lo fa. Oltre tutto, lo fa con entusiasmo.
Ha attrezzato il suo Apecar. L’interno ricorda quello dei carri dei film western. C’è il letto, le pentole, il colapasta, il mestolo e la lampadina a anche tanto altro. E poi rimane pure lo spazio per le magliette e i volantini della LILT di Bergamo. E anche per due cose molto preziose. Sì, sono il libro del centenario di LILT nazionale e quello del novantesimo anno di attività di LILT Bergamo che Lucia De Ponti e Giuseppe Chiesa gli hanno affidato perché li consegni alle autorità di Capo Nord.
E’ capace però, se lo incontra prima, di consegnarli a Babbo Natale. E non è detto che non sia meglio, eh?
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Abbiamo parlato di vita e di cura e anche di morte. Lo abbiamo fatto in modo serio e in modo sereno. Con coraggio e semplicità. Lo abbiamo fatto in pubblico, davanti a tutti e con tutti, in presenza e in diretta streaming. Abbiamo parlato di quella fase della vita che inizia quando non ci sono più cure per la malattia. E abbiamo parlato della cura che non è vero che finisce ma che continua in un modo diverso.
E’ stato il 2 febbraio, presso la Sala Lombardia di ATS Bergamo. Qui abbiamo tenuto un incontro più che un convegno. Cura quando non c’è cura. Vita fino in fondo è stato il suo titolo. Il coraggio di esserci, il sottotitolo. Era aperto a tutti. E la partecipazione è stata molto alta. La sala era piena mentre in tanti erano collegati alla diretta. Lo avevamo annunciato come “due chiacchiere sulla vita e la cura oltre la cura“. E così è stato. Perché si può parlare di cose molto serie anche in modo semplice e sereno.
E’ stata un’esperienza intensa. Ricchi i suoi contenuti. Delicato il modo in cui sono stati trattati. Chi lo desidera la può rivedere qui:
Abbiamo parlato di vita e di cura e anche di morte
“Quando finiscono le possibilità di cura per una malattia, non finisce la vita. Inizia una fase nuova, spesso ancora ricca di esperienze, idee, sentimenti ed emozioni. Anche di problemi e sofferenze via, via crescenti che necessitano di essere affrontati e gestiti. Non finisce la cura. Inizia una cura nuova. Che può diventare un’opportunità. Il punto è saperlo. Il tema culturale intorno alla salute è ancora il tema centrale. Riguarda i singoli individui, la comunità, le istituzioni. La Società in tutte le sue componenti e i suoi strati.
Parliamo della cura di una fase della vita che ha piena dignità e che merita di essere vissuta in questa sua pienezza. Da parte di tutti. Con il coraggio di guardare le cose per quello che sono e di esserci. Diremmo, di viverle. E da vivere c’è molto. C’è la cura fisica e quella emotiva. C’è la relazione. Ci sono le molte cose pratiche della vita di tutti i giorni che riguardano la persona malata e chi le sta intorno.
Ma questa fase della vita ci fa paura. E non ce ne prendiamo cura. La deleghiamo ad altri. Da diversi punti di vista e quello medico – sanitario è solo uno di questi. Vivere la parte finale della vita però è ancora esercizio del vivere. Lo è per la persona interessata e per i suoi cari. Lo è anche per la comunità e per il sistema. E c’è molto da fare e molto che si può fare. Per questo ne parliamo”.
Così scrivevamo nel comunicato stampa con cui abbiamo dato notizia dell’appuntamento. E così abbiamo cercato di fare. Abbiamo posto l’attenzione sulla persona e sui suoi cari. Sulla vita dell’una e sulle vite degli altri. E lo abbiamo fatto guardando il tema da diversi punti di vista.
Ne abbiamo parlato in modo ampio
Con noi c’erano il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Mario Negri e la Dott.ssa Paola Savoldelli, Psicologa presso l’Associazione Cure Palliative di Bergamo. C’era poi il Dott. Edoardo Manzoni, Direttore Generale dell’Istituto Palazzolo e la Dott.ssa Laura Mantegazza nella duplice veste di membro della Direzione Sanitaria di ATS Bergamo e di medico palliatore.
C’erano Don Tullio Proserpio, Cappellano dell’Istituto Nazionale dei Tumori e il Notaio Maria Campeggi dell’Associazione Cure Palliative di Bergamo. La Dott.ssa Sara Previtali, medico palliatore presso l’ASST Papa Giovanni XXIII e l’Ass. Marcella Messina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo e Presidente del Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo.
Un contributo notevole è stato quello di Castigliano Licini, volontario di ACP Bergamo. Non meno notevole quello di Lucia De Ponti, Presidente di LILT Bergamo Onlus.
Insieme, tutti, col coinvolgimento del pubblico e col contributo di persone presenti in sala, hanno offerto una visione globale di un tema che era difficle. Diremmo più difficile per chi ascolta che per chi parla. E per questo, tutti si sono impegnati per parlarne in modo chiaro. Ha aiutato anche la formula adottata per gestire l’evento. Non una sequenza di interventi ma un dibattito tra tutti i presenti. E ci pare che abbia funzionato. Soprattutto grazie a loro e al fatto che avessero idee chiare e capacità di raccontarle in modo semplice e conciso.
Insieme si può. Insieme funziona – 2023
Questo era il primo appuntamento del progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023. Un progetto voluto da sei associazioni di volontariato impegnate in salute e da una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale per promuovere la cultura della salute sul territorio e, con essa, favorire la prevenzione e la diagnosi precoce oltre che la corretta presa in carico:
- LILT Bergamo Onlus
- ACP – Associazione Cure Palliative
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
- Associazione Amici di Gabry
- Insieme con il Sole dentro
- Politerapica – Terapie della Salute
Un progetto importante com eimportanti sono gli enti che infatti gli hanno concesso il loro patrocinio:
- ATS Bergamo
- ASST Bergamo Est
- ASST Papa Giovanni XXIII
- Humanitas Gavazzeni
- Fondazione Angelo Custode
- Collegio dei Sindaci della provincia di Bergamo
- Ambito Territoriale di Seriate
- Comune di Bergamo
- Città di Seriate
- CSV Bergamo
Senza contare la collaborazione che hanno poi voluto assicurare:
- Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
- Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo
Un progetto che quest’anno prevede ben nove appuntamenti. In occasione di ognuno di essi, sono in programma attività di informazione e divulgazioni. Non solo, però. Ci sono anche attività di sensibilizzazione: incontri sul territorio, banchetti informativi, iniziative divertenti. Inoltre, sempre in ogni occasione, sono previste visite di prevenzione e diagnosi precoce messe a disposizinoe dei cittadini.
Abbiamo parlato di vita e di cura e anche di morte
L’incontro è durato un paio d’ore. Ci pare che abbiamo detto molto nel tempo relativamente breve che ci eravamo dati. In molti ci hanno ascoltato e la stampa ha dato molto risalto all’iniziativa.
Documenti
1. Cura quando non c’è cura – Presentazione
2. Cura quando non c’è cura – Comunicato
3. Cura quando non c’è cura – Convegno 2.2.2023
4. Cura quando non c’è cura – Bergamo, Febbraio 2023 – Attività
5. Cura quando non c’è cura – Locandina
Stampa
1. L’Eco di Bergamo – 01.02.2023
2. BergamoNews – 01.02.2023
3. L’Eco di Bergamo – 2.2.2023
4. Corriere Bergamo – 3.2.2023
5. L’Eco di Bergamo – 4.2.2023
Video
A questo link è disponibile una Playlist con diversi contributi: https://www.youtube.com/playlist?list=PLu2-8BMyaDinW_5eJbaO8FcqhvGCt3Bap:
- videoregistrazione integrale del convegno del 2.2.2023
- sigla di apertura
- intervento a margine dei lavori del Prof. Silvio Garattini: 8 microfilmati
- intervento a margine dei lavori del Dott. Edoardo Manzoni: 4 microfilmati
- intervento a margine dei lavori di Don Tullio Proserpio: 1 microfilmato
- intervento a margine dei lavori dell’Ass. Marcella Messina: 2 microfilmati
- servizio TG Bergamo TV – 31.1.2023
- servizio TG Antenna 2 – 1.2.2023
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Abbiamo parlato di vita e di cura e anche di morte
Il Dott. Sergio Clarizia, Pediatra in Politerapica, lo scorso 16 gennaio 2023, è stato ospite di Bergamo TV per parlare delle infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini. “Fattore Bergamo. La Salute” è il nome della ormai celebre trasmissione, condotta da Alberto Ceresoli, Direttore de l’Eco di Bergamo e esperto di sanità, nella quale il Dott. Clarizia ha parlato di un problema molto diffuso. In particolare, nei primi tre anni di vita. Si stima che in questa fascia di età, ne soffra il 25% dei bambini.
Sono patologie benigne che si curano bene. Non si devono però sottovalutare. Se trascurate, infatti, possono avere conseguenze serie. Il Dott. Clarizia racconta bene cosa sono, perché vengono, come si riconoscono, come si curano e come si prevengono. Sì, perché si possono prevenire e lo si dovrebbe proprio fare. Racconta tutto questo e anche di più in modo semplice e chiaro. Ascoltandolo, ci si porta a casa una specie di libretto di (utilissimo) istruzioni.
Qui il video della trasmissione, andata in onda lunedì 16 gennaio 2023:
Infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini
Si parla di infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini quando ci si trova di fronte ad una serie di episodi ripetuti di infezioni che riguardano l’apparato respiratorio, appunto nei bambini. Si può dire che siamo di fronte a questa condizione quando si manifestano più di 6, 8 episodi in un anno. Stiamo parlando di una patologia benigna che si cura senza grossi problemi ma che può rappresentare un problema di altra natura. Per il bambino, soprattutto in età scolare, che trascorre molto tempo a casa, perdendo scuola e socialità. Per i genitori, perché questa condizione comporta costi sociali non indiffferenti, tenuto conto della necessità di dovere anch’essi stare a casa e non lavorare. Oltre a costi diretti come quelli da sostenere per visite specialistiche e cure.
Le cause sono molte. A partire da quelle individuali. Nei primi anni di vita, il sistema immunitario del bambino non è ancora sviluppato. Poi ci sono le cause ambientali. Scarsa igiene, soprattutto. E il contatto col fumo.Non è necessario essere fumatori per venire a contatto col fumo. E non è neppure necessario essere in presenza di una persona che sta fumando. Il fumo che rimane attaccato ai vestiti è sufficiente.
Soprattutto infezioni virali
Nel 90% dei casi sono infezioni virali e non si devono usare antibiotici. Sarebbe inutile e si farebbe il male del bambino. Sono molti i sintomi. Non devono essere motivo di ansia particolare da parte dei genitori ma non devono essere sottovalutati ed è opportuno consultare il pediatra.
La prima cura, come in molti altri casi quando si parla di salute, è la prevenzione. Igiene delle mani dei bambini e degli adulti che stanno a contatto con loro e evitare di fumare, come già scritto sopra. E poi un’adeguata alimentazione. Efficacia e efficienza del sistema immunitario dipendono molto dall’alimentazione. Da non dimenticare le vaccinazioni contro l’influenza. Il vaccino è sicuro e fa bene. I bambini che soffrono di allergie vanno seguiti con particolare attenzione.
Se poi il bambino si ammala, bisogna aiutarlo a respirare. Aerosol e lavaggi nasali sono il mezzo migliore. Respirare a bocca aperta non fa bene. Anzi, peggiora le cose. Può provocare a sua volta infiammazioni e infezioni. Bisogna quindi liberare il naso. E’ molto importante che il bambino beva tanto. Non deve preoccupare se mangia poco o niente. E’ necessario che sia idratato. Nel bambino, infatti, ogni grado sopra i 37, procura una perdita del 10% di liquidi. E’ poi utile che stia a riposo.
Il Dott. Sergio Clarizia riceva in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93. Per informazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468.
Di fibromialgia si sa poco e anche male. Siamo di fronte ad un disturbo in forte crescita di cui non ci sono chiare le cause e che non è così facile riconoscere. Non è neppure facile da curare perché ogni persona che soffre di questo problema è un paziente a sé.
Per proporre un quadro corretto di questa patologia, interviene il Dott. Sandro Lucaccioni, Reumatologo e Fisiatra in Politerapica curando un articolo pubblicato sulla Pagina della Salute de l’Eco di Bergamo.
Qui l’articolo completo: L’Eco di Bergamo – 29.01.2023 – Fibromialgia, Lucaccioni – Def
Di fibromialgia si sa poco e anche male
La fibromialgia è una malattia che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, provocando dolore diffuso, marcata stanchezza e tensione muscolare eccessiva, spiega il Dott. Lucaciconi. Si tratta di una sindrome dolorosa che tende a essere cronica o che si manifesta a intervalli frequenti. Ne deriva una scarsa qualità della vita che spesso costringe il/la paziente in età lavorativa a numerosi periodi di astensione dal lavoro o al suo abbandono.
Colpisce circa 1,5–2 milioni di italiani. La maggior parte sono pazienti di sesso femminile e sono interessate tutte le età. Non riguarda quindi solo adulti e anziani ma anche bambini e adolescenti. La causa di questa sindrome al momento rimane ignota. I fattori che la possono scatenare sono molti. È però improbabile che questa sindrome sia provocata da una singola causa.
Sintomi pesanti. Non solo fisici
Il sintomo predominante della fibromialgia è il dolore. Di norma, si manifesta in tutto il corpo. Può però iniziare in una sede localizzata, come il rachide cervicale e le spalle, e successivamente diffondersi in altre sedi col passare del tempo. Il dolore viene descritto in una varietà di modi comprendenti la sensazione di bruciore, rigidità, contrattura, tensione, ecc. Un esame dei muscoli rivela la presenza di specifiche aree dolenti.
Circa il 90% dei pazienti riferisce affaticamento moderato o severo e ridotta resistenza alla fatica. Qualche volta la stanchezza è più importante della sintomatologia dolorosa muscolo-scheletrica. I cambiamenti del tono dell’umore o del pensiero sono comuni nella fibromialgia. Molti individui si sentono giù sebbene solo il 25% dei pazienti siano realmente depressi o possano riferire disturbi d’ansia. Spesso riferiscono anche confusione mentale o perdita di memoria.
La diagnosi non è semplice e la terapia deve comprendere l’adozione di diverse metodiche, non solo farmaci. Perché una cosa è certa. Quando si parla di fibromilagia, ogni paziente è un universo a sé e deve essere preso in carico e curato in modo “personalizzato”, sottolinea il Dott. Lucaccioni.
Il Dott. Sandro Lucaccioni riceve in Politerapica, a Seriate, in Via Nazionale 93.
Per informazioni e appuntamenti, Tel. 035.298468.
Lo abbiamo annunciato in conferenza stampa. Si tratta del progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023“. E’ successo martedì 24 gennaio 2023, presso la sede di ATS Bergamo. E l’attenzione è stata notevole.
Fino a questo momento, la notizia è stata ripresa da l’Eco di Bergamo e dal Corriere della Sera oltre che da SeiLaTV che le ha dedicato un servizio del suo telegiornale serale. Anche Bergamo TV l’ha accolta con interesse. Ha ospitato Pasquale Intini, Direttore di Politerapica, nella trasmissione del 25 gennaio 2023 di Colazione con Radio Alta. E ha già invitato Lucia De Ponti, Presidente di LILT Bergamo Onlus, a parlarne al telegiornale.
Insieme si può. Insieme funziona – 2023
Il progetto ha un obiettivo chiaro. Lo stesso che ha avuto nel 2022. L’obiettivo di promuovere la cultura della salute sul territorio e, con essa, favorire la prevenzione e la diagnosi precoce. Queste sono le armi più potenti di cui disponiamo per evitare le malattie – anche quelle gravi – e curare la nostra salute.
Non è vero, infatti, che tutte le malattie debbano inevitabilmente venire. Lo spiega il Prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Mario Negri. Il 50% delle malattie croniche e addirittura il 70% delle malattie oncologiche possono essere prevenute. Il problema è saperlo. sapere che esistono le armi efficaci della prevenzione e della diagnosi precoce, sapere come si utilizzino e come funzionino. Allora siamo di fronte ad una questione culturale, la cultura della salute, appunto. Quella cultura che deve essere insegnata e promossa sin da giovani, a cominciare dalle scuole. Perché – lo sappiamo – un auto trattata bene da giovane, durerà più a lungo e funzionerà meglio anche da “meno giovane”.
Insieme si può. Insieme funziona – 2023 è un progetto ideato e realizzato da sei associazioni di volontariato impegnate in oncologia e una struttura sanitaria privata impegnata nel sociale:
- LILT Bergamo Onlus
- ACP – Associazione Cure Palliative, Bergamo
- AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati
- Associazione Amici di Gabry. Cancro al seno
- AOB – Associazione Oncologica Bergamasca
- Insieme con il Sole dentro. Melanoma
- Politerapica – Terapie della Salute
Un progetto importante intorno al quale si sono raccolti in tanti per contribuire e partecipare attivamente:
- ATS Bergamo
- ASST Bergamo Est
- ASST PG23
- Humanitas Gavazzeni
- Fondazione Angelo Custode
- Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
- Consiglio dei Sindaci della provincia di Bergamo
- Ambito Territoriale di Seriate
- Comune di Bergamo
- Città di Seriate
- Consiglio delle Donne di Bergamo
- CSV Bergamo
inieme a
- CAI Bergamo
- Confartigianato Bergamo
Lo abbiamo annunciato in conferenza stampa
Lo abbiamo annunciato in conferenza stampa, scrivevamo. Abbiamo raccontato nei dettagli quello che abbiamo in programma di fare. I nove appuntamenti su cui si articola il progetto e le attività per ciascuno di essi. A cominciare da quelle di informazione. E poi quelle di sensibilizzazione sul territorio. Anche divertenti come quelle nei rifugi alpini o quelle attraverso le città. Ma non solo. Per ognuno dei nove appuntamenti, metteremo a disposzione visite specialistiche di prevenzione e diagnosi precoce e incontri di sostegno psicologico. Le une e le altre sono offerte a titolo grauito o a fronte di contributi simbolici.
Un programma intenso e forse anche un po’ ambizioso. Lo trovate qui: Insieme si può. Insieme funziona. 2023 – Documento di progetto – UST Bergamo
Lo abbiamo raccontato e commentato insieme a
- Massimo Giupponi, Direttore Generale ATS Bergamo
- Ilenia Fontana, Referente Prevenzione e Salute UST Bergamo
- Marcella Messina, Presidente Collefgio dei Sindaci della provicnia di Bergamo
- Gabriele Cortesi, Presidente Ambito Territoriale di Seriate
Per la precisione, chi lo ha raccontato – e davvero molto bene! – è stata Lucia De Ponti, Presidente LILT Bergamo Onlus
Poi, a margine dei lavori, ognuno ha accettato di rilasciare alcuni commenti. Lo ha fatto anche Valeria Perego, in rappresentanza della Fondazione Angelo Custode. Ve li proponiamo qui di seguito, iniseme ai servizi radiotelevisivi e, più, sotto, agli articoli di stampa e ad alcune foto.
Gli interventi a margine della conferenza stampa
I servizi al telegiornale
Gli articoli di stampa
– L’Eco di Bergamo – 25.01.2023 – Conferenza stampa Def
– CorrieredellaSeraBergamo.it – 25.01.2023 – Conferenza stampa
– Più Valli TV – 26.01.2013 – Conferenza stampa Insieme si può. Insieme funziona 2023
Foto dell’evento
Inizia la collaborazione del Dott. Michele Catellani, Urologo, in Politerapica. Una collaborazione in convenzione con l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, presso la quale il Dott. Catellani è Dirigente Medico nella UOC di Urologia. Con lui, cresce la risposta della nostra struttura al bisogno di prestazioni sanitarie di qualità, senza liste di attesa e a costi contenuti per gli abitanti del nostro territorio. E con professionisti di alto livello. Che è poi, ormai dal 2014, il cuore del progetto Medicina Vicina, la nuova idea di salute di Politerapica. E con l’arrivo del Dott. Catellani, le risposte saranno ancora più rapide.
Formazione di eccellenza
Il Dott. Michele Catellani si è laureato nel 2012, all’Università di Pavia e si è specializzato in Urologia, con il massimo dei voti e la lode, nel 2018, all’Università di Milano. Non ha aspettato di raggiungere questo traguardo per impegnarsi a fondo nella pratica clinica. Lo ha fatto frequentando centri di eccellenza in Italia e all’Estero. E’ stato all’Ospedale di Magenta, presso l’Unità Spinale diretta dal Prof. Sandro Sandri. Ha frequentato l’UOC di Urologia dell’Ospedale S. Paolo di Milano. Per sei mesi è stato all’Academic Medical Centre AMC di Amsterdam. Lunga poi è stata la frequenza dell’Unità di Urologia Oncologica dello IEO – Istituto Europeo di Oncologia. Presso la stessa Unità, è stato poi Dirigente Medico per tre anni.
Come specializzando prima, e come medico di reparto dopo, allo IEO ha acquisito una formazione di rilievo nella chirurgia urologica oncologica. Qui ha potuto approfondire, in particolare, le tecniche di chirurgia mininvasiva, come l’endoscopia e la chirurgia robotica. Non si è mai però voluto limitare all’esecuzione tecnica di metodiche chirurgiche. Per lui, infatti, il paziente è una persona che deve essere presa in carico e accompagnata lungo il percorso di diagnosi e trattamento. E pure dopo. Non è un caso che si sia occupato da sempre anche di trattamento dell’incontinenza urinaria post chirurgica.
Dal 2021, lavora presso la UOC di Urologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. E continua a concentrare la sua attività professionale nelle patologie oncologiche dell’apparato urinario. Continua, in particolare, l’attività chirurgica mininvasiva senza smettere di prendere in carico i suoi pazienti. Perché lui è così: un professionista preparato e una persona attenta.
Michele Catellani Urologo in Politerapica
Come poi abbia fatto, fino ad oggi, a partecipare a 27 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali rimane un mistero. Così come è un mistero dove abbia trovato il tempo per occuparsi dei progetti di ricerca che ha seguito fino ad oggi. La passione per il suo lavoro?
In Politerapica, il Dott. Catellani viene a svolgere un ruolo importante. Presso di noi esegue
- visite specialistiche di Urologia e Andrologia
- valutazioni legate ai temi dell’Incontinenza e dei Disturbi del pavimento pelvico
- valutazioni diagnostiche strumentali urologiche con ecografia, ecocolordoppler e uroflussometria
- interventi di Piccola Chirurgia Ambulatoriale
e fa parte del team che si occupa delle disfunzioni pelviche.
Politerapica è a Seriate, in Via Nazionale 93
Per appuntamenti e informazioni, tel. 035.298468
Noi ne siamo convinti: la salute è anche estetica. Per questo, anche quest’anno, noi di Politerapica, Confartigianato Bergamo e LILT Bergamo Onlus abbiamo deciso di occuparci di questo aspetto dello stare bene. Insieme, abbiamo organizzato due eventi di formazione rivolti alle operatrici (e pure agli operatori) che si occupano di estetica nel loro lavoro di tutti i giorni.
Il primo si tiene lunedì 23 gennaio. Il secondo si tiene invece lunedì 6 febbraio. Entrambi alle ore 18,30, presso la sede di Confartigianato, in Via Torretta 12. In ambedue le occasioni, conduce l’incontro il Dott. Andrea Lisa, chirurgo plastico ed estetico in Politerapica.
Qui la comunicazione diffusa da Confartigianato Bergamo con il programma completo: DEM_1 incontro
E qui l’annuncio su l’Eco di Bergamo: L’Eco di Bergamo – 12.1.2023 – Seminari Estetica
Qui, invece, l’articolo di BergamoNews sul secondo incontro: BergamoNews – estetiste-come-trattare-pazienti-sottoposte-a-chirurgia-mammaria-e-del-volto
Come scrivevamo sopra, organizziamo l’iniziativa per il secondo anno consecutivo. L’anno scorso i seminari erano stati quattro e avevano incontrato un grande interesse. Avevamo parlato di gestione della persona da diversi punti di vista. Parliamo della persona che si rivolge agli operatori estetici, si intende. E proprio con gli operatori e le operatrici avevamo parlato di pelle, chirurgia oncologica, relazione personale e attività fisica.
Erano intervenuti un dermatologo, un chirurgo plastico, una psicologa e una fisioterapista. Ci era sembrato un bel lavoro. E stato molto apprezzato. Al punto di decidere di proseguirlo quest’anno.
La salute è anche estetica
Lo vediamo ogni giorno, in particolare quando ci occupiamo di patologie gravi. Come il cancro, per esempio. Spesso, per curare il cancro è ancora necessario ricorrere a interventi chirurgici pesanti. Salvano la vita ma lasciano segni sulla pelle e sulla carne che restano lì a ricordare, ogni giorno, quello che è successo e che potrebbe ancora succedere.
Così, la persona si trova ad affrontare due problemi: quello del percorso di cura e quello del rapporto col proprio corpo. Un rapporto delicato anche perché il corpo di ognuno entra in gioco anche quando ci si mette in relazione con gli altri. E la relazione sereno con gli altri è un aspetto fondamentale della condizione di salute.
La salute è anche estetica, dunque. Lo è quando si attraversano malattie gravi ma lo è pure nella vita di tutti i giorni. Con piena dignità. E col diritto di essere considerata con attenzione e rispetto. Oltre che con competenza.
E noi abbiamo deciso di farlo. E di inserire questo lavoro nel più ampio progetto Insieme si può. Insieme funziona – 2023, di cui Politerapica e LILT Bergamo Onlus sono gli enti promotori. Sì, perché anche con gli operatori e le operatrici che si occupano di estetica si può fare prevenzione e diagnosi precoce.
ASD Basket Pedrengo e Politerapica sono due strutture che possono fare molto insieme. E infatti hanno deciso di farlo.
Due le iniziative già avviate e altre in fase di studio. La prima è una convenzione stipulata tra le due. Questa permette agli atleti e ai loro familiari conviventi di accedere ai servizi di Politerapica a condizioni particolari. La seconda è l’impegno di Politerapica a sostenere l’associazione come sponsor e non solo. E poi… E poi sono allo studio iniziative di prevenzione e diagnosi precoce. Soprattutto per gli atleti più giovani. Per esempio, per quanto riguarda la scoliosi.
ASD Basket Pedrengo e Politerapica
ASD Basket Pedrengo e Politerapica sono due realtà molto diverse tra loro ma hanno molto in comune. Intanto possiamo dire che, ognuna a modo suo, si occupano entrambe dello star bene delle persone.
La prima è un’associazione sportiva dilettantistica che promuove l’attività sportiva della pallacanestro tra bambini, ragazzi e giovani. Un’attvità che favorisce il sano sviluppo psico-fisico degli adulti di domani. Lo sport, infatti, se praticato in modo corretto, permette uno sviluppo armonico ed equilibrato del corpo ma anche della mente. Soprattutto, quando praticato nei giochi di squadra come la pallacanestro. Senza dimenticare il valore educativo della pratica sportiva e di quella di squadra, in particolare. Sì, perché nello sport si impara a rispettare gli altri, a lavorare insieme, ad aiutarsi a vicenda e a competere in modo sano verso un obiettivo condiviso.
Politerapica è una struttura sanitaria che si occupa della salute delle persone che si affidano a lei, da tutti i punti di vista. In Politerapica, infatti, la persona viene presa in carico e seguita sul piano fisico, psicologico e relazionale. E anche da noi si lavora in squadra con obiettivi condivisi: quelli della salute e dello star bene dei nostri pazienti.
Entrambe, poi, lavorano con professionisti di eccellenza. La prima con istruttori e allenatori qualificati. La seconda con medici e profesisonisti sanitari di notevole competenza ed esperienza. E entrambe, ASD Basket Pedrengo e Politerapica, sono impegnate ad agire sul territorio per proporre risposte concrete ai suoi bisogni e a quelli dei suo abitanti.
Inizia un percorso insieme
Inizia un percorso insieme tra ASD Basket Pedrengo e Politerapica. Col desiderio di percorrerlo bene, con reciproca attenzione e disponibilità. Con entusiasmo, allegria e serietà. Vedremo dove ci porterà.